Tag: Bayern Monaco

  • L’Inter fa 18, niente miracolo per la Roma

    L’Inter fa 18, niente miracolo per la Roma

    L’Inter è Campione d’Italia! Lo squadrone nerazzurro batte il Siena e conquista il suo 18esimo scudetto.
    Serviva una vittoria alla Roma di Claudio Ranieri per continuare a sognare il titolo se fosse arrivato un passo falso dell’Inter in Toscana. La vittoria è arrivata, ma contemporaneamente, oltre al 2-0 dei giallorossi a Verona contro il Chievo, è avvenuto anche il successo dei nerazzurri all’Artemio Franchi.

    La gara di Verona è stata condotta dall’inizio alla fine dalla Roma con un dato inequivocabile: 63% di possesso palla, molte palle gol e le reti di Vucinic al 39esimo e di De Rossi al 46esimo.
    Poi la lunga attesa attendendo buone notizie dall’altro campo, ma inutilmente.

    L’Inter invece sblocca il risultato solo nella ripresa e dopo aver trovato qualche difficoltà forse dettata dalla tensione. Come al solito il match winner è il “Principe” Diego Milito che al 12esimo del secondo tempo batte il pur ottimo Curci e regala il titolo alla sua squadra. Da segnalare, in una partita piuttosto ben diretta, un episodio a sfavore dei senesi che pochi minuti prima del vantaggio interista hanno protestato per un fallo di mano di Motta (molto evidente in verità dei fatti) in area di rigore, che magari avrebbe potuto cambiare l’ordine delle cose.
    Al 90esimo esplode la gioia di tifosi e giocatori per un’annata che sta regalando una soddisfazione dietro l’altra. Tutti a festeggiare per una notte e poi largo alla preparazione della sfida di sabato prossimo contro il Bayern Monaco per cercare di portare a casa anche la Champions League, vero obiettivo stagionale della corazzata di Josè Mourinho.

    CHIEVO-ROMA: 0-2

    Chievo (4-3-1-2): Squizzi; Sardo, Scardina, Yepes, Jokic; Luciano, Ariatti (13’st De Paula), Iori (37’st Moro); Bentivolgio; Granoche (20’st Bogdani), Pellissier. A disposizione: Sorrentino, Frey, Rigoni, Marcolini. All.: Di Carlo
    Roma (4-2-3-1): Julio Sergio; Motta (30’st Mexes), Burdisso, Juan, Cassetti (2o’st Tonetto); De Rossi (27’st Brighi), Pizarro; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti. A disposizione: Lobont, Cerci, Menez, Toni. All.: Ranieri
    Arbitro: Tagliavento
    Marcatori: 39′ Vucinic (R), 46′ De Rossi (R)

    SIENA-INTER 0-1

    Siena (4-1-4-1): Curci ; Rosi, Terzi, Cribari (1′ st Brandao), Del Grosso; Codrea (36′ st Reginaldo sv); Jajalo, Vergassola, Ekdal, Ghezzal; Maccarone (9′ st Calaiò). A disposizione: Ivanov, Malagò, Jarolim, Tziolis. All.: Malesani.
    Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Samuel, J.Zanetti; Cambiasso, T.Motta (9′ st Pandev); Eto’o, Sneijder (28′ st Chivu), Balotelli (13′ st Stankovic); Milito. A disposizione: Toldo, Lucio, Mariga, Muntari. All.: Mourinho.
    Arbitro: Morganti
    Ammoniti: Del Grosso (S), Cribari (S), Brandao (S), Codrea (S)
    Marcatori: 12′ st Milito

  • Al Bayern Monaco la Coppa di Germania. Poker sul Werder Brema

    Al Bayern Monaco la Coppa di Germania. Poker sul Werder Brema

    Dopo il Chelsea e in attesa dell’Inter, che tra poche ore si giocherà lo scudetto a Siena, il Bayern Monaco fa doppietta conquistando anche la Coppa di Germania dopo aver vinto la Bundesliga. Van Gaal così imita Ancelotti che oggi ha vinto la Fa Cup con i Blues e che possono essere seguiti a ruota da Mourinho (già in bacheca la Coppa Italia). Ma saranno i tecnici di Bayern Monaco e di Inter ha giocarsi poi a possibilità di compiere l’impresa della tripletta, riuscita l’anno scorso al Barcellona, il 22 maggio a Madrid per la finalissima di Champions League che calerà il sipario sulla stagione 2009-2010.

    Dunque il Bayern Monaco impreziosisce di un altro trofeo la sua già ricca bacheca (con questa sono 15 le Coppe di Germania vinte dai bavaresi nella loro storia). E lo fa battendo con un rotondo e convincente 4-0 il Werder Brema. All’Olympiastadion di Berlino la squadra di Van Gaal passeggia sugli arancioverdi: apre le danze al 35′ Robben su calcio di rigore nel primo tempo, poi nella ripresa, durante il maggior sforzo del Werder per agguantare il pari, arriva il raddoppio di Olic che conferma le sue doti di attaccante di razza.
    Il 3-0 porta la firma di Ribery al 63′ dopo un’azione di contropiede, il poker è servito a 6 minuti dal termine con la rete di Schweinsteiger.

    ALBO D’ORO dal 1990

    2009-2010 BAYERN MONACO
    2008-2009 WERDER BREMA
    2007-2008 BAYERN MONACO
    2006-2007 NORIMBERGA
    2005-2006 BAYERN MONACO
    2004-2005 BAYERN MONACO
    2003-2004 WERDER BREMA
    2002-2003 BAYERN MONACO
    2001-2002 SCHALKE
    2000-2001 SCHALKE
    1999-2000 BAYERN MONACO
    1998-1999 WERDER BREMA
    1997-1998 BAYERN MONACO
    1996-1997 STOCCARDA
    1995-1996 KAISERSLAUTERN
    1994-1995 BORUSSIA MOENCHENGLADBACH
    1993-1994 WERDER BREMA
    1992-1993 BAYER LEVERKUSEN
    1991-1992 HANNOVER
    1990-1991 WERDER BREMA
    1989-1990 KAISERSLAUTERN

    ALBO D’ORO – Vittorie per club

    15 BAYERN MONACO
    6 WERDER BREMA
    4 NORIMBERGA
    4 SCHALKE
    4 COLONIA
    4 EINTRACHT FRANCOFORTE
    3 AMBURGO
    3 BORUSSIA MOENCHENGLADBACH
    3 STOCCARDA
    2 FORTUNA DUSSELDORF
    2 KAISERSLAUTERN
    2 KARLSRUHE
    2 BORUSSIA DORTMUND
    2 DRESDNER
    2 MONACO 1860
    1 BAYER LEVERKUSEN
    1 ROT-WEISS ESSEN
    1 BAYER UERDINGEN
    1 HANNOVER
    1 LIPSIA
    1 KICKERS OFFENBACH
    1 RAPID VIENNA
    1 SCHWARZ-WEISS ESSEN
    1 FIRST VIENNA
  • Finale Madrid: Tifoso Inter incontra e ringrazia Mourinho per il biglietto regalato

    Continua il sogno per Paolo Sacco, tifoso nerazzurro protagonista ieri di una giornata incredibile. Primo a presentarsi con la dovuta documentazione in banca per aggiudicarsi dei biglietti per la finale di Madrid, il tifoso interista è stato premiato da Josè Mourinho, con un biglietto (dalla sua dotazione a pagamento) per assitere alla grande serata contro il Bayern Monaco. Stamane Paolo si è presentato alla pinetina di Appiano Gentile, per ringraziare il tecnico portoghese che ha ricambiato con attestato di stima nei suoi confronti: “Ho qui i soldi da dare in beneficenza come chiesto dal mister. Posso darli subito al capitano per la Fondazione Pupi“. Javier Zanetti gli ha quindi spiegato che bisogna fare, tutto e sempre, secondo le regole, quindi dovrà effettuare il versamente presso la sede della fondazione, in via Corno di Cavento 7 a Milano.

    Ci vado lunedì“, ha assicurato Paolo che, poi, ha dovuto rispondere alle domande più… difficili. Infatti, emozionatissimo, in sala stampa, ha incontrato Mourinho. E l’allenatore ha voluto sapere tutto: da che ora era in fila, che cosa fa nella vita (“il cameriere, dove capita, a Milano, ma se volete vengo qui a servire i calciatori… “), come andrà a Madrid (“in auto, in pullman, in bicicletta, ma grazie a lei ci sarò; grazie, semplicemente grazie… “). “Comportati sempre bene – lo ha istruito Mourinho – sei un tifoso dell’Inter, sei ragazzo fortunato, puoi vedere l’allenamento con il tuo amico, e ora concentrati anche tu sulla gara di Siena“.

    Paolo, tremando, ha abbracciato l’allenatore e, con un filo di voce, gli ha sussurrato: “La mia voce, tutta la mia voce per la squadra, sempre… “.

  • Inter: è finita l’attesa, la Banca anticipa la vendita

    L’appello dei tifosi lanciato ieri sera a Massimo Moratti ha avuto successo e la Banca Popolare di Milano per attenuare i disagi dei coraggiosissimi supporter nerazzurri hanno anticipato di circa due ore l’apertura degli sportelli.

    I tifosi divisi in blocchi hanno passato la notte sotto l’acqua e al freddo ma per fortuna senza problemi di ordine pubblico. Tutti in fila e con le dita incrociate per esser nei 4000 mila eletti che potranno volare al Bernabeu.

  • E’ delirio Champions League: i tifosi interisti a caccia del tagliando

    E’ un occasione a cui nessun interista vuol mancare ma i biglietti messi in vendita saranno soltanto 5000 e per averli i tifosi nerazzurri hanno iniziato a popolare la sede di via Massaua del Banco Popolare di Milano in attesa si sabato. Quasi 48 ore di attesa e sacrificio ma nulla in confronto ai 38 anni di attesa di una finale di Champions League.

  • Bundesliga: Bayern campione di Germania sotto gli occhi di Mourinho

    Il Bayern Monaco ora è ufficialmente campione di Germania, per la 22esima volta nella sua storia, dopo la vittoria per 3-1 a Berlino nella 34esima e ultima giornata di campionato. La squadra che affronterà l’Inter nella finale di Champions League, in programma il 22 maggio prossimo a Madrid, ha terminato la stagione con 70 punti, cinque in più dello Schalke 04, che oggi ha pareggiato 0-0 a Magonza. Alla partita del club bavarese ha assistito l’allenatore dell’Inter Josè Mourinho, in visita lampo a Berlino per vedere i prossimi avversari.

    Un trionfo già deciso da una settimana e conquistato ufficialmente con la vittoria in casa dell’Hertha, visto che la differenza reti tra Bavaresi e Schalke 04 era abissale e quasi impossibile da colmare con una sola giornata da giocare.
    Sabato prossimo, i nuovi padroni del calcio tedesco cercheranno di portare a casa il secondo trofeo: per farlo, dovranno battere il Werder Brema nella finale della coppa nazionale. E poi, naturalmente, partirà la rincorsa all’eventuale “tripletta”, cercando di conquistare la Champions League.

    Anche l’Inter è a caccia della storica tripletta che proietterebbe i nerazzurri nella storia del calcio italiano e per la partita degli avversari tedeschi in tribuna c’era Josè Mourinho per raccogliere qualche preziosa informazione in vista dell’attesissima finale di Madrid.
    Difficilmente Mou avrà annotato sul suo taccuino i nomi di Olic e Robben, personaggi fin troppo noti in questa stagione straordinaria per il club bavarese. Sono ancora il croato e l’olandese a entrare nel tabellino dei marcatori e ad affondare l’Hertha. Olic sblocca il risultato con un perfetto diagonale rasoterra, servito da Robben. Poi, dopo il momentaneo pareggio di Ramos (solita dormita della difesa del Bayern), il giustiziere di Fiorentina, Manchester Utd e Lione si mette in proprio: prima segna il 2-1 con una botta dal limite, poi trova anche il 3-1 ribadendo in rete un tiro deviato di Contento, respinto dalla traversa per 15 gol in campionato, veramente un bel bottino per un centrocampista.
    L’Hertha, ultima e già retrocessa, non oppone molta resistenza. Al fischio finale, partono dunque i festeggiamenti bavaresi. Van Gaal, che si mette in tasca il secondo campionato vinto consecutivamente (l’anno scorso regalò l’Eredivisie all’AZ Alkmaar), fa la doccia con la birra. Una scena davvero impensabile solo qualche mese fa: prima della sfida di Champions con la Juve, disputata a Torino nell’ultima giornata della fase a gironi, il tecnico olandese sembrava sull’orlo dell’esonero, perché la squadra stentava in campionato ed era sull’orlo dell’eliminazione in Europa. Vinto quel match, la stagione del Bayern ha avuto una svolta inaspettata quanto inesorabile per quanto riguarda i successi. In Bundesliga, il testa a testa con lo Schalke si è risolto positivamente, mentre in Champions sono arrivati alcuni colpi di fortuna, che hanno agevolato il cammino verso la finale di Madrid, raggiunta comunque con merito.

    Lo Schalke 04 (fermato sul campo del Mainz sullo 0-0 come già accennato in precedenza) è secondo a cinque lunghezze dal Bayern e va in Champions League, mentre il Werder Brema pareggia contro l’Amburgo (1-1, Van Nistelrooy risponde al verdearancio Pizarro) e si assicura i preliminari.
    Bayer Leverkusen (1-1 sul campo del Borussia Mönchengladbach), Borussia Dortmund (battuto 3-1 a Friburgo) e Stoccarda (1-1 a Hoffenheim) sono invece le squadre che si giocheranno la prossima Europa League. Il Wolfsburg, campione lo scorso anno, chiude ottavo e resta fuori dalle competizioni europee del prossimo anno.
    La vittoria dell’Hannover (3-0 contro il Bochum) condanna il Norimberga a giocarsi il playout con l’Augsbourg (terzo in seconda divisione) il 14 e 16 maggio prossimi; Hertha Berlino e Bochum salutano la Bundesliga e fanno spazio a Kaiserslautern e St Pauli.
    Dicevamo del pareggio dell’Amburgo contro il Werder: ebbene, avrebbe dovuto essere la squadra rivelazione della Bundesliga, e la vincitrice dell’Europa League, visto che aveva la possibilità di giocare la finale in casa: invece gli anseatici si sono trasformati nella grande delusione stagionale e chiudono il campionato fuori dall’Europa. Il pareggio a Brema esclude infatti la squadra (che nel 1983 ad Atene sconfisse la Juventus in finale di Coppa dei campioni con gol di Felix Magath) dai tornei continentali 2010-2011, dal momento che la relega al settimo posto in classifica.
    Edin Dzeko, bosniaco del Wolfsburg sogno proibito delle squadre di mezza Europa, vince il titolo di capocannoniere con 22 reti (succedendo al suo compagno di squadra Grafite vincitore nello scorso anno), l’ultima delle quali nel 3-1 all’Eintracht Francoforte; precede Stefan Kiessling del Bayer Leverkusen a quota 21 e l’argentino Lucas Barrios del Borussia Dortmund a 19.

    Una curiosità per chiudere: il St. Pauli, quartiere un pò “particolare”di Amburgo il prossimo anno potrà cimentarsi in un derby molto sentito contro i più rinomati rivali. Dopo tanti anni di attesa finalmente è arrivata la grande occasione!

    • CLASSIFICA
    Pos Squadra G. V. T S. Goals Diff Pti
    1 Bayern Monaco 34 20 10 4 72 – 31 41 70
    2 Schalke 34 19 8 7 53 – 31 22 65
    3 Werder Brema 34 17 10 7 71 – 40 31 61
    4 Bayer Leverkusen 34 15 14 5 65 – 38 27 59
    5 Borussia Dortmund 34 16 9 9 54 – 42 12 57
    6 Stoccarda 34 15 10 9 51 – 41 10 55
    7 Amburgo 34 13 13 8 56 – 41 15 52
    8 Wolfsburg 34 14 8 12 64 – 58 6 50
    9 Magonza 34 12 11 11 36 – 42 -6 47
    10 Eintracht Francoforte 34 12 10 12 47 – 54 -7 46
    11 Hoffenheim 34 11 9 14 44 – 42 2 42
    12 Borussia Moenchengladbach 34 10 9 15 43 – 60 -17 39
    13 Colonia 34 9 11 14 33 – 42 -9 38
    14 Friburgo 34 9 8 17 35 – 59 -24 35
    15 Hannover 34 9 6 19 43 – 67 -24 33
    16 Norimberga 34 8 7 19 32 – 58 -26 31
    17 Bochum 34 6 10 18 33 – 64 -31 28
    18 Herta Berlino 34 5 9 20 34 – 56 -22 24


  • Champions: Hoeness attacca l’Inter “troppi italiani nell’Uefa”

    Uli Hoeness, presidente del Bayern Monaco, infiamma la lunga vigilia della finale di Champions League che vedrà di fronte il prossimo 22 maggio l’Inter e il Bayern Monaco a Madrid. I bavaresi dovranno far a meno di Frank Ribery dopo che la Commissione ha respinto il ricorso contro le giornate di squalifica è stato rigettato e il presidente accusa l’Italia di aver un forte ascendente sull’Uefa:

    “Alla Uefa ci sono troppi italiani coinvolti. L’arbitro era italiano. Tra quelli che hanno un ruolo di responsabilità ci sono molti italiani e nemmeno un tedesco”.

    Ricordiamo che fu l’italiano Rosetti ad espellere il francese per un brutto fallo nella partita delle semifinali contro il Lione. Il 22 è ancora lontano ma la tensione inizia a salire per una partita che potrebbe valere il grande slam per entrambe le squadre ma sopratutto riportarle nell’Olimpo dopo molto tempo

  • Bayern, Ribery salta la finale. Confermate le 3 giornate di squalifica

    La commissione disciplinare della Uefa ha respinto il ricorso presentato dal Bayern Monaco confermando la squalifica di 3 giornate inflitte a Franck Ribery per il fallo del giocatore francese commesso su Lisandro Lopez nei primi minuti della gara di andata della semifinale di Champions League contro il Lione che gli era costato il cartellino rosso diretto. Ribery così salterà la finalissima di Madrid con l’Inter.

    Ad annunciarlo è stato il presidente onorario del club bavarese Karl-Heinze Rummenigge spiegando che il Bayern non si arrenderà e ricorrerà al Tribunale arbitrale dello Sport:

    Continueremo a lottare. Siamo molto delusi da questa decisione e continuiamo a non comprendere perchè questo fallo sia stato considerato un atto di violenza volontario. Abbiamo annunciato immediatamente all’Uefa che faremo nuovamente appello e che ci batteremo per ottenere giustizia e perchè Franck Ribery possa giocare la finale“.

  • Bundesliga: Bayern Monaco campione “virtuale” di Germania

    Bundesliga: Bayern Monaco campione “virtuale” di Germania

    Manca solo la matematica ma il Bayern Monaco può ritenersi campione di Germania per la 22esima volta nella sua storia. I bavaresi infatti con la vittoria per 3-1 sul Bochum (tripletta di Muller) balzano a +3 sullo Schalke che ha perso tra le mura amiche contro il Werder Brema 2-0 consegnando di fatto il Meisterschale alla squadra di Van Gaal quando manca solo una giornata al termine del campionato. In realtà la squadra guidata da Magath sarebbe ancora in corsa ma la differenza reti la penalizza perchè il Bayern ha un vantaggio sullo Schalke di ben 17 reti.

    L’eterna seconda, così viene chiamato lo Schalke, ha fallito una clamorosa occasione per mantenere vive le speranze di conquistare l’ottavo titolo di Germania; il Werder Brema ha punito severamente la squadra di Gelsenkirchen con le reti di Ozil e Hugo Almeida e approfitta del pareggio del Bayer Leverkusen per portarsi al terzo posto in solitaria che da l’accesso ai preliminari di Champions League. Un pari quello dei rossoneri per 1-1 che condanna l’Herta Berlino alla retrocessione in seconda divisione tedesca.

    Valanga di gol ad Amburgo dove gli anseatici padroni di casa, dopo la delusione dell’eliminazione in semifinale di Europa League, si riscattano vincendo 4-0 contro il Norimberga (reti dei soliti Petric, doppietta, e Van Nistelrooy oltre a quello di Pitroipa) e ad Hannover, 6-1 al Borussia Moenchengladbach.

    Pareggi tra Borussia Dortmund e Wolfsburg (1-1) che mantiene i gialloneri in zona Europa League, tra Stoccarda e Magonza (2-2) e Colonia e Friburgo (2-2). Vittoria esterna per l’Hoffenheim in casa dell’Eintracht Francoforte per 2-1.

    RISULTATI E MARCATORI DELLA 33 GIORNATA DI BUNDESLIGA

    Borussia Dortmund – Wolfsburg 1-1
    69′ Dzeko (W), 81′ Stiepermann (B)
    Bayer Leverkusen – Herta Berlino 1-1
    12′ Raffael (H), 59′ Friedrich (B)
    Eintracht Francoforte – Hoffenheim 1-2
    20′ Schwegler (E), 80′ Tagoe (H), 89′ Tagoe (H)
    Schalke – Werder Brema 0-2
    55′ Ozil, 64′ Almeida
    Bayern Monaco – Bochum 3-1
    18′ Muller (Ba), 20′ Muller (Ba), 69′ Muller (Ba), 85′ Fuchs (Bo)
    Hannover – Borussia Moenchengladbach 6-1
    16′ Haggui (H), 23′ Pinto (H), 27′ Ya Konan (H), 38′ Hanke (H), 53′ Sofian Chahed (H), 69′ Herrmann (B), 79′ Bruggink (H)
    Colonia – Friburgo 2-2
    9′ Tosic (C), 31′ Idrissou (F), 57′ Idrissou (F), 84′ Freis (C)
    Stoccarda – Magonza 2-2
    52′ Fathi (M), 63′ Schurrle (M), 73′ Marica (S), 75′ Marica (S)
    Amburgo – Norimberga 4-0
    9′ Pitroipa, 19′ Petric, 25′ Petric, 73′ Van Nistelrooy

  • Sneijder incorona Mourinho “grande allenatore e grande uomo” e sulla finale…

    Non sta piu’ nella pelle il talento olandese. La partita contro il Barcellona ha dimostrato ancora una volta il feeling che c’è tra lui e Josè Mourihno. Una stima talmente grande da fargli rilasciare queste dichiarazioni al De Telegraaf : “Dall’esterno Josè puo’ risultare antipatico, ma chi lo conosce sa che è una grande persona, oltre che un grandissimo allenatore. Non è un caso che noi diamo tutto per lui”.

    A giustificazione di alcune reazioni dell’allenatore lusitano, Sneijder ritorna su quanto successo precedentemente alla partita : “Oltre a tutti i proclami “intimidatori” durante la settimana, lo spettatore non sa tutto quello che è successo dal nostro arrivo a Barcellona. Al fischio finale la sua è stata una reazione a tutte le provocazioni che ha subito, ma era felicissimo per la squadra, che ha sofferto per un’ora in dieci : E’ stata emozione pura!”

    Sneijder ritorna anche sulle polemiche per la partita “difensiva” dell’Inter che in Spagna ha fatto parlare di “sconfitta del calcio” : “Tutti dicono che il Barcellona gioca il miglior calcio del mondo e allora la nostra tattica era quella di impedirglielo, aggredendoli per 90 minuti. Credo che poche squadre al mondo siano riuscite a non far giocare il Barca come noi. Serviva una partita del genere per passare il turno e alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo. L’atmosfera ostile dello stadio e il fatto di essere rimasti in 10 dopo mezzora non ha cambiato nulla nel nostro atteggiamento: una serata fantastica”.

    Infine un pensiero a Robben, suo compagno nel Real l’anno scorso e che ora sfiderà nella finale di Madrid : “Io e Arjen mai avremmo pensato, quando eravamo compagni nel Real, di riuscire ad arrivare a una finale di Champions nella stessa stagione in due squadre diverse: E’ davvero incredibile che sia accaduto.”