Tag: Bayern Monaco

  • Juve, mistero Van Gaal. Tra smentite e nuove indiscrezioni

    Juve, mistero Van Gaal. Tra smentite e nuove indiscrezioni

    In tempi non sospetti scrissi un articolo per avallare la candidatura di Luis Van Gaal come nuovo tecnico della panchina bianconera. Il tecnico olandese, antipatico e spesso ingestibile, ha il carattere giusto e l’esperienza necessaria per accollarsi oneri e onori per il rilancio bianconero riuscendo a tener botta ad una piazza oramai vicina all’esasperazione e ad una dirigenza spesso confusa.

    Ieri, come un pesce d’aprile un pò ritardato, è iniziata a circolare una presunta confidenza della moglie di Van Gaal ad una amica “ci trasferiamo a Torino” avrebbe detto la signora Gattin Truus. Il tecnico del Bayern Monaco ha subito smentito “Voci infondate. Mia moglie è l’ultima persona al mondo a poter fare questi discorsi, lei sa che io mi voglio prendere un anno sabbatico. Gliel’ho promesso e lo farò”.

    Ma nonostante le smentite i quotidiani tedeschi oggi riportano di un primo ammiccamento tra i dirigenti bianconeri e l’olandese e una promessa di un secondo incontro, quando la società sottoporrà a Van Gaal le ambizioni e i dettagli del nuovo progetto.

  • Heynckes – Van Gaal cambio in corsa nella Bundesliga

    Heynckes – Van Gaal cambio in corsa nella Bundesliga

    L’accordo è stato raggiunto! Il Bayern Monaco dopo l’ufficializzazione dell’addio a fine stagione da parte di Van Gaal pronunciata prima della sfida contro l’Inter, sarà guidato nella prossima da Jupp Heynckes, attuale tecnico del Bayer Leverkusen.

    Il club bavarese, dopo la cocente eliminazione nella coppa di Lega e dalla doppia sfida di Champions contro l’Inter, si ritrova quarta in campionato e quindi per il momento fuori dalla zona Champions League. La decisione del tecnico olandese era scaturita dal rendimento poco brillante della squadra e dai risultati non soddisfacenti ottenuti in campionato. Solo l’anno scorso la squadra tedesca era arrivata ad un passo dal triplete, emulando le geste eroiche dell’Inter di Mou, vincendo la Bundesliga e la Coppa di Lega, abdicando al trono d’Europa solo nella finale di Madrid. Perse le motivazioni, e soprattutto seguendo lo stesso mercato nerazzurro, in estate non sono arrivati rinforzi che abbiano dato ossigeno ai giocatori svuotati e spompati dalla stagione con a cavallo il mondiale.

    Curioso rispetto al nostro campionato è la scelta di abbandonare una panchina prima della fine del campionato, come spesso accade in altri sport. Per fare un esempio nel motociclismo dove il caso lampante è quello di Valentino Rossi che avendo già trovato l’accordo con la Ducati ha comunque dimostrato grande professionalità nelle gare che lo separavano dall’addio alla sua Yamaha M1. Nel nostro campionato accade l’opposto con un valzer di panchine durante la stagione da far girare la testa a chiunque. Il caso più eclatante è senza dubbio quello del Torino, dove il presidente Urbano Cairo ha prima esonerato Lerda per chiamare Papadopulo alla sua corte. Il nuovo tecnico è durato il tempo di un caffè silurato due partite dopo, nella sconfitta del Torino contro il Frosinone per 2 a 1. Nemmeno una settimana di allenamenti, e l’esonero è arrivato puntuale per richiamare l’ex tecnico Lerda.

    In Italia il caso che più si avvicina a quello tedesco è forse la storia del tecnico blucerchiato Del Neri che una volta raggiunta l’impresa sportiva con la qualificazione ai preliminari di Champions League con la Sampdoria ha comunicato al suo presidente la volontà di abbandonare il progetto per puntare ad una big, con il fascino della Vecchia Signora a cui è difficile dire di no. È sicuramente da ammirare nel contesto teutonico, la professionalità di entrambi gli allenatori, che nonostante abbiano già deciso il loro futuro calcistico, cerchino di dare il massimo possibile in termini di contributo e lavoro per la squadra che dovranno guidare fino a giugno. Aspetti positivi da un lato, ma anche negativi che potrebbero distrarre l’attuale lavoro di entrambi i tecnici.  In Casa Bayern Van Gaal, nonostante le continue smentite, ha molti giocatori contro in un ambiente che senza la Champions League potrebbe vedere partire i suoi gioielli migliori. Robben in primis con il Milan alla finestra.

    “Al di là dei buoni rapporti personali con i dirigenti del Bayern Monaco mi ha sempre impressionato la professionalità di questo club.” Queste le prime parole del futuro tecnico del Bayern Monaco Heynckes.

    Un felice ritorno in terra bavarese per il tecnico del Leverkusen: “Sono stato due volte allenatore del Bayern (già al Bayern dal 1987 al 1991 e una seconda volta nel finale della stagione 2008-2009 al posto dell’esonerato Klinsmann) e ho sempre apprezzato l’ambiente. E’ naturale come un allenatore del Bayern possa puntare al successo. Per me è un compito affascinante che mi piacerebbe davvero realizzare con la squadra per le prossime due stagioni”

    Fiducia e felicità traspaiono anche dalle parole del presidente del Bayern Monaco: “Jupp Heynckes era la nostra prima scelta, siamo molto felici di aver concluso le trattative e per il contratto di due anni. Vinceremo molti titoli con lui ”– ha detto Karl-Heinz Rummenigge – ”Sono convinto che la nostra collaborazione ci darà grandi soddisfazioni”.

  • Bundesliga: Bayern, vittoria al fotofinish, Dortmund bloccato sul pari

    Bundesliga: Bayern, vittoria al fotofinish, Dortmund bloccato sul pari

    Un pari per il Borussia Dortmund che è indolore per la classifica ma che brucia per come è avvenuto. I gialloneri, in vantaggio con Hummels, vengono raggiunti ad un minuto dal termine dal Magonza con una rete di Sliskovic che fissa il punteggio sull’1-1 finale. Il Bayer Leverkusen ha così la possibilità domani di portarsi a -7 dalla squadra guidata da Jurgen Klopp ma c’è da superare lo scoglio Schalke del neo tecnico Rangnick, che ha preso il posto di Felix Magath, galvanizzato dall’accesso ai quarti di Champions League.
    Un gol allo scadere di Ribery consente al Bayern Monaco di uscire vittorioso dallo scontro di Friburgo e portare a casa 3 punti importanti per non perdere di vista il terzo posto. Infine Amburgo travolgente, 6 reti al Colonia con tripletta di Petric, Werder Brema corsaro a Norimberga (3-1), l’Eintracht Francoforte supera il St. Pauli e l’Hannover liquida con un 2-0 l’Hoffenheim. Domani, come dicevamo, chiudono la 27esima giornata di Bundesliga Bayer Leverkusen – Schalke e Stoccarda – Wolfsburg, scontro decisivo per la salvezza.

    Risultati e marcatori 27 Giornata Bundesliga

    AMBURGO – COLONIA 6-2
    12′ Petric (A), 32′ Ben Hatira (A), 38′ Petric (A), 43′ Petric (A), 50′ Jajalo (C), 52′ Kacar (A), 59′ rig Ze Roberto (A), 63′ Podolski (C)
    BORUSSIA MONCHENGLADBACH – KAISERSLAUTERN 0-1
    61′ aut Bailly (B)
    EINTRACHT FRANCOFORTE – ST. PAULI 2-1
    34′ rig Gekas (E), 42′ Takyi (S), 78′ Gekas (E)
    FRIBURGO – BAYERN MONACO 1-2
    9′ Gomez (B), 18′ Cissè (F), 89′ Ribery (B)
    HANNOVER – HOFFENHEIM 2-0
    38′ Konan, 53′ Abdellaoue
    NORIMBERGA – WERDER BREMA 1-3
    27′ rig Wagner (W), 30′ Gundogan (N), 50′ Pizarro (W), 90′ rig Wagner (W)
    BORUSSIA DORTMUND – MAGONZA 1-1
    8′ Hummels (B), 89′ Sliskovic (M)

    domani
    BAYER LEVERKUSEN – SCHALKE
    STOCCARDA – WOLFSBURG

    Classifica

    1. BORUSSIA DORTMUND 62 27
    2. BAYER LEVERKUSEN 52 26
    3. HANNOVER 50 27
    4. BAYERN MONACO 48 27
    5. MAGONZA 44 27
    6. NORIMBERGA 42 27
    7. AMBURGO 40 27
    8. FRIBURGO 37 27
    9. HOFFENHEIM 36 27
    10. SCHALKE 33 26
    11. COLONIA 32 27
    12. WERDER BREMA 32 27
    13. KAISERSLAUTERN 31 27
    14. EINTRACHT FRANCOFORTE 31 27
    15. STOCCARDA 28 26
    16. ST. PAULI 28 27
    17. WOLFSBURG 26 26
    18. BORUSSIA MONCHENGLADBACH 23 27
  • Milito, Leonardo e il nuovo ciclo Inter

    Milito, Leonardo e il nuovo ciclo Inter

    L’eroe di Madrid, l’uomo simbolo del Triplete nerazzurro, Diego Milito è tornato ad allenarsi col gruppo per tornare a far sognare i tifosi nerazzurri. Scartata l’ipotesi di un suo impiego nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Bayern, si affaccia l’ipotesi di vederlo almeno in panchina contro il Lecce e  finalmente a disposizione di Leonardo nella sfida scudetto del 2 aprile contro il Milan.

    Il Principe ha praticamente passato una stagione in infermeria, non riuscendo mai a recuperare perfettamente dagli infortuni, complice anche la voglia di tornare a disposizione forzando spesso i tempi di recupero richiesti. Stavolta però a differenza della vecchia gestione Benitez, l’infortunio dell’attaccante argentino è stato affrontato con un’altra linea di pensiero, quasi a fari bassi, togliendo le pressioni e soprattutto la fretta di tornare al numero 22 nerazzurro. Queste le parole di Leonardo nell’immediato post infortunio nella partita contro la Roma: “Diego ora deve stare tranquillo e non pensare più a quello che è successo. Non deve dimostrare niente a nessuno e sa di essere un calciatore importante per l’Inter. Deve rilassarsi e recuperare al meglio”.

    Con Benitez, forse la mancanza di risultati e anche di gioco (causate anche dall’indisponibilità di troppi giocatori contemporaneamente), acutizzavano la mancanza di un giocatore come Diego e quindi appena possibile si cercava di farlo tornare a disposizione, non riuscendo mai a fargli ritrovare la condizione ottimale.

    Anche dalle parole di Milito datate 28 febbraio a margine di un evento promozionale mostrano come il giocatore abbia recepito il messaggio del tecnico e abbia adottato una filosofia più orientata alla pazienza: “Sto bene, sto migliorando. Ha detto bene Leonardo: non devo farmi prendere dall’ansia, devo guarire bene. La voglia è tanta, ma l’idea comune è quella di tornare disponibile per esserlo fino alla fine della stagione. Non so se ci sarò o meno nella gara di ritorno di Champions League a Monaco, ma vivo con serenità, penso solo a recuperare e a stare bene per tornare a dare il mio contributo alla squadra. Non voglio farmi prendere dall’ansia, voglio solo recuperare per stare bene”

    Adesso il bomber nerazzurro dovrebbe tornare utile alla causa nerazzurra, mettendosi la sfortuna alle spalle. Visto il passaggio ai quarti di Champions League e la rincorsa scudetto, potrebbe in un paio di mesi togliersi diverse soddisfazioni e tornare a ritagliarsi il ruolo da protagonista che aveva nella scorsa stagione.

    Sembra essere passato un secolo dalla vecchio gestione Benitez, e invece in pochi mesi Leonardo ha fatto tornare l’entusiasmo e il sorriso, non solo ai giocatori ma anche ai tifosi interisti. La situazione con il tecnico spagnolo era paradossale, con la squadra campione di tutto, che dopo la vittoria contro il Genoa (gol di Muntari con la papera di Eduardo) aveva incassato solo figuracce, prima con i pareggi contro Brescia e Lecce e poi con la sconfitta nel derby per 1 a 0 propiziata dal rigore di Ibra. Derby che aveva mostrato gli evidenti limiti del gioco nerazzurro anche considerando la superiorità numerica non sfruttata contro i rossoneri. Evitando di parlare del 3 a 0 di Brema con l’avvertimento di Moratti di non fare figuracce in Europa.

    Il feeling con i tifosi non era mai scoccato, senza parlare del pessimo rapporto con lo spogliatoio. Discorso opposto per Leonardo che ha saputo imboccare la strada descritta dallo Special One, non rinnegandone i meriti, e adattandola al suo modo di vedere il calcio. Sorrisi e allegria per una squadra che gioca divertendosi. 14 partite 11 vittorie, 1 pari e una sconfitta in campionato con il Milan a -5 e una qualificazione ai quarti che sa davvero di impresa. Leonardo dopo essere entrato nel cuore dei tifosi interisti, nonostante la sua storia rossonera, potrebbe compiere un altro miracolo: far tornare Milito l’uomo dei trionfi nerazzurri!

  • Schweinsteiger contro Materazzi “adesso capisco Zidane”

    Schweinsteiger contro Materazzi “adesso capisco Zidane”

    L’epica vittoria nerazzurra all’Allianz Arena ha avuto un appendice un pò incresciosa, la gioia dei giocatori interisti si è contrapposta alla rabbia dei tedeschi, adesso fuori da tutte le competizioni, e si è arrivati quasi alla rissa, con i giocatori pronti a sfidarsi viso contro viso.

    Niente di trascendentale, cose che capitano. Quello che però torna ancora una volta a far discutere è il comportamento di Materazzi accusato da Bastian Schweinsteiger di esser un provocatore ritornando ancora una volta sulla testata di Zidane nel 2006 “Capisco come si è sentito Zidane. Materazzi non ha fatto altro che provocare già dagli spogliatoi. Non è un comportamento corretto”.

    Matrix anche senza giocare continua a far discutere ergendosi sempre più a paladino e bandiera dei suoi tifosi ma accrescendo anche il numero dei “nemici”, in questi ultimi anni il suo comportamento è migliorato tantissimo diventando un uomo spogliatoio ma, adesso, dovrebbe imparare ad aver un comportamento consono anche nelle vittorie.

  • Video Youtube: Bayern Monaco – Inter 2-3. Highlights

    Video Youtube: Bayern Monaco – Inter 2-3. Highlights

    L’Inter scrive un’altra pagina importante della sua storia centrando una leggendaria qualificazione in rimonta sul campo del Bayern Monaco. I tedeschi vittoriosi all’andata a San Siro escono ancora una volta con le ossa rotte da un confronto contro i nerazzurri, il mattatore dell’incontro è Samuel Eto’o autore di un gol e due assist.

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  • Pagelle Bayern Monaco – Inter 2-3, Pandev croce e delizia

    Pagelle Bayern Monaco – Inter 2-3, Pandev croce e delizia

    Pagelle Inter

    Eto 8 Nemmeno inizia la partita e lui per ricordare a tutti qual è la cosa che sa fare meglio mette la palla in rete al 4’ minuto, portandosi a quota 8 gol in Champions League e a 32 reti stagionali. Lotta in tutte le zone del campo, e veste le panni dell’assist man servendo il passaggio decisivo del 2 a 2 di Sneijder. Nel finale mette giù una palla impossibile, la controlla in area, attira su di sé tre uomini e serve un pallone perfetto sui piedi di Pandev. Il macedone ringrazia segnando e regalando la qualificazione all’Inter.

    Sneijder 7,5 Splendida la sua partita. È la chiave del centrocampo nerazzurro. Sembra avere gli occhi anche dietro la testa quando serve assist tagliando l’intero campo, con giocate  a cercare i compagni a memoria. Entra anche lui nella lista dei marcatori trovando gloria da fuori area con un gran tiro indirizzato nell’angolino basso della porta di Kraft.

    Julio Cesar 6 Il voto mente. Avrebbe potuto macchiare la mancata qualificazione dell’Inter con due errori imperdonabili. All’andata aveva regalato il gol a Mario Gomez. Forse innamorato del bomber tedesco decide di concedergli il bis, facendosi scappare dalle mani una palla innocua di Robben. Viene punito anche dal pallonetto di Muller con un’uscita infelice. Poi si ricorda di essere il numero 1, e chiude la porta a Ribery, congelando il risultato. Nella ripresa si rende protagonista con almeno un paio di interventi decisivi e si fa perdonare per gli erroracci commessi. Ringrazi Pandev per il gol altrimenti staremo parlando di altro

    Ranocchia 6 Discorso simile a Julio Cesar per Ranocchia, con una partita a due facce, da Jekyll e mr. Hide. Primo tempo in costante difficoltà, dove non riesce proprio a prendere le misure agli attaccanti del Bayern e soffre moltissimo come tutti i suoi compagni del reparto difensivo. Diventa decisivo nel finale soprattutto con un paio di chiusure su Ribery e su Gomez negli ultimi minuti.

    Pandev 6,5 il tifoso nerazzurro lo odia e lo maledice per tutta la partita e poi nel finale realizza il gol qualificazione e fa impazzire di gioia tutti! I compagni che fino ad un attimo prima gli avrebbero messo volentieri le mani addosso (vedere le imprecazioni di Sneijder quando gli mura il tiro indirizzato a rete), lo riempiono di abbracci e di complimenti. Questo è il calcio.

    Pagelle Bayern


    Robben7 Devastante. Chivu non lo vede mai, e nemmeno con l’aiuto di Cambiasso e Thiago Motta lo riescono a fermare. È lui insieme a Ribery l’arma in più del Bayern. Poi non si capisce perché, forse per un problema fisico(altrimenti sarebbe stato un puro suicido tattico) Van Gaal lo sostituisce e inevitabilmente il Bayern cala in maniera evidente.

    Ribery 6,5 Benissimo nel primo tempo, bene nella prima parte del secondo, poi prova troppo a giocare da solo e affonda insieme al resto della squadra. Resta comunque il fatto che abbia giocato una buona partita e se il Bayern avesse vinto il voto sarebbe stato sicuramente diverso.

    Muller 7 Cosa c’è da aggiungere su questo giovane talento tedesco? Nell’ultimo mondiale aveva dimostrato di essere un vero campione negli inserimenti e nella capacità di segnare. Stasera lo ricorda a tutti quando entra in area con il tempo perfetto e scavalca Julio Cesar con un pallonetto d’esterno delizioso.

    Gomez 6,5 Ancora una volta in gol con la complicità del portiere nerazzurro. O sono amanti segreti o semplicemente gli porta fortuna giocare contro Julio Cesar. Resta il fatto che anche stasera non deve far niente altro che aspettare l’occasione buona per metterla dentro facile facile. Davanti al numero uno nerazzurro stasera quando arriva lui si sente quasi la musichetta tanto famosa del “ti piace vincere facile?” Bom sci bom sci bom bom bom….

  • La fortuna aiuta gli audaci. Bayern – Inter 2-3

    La fortuna aiuta gli audaci. Bayern – Inter 2-3

    Una risposta secca a chi da per finito il calcio italiano. L’Inter stende i tedeschi in casa loro, come fecero gli azzurri di Lippi a Berlino 2006. Impresa nerazzurra, con l’Inter che sconfigge per 3 a 2 il Bayern Monaco. Il risultato nasconde però la sofferenza e i rischi corsi dalla squadra di Leonardo. , e l’Inter stasera non ha certo mancato di coraggio. Ha saputo reagire agli errori e ha saputo rimontare un risultato che avrebbe tagliato le gambe a qualunque squadra. Partita vietata ai cardiopatici.

    Primo Tempo- Javier Zanetti, il capitano onnipresente e recordman di presenze consecutive con l’Inter stasera si accomoda in tribuna a causa di un problema intestinale dell’ultimo momento. Anche Milito rinuncia a forzare i tempi di recupero,e stasera non farà mancare il tifo dalla tribuna. Spazio alla coppia Thiago Motta  Cambiasso dunque a centrocampo, con il tridente offensivo Sneijder Eto’o e Pandev. Previsione azzeccata invece per la formazione bavarese, che non presenta novità nell’undici di gioco.

    La partita regala subito grandissime emozioni ai tifosi nerazzurri,  al 4’ con lo  scambio tra Stankovic e Pandev, con il macedone che serve l’assist vincente a Samuel Eto’o. Affondo decisivo per il camerunense che batte il portiere con un tiro che si va a insaccare alle spalle di Kraft.  Inter 1 Bayern 0 e il risultato è ribaltato con la partita che diventa fin da subito incandescente. Al 20’ succede l’impensabile, con il replay del gol del Bayern a San Siro: Robben da fuori area fa partire un tiro non difficile da neutralizzare, con Julio Cesar che nuovamente come all’andata commette un errore assurdo, regalando il pallone dell’1 a 1 a Mario Gomez. Qualificazione a rischio con l’unica certezza che non ci saranno i supplementari. Al 30’ raddoppio del Bayern con Muller che viene servito in area da Robben e dalla complicità della deviazione di Thiago Motta. Il giovane centrocampista bavarese è micidiale sottoporta e con un pallonetto scavalca Julio Cesar gelando i tifosi nerazzurri. Bayern sul 2 a 1 e qualificazione sempre più lontana per l’Inter.  Solo Bayern dopo il gol del vantaggio, con un dominio del campo totale.

    Fortunata l’Inter al 40’, con il Bayern che va vicinissimo al 3 a 1. Robben serve un grandissimo assist a Gomez che anticipa l’uscita di Julio Cesar e calcia in porta. La palla incredibilmente cammina sulla linea ma non entra  grazie a  un grandissimo intervento di Ranocchia che manda il pallone prima sul piede di Muller e poi sul palo, lasciando il punteggio invariato. Si va a riposo sul punteggio di 2 a 1.Sintesi di un primo tempo che mostra i limiti difensivi della squadra di Leonardo, che nonostante in fase offensiva abbia dimostrato di poter far male ai bavaresi, avrebbe potuto incassare a dir poco altri 3 gol dal Bayern.

     

    Secondo Tempo- Si torna in campo con gli stessi uomini del primo tempo. Il Bayern arriva con una facilità imbarazzante nei nella zona presidiata da Julio Cesar, con il centrocampo e la difesa nerazzurra che fanno davvero fatica a contenere Ribery e Robben. Troppi gli errori in fase di impostazione per i giocatori guidati da Leonardo, che non riescono mai ad avvicinarsi dalle parti di Kraft.

    Al 62’ l’Inter torna a sperare quando Sneijder servito da Eto’o da fuori area fa partire un gran tiro che va dritto all’angolino opposto alle spalle di Kraft. Punteggio sul 2 a 2 e all’Inter basterebbe un gol per passare il turno.  Al 72’ ancora Sneijder ha una grande occasione servito in area da Cambiasso, ma sbaglia calciando fuori di poco. I nerazzurri ci credono e  ci provano con coraggio . Sono sfortunati quando Pandev al 80’ mura un tiro praticamente indirizzato in porta di Sneijder.

    Al 88’ arriva il miracolo in casa Inter, quando Eto’o controlla un pallone impossibile, e serve un assist d’oro a Pandev che di sinistro mette la palla alle spalle di Kraft. Inter 3 Bayern 2 . La panchina nerazzurra esulta quasi entrando in campo. Ultimi minuti di contenimento e qualificazione nelle mani dei nerazzurri.

    Partita assurda, che regala mille emozioni. L’Inter all’Allianz Arena dopo aver sofferto tantissimo, espugna uno stadio difficilissimo e batte un grande Bayern. Unica  squadra italiana ai quarti ribaltando un pronostico che la dava per sfavorita. Ennesima dimostrazione che le statistiche nel calcio lasciano il tempo che trovano.

  • Inter – Bayern Monaco, probabili formazioni: sorpresa Milito

    Inter – Bayern Monaco, probabili formazioni: sorpresa Milito

    Il replay della finale di Champions Leage del 22 Maggio dello scorso anno va in onda questa sera all’Allianz Arena alle ore 20 e 45. La vendetta dei tedeschi è iniziata a materializzarsi quando Mario Gomez ha chiuso la partita dell’andata sul punteggio di 1 a 0. Un gol che pesa come un macigno calcolando che essendo stato segnato fuori casa, costringe i nerazzurri a dover segnare almeno due gol di scarto per passare ai quarti di finale. Bayern che si qualifica con due risultati su tre e che sicuramente può contare sul fattore campo. L’Inter rimane con questa partita, l’ultima squadra italiana (anche se meno italiana nella rosa) a difendere la possibilità di continuare ad avere una voce in capitolo nelle competizioni europee.

    Leonardo è più che fiducioso per la rimonta nerazzurra, e parla di un’aria particolare che si respira, un ‘aria da “il momento è adesso, perché partite come queste sono come finali, perché ora cominciano a decidersi le cose”. Il discorso di Leonardo continua con un chiaro riferimento alla partita dell’andata: “ci stavano anche altri risultati a San Siro, quindi ci sta tutto anche stasera … Una vittoria dell’Inter non sarebbe così strana, perché l’Inter ha tutto per battere il Bayern”

    La formazione dell’Inter rimane ancora un’incognita, poiché l’utilizzo di Lucio rimane ancora un’incognita, anche se è più si che no. Confermati Ranocchia, Chivu e Maicon per il reparto difensivo. Centrocampo di contenimento e al tempo stesso di spinta con Cambiasso play basso (favorito sull’italo brasiliano Thiago Motta), Stankovic e  capitan Zanetti. Sneijder giocherà nel suo ruolo preferito dietro le punte, sfidando il suo amico olandese Robben. In attacco immancabile il bomber Eto’o già a quota 7 gol in Champions League, affiancato dal macedone Pandev. Da Goran tutto l’ambiente nerazzurro si attende una buona prestazione, ma più di tutto i gol che gli sono mancati, soprattutto nella partita contro il Brescia.  Attenzione alla sorpresa Diego Milito che ieri ha giocato una partitella con i compagni e ha segnato anche un gol. Lo staff medico predica calma e molta precauzione, ma non è impossibile vederlo seduto in panchina stasera.

    Altri toni per Van Gaal che a prescindere dal risultato comunque in estate abbandonerà il club bavarese per “per differenze di filosofia calcistica” come egli stesso ammette. Nella conferenza stampa pre partita simpatico siparietto con Gomez, quando l’allenatore olandese si siede tra i giornalisti e chiede alla sua punta: “ A che minuto segnerà signor Gomez?” “A che minuto vuole il gol” risponde il giocatore, “Se fosse così facile..” chiude Van Gaal.

    La formazione tedesca dovrebbe essere simile a quella dell’andata prevedendo un 4-2-3-1 con qualche leggera variazione in difesa. In porta giocherà il giovane portiere tedesco Kraft, autore di un’ottima prova a San Siro. Difesa a 4 con il ritorno di Van Buyten centrale a fare coppia con Breno. Sugli esterni agiranno Lahm e Pranijc. Ad aiutare in fase di copertura, visto il centrocampo votato all’attacco ci saranno Luiz Gustavo e il sogno del Real di Mourinho Schweinsteiger. Le tre minacce maggiori si chiamano Ribery, Muller e Robben. Con il terminale offensivo composto dall’unica e pericolosissima punta Mario Gomez. Chiedere a Julio Cesar.

     

    Ecco le probabili formazioni nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Inter in campo stasera alle ore 20 e 45 all’Allianz Arena:

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Kraft; Lahm, Van Buyten, Breno, Pranjic; Schweinsteiger, Luiz Gustavo; Robben, Müller, Ribery; Gomez.

    A disposizione: Butt, Timoshchuk, Öttl, Badstuber, Kroos, Altintop, Klose.

    Allenatore: Van Gaal

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Pandev.

    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Nagatomo, Thiago Motta, Kharja, Milito.

    Allenatore: Leonardo

  • Inter a Monaco: convocato anche Milito

    Inter a Monaco: convocato anche Milito

    È notizia dell’ultima ora che Diego Milito è stato inserito nella lista dei convocati per la trasferta che i nerazzurri dovranno affrontare a Monaco. Il Principe si è aggregato ai compagni per l’impegno di Champions League solamente a livello figurativo, cioè farà parte della squadra ma sarà in tribuna all’Allianz Arena, perché non ha ancora recuperato dall’infortunio muscolare. Sarà una specie di portafortuna. Proprio lui che il 22 Maggio dello scorso anno aveva demolito i tedeschi con una doppietta nella finale di Madrid, diventando l’uomo simbolo dei successi europei nerazzurri, domani sera, proverà ad aiutare i suoi compagni solamente a livello di supporto e di tifo. Secondo i bollettini medici Milito dovrebbe rientrare in campo per la sfida contro il Milan, evitando il rientro affrettato nella partita contro il Lecce e approfittando in questo modo della pausa per recuperare al meglio.

    Leonardo ha voluto convocare l’argentino e anche Giampaolo Pazzini (non schierabile perché ha disputato i preliminari con la Sampdoria) per rafforzare la coesione di un gruppo che dopo gli insuccessi nella prima parte di stagione con la gestione Benitez aveva  vacillato un po’. Sono rimasti a Milano solamente Walter Samuel e David Suazo che dovranno proseguire con i rispettivi programmi individuali di recupero.

    Valutazione ancora da fare invece, per quanto riguarda il difensore brasiliano Lucio, che ha svolto un lavoro specifico a parte, ed è disponibile nonostante lo stiramento al gluteo destro. Per avere conferme sul suo utilizzo si dovrà però attendere la rifinitura di stasera o l’ultima di domani. Anche Thiago Motta sembra essere recuperato  avendo smaltito il problema all’adduttore è quindi schierabile per la formazione anti Bayern.

    Discorso opposto per il Bayern che nella finale di Madrid dovette rinunciare a Frank Ribery allora squalificato e invece domani potrà schierare la sua formazione al completo. Le ultime partite parlavano di un Bayern in piena crisi che non riusciva più a vincere nella Bundesliga. Il tecnico olandese Van Gaal  che ha ufficialmente dichiarato che abbandonerà il club in estate ha dato una risposta alle critiche vincendo 6 a 0 nell’ultimo turno di campionato, lanciando al tempo stesso un serio avvertimento ai nerazzurri. Nonostante tutto, il clima in casa Bayern non è dei migliori, poiché la precoce eliminazione dalla coppa di Lega e il quarto posto in campionato con un distacco di 16 punti dal Borussia Dortmund non rientravano nei piani della dirigenza a inizio stagione. Questa partita potrebbe rappresentare il punto di svolta stagionale o un’altra eventuale bocciatura.

    I giocatori nerazzurri, il tecnico Leonardo e per primo il presidente nerazzurro Massimo Moratti credono nella possibile rimonta contro il Bayern. Moratti come si legge nelle sue dichiarazioni sul sito ufficiale Inter.it ha così risposto alla domande dei cronisti sulla possibilità di battere il Bayern e sovvertire i pronostici che vedono favoriti i tedeschi: “Ci crediamo senza dubbio, anche perché avevamo fatto bene la partita di Milano, male solo all’ultimo minuto, ma comunque era stata una partita ben impostata e quindi speriamo di poter fare lo stesso lì, con un risultato però a nostro favore”.

    Alla domanda se avesse detto qualche cosa in particolare ai giocatori per caricarli in vista dell’imminente sfida il presidente nerazzurro aggiunge: “C’è un dialogo molto più diretto e meno ufficiale rispetto a una conferenza. Mi sembra che capiscano, sono tutti maturi e con l’esperienza necessaria personale per capire di cosa si tratta”.

    Una dichiarazione sul gesto che ha reso protagonista in negativo Zlatan Ibrahimovic nella partita contro il Bari :“Mi dispiace per Ibra, per il resto sarà quello che sarà – aggiungendo come i nervosismi in casa rossonera non c’entrino niente con quell’episodio – È  stata una reazione, niente di più”.

    Evitando nel finale con un dribbling le polemiche relative alla squalifica dello svedese: “Mi volete tirare dentro la polemica che non ci sarà, perché avrà la risonanza che dovrà avere”.