Tag: Bayern Monaco

  • Orgoglio Bayern ma a Berlino va il Barcellona

    Orgoglio Bayern ma a Berlino va il Barcellona

    L’impresa di ribaltare il risultato dell’andata era una vera e propria impresa per il Bayern Monaco. I tedeschi ci hanno creduto sino al 14° quando, in vantaggio grazie al gol di Benatia, sono stati raggiunti dal pareggio del Barcellona confezionato da Messi-Suarez-Neymar con la finalizzazione proprio del brasiliano.

    L'esultanza di Neymar | Foto Twitter
    L’esultanza di Neymar | Foto Twitter

    Suarez-Neymar si sono poi ripetuti al 29° timbrando in sostanza il biglietto per la finale.

    I tedeschi però a questo punto hanno tirato fuori tutto l’orgoglio andando a ribaltare il risultato e uscendo quantomeno vincenti dall’Allianz Arena.

    Il Barcellona va a Berlino e attende di conoscere domani se in finale sarà Clasico o sfida con la Juventus.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due allenatori non cambiano niente rispetto alla gara del Camp Nou, in campo vanno gli stessi 22 protagonisti dell’andata.

    Il Bayern prova a partire forte ma il Barcellona non si spaventa ed anzi è Rakitic con un perfetto inserimento a costringere Neuer ad una bella parata. I tedeschi ci provano e al 7° da calcio d’angolo, Benatia svetta da solo e batte ter Stegen rendendo la gara ancora più viva. Il gol carica il Bayern che avrebbe un’altra potenziale occasione con Lewandowski ma il Barcellona chiude e al 14° trova il pareggio, palla in profondità di Messi per Suarez che la gira per Neymar che da due passi supera Neuer. I bavaresi, pur consapevoli dell’impresa impossibile si lanciano comunque in avanti e al 19° Müller di testa impegna ter Stegen. Il Barcellona prova ad addormentare il gioco, il Bayern avrebbe due ghiotte chance per riportarsi in vantaggio ma LewandowskiMüller falliscono. Non fallisce invece Neymar che riceve ancora una volta da Suarez e batte nuovamente Neuer al 29°. Nel finale di tempo diventa protagonista ter Stegen, prima con un balzo che mette in corner un colpo di testa di Schweinsteiger e poi con un miracolo su una violenta conclusione da vicinissimo di Lewandowski. Il primo tempo vede chiudere i catalani avanti per 2-1.

    Si riparte con Pedro che prende il posto di Suarez e con il Bayern che d’orgoglio tenta quantomeno di vincere ma gli uomini di Luis Enrique controllano agevolmente. Il gol del pareggio arriva al 59° con Lewandowski che, appena dentro l’area, controlla e lascia partire il tiro vincente. Il Bayern però a questo punto vuole vincerla e al 74° Müller trova il tiro piazzato che porta in vantaggio i suoi. I bavaresi s’illudono per qualche minuto di poter compiere l’impresa ma in sostanza non c’è il tempo, ne la forza. Il Bayern Monaco vince ma è una vittoria amarissima, a Berlino va il Barcellona.

     

    BAYERN MONACO – BARCELLONA 3-2 (7° Benatia (Bay), 14°, 29° Neymar (Bar), 59° Lewandowski (Bay), 74° Müller)

    Bayern Monaco (4-4-2): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Bernat; Xabi Alonso, Lahm (67° Rode), Thiago Alcantara, Schweinsteiger (87° Javi Martinez); Lewandowski, Müller (87° Gotze).

    Allenatore: Guardiola.

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Mascherano, J.Alba; Busquets, Iniesta (74° Xavi), Rakitić (71° Mathieu); Suárez (46° Pedro), Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Rafinha (Bay), Thiago Alcantara (Bay), Rakitic (Bar), Lewandowski (Bay), Xabi Alonso (Bay), Rode (Bay), Pedro (Bar)

  • Messi incanta il Camp Nou, Bayern battuto 3-0

    Messi incanta il Camp Nou, Bayern battuto 3-0

    Un alieno, un fenomeno, una divinità del calcio, non esistono praticamente più aggettivi per definire Leo Messi. Il numero 10 del Barcellona questa sera nella finale di Champions League ha messo in mostra tutto il suo talento andando prima a sbloccare la gara con un tiro potente e piazzato e poi a sigillarla con un gioiello di rara bellezza, sia per la finta che stende Boateng, sia per il dolce dolce tocco sotto che supera Neuer. Nel recupero c’è gloria anche per Neymar che piazza il 3-0.

    Una vittoria che fa sorridere Luis Enrique e che rende amaro il primo ritorno da rivale di Pep Guardiola al Camp Nou. L’allenatore dei bavaresi ha però poco da rimproverare ai suoi. Il Bayern se l’è giocata discretamente, anche per merito di Neuer, sino al 77° quando Messi ha deciso di trascinare i suoi verso la finale di Berlino.

    Il tocco vincente di Leo Messi | Foto Twitter
    Il tocco vincente di Leo Messi | Foto Twitter

    Il Barcellona pare avere un piede in finale, al ritorno di certo ci sarà la reazione dei tedeschi ma con un Messi così, Luis Enrique può sorridere.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Luis Enrique deve rinunciare a Mathieu e schiera i suoi con un 4-3-3 con Iniesta, Rakitic e Busquets a centrocampo e il trio di fenomeni davanti: Neymar, Suarez e Messi. 

    Guardiola, che deve rinunciare a Robben, Ribery ed Alaba, risponde con una difesa che sulla carta sembra a 4 ma che in realtà sul campo può anche posizionarsi a 3. In avanti Lewandowski e Müller, panchina per Götze.

    La partenza è vivace ed equilibrata, poi il trio del Barça si scatena e Suarez costringe ad un miracolo Neuer al 12°. Passano pochi minuti ed è Neymar ad avere la palla buona ma la difesa del Bayern salva in corner. Guardiola capisce che la difesa a 3 può essere disastrosa e allora passa a 4 dietro. Cambiato schema i tedeschi hanno subito una super occasione, Müller si libera e mette in mezzo per un solissimo Lewandowski che però non arriva bene sul pallone e tocca fuori. I blaugrana riprendono in mano la sfida e ripartono a tutta velocità creando grattacapi alla difesa bavarese. Al 38° Neuer torna ad esser super neutralizzando una conclusione ravvicinata di Dani Alves. Non ci sono molte altre emozioni, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e il Bayern ha subito una potenziale chance, da un rimpallo la palla finisce a Lewandowski, Dani Alves è costretto alla trattenuta da giallo per fermarlo, ma causa una punizione dal limite che Xabi Alonso non sfrutta. E’ un altro Bayern, più aggressivo, più propositivo che soffre meno il Barcellona e prova anche a pungere. Il Barça però ha il trio di fenomeni e quando decidono di accendersi creano grossi pericoli, prima Messi va al tiro, blocca Neuer, poi Neymar s’inventa uno slalom fermato sul più bello. La gara si mantiene viva, equilibrata e su ritmi alti. Al 77° il Barcellona passa, brutta palla persa in uscita dal Bayern, recupera Dani Alves, palla per Messi che lascia partire un tiro che fulmina Neuer. Questo però è solo l’antipasto, passano solo 3 minuti e la pulce s’inventa un gioiello, dribbling secco che mette a sedere Boateng in area e pallonetto dolcissimo su Neuer che cercava di chiudergli lo specchio. I tedeschi non cercano di limitare il 2-0, cercano il gol del possibile 1-2 ma incassano il contropiede finalizzato da Neymar che davanti a Neuer non sbaglia. Finisce 3-0, il Bayern crolla mentre il Barcellona sente sempre più vicina la finale di Berlino. 

     

    BARCELLONA – BAYERN MONACO 3-0 (77°,80° Messi, 93° Neymar)

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Daniel Alves, Piqué, Mascherano (88° Bartra), Jordi Alba; Rakitić (82° Xavi), Busquets, Iniesta (87° Rafinha); Suárez, Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Bayern Monaco (4-4-2): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Lahm; Alonso, Thiago, Schweinsteiger, Bernat; Müller (78° Götze), Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Xabi Alonso (Bay), Dani Alves (Bar), Benatia (Bay), Bernat (Bay), Piqué (Bar), Neymar (Bar)

  • Uragano Bayern sul Porto, Barça tutto facile

    Uragano Bayern sul Porto, Barça tutto facile

    Un vero e proprio uragano si abbatte sul Porto di Lopetegui.

    Non si tratta di un fenomeno meteorologico, a Monaco la squadra di Pep Guardiola, criticatissima dopo la sconfitta della scorsa settimana in Portogallo, distrugge gli avversari con 5 gol segnati nei primi 40 minuti. Il Porto trova il gol della bandiera nella ripresa con Jackson Martinez e poi subisce la punizione di Xabi Alonso che fissa il definitivo 6-1.

    Nell’altra gara, al Camp Nou, il Psg aveva bisogno di un vero e proprio miracolo per ribaltare il 3-1 casalingo subito dal Barcellona. Anche in Spagna però non c’è stato nulla da fare, i padroni di casa hanno fatto la gara e l’hanno chiusa in mezz’ora con la doppietta di Neymar.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo da quella dell’Allianz Arena.

    BAYERN MONACO – PORTO

    Il Bayern deve rimontare due gol ma Guardiola è costretto ancora una volta a rinunciare a pezzi pregiati come Benatia, Robben, Ribery, Alaba e Schweinsteiger. Lopetegui risponde con il suo 4-3-3 confidando nella verve di Quaresma e nel talento di Martinez. 

    I tedeschi partono subito forte e dopo un palo colpito da Lewandowski sbloccano la gara con Thiago Alcantara al 14°. La rete mette in discesa la sfida per i bavaresi che al 22° raddoppiano con il colpo di testa di Boateng e poi calano il tris al 28° con Lewandowski. Passano solo 7 minuti ed il Bayern cala il Poker con la conclusione di Muller che, deviata, inganna Fabiano. Non è finita qua perchè dopo una bella azione sulla destra, la palla giunge a Lewandowski che controlla e fa partire il diagonale vincente, è il 40° ed il Bayern si porta sul 5-0, il Porto è annientato.

    L'esultanza dei calciatori del Bayern Monaco | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori del Bayern Monaco | Foto Twitter

    Nella ripresa Lopetegui da spazio a Ruben Neves per Quaresma ma la gara non cambia, i tedeschi controllano e già dopo pochi minuti sfiorano il 6-0 con Gotze. Ci si aspetta quantomeno l’orgoglio dei portoghesi e la rete arriva, la firma il solito Jackson Martinez al 73°. Il gol accende il colombiano che poco dopo ha la palla del clamoroso 2-5 ma calcia fuori di poco. Se c’era una minima speranza per i biancoblu, si spegne al 87° quando Marcano prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Sulla susseguente punizione Xabi Alonso fa partire una traiettoria che s’infila alle spalle di Fabiano per il 6-1. Finisce qua, il Bayern s’impone sul Porto con un punteggio tennistico e vola in semifinale.

    BAYERN MONACO – PORTO 6-1 (14° Thiago Alcantara (B), 22° Boateng (B), 28°, 40° Lewandowski (B), 35° Muller (B), 73° Martinez (P), 88° Xabi Alonso (B))

    Bayern Monaco (4-3-2-1): Neuer; Rafinha (72° Rode), Boateng, Badstuber, Bernat; Thiago Alcantara (90° Dante), Xabi Alonso, Lahm; Muller, Gotze (86° Weiser); Lewandowski

    Allenatore: Guardiola.

    Porto (4-3-3): Fabiano; Marcano, Martins Indi, Maicon, Reyes (Ricardo); Torres, Herrera, Casemiro; Brahimi (67° Evandro), Martinez, Quaresma (46° Ruben Neves).

    Allenatore: Lopetegui.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Herrera (P), Martinez (P), Ricardo (P), Badstuber (B)

    Espulsi: Marcano (P)

     

    BARCELLONA – PSG

    Impresa praticamente impossibile per il Psg che nella tana del Barcellona recupera Ibrahimovic e Verratti ma deve rinunciare a Thiago Silva. Luis Enrique invece schiera il miglior Barcellona con il trio delle meraviglie davanti composto da Suarez, Messi e Neymar. 

    La gara si mette subito sui binari giusti per il Barcellona perchè Iniesta slalomeggia a metà campo poi serve un pallone d’oro a Neymar che si libera di David Luiz, salta Sirigu e deposita in gol. Il Psg non riesce a reagire, la gara rimane in mano al Barça che al 34°  trova il raddoppio con il colpo di testa di Neymar solissimo in area. Il primo tempo si chiude sul 2-0.

    Nella ripresa il Barcellona controlla il gioco, il Psg ha una grossa occasione intorno al 60° ma Verratti calcia fuori. I blaugrana fanno girare palla cercando il 3-0, i parigini si rivedono al 73° con la conclusione di Ibrahimovic violenta ma respinta da ter Stegen. I padroni di casa decidono di non affondare e fanno girar palla facendo trascorrere il tempo. Non accade molto altro, il Barcellona in scioltezza sconfigge il Psg e raggiunge la semifinale.

    BARCELLONA – PSG 2-0 (13°, 34° Neymar)

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets (55° Sergi Roberto), Rakitic, Iniesta (46° Xavi); Suárez (75° Pedro), Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Psg (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Marquinhos, David Luiz, Maxwell; Verratti, Cabaye (66° Lucas), Matuidi (80° Rabiot); Cavani (79° Lavezzi), Ibrahimovic, Pastore.

    Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Moen.

    Ammoniti: David Luiz (P)

  • Champions: crolla il favorito Bayern, si impone il Barça

    Champions: crolla il favorito Bayern, si impone il Barça

    Serata scoppiettante in Champions League, i gol che sono mancati nelle sfide giocate ieri sera, sono arrivati nelle due gare andate in scena questa sera.

    C’è stato un risultato preventivabile, il netto successo del Barcellona a Parigi contro il Psg, ed uno decisamente inaspettato, il tonfo del Bayern Monaco in casa di un ottimo Porto.

    Il Porto ha sfruttato le assenze e gli errori del Bayern per riuscire a portare a casa un successo pesantissimo per 3-1 contro i tedeschi. Da segnalare la buona prova di Quaresma autore di una doppietta.

    A Parigi invece ha brillato la stella di Luis Suarez. L’attaccante uruguayano è stato autore di una doppietta fantastica. Il Psg invece ha pagato le assenze di Ibrahimovic, Motta e Verratti, oltre all’infortunio di Thiago Silva.

    Veniamo al racconto delle gare di questa sera.

    PORTO – BAYERN MONACO

    Ricardo Quaresma | Foto Twitter
    Ricardo Quaresma | Foto Twitter

    Il Porto realizza il colpaccio andandosi ad imporre su un Bayern Monaco privo di Benatia, Robben, Ribery e Schweinsteiger. La gara si mette subito bene per i padroni di casa che dopo poco più di un minuto si guadagnano un calcio di rigore: Jackson Martinez ruba palla a Xabi Alonso, si presenta davanti a Neuer e viene steso, giallo per il portiere tedesco e Quaresma trasforma. Passano pochi minuti e al 9° altro pasticcio difensivo dei tedeschi con Dante che si addormenta, Quaresma s’impossessa del pallone e appena davanti a Neuer lo batte. Il Bayern accusa il colpo, poi pian piano si rialza e comincia a costruire e al 28° arriva il gol di Thiago Alcantara che sembra rimettere sul binario giusto le cose.

    Nella ripresa ci si aspetta un assedio dei tedeschi che invece fanno un possesso palla sterile, prima vengono salvati da Neuer e al 65° commettono un altro pasticcio, lancio lungo del Porto, Boateng si fa scavalcare dalla traiettoria, alle sue spalle c’è Jackson Martinez che controlla, supera Neuer e deposita in rete. La reazione è troppo blanda e Fabiano non corre grossi pericoli, finisce 3-1. All’Allianz servirà un altro Bayern per cercare la rimonta.

    PORTO – BAYERN MONACO 3-1 (3°rig., 9° Quaresma (P), 28° Alcantara (B), 65° Martinez (P))

    Porto (4-3-3): Fabiano; Danilo, Maicon, Martins Indi, Alex Sandro; Herrera, Casemiro, Óliver Torres; Quaresma, Jakson Martínez, Brahimi.

    Allenatore: Lopetegui.

    Bayern Monaco (4-3-3): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Bernat; Lahm, Xabi Alonso, Thiago Alcântara; Müller, Lewandowski, Götze.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Velasco Carballo.

    Ammoniti: Neuer (B), Bernat (B), Casemiro (P),Alex Sandro (P), Lahm (B), Rode (B), Danilo (P)

     

    PSG – BARCELLONA

    Luis Suarez | Foto Twitter
    Luis Suarez | Foto Twitter

    Nel big match tra Paris Saint Germain e Barcellona sono le stelle blaugrana ad indirizzare gara, risultato e qualificazione. I padroni di casa, orfani di Ibrahimovic, Thiago Motta e Verratti, subiscono la buona partenza del Barcellona e vengono salvati dal palo sulla conclusione di Messi. Al 18° però la pulce si veste da AssistMan e manda in porta Neymar che segna il gol del vantaggio. Il Psg non di vede quasi mai ed anzi perde pure Thiago Silva per infortunio che viene sostituito da un David Luiz non al meglio.

    Nella ripresa i parigini provano a fare un po’ più la gara ma vengono puniti al 67° dal gioiello di Suarez che fa tunnel a David Luiz, supera Marquinhos, resiste a Maxwell e con un tiro sporco beffa Sirigu. Un tiro al volo di Cavani, parato da ter Stegen, illude il pubblico di casa perchè poco dopo il pistolero decide di ripetersi, altro tunnel a David Luiz e palla piazzata sotto l’incrocio per lo 0-3. Nel finale una conclusione di van der Wiel deviata da Mathieu rende meno amara la sconfitta del Psg ma al Camp Nou servirà un’impresa, il Barça pare già con un piede nelle semifinali.

    PSG – BARCELLONA 1-3 (18° Neymar (B), 67°, 79° Suarez (B), 82° van der Wiel (P))

    Paris Saint-Germain (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Marquinhos, Thiago Silva (21° David Luiz), Maxwell; Rabiot (65° Lucas), Cabaye, Matuidi; Lavezzi, Cavani, Pastore.

    Allenatore: Blanc.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Montoya (80° Adriano), Piqué, Mascherano, Alba; Rakitić (74° Mathieu), Busquets, Iniesta (53° Xavi); Messi, Suárez, Neymar

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Cabaye (P), Pique (B), Messi (B)

     

     

  • Champions: Chelsea pari a Parigi, Shakhtar ferma il Bayern

    Champions: Chelsea pari a Parigi, Shakhtar ferma il Bayern

    Ritorna la Champions League e le prime due gare si concludono in parità. Se la sfida tra Psg e Chelsea era considerata equilibratissima e il risultato di parità era aspettato un pareggio, per di più a reti bianche, tra Shakhtar e Bayern Monaco era difficile da prevedere alla vigilia.

    Veniamo al racconto delle due gare

    PSG – CHELSEA

    Branislav Ivanovic | Foto Twitter
    Branislav Ivanovic | Foto Twitter

    Parte meglio il Psg che nella prima mezz’ora gestisce la gara e  costruisce anche un paio di occasioni con Matuidi e Cavani, in entrambe le occasioni è bravo Courtois a respingere. Alla prima vera chance, al minuto 36, il Chelsea passa ed è un’occasione costruita e finalizzata dai tre difensori: cross di Terry, sponda di tacco di Cahill e colpo di testa vincente di Ivanovic. I parigini abbozzano una reazione ma non costruiscono palle gol, il primo tempo si chiude sullo 0-1.

    La ripresa vede i padroni di casa partire fortissimo e trovare la parità al 54° con il colpo di testa di Cavani, tutto solo in area, su perfetto cross di Matuidi. I parigini insistono e sfiorano diverse volte il gol del vantaggio con Ibrahimovic, Lavezzi e Cavani. Gli uomini di Blanc insistono, ci provano in ogni modo mentre la squadra di Mourinho si chiude accontentandosi del pareggio. All’ultimo minuto serve ancora un super Courtois a negare la gioia ad Ibrahimovic. Gioca meglio il Psg ma l’uno ad uno sorride al Chelsea.

    PSG – CHELSEA 1-1 (36° Ivanovic (C), 54° Cavani (P))

    Psg (4-3-3): Sirigu; Van der Wiel, Marquinhos, Thiago Silva, Maxwell; Verratti, David Luiz, Matuidi; Lavezzi (81° Pastore), Ibrahimovic, Cavani.

    Allenatore: Blanc.

    Chelsea (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Ramires, Matic; Willian (79° Cuadrado), Fabregas (84° Oscar), Hazard; Diego Costa (81° Remy).

    Allenatore: Mourinho.

     

    SHAKHTAR DONETSK – BAYERN MONACO

    Il primo tempo della gara, sul neutro di Leopoli, si svolge seguendo le previsioni della vigilia: i tedeschi fanno la gara e vanno vicini al gol con Schweinsteiger, Muller, un paio di volte, e Ribery, mentre lo Shakhtar prova a sfruttare le ripartenze. Il Bayern però non riesce a sfondare e al fischio dell’arbitro la prima frazione si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo si apre con lo stesso copione del primo ma al 65° arriva l’episodio che potrebbe cambiare la gara, Xabi Alonso prende il secondo giallo ed il Bayern rimane in 10. L’inferiorità numerica però non spaventa i tedeschi che provano a cercare il gol del vantaggio. Sul finale le due squadre sembrano accontentarsi di uno 0-0 che effettivamente arriva, si deciderà tutto a Monaco.

    SHAKHTAR – BAYERN MONACO 0-0

    Shakhtar (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Rakitskiy, Shevchuk; Fernando, Fred; Douglas Costa (78° Marlos), Alex Texeira, Taison (83° Wellington); Luiz Adriano (89° Hladkyj).

    Allenatore: Lucescu.

    Bayern Monaco (3-3-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Alaba; Schweinsteiger, Xabi Alonso, Bernat; Robben, Gotze (75° Lewandowski), Ribery; Muller (70° Badstuber).

    Allenatore: Guardiola.

    Espulso: Xabi Alonso (B)

  • IFFHS: Real Madrid primo, bene Juve e Napoli, crollo Milan

    IFFHS: Real Madrid primo, bene Juve e Napoli, crollo Milan

    Come ogni anno dal 1991 il IFFHS (International Federation of Football History & Statistic) ha stilato la classifica annuale dei club di calcio in tutto il mondo.

    Il 2014 ha visto salire in vetta il Real Madrid di Carlo Ancelotti trionfatore di Champions League e Mondiale per Club. Le merengues hanno ottenuto ben 381 punti, un vero e proprio record che va a cancellare il precedente primato di 372.7 che apparteneva alla Juventus del 1993.

    Le prime posizioni della classifica
    Le prime posizioni della classifica

    Dietro ai Blancos di Madrid, con un distacco abissale si è piazzato il Bayern Monaco che ha surclassato di pochi punti l’Atletico Madrid di Diego Simeone, alla cui spalle si trova il Barcellona. Prima squadra non europea è l’Atletico Nacional Medellin che si posiziona al 5° posto.

    L’annata però è stata, tutto sommato, positiva anche per le italiane. La prima squadra a rappresentare la Serie A è la Juventus che con circa 30 punti di distacco dal secondo posto del Bayern, si piazza al sesto posto. Subito alle spalle dei bianconeri c’è il Napoli che occupa un prestigioso posto in coabitazione con l’Arsenal e davanti a corazzate del calibro di Chelsea (11°) e Psg (13°). Bene anche la Fiorentina, per i viola un ottimo 22° posto.

    Per trovare altre squadre italiane c’è da scendere al 40° posto dove ci sono, con lo stesso punteggio, la Roma ed il Torino. Nella Top 100 il nostro paese può contare un’altra compagine, ovvero l’Inter. I nerazzurri, adesso allenati da Mancini, si piazzano alla posizione numero 56.

    Piuttosto indietro la Lazio (142°) che paga il finale della scorsa stagione.

    Ancora peggio fa il Milan autore di un vero e proprio crollo. I rossoneri che da questa stagione sono guidati in panchina da Filippo Inzaghi si trovano ad un lontanissimo 159° posto, a pari punti con Olympique Marsiglia, Internacionale Porto Alegre, Slovan Bratislava ed i poco conosciuti paraguyani del Deportivo Capitaà.

    Il Milan paga certamente un 2014 che nella sua prima parte ha visto chiudersi l’era di Massimiliano Allegri e la negativa e poco producente esperienza in panchina di Clarence Seedorf. 

  • Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.

    I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.

    Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.

    Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.

    Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset: 

    E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.

    Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.

    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions
    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions

    La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.

     

    Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.

    Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.

    Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.

     

    OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE 

    Psg – Chelsea 

    Manchester City – Barcellona

    Bayer Leverkusen – Atletico Madrid

    Juventus – Borussia Dortmund

    Schalke – Real Madrid 

    Shakhtar Donetsk – Bayern Monaco

    Arsenal – Monaco 

    Basilea – Porto 

     

  • Le favorite della Champions 2014-15. Quali sono le pretendenti alla Coppa

    Le favorite della Champions 2014-15. Quali sono le pretendenti alla Coppa

    La Champions League, la massima competizione calcistica europea, e di conseguenza, del mondo, vive adesso la sua ultima settimana della prima fase, ovvero quella dei gironi di qualificazione. Dopo, si comincerà a fare sul serio: niente più prove d’appello, ma sfide ad eliminazione diretta nelle quali un solo gol può sentenziare l’addio immediato dalla competizione. Dopo gli esiti della sesta giornata venerdì prossimo avrà luogo il sorteggio che prevede gli accoppiamenti per gli ottavi di finale, che si disputeranno da metà febbraio dopo la tipica pausa invernale. Ma questo martedì e mercoledì ci sarà ancora molto da definire riguardo la seconda fase: Roma e Manchester City si giocheranno il passaggio agli ottavi come seconda classificata del girone E dominato dal Bayern Monaco. Anche il Liverpool deve cercare la qualificazione ai danni del Basilea, mentre la Juventus ospiterà l’Atletico Madrid per centrare il passaggio agli ottavi, che potrebbe arrivare anche come prima del girone in caso di vittoria con più di due gol di scarto. Ma ecco quali sono le favorite alla vittoria finale:

    Pep GuardiolaBayern Monaco – Quella di Guardiola è una macchina da guerra composta da panzer di tipica matrice germanica e da artisti del pallone: un mix perfetto di potenza e qualità che, corroborato dalla sapienza tattica del tecnico spagnolo x Barcellona, rappresenta una corazzata apparentemente imbattibile. La squadra sta volando sia in campionato che in Champions League, pertanto gli analisti di www.32red.it li hanno inseriti nel podio dei favoriti alla conquista della coppa dalle grandi orecchie.

    Il portiere Neuer è una sicurezza, così come la cerniera difensiva composta da Boateng e Benatia. Aspettando il ritorno di Lahm è Alaba la certezza sulla fascia, mentre il centrocampo può contare sul palleggio di Xabi Alonso, la concretezza di Schweinsteiger e la classe di Gotze, collante tra mediana e attacco. Sulle fasce in alto Robben e Ribery fanno il bello e il cattivo tempo, mentre di punta Muller e Lewandowski sono sinonimo di gol e sacrificio. Il 7 a 1 dell’Olimpico di Roma li rende decisamente i principali candidati ad alzare la Coppa.

    Real Madrid – Gli uomini di Carlo Ancelotti sono ormai una squadra vera e propria che cerca non solo la vittoria ma anche il bel gioco. Con un Cristiano Ronaldo nel miglior momento della sua carriera i blancos possono contare su una bocca da fuoco infallibile, aiutata dalle sponde di Benzema e dalle folate di Bale e James Rodriguez. Il centrocampo è gestito con qualità e tempi giusti da Kroos, scortato sapientemente dall’infaticabile Khedira e dall’eclettico e geniale Isco, il futuro Iniesta. E pensare che a febbraio tornerà anche Luka Modric. Il gran merito del tecnico italiano è però in primis quello di dare equilibrio alla squadra, che in difesa ha trovato compattezza anche grazie dopo aver rispolverato il miglior Casillas, che comanda la difesa come pochi. Carvajal e Marcelo fanno benissimo entrambe le fasi sulle fasce, mentre Ramos e Pepe sono i baluardi del centro difesa, con Varane sempre pronto a subentrare. I madrileni sono praticamente sullo stesso livello del Bayern Monaco. Gli specialisti di 32Red, William Hill e Betfair considerano il Real Madrid strafavorito per la conquista della undicesima Champions.

    Carletto Ancelotti

    Barcellona – Luis Enrique non sarà Guardiola ma ha a disposizione una squadra di primissima qualità, oltre a conoscere molto bene l’ambiente del Barcellona. Con un tridente da sogno formato da Neymar, Luis Suarez e Messi, l’ex allenatore del Celta deve solamente trovare il giusto equilibrio per poter permettere a quei 3 di attaccare a spron battuto. La difesa sembra il punto debole dei blaugrana, che dopo l’addio di Puyol stanno ancora cercando la quadratura del cerchio. Tuttavia Xavi continua a gestire magistralmente il gioco, accompagnato dalla bussola Busquets e dal dinamico Rakitic, con Iniesta sempre pronto a subentrare e sparigliare le carte in tavola. La Champions è una competizione fatta su misura per il Barcellona, che da febbraio farà valere le sue possibilità. Molto dipenderà anche dall’integrazione di Suarez in attacco, oltre ad un necessario miglioramento della difesa, che viene comandata a volte da Bravo ed altre da ter Stegen. Rispetto alle precedenti i bookmakers la considerano favorita alla conquista della Liga, ma con meno chance a livello europeo.

    Chelsea – Dopo tanti anni, è risaputo che José Mourinho vuole tornare a mettere le mani sulla grande Coppa, vinta da lui con Porto e Inter, ma mai con il suo amato Chelsea. È per questo che il portoghese ha messo insieme una squadra compatta e concreta, rinvigorita dalla fantasia di Fabregas che ha preso le chiavi del centrocampo e forma un’ottima accoppiata in mediana con il solido Matic, oltre ad essere un eccellente assistman per il decisivo Diego Costa, uno dei migliori attaccanti del momento. Anche l’arrivo di Courtois, che ha messo Cech in panchina, ha migliorato la squadra: il belga è in questo momento secondo solo a Neuer come portiere e con Terry a comandare la difesa può ancora migliorare. In attacco c’è Drogba come centravanti di scorta, mentre la scintilla viene accesa dal belga Hazard, uno dei più creativi 10 del momento, nonostante parta da sinistra. I fedelissimi di Mourinho, Ivanovic, Ramires e William, sono i depositari della fascia destra e sono più che dei semplici gregaria. I Blues, nonostante siano sulla carta un gradino sotto al Barça, possono comunque dire la loro, data anche la solida leadership nella Premier League. E Mourinho in Champions si esalta sempre. Le quote dell’ennesimo successo in campo europeo sono discordanti, tra Bet365 che si considera più ottimista e 32Red che piazza il Chelsea al quarto posto assoluto.

  • Troppo Bayern, la Roma cade 2-0 a Monaco

    Troppo Bayern, la Roma cade 2-0 a Monaco

    Non è stato l’1-7 dell’Olimpico ma all’Allianz Arena, la Roma per la prima mezz’ora ha retto, ha cercato di limitare i danni ma alla fine è stato dimostrato ancora una volta che c’è una certa distanza tra le due compagini in favore dei bavaresi. Se non altro da questa serata arriva anche un sorriso per la Roma, il Manchester City infatti cade in casa per 2-1 con il Cska Mosca permettendo alla squadra di Garcia di mantenere il secondo posto in coabitazione con i russi.

    Per quanto riguarda le formazioni Garcia aveva stupito lasciando in panchina Totti, Gervinho, Pjanic e De Sanctis inserendo dal primo minuto Iturbe, Destro, Florenzi e Skorupski. La mossa sostanzialmente ha portato la Roma ad avere un atteggiamento più accorto, più difensivo, che come detto ha permesso ai giallorossi di resistere sino al gol di Ribery e di evitare un passivo pesante che probabilmente sarebbe stato devastante per il morale.

    Anche Guardiola ha presentato in campo i suoi con alcune modifiche, Alaba, solo sulla carta perchè alla fine ha giocato a tutto campo, nel trio difensivo con Boateng e Benatia, fuori Robben e Muller, sostituiti da Rafinha e Ribery. 

    L'esultanza di Ribery
    L’esultanza di Ribery

    Inizio decisamente equilibrato con il 4-3-3 della Roma che in fase difensiva si trasforma in un 4-4-2, nei primi 10 minuti però i portieri rimangono sostanzialmente disoccupati. Dopo i primi minuti “soft” il Bayern inizia ad aumentare i ritmi ma la difesa della Roma si chiude bene. I bavaresi ci provano da fuori, la Roma tenta qualche ripartenza, Destro avrebbe una potenziale chance ma si perde sul più bello. Al 25° protesta la Roma per un presunto contatto Neuer-Nainggolan ma l’arbitro non fischia niente. Poco dopo la mezz’ora un cross su punizione di Alaba mette i brividi a Skorupski. Al 38° la gara si sblocca, Alaba parte come un treno sulla fascia e dal fondo piazza il cross basso arretrato per Ribery che infila la palla nell’angolo basso. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bavaresi.

     

    Si riparte nella ripresa con un cambio per la Roma con Cole che va a sostituire Holebas. Il primo pericolo per la Roma arriva al 52° con il solito Alaba che si inserisce e colpisce di testa alzando di poco la mira. Al 58° Florenzi è costretto a lasciare il campo per infortunio, entra Pjanic. Il Bayern continua a fare la partita e la Roma non riesce quasi mai a ripartire. Al 64° il possesso palla dei tedeschi si concretizza con un perfetto assist di Lewandowski per Götze che davanti a Skorupski non perdona. La Roma prova un immediata reazione con Iturbe che sbaglia l’ultimo controllo ed è tutto semplice per Neuer. Nonostante l’ingresso di Gervinho sono i tedeschi a sfiorare più volte il 3-0. Al 83° Neuer diventa super, prima salvando su Gervinho e poi con un gran balzo deviando in corner un siluro di Nainggolan. Non succede molto altro, se non un tiro fuori di poco di Shaqiri, al fischio finale è Bayern-Roma 2-0. La Roma perde ma, anche grazie al Ko del City, rimane ampiamente in corsa qualificazione.

     

    BAYERN MONACO – ROMA 2-0 (1-0) (38° Ribery, 64° Götze)

    Bayern Monaco (3-4-3): Neuer; Benatia, Boateng, Alaba (80° Rode); Rafinha, Lahm (88° Hojbjerg), Xabi Alonso (72° Shaqiri), Bernat; Götze, Lewandowski, Ribery.

    Allenatore: Guardiola.

    Roma (4-3-3): Skorupski, Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas (46° Cole); Nainggolan, De Rossi, Keita; Florenzi (58° Pjanic), Destro, Iturbe (74° Gervinho).

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Xabi Alonso (B).

  • Roma in Champions a Monaco per l’orgoglio e con coraggio

    Roma in Champions a Monaco per l’orgoglio e con coraggio

    Il risultato della gara dell’Olimpico è sempre presente, un 1-7 che è stato pesante e che ha influito sulle seguenti gare dei giallorossi, solo una vittoria nelle seguenti 3 gare di campionato per la Roma.

    Un risultato che questa sera non si dovrà assolutamente ripetere, servirà una Roma coraggiosa, con orgoglio e con voglia di riscatto.

    Per questo motivo il tecnico Garcia, consapevole della difficoltà della sfida della Allianz Arena, ha voluto caricare i suoi alla vigilia chiedendo ai suoi ragazzi una gara diversa, con coraggio:

    Gervinho & Rudi Garcia
    Gervinho & Rudi Garcia

    Abbiamo poche chance di fare risultato positivo a Monaco, diciamo che abbiamo una possibilità su 10. Però più che il risultato sarà il contenuto che conterà domani. Certamente dovremo fare qualcosa di differente rispetto all’andata. Nessuno ha preso un punto qui all’Allianz Arena. Speriamo di riuscire a ribaltare i pronostici, ma ribadisco che la prima cosa importante sarà il contenuto. Dobbiamo fare una gara coraggiosa e essere più aggressivi e compatti rispetto alla gara d’andata.

    Dall’altra parte della barricata c’è un Guardiola che non si fida del netto successo conquistato all’Olimpico 15 giorni fa e mette tutti sull’attenti temendo la reazione giallorossa:

    Con la Roma sarà durissima perché loro vorranno riscattarsi e per onorare la propria maglia ce la metteranno tutta per crearci problemi. Roma presuntuosa all’andata? Che c’è di male ad esserlo? Ammiro chi vuole provare a vincere, tra l’altro dopo il nostro 1-0 hanno avuto diverse palle gol, tra cui quella di Gervinho. Essere coraggiosi, che tu sia una squadra piccola o grande, è positivo. Stando a difendere dietro probabilmente non la perdi così, ma di sicuro non la vinci. Tornando alla gara di stasera noi abbiamo l’opportunità di chiudere il discorso qualificazione in anticipo. Sarà una grande partita.

    Per quanto riguarda le formazioni, mister Garcia potrebbe variare il suo schema passando dal consueto 4-3-3 al 4-3-1-2. Il tecnico giallorosso dovrà fare a meno di Maicon e Torosidis e potrebbe inserire Florenzi sulla fascia. Si preannuncia una panchina per il capitano Francesco Totti con Gervinho-Destro coppia d’attacco supportata da Pjanic.

    Il Bayern dovrebbe scendere in campo con un 3-4-3 con Benatia-Boateng-Alaba in difesa, Robben e Bernat esterni di centrocampo ed un tridente d’attacco formato da Mueller-Lewandowski-Ribery.

     

    BAYERN MONACO – ROMA le probabili formazioni 

    Bayern Monaco (3-4-3): Neuer; Benatia, Boateng, Alaba; Robben, Lahm, Xabi Alonso, Bernat; Mueller, Lewandowski, Ribery.

    Allenatore: Guardiola.

    Roma (4-3-1-2): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Nainggolan, De Rossi, Keita; Pjanic; Destro, Gervinho.

    Allenatore: Garcia.