Tag: Bayern Monaco

  • Anche la Lazio saluta la Champions, tutte fuori le italiane

    Anche la Lazio saluta la Champions, tutte fuori le italiane

    L’impresa era al limite dell’impossibile ed infatti la Lazio non è riuscita a ribaltare il pesante 1-4 subito in casa contro il Bayern all’andata.

    Nella gara dell’Allianz Arena i tedeschi si sono imposti per 2-1 ed hanno ottenuto il passaggio ai quarti, la Lazio quindi completa il negativo percorso delle squadre italiane che salutano la Champions League agli ottavi di finale.

    Come detto era una gara dall’esito piuttosto scontato, i primi minuti sono stati giocati su ritmi bassi e senza grandi emozioni, l’errore di Muriqi che ha causato calcio di rigore, poi trasformato da Lewandowski, ha sostanzialmente messo la parola fine su ogni velleità di qualificazione per gli uomini di Inzaghi.

    Nella ripresa c’è stato lo spazio per il gol del 2-0 di Choupo-Moting e la soddisfazione per Parolo di segnare il suo secondo gol personale in Champions League e rendere un pizzico meno amara la sconfitta.

    Veniamo al racconto della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League all’Allianz Arena tra Bayern Monaco e Lazio.

    Partenza migliore dei tedeschi che fanno girare palla e provano a rendersi insidiosi con il solito Lewandowski. Al 15° si vede la Lazio, buon inserimento di Milinkovic che però colpisce troppo debolmente di testa.

    La partita sembra scorrere sui binari dello 0-0 ma al 31° Muriqi commette fallo su Goretzka in area su azione da corner, dal dischetto Lewandowski trasforma. Non c’è reazione biancoceleste, il Bayern gestisce agevolmente.

    Non accade molto, il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti per 1-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Lulic al posto dell’acciaccato Fares, mentre Sule rileva Boateng nel Bayern. Pronti via e da un errore di Milinkovic s’invola Lewandowski, il polacco pecca d’egoismo e calcia, Reina respinge.

    I ritmi si abbassano, la partita non presenta emozioni per lunghi tratti. Al 67° Lewandowski va vicino alla doppietta con un violento rasoterra dal limite che sbatte sul palo e finisce in mano a Reina. Tutto facile per il Bayern al 73°, Alaba imbuca per Choupo-Moting che con tranquillità entra in area e batte Reina.

    Gioia per Parolo al minuto 82°, il calciatore della Lazio è perfetto nell’inserirsi alle spalle dei difensori, su un calcio di punizione, e di testa a battere Nubel. E’ un finale orgoglioso quello della Lazio che però non porta al pareggio, il Bayern Monaco vince anche la gara di ritorno e si qualifica ai quarti di Champions League.

    BAYERN MONACO – LAZIO 2-1 (33° rig. Lewandowski (B), 73° Choupo-Moting (B), 82° Parolo (L))

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Nubel; Pavard, Boateng (46° Sule), Alaba, Hernandez; Goretzka (64° Davies), Kimmich (77° Javi Martinez); Sané, Muller (71° Musiala), Gnabry; Lewandowski (71° Choupo-Moting).

    Allenatore: Flick.

    Lazio (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari (57° Parolo), Milinkovic-Savic, Escalante (84° Akpa Akpro), Luis Alberto (75° Cataldi), Fares (46° Lulic); Muriqi (57° Pereira), Correa.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Kovacs.

    Ammoniti: Radu (L), Acerbi (L), Milinkovic-Savic (L), Goretzka (B), Correa (L)

    Nell’altra gara di serata il Chelsea, già vincitore per 1-0 nella gara d’andata, conquista il successo anche nel match di ritorno battendo 2-0 l’Atletico Madrid con le reti di Ziyech nel primo tempo e di Emerson nel finale.

  • La Lazio crolla contro il Bayern, all’Olimpico finisce 1-4

    La Lazio crolla contro il Bayern, all’Olimpico finisce 1-4

    Serata amarissima per la Lazio che sperava di celebrare meglio il ritorno dopo 20 anni alla fase ad eliminazione diretta di Champions League.

    L’approccio alla gara è stato sbagliato, gravissimo l’errore di Musacchio che ha lanciato verso la porta Lewandowski per l’uno a zero dopo meno di dieci minuti.

    La qualità dei tedeschi, insieme ad alcuni errori di troppo degli uomini di Inzaghi ha fatto il resto, tant’è che lo 0-3 a fine primo tempo è parso risultato giusto per quello visto.

    L’autogol di Acerbi ad inizio ripresa, mitigato dalla rete di Correa poco dopo ha semplicemente fissato un risultato che sostanzialmente lancia il Bayern verso i quarti di Champions League.

    Nel calcio si sa che tutto è possibile ma visti i valori in campo, il Bayern al momento pare ingiocabile praticamente per tutti, e visto il risultato di questa partita, all’Allianz Arena servirà qualcosa più di un miracolo.

    Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League all’Olimpico tra Lazio ed i campioni in carica del Bayern Monaco.

    Partenza migliore del Bayern che prova a mettere in difficoltà la retroguardia di Inzaghi, al 7° Lewandowski arriva ad un passo da spingere la palla in rete. Due minuti dopo grosso errore in retropassaggio di Musacchio, Lewandowski intercetta, salta Reina ed al 9° porta i tedeschi in vantaggio.

    La Lazio sembra accusare il colpo, il Bayern prova a premere sull’acceleratore. Passato qualche minuto di confusione la squadra biancoceleste comincia a creare qualche situazione potenzialmente pericolosa.

    Alla prima occasione però i tedeschi puniscono, bella azione di Davies, invenzione di Kimmich e rasoterra precisissimo di Musiala con la palla che finisce nell’angolino. Simone Inzaghi opta per un cambio al 31° fuori Musacchio e dentro Lulic, sembra una scelta tecnica. Il Bayern comanda la gara ed al 35° Lewandowski ha la palla del 3-0 ma calcia troppo centrale, Reina respinge.

    La Lazio prova a creare qualcosa, i padroni di casa arrivano anche nei pressi di Neuer ma al 42° un errore di Patric permette a Coman di involarsi, il francese riesce anche a calciare, Reina respinge ma Sané da due passi infila un facile tap-in. Il primo tempo si chiude con il Bayern avanti 3-0.

    La ripresa parte malissimo, dopo un calcio d’angolo a favore della Lazio la palla viene lanciata a Sané che si butta nello spazio, con una finta fa fuori Patric e mette in mezzo, Acerbi nel tentativo di salvare infila la propria porta. Passano solo tre minuti e Correa prova a rendere meno amaro il tabellino ricevendo in area e calciando la palla alle spalle di Neuer.

    Buon momento della Lazio con il solito Correa che impegna il portiere tedesco con un bel tiro a giro. Il Bayern gestisce il ritmo, la Lazio riesce raramente a saltare la pressione e a creare palle gol.

    Lewandowski prova a trovare la doppietta sfruttando un errore in uscita della Lazio, il polacco aggancia e calcia di prima, Reina non si fa sorprendere.

    La partita scivola via verso il triplice fischio finale, la Lazio cade pesantemente in casa contro il Bayern Monaco e vede allontanarsi la qualificazione ai quarti di Champions League.

    LAZIO – BAYERN MONACO 1-4 (9° Lewandowski (B), 24° Musiala (B), 42° Sané (B), 46° aut. Acerbi (L), 49° Correa (L))

    Lazio (3-5-2): Reina; Patric (53° Hoedt), Acerbi, Musacchio (31° Lulic); Lazzari, Milinkovic-Savic (81° Cataldi), Lucas Leiva (53° Escalante), Luis Alberto (81° Akpa Akpro), Marusic; Immobile, Correa.

    Allenatore: Inzaghi.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Sule, Boateng, Alaba, Davies; Kimmich, Musiala (89° Choupo-Moting); Sané (89° Sarr), Goretzka (63° Javi Martinez), Coman (75° Hernandez); Lewandowski.

    Allenatore: Flick.

    Arbitro: Grinfeld.

    Ammoniti: Luis Alberto (L), Lucas Leiva (L), Correa (L), Marusic (L), Escalante (L), Kimmich (B), Coman (B).

    Nell’altra gara di serata un gol capolavoro in rovesciata di Giroud permette al Chelsea di battere l’Atletico Madrid, squadra di casa nonostante si giocasse a Bucarest, e sposta verso i Blues l’ago della bilancia della qualificazione.

  • Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Le partite vanno giocate e quindi tutto può accadere ma certamente i Sorteggi Champions hanno sorriso alla Juventus mentre sono stati terribilmente amari per Lazio ed Atalanta.

    I bianconeri di Mr Pirlo, vincitori del proprio raggruppamento, hanno trovato una delle due avversarie considerate, sulla carta, tra le più abbordabili ovvero il Porto.

    Lazio ed Atalanta invece partendo dal secondo posto non potevano sperare in una sfida facile certamente però l’urna di Nyon ha posto davanti a biancocelesti e nerazzurri due accoppiamenti devastanti: Bayern Monaco e Real Madrid, due Sorteggi Champions affascinanti ma complicati.

    Veniamo ad analizzare nel dettaglio i Sorteggi Champions per gli ottavi di finale.

    Il Porto avversario della Juventus è certamente una squadra da non sottovalutare, ha concluso il suo girone alle spalle del Manchester City vincendo le 4 sfide contro Olympiacos ed Olympique Marsiglia ed ha perso a Manchester e pareggiato 0-0 in casa con i Citizens.

    In campionato la squadra di Conceição è al terzo posto alle spalle di Sporting e Benfica. Corona e Marega sono due attaccanti da tenere d’occhio.

    Per quanto riguarda i precedenti l’ultimo risale proprio ad un ottavo di Champions League, nel 2017, con la Juve che vinse 2-0 in Portogallo e poi 1-0 a Torino.

    Sorteggi Champions che ripropongono ancora la Germania alla Lazio, se nel girone c’era stato il Borussia Dortmund, agli ottavi ci sarà il Bayern Monaco.

    C’è poco da dire sui Campioni d’Europa in carica, 5 vittorie ed un pareggio con l’Atletico Madrid, a qualificazione già ottenuta, in un girone dominato con ben 18 reti segnate e solo 5 subite.

    In Bundesliga i bavaresi stranamente non sono al comando, sono secondi ad un punto di distanza dal Bayer Leverkusen.

    La stella è senza dubbio Lewandowski che si troverà contro quel Ciro Immobile che lo ha battuto nell’ultima Scarpa d’Oro.

    Lo scontro pare proibitivo perchè i tedeschi non sono solo il centravanti polacco ma hanno una squadra solida e piena di talento, unico piccolo difetto può essere la difesa, lì dovrà provare a far male la Lazio.

    Concludiamo il trio di Sorteggi Champions delle italiane con la sfida tra Real Madrid ed Atalanta.

    I nerazzurri dopo il City ed il Psg l’anno scorso ed il Liverpool quest’anno si trovano di fronte un’altra grandissima squadra, il Real Madrid.

    Le merengues quest’anno non sembrano lo squadrone invincibile degli altri anni, hanno mostrato qualche crepa ma sembrano in crescita.

    La squadra di Zidane, inserita nello stesso girone dell’Inter, si è qualificata all’ultimo turno dopo aver perso due volte contro lo Shakthar, aver vinto due volte con l’Inter e rischiato un k.o. in Germania contro il Borussia Moenchengladbach.

    In campionato il successo nel derby ha rimesso i blancos in corsa a meno 3 dalla vetta.

    Benzema, Casemiro e Sergio Ramos sono le tre certezze, i giovani sono delle incognite che però hanno già mostrato di poter far molto bene.

    Sfide interessati negli altri cinque ottavi usciti dai Sorteggi Champions di oggi, tra tutte spunta un Psg Barcellona che porta alla mente grandi sfide. Sarà uno scontro tra grandi squadre e tra tecnici tedeschi in Lipsia e Liverpool.

    Atletico Madrid Chelsea e SivigliaDortmund sono due partite che paiono equilibrate mentre il Manchester City se la vedrà con il Borussia Moenchengladach.

  • La testa di Coman regala la Champions al Bayern

    La testa di Coman regala la Champions al Bayern

    La pennellata di Kimmich e la conseguente zuccata di Coman, questa è l’immagine che può raccontare il momento decisivo della finale di Champions League di Lisbona.

    Un successo quello del Bayern Monaco che è arrivato con un percorso netto, 11 vittorie su 11 gare.

    Oltre al match winner Coman va segnalata la grande prestazione di Manuel Neuer che quando è stato chiamato in causa ha tirato giù la saracinesca davanti alla sua porta come ai tempi d’oro.

    Il Bayern di Flick dopo Bundesliga e Coppa di Germania completa il Triplete (il secondo nella propria storia) mettendo in bacheca la sesta Champions.

    Delusione per il Psg che in questa serata non ha visto le migliori prestazioni dei suoi due assi Neymar ed Mbappé che hanno avuto alcune buone occasioni ma che le hanno sprecate malamente.

    Veniamo al racconto della finale di Champions League 2019/2020.

    La gara vede i francesi attendere ed i tedeschi provare a fare la partita. Al 13° anche il Psg prova a rendersi insidioso con la giocata di Mbappé, il talento francese serve Bernat il cui cross viene respinto.

    Clamorosa occasione al 18° per Neymar, il brasiliano calcia ma Neuer è super, Neymar prova a rimetterla un mezzo ma il portierone tedesco con il piede tocca in corner. Risposta tedesca con la girata di Lewandowski che colpisce il palo.

    La partita si accende, al 24° contropiede velocissimo del Psg con Di Maria che va al tiro ma calcia alto. Il solito Lewandowski di testa al 31° impegna Navas che blocca in due tempi.

    Sullo scadere del tempo errore clamoroso di Alaba che permette a Mbappé di calciare facilmente, il tiro è troppo debole, Neuer blocca. Il Bayern si butta in avanti con Coman che reclama un rigore, Orsato dice di no. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte senza nuovi ingressi, con gli stessi 22 che avevano chiuso il primo tempo. E’ sempre il Bayern a fare la gara con un Psg attento e pronto a ripartire.

    Al 59° Kimmich pennella sul secondo palo, Coman si fa trovare pronto e di testa supera Navas. Coman ci riprova poco dopo al volo di piede, salva Thiago Silva quasi sulla linea.

    Neuer è strepitoso al 70° a respingere di piede una conclusione ravvicinata di Marquinhos. Tuchel si gioca anche la carta Choupo-Moting, concludendo le finestre per i cambi e quindi non dando spazio ad Icardi.

    Al 92° clamorosa occasione sottoporta per Choupo-Moting che però da due passi non riesce a girare in rete.

    Non succede altro, un gol di Coman regala la Champions League al Bayern Monaco.

    PSG – BAYERN MONACO 0-1 (59° Coman)

    Psg (4-3-3): Navas; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembé, Bernat (80° Kurzawa); Herrera (72° Draxler), Marquinhos, Paredes (65° Verratti); Di Maria (80° Choupo-Moting), Mbappé, Neymar.

    Allenatore: Tuchel.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng (25° Sule), Alaba, Davies; Thiago Alcantara (86° Tolisso), Goretzka; Gnabry (69° Coutinho), Muller, Coman (69° Perisic); Lewandowski.

    Allenatore: Flick.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Davies (B), Gnabry (B), Paredes (P), Sule (B), Neymar (P), Thiago Silva (P), Kurzawa (P), Muller (B).

  • Griezmann elimina il Barça, al Bayern basta il pari

    Griezmann elimina il Barça, al Bayern basta il pari

    L’Atletico Madrid compie l’impresa. Protagonista assoluto della serata è stato l’attaccante francese Griezmann che con una doppietta ha steso il Barcellona, permettendo ai Colchoneros di ripetere quello già accaduto due stagioni fa, ovvero eliminare i catalani nei quarti di finale.

    La quarta semifinalista è il Bayern Monaco che dopo lo spavento iniziale, per l’errore di Neuer che ha causato il vantaggio di Jimenez, ha ribaltato il risultato mettendo in cassaforte la qualificazione e rendendo così inutile il 2-2 di Talisca.

    Dunque la maledizione del bis in Champions si ripete, il Barcellona non potrà difendere il titolo conquistato a Berlino, le squadre rimaste in corsa per la finale di Milano sono Atletico Madrid, Bayern Monaco, Manchester City e Real Madrid.

     

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA

    L'esultanza di Griezmann | Foto Twitter
    L’esultanza di Griezmann | Foto Twitter

    L’Atletico Madrid riesce nell’impresa di eliminare il Barcellona.

    In un bollente Vicente Calderon gli uomini di Simeone hanno il compito di ribaltare la sconfitta subita per 2-1 al Camp Nou e partono subito forte. Il Barça fa possesso palla ma non riesce a farlo con rapidità ed al 36° un’invenzione di Saul permette a Griezmann di trovare il colpo di testa vincente che vale l’uno a zero che sarà anche il risultato a fine primo tempo.

    Nella ripresa il Barcellona cerca di schiacciare i padroni di casa nella propria area. L’Atletico però si difende bene, sa soffrire, sfiora il raddoppio con Godin e trova il 2-0 nel finale ancora con Griezmann che trasforma un rigore conquistato per un fallo di mano di Iniesta dopo un contropiede di Filipe Luis. I catalani avrebbero ancora la possibilità di trascinare la sfida ai supplementari ma il gol non arriva e a far festa sono i Colchoneros.

     

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA 2-0 (36°, 87° rig. Griezmann)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godin, Hernandez, Filipe Luis; Koke, Fernandez (93° Savic), Gabi, Niguez; Carrasco (74° Teye), Griezmann (90° Correa).

    Allenatore: Simeone.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Alba, Mascherano, Pique, Dani Alves (64° Roberto); Iniesta, Busquets, Rakitic (64° Arda Turan); Neymar, Suarez, Messi.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Gabi (A), Suarez (B), Godin (A), Neymar (B), Iniesta (B), Correa (A), Arda Turan (B), Koke (A)

     

    BENFICA – BAYERN MONACO

    Quasi un tempo di paura, poi però il Bayern Monaco ha spazzato via tutte le speranze del Benfica, andando a ribaltare il risultato, con la parità ristabilita dai portoghesi nel finale, e volando così alle semifinali.

    Il match come detto si mette subito male per i bavaresi, al 27° infatti, nonostante un possesso palla vicino al 80%, un’uscita a vuoto di Neuer permette a Jimenez di portare in vantaggio i padroni di casa. Il portierone tedesco si riscatta 3 minuti dopo salvando la conclusione sempre di Jimenez che avrebbe potuto lanciare i portoghesi su un pesante 2-0. Passata la paura ci pensa il solito Vidal a toglier le castagne dal fuoco, con una gran conclusione che è vale il pareggio al 38°. Si va al riposo sul risultato di 1-1.

    Nella ripresa l’inerzia rimane in mano al Bayern che trova il raddoppio al 52° con la conclusione vincente di Müller. Il Benfica accusa il colpo e potrebbe incassare il gol del 1-3 ma Douglas Costa, al minuto 60, centra il palo. Il Bayern insiste nel cercare il terzo gol ma i lusitani non mollano e al 77° provano a riaccendere la fiammella della speranza grazie alla perfetta punizione di Talisca. Non basta, il risultato non cambia più, il Benfica esce imbattuto dal suo stadio ma in semifinale va il Bayern Monaco.
    BENFICA – BAYERN MONACO 2-2 (27° Jimenez (Be), 38° Vidal (Ba), 52° Müller (Ba), 77° Talisca (Be))

    Benfica (4-2-3-1): Ederson; Almeida, Lindelof, Jardel, Eliseu (88° Jovic); Fejsa, Sanches; Salvio (68° Talisca), Pizzi (58° Guedes), Carcela-Gonzalez; Jimenez.

    Allenatore: Rui Vitoria.

    Bayern Monaco (4-3-3): Neuer; Alaba, Martinez, Kimmich, Lahm; Vidal, Alonso (90° Bernat), Thiago Alcantara; Costa, Müller (84° Lewandowski), Ribery (92° Gotze).

    Allenatore: Guardiola,

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Carcela-Gonzalez (Be), Javi Martinez (Ba).

  • Suarez salva il Barça, Vidal lancia il Bayern

    Suarez salva il Barça, Vidal lancia il Bayern

    La Champions League ha rialzato il sipario mandando in scena le prime due sfide dell’andata dei quarti di finale ed i protagonisti sono stati il blaugrana Luis Suarez ed il cileno del Bayern Monaco Arturo Vidal.

    Due sfide che hanno visto vincere di misure i padroni di casa, Barcellona e Bayern appunto, ma che lasciano ad Atletico Madrid e Benfica ancora aperte le porte della qualificazione alla semifinale.

    Veniamo ad analizzare le due sfide partendo da quella del Camp Nou. 

    BARCELLONA – ATLETICO MADRID 

    Il derby spagnolo si presenta esattamente come atteso nelle previsioni della vigilia, ovvero con il Barcellona a far la gara e l’Atletico di Simeone ben chiuso e pronto con aggressività a ripartire. I catalani non riescono a far girar il pallone rapidamente e i colchoneros capiscono che possono far male agli avversari e al 25° passano addirittura in vantaggio con Torres ben imbeccato da Koke. El Niño però diventa protagonista in negativo per i suoi quando prende il secondo giallo al 36° lasciando l’Atletico in 10 uomini. Nella ripresa il Barcellona accelera e, dopo una traversa di Neymar, concretizza la rimonta con la doppietta di Suarez tra il 63° ed il 74°. Finisce 2-1, l’Atletico Madrid rimane in corsa ma a fine gara Simeone mastica amaro un po’ per la rimonta subita un po’ per il rosso a Torres ma anche per la mancata espulsione di Suarez colpevole di un fallo a palla lontana su Filipe Luis. 

    Luis Suarez | Foto Twitter
    Luis Suarez | Foto Twitter

    BARCELLONA-ATLETICO MADRID 2-1 (25′ Torres (A), 63′ Suárez (B), 74′ Suárez (B))

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Piqué, Mascherano, Dani Alves, Jordi Alba; Busquets(80° Sergi Roberto), Iniesta (83° Arda Turan), Rakitić (63° Rafinha); Messi, Neymar , Suárez.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godín, Lucas, Filipe Luís; Gabi, Saúl (89° Correa), Koke, Carrasco (53° Augusto); Griezmann (76° Thomas), Torres.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Brych (GER).

    Ammoniti: Busquets (B), Suárez (B), Mascherano (B); Koke (A), Filipe Luís (A), Griezmann (A), Lucas (A), Oblak (A), Augusto (A).

    Espulso: Torres (A)

     

    BAYERN MONACO – BENFICA

    Il Bayern Monaco fa sua la sfida d’andata ma il Benfica regge e si mantiene aperta una chance qualificazione. La gara sembra mettersi subito sui binari giusti per i bavaresi, dopo solo due minuti dal calcio d’inizio Vidal, di testa, trova il gol che sblocca la partita. Gli uomini di Guardiola sfiorano un paio di volte il raddoppio ma sbattono contro il portiere ospite. Nel finale di tempo il Benfica avrebbe anche la chance di pareggiare con un paio di conclusioni respinte. Nella ripresa ci si aspetta un Bayern d’assalto ed invece entrambe le squadra hanno le occasioni per andare in gol. Reti però non ne arrivano e la gara si chiude su un 1-0 che non decide ancora niente, la qualificazione è rimandata alla gara di ritorno.

    Arturo Vidal | Foto Twitter
    Arturo Vidal | Foto Twitter

    BAYERN MONACO-BENFICA 1-0 (2° Vidal)

    Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer; Lahm, Kimmich (60° Martínez), Alaba, Bernat; Vidal; Douglas Costa (70° Coman), Müller (85° Götze), Thiago Alcântara, Ribéry; Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Benfica (4-4-2): Ederson; Almeida, Lindelöf, Jardel, Eliseu; Pizzi (91° Samaris), Fejsa, Renato Sanches, Gaitán; Jonas (83° Salvio), Mitroglou (70° Jiménez).

    Allenatore: Rui Vitória.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Ribéry (Ba), Bernat (Ba); Jonas (Be), Lindelöf (Be)

  • Juve dal sogno alla beffa, ai quarti va il Bayern

    Juve dal sogno alla beffa, ai quarti va il Bayern

    Un sogno svanito a pochi istanti dal traguardo, la Juve ci ha sperato, ha condotto per larghi tratti la partita, ha spaventato il Bayern Monaco, ha trovato il doppio vantaggio, sfiorando per un paio di volte il terzo, ma alla fine è stata raggiunta da Lewandowski prima e da Muller, al 91°, poi.

    Nei tempi supplementari poi i bianconeri sono crollati un po’ psicologicamente ed un po’ fisicamente e ad inizio del secondo tempo supplementare sono arrivati i gol del definitivo ko firmati da Thiago Alcantara e dall’ex Kingsley Coman.

    Il gol di Muller | Foto Twitter
    Il gol di Muller | Foto Twitter

    Tanti meriti vanno anche a Pep Guardiola che ha fatto i cambi giusti al momento giusto.

    Come detto la Juventus è partita fortissimo ed ha sbloccato la gara praticamente subito con Pogba bravo a calciare in gol a porta sguarnita dopo un incertezza della difesa bavarese. I padroni di casa accusano il colpo e pasticciano ancora al 23°, Morata segna ma l’arbitro annulla per un fuorigioco decisamente dubbio. Il raddoppio però è solo rimandato Morata si lancia in attacco, supera 3 avversari e poi serve una palla perfetta che Cuadrado infila. I tedeschi sembrano al tappeto e riescono a rendersi insidiosi solo al 42° con Muller ma Buffon c’è. Sul finale di tempo Cuadrado ha la palla del 3-0 ma Neuer è super e sventa il pericolo.

    Si riparte e Morata ha una doppia chance per timbrare il cartellino ma in entrambi i casi non riesce a trovare il bersaglio grosso. La pressione del Bayern aumenta, Guardiola inserisce Coman e si vede subito un cambio di passo. Al 73° il francese ex Juve tiene in campo il pallone che giunge a Douglas Costa, cross in mezzo e colpo di testa vincente di Lewandowski. La Juventus si rintana nella propria trequarti ma sembra reggere, almeno sino al 91° quando arriva la beffa firmata da Muller che, sfrutta un cross di Coman e impatta la partita spedendola ai supplementari.

    Nell’overtime la Juve ha subito l’occasione per volare ai quarti ma Lichtsteiner non da forza, Neuer blocca. La gara si mantiene in equilibrio sino ad inizio del secondo supplementare quando prima Thiago Alcantara e poi Coman, in contropiede, piazzano l’uno-due che chiude definitivamente un match che Sturaro a 5 dal termine potrebbe riaprire ma la sua conclusione a porta vuota finisce fuori.

    Al fischio finale fa festa il Bayern Monaco che vola ai quarti di finale, la Juventus torna a casa con tantissimi rimpianti ma anche con la consapevolezza che questo può essere uno step per chiudere alla grande la stagione e guardare con grande ottimismo al futuro.

     

    BAYERN MONACO – JUVENTUS 4-2 d.t.s. (6° Pogba (J), 28° Cuadrado (J), 73° Lewandowski (B), 91° Muller (B), 108° Thiago Alcantara (B), 110° Coman (B))

    Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer; Lahm, Kimmich, Benatia (46° Bernat), Alaba; Xabi Alonso (60° Coman); Douglas Costa, Muller, Vidal, Ribery (100° Thiago Alcantara); Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira (68° Sturaro), Hernanes, Pogba; Cuadrado (89° Pereyra), Morata (72° Mandzukic), Alex Sandro.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Khedira (J), Morata (J), Kimmich (B), Vidal (B), Lichtsteiner (J), Lewandowski (B), Bonucci (J); Cuadrado (J), Pereyra (J), Thiago Alcantara (B), Sturaro (J), Bernat (B).

  • Il cuore della Juve vale rimonta e pari col Bayern

    Il cuore della Juve vale rimonta e pari col Bayern

    Una Juve tutto cuore riesce nell’impresa di rimontare un pesantissimo 0-2 casalingo contro il Bayern Monaco e di portare a casa un 2-2 che lascia aperta ancora qualche speranza in vista del ritorno in casa dei bavaresi.

    Una sfida che ha visto, per un’ora buona, la corazzata Bayern imporre il proprio gioco e la propria superiorità contro una Juve che è parsa fin troppo impotente e con diversi rischi di capitolazione, con i tedeschi che poi sono andati a trovare il meritato doppio vantaggio con Muller sul finale di primo tempo, e Robben ad inizio ripresa.

    Un doppio cazzotto che avrebbe mandato al tappeto qualsiasi squadra, se ci sommiamo anche il fatto che i bianconeri hanno perso all’intervallo il loro metronomo Claudio Marchisio per un problema muscolare, al suo posto è entrato Hernanes. I ragazzi di Allegri però, giunti sull’orlo del baratro, hanno tirato fuori tutta la grinta e tutto il cuore possibile e, sospinti anche dal tifo dello Juventus Stadium, prima hanno riaperto la gara con Dybala ben imbeccato da un ottimo Mandzukic e poi hanno trovato il pareggio grazie ad una giocata di due subentrati, assist di testa di Morata per il perfetto inserimento di Sturaro, pronto a battere Neuer.

    Il gol di Sturaro | Foto Twitter
    Il gol di Sturaro | Foto Twitter

    Una volta trovata la parità la Juventus ha cercato anche di vincerla con il colpo di testa di Pogba e la conclusione di Bonucci ma ha anche rischiato sul colpo di testa di Benatia alto non di molto.

    Al fischio finale negli anime e nelle parole di tifosi ma sopratutto di giocatori e tecnico della Juve è prevalsa la gioia per la reazione e per la rimonta completata.

    Mister Allegri sa benissimo che all’Allianz Arena portare a casa un successo, o un pareggio superiore al 2-2, sarà un’impresa davvero complessa ma come si legge nel tweet postato a fine gara dall’allenatore, le parole per descrivere il match di ieri sera non ci sono, le emozioni invece sono state tantissime e la fiducia c’è tanto che Allegri ha coniato l’Hashtag #Iocicredo. 

    Il tweet post gara di Massimiliano Allegri ! Foto Twitter
    Il tweet post gara di Massimiliano Allegri ! Foto Twitter

     

    JUVENTUS – BAYERN MONACO 2-2 (43° Muller (B), 55° Robben (B), 63° Dybala (J), 76° Sturaro (J))

    Juventus (4-4-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Evra; Cuadrado, Khedira (69° Sturaro), Marchisio (46° Hernanes), Pogba; Mandzukic, Dybala (75° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Kimmich, Alaba, Bernat (74° Benatia); Vidal, Thiago Alcantara; Robben, Muller, Douglas Costa (84° Ribery); Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Douglas Costa (B), Lewandowski (B), Morata (J), Vidal (B)

     

  • Sorteggi Champions: Real e Bayern per Roma e Juve

    Sorteggi Champions: Real e Bayern per Roma e Juve

    L’urna di Nyon non è stato affatto benevola con le italiane, i sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno previsto due accoppiamenti da brivido per Juventus e Roma.

    I bianconeri di Massimiliano Allegri dovranno vedersela contro il Bayern Monaco mentre i giallorossi di Rudi Garcia dovranno fronteggiare il Real Madrid. 

    Sulla carta c’erano tre avversarie che le italiane avrebbero dovuto evitare, quelle che di solito sui giornali sono indicate con il massimo numero di stelle per pericolosità, ed invece la mano di Javier Zanetti ha pescato proprio due di quelle compagini.

    Cristiano Ronaldo e Robert Lewandowski | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo e Robert Lewandowski | Foto Twitter

    Veniamo ad analizzare le due sfidanti partendo dal Bayern Monaco. 

    La squadra di Guardiola è una vera e propria corazzata che in questa stagione si è ulteriormente rinforzata, tra l’altro proprio con l’arrivo di due ex bianconeri come Vidal e Coman, ed ha tra le proprie file un bomber inarrestabile come Robert Lewandowski ed un portiere come Neuer che contende a Gigi Buffon il titolo di miglior estremo difensore del mondo.

    I bavaresi sono arrivati agli ottavi dominando il proprio girone ottenendo 5 vittorie e solo una sconfitta in casa dell’Arsenal, segnando 19 reti e subendone solo 3.

    Per quanto riguarda i precedenti i bianconeri non possono certo sorridere, nella stagione 2012/13 i tedeschi eliminarono la Juventus di Antonio Conte ai quarti di finale con un doppio 2-0. Anche la Juve di Ferrara subì un cocente k.o. casalingo con il Bayern che costò l’eliminazione durante la fase a gironi.

    In quel k.o. del 2013 nel Bayern andò a segno anche Mario Mandzukic che ora dovrà cercare di trovare i gol dell’ex per trascinare i suoi ai quarti.

     

    Come detto anche per la Roma il sorteggio ha avuto un sapore amarissimo.

    Il Real Madrid è una squadra piena di talenti, uno su tutti il formidabile fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo, un gruppo di stelle che certamente mette brividi a tutte le difese avversarie.

    Gli uomini di Benitez, che al momento non paiono in una forma scintillante, hanno comunque vinto il proprio girone ottenendo cinque successi ed un solo pareggio, tra l’altro con un’altra grande squadra come il Psg. Le Merengues, nelle sei sfide della fase a gironi, hanno realizzato 19 gol subendone solo 3.

    Gli uomini di Garcia, che hanno ottenuto la qualificazione soltanto nell’ultima sfida contro il Bate Borisov, dovranno certamente crescere di condizione e convinzione per poter cercare di limitare Cr7 e compagni.

    I precedenti non sono poi così negativi, nell’ultima sfida disputata negli ottavi della Champions League 2007/08 furono i giallorossi a qualificarsi con un doppio successo per 2-1.

     

    Sorteggi Champions ottavi di finale
    Sorteggi Champions ottavi di finale

    Negli altri 6 abbinamenti si trovano almeno altre 2 partite interessantissime e che promettono spettacolo come Psg-Chelsea e Arsenal-Barcellona.

    Completano il quadro Gent-Wolfsburg, Dinamo Kiev-Manchester City, Psv-Atletico Madrid e Benfica-Zenit.

  • Bomba Juve, Vidal al Bayern e Pogba?

    Bomba Juve, Vidal al Bayern e Pogba?

    Ci sono sconquassi che si verificano in modo improvviso, come un tuono in piena notte che sveglia tutti e spaventa greggi di animali. La stessa cosa capita nel calciomercato, quando una bomba viene lanciata all’improvviso destando stupore e facendo tremare o sognare i supporters delle squadre coinvolte.

    Notizia della notte, ma neanche tanto improvvisa è che l’agente di Arturo Vidal sia in Baviera in queste ore per chiudere l’accordo con il Bayern Monaco con il benestare della Juventus, la quale nelle sue idee sarebbe più accondiscendente a far partire il cileno, negli ultimi anni più al centro di questioni extra-calcio che sul campo, piuttosto che il richiestissimo Pogba.

    Arturo Vidal di spalle con le altre stelle bianconere uscenti Pirlo e Tevez | Foto Twitter
    Arturo Vidal di spalle con le altre stelle bianconere uscenti Pirlo e Tevez | Foto Twitter

    Il Bayern per Vidal si era mosso da tempo attraverso dei sondaggi, Marotta & Co. avevano risposto “45 ma a 40 si chiude“, morale il fatto scatenante che ha fatto decidere il club tedesco è stata la cessione di Schweinsteiger la cui sostituzione naturale è stata trovata proprio nel cileno vincitore della Coppa America. La leva che può far chiudere la forbice economica tra domanda ed offerta, perché il Bayern ha offerto 30/35 milioni, è quel Mario Goetze che non è nel disegno di Guardiola. Ma la Juve a sua volta aveva fatto delle avances per l’ex giallorosso Benatia, visto come un ottimo rinforzo per la linea difensiva. Tra i due la preferenza di Max Allegri dovrebbe essere per il trequartista, ma chissà che la Juve non pensi di prendere due piccioni con una fava?

    Altra questione è quella che riguarda Paul Pogba, al momento la situazione è in stand-by ma sabato ci saranno le elezioni per la presidenza del club blaugrana e allora cosa potrebbe succedere? Bartomeu, candidato uscente e favorito ha detto che il prezzo imposto dalla Juventus è una follia e sarebbe assurdo anche pensare di comprare un giocatore per averlo da gennaio, visto che il blocco U.E.F.A. persiste e lui nel programma non prevede cessioni illustri. Laporta, l’altro candidato, invece ha dichiarato di averlo assolutamente e che è pronto a scatenarsi nell’asta per il francese, per farlo è pronto a muovere il mercato in uscita del Barcellona. Staremo a vedere.

    Arturo Vidal e Paul Pogba | Foto Twitter
    Arturo Vidal e Paul Pogba | Foto Twitter

    Intanto per Paul Pogba ci sono delle sirene d’oltre manica interessanti che fanno da antipasto alla settimana prossima. Infatti se Marotta tende a portare questa telenovela fino alla fine del mercato, magari uscendone con ancora Pogba nella rosa, Raiola non è dello stesso avviso e anzi vorrebbe trovare un acquirente per il suo assistito al più presto.

    Nel suo viaggio in Inghilterra ha incontrato l’entourage del Manchester City che è pronto a muoversi con un’offerta fatta di liquidi ed una contropartita tecnica interessante. Si tratta di David Silva, il trequartista spagnolo che Allegri già ai tempi del Milan bramava.

    Insomma la signora ha alcuni gioielli che hanno appeal e ha l’occasione per rifarsi il trucco ancora una volta o sarà la volta buona di quella famosa rivoluzione invocata da Conte l’estate scorsa, rivista e corretta da Max Allegri?