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  • Gianluca Paparesta fonda il Football Club Bari 1908

    Gianluca Paparesta fonda il Football Club Bari 1908

    Andiamo con ordine, perché l’operazione parte con un raggio largo ma che poi si va a stringere intorno al Bari che questa sera cercherà contro il Cesena di prendere altri punti che lo possano portare lontano dalla zona calda della cadetteria.

    La società pugliese, è noto, non naviga in buone acque, anzi come sappiamo è in atto un fallimento. Giovedì prossimo i curatori fallimentare renderanno noto quanto, in termini economici, serve per rilevare il club all’asta. E da qui la mossa di Gianluca Paparesta, ex dirigente del Bari, prende una connotazione ben precisa.

    Nella giornata di ieri i curatori fallimentari con i periti erano a Roma, per prendere atto della situazione del club e quindi redigere la relazione necessaria. Soltanto di gestione da gennaio a giugno 2014 serviranno poco più di due milioni di Euro per gli stipendi, poi serviranno altri 800 mila Euro per l’iscrizione al campionato per la prossima stagione (considerando che il Bari rimanga in Serie B), queste cifre non saranno comprese nella stima (che fungerà da base d’asta) che faranno i tecnici, ma saranno presenti nella perizia, perché comunque chi vorrà fare offerte per l’acquisizione del Bari dovrà onorarle al fine di attribuirsi anche il titolo sportivo. In pratica sarà necessario un ingente esborso di denaro per rilevare il Bari e partire da dov’è adesso.

    Gianluca Paparesta su mandato fonda il Football Club Bari 1908 | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Gianluca Paparesta su mandato fonda il Football Club Bari 1908 | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Ed ecco che entra in scena l’ex dirigente dei galletti ed ex arbitro. Questa mattina Gianluca Paparesta attraverso un mandato che gli è stato affidato ha costituito una società conforme ai parametri previsti dalla F.I.G.C., il Football Club Bari 1908. Paparesta da tempo lavora con impegno per coinvolgere imprenditori russi e sembra proprio avercela fatta.

    Inizialmente Paparesta aveva avviato alcuni contatti con Suleiman Kerimov, proprietario anche dell’Anzhi, squadra russa che ha partecipato anche alla Europa League, questo lavorio poi aveva propiziato anche nuovi rapporti con altri due facoltosi industriali, impegnati nei settori petrolifero e dell’energia.

    Bari per i magnati russi potrebbe rappresentare un’ottima opportunità sia per avviare un ambizioso progetto sul calcio, sia per ampliare gli affari nell’Italia meridionale. Del resto la crisi economica che il nostro paese sta affrontando è per investitori esteri come un bello specchio per le allodole.

    Se tutto andrà come previsto, da chi ha conferito il mandato a Paparesta, la società costituita dall’ex-arbitro farà l’offerta per rilevare il “vecchioBari all’asta.

  • Serie B al via, attesa per il Palermo. Pari tra Reggina e Bari

    Serie B al via, attesa per il Palermo. Pari tra Reggina e Bari

    Si è aperta con la sfida tra Reggina e Bari la stagione 2013/2014 della Serie B. Un match disputato davanti ad un gran numero di spettatori che però non hanno potuto godere dell’essenza del calcio: il gol. Lo 0-0 finale infatti lascia forse più soddisfatti gli ospiti che nella ripresa rischiano più volte di affondare sotto i colpi dei reggini i quali devono imprecare per due legni colpiti. Primo tempo scialbo e senza grandi guizzi, nonostante qualche bella giocata del giovanissimo reggino Louzada. Nella ripresa prima si fa vivo il Bari con Ceppitelli e Galano, poi l’ingresso di Di Michele e Strasser cambia le carte in tavola della gara e la Reggina rivolta il match come un calzino. L’attaccante ex Chievo però si divora, a metà ripresa, una grande palla gol e nel giro di pochi minuti si vede fermare dal palo esterno.

    A 10’ dalla fine però la chance più grossa per i calabresi con Gerardi che di testa trova la parte interna della traversa. Con il rosso al pugliese Defendi e un’altra occasione targata Cocco termina un match che consente ai galletti di avvicinarsi al segno più considerando il meno tre di handicap in classifica. Per la Reggina invece un punto da non buttare via visto che, coppa compresa, è il terzo match di fila che non si subiscono reti. Dato positivo per Atzori che dovrà però lavorare ancora tanto in attacco dove ancora una volta è mancata incisività. Oggi gran parte del programma della prima giornata della Serie B che da quest’anno cambierà format con sei squadre qualificate ai play off. Occhi puntati sul Palermo di Gattuso che si recherà a Modena per affrontare una squadra temibile.

    Il capitano della Reggina Barillà legge il giuramento © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Il capitano della Reggina Barillà legge il giuramento © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Per quanto riguarda le altre new entry provenienti dalla Serie A battesimo non semplice per il Pescara contro la Juve Stabia, formazione ormai presente costantemente nella cadetteria e in grado di mettere in difficoltà chiunque. Stesso discorso per il Siena che ospita un giovane ma arrembante Crotone. Il Novara, altra squadra indicata tra le favorite, avrà un avvio tutt’altro che agevole al Partenio di Avellino mentre il Brescia ha, almeno sulla carta, un impegno più agevole contro la Virtus Lanciano. Sarà il neo promosso Latina invece a saggiare le ambizioni dell’Empoli, mentre il Padova riceverà all’Euganeo i siciliani del Trapani, altra matricola del torneo. Lo Spezia, dopo la deludente annata 2012/2013 riparte dalla sfida casalinga contro il Cittadella mentre la Ternana, indicata da tanti come possibile sorpresa, terrà a battesimo il Carpi neo promosso.

    Lunedì si chiude con il posticipo tra Cesena e Varese, altre mine vaganti di una cadetteria che come al solito si preannuncia lunga e interessante. Palermo a parte infatti sembra difficile decifrare altre possibile papabili alla Serie A, e come accaduto l’anno scorso con Livorno e Sassuolo, le sorprese sono praticamente dietro l’angolo. Corsa, sacrificio e continuità, gli ingredienti giusti per sognare il salto nell’olimpo del calcio nazionale al quale un po’ tutti in cuor loro aspirano.

  • Conte, audizione da Palazzi: la storia non si ripete

    Conte, audizione da Palazzi: la storia non si ripete

    Il rapporto tra il tecnico della Juventus Antonio Conte ed il procuratore federale Stefano Palazzi non è nato, di certo, tra i migliori auspici nella calda estate 2012 targata dallo scandalo Scommessopoli, sfociata poi nella lunga squalifica per il tecnico juventino accusato di “omessa denuncia” in riferimento alla sua esperienza in panchina a Siena, e costretto a scontare un lungo stop lontano dai campi e dalla propria panchina, dal 10 Agosto al 9 Dicembre 2012. Un rapporto ovviamente conflittuale tra Conte e la Procura, reso ancor più aspro dal temperamento caldo e impulsivo del tecnico salentino, evidenziato perfettamente dalla conferenza stampa del 24 Agosto scorso, al fianco del suo avvocato Giulia Bongiorno e del suo vice Angelo Alessio, quando mister Conte ripetè con forza e decisione le parole “Agghiacciante”, “E’ una vergogna” in riferimento alla conduzione dell’inchiesta Scommessopoli ed ai suoi esiti finali che lo condannavano. Una conferenza stampa che, tra l’altro, diede grandi spunti anche al comico Maurizio Crozza che studiò con attenzione quell’invettiva di mister Conte e riuscì poi a riproporla nei suoi sketch ironici, con tanto di “chapeau” finale.

    Conte audizione da Palazzi | © Valerio Pennicino/ Getty Images Sport
    Conte audizione da Palazzi | © Valerio Pennicino/
    Getty Images Sport

    Come se tutto ciò non bastasse, mister Conte nella giornata di ieri è tornato in Procura per essere ascoltato nuovamente, proprio dal procuratore federale della Federcalcio Stefano Palazzi, che contrariamente alle sue abitudini ha svolto personalmente un’audizione con un tesserato, durata ben tre ore. Un tempo molto lungo, ovviamente, che non può non scatenare grande curiosità circa i contenuti della discussione tra i due, anche se all’uscita dalla Procura le parole del tecnico salentino sono state perlopiù orientate ad un sostanziale ottimismo circa i risvolti futuri: “non temo in alcun modo un nuovo deferimento”.

    E’ bene precisare che la nuova convocazione di mister Conte fa riferimento alla necessità di chiarimenti in merito alla sua esperienza sulla panchina del Bari (antecedente a quella sulla panchina del Siena), quando alcuni suoi giocatori promosero le ormai note combine per concordare i risultati delle gare contro Treviso e Salernitana. Una circostanza della quale mister Conte ha negato durante la suddetta audizione di essere mai venuto a conoscenza, precisando che il rapporto all’interno dello spogliatoio con i suoi calciatori è sempre stato orientato a essere di tipo “formale” e, per questo, il tecnico salentino non vive le questioni dello spogliatoio che riguardano i rapporti tra calciatori in maniera diretta, tranne che nei momenti propriamente legati alla preparazione delle partite.

    Per questo, e sommando gli altri pezzi del mosaico che si riferiscono alla posizione di Antonio Conte in merito alla sua esperienza sulla panchina del Bari, questa volta non dovrebbe esserci realmente nulla da temere, e lo spettro dell’omessa denuncia non sembra aleggiare come accaduto nella scorsa estate poichè gli elementi in mano alla Procura federale non sembrano essere affatto sufficienti a configurare un reato sportivo per Antonio Conte. D’altronde, lo stesso attuale tecnico della Juventus ha voluto ribadire la serenità del suo stato d’animo, evidenziando di non aver provato imbarazzo nel trovarsi nuovamente di fronte agli uomini della procura dopo le parole forti espresse in estate, perché “quando uno parla con il cuore non può provare imbarazzo”.

  • Serie B, il Sassuolo vede la A. Verona a due punti dal Livorno

    Serie B, il Sassuolo vede la A. Verona a due punti dal Livorno

    Gol a grappoli per le prime due della classe di Serie B Sassuolo e Livorno, ma stati d’animo contrapposti. Grande gioia per il team neroverde che dopo il 4-3 ottenuto a Varese vede la Serie A sempre più vicina. Tanta amarezza invece per il Livorno che avanti di due gol si fa raggiungere nel finale dalla Reggina e spreca un’ottima chance. E alle spalle ecco che si fa sempre più temibile il Verona che passa a Grosseto e si porta ad appena due lunghezze dal secondo posto. In zona playoff ancora un exploit per l’incontenibile Empoli che passa per 2-1 sul terreno dell’Ascoli, mentre frena il Padova che perde nel derby contro il Vicenza. Non va oltre l’1-1 il Brescia, bloccato dal Novara e che perde la chance di piazzarsi in zona playoff. Sconfitta pesante in quest’ottica anche quella della Juve Stabia che incassa due gol dal Bari. Pari a suon di gol tra Modena e Cittadella, mentre il Lanciano espugna Vercelli e si posiziona in una zona di classifica tranquilla. Termina reti bianche la sfida Ternana-Spezia.

    VARESE-SASSUOLO 3-4
    Torna a marciare da vera capolista il Sassuolo. La compagine neroverde infatti sbanca Varese al termine di un pirotecnico 4-3 e vede la Serie A come una cosa molto concreta ormai. Match che si sblocca già dopo 6’ grazie a Berardi il quale raccoglie un suggerimento di Missiroli e con il sinistro insacca. I padroni di casa non mollano e potrebbero pareggiare alla mezz’ora con Ebagua che però scivola nel momento decisivo. In chiusura di tempo arriva cosi il raddoppio emiliano: cross di Bianchi respinto da Rea, sulla sfera si avventa Masucci che supera Bressan grazie ad un pallonetto. Nella ripresa però i lombardi tornano in gara: assist del neo entrato Oduamadi per Troest il quale di testa non perdona. Ma il Sassuolo dimostra subito tutta la propria forza e trova il 3-1 poco dopo: Berardi stavolta si trasforma in assist man e Masucci in goleador. Ma la gara è viva visto che al 18’ Terranova stende in area Neto Pereira. Rigore per i padroni di casa e rosso per il difensore del Sassuolo mentre dal dischetto Ebagua non fallisce. Troest va vicinissimo al pareggio, il Sassuolo regge e piazza il colpo del 4-2 con Pavoletti. Nei minuti di recupero protagonista Zecchin: prima centra la traversa e poi si punizione mette a segno l’ultimo gol di un match spettacolare in cui però i tre punti se li aggiudica il Sassuolo.

    Il rigore di Dionisi contro la Reggina © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Il rigore di Dionisi contro la Reggina © Gabriele Maltinti/Getty Images

    LIVORNO-REGGINA 3-3
    Una Reggina caparbia strappa un punto preziosissimo al Picchi rallentando la corsa verso il secondo posto del Livorno. I labronici pagano a caro prezzo la giornata no del portiere Fiorillo che spiana la strada alla rimonta degli amaranto e consente al Verona di avvicinarsi pericolosamente in classifica. Meglio i locali in avvio con Paulinho che si fa notare più volte dalle parti di Baiocco. Ma sono i calabresi a passare: Sarno allarga per Rizzato il quale conclude trovando impreparato Fiorillo al quale sfugge di mano il pallone che si insacca. Livorno che però reagisce e nel giro di un amen ribalta la contesa: Hetemaj ferma irregolarmente Schiattarella e dal dischetto Baiocco fa 1-1. Nemmeno 2’ dopo cross di Salviato e bella conclusione di Paulinho che gonfia la rete. Al quarto d’ora della ripresa i toscani sembrano aver messo in cassaforte il match: Salviato apparecchia per Dionisi il quale di sinistro realizza la doppietta personale e il 3-1 del Livorno. La Reggina non molla e cosi ci pensa Gerardi a riaprire l’incontro con un gran tiro dai 30 metri. Al 35’ il clamoroso 3-3: Barillà, entrato da poco, calcia da distanza siderale, Fiorillo si lascia sfuggire la palla dalle mani e la stessa si insacca per la disperazione dei tifosi di casa e per la gioia dei supporters ospiti.

    I RISULTATI DELLA TRENTESIMA GIORNATA DI SERIE B
    Livorno – Reggina 3-3
    Ascoli – Empoli 1-2
    Bari – Juve Stabia 2-0
    Brescia – Novara 1-1
    Grosseto – Verona 0-2
    Modena – Cittadella 3-3
    Padova – Vicenza 0-1
    Pro Vercelli – Lanciano 1-2
    Ternana – Spezia 0-0
    Varese – Sassuolo 3-4
    Crotone – Cesena lunedì ore 20:45

    LA CLASSIFICA
    Sassuolo 67, Livorno 58, Verona 56, Empoli 49, Varese 46, Padova 42, Brescia 41, Juve Stabia 39, Modena 38, Cittadella e Lanciano 37, Ascoli e Novara 36, Ternana 35, Cesena e Spezia 34, Crotone 33, Bari e Reggina 32, Vicenza 31, Pro Vercelli 22, Grosseto 19.

  • Serie B, il Sassuolo non si ferma più. Tonfo Verona nel derby

    Serie B, il Sassuolo non si ferma più. Tonfo Verona nel derby

    Il venticinquesimo turno di Serie B segna la fuga del Sassuolo alla quale, in caso di vittoria contro l’Empoli, potrebbe accodarsi anche il Livorno. A farne le spese è il Verona, caduto in casa nel derby contro il Vicenza e nuovamente lontano dal duo di testa. Gli emiliani infatti vincono in casa della Pro Vercelli e continuano a sognare. E la formazione di Mandorlini deve guardarsi anche alle spalle dove c’è il Varese, vittorioso a Bari grazie a Pucino. Non va oltre lo 0-0 il Padova bloccato in casa dal Brescia. Fa peggio invece la Juve Stabia che ne prende quattro in casa da un Novara che sembra essersi lasciato alle spalle la crisi di inizio stagione. Sempre in zona play off frena anche il Modena che vede sfumare al 90’ il successo contro la Reggina, brava a salvarsi grazie al gol di Geraldi. Clamorosa e rocambolesca vittoria dello Spezia che compie una grandissima rimonta in casa contro l’Ascoli vincendo 4-3. In zona salvezza pesante vittoria per il Lanciano che la spunta 3-2 sul Cittadella ma fa festa anche il Crotone che grazie ad Eramo batte il fanalino di coda Grosseto.

    PRO VERCELLI-SASSUOLO 1-3
    Sempre più in fuga. Il Sassuolo sbanca Vercelli e, approfittando del clamoroso stop del Verona nel derby con il Vicenza, allunga sul terzo posto. Un successo arrivato in rimonta per gli emiliani che subiscono la doccia fredda del gol iniziale ma poi pareggiano e, approfittando dell’inferiorità numerica dei piemontesi, segnano e prendono il largo. Passa appena 1’ infatti e Cristiano sigla il gol del vantaggio per i padroni di casa che sognano il colpaccio contro la capolista. Ma gli ardori dei bianchi si spengono dopo nemmeno 10’ quando Vinci commette fallo su Catellani e l’arbitro Velotto fischia un calcio di rigore. Dal dischetto però Terranova sbaglia facendosi respingere il tiro da Valentini, sulla sfera si fionda nuovamente lo stesso Terranova ma Borghese lo stende. Altro rigore e stavolta anche un rosso rifilato al giocatore della Pro Vercelli. Dagli undici metri stavolta Terranova non sbaglia. Gli attacchi, in superiorità numerica, del Sassuolo, trovano i risultati sperati in chiusura di primo tempo: Missiroli imbecca Troianiello che parte sul filo del fuorigioco e fa secco Valentini. La Pro avrebbe la palla per pareggiare, ma Abbate da due passi non riesce a insaccare complice un salvataggio sulla linea da parte della difesa neroverde. Il giocatore di casa nell’occasione protesta e si becca un giallo che si tramuterà in rosso negli spogliatoi avendo reiterato il comportamento. In nove contro undici è una mission impossible per i piemontesi che subiscono anche il 3-1 grazie a Berardi, il quale approfitta della porta lasciata sguarnita da Valentini, salito a dare una mano ai compagni sugli sviluppi di un corner, e deposita in rete.

    Emanuele Terranova, decisivo a Vercelli © Dino Panato/Getty Images
    Emanuele Terranova, decisivo a Vercelli © Dino Panato/Getty Images

    VERONA-VICENZA 0-1
    Cinico Vicenza. I biancorossi subiscono il Verona ma alla fine incassano un successo che pesa come un macigno. Al Bentegodi decide una rete di Semioli il quale gela i tifosi di casa che hanno assistito ad un dominio della squadra di Mandorlini. Che però, cosa che più conta nel calcio, non è riuscita a fare gol. Veronesi, senza lo squalificato Gomez, che cominciano bene e nel primo quarto di gara ci provano da fuori con Agostini (che alla mezz’ora lascerà il posto, causa infortunio, a Nielsen) e successivamente con Sgrigna, ma Bremec è sempre attento e sventa i pericoli. Il Vicenza regge l’urto e comunque non rischia molto, affidandosi prevalentemente al gioco di rimessa. Nella ripresa la musica non cambia. Due le occasioni da gol veronesi nel primo quarto d’ora: Sgrigna e Jorginho però trovano l’opposizione di Bremec. Passa un quarto d’ora e il Vicenza, a sorpresa, trova il vantaggio: Martinelli trova il palo in mischia e sulla sfera si avventa Semioli che non sbaglia. Mandorlini si gioca anche la carta Carrozza ma serve a poco: passa la compagine di Dal Canto che incassa tre punti di platino al Bentegodi.

    RISULTATI E MARCATORI VENTICINQUESIMA GIORNATA SERIE B
    Bari-Varese 0-1 (Pucino)
    Crotone-Grosseto 1-0 (Eramo)
    Juve Stabia-Novara 2-4 (Lepiller, rig. Gonzalez, Caserta, aut. Figliomeni, Seferovic, Bruno)
    Lanciano-Cittadella 3-2 (Vastola, Minesso, Volpe, Piccolo, aut. Almici)
    Modena-Reggina 1-1 (Ardemagni, Gerardi)
    Padova-Brescia 0-0
    Pro Vercelli-Sassuolo 1-3 (Cristiano, rig. Terranova, Troianiello, Berardi)
    Spezia-Ascoli 4-3 (Zaza, Feczesin, Fossati, Antenucci, 3 Sansovini)
    Verona-Vicenza 0-1 (Semioli)
    Cesena-Ternana 1-0 (Succi)
    Empoli-Livorno: lunedì ore 20:45

    CLASSIFICA
    Sassuolo 55, Livorno 51, Verona 47, Varese 42, Padova 35, Empoli, Brescia e Juve Stabia 34, Modena 33, Ascoli e Spezia 32, Cittadella 31, Cesena 30, Ternana, Crotone e Lanciano 29, Novara 28, Reggina 26, Bari 25, Vicenza 22, Pro Vercelli 16, Grosseto 15

  • Serie B, Sassuolo bloccato dall’Empoli. Livorno ora a -1

    Serie B, Sassuolo bloccato dall’Empoli. Livorno ora a -1

    La ventiquattresima giornata di Serie B regala grandi gioie al Livorno. I toscani infatti superano, a fatica, la Pro Vercelli, e approfittano cosi nel migliore dei modi dello stop interno della capolista Sassuolo contro l’Empoli. Risale il Varese che incassa tre punti preziosi contro il Modena e cosi riduce le distanze dal Verona. Importante exploit della Juve Stabia che sbanca Vicenza, mentre il Brescia viene bloccato in casa dallo Spezia sul nulla di fatto. Solo un pareggio invece per il Cittadella che rimonta, tra le mura amiche del Tombolato, due gol al Crotone. Si ferma anche il Padova che impatta a Grosseto in pieno recupero e su calcio di rigore. Nulla di fatto, in zona salvezza, tra Ternana e Bari, mentre il colpaccio di giornata lo compie il Cesena che va ad espugnare Novara.

    LIVORNO-PRO VERCELLI 2-0
    Con un ottimo secondo tempo il Livorno supera la Pro Vercelli e si porta cosi ad una sola lunghezza in classifica dal Sassuolo. E’ la quattordicesima gara utile di fila per i toscani che oltre a guadagnare punti sulla capolista allungano sul Verona, bloccato nell’anticipo di ieri dalla Reggina. Non è stato facile però contro i piemontesi che hanno dato parecchio filo da torcere ai maremmani. Nel primo tempo grande equilibrio: prima sono i toscani a farsi vivi con Dionisi e Schiattarella, poi c’è la risposta ospite con Grossi ed Eusepi che però non centrano il bersaglio grosso. Nel secondo tempo il Livorno entra in campo con un altro piglio e subito Dionisi si fa vivo ma Valentini è attento e sventa il pericolo. Ci riprova poco dopo anche Paulinho ma la palla termina di un soffio a lato. Pro Vercelli che gioca di rimessa e a metà tempo Cristiano, imbeccato alla perfezione da Ragatzu, si vede respingere la conclusione a colpo sicuro da Fiorillo. Ma di lì a poco il Livorno passa: cross di Bernardini e colpo di testa preciso di Paulinho che gonfia la rete. A chiudere i conti ci pensa, come al solito, Siligardi, il quale dal limite lascia partire un bel tiro che si infila in rete.

    SASSUOLO-EMPOLI 1-1
    Ancora uno stop per il Sassuolo che dopo la sconfitta di Crotone viene bloccato in casa dall’Empoli. Neroverdi che per l’ennesima volta sono costretti a giocare su un campo inzuppato dalla pioggia e ai limiti della praticabilità. Nel primo tempo il match non decolla: gli ospiti si affidano a qualche sortita di Maccarone, il quale spreca anche una buonissima occasione da ottima posizione, mentre dall’altro lato il Sassuolo prova a fare male con Missiroli e Catellani ma le assenze di Masucci e Boakye vengono pagate a caro prezzo. Il match si sblocca al 22’ del secondo tempo quando Laurini ferma, secondo l’arbitro irregolarmente, il giocatore avversario Magnanelli in area di rigore. Dal dischetto Terranova non fallisce l’occasione. Ma passano una decina di minuti ed ecco che i toscani pareggiano: cross di Signorelli e Regini centra il bersaglio grosso. Nel finale Bianchi per due volte potrebbe porta avanti i suoi ma di testa non è incisivo.

    Bettanin Paulo Sergio Paulinho
    Il livornese Paulinho © Gabriele Maltinti/Getty Images

    RISULTATI E MARCATORI VENTIQUATTRESIMA GIORNATA SERIE B:

    Brescia-Spezia 0-0
    Cittadella-Crotone 2-2 13′ Eramo (Cr), 25′ Crisetig (Cr), 60′ Schiavon (C), 95′ Coly (C)
    Vicenza-Juve Stabia 1-2 28′ Cellini (J), 57′ Bojinov (rig., V), 75′ Improta (J)
    Grosseto-Padova 1-1 15′ Piccinni (aut., C), 96′ Cutolo (rig.)(P)
    Livorno-Pro Vercelli 2-0 71′ Paulinho, 83′ Siligardi
    Novara-Cesena 0-1 28′ Tonucci
    Sassuolo-Empoli 1-1 67′ Terranova (rig., S), 77′ Regini (E)
    Ternana-Bari 0-0
    Varese-Modena 2-0 55′ Franco, 77′ Filipe Ribeiro
    Reggina-Verona 1-1 25′ Cacia (V), 73′ Comi (R)
    Ascoli-Lanciano (lunedì ore 20.45)

    CLASSIFICA
    Sassuolo 52, Livorno 51, Verona 47, Varese 39, Juve Stabia ed Empoli 34, Brescia 33, Modena e Padova 32, Ascoli e Cittadella 31, Spezia e Ternana 29, Cesena 27, Crotone 26, Lanciano, Bari, Novara e Reggina 25, Vicenza 19, Pro Vercelli 16, Grosseto 15

     

  • Serie B, sorride solo il Verona. Crollano Empoli, Varese e Modena

    Serie B, sorride solo il Verona. Crollano Empoli, Varese e Modena

    La ventitreesima giornata di Serie B fa sorridere solo il Verona. Almeno in testa alla graduatoria dove i veneti si portano a meno due dal Livorno, bloccato sul nulla di fatto a Padova e sul Sassuolo sconfitto ieri sera a Crotone. Cadono clamorosamente anche le tre squadre che stanno dietro alla compagine di Mandorlini: Varese, Empoli e Modena infatti devono arrendersi, tra le mura amiche, contro Lanciano, Novara e Ternana. Colpaccio dell’Ascioli che con un gol del solito Zaza sbanca Bari mentre il Cittadella spreca la chance di salire al quinto posto crollando in casa del fanalino di coda Grosseto. Lo scontro salvezza tra Cesena e Vicenza se lo aggiudicano per 3-0 i padroni di casa mentre tra Pro Vercelli e Reggina ne viene fuori un pareggio che fa più comodo agli ospiti.

    SPEZIA-VERONA 0-1
    Il Verona vince nel finale a guadagna terreno su Sassuolo e Livorno. Tre punti pesanti dunque per la compagine di Mandorlini il quale deve ringraziare il solito Cacia capace con un colpo di testa di piegare le resistenze dei padroni di casa dello Spezia. Padroni di casa che lanciano subito i nuovi arrivati Guarna, Romagnoli e Musacci mentre dall’altra parte sin dal 1’ ecco Agostini e Sgrigna. La prima palla gol degna di nota arriva grazie a Mario Rui che dalla destra scaglia un gran tiro che scheggia la traversa della porta difesa da Rafael. Poco dopo è la volta di Sammarco, ma da ottima posizione manda fuori. Il Verona esce allo scoperto soltanto dopo la mezz’ora ma non riesce mai a creare grandissimi pericoli alla porta dei liguri. Nella ripresa i veneti cominciano subito benissimo ma il tiro di Sgrigna colpisce il palo interno con Guarna che non può fare nulla. Al 36’ la zampata di Cacia: l’attaccante gialloblu stacca perfettamente su un cross di Hallfredsson e deposita la palla in rete.

    PADOVA-LIVORNO 0-0
    Un pari che serve più al Livorno che rosicchia un punto sulla capolista Sassuolo ma ne perde due sul Verona. Può comunque andare bene cosi agli amaranto che hanno subito a più riprese il gioco del Padova dovendo ringraziare anche il proprio portiere Fiorillo per qualche parata importante. Dopo il ricordo di Piermario Morosini prima della gara, le squadre scendono in campo con grande concentrazione e il Padova colleziona subito quattro calci d’angolo andando vicino al gol Trevisan ma Gemiti sulla linea sventa il pericolo. I veneti spingono e dopo una chance targata Jelenic ecco che Fiorillo si esalta sulla conclusione di Farias. Subito dopo ecco Trevisan e Legati che di un soffio non deviano in rete il pallone. Farias è scatenato ma con Fiorillo trova ancora pane per i suoi denti. Nella ripresa dopo l’incursione di Trevisan ecco che Farias al 21’ ci prova in diagonale ma il suo tiro non ha fortuna. Iori, Cutolo e Babacar ci provano dalla distanza ma il risultato non si schioda dallo 0-0 iniziale e i biancoscudati si mangiano le mani per due punti persi.

    Daniele Cacia
    Daniele Cacia attaccante del Verona © Dino Panato/Getty Images

    I RISULTATI DELLA VENTITREESIMA GIORNATA DI SERIE B:
    Bari-Ascoli 0-1 (Zaza)
    Cesena-Vicenza 3-1 (Pinardi, Granoche, Tonucci, Succi)
    Empoli-Novara 0-2 (Lepiller, Lazzari)
    Grosseto-Cittadella 3-1 (Di Roberto, Padella, Piovaccari, Rig. Lupoli)
    Modena-Ternana 1-2 (Litteri, Rig. Ardemagni, Rig. Litteri)
    Padova-Livorno 0-0
    Pro Vercelli-Reggina 0-0
    Spezia-Verona 0-1 (Cacia)
    Varese-Lanciano 1-2 (Turchi, Ebagua, Rig. Volpe)
    Crotone-Sassuolo 2-1 (De Giorgio, Eramo, Missiroli)
    Juve Stabia-Brescia (lunedì ore 20:45)

    CLASSIFICA
    Sassuolo 51; Livorno 48; Verona 46; Varese 36; Empoli 33; Modena 32; Brescia, Padova, Ascoli 31; Juve Stabia e Cittadella 30; Spezia e Ternana 28; Novara, Crotone e Lanciano 25; Bari, Reggina, Cesena 24; Vicenza 19; Pro Vercelli 16; Grosseto 14.

  • Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan

    Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan

    Nicola Bellomo e il grande salto. Il jolly del Bari di mister Torrente è pronto a fare i bagagli e trasferirsi dalla prossima estate a Milano. E’ ancora da decidere però in quale squadra giocherà Nicola, se al Milan o all’Inter. Sarà la finestra di mercato invernale a dircelo, con i rossoneri che avrebbero operato nelle ultime ore il sorpasso decisivo sui cugini nerazzurri, proponendo alla dirigenza pugliese oltre 2 milioni di euro per la comproprietà del cartellino. In pochi fino all’anno scorso avrebbe scommesso un solo euro sul giocatore di Bari vecchia. Nonostante l’esordio ad appena 18 anni nel maggio del 2009, anno della promozione dei galletti in Serie A con Antonio Conte in panchina, Nicola Bellomo era stato nuovamente declassato nella squadra Primavera per l’intera stagione successiva. Nel 2010 viene ceduto in prestito al Barletta in Lega Pro, dove vive un annata discreta con 33 presenze e sei gol segnati venendo utilizzato nel ruolo di attaccante, per Bellomo una novità assoluta essendo nato come centrocampista offensivo. In seguito alla nuova retrocessione in Serie B del Bari, il giovane talento pugliese torna alla base, senza però riuscire ancora ad affermarsi in maniera decisiva, disputando 19 presenze (compresa la Coppa Italia) condite da tre reti, fra cui il bellissimo gol da metà campo nella sfida all’Adriatico contro il Pescara di Zeman, gesto tecnico che consente a Bellomo di battere il primo colpo nel parterre degli artisti pallonari.

    Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Nicola Bellomo, il talento del Bari conteso da Inter e Milan | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    La reale e definitiva consacrazione di Nicola Bellomo con la maglia del Bari avviene però quest’anno, rendendosi protagonista di una prima parte di campionato strepitosa, con sei gol in 20 presenze, trascinando la squadra di Vincenzo Torrente di fatto in zona play-off se non considerassimo per un attimo la penalizzazione di 7 punti inflitta alla società pugliese in estate. Ma quello che più colpisce in Nicola Bellomo è la sua capacità di sapersi adattare in qualunque situazione (anche da regista di centrocampo) e a qualunque compito, mostrando quindi grande intelligenza tattica, sebbene per caratteristiche il suo ruolo naturale è quello di trequartista, dove ha l’opportunità di mettere in mostra il suo colpo migliore, ovvero l’assist.

    Le recenti prestazioni offerte in Serie B con il Bari, oltre ad attrarre in maniera fatale i club di Serie A, gli hanno permesso anche di riallacciare i rapporti con le Nazionali giovanili. A fine dicembre è stato infatti convocato da Devis Mangia per l’amichevole dell’Under 21 contro la selezione dell’Italia B allenata da Piscedda, match che ha visto lo stesso Bellomo realizzare il gol del provvisorio 3-2 nel corso della ripresa.

    In molti accostano il numero 10 del Bari all’altro genio di Bari vecchia, che risponde al nome di Antonio Cassano. Ad onor del vero le storie sono simili, con Bellomo salvato da un futuro altrimenti con più ombre che luci soltanto dal pallone, per il quale a quanto si racconta non avrebbe avuto da giovane un feeling particolarmente positivo, ma sarebbe stata invece la madre ad obbligarlo quasi a dare calci a quel pallone che oggi potrebbe regalargli il suo primo vero contratto da extra-dotato. A sorpresa però Nicola Bellomo non vuole essere paragonato al Fantantonio nazionale, dichiarando apertamente come loro due siano in realtà diversi, sebbene abbia riconosciuto di recente come Cassano sia sempre stato un suo idolo. E chissà che un giorno i due talenti di Bari vecchia non possano giocare insieme in un prossimo futuro.

    SCHEDA
    Nome: Nicola Bellomo
    Data di nascita: 18-02-1991, Bari
    Nazionalità: Italia
    Ruolo: trequartista
    Piede: destro
    Squadra: Bari
    Altezza: 174 cm
    Valore: 2 milioni

    VIDEO GOL NICOLA BELLOMO DA CENTROCAMPO

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  • Calcioscommesse, 27 calciatori indagati a Bari

    Calcioscommesse, 27 calciatori indagati a Bari

    La procura di Bari ha emesso in queste ore tre diversi avvisi di conclusione delle indagini a carico di 36 persone coinvolte nell’inchiesta Calcioscommesse, fra cui compaiono ben 27 calciatori (sia attualmente in attività che non più, ndr), cui si contesta il reato di “concorso in frode sportiva”. Nel primo di questi avvisi, rivolto a 27 calciatori, si contesta loro tale reato nelle gare di serie B “truccate”: Bari-Treviso e Salernitana-Bari, rispettivamente del Maggio 2008 e del Maggio 2009, che i pugliesi decisero di “vendere” in cambio di denaro. Nel caso di Bari-Treviso, dieci calciatori baresi avrebbero incassato 70 mila euro al fine di concludere il risultato con il punteggio di 0-1 e, in quel caso, fu lo stesso calciatore trevigiano Willian Pianu a consegnare la somma pattuita ai colleghi baresi che, secondo l’accusa, sarebbero Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci e Vitangelo Spadavecchia.

    Per Salernitana-Bari, invece, la somma offerta sarebbe stata di 150 mila euro, nei confronti di sedici calciatori del Bari (Andrea Masiello, Cristian Stellini, Davide Lanzafame, Vitali Kutuzov, Marco Esposito, Nicola Santoni, Alessandro Parisi, Daniele De Vezze, Gianluca Galasso, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Jean Francois Gillet (oggi portiere del Torino), Corrado Mario Colombo, Raffaele Bianco, Mark Edusei e Stefano Guberti) e di Angelo Iacovelli, faccendiere della società pugliese che avrebbe avuto il ruolo di promuovere la frode e, poi, di incassare la somma complessiva e distribuirla: in tal caso, dunque, ad ognuno degli uomini coinvolti sarebbero andati 7 mila euro per concludere il match con la vittoria della Salernitana.

    Calcioscommesse, 27 calciatori indagati da Procura di Bari | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Calcioscommesse, 27 calciatori indagati da Procura di Bari | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nel secondo avviso legato alla conclusione delle indagini sul Calcioscommesse, invece, si fa riferimento alla frode sportiva per le combine di Bari-Sampdoria di Aprile 2011 e di Palermo-Bari del Maggio 2011, due match che il Bari perse e per i quali secondo la procura i calciatori giallorossi indagati incassarono ben 140 mila euro. In particolare, per Palermo-Bari i nomi “caldi” sono Marco Rossi, Alessandro Parisi e Simone Bentivoglio che ricevettero la somma di 30 mila euro ciascuno in cambio della combine che prevedeva che il match dovesse finire con la vittoria del Palermo e con almeno tre reti complessive della gara: detto, fatto e l’accordo venne rispettato e la gara terminò proprio 2-1 per i rosanero siciliani. La combine venne effettuata anche con la collaborazione del “mediatore” Andrea Masiello, il quale ha deciso di patteggiare, ritenuto l’anello di congiunzione tra gli ex calciatori baresi e Hristian Ilievski ed altre persone dell’organizzazione rimaste, per ora, ancora ignote.

    Invece, nel caso di Bari-Sampdoria la combine si sviluppò con l’intervento del calciatore doriano Stefano Guberti che propose al barese Andrea Masiello la cifra di 50 mila euro da dividere con gli altri baresi partecipanti alla gara al fine di assicurarsi la vittoria della Sampdoria, circostanza che, poi, avvenne con il punteggio di 0-1 per i genovesi.

    Nel terzo avviso a chiusura dell’inchiesta Calcioscommesse, invece, si contesta il concorso per violenza privata nei confronti di tre capi ultras baresi – arrestati il 10 Maggio 2012 – i quali ebbero un ruolo attivo nell’effettuare una pressione psicologica ed, appunto, anche violenza fisica finalizzata a indurre i calciatori Baresi a perdere le ultime due gare del campionato 2010-2o11, contro il Cesena in trasferta e contro la Sampdoria in casa. Inoltre, agli stessi capi ultras viene attribuita anche la responsabilità per l’aggressione ad un calciatore del Bari intento a sottoporsi al controllo anti-doping, avvnuta subito dopo il match Bari-Chievo disputato il 20 Marzo 2011.

  • Serie B, gol a raffica nell’ultima dell’anno. A valanga Sassuolo e Brescia

    Serie B, gol a raffica nell’ultima dell’anno. A valanga Sassuolo e Brescia

    Prima giornata di ritorno con record in Serie B. Ben 41 i gol messi a segno, nuovo primato stagionale nel campionato cadetto. Una chiusura di 2012 con i fuochi d’artificio dunque, e la squadra a sorridere più di tutte è il Sassuolo che ne fa cinque al Cesena e allunga sul Livorno, fermato a sua volta dalla Juve Stabia. Rosicchia qualche punto cosi il Verona che piega il Modena, mentre in zona play off domenica da incorniciare per Empoli e Brescia, con i toscani che sbancano Reggio Calabria e le Rondinelle che ne fanno cinque al Crotone. Rallentano Varese e Cittadella, bloccate sull’1-1 da Ascoli e Bari mentre va peggio al Padova superato dal Lanciano. Colpaccio dello Spezia a Vicenza e cosi per i liguri si riapre la corsa ai play off. Respira anche la Ternana che cala il poker dinanzi alla Pro Vercelli mentre il Novara non ha problemi a battere il Grosseto.


    SASSUOLO-CESENA 5-0
    Santo Stefano è alle spalle. Il Sassuolo ne fa cinque al Cesena e riguadagna due punti sul Livorno contro il quale aveva perso, in maniera rocambolesca, nel boxing day. Un successo netto contro i bianconeri romagnoli letteralmente asfaltati dai ragazzi di Di Francesco desiderosi di riscattare il passo falso in terra toscana e chiudere alla grande un 2012 ricco di soddisfazioni. Match che inizia nel migliore dei modi per gli emiliani che al 18’ passano con il solito Boakye, alla nona rete in questo campionato. Il Cesena prova ad abbozzare una reazione ma solo Succi riesce a rendersi pericoloso poco dopo la mezz’ora. Nella ripresa è diluvio di gol locali. In apertura infatti Catellani apparecchia per Troianiello che non si fa pregare e sigla il raddoppio. Il Cesena non reagisce e al quarto d’ora Bianchi mette al sicuro il punteggio su assist del solito Catellani. Gli ingressi di Berardi e Masucci forniscono forze fresche alla manovra della capolista che con gli stessi trova rispettivamente quarto e quinto gol. Cesena annichilito e che nel finale perde anche Ceccarelli a causa di un’espulsione.

    LIVORNO-JUVE STABIA 2-2 
    Non riesce il bis al Livorno che dopo il successo contro il Sassuolo impatta tra le mura amiche contro la Juve Stabia perdendo punti sia nei confronti della capolista che del Verona. Un match equilibrato e ricco di emozioni quello contro la Juve Stabia che nella ripresa si è anche portata avanti ma che non è riuscita a centrare il colpaccio. In avvio meglio i padroni di casa, considerando che le Vespe si presentavano al match con qualche defezione di troppo. Salviato da una parte e Cellini dall’altra sprecano i palloni del possibile vantaggio che arriva, in favore degli uomini di Nicola, grazie ad un’invenzione di Dionisi in chiusura di tempo. L’attaccante scarta un paio di avversari e dalla linea di fondo si inventa un pallonetto che beffa Nocchi. In avvio di ripresa la risposta stabile: passa 1’ e su una punizione di Zito la sponda di Jidayi è utilissima per Cellini che da due passi deposita in gol. Reagiscono i toscani ma senza creare grattacapi a Nocchi. Schiattarella  a metà tempo però la combina grossa commettendo un fallo di mani in area e consentendo ai campani di usufruire di un penalty che Di Cuonzo non sbaglia. Alla mezz’ora però il solito Siligardi, tanto per cambiare dal limite, scaglia un bolide che fulmina Nocchi. Nel finale gli amaranto spingono alla ricerca del 3-2 ma Dionisi e Dell’Agnello mancano il bersaglio grosso.

    Il rigore di Tavano &copy: Maurizio Lagana/Getty Images
    Il rigore di Tavano &copy: Maurizio Lagana/Getty Images

    RISULTATI E MARCATORI VENTIDUESIMA GIORNATA SERIE B

    Ascoli-Varese 1-1
    (26′ Zaza (A); 88′ Rea)
    Brescia-Crotone 5-0
    (35′ Salamon; 66′ De Maio; 68′ Mitrovic; 73′ Corvia; 75′ Picci)
    Cittadella-Bari 1-1
    (13′ Maah (C); 54′ Bellomo)
    Livorno-Juve Stabia 2-2
    (45′ Dionisi; 47′ Cellini (J); 73′ rig. Di Cuonzo (J); 75′ Siligardi)
    Novara-Grosseto 2-0
    (21′ Pesce; 94′ F. Lazzari)
    Reggina-Empoli 0-3
    (30′ rig., 73′ Tavano; 87′ Maccarone)
    Sassuolo-Cesena 5-0
    (17′ Boakye; 49′ Troianiello; 64′ T. Bianchi; 76′ D. Berardi; 94′ rig. Masucci)
    Ternana-Pro Vercelli 4-2
    (30′ Alfageme; 41′ Litteri; 43′, rig. 62′ Vitale; 56′ rig. Tiribocchi (P); 73′ Scavone)
    Verona-Modena 3-1
    (3′ aut. Maietta (M); 8′, 64′ Cacia; 75′ Jorginho)
    Vicenza-Spezia 2-3
    (26′ Porcari; 45′ Benedetti; 58′ D. Martinelli (V); 59′ Di Gennaro; 84′ rig. Malonga (V))
    V. Lanciano-Padova 2-1
    (60′ De Vitis (P); 63′ Amenta; 76′ Paghera)

    CLASSIFICA
    Sassuolo 51; Livorno 47; Verona 43; Empoli 33; Modena 32; Brescia 31; Varese, Juve Stabia, Padova e Cittadella 30; Ascoli e Spezia 28; Ternana 25; Bari 24; Virtus Lanciano, Crotone, Reggina e Novara 22; Cesena 21; Vicenza 19; Pro Vercelli 15; Grosseto 11