Tag: Bayern Monaco

  • Moratti – Mourinho, stretta di mano d’addio?

    Il numero uno nerazzurro Massimo Moratti ha fatto visita nel pomeriggio alla squadra mentre stava effettuando l’ultimo allenamento prima della grande sfida di domani sera al Santiago Bernabeu nella finalissima di Champions League contro il Bayern Monaco. Il presidente, sorridente, si è avvicinato al tecnico Josè Mourinho: stretta di mano e pacca sulle spalle al portoghese. Ed è stato inevitabile per i giornalisti chiedere a Moratti se fosse stata una stretta di mano d’addio con le voci sempre più insistenti che vogliono il tecnico di Setubal sulla panchina del Real Madrid, la stessa sulla quale siederà domani da allenatore, ancora, dell’Inter:

    • Non era certo un addio, lui (Mourinho ndr) risponde sempre con la stessa professionalità e sono sicuro che domani farà bene. Non credo abbia già firmato per il Real Madrid“.

    Poi il presidente si esprime sulla partita che andrà in scena domani:

    • Sarà il giorno emotivamente più importante. C’è lo stesso pensiero e cioè la felicità di partecipare a una bellissima cosa e sentire anche intorno tanta felicità. La sensazione è soprattutto di felicità, non di esaltazione esagerata, ma di vera felicità di partecipare alla finale in questo posto meraviglioso.
      In finale sono arrivate obiettivamente le due squadre più forti, che hanno eliminato squadre importanti, l’Inter in particolar modo. Ho piena fiducia in questo gruppo. Chi si meriterebbe di essere il protagonista della finale? Zanetti. Per la sua crescita costante e la sua professionalità. Io tengo assolutamente Zanetti sempre in palmo di mano.
      Avevo sognato di vincere a Siena ed è andata bene, per il momento non ho ancora sognato nulla…
      “.
  • Inter – Bayern Monaco: I precedenti

    La finalissima di Madrid è alle porte, tensione alle stelle per i tifosi interisti, quasi tutti arrivati a Madrid a sostenere i proprio ragazzi con cori e applausi. La finale di Champions League è proprio questo, oltre ad essere un grande spettacolo, è anche una festa di calco mondiale, in cui a trionfare potrebbe essere dopo 3 anni di attesa una squadra italiana. Infatti anche se l’Inter di italiano ha solo il presidente Massimo Moratti, per ironia della sorte è l’unica squadra che potrebbe salvarci dal definitivo sorpasso dei tedeschi ai danni del nostro ranking che potrebbe farci perdere un posto in Champions League già dall’anno prossimo.

    Ci sono soltanto 4 precedenti ufficiali fra Inter e Bayern Monaco:

    23 NOVEMBRE 1998: Il primo riguarda la Coppa Uefa della stagione ’88/’89. Bayern – Inter 0-2, ottavi di finale di Champions League. I nerazzurri s’imposero in casa del Bayern Monaco con goal di Serena 60′ e di Berti 71′, goal che decretavano la grande partita dei nerazzurri, in particolare quella di Berti autore di un gran gol personale in contropiede.

    7 DICEMBRE 1998: Ritorno degli ottavi di Champions League dello stesso anno. I nerazzurri non riuscirono a controllare un risultato apparentemente facile (2-0) e persero 3-1 a San Siro con reti di Wohlfhart 33′,  Augenthaler 38′,  Wegmann 40′, al 45′ gol della bandiera di Serena. Passa il Bayern ai quarti in virtù del maggior numero di reti segnate in trasferta. Stagione ’88/’89 che si concluderà con il 13esimo scudetto per i nerazzurri che sigleranno anche il record di punti per il campionato Italiano a 18 squadre.

    27 SETTEMBRE 2006: Inter – Bayern 0-2. Protagonisti di una deludente prestazione i nerazzurri allenati da Mancini spervano di chiudere la partita in parità, quando arrivarono i goal prima di Pizarro 84′ e Podolski 94′. Partitaccia.

    5 DICEMBRE 2006 – Champions league, fase a gironi. Bayern – Inter 1-1. E’ l’ultima partita del raggruppamento e alla fase successiva passano proprio Bayern e Inter, badando a non farsi troppo male. In vantaggio i bavaresi con Makaay al 62′, il pareggio a tempo scaduto è di Vieira al 91′. Neanche a farlo apposta i nerazzurri conquisteranno il 15esimo scudetto, con un altro record di punti nella Serie A (20 squadre).

    In totale il bilancio tra Inter e Bayern è dunque il seguente.

    2 vittorie a 1 per il Bayern e 1 pareggio. Quanto a reti realizzate, 6-4 per il Bayern.
    Per i nerazzurri 2 gol di Serena, 1 di Berti e 1 di Vieira. Per il Bayern tutti marcatori con 1 rete (Wohlfhart, Augenthaler, Wegmann, Pizarro, Podolski, Maakay).

    Tra i sopravvissuti che scesero in campo nell’ultimo match del 5 dicembre 2007, nelle file nerazzurre troviamo Julio Cesar (che in quella gara lasciò spazio a Toldo), Maicon, Samuel, capitan Zanetti, Cambiasso e Materazzi (quest’ultimi due non giocarono la gara, ma erano presenti in panchina). Da notare che nelle file del Bayern giocò contro l’Inter Lucio, attuale baluardo della formazione nerazzurra che sarà, nella finale di Madrid, l’ex di turno.
    Il Bayern giocò con la seguente formazione: Kahn, Sagnol, Lucio, Van Buyten, Lahm, Van Bommel, Ottl, Schweinsteiger, Salihamidzic (poi finito alla Juve), Pizarro, Makaay.
    In panchina Rensing, Demichelis, Karimi, Dos Santos, Santa Cruz, Deisler, Lell.

  • Inter – Bayern: Dietofront Mou, dentro Stankovic fuori Pandev

    Dietrofront in casa Inter in vista della partita di Champions contro il Bayern Monaco. La novità riguarda la formazione, il tecnico Mourinho lontano da occhi indiscreti ha mischiato le carte in tavola ed ha provato in allenamento una formazione completamente diversa da quella che tutti si aspettavano.

    Inizialmente il tecnico lusitano era intenzionato a schierare un 4-2-3-1 con Pandev esterno nel tridente dietro l’unica punta Milito, ma dopo la seduta di allenamento svoltasi nel pomeriggio il tecnico ha valutato meglio le condizioni del macedone che non sembra in condizioni ottimali per poter affrontare la finale. Al suo posto probabilmente il serbo Stankovic che però difficilmente andrà a schierarsi nei tre di centrocampo. Unico dubbio a questo punto sembra il modulo  ma l’idea più plausibile viste le caratteristiche di Stankovic sarebbe il 4-4-2 a rombo, con Cambiasso vertice basso, Stankovic e Zanetti esterni e Sneijder avanzato dietro le due punte Milito ed Eto’o.

    Ecco il possibile 11 titolare:

    Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, Cambiasso, J. Zanetti, Stankovic, Sneijder, Eto’o, Milito.

  • La Roma pensa ad Adriano per il dopo Toni

    La Roma pensa ad Adriano per il dopo Toni

    Finita la stagione con la delusione del secondo posto in classifica ma anche con i tanti complimenti piovuti addosso alla squadra di Ranieri artefice di uno splendido campionato, la Roma pensa già alla prossima stagione. Il nodo da sciogliere è chi prenderà l’eredità di Luca Toni che al 90% tornerà in Germania al Bayern Monaco che è proprietario del suo cartellino con il tecnico dei bavaresi Van Gaal che ha espresso a chiare lettere il desiderio di riprenderlo,  nonostante lo screzio avuto in questa stagione con l’attaccante modenese motivo di trasferimento in giallorosso.

    L’ipotesi più affascinante e suggestiva al momento è quella di portare l’Imperatore Adriano all’ombra del Colosseo. Secondo quanto riporta il sito brasiliano Globoesporte, l’attaccante del Flamengo avrebbe confidato ad alcuni amici l’interessamento della Roma nei suoi confronti con un’offerta già pronta per lui e che avrebbe incaricato il suo procuratore Gilmar Rinaldi di esaminarla.
    Adriano è in scadenza con il Flamengo anche se la presidente del club carioca Patricia Amorim ha dichiarato che vorrebbe prolungargli il contratto se lui lo volesse.

  • Juventus: Robben e Ribery le ali per Del Neri

    Juventus: Robben e Ribery le ali per Del Neri

    Dopo le presentazioni di oggi del nuovo tecnico Del Neri e del nuovo dg Marotta, la Juventus non perde tempo e comincia a tessere le sue strategie di mercato. Marotta vuole regalare a Del Neri nel minor tempo possibile una squadra competitiva con degli innesti importanti in rosa e per questo il duo ha già fissato i principali obiettivi di mercato che riguardano le corsie laterali del campo, inevitabile per un cultore del classico 4-4-2 come lo è il tecnico di Aquileia.

    Il presidente Andrea Agnelli non vuole badare a spese per costruire una squadra che possa ritornare nel minor tempo possibile ai vertici del calcio italiano ed europeo e avrebbe già concordato con Marotta un vero e proprio blitz di mercato in Germania, precisamente a Monaco di Baviera. Facile intuire l’obiettivo: si chiama Arjen Robben che quest’anno ha trascinato i bavaresi alla finale di Champions League oltre che alla conquista della Bundesliga e della Coppa di Germania.
    Per portare a Torino l’olandese Agnelli farebbe carte false ma la trattativa non è semplice come potrebbe sembrare. Infatti il centrocampista, al momento, viene ritenuto incedibile dalla dirigenza del Bayern Monaco le cui casse monetarie godono di ottima salute per cui non è costretta a vendere i suoi gioielli. In ogni caso i tedeschi non cederanno la loro perla per meno di 40 milioni di euro ma il parere del giocatore, che potrebbe decidere di cambiare aria a fine stagione, sarà fondamentale per far abbassare il costo del suo cartellino.

    Ma Robben non è l’unico giocatore del Bayern nella lista di Marotta: la Juventus continua a seguire Franck Ribery e l’evolversi della sua situazione contrattuale. Il fantasista francese l’anno prossimo andrà in scadenza di contratto (anche se circolano voci di un suo imminente rinnovo con i bavaresi) e se il club tedesco non vuole correre il rischio di perderlo a costo zero dovrà per forza sacrificarlo in questa sessione di mercato. E la sua valutazione, che si aggira intorno alle stesse cifre del suo compagno di squadra Robben (40-45 milioni) può essere ulteriormente abbassata con l’inserimento nella trattativa di Diego che, nonostante abbia disputato una stagione al di sotto delle sue potenzialità, continua a piacere alla dirigenza tedesca. Così Del Neri potrà avere le sue ali di centrocampo.

    Difficile però che si arrivi ad entrambi, più probabile che la Juventus ne prenda uno solo. Ogni discorso però è rimandato alla prossima settimana perchè il Bayern, come anche i suoi giocatori, è concentrato alla finalissima di Madrid in programma sabato al Santiago Bernabeu. Da lunedì potrebbero avviarsi già i primi contratti e conoscere se ci sono o meno i margini di una trattativa. Il tutto sotto la regia di Marotta, colui il quale è riuscito a portare alla Sampdoria Cassano, strappato al Real Madrid senza scucire neppure un euro dalle proprie tasche.

  • Inter-Bayern cresce l’attesa. Madrid invasa dai tifosi

    Inter-Bayern cresce l’attesa. Madrid invasa dai tifosi

    Cresce l’attesa per la finale di Champions League di sabato sera tra Inter e Bayern Monaco, in palio un ampio pezzo di storia, uno fra i più ambiti, come ricorda Josè Mourinho prima della partenza per Madrid:”Per me è più importante di una finale di Champions. Ebbene sì, così è per Josè, così sarà per i giocatori, entrambi accomunati dalla voglia di scrivere un ampia pagina di storia nel libro delle vittorie nerazzurre.

    Lasciata Milano ieri sera i nerazzurri sono approdati a Madrid intorno alle 23.15 laddove sono stati accolti calorosamente dai tifosi interisti con applausi e cori per Josè Mourinho. La vittoria di domenica in campionato è ancora fresca, ora c’è da pensare all’ultimo tassello fondamentale per completare la stagione come mai nessuno in italia.

    Operazione 3 tituli, operazione Champions League, già Mourinho nonostante la sua diplomazia “L’importante è partecipare”, è stato chiamato apposta per l’ambito trofeo dal patron nerazzurro Massimo Moratti, e chissà non lo possa ripagare proprio nella sua ultima partita con i colori nerazzurri. Oggi pomeriggio l’Inter assaggerà l’aria di Madrid, nella seduta pomeridiana programmata alle ore 17.00 nel centro sportivo madrileno. Per certi versi la partita di sabato sarà anche una rivalsa per i vari Sneijder, Samuel, Robben, e Cambiasso scartati dal Real Madrid, ma tasselli fondamentali rispettivamente per Inter e Bayern Monaco.

    Sarà una grande partita, affermano entrambe le squadre, anche se, non manca qualche frecciatina da parte dei dirigenti. La sfida verbale dunque è già partita, ma è solo il campo del Santiago Bernabeu che decreterà la regina d’Europa con l’augurio di vedere grande spettacolo da entrambi i lati.

  • Van Gaal: “Senza i tifosi noi non giochiamo”

    Il calcio è per il pubblico, se non si può volare noi non giochiamo. Io lo direi alla Uefa“. Queste le ultime dichiarazioni del tecnico olandese del Bayern Monaco Van Gaal in virtu del vulcano islandese che sta facendo preoccupare  i viaggiatori, ma anche i tifosi di Inter e Bayern che rischiano di mancare al grande appuntamento in programma a Madrid sabato alle 20.45. La partenza per la squadra bavarese è comunque fissata per domani a mezzogiorno.

  • Mourinho: “All’Inter ho dato tutto. Sapranno scegliere il mio sostituto”

    E’ un fiume in piena Josè Mourinho nella conferenza stampa del martedi di preparazione alla finalissima del Bernabeu che vedrà di fronte la sua Inter e il Bayern Monaco del suo maestro Van Gaal. La finale è vicinissima ma a tener banco è il futuro del tecnico portoghese, dalla Spagna arrivano conferme di un futuro ai Blancos di Florentino Perez e anche dalle sue parole il divorzio è più di una ipotesi. Di seguito vi riportiamo i passi più salienti della conferenza stampa tratti da Sportmediaset:

    Hai mai pensato di allenare la nazionale portoghese e il risultato di Madrid può cambiare qualcosa per te?
    Il risultato di una partita non cambia la mia consapevolezza di aver dato tutto all’Inter. In Portogallo mi vedo come ct ma in un futuro molto lotano”

    Perché è meglio la Spagna dell’Italia ed è vero che indicherà il prossimo tecnico dell’Inter?

    “Non dico che la Spagna è meglio dell’Italia, ci devo pensare. Il tecnico dell’Inter ora sono io e ho un contratto fino al 2012 o 2013 e nulla… non do indicazioni su nessuno. Visto che la società ha scelto bene con me così far anche la prossima volta. La dimensione umana di un tecnico aiuta la squadra a crescere”.

    Secondo lei il calcio italiano tutto tiferà Inter?
    “Non lo so. Ci sarà qualcuno che penserà prima al ranking e al prestigio del calco italiano. Ma questo succede in ogni parte del mondo”.

    Cosa pensa che la faccia essere “special”?

    “Prego molto. E scherzi a parte io credo di avere una buona leadership con i giocatori e con il team. Tutti per me fanno parte del gruppo. Per la finale io spero che sia la miglior partita del mondo. Poi, non nascondo che sono un buon cristiano e prego in Dio”.

    Il futuro di Mou. “Come ho già detto dopo la finale prenderò la mia decisione. L’Inter non può fare altro. Non è un problema di contratto, guadagno tanto e mi vergogno pure un po’ con la crisi che c’è. Solo che non mi sento rispettato in questo Paese. Però, ripeto, non sono l’allenatore del Real, sono l’allenatore dell’Inter”.

    Prime domande su Val Gaal. Mou ripercorre il passato insieme:
    “Se mi ha chiesto di rimanere con lui per altri due anni significa che era contento del mio lavoro e io ero contento di lavorare con lui. Il nostro rapporto non lo dimentico, ogni tanto ci sentiamo con qualche sms. E’ un bravo allenatore”

    Può essere un vantaggio conoscerlo come allenatore?
    “Io lo conosco come allenatore tra il 1997 e il 2000. Da allora fino a oggi lui ha avuto una strada completamente diversa. Ha allenato la nazionale olandese, l’Ajax, ora il Bayern. E’ un allenatore diverso. Lui mi conosce solo come assistente, non come allenatore. Da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano”

    Visto che lo chiami il mio capo, c’è qualcosa che ti ha insegnato e ti può essere utile sabato?

    “No. E’ una persona che lavora tanto e fa lavorare tanto i suoi collaboratori. Questo è un messaggio che ho ricevuto in quel periodo là. Quello che faccio questa settimana è esattamente quello: lavorare tanto per preparare la squadra al meglio possibile per la partita di sabato. Lavorare e lavorare”

    Perché Van Gaal è preoccupato dell’arbitro della finale?

    “Lui è preoccupato dell’arbitro, io sono preoccupato di voi giornalisti. Sono preoccupato con i vulcani, perché mi piacerebbe andare solo venerdì a Madrid e pare che dobbiamo andarci domani. Questa è la mia preoccupazione perché mi piace lavorare qui, mi piace che i giocatori tornino a casa la sera e mi piace partire solo il venerdì. Dell’arbitro io non mi preoccupo, si preoccupa lui e si sono preoccupati gli italiani cui non è piaciuto il gol preso dalla Fiorentina”

    Van Gaal dice a lei interessa solo vincere mentre a lui interessa il bel gioco…
    “Penso che in questa Champions non mi ricordo di una partita come la gara Inter-Barcellona. Una squadra che abbia attaccato così aggressivamente come noi. Abbiamo battuto i campioni d’Europa anche grazie alla partita di Barcellona. Hanno detto che là abbiamo parcheggiato il bus davanti alla porta. Per me noi abbiamo parcheggiato l’aereo, ma eravamo in dieci e partivamo del vantaggio di San Siro. Non ricordo che nessuna squadra abbia giocato come noi a Stamford Bridge. E il Chelsea è una grande squadra. Contro il Lione, Van Gaal non ha fatto una cosa molto diversa: quando Ribery è stato espulso, ha messo Tymoschuk”

  • Road to Madrid 2010: niente sconti a Ribery, salta la finale

    E’ arrivata la decisione definitiva del Tas (Tribunale arbitrale dello sport) di Losanna che ha respinto il ricorso presentato dal Bayern Monaco per la squalifica inflitta dalla commissione disciplinare dell’Uefa a Franck Ribery confermando di fatto le tre giornate comminatagli in prima istanza. Le motivazioni verranno rese note nei prossimi giorni.
    Il centrocampista francese aveva commesso un brutto fallo, durante la semifinale di andata contro il Lione, ai danni di Lisandro Lopez. Il gesto gli era costato l’espulsione (arbitrava Rosetti) e poi la squalifica che non gli consentirà di scendere in campo nella finalissima di Champions League contro l’Inter di Mourinho, in programma sabato prossimo al Santiago Bernabeu di Madrid.

  • Road to Madrid: l’Inter anticipa la partenza per scongiurare la nube

    La marcia di avvicinamento alla finalissima del Bernabeu di sabato prossimo subisce un brusco cambio di programma a causa della nube del vulcano islandese Eyjafjallajokull, che torna a minacciare i voli aerei in Europa.

    Per scongiurare l’ipotesi di uno stancante viaggio in autobus l’Inter ha deciso di anticipare la partenza a mercoledi pomeriggio. I nerazzurri svolgeranno quindi gli allenamenti di domani e di mercoledi mattina alla Pinetina per poi trasferirsi nella capitale iberica.