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  • L’Inter va in semifinale, il sogno Europa League continua

    L’Inter va in semifinale, il sogno Europa League continua

    Una partita che sarebbe potuta finire con un vantaggio più ampio ma che alla fine ha avuto un esito felice: l’Inter ha sconfitto 2-1 il Bayer Leverkusen ed ha ottenuto il pass per la semifinale di Europa League.

    Una partenza super con i gol di Barella e Lukaku che hanno subito spianato la strada, i nerazzuri però si sono complicati la vita permettendo ad Havertz di accorciare le distanze e fallendo poi una serie incredibili di occasioni.

    Un Lukaku in versione extralusso, un ottimo Barella ed un Eriksen che è parso in grado di inventare calcio nella mezz’ora abbondante in cui è stato in campo, le note positive.

    I troppi errori e l’infortunio muscolare di Sanchez, che probabilmente toglierà un’alternativa a Conte, invece le note negative.

    Da segnalare due calci di rigore concessi all’Inter dall’arbitro Del Cerro Porteno, uno per un tocco di mano di Sinkgraven ed uno per fallo su Eriksen, entrambi tolti dopo consulto VAR per tocco di spalla il primo e per fallo di mano in attacco di Barella il secondo.

    Veniamo al racconto del quarto di finale di Europa League di Dusseldorf.

    Partenza molto aggressiva dell’Inter che pressa e non permette giocate semplici al Bayer. Al 15° l’Inter passa in vantaggio con una giocata di squadra, Lukaku prova il tiro ma la palla è respinta, ci pensa Barella con un bel rasoterra a trovare il vantaggio. Al 21° arriva il raddoppio, Lukaku difende il pallone e riesce a girarsi e a toccare di quel tanto per metterla in rete. Passano 2 minuti e Lukaku in contropiede ha una chance enorme ma Hradecky non si fa superare. Il calcio è tremendo gol sbagliato e gol subito, sul fronte opposto infatti Havertz riesce a farsi trovare in area e a battere Handanovic. Partita vivacissima, passa un minuto e l’arbitro concede un rigore per tocco di braccio di Sinkgraven, rivisto al VAR il rigore viene tolto. I nerazzurri calano l’intensità, Diaby si accende e comincia a creare problemi. Il primo tempo si chiude con l’Inter avanti per 2-1.

    La ripresa comincia senza sostituzioni. L’Inter ha subito una buona occasione con Gagliardini ma il suo tiro è respinto da Lukaku. E’ una buona Inter anche nel secondo tempo che però non riesce a trovare il colpo vincente. Al 61° brutta palla persa al limite da Barella, Demirbay tira, Handanovic alza in corner. Al 65° doppia occasione per Sanchez, prima calcia addosso del portiere un super assist di Eriksen, poi ci riprova ma trova la difesa. Le occasioni fioccano, al 76° ci prova Moses ma Hradecky si supera e salva. Al 79° brivido, gran cross di Bailey che attraversa tutta l’area e si spegne sul fondo. Al 87° l’Inter rimane in dieci per un problema muscolare di Sanchez con le finestre per i cambi tutte usate da Conte. Il cileno stringe i denti e con una fasciatura rientra. Al 90° fallo commesso su Eriksen, l’arbitro concede il rigore, c’è però un fallo di mano di Barella il VAR lo toglie. Nonostante l’assedio finale la squadra di Conte tiene e vola in semifinale.

    INTER – BAYER LEVERKUSEN 2-1 (15° Barella (I), 21° Lukaku (I), 25° Havertz (B))

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Bastoni (84° Skriniar); D’Ambrosio (59° Moses), Barella, Brozovic, Gagliardini (59° Eriksen), Young; Lukaku, Lautaro Martinez (64° Sanchez).

    Allenatore: Conte.

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Hradecky; L.Bender (86° Bellarabi), Tah, Tapsoba, Sinkgraven (68° Wendell); Palacios (59° Bailey), Baumgartlinger (68° Amiri); Havertz, Demirbay, Diaby; Volland (85° Alario).

    Allenatore: Bosz.

    Arbitro: Del Cerro Porteno.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Sinkgraven (B), L.Bender (B), Eriksen (I), Tapsoba (B), Barella (I)

    Nell’altro quarto di finale di serata il Manchester United ha avuto la meglio del Copenhagen solo ai tempi supplementari, grazie ad un calcio di rigore trasformato da Bruno Fernandes.

  • Champions: che impresa l’Atalanta, altro successo Juve

    Champions: che impresa l’Atalanta, altro successo Juve

    Serviva una vera e propria impresa calcistica, sembrava una montagna impossibile da scalare ed invece l’Atalanta è riuscita a rendere il sogno una vera e dolcissima realtà.

    Già data per spacciata dopo 3 sconfitte nelle prime tre gare, la Dea ha saputo rialzare la testa ed arrivare a questa gara con tutte le porte ancora aperte.

    La gara in Ucraina sembrava comunque uno scoglio difficile da superare, i nerazzurri di Bergamo invece hanno giocato un match di altissimo livello ed hanno trovato un grande successo, firmato dai gol di Castagne, Pasalic e Gosens tutti e tre nella ripresa, che permette a giocatori e tifosi di continuare a sognare.

    Una Juventus decisamente inedita, con tante assenze, ha chiuso il girone di Champions da imbattuta uscendo dalla BayArena con un 2-0 maturato tutto nei minuti finali (CR7 ed Higuain i marcatori) proprio quando Maurizio Sarri ha messo in campo Dybala per comporre il trio d’attacco che molti vorrebbero vedere sempre in campo.

    Davvero positivo anche il duo di centrali Demiral e Rugani.

    Veniamo al racconto delle italiane in Champions partendo dalla gara in Ucraina dell’Atalanta. 

    La partenza vede l’Atalanta provare a fare la gara con lo Shakhtar in attesa e pronto a lanciarsi in rapide ripartenze. Al 5° clamorosa palla gol per i nerazzurri, Ismaily sbaglia il retropassaggio ma Muriel anziché tirare, su assist di Gomez, cerca Pasalic, anche il croato non sfrutta l’occasione, Pyatov si salva. L’Atalanta ci riprova anche con Gomez ma al 15° trema, Kovalenko trova il gol del vantaggio ma il guardalinee alza la bandierina, il VAR conferma. I padroni di casa provano a crescere con Taison che cerca di entrare in partita ma gli uomini di Gasperini reggono. Al 37° super parata di Gollini che mette in corner il colpo di testa da pochi passi di Moraes. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni. Come ad inizio gara anche nella ripresa è l’Atalanta a fare la partita. Al 50° ci prova Muriel su calcio di punizione, Pyatov alza in corner. Al 56° Muriel, già ammonito, entra in scivolata e commette fallo, l’arbitro decide di non dare il secondo giallo all’attaccante colombiano. Al 64° altra grande parata di Gollini, l’azione però era stata fermata per fuorigioco. Al 66° Castagne riesce a trovare sotto porta il gol su assist di Gomez, si alza però la bandierina del guardalinee, l’azione però non è semplice da decidere, il VAR deve valutare. Il VAR ribalta la decisione, il gol è buono. Gli ucraini tentano una reazione così facendo si aprono varchi per l’Atalanta che però non sfrutta il contropiede. Al 77° Dodo commette fallo di reazione che gli costa il rosso diretto. Al 80° arriva il raddoppio, calcio di punizione laterale di Malinovsky che pesca Pasalic per il 2-0 dell’Atalanta. Al 86° gran tiro da fuori di Ismaily, la traversa dice di no. Al 91° super Gollini a deviare un gran rasoterra da fuori. Al 94° pasticcio di Stepanenko che serve Gosens, il tedesco da due passi non perdona. E’ impresa, l’Atalanta di Gasperini batte lo Shakhtar ed ottiene la qualificazione agli ottavi di Champions.

     

    SHAKHTAR DONETSK – ATALANTA 0-3 (66° Castagne, 80° Pasalic, 94° Gosens)

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Krystov, Matviienko, Ismaily; Alan Patrick, Stepanenko; Tete (59° Marlos), Kovalenko (71° Solomon), Taison; Moraes.

    Allenatore: Castro.

    Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Masiello (61° Malinovsky), Djimsiti, Palomino; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (90° Hateboer); Muriel (71° Ibanez).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Muriel (A), Alan Patrick (S), Freuler (A), Hateboer (A).

    Espulso: Dodo (S).

     

     

    Passiamo adesso alla gara di Leverkusen tra Bayer e Juventus.

    Inizio gara su ritmi bassi, con i tedeschi a gestire maggiormente il pallone. Al 10° primo squillo Juve, Danilo pesca Higuain in profondità, il Pipita anziché tirare cerca l’assist, CR7 non ci arriva. Risposta Bayer con un gran tiro di Diaby che centra il palo. Al 21° si vede Cristiano Ronaldo, ottimo il movimento ma il suo diagonale non trova la porta per poco. Immediata risposta tedesca con un bel tiro di Bellarabi, Buffon respinge. Dopo una lunga serie di minuti senza emozioni arriva una bella chance per Higuain che da dentro l’area calcia alto. Al 44° Havertz viene liberato in area al momento del tiro pero Demiral si oppone e mette in corner. Senza recupero si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° bel filtrante di Bernardeschi per Ronaldo che calcia e trova il gol, si alza la bandierina, rete annullata. E’ una Juve però che cresce e trova anche giocate di qualità. I ritmi rimangono bassi, non si vedono occasioni pericolose da ambo le parti. Al 75° bellissima azione della Juventus con Pjanic che lancia Dybala, la Joya dal fondo mette in mezzo per CR7 che da due passi non sbaglia. Il Leverkusen prova una reazione ma Buffon non viene praticamente mai impegnato. Al 92° arriva anche il raddoppio, Higuain si trova una palla al limite e lascia partire il rasoterra che batte il portiere. Finisce così, la Juve, se pur con molte assenze, vince anche a Leverkusen e chiude con 16 punti il proprio girone di Champions.

     

    BAYER LEVERKUSEN – JUVENTUS 0-2 (75° Cristiano Ronaldo, 92° Higuain)

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Hradecky; L. Bender, Dragovic, S. Bender, Sinkgraven; Bellarabi (66° Bailey), Demirbay (66° Baumgartlinger), Aranguiz, Diaby; Havertz, Alario (82° Volland).

    Allenatore: Bosz.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Danilo, Demiral, Rugani, De Sciglio; Cuadrado (93° Muratore), Pjanic, Rabiot (85° Matuidi); Bernardeschi (66° Dybala); Higuain, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Bastien.

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata tutto facile per Psg e Real che battono rispettivamente 5-0 il Galatasaray e 3-1 il Bruges. Vincono anche Bayern Monaco, 3-1 sul Tottenham, e l’Olympiacos, 1-0 contro la Stella Rossa. Nel girone della Juve l’Atletico Madrid batte 2-0 la Lokomotiv Mosca e si qualifica. Fa il suo dovere il Manchester City che espugna 4-1 il campo della Dinamo Zagabria.

     

  • Champions League: tris per la Juve, doccia gelata per l’Atalanta

    Champions League: tris per la Juve, doccia gelata per l’Atalanta

    Una serata di Champions League dal doppio volto: sorriso per la Juventus che all’Allianz batte tre a zero il Bayer Leverkusen, beffa atroce per l’Atalanta che a San Siro subisce il gol del 1-2 al 95°.

    Partiamo proprio dai bergamaschi che nella prima casalinga di Champions (giocata però sul palcoscenico di San Siro) hanno disputato una gara di altissimo livello, hanno fallito un rigore sullo 0-0, l’hanno sbloccata al 28° con Zapata e poi, dopo il pareggio dello Shakhtar sul finire della prima frazione, hanno continuato a creare numerose palle gol subendo però la peggiore delle beffe, un contropiede al 95° che ha regalato i 3 punti agli ucraini.

    Un’Atalanta decisamente all’opposto rispetto a quella vista a Zagabria, una squadra che avrebbe meritato i 3 punti ma che alla fine si ritrova a quota zero nel proprio girone di Champions.

    Tutta altra storia per la Juventus che sul proprio campo ha vinto con discreta facilità contro il Bayer Leverkusen (zero tiri nella porta di Szczesny).

    Grande protagonista Higuain che ha segnato il gol del 1-0 e poi nel secondo tempo ha fornito l’assist per il 2-0 di Bernardeschi. Una Juve forse un po’ lenta nel primo tempo ma che poi quando ha accelerato ha chiuso agevolmente il match.

    Gioia nel finale anche per Cristiano Ronaldo che dopo un paio di gol falliti, per merito anche del portiere avversario, ha trovato la rete del definitivo 3-0.

     

    Veniamo al racconto della prima casalinga, a San Siro, dell’Atalanta in Champions League. 

    Dopo il tremendo Poker incassato dalla Dinamo Zagabria all’esordio, l’Atalanta ha l’obbligo di trovare un immediato riscatto e la partenza è decisamente positiva con i nerazzurri di Gasperini molto propositivi. Al 14° chance enorme per la Dea, Ilicic viene toccato in area e si conquista così un calcio di rigore, dagli 11 metri va proprio lo sloveno ma Pyatov respinge la sua conclusione. L’Atalanta non si demoralizza e torna ad attaccare, al 28° grande imbucata di Ilicic per Pasalic, quest’ultimo va al tiro ma la palla si schianta contro il palo. La gioia del gol è solo rimandata perché pochi secondi dopo Hateboer pennella un bel cross, Pyatov buca l’uscita e Zapata di testa deposita in gol. La rete sveglia gli ucraini che cominciano a premere e al 41° pervengono al pareggio: grande imbucata di Patrick per Moraes che prima supera Gollini e poi deposita in rete. Nel recupero grosso brivido per i bergamaschi, Marlos su punizione crea una traiettoria quasi perfetta che si schianta sulla traversa. Si va al riposo sul 1-1.

    Il secondo tempo riparte senza cambi nelle due formazioni. E’ un inizio brillante con potenziali chances da ambo i lati. Al 63° clamorosa occasione per Zapata, il colombiano si lancia in scivolata sul perfetto rasoterra di Gomez ma non riesce a trovare la porta per pochi centimetri. Passano 5 minuti e Zapata si trova nuovamente davanti a Pyatov, la conclusione è forte ma il portiere chiude lo specchio. Gli uomini di Gasperini insistono e tengono in mano il pallino del gioco ma non riescono a trovare il gol del vantaggio. L’Atalanta respira per qualche minuto, subisce qualche potenziale pericolosa ripartenza e poi torna ad attaccare con Malinovsky che ci prova dal limite al 87°, palla fuori di niente. Al 91° ripartenza dell’Atalanta, Muriel si libera con una gran giocata, mette in mezzo ma nessuno riceve, la palla rimane giocabile ed arriva a Gomez che gira subito, Pyatov è nuovamente attento. Al 95° arriva una beffa clamorosa, lo Shakhtar attacca sfruttando l’Atalanta sbilanciata, il pallone arriva in area a Solomon che dopo un rimpallo si ritrova con la porta spalancata e mette in rete il definitivo 1-2, poco dopo arriva infatti il fischio finale. Una doccia gelata per un’ottima Atalanta che rimane a 0 punti nel suo girone di Champions. 

     

    ATALANTA – SHAKHTAR DONETSK 1-2 (28° Zapata (A), 41° Moraes (S), 95° Solomon (S))

    Atalanta (3-4-3): Gollini; Toloi, Masiello (68° Muriel), Palomino; Hateboer (57° Gosens), De Roon, Pasalic, Gosens; Ilicic (57° Malinovsky), Zapata, Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Bolbat (93° Dodò), Kryvstov, Matviienko, Ismaily; Alan Patrick (69° Solomon) Stepanenko; Marlos (86° Konoplyanka), Kovalenko, Taison; Moraes.

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Kryvstov (S), Stepanenko (S), Ilicic (A), Moraes (S), De Roon (A), Bolbat (S), Toloi (A), Malinovsky (A).

     

    Passiamo ora alla gara dell’Allianz Stadium tra Juventus e Bayer Leverkusen. 

    L’inizio di gara è decisamente equilibrato con i tedeschi che cercano di pressare impedendo alla Juve di giocare facile. I bianconeri crescono e dopo un paio di palle geniali di Pjanic non sfruttate, al 17° Higuain approfitta di un errore di Tah, controlla e dal limite trova l’angolo basso. La reazione del Bayer non è poi così veemente, la Juventus prova a controllare ed eventualmente a ripartire. Al 38° si rivede la Juve, ancora Higuain che calcia di forza, il portiere è bravo a respingere. Il Leverkusen sostanzialmente non si rende mai pericoloso e si va così al riposo con i padroni di casa avanti sul 1-0.

    Si riparte con un cambio nel Bayer Leverkusen, fuori Demirbay, dentro Amiri. I tedeschi sembrano più convinti, la Juve più attendista. Al 57° gran giocata di Cuadrado che serve Ronaldo al limite, CR7 calcia a botta sicura ma Radecky salva. Al 62° Ronaldo imbuca per Higuain, il Pipita va sul fondo e prova a renderla al portoghese che la manca ma alle sue spalle c’è Bernardeschi che non può sbagliare. Il Bayer cerca di pressare ancora in maniera più intensa ma dietro Cuadrado chiude tutto. Al 74° altra sfida Ronaldo-Radecky e anche stavolta vince il portiere che respinge la conclusione del portoghese. Al 78° distrazione della difesa bianconera e per poco Paulinho non beffa Szczesny in uscita. Al 89° però Radecky è costretto a capitolare nella sfida con CR7, il portoghese, servito da Dybala, piazza il rasoterra tra le gambe del portiere per il gol del 3-0. Finisce così, dopo il pari del Wanda Metropolitano, la Juve ottiene il primo successo in questa Champions 2019/20.

     

    JUVENTUS – BAYER LEVERKUSEN 3-0 (17° Higuain, 62° Bernardeschi, 89° Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-2-1): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Khedira (74° Bentancur), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (78° Ramsey), Cristiano Ronaldo; Higuain (83° Dybala).

    Allenatore: Sarri.

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Hradecky; Weiser, Tah, S. Bender, Wendell; Havertz, Aranguiz (81° Sinkgraven), Baumgartlinger, Demirbay (46° Amiri); Volland, Alario (68° Paulinho).

    Allenatore: Bosz.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Aranguiz (B), Cuadrado (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Sorprese nelle altre gare di serata, il Real Madrid rimonta ma viene fermato sul 2-2 in casa dal Brugge. Un gol di Icardi regala i tre punti al Psg in casa del Galatasaray. Tutto facile per il Bayern Monaco che espugna il campo del Tottenham per 7-2. Netta vittoria, 3-1, della Stella Rossa contro l’Olympiacos. Nel girone della Juve vince anche l’Atletico Madrid, 2-0 in casa della Lokomotiv Mosca. Nel girone dell’Atalanta il City batte 2-0 la Dinamo Zagabria.

  • Roma, arrivano i tre punti, ma che sofferenza!

    Roma, arrivano i tre punti, ma che sofferenza!

    Roma e Bayer Leverkusen danno vita ad un’altra partita folle, stavolta però i giallorossi alla fine riescono a sorridere.

    Una Roma praticamente perfetta nei primi 45 minuti, segna due gol, e ne sbaglia altrettanti. Ad inizio ripresa però, gli uomini di Garcia si fanno rimontare, rischiano di subire il sorpasso ma riescono a reagire e con il rigore trasformato da Pjanic, portano a casa tre punti di fondamentale importanza per la qualificazione agli ottavi di Champions League. 

    Salah e Pjanic | Foto Twitter
    Salah e Pjanic | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Garcia decide di schierare la sua Roma con il 4-3-3 che vede il rientro di De Rossi a centrocampo, l’arretramento di Florenzi in difesa sulla fascia ed un tridente offensivo composto da Salah, Dzeko e Gervinho.

    Schmidt lascia in panchina Bellarabi ed opta per un 4-4-2 con Kiessling a far compagnia in attacco al Chicharito Hernandez.

    La gara si mette subito bene, il Bayer parte con aggressività e pressione ma dopo soli due minuti il contropiede giallorosso è devastante e Salah si trova solo davanti a Leno, battendolo con un tiro che il portiere riesce solo a toccare.  A questo punto i tedeschi provano a giocar palla ma la Roma continua a far paura in ripartenza ed al 29° arriva il raddoppio: contropiede veloce dei giallorossi, palla a Dzeko che si lancia e davanti al portiere non sbaglia. Passa solo un minuto e il bosniaco si mangia il possibile 3-0 calciando alto dopo l’ennesima ripartenza. Il Bayer non riesce a rendersi praticamente quasi mai pericoloso ed è ancora Salah ad avere la palla buona ma sul più bello non trova ne Dzeko ne Gervinho soli in area. La frazione si chiude con un’altra chance sprecata da Salah.

    Si riparte con Bellarabi al posto di Kiessling e il Bayer trova subito il gol, Kampl s’inventa la giocata, palla bassa dietro per l’accorrente Mehmedi che batte Szczesny. Le Aspirine prendo coraggio, i padroni di casa sembrano impauriti e al 51° Hernandez evita il fuorigioco e batte il portiere polacco per il gol che vale il 2-2. La Roma è completamente sotto shock ma per fortuna dei giallorossi, Bellarabi prima spreca un contropiede facilissimo, anche per l’opposizione di Manolas, poi Hernandez scivola al momento del tiro. Passano i minuti e gli uomini di Garcia provano a crescere cercando di chiudere nella propria metà campo gli ospiti. Il Bayer perde il neontrato Bellarabi e poco dopo stessa sorte tocca anche alla Roma con Maicon, anche lui subentrato nella ripresa. Al 79° colpa di scena, dopo una mischia in area Salah viene steso ad un passo dalla linea, è rigore e rosso per Toprak. Pjanic dal dischetto trasforma. Gli ultimi minuti sono d’intensa sofferenza, i tedeschi provano a spingere, la Roma tiene e dopo 4 minuti di recupero il popolo dell’Olimpico può esultare.

     

    ROMA – BAYER LEVERKUSEN 3-2 (2° Salah (R), 29° Dzeko (R), 46°Mehmedi (B), 51° Hernandez (B), 80° rig.Pjanic (R))

    Roma (4-3-3): Szczesny; Florenzi (56°Maicon (77°Torosidis)), Manolas, Rudiger, Digne; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Salah, Dzeko, Gervinho (68°Iturbe).

    Allenatore: Garcia.

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Mehmedi (88°Brandt), Toprak, Kampl, Calhanoglou; Kiessling (46°Bellarabi (73° Kramer)), Hernandez.

    Allenatore: Schmidt.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Papadopoulos (B), Torosidis (R), Szczesny (R)

    Espulso: Toprak (B)

  • Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma è terminata con il punteggio di 4-4; gara strana, pazza, dai mille risvolti ed errori. Partita nella quale la Roma rinvia l’appuntamento con la vittoria, deve recitare il mea culpa la squadra di Garcia che, per colpa principalmente propria, butta alle ortiche un pezzo importante di qualificazione agli ottavi. Troppi errori individuali per De Rossi  e compagni a cui va attribuito il merito di essere stati in grado, nel primo tempo, di rimontare la doppietta di Hernandez proprio con capitan futuro.

    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma
    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma

    Nel secondo tempo è rabbiosa la Roma riesce con la ormai consueta magia di Pjanic a ribaltare la sfida in apertura di tempo e la rete di Iago Falque sembra far pendere l’ago della bilancia a favore della Roma, ma iniziano gli ultimi sei pazzi minuti della squadra di Garcia, che si abbassa lasciando campo ai giocatori di Schmit, bravo e fortunato Kampl a trovare il gol del 3-4 ma un minuto dopo, è Mehmeti ad approfittare della ennesima dormita della Roma approfittando del cross rasoterra di Wendell. Ora sono solo 2 i punti della Roma nel girone E di Champions League, ancora tre gare, tra cui quella al Camp Nou, per una squadra destinata a non poter più sbagliare se ci vuole essere ancora a febbraio.

    Subito Bayer subito brivido con Hernandez che impatta male di testa da ottima posizione, sulla linea dell’area piccola, e la palla va oltre la traversa. Al 3′ calcio di rigore per il Bayer Leverkusen: Calhanoglu, dalla fascia, effettua un cross ma Torosidis tocca la palla con il braccio destro, inizialmente Kassai fa proseguire ma l’assistente di porta fa cambiare idea al direttore di gara: batte Hernandez mandando la palla a sinistra in rete. Al 12′ bel lancio di Pjanic per Gervinho che scatta in posizione regolare ma Leno esce e spazza; al 16′ Salah per Pjanic, destro e respinta di pugno di Leno; al 19′ ancora Hernandez: pressing alto dei tedeschi che rubano palla a Digne con Hernandez il quale serve Kampl che lo lancia nello spazio, il messicano è in posizione regolare, tira, respinta di Szczsny ma la palla ritorna a Hernandez che di piatto supera il portiere della Roma. Al 29′ accorcia le distanze la Roma: calcio d’angolo di Pjanic respinta di Leno, colpo di testa di Manolas che serve De Rossi il quale stoppa di petto e supera il portiere di casa con un tocco sporco. Al 31′ cross di Bellarabi, da destra,Szczsny in uscita tocca la palla quel tanto che basta per mandare fuori tempo Hernanedz. Al 37′ De Rossi, porta la partita sul 2-2: punizione dalla destra di Pjanic, De Rossi salta e di ginocchio manda la palla nell’angolino, nulla da fare per Leno.

    Al 49′ grande intervento di Leno che alza la palla sopra la traversa; al 50′ piazzato di Pjanic, centrale, para Leno. Al 52′ grande slalom di Gervinho che prende in infilata i suoi avversari, arriva davanti a Leno che è bravo a respingere; al 53′ punizione di Pjanic e palla alla sinistra di Leno per il nuovo vantaggio della Roma. Al 62′ mancino di Naingollan, dal limite dell’area, Leno para a terra. Al 66′ Brandt si inserisce in velocità, controllo e tiro parato da Szczsny; al 70′ contropiede della Roma con Florenzi che entra in area di rigore, tira di destro ma Leno, con il polso destro, respinge la palla, che si impenna, e Iago Falque di testa centra la parte superiore della traversa. Al 72′ arriva il quarto gol della Roma: contropiede con Pjanic che lancia sulla fascia sinistra Gervinho il quale punta Tah, si accentra e serve Iago Falque, in area di rigore, che da solo, si sinistro, di prima, supera Leno. Al 75′ colpo  di testa di Papadopoulos, centrale, parato da Szczsny. All’84 Kampl, parte da destra, rientra sul sinistro e effettua un tiro a giro con la palla che va ad infilarsi nell’angolo alto alla destra di Szczsny, per il 3-4. Un minuto dopo il pareggio del Bayer in una partita infinita: cross rasoterra di Wendell e palla per Mehmedi che deve solo appoggiare la palla in porta. Al 90′ contropiede Bayer Leverkusen con Hernandez che tira dal limite dell’area e la palla esce di poco.

    BAYER LEVERKUSEN – ROMA 4-4 (3′, 19′ Hernandez rig.; 29′, 37′ De Rossi; 54′ Pjanic; 72′ Iago Falque; 84. Kampl; 85. Mehmedi)

    BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kramer [65. Brandt], Toprak [79. Yurchenko]; Bellarabi [56. Mehmedi], Kampl, Calhanoglu; Hernandez  All: Schmit

    ROMA (4-4-2): Szczsny; Torosidis, Rudiger, Manolas, Digne; Florenzi [88. Iturbe], De Rossi, Naingollan, Pijanic; Salah [61. Iago Falque], Gervinho [85. Dzeko].  All: Rudi Garcia

    ARBITRO: Kassai (Ung)  Assistenti: Ring e Toth   Quarto Uomo: Berretyan   Addizionali: Bognar – Szabo

    Ammoniti: 23. Naingollan [R]; 34. De Rossi [R]; 36. Kramer [B]; 88. Wendell [B]

    Angoli: 4-6  Recupero: 0 + 3

  • Tris del Bayer Leverkusen, Lazio eliminata

    Tris del Bayer Leverkusen, Lazio eliminata

    Il Bayer Leverkusen centra la qualificazione alla fase a gironi della Champions League 2015/2016 sconfiggendo per 3-0 una Lazio in confusione dopo aver subito la prima rete al 40′ del primo tempo; la squadra di Pioli non è più stata in grado di reagire e di tentare di raddrizzare il risultato che si stava mettendo a favore dei tedeschi. Il primo gol del Bayer Leverkusen è stato un autentico regalo di De Vrij incapace di spazzare in area di rigore una palla vagante favorendo il gol di Calhanoglu; da li in poi la strada è stata completamente in salita con la Lazio incapace di reagire e di creare situazioni pericolose da gol; in avvio di ripresa subito il secondo gol del Bayer Leverkusen ha aggravato la situazione già difficile che si è definitivamente posta appannaggio dei tedeschi quando Mauricio è stato espulso per doppia ammonizione al 67. La definitiva terza rete arriva a due minuti dalla fine ed in contropiede.

    Bellarabi autore della terza rete che manda il Bayer Leverkusen alla fase a gironi
    Bellarabi autore della terza rete che manda il Bayer Leverkusen alla fase a gironi

    La Lazio ha perso in un sol colpo partita, qualificazione ai gironi di Champions League e quasi 40 milioni di ricavi. Invece la truppa di Lotito si dovrà accontentare della Europa League; è la quinta volta nelle ultime sette stagioni che le squadre italiane non riescono a superare l’ostacolo del turno preliminare, dopo la riforma voluta dal Presidente Uefa Michael Platini soltanto la Fiorentina nel 2009 e il Milan nel 2013 sono riuscite a passare il turno.

    CRONACA DELLA GARA:

    3′ pasticcio difensivo della difesa tedesca, cincischiano i due centrali difensivi e la palla staziona pericolosamente in area di rigore con Leno che è costretto all’uscita.

    6′ diagonale di Bellarabi, con la palla che attraversa tutta l’area di rigore ma nessuno ne sa approfittare.

    16′ destro di Calhanoglu da fuori area e la palla va alta sopra la traversa

    18′ Basta da fuori area si inventa una conclusione a foglia morta, da posizione molto defilata sulla fascia destra con la palla che esce alta sulla parte alta della rete

    18′ tiro di Calhanoglu, dal limite dell’area, ma la palla è respinta da Berisha

    25′ colpo di testa di Calhanoglu e la palla si stampa sulla traversa con Berisha fermo, immobile

    26′ testa di Papadoupolos, su cross di Calhanoglu, palla fuori.

    17′ Candreva serve Keita che, sulla corsa, entra in area di rigore, di sinistro conclude in diagonale la Lendo blocca la palla

    30′ Keita conclude da dentro l’area di rigore, di destro sul primo palo ma Lendo devia in calcio d’angolo

    39′ gol del vantaggio per il Bayer Leverkusen: azione partita da destra, De Vrij non esce a rinviare il pallone e Kiessling tira di destra, la palla rimpalla su tre gambe e giunge a Calhanoglu che, di destro, di piatto supera Berisha

    48′ Seconda rete del Bayer: Bellarabi serve in profondità Mehmedi, con Mauricio che sbaglia l’intervento e fulmina Berisha sul primo palo.

    50′ tiro di sinistro di Calhanoglu, dopo un 1/2 con Bellarabi, Berisha, in uscita, si oppone

    52′ Bender da fuori area calcia, di potenza e Berisha alza la sfera in calcio d’angolo

    65′ destro di Bellarabi, da dentro l’area di rigore e la palla, deviata, scorre in calcio d’angolo

    67′ la Lazio rimane in dieci uomini per l’espulsione, per doppia ammonizione, di Mauricio per fallo su Kiessling.

    88. Terza rete del Bayer Leverkusen: contropiede perfetto, perfetto l’incrocio sull’asse Kiessling-brandt con quest’ultimo che serve Bellarabi il quale può depositare a porta vuota dopo l’assist del primo.

    BAYER LEVERKUSEN – LAZIO 3-0 (37° Calhanoglu; 48° Mehmedi; 88° Bellarabi)

    BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1):Leno; Hilbert, Papadoupolos, Tah, Wendell; Kramer, Bender; Bellarabi [], Calhanoglu [79. Kruse], Mehemedi [75. Brandt]; Kiessling A disp: Kresic, Donati, Andrè Ramalho, Boenisch, Seung-WooAll: Roger Schmidt

    LAZIO (3-4-4): Berisha; Mauricio, De Vrij, Radu [55.Kishna]; Basta, Onazi [81. Morrison], Parolo, Lulic; Candreva, Keita, Felipe Anderson [69. Gentiletti] A disp: Guerrieri, Konko, Cataldi, Milinkovic-Savic. All: Stefano Pioli

    AMMONITI: 37’Bellarabi [B]; 59. Mauricio [L]; 66. Wendell [B]; 71. Parolo [L]; 74. Lulic [L]; 85. Hilbert

    ESPULSI: 67. Mauricio [L]

    RECUPERO: 0 + 3

    CALCI D’ANGOLO: 7-3

    ARBITRO:  Carlos Velasco Carballo

    ASSISTENTI: Roberto Alonso e Juan Juste

    ARBITRI D’AREA: Jesus Jil Manzano e Carlos Del Cerro

     

  • Tutti con la Lazio, a Leverkusen per un sogno

    Tutti con la Lazio, a Leverkusen per un sogno

    Manca ormai poco. Alla vigilia della gara di ritorno del playoff di Champions League in programma domani alla BayArena il clima è già caldo. La Lazio sogna una qualificazione alla fase a gironi della e a dividere i biancocelesti di Pioli da una competizione che manca da tredici anni sono solo novanta minuti contro un Bayer Leverkusen forte ma che, come dimostrato all’andata, non è imbattibile.

    Una gara già fondamentale prima dell’inizio di settembre, un motivo per iniettarsi fiducia e dimostrare di essere una grande squadra, sfruttare i punti deboli dell’avversario e non concedere spazi devono essere i due obiettivi principali domani. Due risultati su tre.

    Vantaggio minimo ma di vitale importanza per i capitolini, perché l’1-0 firmato da quel Keita Balde che sembrava già sul punto di partire ha significato tanto. Risultato milgiore non si poteva chiedere dopo una gara di sofferenze in cui la Lazio ha saputo soffrire e colpire al momento giusto, quando la stanchezza cominciava ad affiorare. Il segno del destino, perché probabilmente senza l’infortunio di Miro Klose il giovane spagnolo di origini senegalesi non sarebbe entrato ma a soli vent’anni ha deciso un incontro importantissimo, lasciandosi scivolare ogni tipo di pressione di dosso e diventando l’eroe di Roma per una notte. Un’azione personale da vero fenomeno con l’uomo della provvidenza, dopo aver tagliato la difesa avversaria, ha messo alle spalle del portiere tirando fuori in un urlo tutta la gioia mischiata alla rabbia. Quella di chi si era sentito fuori da un progetto ma che in poco tempo, complice anche l’infortunio di Klose, ha riscalato posizioni nelle gerarchie di Pioli.

    Miro Klose | Foto Twitter
    Miro Klose | Foto Twitter

    La Lazio va a Leverkusen quindi con un vantaggio ma non dovrà fare l’errore di chiudersi, visto il potere offensivo della squadra allenata da Roger Schmidt. Da temere c’è il solito Calhanoglu che, nell’ultima gara disputata in Bundesliga, ha timbrato il cartellino con una stupenda punizione dando la vittoria ai suoi. Dati alla mano nelle ultime cinque sfide casalinghe il Bayer non ha mai perso, quattro vittorie e un pareggio il rullino di marcia dei tedeschi ma la Lazio può contare sulla solidità difensiva e la vena realizzativa degli uomini davanti, che saranno pur giovani, ma hanno un potenziale incredibile.

    Si preannuncia una gara vibrante come all’andata, dove si è visto un solo gol ma dove le tante azioni confezionate dalle due formazioni ne avrebbero potuti portare altri. L’arbitro dell’incontro reso noto dall’Uefa sarà lo spagnolo Carlos Velasco Carballo.

    Il capitano dei tedeschi Lars Bender ha le idee chiare:

    “Dobbiamo essere più freddi, cercare di segnare il prima possibile e poi giocarcela. Sarà una partita aperta, una battaglia come all’andata”.

    Psicologicamente arriva bene il Bayer, dopo la vittoria sull’Hannover, così come la Lazio, che ha liquidato il Bologna sabato, perdendo però un perno del suo centrocampo, ovvero Lucas Biglia, il cui posto potrebbe essere preso da Parolo, con Lulic avanzato a centrocampo, mentre il principale candidato a sostituire l’argentino, ovvero l’azzurrino Cataldi, non sarà nell’undici titolare, almeno secondo le indiscrezioni della vigilia.Lucas Biglia

    Biancocelesti quindi sfortunati e che dovranno fare a meno per qualche settimana della loro “mente”, oltre che dei due attaccanti Klose e Djordjevic, ai box ancora per un po’. Tranquilla ma non troppo quindi la formazione italiana che non potrà rilassarsi visto che saranno i tedeschi a provare a prendere in mano il pallino del gioco, attaccando ma allo stesso tempo lasciando qualcosa. La difesa del Bayer Leverkusen non è parsa certo insuperabile. Papadopoulos e il giovane Jonathan Tah sono fisici ma in velocità possono andare in difficoltà e, se Hilbert sulla destra è parso affidabile, non si può dire la stessa cosa di Wendell sulla fascia sinistra, più propenso a offendere che difendere.

    La BayArena | Foto Twitter
    La BayArena | Foto Twitter

    Candreva e Felipe Anderson sono avvertiti, puntarlo potrebbe essere la soluzione migliore, con Keita che agirà gioco forza di nuovo come perno centrale, incaricato di dare imprevedibilità all’attacco. Kishna dopo il gol all’esordio partirà dalla panchina, caldo per entrare a gara in corso. Nella linea a tre di centrocampo oltre al giovane dell’Under 21 di Di Biagio ci sarà un cambio rispetto all’andata, con la fiducia data a Milinkovic – Savic, che prenderà il posto di Onazi al fianco di Parolo, ma occhio anche alla possibilità di vedere Lulic nel ruolo di mezz’ala, visto il ritorno dalla squalifica di Radu che prenderà il suo posto a sinistra. Mauri non è stato ancora inserito nella lista UEFA e quindi non potrà essere della partita. La difesa davanti a Berisha ancora titolare vedrà De Vrij con a fianco uno tra Mauricio e Gentiletti, mentre sarà Dusan Basta a completare la linea a quattro disegnata da Pioli, ma occhio anche all’ipotesi a tre che potrebbe essere una variante.

    Nel Leverkusen torna Bellarabi, mentre Aranguiz dovrà star fermo sei mesi, una brutta tegola per Schmidt.

    La formazione capitolina arriverà in Germania oggi, alle 17 la conferenza del tecnico e seguire la rifinitura sul manto erboso della BayArena.

    Novanta minuti solo a quella che sarebbe una qualificazione storico, un sogno quello di ascoltare la musica della Champions che si può avverare per questa Lazio.

    Si può e si deve fare.

    PROBABILI FORMAZIONI

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1) : Leno; Hilbert, Tah, Papadoupoulos, Wendell; Bender, Kramer; Bellarabi, Calhanoglu, Son; Kiessling.

    Lazio (4-3-3) : Berisha; Basta, De Vrij, Gentiletti, Radu; Parolo, Lulic, Milinkovic-Savic; Candreva, Felipe Anderson, Keita.

  • Keita l’escluso, fa sognare la Lazio

    Keita l’escluso, fa sognare la Lazio

    Ci sono motivi che vanno al di là del mero e semplice valore sportivo, motivi che possono far già impostare una stagione che deve ancora iniziare, motivi che Lotito conosce benissimo e sono quelli legati all’economia. Il gol di Keita diventa così prezioso come l’oro.

    La Lazio se inizia la stagione col piede giusto e si qualifica per la fase a gironi di Champions League può disporre di 34 milioni derivanti dalla UEFA per i diritti televisivi, più i bonus che possono arrivare in seguito in base ai risultati dei match nel minitorneo nella prima fase. Ovviamente lo stesso vale per l’ostacolo che devono superare i biancocelesti, il Bayer Leverkusen.

    Il bilancio interno della Lazio contro le squadre tedesche negli ultimi anni parla di quattro vittorie ed un pareggio e la squadra capitolina manca dalla massima competizione europea per club dalla stagione 2007/08. In caso la Lazio passasse ci sarebbero i fondi necessari per completare la rosa e renderla competitiva per fare una Champions decorosa, in caso contrario la Lazio scenderebbe in Europa League con una rosa già pronta. Il Bayer Leverkusen è reduce dalla vittoria in Bundesliga contro l’Hoffenheim per 2-1 e sembra più avanti nella preparazione rispetto ai biancocelesti.

    La partita ha il preludio emotivo dell’inno della Champions League che abbinato all’ancor prima volo dell’aquila Olimpia e al successivo minuto di silenzio in ricordo dell’ex-presidente della Federcalcio tedesca Gerhard Mayer-Vorfelder fa un bell’effetto.

    L’approccio alla partita della Lazio è buono, il Bayer pressa alto ma è la squadra di casa che imposta e fa il gioco. Al 6° minuto Klose dopo un batti e ribatti spara a botta sicura in porta ma la sfera è deviata fuori di poco. Si nota subito un bel duello tra i due esterni nella zona sinistra della Lazio, Lulic e Chalhanoglu dove sia l’una che l’altra squadra riescono a sfondare.

    Al 23° Bellarabi ben servito da un lancio lungo sulla sinistra si trova uno contro uno con Basta lo mette a sedere con una finta e poi spara alto sopra la traversa di poco. Due minuti dopo ancora un lancio lungo centrale per Son mette in difficoltà Berisha e Mauricio che non s’intendono combinano quasi un pasticcio scontrandosi, poco dopo Bender da fuori area coglie in pieno il palo destro della porta del portiere biancoceleste e sul rovesciamento di fronte Klose salta il portiere ma si allarga troppo e al momento della conclusione prende il legno anche lui. E’ la fase più intensa del primo tempo, al 43° Wendell già ammonito rischia il rosso per un fallaccio su Anderson e al 46° Chalhanoglu rapisce un buon pallone a centrocampo e calcia verso la porta da prima della metà campo vedendo Berisha fuori dai pali, ma il suo fendente è accompagnato in tuffo dall’estremo laziale fuori. Finisce la prima frazione 0-0.

    La ripresa inizia con due novità. Klose nell’azione che ha colpito il palo si è infortunato ed al suo posto Pioli inserisce Keita mentre Schmidt toglie Son e inserisce Mehmedi.  Al 47° giallo in area tedesca, Keita servito in profondità viene stoppato al momento del tiro in area, si rialza e impatta contro le mani del portiere nel tentativo di dribblarlo ci vuole la moviola per stabilire se prima avviene il contatto sui piedi dell’attaccante, Eriksson sorvola.

    Keita segna l'1-0 per la Lazio | Foto Twitter
    Keita segna l’1-0 per la Lazio | Foto Twitter

    Nonostante il buon inizio della Lazio è il Bayer che si prende in mano la partita nel primo quarto d’ora della ripresa e mette alle corde i padroni di casa. Al 61° da un calcio di punizione dal limite dell’area evitabilissimo Chalhanoglu testa l’attenzione di Berisha che respinge di pugno. Al 63° Keita con una finta supera Papadopoulos in posizione defilata e sull’uscita di Leno in area d’esterno mette alto un pallone prezioso. Al 64° Mehmedi dall’esterno si accentra salta due difensori laziali e poi effettua un tiro potente a girare basso che mette i brividi a Berisha e si ripete al 66° da calcio di punizione sulla trequarti con ancora il portiere che smanaccia fuori.

    Al 69° il Bayer si porterebbe in vantaggio con Chalhanoglu ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Kiessling dopo una bella azione sulla destra ed un pasticcio difensivo della Lazio, passano tre minuti e Anderson sulla sinistra salta l’uomo e prima di essere anticipato serve in mezzo Keita che dal limite dell’area piccola spara su Leno proteso in disperata uscita.

    Al 77° Keita fa esplodere inaspettatamente l’Olimpico. Ancora una volta manda fuori tempo con una finta di corpo Papadopoulos poi in velocità s’invola dentro l’area di rigore prendendo di sorpresa la difesa delle aspirine, Leno prova ad uscire e ma l’attaccante biancoceleste di piatto incrocia sul secondo palo battendolo per l’1-0.

    Il giovanissimo attaccante della Lazio salta ancora Papadopoulos all’81° ma viene steso prima della possibilità di concludere e all’88° ancora sfortuna per la Lazio che deve far uscire De Vrij per infortunio ed entra al suo posto Gentiletti. Nei minuti di recupero buona occasione per Anderson che però conclude in modo fiacco e centrale.

    La partita finisce 1-0 ed è un ottimo risultato per la Lazio che in una certa fase della partita stava perdendo la bussola e molta autostima per l’uscita di Klose, tuttavia ha trovato in Keita l’uomo della provvidenza per vedere il ritorno con maggior sicurezza.

     

    LAZIO-BAYER LEVERKUSEN 1-0 (0-0) – 77° Keita (L)

    Lazio (4-3-2-1): Berisha 5,5; Basta 6,5, De Vrij 6 (dal 88° Gentiletti S.V.), Mauricio 5,5, Lulic 6,5; Onazi 5,5 (dal 53° Milinkovic-Savic 6), Biglia 6, Parolo 6; Candreva 6, Felipe Anderson 6,5; Klose 6 (dal 46° Keita 7).

    A Disp.: Guerrieri, Gentiletti, Cataldi, Konko, Milinkovic-Savic, Keita, Kishna.

    Allenatore: Stefano Pioli 7

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno 6,5; Hilbert 6, Tah 5,5, Papadopoulos 5, Wendell 5,5; Bender 6, Kramer 6; Bellarabi 6, Son 5 (dal 46° Mehmedi 6,5), Calhanoglu 6,5 (dal 84° Brandt S.V.); Kiessling 5 (dal 93° Kruse S.V.).

    A Disp.: Kresic, Donati, André Ramalho, Brandt, Kruse, Aranguiz, Mehmedi.

    Allenatore: Roger Schmidt 5,5

    Arbitro: Jonas Erikssen 4,5

    Ammoniti: Kiessling (B), Leno (B), Wendell (B), Mauricio (L), Papadopoulos (B), Milinkovic-Savic (L) Espulsi:

  • Lazio-Bayer, le probabili formazioni

    Lazio-Bayer, le probabili formazioni

    Ci siamo, la Lazio ha l’occasione di cancellare subito la sconfitta patita contro la Juventus in Supercoppa e di mettere subito il piede giusto in una stagione che in base ai presupposti potrebbe rivederla protagonista. Lazio-Bayer è un viatico fondamentale per entrambe le squadre, perché vuol dire introiti Champions e quindi linfa vitale per eventualmente anche completare il mercato in entrata, inoltre sancirebbe per i laziali un ulteriore upgrade della gestione Lotito tornata a livelli competitivi in modo stabile anche in Europa.

    La fase a gironi della Champions League, se conquistata garantirebbe visibilità, liquidi e un inizio di stagione col sorriso per i tifosi, sempre pronti ad attaccare il Presidente biancoceleste. Il Bayer Leverkusen ha già iniziato la stagione ed è quindi più avanti, tuttavia nei valori tecnici è un avversario alla portata della squadra di Pioli.

    Miroslav Klose | Foto Twitter
    Miroslav Klose | Foto Twitter

    Per la Lazio l’avvicinamento di Lazio-Bayer non è stato semplice, infatti Radu sarà squalificato, Djordjevic ha subito il riacutizzarsi di un vecchio infortunio e Marchetti si è rotto due costole in allenamento, quindi sarà out. Il Bayer Leverkusen non sta meglio però, infatti due elementi della difesa non ci saranno né allo “Stadio Olimpico” e nemmeno nella gara di ritorno, si tratta del laterale ex-Roma Jedvaj e Toprak, mentre è uscito malconcio Bender dopo la prima di Bundesliga ed al suo posto si paventa l’utilizzo di Mehmedi non potrà essere della partita il neo acquisto cileno Aranguiz, perché è stato acquistato pochi giorni fa e quindi non ancora stato inserito nella lista Champions, se ne riparlerà se la squadra passerà questi preliminari o in Europa League dove potrà essere reinserito.

    LAZIO-BAYER LEVERKUSEN LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Lazio (4-3-1-2): Berisha; Basta, De Vrij, Gentiletti, Milinkovic-Savic; Lulic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson; Klose, Candreva.

    A disposizione: Guerrieri, Konko, Mauricio, Cataldi, Onazi, Kishna.

    Allenatore: Stefano Pioli

    Bayer Leverkusen (4-3-3): Leno; Hilbert, Tah, Papadopoulos, Wendell; Mehmedi, Kramer, Bellarabi; Chalhanoglu, Son Heung-Min, Kiessling.

    A disposizione: Kresic, Donati, Boeder, Andrè Ramalho, Brandt, Aranguiz, Kruse.

    Allenatore: Roger Schmidt

  • Lazio, l’urna di Nyon sceglie il Bayer Leverkusen

    Lazio, l’urna di Nyon sceglie il Bayer Leverkusen

    Un’urna dal retrogusto certamente amaro quella di Nyon per la Lazio.

    I biancocelesti infatti, per poter raggiungere la fase a gironi della Champions League dovranno vedersela con i tedeschi del Bayer Leverkusen.

    Un confronto decisamente complesso quello con le Aspirine, certamente si poteva pescare di meglio, sulla carta Shakhtar Donetsk e Sporting Lisbona sembravano decisamente avversarie più morbide, poteva però anche andare peggio, venendo accoppiati con lo spauracchio Manchester United.

    Sarà certamente uno scoglio difficile per gli uomini di Pioli, il Bayer Leverkusen è giunto 4° nella scorsa Bundesliga ed è stato eliminato negli ottavi di finale della scorsa Champions League, ai calci di rigore, dall’Atletico Madrid.

    La squadra tedesca, guidata da luglio 2014 da Roger Schmidt, ha una rosa decisamente interessante e che non può certo lasciar sereno il tecnico della Lazio.

    In porta infatti c’è il talento dell’Under 21 tedesca Bernd Leno, in difesa oltre all’italiano Giulio Donati, c’è anche l’ex giallorosso Tin Jedvaj. E’ però da centrocampo in su che il Bayer Leverkusen ha i suoi punti di forza, partendo dal turco Çalhanoğlu, proseguendo con Bellarabi, Kruse e Lars Bender. In avanti la Lazio dovrà fare grandissima attenzione al talento coreano Heung-Min Son e all’esperto attaccante tedesco classe 1985 Stefan Kiessling.

    Heung-Min Son | Foto Twitter
    Heung-Min Son | Foto Twitter

    Lazio e Bayer Leverkusen hanno avuto modo di sfidarsi in sole due occasioni, risalenti alla fase a gironi di Champions League 1999/2000. La gara d’andata in Germania finì 1-1, a segno Neuville e Sinisa Mihajlovic. Stesso risultato anche nella sfida dell’Olimpico, reti di Pavel Nedved e Ulf Kirsten.

    Insomma un doppio confronto da affrontare con grande concentrazione per evitare l’eliminazione come accaduto al Napoli 12 mesi fa e portare così nuovamente tre squadre della Serie A, ai gironi di Champions League.

    La gara di andata si svolgerà allo stadio Olimpico di Roma martedì 18 agosto mentre il ritorno alla BayArena di Leverkusen si giocherà mercoledì 26 agosto.

    Nelle altre sfide il sorteggio ha proposto interessantissimi incontri come quello tra il Celtic e il Malmoe e quello tra gli spagnoli del Valencia ed il Monaco di Stephan El Shaarawy.

    Il risultato del sorteggio dei Playoff Champions League | Foto Uefa.com
    Il risultato del sorteggio dei Playoff Champions League | Foto Uefa.com

    Strada sulla carta più semplice, ma attenzione a sottovalutare l’avversario, per il Manchester United che sfiderà i belgi del Club Brugge. L’equilibrio sembra regnare nelle sfide Sporting Lisbona-Cska Mosca e Rapid Vienna-Shakhtar Donetsk. Sogno gironi possibile per gli albanesi del Skenderbeu, sfideranno la Dinamo Zagabria, e  per i Kazaki dell’Astana che se la vedranno con l’Apoel Nicosia.