Tag: Bastian Schweinsteiger

  • Brasile 2014: Gotze regala la coppa del mondo alla Germania

    Brasile 2014: Gotze regala la coppa del mondo alla Germania

    Una partita tesissima, equilibrata, decisa da un gran gol nel secondo tempo supplementare di un giocatore entrato dalla panchina e molto criticato in patria per le prestazioni nelle gare precedenti: Mario Gotze.

    Il giovane attaccante del Bayern Monaco ha trovato, al 113°, il guizzo vincente sul gran cross di Schurrle, per superare Romero spezzando l’equilibrio e permettendo alla Germania di diventare per la quarta volta campione del mondo.

    Il capitano Lahm solleva la coppa
    Il capitano Lahm solleva la coppa

    Una nota di merito va a Schweinsteiger, giocatore indistruttibile, che nonostante una stanchezza dovuta ad una partita a tutto campo ed una ferita sotto l’occhio nel secondo tempo supplementare è voluto rimanere in campo e continuare a combattere.

    La delusione di questa finale ha un nome e cognome: Leo Messi.

    Il numero 10 argentino ha avuto l’occasione di diventare ancora più grande, di incidere il suo nome nella storia del calcio ma ha fallito, giocando una partita decisamente sottotono e fallendo una grande occasione ad inizio secondo tempo.

    Per quanto riguarda le formazioni, non ci sono novità, Low schiera il suo 4-3-3 con Klose centravanti appoggiato da Ozil e Muller, perde però Khedira che viene sostituito da Kramer.

    Sabella mette in campo i suoi con un 4-3-3 che si trasforma in 4-4-2 con Lavezzi che può agire sulla fascia ma anche appoggiare le due punte.

    Si parte e come prevedibile è la Germania a far la gara con l’Argentina pronta a colpire in contropiede. Al 20° gravissimo errore di Kroos nel retropassaggio di testa ma Higuain, dopo aver controllato bene il pallone, fallisce incredibilmente. Passano 10 minuti e Higuain segna ma il gol è annullato per fuorigioco dell’attaccante. E’sempre la Germania a fare la gara ma l’Argentina con le ripartenze veloci prova a spaventare i tedeschi. Low al 31° è costretto al cambio con Kramer stordito da un violento contrasto con Garay, che lascia il campo per Schurrle. Nel recupero del primo tempo Howedes colpisce un palo a Romero battuto con un colpo di testa su corner di Kroos, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con la sostituzione a sorpresa di Lavezzi, autore di un ottimo primo tempo, lasciato negli spogliatoi per far spazio ad Aguero. Al 47° subito occasione per Messi ma il suo diagonale è largo non di molto. 60°, la partita si mantiene in equilibrio senza grosse occasioni. Passa qualche minuto e la gara si accende a fiammate con i contrasti che si fanno anche più rudi. Niente da fare le due squadre non riescono a superarsi, si va ai supplementari.

    Pronti via e chance enorme per Schurrle ma Romero si salva d’istinto, al 97° risponde Palacio ma il suo pallonetto su Neuer esce. La Germania fa la gara ma l’Argentina è sempre pronta con il lancio lungo e contropiede ma nessuna delle due riesce a sbloccare la gara ed il primo tempo supplementare si chiude sullo 0-0.

    Mario Gotze
    Mario Gotze

    Nel secondo tempo supplementare la fatica sembra farla da padrona, i tedeschi si arrabbiano per due mancati gialli (che sarebbero diventati rossi) non sventolati da Rizzoli a Mascherano ed Aguero. Al 113° arriva la svolta della gara con Schurrle che dal fondo piazza la palla per Gotze che controlla e batte Romero per il vantaggio tedesco. L’Argentina si butta in avanti a testa bassa ma non produce nulla, l’ultima chance ce l’ha Messi ma la punizione calciata dalla Pulce finisce altissima. Dopo quasi 3 minuti di recupero Rizzoli fischia la fine certificando così il trionfo della Germania.

    In Germania si fa festa,è la vittoria di un gruppo compatto, di una nazionale che ha espresso buon gioco, guidata dall’ottimo tecnico Joachim Low.

     

    GERMANIA – ARGENTINA 1-0 (0-0 al 90°) (113° Gotze)

    GERMANIA (4-3-3): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Howedes; Schweinsteiger, Kramer (31° Schurrle), Kroos; Muller, Klose (88° Gotze), Ozil (120° Mertesacker).

    Allenatore: Low.

    ARGENTINA (4-3-3): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Perez (86° Gago), Mascherano, Biglia; Lavezzi (46° Aguero), Messi, Higuain (77° Palacio).

    Allenatore: Sabella.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Schweinsteiger (G), Howedes (G), Mascherano (A), Aguero (A).

     

  • Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Il Campionato del Mondo Brasile 2014 vede il girone G impegnate Germania, Portogallo, Ghana e Usa.

    GERMANIA

    Non ci sono stati problemi per la compagine tedesca a ottenere il pass per Brasile 2014. In un girone che prevedeva nella Svezia la maggiore antagonista, Neuer e compagni hanno dominato in lungo e in largo, concludendo al primo posto con 9 vittorie e 1 solo pareggio. Mattatore dei tedeschi è stato Mesut Ozil, capocannoniere con otto reti realizzate. Marco Reus, partendo spesso dalla panchina, ha messo a segno cinque reti. Semifinale all’Europeo 2012, terzo posto al Mondiale 2010 la formazione di Low si presenta in Brasile come la mina vagante della competizione. Parliamo di una squadra la quale racchiude il giusto mix di esperienza e di freschezza mista a classe. In tutti i reparti per il selezionatore ci sarà l’imbarazzo della scelta. Se non ci saranno le solite pecche dal punti di vista della personalità nei momenti decisivi, il 4-2-3-1 di Low potrà fare molto male.

    gruppo DJoachim Low è C.t. della Germania dal 2006, quando ottenne in casa il terzo posto al Mondiale giocato in casa come vice di Klismann. Prese le redini, ha trasformato in una macchina la squadra, capace di giocare bene e di portare a casa risultati. Non è, però, mai arrivato il successo finale a causa della mancata personalità necessaria per poter affrontare con la stessa spensieratezza  e freddezza gli appuntamenti che contavano. Ha già rinnovato il suo contratto fino al 2016, ma certamente non vorrà essere ricordato come un perdente di successo.

    In porta Neuer è una garanzia di affidabilità,  insieme a lui partiranno per il Brasile Roman Weidenfeller e Ron-Robert Zieler.

    In difesa Mats Hummels ha la pecca di essere un difensore molto statico. Philipp Lahm ha disputato una grandissima stagione con il Barcellona ed ha avutoil nuovo ruolo impostogli da Guardiola dicentro mediano davanti alla difesa. Risultato: Philipe sembrava aver sempre giocato in quella posizione, vedremo se Low ne terrà conto.Kevin Grosskreutz è una garanzia di affidabilità nel Borussia e sicuramente si saprà far valere anche ai Mondiali.Jerome Boateng è un difensore centrale che può anche disimpegnarsi sulla fascia destra. Per Mertesacker, nel giro della nazionale dal 2004, è un difensore roccioso di grande compattezza fisica.

    A centrocampo Mario Gotze è un centrocampista offensivo in passato, nel Borussia Dortmund, impiegato anche come trequartista, come esterno o ala; gioca spesso a centrocampo sapendo sfruttare le sue doti di incursore senza palla. Possiede una buona visione di gioco ed è anche abile nel dribbling. Il suo compagno di squadra Toni Kross è un regista dalla grande visione di gioco; sa ricoprire diversi ruoli: nasce trequartista ma può essere impiegato anche come esterno, seconda punta o centrocampista centrale. Bastian Schweinsteiger è un centrocampista completo, molto abile negli inserimenti ed a impostare il gioco: inoltre possiede un tiro molto potente e preciso dalla distanza; può ricoprire il ruolo di trequartista, mediano e centrocampista centrale. Marco Reus agisce da seconda punta ma può anche giocare da ala su entrambi le fasce. La velocità e il dribbling sono le sue armi principali; è prolifico in zona gol e non è da meno come assistman. Mesut Ozil fa dell’ottima visione di gioco e del passaggio smarcante le sue armi in più: ha un ottimo mancino ed è rapidissimo palla al piede. La sorpresa può essere  Julian Draxler che è cresciuto in maniera esponenziale, dotato di una polivalenza tecnica che lo renderà in grado in tutti i ruoli di trequartista.

    In attacco Mirosalv Klose arriva da una stagione non certo esaltante alla Lazio constellata da diversi problemi fisici che gli hanno fatto saltare diversi match, dalla sua ha l’esperienza di giocare queste manifestazioni.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Joachim Low

    Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover 96)

    Difensori: Jerome Boateng (Bayern), Erik Durm (Dortmund), Kevin Grosskreutz (Dortmund), Benedikt Howedes (Schalke 04), Mats Hummels (Dortmund), Philipp Lahm (Bayern), Per Mertesacker (Arsenal), Shkodran Mustafi (Sampdoria).
    Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Matthias Ginter (Friburgo), Mario Gotze (Bayern), Andre Hahn (Augsburg), Sami Khedira (Real Madrid), Toni Kroos (Bayern), Max Meyer (Schalke), Thomas Muller (Bayern), Mesut Ozil (Arsenal), Lukas Podolsky (Arsenal), Marco Reus (Dortmund), Andre Schurrle (Chelsea), Bastian Schweinsteiger (Bayern)
    Attaccanti: Miroslav Klose (Lazio), Kevin Volland (Hoffenheim)

    PORTOGALLO

    E’ dovuta passare per i playoff il Portogallo di Bento. Secondo dietro alla Russia. Agli spareggi ha eliminato la Svezia grazie alla sua stella Cristiano Ronaldo. Può essere la mina vagante cosi come le ultime edizioni di Europeo e Mondiale. Bento ha a disposizione calciatori di esperienza e di classe. La migliore posizione dell’ulitmo decennio è la finale persa all’Europeo 2004, mentre al Mondiale il risultato migliore ottenuto è il quarto posto del 2006; il Mondiale brasiliano è un nuovo banco di prova.

    Bento è C.t. del Portogallo dal 2009. Ottimo centrocampista che negli anni 90′ ha giocato con Oviedo, Benfica e Sporting Lisbona.

    In porta ci sarà Rui Patricio. Con lui in Brasile ci andranno Beto e Eduardo.

    In difesa ci saranno João Pereira, Pepe fresco campione d’Europa con il Real Madrid, Bruno Alves da anni nel giro della nazionale portoghese. Fábio Coentrão, impiegato in questa stagione da fluidificante della fascia sinistra da parte di Carlo Ancelotti.

    A centrocampo João Moutinho ha disputato una buona stagione nelle fila del Monaco. Miguel Veloso e Raul Meireles formeranno il terzetto che dovrà fare da diga.

    Cristiano Ronaldo in avanti è una forza della natura: mai nessuno aveva segnato tanto quanto lui in una Champions League, è lui che, praticamente da solo, ha sconfitto la Svezia nei playoff, è lui la vera arma del Portogallo. Nani è un giocatore fantastico come tempi di inserimento con e senza palla, ha la grande capacità di saltare l’uomo con molta facilità, ha gamba e corre molto. Helder Postiga vanta molte partite in nazionale: i suoi compagni gli chiedono, anche a lui, di fare più gol possibili.

    Ecco la lista dei convocati da parte del C.t. Beto

    Portieri: Beto (Siviglia), Eduardo (Braga) e Rui Patrício (Sporting)
    Difensori: André Almeida (Benfica), Bruno Alves (Fenerbahçe), Fábio Coentrão (Real Madrid), João Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia).
    Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), Raul Meireles (Fenerbahçe), Rúben Amorim (Benfica) e William Carvalho (Sporting), Rafa Silva (Braga).
    Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Éder (SC Braga), Hélder Postiga (Lazio), Hugo Almeida (Besiktas), Nani (Manchester United), Varela (Porto) e Vieirinha (Wolfsburg)

    GHANA

    Pass Mondiale decisamente sudato per il Ghana, è stato infatti necessario lo spareggio contro l’Egitto per avere la certezza di entrare a far parte delle trentadue. A pesare sul cammino verso il Brasile la sconfitta subita in Zambia per 1-0. La nazionale ghanese ha sbrigato agevolemente la pratica playoff. Messa in campo con un prudente 4-1-4-1, il punto di forza del Ghana è senza dubbio il centrocampo.

    James Kwesi Appiah è un ex difensore. C.t. del Ghana a più riprese, è stato anche vice allenatore della Nazionale africana prima di assumerne in prima persona  la guida nel 2012. Il suo è un calcio molto attento alla fase difensiva, senza disdegnare ficcanti contropiedi, soluzione decisamente efficace quando si ha in rosa giocatori dalla grande velocità abbinata ad un ottima tecnica di base.

    Fatau Dauda sarà il portiere titolare. In Brasile anche Fatau Dauda e Stephen Adams.

    In difesa Daniel Opare, Rashid Sumaila, Jerry Akaminko e Samuel Inkoom: saranno loro il quartetto arretrato, ma rappresentato una incognita: nessuno possiede una esperienza maturata nel proprio club a livello europeo Per loro il Mondiale sarà un banco di prova.

    A centrocampo poche nazionali possono contare sulle qualità di Kevin Prince Boateng, qualità abbinata ad una grande forza fisica. Jolly di centrocampo possiede una enorme esperienza ai più alti livelli; è capace di giostrare alle spalle di una unica punta, potrà rivelarsi una utile arma tattica per le difese più quotate, sperando che la condizione fisica continui ad accompagnarlo. L’esperienza di Michael Essien può tornare molto utile anche se il centrocampista sta attraversando un momento calante della sua carriera. Sulley Muntari ha attraversato una stagione nel Milan molto altalenante e i continui infortuni non lo aiutano ad essere sempre al top: il C.t. spera di utilizzarlo al pieno delle sue potenzialità. Kwadwo Asamoah è stata un’arma molto importante per la Juventus, la sua velocità sulla fascia sinistra garantiranno grande spinta al Ghana.

    Sarà da osservare molto attentamente  Christian Atsu  che è un giovane attaccante : cresciuto nelle giovanili del Porto, gioca con i lusitani nella stagione  2012-13, mettendosi in luce e meritando le attenzioni del Chelsea. Dai gramdi margini di miglioramento, per lui si prospetta un futuro radioso nel calcio europeo.  Asamoah Gyan sarà l’unico riferimento offensivo; si è già reso protagonista di tre reti nel Mondiale 2010 e, sbagliando il rigore contro l’Uruguay, che avrebbe portato il Ghana alle semifinali.

    Ecco la lista dei convocati del C.t.James Kwesi Appiah:

    Portieri: Adam Kwarasey (Stromsgodset), Fatau Dauda (Orlando Pirates), Stephen Adams (Aduana Stars)

    Difensori: Samuel Inkoom (Platanias), Daniel Opare (Standard Liegi), Harrison Afful (Esperance Tunisi), Jeffrey Schullp (Leicester), John Boye (Rennes), Jonathan Mensah (Evian), Jerry Akaminko (Eskisehirspor), Rashid Sumaila (Mamelodi Sundows)

    Centrocampisti: Michael Essien (Milan), Rabiu Mohammed (Evian), Agyemang Badu (Udinese), Kwadwo Asamoah (Juventus), Sulley Muntari (Milan), Albert Adomah (Middlesbrough), Wakasu Mubarak (Rubin Kazan), Christian Atsu (Vitesse Arnhem), David Accam (Helsingborg), Andre Ayew (Marsiglia), Afriyie Acquah (Parma)

    Attaccanti: Asamoah Gyan (Al Ain), Kevin Prince Boateng (Schalke), Abdul Majeed Waris (Valenciennes), Jordan Ayew (Sochaux)

    USA

    Grazie al proprio ranking, la rincorsa al Mondiale in Brasile della nazionale allenata da Jurgen Klismann è incominciata dal terzo turno dove si è dovuta confrontare in un girone più che abbordabile composto da Giamaica, Guatemala e Antigua e Barbuda che le ha permesso di chiudere in prima posizione con appena tre punti di vantaggio sulla seconda e sulla terza. Primato che è stato raggiunto anche nel quarto turno dove la concorrenza era decisamente più agguerrita con selezioni del calibro di Costa Rica, Honduras, Messico, Panama e Giamaica.

    Dopo gli ottavi di finale raggiunti al Mondiale 2010 gli Usa cercheranno di andare ancora più lontano, magari cercheranno di ripercorrere le gesta della nazionale del 2002 capace di spingersi fino ai quarti di finale, tuttavia le risorse a disposizione del tecnico sembrano più complete nel reparto avanzato e decisamente più carenti in quello arretrato.

    Dopo la precedente esperienza di C.t. alla guida della Germania Jurgen Klismann si appresta a vivere il secondo Mondiale da allenatore. E chissà che sulla panchina americana, il tedesco non riesca a riscattare il mancato successo nel 2010, quando la competizione si disputò in terra teutonica. Dall’altra parte ha già dimostrato di avere le carte in regola per puntare in alto dopo il successo nell’ultima edizione della Gold Cup.

    C’è un escluso di eccellenza, Landon Donovan, campione dei Los Angeles Galaxy, uno dei migliori marcatori della Nazionale. La decisione del C.t. ha lasciato tutti di stucco e il giocatore non ha preso bene l’esclusione.

    In porta ci sarà il portiere dell’Everton Tim Howard. In alternativa Brad Guzan e Nick Rimando.

    In difesa Geoff Cameron difensore dello Stoke City, Matt Besler, Omar Gonzalez e  DaMarcus Beasley dovrebbero esser i quattro che comporranno il pacchetto arretrato.

    A centrocampo farà parte della spedizione brasiliana Michael Bradley il quale ha dimostrato di essere un calciatore fondamentale per gli schemi dell’allenatore tedesco. Jermaine Jones non ha trovato molto spazio nel Besiktas, ma punta al Mondiale per riscattarsi. Attenzione a Mix Diskerud già protagonista della vittoria nella Gold Cup. Atteso alla prova Mondiale Julian Green, centrocampista 18enne del Bayern Monaco.

    In attacco sono attesi due grandi protagonisti e cioè Altidore e Dempsey. Il primo ha trovato continuità e spazio nel Sunderland, dimostrando di essere un centravanti dalla qualità ancora non totalmente espressa. Il secondo, dopo una breve parentesi al Tottenham e al Fulham, è ritornato negli States in forza al Seattle.  Molte aspettative intorno a Aron Johannsson autore nell’AZ Alkmaar di 17 gol in 23 partite disputate.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Jurgen Klismann:

    Portieri: Brad Guzan (Aston Villa/Ing), Tim Howard (Everton/Ing), Nick Rimando (Real Salt Lake)
    Difensori: DaMarcus Beasley (Puebla/Mex), Matt Besler (Sporting Kansas City), John Brooks (Hertha Berlin/Ger), Geoff Cameron (Stoke City/Ing), Timmy Chandler (Nuremberg/Ger), Omar Gonzalez (LA Galaxy), Fabian Johnson (Borussia Monchengladbach/Ger), DeAndre Yedlin (Seattle Sounders FC)
    Centrocampisti: Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Alejandro Bedoya (Nantes/Fra), Michael Bradley (Toronto FC), Brad Davis (Houston Dynamo), Mix Diskerud (Rosenborg/Nor), Julian Green (Bayern Munich/Ger), Jermaine Jones (Besiktas/Tur), Graham Zusi (Sporting Kansas City)
    Attaccanti: Jozy Altidore (Sunderland/Ing), Clint Dempsey (Seattle Sounders FC), Aron Johannsson (AZ Alkmaar/Ola), Chris Wondolowski (San Jose Earthquakes)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Champions League, ad Old Trafford finisce in parità tra Manchester Utd e Bayern

    Champions League, ad Old Trafford finisce in parità tra Manchester Utd e Bayern

    Si conclude in parità la sfida tra Manchester United e Bayern Monaco disputata ad Old Trafford e valevole come andata dei quarti di finale di Champions League.

    Vedendo le prestazioni stagionali dei due club ci si sarebbe aspettati una passeggiata per i bavaresi, che hanno già conquistato matematicamente la Bundesliga con 7 turni d’anticipo, contro uno United che sta vivendo una stagione buia nel primo anno post Ferguson, così però non è stato perchè con orgoglio e grinta i Red Devils hanno saputo tener testa alla corazzata tedesca.

    Moyes schiera un 4-3-3 optando per De Gea tra i pali, Jones e Buttner sugli esterni di difesa, tanta esperienza nella coppia centrale formata da Vidic e Ferdinand. Fellaini, Carrick e Giggs formano il trio di centrocampo mentre in avanti ci sono Valencia, Rooney e Welbeck.

    Guardiola risponde con il consueto 4-2-3-1, Neuer in porta, Rafinha, Javi Martinez, Boateng e Alaba nel reparto arretrato, Lahm e Schweinsteiger davanti alla difesa, Robben, Kroos e Ribery sulla trequarti alle spalle di Muller.

    Come da pronostico è il Bayern a partire forte anche se il primo pericolo lo crea lo United con un gol annullato a Welbeck, probabilmente per gioco pericoloso, al 4°. Passata la paura gli uomini di Guardiola tornano a prendere in mano la partita creando una palla gol alla mezz’ora con De Gea bravo a respingere in corner una conclusione di Robben. La palla gol più limpida del primo tempo capita sui piedi di Welbeck che controlla un lancio lungo, si libera di Boateng e giunto dinanzi a Neuer prova a scavalcarlo con un pallonetto ma il portiere tedesco alza la mano e neutralizza la conclusione, per la disperazione del pubblico di Old Trafford. Si va così al riposo sullo 0-0.

    Vidic e compagni esultano dopo il momentaneo 1-0
    Vidic e compagni esultano dopo il momentaneo 1-0

    Nella ripresa Moyes lascia uno spento Giggs negli spogliatoi per dar spazio a Kagawa. La gara si sblocca al 58°, corner di Rooney, la difesa tedesca si dimentica di Vidic ed il difensore del Manchester colpisce di testa indisturbato siglando il vantaggio. Guardiola reagisce inserendo Mandzukic per Muller e la mossa rivela azzeccata. Al 67° Robben allarga per Rafinha che crossa in area, sponda del neoentrato attaccante croato per l’inserimento di Schweinsteiger che colpisce infilando il pallone alle spalle di De Gea per il pareggio. Da qui alla fine è il Bayern che ci prova di più con il Manchester che si chiude e prova qualche ripartenza. L’ultima emozione arriva al 90° con Schweinsteiger che commette il fallo che gli costa il secondo giallo e che, oltre a lasciare i suoi in 10 nei minuti di recupero, gli causerà la squalifica per una gara di ritorno che sarà tutt’altro che semplice per i campioni d’Europa in carica.

     

    MANCHESTER UNITED – BAYERN MONACO 1-1 (0-0) (58° Vidic (M), 67° Schweinsteiger (B))

    Manchester United (4-3-3): De Gea 6.5; Jones 6.5, Ferdinand 7, Vidic 7.5, Buttner 6.5 (74° Young sv); Fellaini 5, Carrick 5.5, Giggs 5 (46° Kagawa 6); Valencia 6, Rooney 6.5, Welbeck 5 (84° Hernandez sv).

    Allenatore: Moyes.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer 6.5; Rafinha 6, Javi Martinez 6, Boateng 5.5, Alaba 6.5; Lahm 6.5, Schweinsteiger 6.5; Robben 7, Kroos 5.5 (74° Goetze sv), Ribery 6.5; Muller 5 (63° Mandzukic 6.5).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Velasco Carballo

    Ammoniti: Valencia (M), Mandzukic (B), Javi Martinez (B).

    Espulso: Schweinsteiger (B).

     

  • Bayern Monaco-Juventus finisce 2-0, tedeschi troppo forti

    Bayern Monaco-Juventus finisce 2-0, tedeschi troppo forti

    Una Juventus irriconoscibile cade all’Allianz Arena e vede allontanarsi la semifinale di Champions League. Non tanto per i due gol subiti, comunque pesanti, quanto per la prestazione praticamente nulla al cospetto di un Bayern Monaco che ha fallito diverse occasioni che potevano rendere il divario ancora più ampio. (altro…)

  • Crolla il Borussia Dortmund, il Bayern va a +15

    Crolla il Borussia Dortmund, il Bayern va a +15

    La ventunesima giornata della Bundesliga è stata prolifica per diverse squadre. Non solo ci sono state delle vittorie importanti in testa alla classifica ma in alcuni casi il risultato finale è stata una vera e propria goleada. Intanto partiamo ad analizzare la giornata citando subito il Bayern Monaco: i bavaresi sanno soltanto vincere e la vittima di giornata è stato il povero Schalke 04 che torna a casa con un poker sulle spalle. Fra i marcatori c’è spazio per una novità: oltre a Schweinsteiger e Gomez, a segno anche il giovane Alaba con una doppietta. Lo Schalke 04 adesso sprofonda sempre più in basso, lontano dalla zona coppe che adesso dista due lunghezze. Sempre restando nella parte nobile della classifica, le dirette inseguitrici del Bayern non riescono a tenere il passo della corazzata bavarese. Il Bayer Leverkusen non va oltre un pareggio in casa del Borussia Monchengladbach: uno scialbo 0-0 o un normale 1-1? Nemmeno per idea. Il risultato finale è di 3-3 con gli ospiti che si fanno rimontare a una manciata di minuti dal termine dalla rete di Herrmann. In precedenza Stranzl aveva portato il Borussia in vantaggio sul finire del primo tempo: la risposta del Leverkusen è stata immediata con Sam ad inizio ripresa. Poi per i padroni di casa a segno De Jong. Nel Bayer a segno Kiessling e Schurrle ma come detto arriva la beffa nel finale di gara.

    Un’altra sfida ricca di gol è stata Borussia Dortmund-Amburgo. Questo è anche il risultato più clamoroso della giornata. I gialloneri sono stati sconfitti in malo modo per 4-1 da un Amburgo in versione super. All’iniziale vantaggio di Lewandowski dei padroni di casa sono arrivato ben quattro gol di un Amburgo in netta crescita rispetto alle ultime uscite. Per gli ospiti sono andati a segno Rudnevs e Son, entrambi autori di una doppietta. Il Dortmund resta sempre secondo ma si ritrova sempre più distaccato dal Bayern Monaco (15 punti di distacco) e inizia a sentire il fiato sul collo del Leverkusen, distaccato solo di un punto.

    L'autore di uno dei quattro gol del Bayern: Bastian Schweinsteiger | © CHRISTOF STACHE/Staff / Getty Images
    L’autore di uno dei quattro gol del Bayern: Bastian Schweinsteiger | © CHRISTOF STACHE/Staff / Getty Images

    ZONA CALDA – Nella parte bassa della classifica, la cosiddetta zona calda, a rischio retrocessione, non sono arrivate vittorie. Ebbene sì, le ultime cinque squadre hanno perso quasi tutte e la situazione è rimasta invariata. Soltanto l’Augsburg, grazie all’1-1 interno contro il Mainz 05, riesce a portarsi a casa un punticino che mantiene acceso il lumicino della speranza del club sempre più vicino alla retrocessione. Al gol ospite di Szalai risponde Molders: troppo poco per ottenere i tre punti. Da segnalare altri due risultati che meritano attenzione. Nonostante sia terminata 0-0, Eintracht-Norimberga regala un punto per uno utile a entrambi gli schieramenti: i padroni di casa sono da soli al quarto posto, il che significa preliminari di Champions League, mentre gli ospiti si allontanano dalla zona pericolosa forti dei loro 25 punti. L’altra partita da citare è senza dubbio Stoccarda-Werder Brema che ha visto la vittoria degli ospiti per un secco 4-1: doppietta di  Ekici, Hunt e De Bruyne rispondono al momentaneo pareggio di Traore.

    Bundesliga, risultati ventunesima giornata:

    Augsburg-Mainz 1-1

    Bayern Monaco-Schalke  4-0

    Dortmund-Amburgo 1-4

    Borussia M’Gladbach- Bayer Leverkusen 3-3

    Eintracht-Norimberga 0-0

    Friburgo-Fortuna Dusseldorf 1-0

    Greuther Furth-Wolfsburg 0-1

    Hannover-Hoffenheim 1-0

    Stoccarda-Werder Brema 1-4

     

    Bundesliga, classifica dopo ventuno giornate:

    1. Bayer Monaco 54
    2. Borussia Dortmund 39
    3. Lverkusen 38
    4. Eintracht 37
    5. Friburgo 31
    6. Mainz 31
    7. Amburgo 31
    8. B. M’Gladbach 30
    9. Hannover 29
    10. Schalke 29
    11. Werder Brema 28
    12. Wolfsburg 26
    13. Norimberga 25
    14. Stoccarda 25
    15. Fortuna D. 24
    16. Hoffenheim 16
    17. Augsburg 15
    18. G. Furth 12

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  • Finale Champions League 2012, formazioni Bayern Monaco Chelsea

    Finale Champions League 2012, formazioni Bayern Monaco Chelsea

    Manco poco a Bayern Monaco Chelsea : la finale Champions League 2012. Tra meno di un’ora all’Allianz Arena di Monaco di Baviera si sfideranno i padroni di casa del Bayern Monaco e i londinesi del Chelsea allenato da Roberto Di Matteo. Arbitro della sfida sarà il portoghese Pedro Proença. C’è grande attesa in città da parte di entrambe le tifoserie e i tedeschi già pregustano l’idea di vincere la loro quinta coppa dalle grandi orecchie. Non mancherà però l’apporto dei tifosi londinesi (circa 20000 blues saranno presenti allo stadio) che sperano di alzare la coppa per la prima volta nella loro storia. Non saranno della sfida per squalifica ben 7 giocatori che hanno contribuito alla cavalcata europea delle due finaliste; rispettivamente mancheranno 3 giocatori per il Bayern (Alaba, Badstuber e Luiz Gustavo) e 4 giocatori per il Chelsea ( Terry, Ivanovic, Ramires, Raul Meireles).

    Finale Champions League 2012 Bayern Monaco – Chelsea

    Da tenere d’occhio in questa attesissima finale i pezzi pregiati dello scacchiere tedesco ovvero Mario Gomez, Arjen Robben, Frank Ribery e Bastian Schweinsteiger mentre nelle fila dei londinesi spiccano le presenze di Didier Drogba, Juan Mata e il capitano blues Frank Lampard. Grande sfida anche tra i portieri in quanto si affrontano due dei migliori portieri al mondo: Manuel Neuer e Petr Cech. E chissà che la sfida non si decida ai calci di rigore proprio come nel 2008 (Mosca) quando i ragazzi di patron Abramovic andarono vicinissimi alla conquista del trono europeo prima di perdere alla lotteria dei calci di rigore la finale contro il Manchester United. Anche il Bayern Monaco non ha ricordi positivi dell’ultima finale Champions disputata ( Madrid 2010 0-2 con l’Inter) . A Monaco sale l’attesa e i tedeschi sanno, e lo ha affermato anche il tecnico Heynckes nella conferenza stampa di ieri, che l’occasione di vincere una finale di Champions giocando in casa forse non ricapiterà mai più. Buona visione.

    PROBABILI FORMAZIONI  BAYERN MONACO – CHELSEA

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Tymoschuk, Contento; Muller, Schweinsteiger; Robben, Kroos, Ribéry; Gomez. Panchina: Butt, Usami, Riedmulle, Rafinha, Petersen, Pranjic, Olic. Allenatore: Heynckes

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech, Bosingwa, Cahill, David Luiz, Ashley Cole, Mikel, Lampard, Malouda, Mata, Kalou, Drogba. Panchina: Turnbull, Paulo Ferreira, Romeu, Essien, Lukaku, Sturridge, Torres. Allenatore: Di Matteo

     

  • Champions League, Bayern Monaco in formazione tipo a Marsiglia

    Champions League, Bayern Monaco in formazione tipo a Marsiglia

    Da una parte un Marsiglia che va male in campionato ma capace di belle cose in Champions League, dove ha persino eliminato l’Inter agli ottavi di finale. Dall’altro un Bayern Monaco con in test una sola cosa: la finale che si giocherà a maggio nel proprio stadio. Questi i temi principali della bella sfida che si giocherà stasera in Francia e che potrebbe valere già buona parte della semifinale di Champions. In vista di questo appuntamento Didier Deschamps dovrà fare a meno del portiere Mandanda, espulso nel recupero contro l’Inter e dunque squalificato. Infortunato invece Diawara, che dunque non sarà della gara e che rappresenta un’altra assenza piuttosto pesante.

    Nel 4-2-3-1 dell’ex allenatore della Juventus trovano spazio in porta Andrade. Difesa formata da Azpiculeta e Morel esterni con Fanni e N’Kolou centrali. Davanti alla difesa agirà la coppia formata da Diarra e Mbia con il trio Amalfitano, Valbuena e A. Ayew alle spalle di Remi. Solo panchina dunque sia per Gignac che per l’eroe di San Siro Brandao, autore del gol qualificazione contro i nerazzurri.
    Heynckes dall’altro lato non ha squalificati ma non può contare sugli infortunati Breno e Van Buyten.

    bayern monaco | © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    Probabile anche due esclusioni eccellenti, ossia quelle di Schweinsteiger e Olic. Nel 4-2-3-1 speculare a quello dei francesi spazio a Neuer in porta, difesa formata da Lahm e Alaba esterni, J. Boateng e Badstuber centrali. Davanti alla difesa agiranno Luiz Gustavo e Kroos mentre il trio delle meraviglie Robben, Muller, Ribery giostrerà davanti all’unica punta, ossia il temibile Mario Gomez.

    Marsiglia Bayern Monaco, le probabili formazioni:
    MARSIGLIA (4-2-3-1): Andrade; Azpilicueta, Fanni, N’Kolou, Morel; A. Diarra, Mbia; Amalfitano, Valbuena, A. Ayew; Remy. In panchina: Bracigliano, Traore, Kabore, Cheyrou, Brandao, Gignac, J. Ayew. Allenatore: Deschamps
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Badstuber, Alaba; Luiz Gustavo, Kroos; Robben, Muller, Ribery; Mario Gomez. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Tymoschuk, Pranjic, Schweinsteiger, Olic. Allenatore: Heynckes

  • Bayern Monaco Basilea, Heynckes si gioca il futuro

    Bayern Monaco Basilea, Heynckes si gioca il futuro

    Dopo la storica qualificazione dell’Apoel ai quarti della Uefa Champions League 2012 questa sera nel catino dell’Allianz Arena cercherà di replicare l’impresa il Basilea di Heiko Vogel. Gli elvetici che all’andata sorpresero il Bayern Monaco guadagnandosi un meritato 1-0 con la rete di Stocker nel finale cercheranno questa sera di alzare un muro davanti a Sommer facendo scorrere il tempo compiendo cosi la storica impresa di eliminare i quotati avversari.

    In campionato il Bayern Monaco è reduce da un roboante 7-1 inflitto al malcapitato Hoffenheim all’Allianz Arena che permette all’undici di Heynckes di continuare a tener la scia del Borussia Dortmund capolista. Il Basilea invece comanda saldamente il campionato svizzero grazie sopratutto alle giocate del gioiellino Shaqiri promessosi al club bavarese nella scorsa stagione.

    Ribery e Shaqiri possibili protagonisti Bayern Monaco Basilea | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    I tedeschi recuperano Schweinsteiger a centrocampo e sperano nella vena realizzativa di Gomez per ribaltare la sconfitta dell’andata. Uscire per i tedeschi sarebbe una autentica beffa in virtù della possibilità di disputare l’eventuale finale nel proprio stadio e davanti ai suoi tifosi.

    La partita, almeno sulla carta, dovrebbe esser un monologo del Bayern Monaco alla ricerca dei gol qualificazione mentre il Basilea si limiterà a difendere e sfruttare le ripartenze ed eventuali buchi per aumentare il vantaggio. Come detto occhi bavaresi puntati sul Shaqiri autore nello scorso week end di un gol capolavoro su calcio di punizione.

    Bayern Monaco Basilea, le probabili formazioni

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, J. Boateng, Badstuber, Lahm; Scwheinsteinger, Kroos; Robben, Muller, Ribery; Mario Gomez. A disp: Butt, Alaba, Tymoschuk, Luiz Gustavo Pranjic, Petersen, Olic All. Heynckes
    Squalificati: –
    Indisponibili: Van Buyten, Breno

    BASILEA (4-4-2): Sommer; P. Degen, Abraham, Dragovic, Steinhofer; Shaqiri, Huggel, Xhaka, F. Frei; A. Frei, Streller. A disp: Herzog, Kovac, Cabral, Yapo, Stocker, Zoua, Pak Kwang-Ryong All. Vogel
    Squalificati: –
    Indisponibili: Voser, Chipperfield, Park Joo-Ho

    Arbitro: Clattenburg (Inghilterra)

    Video Shaqiri gran gol su calcio di punizione
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    PRONOSTICI INTER MARSIGLIA E BAYERN MONACO BASILEA

  • Pallone d’oro 2011, i magnifici 23. Out Di Natale, resiste solo Sneijder

    Pallone d’oro 2011, i magnifici 23. Out Di Natale, resiste solo Sneijder

    Fifa e France Football hanno ufficializzato i magnifici 23 che concorreranno alla vittoria del Pallono d’Oro 2011. Come era preventivabile nessuno italiano fa parte della lista con Di Natale escluso alla prima scrematura ma è comunque l’intero sistema calcio italiano a doversi interrogare visto che l’unico superstite ma senza nessuna possibilità di vittoria è Wesley Snejder. L’Inter comunque può vantarsi comunque anche della presenza di Samuel Eto’o accasatosi in Russia in estate e di Diego Forlan.

    Antonio Di Natale | ©Dino Panato/Getty Images
    A farla da padrone sono comunque sempre Barcellona e Real Madrid, i catalani oltre al vincitore annunciato Messi vantano la presenza di ben sette giocatori, i galattici invece su quattro. Aguero rappresenta i Citizens, il Bayern Monaco senza Robben e Ribey si affida alla stella di Muller e Schweinsteiger. Ecco l’elenco dei 23 candidati al Pallone d’Oro 2011: Eric Abidal (Barcellona-Francia), Sergio Aguero (Manchester City-Argentina), Karim Benzema (Real Madrid-Francia), Iker Casillas (Real Madrid-Spagna), Cristiano Ronaldo (Real Madrid-Portogallo), Dani Alves (Barcellona-Brasile), Samuel Eto’o (Anzhy-Camerun), Cesc Fabregas (Barcellona-Spagna), Diego Forlan (Inter-Uruguay), Andres Iniesta (Barcellona-Spagna), Lionel Messi (Barcellona-Argentina), Thomas Muller (Bayern Monaco-Germania), Nani (Manchester United-Portogallo), Neymar (Santos-Brasile), Mesut Ozil (Real Madrid-Germania), Gerard Piqué (Barcellona-Spagna), Wayne Rooney (Manchester United-Inghilterra), Bastian Schweinsteiger (Bayern Monaco-Germania), Wesley Sneijder (Inter-Olanda), Luis Suarez (Liverpool-Uruguay), David Villa (Barcellona-Spagna), Xabi Alonso (Real Madrid-Spagna), Xavi (Barcellona-Spagna). Nessuno italiano anche tra gli allenatori con Vicente Del Bosque (ct Spagna), Alex Ferguson (Scozia/Manchester United), Rudi Garcia (Francia/Lille), Pep Guardiola (Spagna/Barcellona), Jurgen Klopp (Germania/Borussia Dortmund), Joachim Loew (ct Germania), José Mourinho (Portogallo/Real Madrid), Oscar Tabarez (ct Uruguay), André Villas Boas (Portogallo/Porto-Chelsea), Arsene Wenger (Francia/Arsenal).

  • Galliani, basta bugie. Aquilani non è Mister X

    Galliani, basta bugie. Aquilani non è Mister X

    Diciamocelo chiaramente. Ad inizio estate Berlusconi, Galliani, Allegri e Raiola avevano programmato un solo grande colpo per il Milan. Era il 31 maggio quando Allegri tra scherzo e realtà tracciò l’identikit di chi doveva ereditare il ruolo di Pirlo in rossonero, poi ribattezzato Mister X e portato avanti con dettagli e ammiccamenti vari per tutto il calciomercato.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Il volto doveva esser quello di Marek Hamsik prima, di Cesc Fabregas dopo e infine quello di Bastian Schweinsteiger. Per la stella del Napoli si è usata la strategia Raiola trovando però in De Laurentiis un muro invalicabile e nel giocatore non un fido alleato. Lo spagnolo invece era troppo innamorato del suo Barcellona per accettare la corte rossonera e il Milan oltretutto non aveva la liquidità necessaria o le contropartite tecniche per allettare l’Arsenal. Il tedesco infine era intrattabile per questa stagione sopratutto per la necessità di riscatto del Bayern Monaco che sogna di giocare e vincere la finale di Champions League nel suo stadio. A complicare le idee di mercato rossonere ci sono state poi la sentenza sul lodo Mondadori e la crisi politica che ha consigliato a Berlusconi un mercato intelligente piuttosto che spese folli. Galliani questa mattina ha indicato in Aquilani Mister X, sappiamo tutti che non è cosi anche se l’ex bianconero può rivelarsi utile alla causa rossonera tanto quanto Nocerino nel sopperire all’assenza di Flamini e di Gattuso in Champions League. Il mercato del Milan è stato comunque in linea per mantenere il vantaggio competitivo sopratutto in Italia. Mexes e Taiwo accresceranno il valore della difesa, il centrocampo poggerà sulla solidità della Vecchia Guardia più Nocerino e Aquilani e l’attacco potrà iniziare a conoscere l’imprevedibilità di El Shaarawy.