Il Belgio compie un altro passettino nella propria storia calcistica, battendo 2-0 l’Inghilterra infatti i Diavoli Rossi hanno conquistato il terzo posto a Russia 2018, un risultato storico per la nazionale belga che aveva come miglior posizione il quarto posto del Mondiale 1986.
Delusione invece per l’Inghilterra che è parsa una squadra svogliata e senza stimoli e che ha sostanzialmente regalato un tempo agli avversari. Il risveglio del secondo tempo, con alcune occasioni piuttosto ghiotte, non è bastato a riequilibrare il risultato ma anzi nel finale il Belgio ha punito, con la propria migliore arma ovvero la ripartenza, la difesa dei Tre Leoni trovando il gol del definitivo 2-0.
Veniamo al racconto della finale 3°/4° posto di Russia 2018, Belgio-Inghilterra.
Pronti via e con una classica ripartenza il Belgio trova il vantaggio, Lukaku allarga per Chadli, l’esterno mette il cross in mezzo su cui si lancia Meunier che anticipa la difesa ed insacca. Al 12° serve un gran riflesso di Pickford per negare il raddoppio a De Bruyne, solo in area dopo una disattenzione della difesa inglese. Solo Belgio in campo e al 19° è Lukaku ad avere la grande occasione ma non è rapido e la difesa avversaria salva. Al 23° si vede finalmente anche l’Inghilterra, Sterling controlla un bel lancio, appoggia la palla a Kane che però colpisce male, il pallone sfila a lato. Ci prova in acrobazia Alderweireld al 35°, la sua conclusione si deposita sopra la rete. Nel recupero del primo tempo altra palla buona per Lukaku che controlla bene, punta Stones che non si fa superare e devia in corner. Il primo tempo si chiude coi Diavoli Rossi avanti 1-0.
Si riparte con Southgate che inserisce Lingard e Rashford per Rose e Sterling davvero negativi nel primo tempo. Nei primi 10 minuti non si vedono grandi occasioni ma certamente c’è un’Inghilterra più propositiva in campo. Al 56° gran palla di De Bruyne per Lukaku che controlla male e permette a Pickford di bloccare in uscita bassa. Al 70° il pareggio sembra fatto, Dier riceve, salta secco Kompany, prova il colpo sotto con cui supera Courtois ma trova uno strepitoso Alderweireld che salva sulla linea. Dier è il più pericoloso dei suoi, al 73° prova anche con il colpo di testa, palla fuori non di molto. Al 80° ripartenza micidiale del Belgio, Mertens serve un cross verso Meunier che colpisce al volo, bravo Pickford a respingere a mano aperta. Due minuti dopo però il raddoppio arriva, De Bruyne serve Hazard, il numero 10 belga entra in area e piazza la palla alle spalle di Pickford. Finisce così, il terzo posto a Russia 2018 se lo aggiudica il Belgio.
Si attendevano le giocate di Griezmann, le accelerazioni di Mbappè, la potenza di Pogba ed invece a portare la Francia in finale di Russia 2018 è servito il colpo di testa vincente del difensore Samuel Umtiti.
Una rete che ha spezzato l’equilibrio ad inizio ripresa e che ha sostanzialmente indirizzato il match verso gli uomini di Deschamps che, in seguito, hanno avuto altre occasioni per raddoppiare. Da segnalare un’altra grande prestazione di Kante.
Al Belgio non è bastato il solito grandissimo Eden Hazard. Il numero 10 ha provato a trascinare i Diavoli Rossi al vantaggio prima, al pareggio poi, non è però bastato il suo talento, il sogno dei ragazzi di Martinez si è infranto proprio ad un passo dalla tanto sognata finale di Mosca.
Veniamo al racconto della prima semifinale di Russia 2018, Francia-Belgio.
La partenza vede il solito show di Mbappé a tutta velocità con la difesa del Belgio a difendersi con un po’ di difficoltà. Passato il momento difficile i Diavoli Rossi crescono e vanno vicini al gol con un diagonale insidioso di Hazard al 16°. Il Belgio insiste e al 22° serve una gran parata di Lloris sulla girata da centro area di Alderweireld. Al 31° si rivede la Francia con un tentativo di torsione di testa di Giroud, palla fuori. Al 40° Mbappé serve Pavard che prova la conclusione, bravissimo Courtois con il piede a metter in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e al 51° la Francia passa in vantaggio con il colpo di testa di Umtiti, sul primo palo, sul corner di Griezmann. La Francia cresce, in particolare si scatena Mbappé che con un colpo di tacco geniale mette in porta Giroud, il centravanti però si fa respingere il tiro. Martinez si gioca la carta Mertens, al 64° Fellaini ci prova di testa ma non inquadra il bersaglio. I Bleus cercano di gestire e sfruttano le accelerazioni del solito Mbappè. Al 81° ci prova Witsel da fuori, Lloris respinge con i due pugni. Al 92° Pogba innesca Griezmann, il tiro del numero 7 però è troppo debole, blocca Courtois. Il portiere belga si ripete toccando in corner un diagonale di Tolisso, su altro assist di Pogba. Finisce così, la Francia vola in finale di Russia 2018, per il Belgio il sogno s’infrange in semifinale.
Il Mondiale di Russia 2018 si trasforma in un mini campionato europeo, Francia e Belgio hanno eliminato le ultime due squadre sudamericane rimaste in corsa, Uruguay e Brasile.
La Francia ha sfruttato il fatto di affrontare un Uruguay impoverito dall’assenza di Cavani, ha trovato il vantaggio sul pezzo forte dei propri avversari, ovvero il calcio da fermo, poi grazie ad una papera di Muslera ha chiuso il match.
I transalpini però non possono dormire sogni tranquilli perché in semifinale si troveranno contro un Belgio capace di eliminare il quotato Brasile.
Un autogol di Fernandinho ha aperto la strada ai diavoli rossi che poi si sono cimentati nella loro specialità, la ripartenza devastante, in una di queste è arrivato il 2-0 firmato De Bruyne. L’ingresso nella ripresa di Firmino, Douglas Costa e Renato Augusto ha dato un grande sprint ai verdeoro che hanno riaperto la partita, proprio con Renato Augusto, ed hanno più volte sfiorato il gol del 2-2 che però non è arrivato.
Veniamo al racconto del primo quarto di finale odierno a Russia 2018, Uruguay-Francia.
Partenza migliore dell’Uruguay che con una buona discesa di Laxalt cerca di rendersi pericoloso. La Francia prova ad affidarsi alle ripartenze veloci di Mbappé. La squadra di Tabarez con Godin costruisce un potenziale pericolo su azione da corner. Al 15° Mbappé si trova sulla testa un buon pallone ma colpisce controtempo e manda fuori. La partita è bloccata, nessuna delle due squadre vuole correre rischi. Al 40° Griezmann pennella un gran calcio di punizione per Varane che di testa tocca quanto basta per superare Muslera. L’Uruguay risponde con il colpo di testa di Caceres, su calcio di punizione, con la strepitosa parata di Lloris. Il primo tempo si chiude con i Blues avanti 1-0.
Si riparte per il secondo tempo senza cambi. Ci si aspetta un Uruguay all’assalto ed invece è la Francia a far gioco. La Celeste comincia a crescere dopo il 55° e crea qualche difficoltà alla retroguardia di Deschamps. Al 61° arriva il raddoppio francese, Pogba ruba palla, Griezmann si propone, riceve e va al tiro da fuori, non sembra impossibile ma arriva la papera di Muslera con il pallone che tocca i guantoni del portiere e beffardo s’infila. Al 73° gran giro palla francese con Tolisso che arriva al tiro dal limite ma mette alto. Gli uomini di Tabarez non riescono a creare niente mentre la Francia tiene in pugno il controllo del gioco. Finisce così, l’Uruguay saluta Russia 2018, la Francia invece vola in semifinale.
Passiamo adesso all’altro quarto di finale di oggi ai Mondiali di Russia 2018, Brasile-Belgio.
Si parte ed il Brasile costruisce una grande chance al 7° con Thiago Silva che s’inserisce su azione di corner, e colpisce il palo. Passano due minuti e su altro calcio d’angolo è Paulinho che non ha il riflesso giusto per colpire a botta sicura. Alla prima occasione però il Belgio passa, calcio d’angolo buttato in mezzo al 13°, tocco involontario di Fernandinho e palla nella propria porta. Il Brasile si lancia in attacco provando a chiudere i Diavoli Rossi nella propria metà campo. Il Belgio attende e riparte, al 31° Lukaku porta avanti la palla poi la serve a De Bruyne che dal limite lascia partire il tiro vincente. Gabriel Jesus avrebbe la chance per accorciare le distanze ma il suo colpo di testa da centro area, finisce fuori. Passano 2 minuti e Courtois in volo respinge in corner il tiro di Coutinho. Il primo tempo si chiude col Belgio avanti 2-0.
Si riparte con Firmino al posto di Willian nel Brasile. La partenza è tutto un assedio brasiliano con al 54° la difesa belga e Courtois bravi a salvarsi. Al 61° gran contropiede del Belgio con la conclusione di Hazard fuori di nulla. I verdeoro ci provano con il tiro di Douglas Costa da fuori, Courtois salva. Al 76° si riapre la partita grazie al colpo di testa di Renato Augusto, su gran cross di Coutinho. Al 80° Renato Augusto va vicino alla doppietta, il suo tiro esce di niente con Courtois battuto. Il Brasile cresce e al 83° un gran assist di Neymar permette a Coutinho di andare al tiro, palla fuori di molto. Al 93° miracolo di Courtois che toglie da sotto la traversa un gran tiro di Neymar. Finisce così, il Brasile esce dal mondiale, il Belgio sogna e vola in semifinale contro la Francia.
BRASILE – BELGIO 1-2 (13° aut. Fernandinho (Br), 31° De Bruyne (Be), 76° Renato Augusto (Br))
Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Paulinho (72° Renato Augusto), Fernandinho; Willian (46° Firmino), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (58° Douglas Costa).
Altra giornata emozionante ai mondiali di Russia 2018, nel primo ottavo di finale il Brasile, guidato da uno straordinario Willian, ha piegato il Messico con le reti di Neymar e Firmino. Nella gara della sera il Belgio ha visto l’inferno dell’eliminazione, sotto 2-0 contro il Giappone, ha saputo recuperarla e l’ha vinta con un contropiede al 94°.
Una vera e propria beffa quella per i Samurai Blue che non sono riusciti ad avere la giusta malizia per tenere palla qualche secondo in più e portare il match ai supplementari.
Il Ct del Belgio, certamente soddisfatto per la qualificazione, avrà però molto da lavorare in vista della difficilissima sfida con il Brasile nei quarti.
Veniamo al racconto della prima gara odierna degli ottavi di Russia 2018.
Partenza forte del Messico che al 2° con Lozano, bravo a fiondarsi sul tocco di Alisson, va alla conclusione, respinge in corner Miranda. Dopo una partenza a ritmi altissimi, le due squadre rallentano ma sono sempre i messicani a far gioco. Al 25° gran giocata di Neymar, gran uscita di Ochoa che salva. Il Brasile accelera e si rende insidioso su azione da punizione, la difesa messicana salva. I verdeoro cominciano a creare occasioni ma per imprecisione nell’ultima giocata, non concretizzano. Senza alcun minuto di recupero, si chiude il primo tempo sullo 0-0.
Si riparte con l’ingresso di Layun per Rafa Marquez nel Messico. Al 48° Coutinho si accentra e tira ma Ochoa è ancora bravo a respingere. Il Messico risponde con la ripartenza di Gallardo che va al tiro ma calcia alto di poco. Passa poco più di un minuto ed il Brasile passa in vantaggio, Neymar appoggia per Willian che entra in area e mette il cross rasoterra sul secondo palo sul quale arriva proprio Neymar che a porta vuota deposita in gol. La Tricolor prova una reazione, piuttosto confusionaria, ma è il Brasile a sfiorare il 2-0 con il tiro di Paulinho che costringe Ochoa alla gran respinta. Al 61° ci prova Vela da fuori ma Alisson è attento e alza in corner. Ochoa tiene a galla i suoi e al 63° devia oltre la traversa un gran tiro di Willian. Willian è in una giornata strepitosa ed al 68° con una azione personale tutta in velocità, serve l’assist a Neymar, Salcedo la tocca quanto basta per evitare lo 0-2. La partita diventa nervosa, Rocchi fatica a far mantenere la calma. Al 88° Fernandinho ruba palla e serve Neymar, il numero 10 entra in area e prova a batter Ochoa, il portiere messicano riesce solo a toccare il pallone che finisce sul secondo palo dove arriva Firmino che appoggia in rete il 2-0. Il gol chiude definitivamente il match, vince il Brasile che vola ai quarti di Russia 2018, finisce qua l’avventura del Messico.
Ammoniti: Alvarez (M) Filipe Luis (B) , Herrera (M), Casemiro (B), Salcedo (M), Guardado (M).
Passiamo all’altro ottavo di finale di Russia 2018 in programma oggi, Belgio-Giappone.
La gara parte in maniera decisamente equilibrata, nessuna delle due squadre riesce a creare occasioni pericolose. Il Belgio cresce e prova a rendersi insidioso sui calci piazzati e con un paio di tiri da fuori deviati in corner. I Diavoli Rossi spingono ma la difesa del Giappone tiene in maniera ordinata. Al 25° potenziale chance per Lukaku ma sottoporta non controlla bene e viene anticipato da Kawashima. Al 27° gran palla per Kompany che non arriva perfetto sul secondo palo, la palla attraversa l’area piccola e viene allontanata. Si rivede il Giappone al 30° ma il colpo di testa di Inui è troppo debole. Al 44° grosso rischio per il Belgio, un tiro di Nagatomo viene toccato da Osako, Courtois è indeciso e rischia di mettersela in porta da solo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 48° gran lancio di Shibasaki che pesca Haraguchi, il calciatore giapponese controlla e lascia partire il diagonale vincente. La risposta belga è affidata ad Hazard che di prima colpisce il palo. Il Giappone non molla e al 52° raddoppia con un bolide di Inui dal limite. Al 62° grande azione del Belgio, bel cross di Meunier, colpo di testa di Lukaku, palla sul fondo. Al 69° Vertonghen tenta una sponda ma in realtà trova la porta per il gol del 1-2. Passano 5 minuti e Hazard piazza il cross perfetto per Fellaini che pareggia. Al 83° gran palla di Kagawa per Honda, Kompany salva miracolosamente. Al 85° doppia parata di Kawashima sui colpi di testa di Chadli e Lukaku. Al 93° gran punizione di Honda, Courtois attento, mette in corner. Al 94° grande beffa per il Giappone, ripartenza del Belgio, i Samurai Blue sono spaccati in due, il contropiede è perfetto e Chadli da due passi segna il gol del definitivo 3-2. Finisce così, il Belgio conquista i quarti, il Giappone applausi ma saluta Russia 2018.
Incredibile beffa per il Senegal che non si qualifica agli ottavi del Mondiale di Russia 2018 per aver ricevuto due cartellini gialli in più.
Giappone e Senegal infatti, dopo aver perso entrambe 1-0 rispettivamente con Polonia e Colombia, sono arrivate al secondo posto entrambe a 4 punti, entrambe con 4 gol fatti e 4 gol subiti, con lo scontro diretto finito in parità, quindi è intervenuto il Fair Play con i Samurai Blue che hanno avuto la meglio per aver subito 2 cartellini gialli in meno, 4 per il Giappone e 6 per il Senegal.
Una vera e propria beffa, una vera e propria primizia, in quanto è stata la prima volta che è stato utilizzato questo criterio.
Nelle gare di serata lo spareggio per il primo posto del Gruppo G va al Belgio che batte 1-0 l’Inghilterra e sfiderà il Giappone negli ottavi di Russia 2018. La nazionale dei tre leoni invece, passando per seconda, affronterà la Colombia.
Nell’altra partita la Tunisia rimonta lo svantaggio subito nel primo tempo con Panama e ottiene il successo per 2-1.
Veniamo al racconto delle ultime due gare del gruppo H di Russia 2018, partendo da Giappone-Polonia.
Partenza a ritmi bassi, primi 10 minuti senza grandi chance. Pian piano il Giappone cresce e con Muto prova a concludere, bravo Fabianski. Anche la Polonia prova ad affacciarsi in avanti e lo fa con alcuni tentativi da fuori, respinti dalla difesa. Al 32° miracolo di Kawashima sul colpo di testa a botta sicura di Grosicki. Risposta immediata del Giappone con il tiro cross di Usami che crea qualche difficoltà a Fabianski, Glik completa l’intervento. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte senza cambi nelle due squadre. Subito un problema per Nishino, si fa male Okazaki, entra Osako. Ritmi lenti e una ripartenza a testa nei primi minuti di gara. Al 59° su calcio di punizione si inserisce Bednarek e da due passi segna. Il Giappone spinge ma la Polonia è pericolosa in ripartenza, al 74° Lewandowski calcia alto da buona posizione. Al 81° Makino rischia l’autogol, ma Kawashima salva. La partita in pratica finisce qua, si assiste ad un lunghissimo possesso palla sterile e senza avanzare, perché il vantaggio della Colombia da il passaggio del turno al Giappone per minor numero di cartellini rispetto al Senegal.
Passiamo adesso all’altra gara del gruppo H, Senegal-Colombia.
Entrambe le squadre ancora in corsa, si vede la tensione del momento e sino al 17° non si hanno emozioni, a quel minuto però l’arbitro decreta un rigore per il Senegal ma poi, visionato il VAR, lo revoca. Al 25° Falcao ci prova di testa ma non inquadra la porta non di molto. Alla mezz’ora Pekerman perde un pezzo pregiato come James Rodriguez che lascia il posto a Muriel. Non accade molto altro si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte con gli stessi 22 che avevano chiuso la prima frazione. I minuti scorrono a ritmo lento, la notizia del vantaggio della Polonia qualifica entrambe le squadre. Al 74° però un colpo di testa di Mina rompe l’equilibrio a favore della Colombia. Al 78° grande intervento di Ospina che salva su Niang. Il Senegal ci prova ma non riesce a perforare la difesa colombiana, finisce così, la Colombia vince il gruppo H mentre il Senegal saluta la competizione per 2 cartellini gialli in più rispetto al Giappone.
Veniamo al racconto delle gare del Gruppo G partendo da Inghilterra-Belgio.
Ci si attende una partita dai ritmi bassi, anche per evitare la parte complicata del tabellone ed invece Inghilterra e Belgio danno adito ad un primo tempo frizzante. Ci prova prima l’Inghilterra con un cross insidioso di Vardy ma la difesa belga libera. Il Belgio crea altre occasioni con Batshuayi al 9°, salvataggio a due passi dalla linea di Cahill, poi al 27° ci prova anche Fellaini su azione da corner ma la sua conclusione viene deviata da un difensore. Si va al riposo sullo 0-0.
Ad inizio ripresa gran giocata di Januzaj che con una perfetta conclusione trova l’angolo della porta di Pickford. I ritmi non si alzano ma al 66° l’Inghilterra ha la grande occasione per pareggiare, Rashford si presenta solo davanti a Courtois ma il portiere è bravo a sfiorarla il tanto per metterla fuori. Al 83° Welbeck si trova palla sul piede, calcia di prima ma Fellaini salva in corner. Al 89° il neo entrato Mertens scalda i guantoni di Pickford, poi poco dopo il Belgio rischia di trovare il raddoppio in una mischia nell’area piccola. Nel recupero Fellaini ha la palla del 2-0 ma calcia sull’esterno della rete. Finisce uno a zero per il Belgio che vince il girone e troverà il Giappone negli ottavi. L’Inghilterra è seconda e sfiderà la Colombia.
Veniamo al racconto dell’altra gara del gruppo G di Russia 2018, Panama-Tunisia.
La sfida è tutta per la gloria, parte meglio la Tunisia che prova a rendersi pericolosa anche se Penedo non è costretto a compiere alcun intervento. Al 33° Panama passa in vantaggio, Rodriguez calcia da fuori, Meriah devia la conclusione mettendo totalmente fuori tempo il proprio portiere, è autogol. Nel recupero arriva la reazione tunisina ma Penedo si supera sulla conclusione di Khazri. Si va al riposo con Panama avanti 1-0.
Nella ripresa parte forte la Tunisia che con una bella combinazione mette in porta BenYoussef che di tocco pareggia al 51°. Panama risponde con il tiro di Barcenas ma Penedo è bravo a rispondere. Passano 2 minuti e la Tunisia trova il vantaggio con Khazri che da due passi gira in porta il gran assist di Haddadi.Panama troverebbe anche il pareggio con Barcenas al 71° ma l’arbitro annulla. Al 95° Panama ha la possibilità di pareggiare con un calcio di punizione ma la conclusione di Barcenas viene facilmente bloccata da Mathlouthi. Finisce così, con il successo per la Tunisia che lascia a zero Panama.
PANAMA – TUNISIA 1-2 (33° aut. Meriah (T), 51° Ben Youssef (T), 66° Khazri (T))
Un istante, la palla parte dal piede di Toni Kroos e s’infila alle spalle del portiere Olsen, è l’istante che decide la partita e mantiene vive le speranze della Germania di proseguire il cammino nel mondiale di Russia 2018.
Il successo per 2-1 permette ai Campioni del Mondo in carica di tenere aperto il passaggio agli ottavi, una vittoria ottenuta in rimonta e con molta fatica, in 10 uomini dal 82° per il rosso a Boateng, che però fa decisamente morale alla Germania che ora dovrà cercare di battere la Corea del Sud, magari con diversi gol, per conquistare la qualificazione.
La Svezia invece ha di che mangiarsi le mani, il vantaggio ottenuto nel primo tempo è stato vanificato dal gol subito ad inizio ripresa e da un secondo tempo disputato forse troppo in maniera difensiva.
La possibilità di passare il turno rimane viva anche per gli svedesi che però dovranno vedersela con il brillante Messico vittorioso 2-1 nel pomeriggio contro la Corea, ed anche gli asiatici sono ancora in corsa per passare il turno.
Vittoria pesante per il Belgio che con le doppiette di Lukaku ed Hazard, ed il gol nel finale di Batshuayi, batte 5-2 la Tunisia, gol di Bronn e Khazri, tiene la testa della classifica del gruppo G.
Partiamo con il racconto della prima gara della giornata odierna di Russia 2018.
Subito un’emozione, al 6° Hazard viene toccato, non si capisce bene se dentro o fuori area, l’arbitro, probabilmente aiutato anche dal VAR, assegna il rigore che Hazard stesso trasforma. La Tunisia prova a reagire ma viene punita da Mertens che ruba palla ed imbecca Lukaku, l’attaccante del Belgio davanti a Ben Mustapha lascia partire il diagonale vincente per il 2-0.Sembra tutto fatto ma poco più di un minuto dopo su calcio di punizione arriva il colpo di testa vincente di Bronn che accorcia le distanze. La partita si mantiene viva, il Belgio spreca un paio di buone occasioni, dopo errori degli avversari, la Tunisia però non sta a guardare e ci prova con Khazri. Al 2° dei 4 minuti di recupero, concessi per le due sostituzioni di due infortunati nella Tunisia, Lukaku per pochi centimetri non arriva a toccare in gol il bel assist di De Bruyne. E’ questione solo di un minuto perché al 48° Meunier imbecca Lukaku che riceve palla e col colpo sotto supera Ben Mustapha in uscita. Il primo tempo si chiude sul 3-1 per il Belgio.
Ad inizio ripresa la Tunisia parte a testa bassa e prova a metter in difficoltà la difesa del Belgio. I Diavoli Rossi non si fanno spaventare e al 51° Hazard scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere in uscita e cala il poker. Il 4-1 in sostanza mette il sigillo sul successo belga, la Tunisia ci prova più con orgoglio ma le occasioni migliori sono sempre per la squadra di Martinez. Alla festa vuole unirsi anche Batshuayi che prima vede un difensore salvare la sua conclusione sulla linea e poi, pochi minuti dopo, colpisce la traversa. Alla fine però Batshuayi riesce a trovare il gol, lo fa al 90° girando in porta l’assist di Tielemans. C’è ancora tempo il gol del 2-5 della Tunisia messo a segno da Khazri su assist rasoterra di Naguez. Finisce così, il Belgio prosegue la corsa verso gli ottavi, la Tunisia saluta già i mondiali di Russia 2018.
Passiamo ora alla prima sfida della seconda giornata del Gruppo F di Russia 2018.
La partenza migliore è quella del Messico, niente di esaltante però il pallino del gioco è tutto in mano alla squadra di Osorio, Corea del Sud un po’ troppo fallosa. I coreani si chiudono ma al 21° hanno una tripla chance con Son che va tre volte al tiro ma trova tre respinte. Al 25° Jang HyunSo in scivolata commette fallo di mano in area, è rigore, dal dischetto Vela trasforma. I messicani si caricano e al 27° serve il tocco di Jo ad alzare sopra la traversa il tiro di Layun. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Messico.
Si riparte senza cambi nelle due compagini. Al 58° Guardado, appena dentro l’area, lascia partire un tiro potente e preciso ma Jo è pronto a mettere in corner. Il Messico lascia sfogare la Corea del Sud ma al 66° Lozano recupera palla, la serve ad Hernandez che dentro l’area non sbaglia. Al 75° un pasticcio della retroguardia messicana rischia di regalare il gol alla Corea ma Marquez prima e Ochoa poi, salvano. Al 92° il gol che riapre la gara arriva e lo segna Son con un gran tiro da fuori che supera Ochoa. E’ una rete che arriva troppo tardi, il Messico s’impone 2-1 e mantiene la vetta del Gruppo F di Russia 2018.
COREA DEL SUD – MESSICO 1-2 (26° rig. Vela (M), 66° Hernandez (M), 92° Son HeungMin (C) )
Corea del Sud (4-4-2): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, Kim MinWoo (84° Chul Hong); Moon SeonMin (77° Jung WooYoung), Ju SeYong (64° Lee SeungWoon), Ki SungYueng, Heechan Hwang; Lee JaeSung, Son HeungMin.
Ammoniti: YungGwon Kim (C), Yong Lee (C), Lee SeungWoon (C), Jung WooYoung (C).
Concludiamo con l’ultima partita di giornata, la sfida tra Germania e Svezia, valevole per il Girone F di Russia 2018.
Pronti via e la Germania nei primissimi minuti mette subito alle corde la difesa svedese che con qualche affanno riesce sempre a cavarsela. Passano 10 minuti in cui il copione sembra a senso unico che la Svezia si rende pericolosa con Berg che si lancia in contropiede ma al momento del tiro viene sbilanciato e non riesce a superare Neuer in uscita. Gli svedesi si chiudono bene, i tedeschi non trovano spazi e al 31° perdono pure Rudy, costretto ad uscire per una forte perdita di sangue dal naso, che viene sostituito da Gundogan. Neanche il tempo di risistemarsi che Claesson indovina il passaggio perfetto per Toivonen, l’attaccante con un morbido pallonetto beffa Rudiger e Neuer per il vantaggio svedese. La risposta della Germania è in un gran tiro di Gundogan, respinto da Olsen, e da un tentativo di Boateng, che prova a sorprendere Olsen, con la palla fuori di niente. In pieno recupero serve un vero e proprio miracolo di Neuer per negare il gol a Berg e tenere ancora in vita la Germania. Al riposo va avanti la Svezia per 1-0.
Si riparte con l’inserimento di Gomez per Draxler nella Germania. L’inizio è uguale a quello del primo tempo solo che questa volta al 48° la Germania trova il gol con Reus pronto all’inserimento sul cross basso di Werner. I tedeschi premono e in altre due occasioni, nel giro di due minuti, rischiano di trovare il vantaggio. La Germania insiste, la Svezia è spesso costretta a lanciar via il pallone per far respirare la difesa. Al 82° Boateng già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 87° miracolo di Olsen che alza in corner un gran colpo di testa di Mario Gomez su perfetto traversone di Kroos. Al 92° gran tiro di Brandt ma il palo dice no alla Germania. Nell’ultimo minuto di recupero, Werner si guadagna un calcio di punizione dal lato dell’area, Kroos pennella all’incrocio per il vantaggio tedesco. Finisce così la Germania si salva, rimonta la Svezia e mantiene viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.
Nessuna sorpresa nella giornata odierna dei mondiali di Russia 2018, anche se all’Inghilterra è servito un gol nel finale di Harry Kane per avere la meglio sulla Tunisia.
Un gol che è stata una vera e propria liberazione per la compagine dei tre leoni che, dopo il vantaggio siglato sempre da Harry Kane nei primi minuti, nel primo tempo aveva fallito un numero incredibile di palle gol ed era stata raggiunta dal rigore trasformato da Sassi al 35°.
L’Inghilterra con questi tre punti ha agganciato il Belgio che nel pomeriggio aveva sconfitto, dopo un primo tempo non certo brillante, i debuttanti di Panama. Ad aprire le marcature ci ha pensato Mertens ad inizio ripresa con un gran tiro al volo. La doppietta di Lukaku poi ha sigillato il successo.
Alla Svezia è bastato il rigore, concesso dal VAR, trasformato con gran freddezza da Granqvist per sconfiggere una Corea del Sud davvero deludente.
Veniamo al racconto della prima di questa giornata di Russia 2018.
Parte meglio la Corea che sembra più brillante, la Svezia ci mette almeno 10 minuti a carburare ed intorno al 20° gli svedesi creano due potenziali occasioni con Granqvist prima, salva il difensore, e Berg poi, gran riflesso di Jo. Al 43° altra buona occasione per Berg ma il suo tentativo attraversa tutta l’area senza che nessun compagno riesca a toccare. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte e dopo un contropiede fallito dalla Svezia, al 52° è Koo a rendersi pericolosissimo con un colpo di testa che finisce sull’esterno della rete. Al 56° altro gran riflesso di Jo che respinge il colpo di testa di Toivonen. Al 64° Kim MinWoo entra in scivolata in area su Claesson, l’arbitro indica che il difensore ha preso il pallone, gli svedesi protestano furiosamente, il VAR richiama Aguilar che, dopo aver visualizzato le immagini, cambia idea ed assegna il rigore che Granqvist trasforma. La Corea del Sud prova a spingere alla ricerca del pareggio ma spesso difetta di precisione nei passaggi decisivi e Olsen non corre rischi. Al 91° grandissima occasione per Hwang Heechan che libero colpisce di testa ma manda a lato. La difesa svedese tiene e alla fine conquista i 3 punti all’esordio al Mondiale di Russia 2018.
Corea del Sud (4-3-3): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, JoHoo Park (28° Kim MinWoo); JaeSun Lee, Ki SungYueng, Jacheol Koo (72° Lee SeungWoo); Heechan Hwang, ShinWook Kim (66° Jung WooYoung), HeungMin Son.
Allenatore: Shin Taeyomg.
Arbitro: Aguilar.
Ammoniti: ShinWook Kim (C), Heechan Hwang (C), Claesson (S)
Passiamo ora alla seconda gara di giornata, prima del gruppo G di Russia 2018.
La partenza è tutta per il Belgio che al 7°, magari sfruttando l’emozione di Panama, crea una palla gol con la conclusione di Mertens respinta in corner dal portiere. Al 11° pasticcio di Torres ma Hazard non ne approfitta calciando sull’esterno. I diavoli rossi insistono e al 21° vanno vicino al vantaggio con Torres che per salvare su un insidioso cross di De Bruyne rischia l’autorete. Al 37° ancora Hazard, bravo Penedo a respingere in corner. Panama si dimostra coriacea, resiste agli assalti e va al riposo sullo 0-0.
Si riparte ed il Belgio sembra lo stesso visto nel primo tempo ma al 47° Mertens con un gran tiro al volo s’inventa il gol del vantaggio. Panama sembra poter accusare il colpo ma al 53° ha la grande occasione per pareggiare e serve la super parata in uscita di Curtois per salvare su Murillo. Al 68° il Belgio raddoppia, De Bruyne piazza un gran cross con l’esterno sul quale si fionda Lukaku che con il colpo di testa supera Penedo. Al 75° i diavoli rossi la chiudono con Lukaku che, ben imbeccato da Hazard, supera Penedo in uscita con il colpo sotto. Panama prova a trovare il primo gol al mondiale ma non ce la fa, finisce 3-0 per il Belgio.
BELGIO – PANAMA 3-0 (47° Mertens, 68°, 75° Lukaku)
Panama (4-1-4-1): Penedo; Murillo, R. Torres, Davis, Escobar; Gomez; Barcenas (63° G.Torres), Godoy, Cooper, Rodriguez (63° Diaz); Perez (74° Tejada).
Allenatore: Gomez.
Arbitro: Sikazwe.
Ammoniti: Meunier (B), Davis (P), Barcenas (P), Cooper (P), Murillo (P), Godoy (P), Vertonghen (B), De Bruyne (B).
Concludiamo con l’ultima gara di oggi ai Mondiali di Russia 2018.
Pronti via e si capisce subito che l’Inghilterra ha intenzione di premere subito sull’acceleratore. Nei primi dieci minuti Dele Alli, Lingaard, Kane, costruiscono grosse occasioni che il portiere e la difesa tunisina salvano con qualche affanno. Al minuto undici Hassen è strepitoso a respingere un gran colpo di testa di Stones, sulla palla si lancia Kane che segna il vantaggio inglese. La Tunisia è costretta anche al cambio del portiere ma il copione non cambia con l’Inghilterra che continua a sprecare occasioni ghiotte. Al 34° però Fakhreddine Ben Youssef viene colpito in area da Walker, per l’arbitro è rigore con Sassi che non sbaglia dal dischetto, 1-1. Subito il pari gli inglesi si lanciano di nuovo all’attacco e tornano a creare e sprecare, al 45° Lingaard è sfortunato perché il suo tocco con cui scavalca il portiere sbatte sul palo esterno ed esce. Si va al riposo sul 1-1.
La ripresa riparte così come si era chiuso il primo tempo, con l’Inghilterra avanti e la Tunisia a cercare di chiudere ogni spazio. Non ci sono le occasioni del primo tempo ma il pallino del gioco rimane sempre in mano agli uomini di Southgate. Sembra tutto apparecchiato per un pareggio ma al 91° ci pensa di nuovo Harry Kane, il numero 9 inglese si fa trovare pronto sul secondo palo e di testa, a due passi dalla porta, realizza il 2-1. Non c’è tempo per la reazione della Tunisia,Harry Kane regala i tre punti all’Inghilterra.
Ancora una volta Euro2016 premia il gruppo, la squadra, non la tecnica e le individualità ed oggi è toccato al Galles. Il Belgio, dopo aver preso la prima batosta contro l’Italia nei gironi sembrava aver ripreso la sua verve e poter essere tornata la favorita alla vittoria finale. Ma contro il Galles di questa sera non c’era nulla da fare e ne è uscito tritato dai britannici.
Ieri sera la Polonia aveva messo in seria difficoltà il Portogallo trascinando Ronaldo e compagni alla pericolosa roulette dei calci di rigore. Alla fine l’hanno spuntata i lusitani con un brivido lungo 120 minuti, questa sera invece è stato il Galles il protagonista del secondo quarto di finale del torneo ed ora in semifinale dovrà vedersela proprio contro il Portogallo, in palio la finalissima.
Wilmots ha peccato ancora una volta un po’ di presunzione lasciando fuori Fellaini per poi essere costretto a farlo entrare a gara in corso. Per sostituire Vermaelen sceglie Meunier e a sinistra opta per Lukaku (fratello dell’attaccante). Coleman conferma i ragazzi che hanno già ottenuto un traguardo storico arrivando fin qui.
Il Galles va sotto subito, con una bomba tirata da Nainggolan dopo dieci minuti di gioco, ma non si è scomposto minimamente, non ha cambiato di una virgola la sua impostazione di gioco, fatta soprattutto della convinzione di chi non ha nulla da perdere perché ha già vinto.
La squadra di Wilmots dopo il vantaggio si specchia un po’ e prima della fine del primo tempo paga l’atteggiamento preso, la difesa resta immobile mentre Williams di testa colpisce al cuore del Belgio. Ci si aspetta una ripresa di nuovo all’insegna della squadra di Wilmots che da grande squadra con calma dovrebbe riprendersi il controllo della partita per poi riportarsi in vantaggio e chiudere la gara. Invece dopo dieci minuti di gioco del secondo tempo accade che l’effetto di “non aver nulla da perdere” prende vita e corpo con Robson-Kanu che con un giro su se stesso in area manda fuori giri mezza difesa belga e con una sicurezza imprevedibile piazza alle spalle di Courtois il 2-1.
Il Belgio come “La Bella Addormentata nel Bosco” rimane basito e poco reattivo, persiste con l’atteggiamento di chi è sicuro di poter ribaltare il risultato quando vuole. Errore madornale che farà passare del tempo prezioso, quello che poi mancherà quando Wilmots farà entrare Fellaini, Mertens e Batshuayi.
Il Galles resta in piedi sotto la maggiore freschezza dell’avversario nell’ultimo quarto d’ora e in contropiede completa l’opera con Vokes all’86°, entrato al posto di Robson-Kanu. Unica nota dolente per i britannici è che nella partita sono stati presi parecchi gialli che in semifinale potrebbero pesare molto.
Euro2016 così ancora una volta rinnova il suo trend premiando i gruppi, le squadre compatte, che magari hanno tecnicamente qualche gap rispetto alle Nazionali più quotate tecnicamente ma che con l’unità ed il cuore riescono a ribaltare i pronostici.
Per gli azzurri di Antonio Conte non è più tempo di pensare se era meglio un attaccante centrale in più o un altro esterno offensivo, se cercare un centrocampista di maggior costruzione a fronte di uno di minor interdizione. Questa sera era solo tempo per l’esordio degli azzurri contro la squadra probabilmente più forte del girone, quella che potrebbe dirci già dalle prime battute chi siamo e dove possiamo arrivare. E a vedere lo spettacolo bruttino che hanno offerto Svezia e NordIrlanda nel pomeriggio la partenza degli azzurri contro il Belgio in ogni caso non sarà una sentenza compromettente per nessuna delle due.
All’ultimo il tecnico belga Wilmots scoglie i dubbi sull’impiego di Fellaini a scapito dell’esclusione dall’inizio di Mertens. Per Antonio Conte le scelte sembravano già fatte dalla vigilia con Darmian scelto al posto di El Shaarawy per dare una maggiore copertura sull’esterno a sinistra. Confermata la coppia d’attacco che ha fatto quasi tutte le qualificazioni in questi due anni Eder-Pellé e pure l’idea di base, dopo l’infortunio di Marchisio, del centrocampo con De Rossi, Parolo e Giaccherini. Allo stadio di Lione l’atmosfera è fantastica, lontana anni luce rispetto a quanto visto prima di altre partite di Euro 2016 funestate dalla violenza hooligans.
La partita inizia bene per gli azzurri che controllano e non badano a fronzoli, tuttavia l’ultimo passaggio è sempre sbagliato così un paio di volte nei primi minuti è Candreva a far vedere un paio di spunti interessanti. Il Belgio al 10° tira in porta da fuori area con Nainggolan che dopo una bella triangolazione sfodera un destro velenoso che Buffon devia in angolo.
Il Belgio dopo quest’azione prende coraggio e le redini del gioco, l’Italia pensa a coprirsi diventano importantissimi gli anticipi di Bonucci e i palloni maldestramente liberati in area di Chiellini. Al 22° ancora Nainggolan ci prova da fuori ma il centrocampista della Roma tira fuori.
30° fase finalmente in cui l’Italia riesce a superare la mediana belga con continuità. Dopo un’azione insistita Pellé ci prova con un diagonale da fuori area, la palla esce non di moltissimo. Al 32° l’Italia passa in vantaggio, inserimento in area di Giaccherini, Bonucci lo vede e lo serve con un lancio fantastico da metà campo, l’interno del Bologna stoppa e supera Courtois per lo 0-1.
Ora gli azzurri volano con la forza dell’entusiasmo al 35° Candreva di sinistro tira un diagonale potente che Courtois devia in angolo. Sugli sviluppi dello stesso Fellaini svirgola in area, la palla s’impenna e Parolo anticipa i difensori di testa e serve Pellé che a botta sicura di testa mette a lato di centimetri.
Al 39° in fase di alleggerimento prova con un altro tiro da fuori area Witsel ma è fuori anche la traiettoria. Il primo tempo si chiude con il Belgio in avanti ma in modo sterile, si segnalano un’azione pericolosa di De Bruyne stoppata sul tiro da Giaccherini che è sceso a coprire e un bel contropiede di Candreva mal sfruttato da Pellè.
La ripresa inizia senza nessuna sostituzione per le due squadre. Il secondo tempo inizia all’insegna dell’Italia, ma il Belgio al 53° ci fa venire i brividi, dopo un’azione insistita azzurra Darmian perde un pallone pericolosissimo che i Diavoli Rossi sfruttano con tre passaggi, Lukaku a tu per tu con Buffon spara fuori in diagonale. Un minuto dopo Candreva scende in modo perentorio, crossa al centro dove Pellè devia in porta ma Courtois compie un miracolo.
La partita ora è bellissima perché le squadre sono molto lunghe e gli spazi agevolano gli individualismi, dopo l’erroraccio precedente Conte sostituisce Darmian con De Sciglio. In pochi minuti ci sono un altro paio di discese belle dell’Italia e un tiro da fuori di Fellaini.
Wilmots risponde con Mertens al posto di un evanescente Naiggolan prima e poi con Origi al posto di Lukaku. Al 74° dopo una bella fase dell’Italia, dopo un calcio d’angolo gli azzurri perdono nuovamente palla che prima di diventare pericolosa Eder ferma con un brutto fallo tattico che gli costa il giallo. Conte sostituisce anche lui per non rischiare.
All’81° Hazard ci prova come al solito da fuori area ma completamente fuori misura, il Belgio nella fase finale del match schiaccia gli azzurri e due minuti dopo su un traversone di FellainiOrigi mette alto di testa ci poco.
All’85° Immobile scatta in contropiede salta l’uomo e tira in porta dal limite, Courtois para e devia in angolo il pericoloso fendente. All’89° panico in area azzurra, su un traversone mancano la deviazione vincente Origi, Fellaini e alla fine le manone di Buffon chiudono l’azione.
Al 91° stupenda azione dell’Italia che in contropiede fulmina i Diavoli Rossi, Thiago Motta serve Immobile che allarga per Candreva, il laziale serve un pallone morbido per Pellè che sbatte in porta per lo 0-2 finale. L’Italia parte con i tre punti ed è prima del girone.
L’urna di Parigi ha emesso i suoi verdetti, ad Euro 2016 l’Italia di Antonio Conte nel suo gruppo, il Girone E, si troverà contro il Belgio, primo nel ranking FIFA, l’Irlanda e la Svezia di Zlatan Ibrahimovic.
Un girone che può sembrare non impossibile ma che nasconde certamente delle insidie.
Il Belgio porta un fresco, e non certo piacevole ricordo: una sconfitta 3-1 a Bruxelles. I diavoli rossi hanno come punto di forza tanto talento, vedi i vari De Bruyne, Hazard, Mertens, Witsel senza dimenticare il portiere Courtois, l’esperienza dei difensori Company e Vermaelen, la grinta di Nainggolan in mediana e in attacco la capacità di finalizzare dei vari Benteke, Lukaku e dei giovani Origi e Batshuayi. Un avversario decisamente tosto che l’Italia affronterà all’esordio il 13 giugno a Lione.
Quattro giorni dopo, il 17 giugno a Tolosa, gli azzurri sfideranno la Svezia e quando si parla della nazionale scandinava il primo nome che viene in mente è quello di Zlatan Ibrahimovic.Ibra è certamente la superstar di una squadra che non ha certamente una difesa insuperabile ma che oltre al talento dell’attacante del Psg, può contare su giovani promettenti, sono campioni d’Europa U21 in carica, che possono dare freschezza ed imprevedibilità.
La terza ed ultima partita del girone, che si giocherà il 22 giugno a Lille, metterà di fronte agli uomini di Conte l’Irlanda. La nazionale di Dublino, come la Svezia ha dovuto ricorrere agli spareggi per arrivare ad Euro 2016, confida nell’esperienza del bomber Robbie Keane e del difensore ex United O’Shea. Probabilmente non ci sono punte di diamante ma è la compattezza del gruppo che può rendere la squadra di O’Neill un avversario da non sottovalutare.
Veniamo adesso ad un resoconto degli altri 5 gironi di Euro 2016 sorteggiati oggi a Parigi.
Il Girone A, quello dei padroni di casa della Francia, sembra decisamente favorevole ai transalpini che però non dovranno fare il grave errore di sottovalutare la Svizzera, la Romania e l’Albania di Gianni de Biasi. Insomma sulla carta il primo posto sembra assegnato per i Bleus, ma per il secondo tutte le altre tre sembrano in corsa.
Il Girone B vede l’Inghilterra come testa di serie. Gli uomini di Hodgson non avranno vita facile contro la Slovacchia di Marek Hamsik, contro la Russia, che nel dopo Capello si è rivelata brillante, e sopratutto contro il Galles di Gareth Bale per un interessantissimo derby britannico.
Il Girone C ha visto uscire come testa di serie la Germania. I tedeschi sembrano i favoriti insieme alla Polonia, già sfidata nelle qualificazioni, ma attenzione ad Ucraina ed Irlanda del Nord che venderanno cara la pelle e non vorranno competere solo per il 3° posto.
Il Girone D sembra probabilmente quello più equilibrato e definibile come “di ferro”. Testa di serie è la Spagna che, se vorrà fare il tris europeo, dovrà vedersela con i talenti della Croazia e la grinta di due nazionali toste ed agguerrite come Turchia e Repubblica Ceca.
Il Girone F sembra decisamente in discesa per il Portogallo di Cristiano Ronaldo. La sorprendente Islanda, l’Austria e l’Ungheria dell’esperto portiere “con il pigiama”Kiraly sembrano destinate a giocarsi il secondo posto ma i lusitani non potranno comunque dormire sonni tranquilli.