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  • Emeghara incanta Siena: da sconosciuto a fenomeno

    Emeghara incanta Siena: da sconosciuto a fenomeno

    Innocent Emeghara, segnatevi bene questo nome. Meglio se lo evidenziate anche. Il giocatore in questione si sta rivelando un grande campione con ampissimi margini di miglioramento. Le possibilità di crescere ci sono tutte sia perché Emeghara gioca nel Siena, con tutto il rispetto per il club toscano, non una squadra di grande livello, una big per intendersi, sia perché l’età è tutta dalla parte dello svizzero. Immaginatevi la prestazione del ragazzo in una compagine solida e ricca di grandi top player come Juventus, Milan, Inter: farebbe tutta un’altra figura.  Per quanto riguarda l’età Emeghara è della classe 1989. I margini di miglioramento ci sono eccome. Comunque sia ai più Innocent Emeghara risultava prima di questo exploit un autentico sconosciuto poi, con quattro gol segnati in tre gare, è apparso su tutti i siti e giornali. Paragoni illustri, voci di mercato e esaltazioni. Scopriamo meglio chi è Emeghara.

    Innocent Emeghara il nuovo talento del Siena | © Giuseppe Bellini/Stringer / Getty Images
    Innocent Emeghara il nuovo talento del Siena | © Giuseppe Bellini/Stringer / Getty Images
    LA MOSCA ATOMICA –  Tutti eravamo a conoscenza della Formica atomica, cioè di Sebastian Giovinco, giocatore della Juventus così soprannominato per le sue caratteristiche fisiche. Lo speaker dello stadio Franchi di Siena ha inventato un nuovo simpatico nome per il giovane Innocent Emeghara. Per tutti i tifosi della Robur e di Siena, il numero 10 dei toscani è la Mosca atomica. Mai un paragone più azzeccato: rapido e fastidiosissimo per le difese avversarie. Ma da dove viene Emeghara? Ripercorriamo a grandi linee la sua carriera calcisica. Tutto è iniziato nell’Under 21 dello Zurigo nella quale Emeghara ha disputato 47 partite segnando 16 reti. Nel 2009 passa al Winterthur 28 presenze con  17 gol per poi trasferirsi al termine della stagione al Grasshopphers. Il bottino non è niente male, 10 gol in 33 partite.  Dal 2011 Emeghara passa ai francesi del Lorient.
    Le sue prestazioni non sono state esaltanti dai numeri, appena 5 reti in 28 partite ma il Siena ha comunque creduto in lui e l’ha portato in Italia nel calciomercato invernale. Con i bianconeri 3 partite e 4 gol. Un esordio ottimo nella Serie A. Emeghara segna il suo primo gol all’Inter (vittoria del Siena per 3-1) poi si ripete al Dall’Ara contro il bologna ( pareggio 1-1), a secco contro l’Udinese (sconfitta Siena) e doppietta contro la Lazio (3-0 Siena). Insomma quando segna lui i bianconeri fanno punti. Dopo la cessione di Calaiò, il mister Iachini non sapeva più a chi affidarsi in attacco ma ora ecco spuntare la mosca atomica, l’uomo che potrebbe condurre i bianconeri alla salvezza.
  • Siena-Inter, Kovacic dall’inizio?

    Siena-Inter, Kovacic dall’inizio?

    Siena-Inter solo qualche anno fa profumava di scudetto per quanto riguarda l’ambiente nerazzurro, e oggi è quasi una tappa obbligata per chiudere il campionato da vincenti. La squadra di Stramaccioni affronterà alle 15, al Franchi di Siena, l’undici guidato da Beppe Iachini, cercando di ritrovare i tre punti mancati già nell’ultimo turno contro il Torino. Atmosfere diverse in momenti differenti. Rimane da capire se il mercato di riparazione appena concluso possa regalare nuova linfa vitale e soprattutto un gioco con più qualità ai nerazzurri. L’arrivo del giovane Kovacic sta in qualche modo facendo salire molto l’attesa di vederlo giocare, per capire quali siano le reali potenzialità del croato, e per vedere come l’assetto tattico dei nerazzurri possa cambiare con l’inserimento di un regista in mezzo al campo. I padroni di casa invece, con il morale ai livelli della classifica (ultimi in campionato con 14 punti e una penalizzazione pesante di -6 punti), cercheranno di fare la partita della vita per sganciarsi dalla casella dell’ultimo posto.

    SIENA- Iachini non può essere altrettanto contento del mercato di gennaio. Anzi. La sua rosa è stata di fatto smembrata, e il reparto che di più ne ha risentito è stata la retroguardia difensiva. Via il pezzo più pregiato: Luis Novo Neto, saluta i compagni e per la cifra di 7 milioni di euro approda allo Zenit di Spalletti.  A questo punto Iachini ha dovuto ridisegnare la linea difensiva, schierando un 3-4-2-1 con Paci, Felipe e l’adattato Belmonte nel terzetto difensivo. Mediana con il veterano Vergassola al centro, affiancato da Della Rocca, mentre sugli esterni agiranno Angelo e sul versante opposto Rubin. Più avanzati a ridosso del reparto offensivo, spazio all’ex Zenit Rosina in coppia con Reginaldo, a supporto dell’unica punta, il gigante Bogdani.

    Siena Inter | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    Siena Inter | © FILIPPO MONTEFORTE/
    AFP/Getty Images

    INTER- Stramaccioni, se da un lato sorride per i colpi regalati dagli ultimi giorni di mercato, rimane con l’amaro in bocca per un’infermeria che sembra impossibile da svuotare. Out per la partita contro i toscani, i soliti Milito, e Stankovic (che dovrebbero rientrare contro il Chievo), a cui si aggiunge anche Cambiasso reduce da una distorsione alla caviglia. La Gazzetta nell’edizione odierna, lancia un’ipotesi molto suggestiva: Kovacic avrebbe ‘stregato’ Stramaccioni, tanto da convincerlo a schierarlo titolare già nel match di oggi pomeriggio. Rimane più plausibile un suo inserimento a partita in corso, con invece la sicurezza del posto da titolare per il nuovo arrivato Schelotto, già profondo conoscitore del nostro campionato, essendo un ex Atalantino. Quindi in sintesi, spazio al solito 3-4-1-2, con Handanovic tra i pali, Chivu, Juan Jesus e Ranocchia in linea difensiva e qualche dubbio sul possibile centrocampo da ridisegnare. Zanetti e Gargano dovrebbero giocare al centro, con l’aiuto sulle corsie laterali di Schelotto e Nagatomo dall’altro lato. Guarin sarà schierato nella solita posizione di trequartista, a ridosso della coppia d’attacco composta da Palacio e Cassano, in attesa che Milito possa recuperare al 100%.

    PROBABILI FORMAZIONI SIENA-INTER
    SIENA (3-4-2-1): Pegolo; Belmonte, Paci, Felipe; Angelo, Vergassola, Della Rocca, Rubin; Rosina, Reginaldo; Bogdani. A disposizione: Farelli, Marini, Bolzoni, Mannini, Valiani, Verre, Sestu, Paolucci, Emeghara. Allenatore: Giuseppe Iachini.
    INTER (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Chivu, Juan Jesus; Schelotto, Zanetti, Gargano, Nagatomo; Guarin; Cassano, Palacio. A disposizione: Belec, Di Gennaro, Silvestre, Pereira, Kovacic, Obi, Benassi, Kuzmanovic, Alvarez, Rocchi. Allenatore: Andrea Stramaccioni.

  • Milan-Siena 2-1, il gol di Bojan ha il profumo di Champions

    Milan-Siena 2-1, il gol di Bojan ha il profumo di Champions

    Inizio d’anno positivo per il Milan. La squadra di Massimiliano Allegri ha avuto la meglio sul Siena per 2-1. Tutte le reti nel secondo tempo, dopo un avvio di partita decisamente avaro di emozioni. A sbloccare l’incontro ci pensa lo spagnolo Bojan, appena entrato, che al 67′ di testa trafigge l’incolpevole Pegolo per il momentaneo 1-0. Il raddoppio con Pazzini tredici minuti più tardi, su un discusso calcio di rigore. Accorcia le distanze nel finale Paolucci. Con questo risultato il Milan resta al settimo posto a quota 30 punti, portandosi momentaneamente a due punti dalla sesta piazza occupata dalla Roma (impegnata a Napoli stasera nel posticipo) e a cinque dal terzo posto, ultima posizione utile per agguantare la zona Champions League. Il Siena resta invece ultimo in classifica, con la zona salvezza lontana ora sei punti.

    PRIMO TEMPO – Sono trascorse poco più di due settimane dalla sciagurata trasferta di Roma, dove il Milan era naufragato al cospetto della squadra giallorossa allenata da Zdenek Zeman. Quattordici giorni dopo in campo si rivede un Milan molle, senza aggressività né tantomeno velocità, incapace di creare pericoli degni di nota alla retroguardia senese, se si escludono due azioni di El Shaarawy, con Pegolo autore di una sola parata per tutti i primi 45 minuti. Al Siena dopotutto va bene così, perché strappare un punto a San Siro non è impresa di tutti i giorni. Per il resto il finale di tempo è invaso dai fischi del pubblico di casa indirizzati ai giocatori in maglia rossonera, ad esprimere tutto il disappunto per una partita che in tanti si aspettavano di diverso tenore.

    Il decisivo colpo di testa di Bojan per il vantaggio del Milan sul Siena | ©Alberto Pizzoli/Getty Images
    Il decisivo colpo di testa di Bojan per il vantaggio del Milan sul Siena | ©Alberto Pizzoli/Getty Images

    SECONDO TEMPO – La ripresa vede però il Milan iniziare con un piglio diverso. Complice anche l’ingresso in campo di Bojan, i padroni di casa trovano una freschezza sconosciuta nella prima frazione di gioco. Paradossalmente però è il Siena a sfiorare il clamoroso vantaggio, con Abbiati miracoloso sulla conclusione di Rosina, prima che l’ex blaugrana trovi la rete dell’1-0 con un colpo di testa impeccabile sul cross dalla destra di Kevin Prince Boateng. Dopo svariate occasioni fallite da Pazzini ed El Shaarawy, la squadra di Allegri trova il raddoppio a dieci minuti dal termine grazie ad un generoso penalty concesso per presunto atterramento di Pazzini in area. Si incarica della battuta lo stesso ex attaccante di Samp e Inter che non fallisce, siglando così il suo ottavo centro stagionale. Nonostante il doppio svantaggio il Siena ha la forza di riaprire la partita grazie al colpo di testa di Paolucci al minuto 87, lasciato tutto solo in area dalla difesa rossonera. I brividi finali però si esauriscono in quest’ultimo gol ed il Milan conquista i primi tre punti del nuovo anno.

    PAGELLE MILAN-SIENA 2-1
    Bojan 7: la palma di migliore in campo va al piccolo folleto catalano, che entrato al posto di uno spento Nocerino ha impiegato soltanto dieci minuto a stravolgere il match. Si va verso il 4-2-4, con Boateng insieme ad El Shaarawy larghi e il tandem Pazzini-Bojan al centro?
    Abbiati 7: la parata su Rosina ad inizio ripresa è decisiva ai fini del risultato. Il giusto premio ad Allegri che lo ha voluto di nuovo titolare al posto di Amelia.
    Boateng 6,5: è il simbolo del pomeriggio rossonero. Opaco e nervoso nel primo tempo, sciolto e arrembante nella ripresa. Suo l’assist per il gol del vantaggio di Bojan.
    Neto 6,5: fisicamente straripante, l’ex centrale difensivo dei portoghesi del Madeira offre una prestazione sicura. Peccato che predichi nel deserto.
    Rosina 6: ha sul sinistro il pallone del vantaggio ma Abbiati si supera. Generoso nel rendersi comunque sempre disponibile per creare qualcosa di diverso lì davanti.

    Tabellino Milan-Siena 2-1 (06-01-2013)
    Milan (4-3-3): Abbiati 7, Abate 5, De Sciglio 6, Acerbi 5, Constant 6 (63′ Antonini 5,5), Montolivo 5,5, Ambrosini 6, Nocerino 5 (55′ Bojan 7), Boateng 6,5, Pazzini 6, El Shaarawy 6,5. Allenatore: Allegri
    Siena (3-5-2): Pegolo 6,5, Neto 6,5, Paci 5,5, Felipe 5,5, Angelo 6, Valiani 5,5 (80′ Paolucci 6), D’Agostino (70′ Bolzoni 5,5), Vergassola 6, Del Grosso 6, Rosina 6 (58′ Reginaldo 5,5), Bogdani 5,5. Allenatore: Iachini

    Il video di Milan-Siena 2-1 (06-01-2013)

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  • Ritorno al successo firmato Cavani, Siena-Napoli 0-2

    Ritorno al successo firmato Cavani, Siena-Napoli 0-2

    La squadra di Mazzarri riparte. Siena-Napoli termina 0-2 in favore degli azzurri grazie ad un finale da brividi. La sblocca Maggio a cinque minuti dal termine, poi è bravo il neo entrato Pandev a guadagnarsi un penalty che Cavani trasforma per la rete che chiude definitivamente il match. Una partita che ha regalato ai tifosi del Franchi un primo tempo di noia assoluta, salvo poi accendersi quando il pareggio sembrava concretizzarsi. Con questa vittoria il Napoli avvicina in maniera sensibile la zona Champions League, approfittando del pareggio interno dell’Inter contro il Genoa. Il terzo posto ora è ad un solo punto. Continua invece il momento no del Siena che incassa la quarta sconfitta consecutiva in campionato e vede la zona salvezza distante cinque punti, complice la vittoria del Pescara 24 ore prima. Esordio sfortunato per Iachini che aveva già assaporato il profumo del pareggio.

    PRIMO TEMPO – Primi 45 minuti di gioco caratterizzati dalla paura. Squadre bloccate fin dal fischio d’inizio, con i padroni di casa rinchiusi nella propria metà campo aspettando gli ospiti, che quando si tratta di manovrare e gestire il pallone mostrano limiti evidenti. Il trio Hamsik Cavani Insigne non riesce ad accendersi e la retroguardia toscana ringrazia. Occasioni da gol prossime allo zero. Drammatico il numero di tiri in porta complessivi: uno.

    SECONDO TEMPO – In avvio di ripresa si scioglie il Napoli. Nel giro di tre minuti la squadra di Mazzarri riesce a produrre più di quanto visto nella prima frazione di gioco. Sono Hamsik e Cavani a suonare la carica, ma in entrambe le occasioni si erge a muro un reattivo Pegolo, che salva come può i suoi compagni di squadra da due conclusioni molto pericolose. Ci prova anche Insigne al 64′ ma il suo destro finisce altissimo. A metà ripresa Mazzarri decide di rompere gli induci togliendo un difensore (Gamberini) per un attaccante (Pandev), lanciando uno spregiudicato 4-2-4 con Hamsik e Insigne esterni offensivi. Proprio l’ex fantasista del Pescara va vicino al gol del vantaggio ad un quarto d’ora dalla fine, ma il suo destro a giro si spegne a lato di poco.

    Maggio abbraccia Mazzarri dopo aver sbloccato Siena-Napoli | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Maggio abbraccia Mazzarri dopo aver sbloccato Siena-Napoli | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Quando il match sembrava essere ripiombato nella depressione, arriva l’episodio che sblocca la partita. Hamsik si libera sulla sinistra e poi serve una palla al centro sulla quale è bravo ad avventarsi Maggio che non sbaglia. Trascorre meno di un minuto e il Napoli è sul 2-0, con Cavani che trasforma il calcio di rigore fischiato dall’arbitro De Marco per il fallo di Felipe su Pandev. Il Siena chiude la gara in 10 uomini per l’espulsione dell’ex Calaiò. Successo fondamentale per i partenopei in ottica Champions, mentre per Iachini non è il migliore degli esordi, con il Siena che vede la salvezza allontanarsi (-5 dal Cagliari).

    Pagelle Siena-Napoli 0-2
    Calaiò 5: impalbabile l’attaccante dei toscani, che risente anche della poca mobilità dei suoi compagni. Nel finale aggrava la propria posizione facendosi espellere per una gomitata.
    Rosina 5: idem come sopra. Dai suoi piedi dovrebbero partire le azioni più pericolose del Siena ma l’ex Toro vive una giornata da dimenticare.
    Pegolo 6,5: incolpevole sui due gol nel finale. E’ invece bravo a mantenere il risultato sullo 0-0 in avvio di ripresa con due interventi importanti prima su Hamsik e poi su Cavani.
    Insigne 5,5: prestazione insufficiente di Lorenzo il “Magnifico”, che comunque va vicino al gol con un gran destro al giro prima di essere sostituito da Mazzarri per far posto a Pandev.
    Pandev 6,5: importante impatto del macedone sul match. L’ex attaccante di Inter e Lazio si guadagna infatti il penalty che regala il definitivo 2-0 ai partenopei.
    Cavani 6,5: sembra una partita stregata per l’uruguaiano, ma alla fine il Matador conferma di essere un bomber letale. Il gol di oggi è il quattordicesimo in questo campionato.

    Tabellino Siena-Napoli 0-2
    Siena (3-5-2): Pegolo 6,5, Dellafiore 5,5, Contini 5, Felipe 5, Belmonte 5,5 (67′ Mannini), Bolzoni 5,5, D’Agostino 5,5, Valiani 5, Rubin 5,5, Rosina 5 (75′ Reginaldo s.v.), Calaiò 5. Allenatore: Iachini
    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6, Campagnaro 6, Gamberini 6 (67′ Pandev 6,5), Britos 6, Maggio 6,5, Behrami 6, Donadel 6, Zuniga 5,5 (81′ Mesto s.v.), Hamsik 6,5, Insigne 5,5 (86′ El Kaddouri s.v.), Cavani 6,5. Allenatore: Mazzarri

  • Siena-Napoli, la parola d’ordine è ripartire

    Siena-Napoli, la parola d’ordine è ripartire

    Ripartire. E’ questo il verbo principe di Siena-Napoli, match della 18^ giornata di Serie A. Il Siena con il nuovo allenatore Iachini è chiamato a ripartire dopo le tre sconfitte consecutive in campionato a cui si è aggiunto anche il ko contro la Lazio in Coppa Italia, che di fatto ha segnato il debutto dell’ex tecnico di Sampdoria e Brescia sulla panchina toscana. Anche Mazzarri chiede ai suoi di ripartire dopo le inopinate sconfitte in campionato e Coppa contro il Bologna di Silvio Pioli, con il treno scudetto ormai definitivamente perso in seguito ai tre punti guadagnati ieri dalla Juve nella “trasferta” di Parma. Tre punti per restare agganciati alla zona Champions (Napoli), tre punti per scacciare il buio della Serie B (Siena). Tra poche ore al Franchi sapremo chi tra Siena e Napoli ripartirà.

    SIENA – Iachini ne convoca 22 per la sfida odierna. Il modulo dovrebbe essere speculare a quello degli ospiti, il 3-5-2. Pegolo in porta, difesa a tre con Dellafiore Contini e Felipe. Sugli esterni giocheranno Valiani e Del Grosso, mentre al centro ci saranno Bolzoni D’Agostino e Rodriguez. In attacco la coppia Rosina-Calaiò, quest’ultimo grande ex della partita con 3 anni al Napoli e 40 gol in 112 partite.

    Siena-Napoli, Cavani e la voglia di ripartire della squadra di Mazzarri | ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images
    Siena-Napoli, Cavani e la voglia di ripartire della squadra di Mazzarri | ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    NAPOLI – Mazzarri si affida al consolidato 3-4-1-2 lanciando titolare ancora una volta Insigne, preferito al macedone Pandev. Al fianco dell’ex Pescara c’è l’onnipresente Cavani, con Hamsik in cabina di regia sulla trequarti. Sulle fasce Zuniga e Maggio cercheranno di dare ampiezza alla manovra partenopea orchestrata questo pomeriggio da Behrami e Donadel. In difesa Fernandez potrebbe essere la sorpresa dell’ultimo minuto, sebbene il trio Campagnaro Gamberini Britos regali ancora certezze al tecnico livornese. In porta De Sanctis.

    PRECEDENTI – Sono in tutto nove le trasferte del Napoli sul campo del Siena. Bilancio che vede i padroni di casa in netto vantaggio sugli azzurri. Quattro infatti le vittorie dei bianconeri di Toscana contro le due del Napoli, oltre a 4 pareggi. L’ultima volta che la squadra di Mazzarri ha affrontato il Siena è stato lo scorso 9 febbraio in Coppa Italia, quando i partenopei persero 2-1 l’andata della semifinale di Coppa Italia.

    Probabili formazioni Siena-Napoli
    Siena (3-5-2): Pegolo, Dellafiore, Contini, Felipe, Valiani, Bolzoni, Rodriguez, D’Agostino, Del Grosso, Rosina, Calaiò. Allenatore: Iachini
    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Gamberini, Britos, Maggio, Donadel, Behrami, Zuniga, Hamsik, Insigne, Cavani. Allenatore: Mazzarri.

  • Cosmi esonerato, a Siena arriva Iachini

    Cosmi esonerato, a Siena arriva Iachini

    Serse Cosmi non è più l’allenatore del Siena. Per l’allenatore di Ponte San Giovanni fatale la sconfitta per 4-1 subita nel pomeriggio di ieri nel derby contro la Fiorentina, partita nella quale Calaiò e compagni hanno comunque offerto una reazione d’orgoglio in diverse fasi, senza riuscire però a creare grossi grattacapi alla retroguardia dei padroni di casa. Cosmi era consapevole che l’incontro di ieri sarebbe stato decisivo per le sorti della sua panchina, e forse anche per questo motivo le immagini che lo ritraggono sconsolato su quest’ultima potrebbero comporre la fotografia simbolo dell’esperienza toscana. Un’avventura nella quale Serse Cosmi ha sempre creduto, nonostante quella montagna da scalare che per tutte le “piccole” resta un macigno invalicabile.

    NONOSTANTE TUTTO – A Siena Cosmi stava costruendo un piccolo miracolo. Cancellata la penalità di sei punti in un amen, l’ex allenatore del Perugia aveva raccolto risultati più che soddisfacenti, in linea con le aspettative di inizio stagione, ovvero cercare in tutti i modi una salvezza da tutti considerata impossibile. Nonostante la classifica veda i toscani in fondo alla classifica, in realtà il Siena senza penalizzazione sarebbe a quest’ora in compagnia con la Sampdoria al 14° posto, con 3 punti di margine rispetto alla zona retrocessione.

    Serse Cosmi esonerato dalla panchina del Siena dopo la sconfitta a Firenze | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Serse Cosmi esonerato dalla panchina del Siena dopo la sconfitta a Firenze | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Va anche sottolineato come il Siena oggi sia sì ultimo, ma con un distacco dalla quartultima comunque risicato (4 punti). E se calcoliamo che prima del match contro la Fiorentina la squadra aveva la quinta miglior difesa del campionato, la decisione di esonerare Cosmi lascia quantomeno di stucco.

    ARRIVA IACHINI – In pole position per raccogliere l’eredità di Serse Cosmi sulla panchina del Siena c’è Beppe Iachini, reduce lo scorso anno dalla mirabolante rimonta con la Sampdoria, culminata con la promozione in Serie A. Anche il tecnico di Ascoli Piceno ha grande voglia di rivalsa, dopo il trattamento assurdo riservatogli dalla dirigenza blucerchiata, cacciato in malo modo all’indomani della promozione. Nonostante tutto.

  • Campedelli esonera Campedelli

    Campedelli esonera Campedelli

    Campedelli esonera… Campedelli! No, non è un errore di scrittura e non sono nemmeno delle dimissioni. E’ piuttosto lo strano caso del Cesena dove il presidente Igor ha esonerato il fratello allenatore Nicola, il quale aveva preso in mano la squadra bianconera dopo la retrocessione della passata stagione dalla Serie A. Una decisione sì nell’aria ma molto curiosa, così come era stata piuttosto particolare la scelta del presidente romagnolo in estate quando decise di mandare il fratello in panchina anziché andare a trovare un nuovo trainer dopo il divorzio con Maurizo Beretta, e ciò portò a numerose polemiche in Romagna per via della parentela tra i due.

    Ma l’avvio di stagione letteralmente disastroso ha convinto il numero uno della società a sollevare dall’incarico il fratello, ed infatti l’allenamento di stamattina è stato diretto dai due preparatori atletici della società ovvero Chiodi e Vincenzi. Nel giro di qualche ora la società scioglierà le riserve su chi sarà il nuovo tecnico: al momento in pole position, e nettamente in vantaggio sugli altri, ci sarebbe Cristiano Bergodi, ma non sarebbero da scartare nemmeno le piste che portano ad Alberto Cavasin e Beppe Iachini. Come detto al 32enne Nicola Campedelli è costato a caro prezzo il pessimo avvio in campionato con 0 punti frutto di tre sconfitte nelle quali ad appena due gol fatti hanno corrisposto ben dieci subiti.

    Igor Campedelli © Gabriele Guerra/Getty Images Sport

    In particolare hanno pesato le batoste del Manuzzi contro il Sassuolo (sconfitta per 3 a 0) e contro il Novara (ko ieri per 4-1) senza dimenticare il 3-1 patito a Vicenza nel secondo turno. Probabilmente Campedelli ha pagato la scarsa esperienza in categoria, avendo allenato in passato solamente il Cesenatico e lo scorso anno il Bellaria Igea Marina in Seconda Divisione dopo essersi ritirato da calciatore nel 2009 dopo una carriera che lo ha portato a vestire, tra le altre, le casacche di Modena, Cesena e Salernitana. Quella di Campedelli è la prima panchina che salta in Serie B.

  • Ciro Ferrara nuovo allenatore della Sampdoria

    Ciro Ferrara nuovo allenatore della Sampdoria

    Dopo il no di Benitez e la scelta di Didier Deschamps di preferire la possibile nomina come nuovo ct della Nazionale francese dopo l’addio di Laurent Blanc, la Sampdoria sceglie Ciro Ferrara per guidare la squadra nella nuova stagione che è ormai alle porte.

    Ad annunciarlo è stato proprio il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete che, finita la partita che ha visto l’Italia uscire sconfitta dalla Spagna nella finale del Campionato Europeo, ha dichiarato d’aver parlato con il ct dell’Under21 e con Edoardo Garrone, il quale ha chiesto l’autorizzazione per contattare il ct e fargli una proposta professionale.

    Una mossa intelligente quella di Garrone, che si è guadagnato così l’ok del presidente Abete alla richiesta di Ciro Ferrara di poter essere liberato in quanto incuriosito dalla nuova avventura che gli è stata proposta dalla società ligure. Inoltre Giancarlo Abete ha spiegato che a giorni sarà pubblicato un comunicato ufficiale dove verrà resa nota la liberazione di Ferrara e soprattutto il nome del suo sostituto che secondo alcune voci potrebbe rispondere al nome di Devis Mangia.

    Ciro Ferrara © Paolo Bruno/Getty Images

    Ciro Ferrara comincierà a breve quindi quanto lasciatogli dall’ex allenatore Beppe Iachini sulla panchina della Doria, la quale è riuscita a ritornare in Serie A dopo un annata passata nel campionato cadetto.

    Inoltre l’ex ct della Nazionale italiana Under21 ha già scelto chi saranno i componenti del suo staff tecnico che sarà composto dall’ex portiere bianconero Angelo Peruzzi come vice allenatore e Massimo Neri come preparatore atletico.

    Il contratto che vede legati Ciro Ferrara e la squadra di Garrone durerà per due anni con l’opzione per l’eventuale terza stagione. Nuova esperienza dunque per l’ex difensore di Juve e Napoli che, dopo l’esperienza con gli azzurri, torna ad allenare una squadra di club con la voglia di riscatto dopo la non esaltante stagione alla guida della Juventus.

  • Sampdoria Benitez fumata nera, spunta ipotesi Giampaolo

    Sampdoria Benitez fumata nera, spunta ipotesi Giampaolo

    L’accordo sembrava vicino, le premesse lasciavano intendere un esito positivo ma, nella trattativa Sampdoria Benitez sembra che qualcosa sia andato storto e, dunque, le possibilità di vedere il tecnico spagnolo sedere sulla panchina blucerchiata nella prossima stagione in serie A sono improvvisamente sfumate. L’incontro fra le due parti si era tenuto a Londra, nei giorni scorsi, e poi i contatti erano proseguiti ininterrottamente fino a ieri, il giorno della “fumata nera”, quando la Sampdoria ha comunicato sul suo sito ufficiale che, con gran dispiacere di entrambe le parti, “la scrivente e il tecnico iberico hanno convenuto che i tempi per una collaborazione non sono ancora maturi”.

    Una formula che lascia intendere che, forse, in un prossimo futuro potrebbe esserci un nuovo spiraglio, oppure un altro riavvicinamento fra le parti ma per ora, nulla di fatto. Pare che i motivi alla base del mancato accordo siano stati legati alle divergenze sulla politica di calciomercato da impostare, considerando che Rafa Benitez avrebbe chiesto rinforzi importanti come “condicio sine qua non” per accettare l’incarico, mentre la Sampdoria avrebbe risposto di non poter sopportare ingenti esborsi di mercato nella prima stagione del ritorno in serie A, dicendosi pronta a qualche sacrificio ma non ad una rivoluzione.

    La Sampdoria dovrà, dunque, tornare in pista per individuare un’alternativa a Benitez e, pertanto, potrebbe tornare in auge la soluzione Didier Deschamps che, come annunciato, sta vivendo un momento non felice sulla panchina dell’ Olympique Marsiglia, considerando la politica di austerity voluta dal presidente del club francese, che impone grande oculatezza sul mercato e, dunque, limita al massimo ogni velleità di rinforzi per la prossima stagione, nonostante la squadra, reduce dal decimo posto in Ligue 1, ne abbia effettivo bisogno. Il discorso Deschamps dovrebbe, però, essere affrontato dalla Sampdoria in tempi molto stretti, anche perchè sembra che sia in corso una trattativa fra lo stesso tecnico e la federazione francese, che lo avrebbe scelto come possibile successore di Laurent Blanc: in tal caso, quindi, appare difficile che possa decidere di preferire l’avventura in blucerchiato.

    Marco Giampaolo, possibile scelta per la Sampdoria | © Mario Carlini/Iguana Press/Getty Images

    Per tal ragione, il club del presidente Garrone avrebbe deciso di vagliare anche altre soluzioni, come quella che porta a Marco Giampaolo. Di certo, il paragone non regge con i nomi altisonanti di Benitez e Deschamps e si tratterebbe, dunque, di una scelta molto coraggiosa ma che pare esser gradita ai Garrone: i tempi, comunque, stringono perchè il ritiro della squadra per l’inizio della preparazione estiva è fissato per il 15 Luglio a Bardonecchia ed, in quella data, la situazione-panchina dovrà essere già sistemata.

    Intanto, il tecnico della promozione, Beppe Iachini, commenta con una punta di fastidio le numerose voci di toto-allenatore che circolano in questi giorni, precisando che – finora – è ancora lui il tecnico della Sampdoria, anche perchè il club non lo ha ancora informato delle sue future intenzioni: “non ho sentito nessuno dalla Sampdoria. A oggi, per contratto, il tecnico dei blucerchiati sono ancora io, aspetto che mi chiamino poi vedremo cosa succede”. Il contratto di Iachini, infatti, prevedeva il rinnovo automatico in caso di promozione in serie A e, dunque, in ogni caso il tecnico dovrà essere contattato a breve dalla dirigenza doriana per discutere il da farsi in merito.

  • Sampdoria, Benitez il sogno per la panchina

    Sampdoria, Benitez il sogno per la panchina

    La Sampdoria, fresca di promozione in serie A, sta lavorando per allestire una squadra all’altezza della massima serie. Il nucleo forte della squadra sarà riconfermato ma qualche colpo verrà effettuato per assicurare alla piazza blucerchiata una stagione tranquilla che non riservi gli incubi vissuti nell’ultima esperienza in serie A datata due anni fa. Prima di impostare le strategie di rafforzamento della rosa però va sistemata la questione allenatore. Beppe Iachini, attuale allenatore doriano nonostante la grandiosa cavalcata culminata con la vittoria dei playoff, non risulta essere la prima scelta e lo si è capito dall’interessamento della dirigenza blucerchiata nei confronti di Mauricio Pochettino, allenatore dell’Espanyol che nella giornata di ieri ha rifiutato le avances della Samp. Incassato il no dell’allenatore argentino, la Samp potrebbe confermare lo stesso Iachini, il quale però non deve aver gradito molto il fatto di non essere stato riconfermato subito dopo aver fatto estremamente bene il suo dovere ovvero riportare i doriani in A dopo aver assunto la guida di una squadra che gravava in posizioni ben lontane dalla zona playoff.

    Rafa Benitez © MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    Per adesso la conferma di Beppe Iachini come allenatore della Sampdoria è solo una delle soluzioni insieme all’idea Gasperini, ex tecnico del Genoa. Infatti nelle ultime ore sono sempre più insistenti le voci di un interessamento della Samp nei confronti di un altro tecnico straniero. Trattasi di Rafa Benitez, vecchia conoscenza del campionato italiano vista la sua breve e infelice parentesi all’Inter di due anni fa conclusasi c’è da dire con la conquista di due trofei (Supercoppa italiana 2010 e Mondiale per Club 2010). La dirigenza blucerchiata punta a fare grandi cose nella massima serie e il sogno per la panchina è rappresentato dall’ex tecnico del Liverpool. Lunedì prossimo è previsto un incontro tra la dirigenza e l’allenatore spagnolo che prenderà atto del progetto doriano. Non sarà facile far sedere sulla panchina doriana un tecnico del calibro di Benitez ma il presidente Garrone ci proverà in tutte le maniere mettendo in conto però che il tecnico spagnolo potrebbe molto probabilmente rifiutare con cortesia dato che ha rifiutato già una squadra blasonata come l’Atletico Madrid.

    Unica molla che potrebbe convincere Rafa Benitez ad accettare la guida della Samp è rappresentata dalla voglia di rivalsa nei confronti di un calcio italiano che non l’ha saputo apprezzare fino in fondo e soprattutto verso chi gli affidato la patata bollente dell’Inter post-Triplete senza però garantirgli un mercato all’altezza. Questo va detto a discolpa di un grande allenatore (vincitore tra l’altro di 2 Liga con il Valencia e una Champions League con il Liverpool) che nonostante non sia stato messo nelle condizioni di vincere è riuscito in sei mesi nerazzurri a vincere due trofei e a lasciare comunque un segno positivo nella storia del club nerazzurro. Dalla fine dell’avventura interista avvenuta nel dicembre 2010, l’allenatore spagnolo non ha più allenato ma conta di ritornare a farlo al più presto preferibilmente in una squadra top europea. Nel frattempo l’allenatore spagnolo si sta cimentando nel commentare Euro 2012 per il canale Eurosport in attesa che un’offerta a lui gradita lo faccia ritornare a fare il suo vero mestiere. E se fosse la Samp una destinazione gradita? I tifosi doriani per adesso possono sperare anche perchè a Genova non si sta poi così male.