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  • Il Milan scopre l’altro Ibra. Il Bari sfiora l’impresa a San Siro

    Il Milan scopre l’altro Ibra. Il Bari sfiora l’impresa a San Siro

    Il pari dell’Inter sul campo del Brescia e la cocente eliminazione dalla Champions League facevano supporre una partita a senso unico a San Siro, con il Bari ultimo in classifica e con più di un piede in Serie B destinato ad esser vittima sacrificale per Ibra e compagni.

    Il calcio però non è scienza esatta e i pugliesi per lunghi tratti hanno accarezzato la succulenta idea di infrangere San Siro facendo un regalo all’Inter nella corsa allo scudetto più che a se stessi per la salvezza.

    La partita. Allegri sceglie ancora una volta Pato e Robinho come partner di Ibra in attacco, mentre Merkel è preferito ad Emanuelson a centrocampo. I pugliesi si schierano con un modulo abbottonato ma pronto a ripartire in contropiede grazie ai sapienti piedi di Almiron e Codrea. I rossoneri sono svogliati nei primi 45′ e per Gillet i pericoli arrivano solo su calcio da fermo, i pugliesi sornioni trovano pure il gol pesante sorprendendo la disattenta difesa rossonera su calcio da fermo e Rudolf beffa Abbiati. Pugliesi incredibilmente avanti all’intervallo.

    La ripresa parte con il volitivo Emanuelson in campo per Merkel e l’olandese è subito protagonista con un cross al bacio per la sponda di Ibra, ma Robinho è più avanti di tutto e l’urlo di San Siro è vano. Il Milan però è adesso cattivo e costringe gli uomini di Mutti alla difesa ad oltranza, Robinho spreca un’altra ghiotta occasione prima che Allegri lo sostituisca con Cassano.

    Fantantonio inizia con il fioretto cercando sempre Ibra, ma lo svedese è in panne ormai da troppe partite e prima spreca un’occasione d’oro ciabattando fuori una conclusione facile facile e poi decide che è l’ora di prendersi il riposo rifilando un pugno a Rossi che gli costa la doccia anticipata e mette a rischio la sua presenza nel derby.

    Poteva esser il colpo del ko invece è la sveglia per i rossoneri. E’ un assedio ma Gillet vola a chiudere ogni varco,a nove dalla fine però è il barese Cassano a trovare il pari su un assist di ANtonini. Poi Pato, ancora Cassano, Emanuelson, Van Bommel, Abate cercano il gol ma Gillet resiste tenendo ancora aperto il discorso scudetto.

  • Serie A 29 Giornata: Milan – Bari. Streaming e formazioni

    Formazioni MILAN – BARI (ore 12:30)

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Van Bommel, Merkel; Robinho; Pato, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Bonera, Yepes, Zambrotta Flamini, Seedorf, Cassano.
    Allenatore: Allegri
    BARI (4-3-2-1): Gillet; A. Masiello, Belmonte, Glik, M. Rossi; Almiron, Codrea, Bentivoglio; Huseklepp, Ghezzal; Okaka.
    Panchina: Padelli, Parisi, Kopunek, Donati, Castillo, Alvarez, Rudolf.
    Allenatore: Mutti

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  • Milan – Bari, le probabili formazioni. Allegri conferma Pato

    Milan – Bari, le probabili formazioni. Allegri conferma Pato

    L’ultima contro la prima e con la possibilità per quest’ultima di aumentare il distacco sulla seconda. Sulla carta la partita tra Milan e Bari in programma a San Siro alle 12:30 non dovrebbe aver storia ma come ben sappiamo nel calcio le insidie sono dietro l’angolo. Proprio per questo Allegri predica concentrazione ai suoi schierando ancora una volta Ibra e Pato in attacco con Robinho a supporto.

    Scontate le presenze di Van Bommel e capitan Gattuso è ballottaggio tra Merkel ed Emanuelson per la terza maglia di titolare a centrocampo. L’olandese però potrebbe venir usato da terzino sinistro al posto di Antonini.

    Il Bari si presenta ancora con il dinamico 4-3-2-1 a centrocampo recupera Almiron, in avanti Okaka fungerà da terminale offensivo con Huseklepp e Ghezzal a supporto.

    MILAN-BARI

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Van Bommel, Merkel; Robinho; Pato, Ibrahimovic.
    A disposizione: Amelia, Zambrotta, Yepes, Emanuelson, Flamini, Seedorf, Cassano. All.: Allegri
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Inzaghi, Pirlo, Ambrosini, Oddo, Boateng, Jankulovski

    Bari (4-3-2-1): Gillet; A. Masiello, Belmonte, Glik, M. Rossi; Bentivoglio, Codrea, Almiron; Huseklepp, Ghezzal; Okaka.
    A disposizione: Padelli, Belmonte, Parisi, Alvarez, Rivas, Donati, Rudolf. All.: Mutti
    Squalificati: Gazzi (1)
    Indisponibili: Barreto, S. Masiello, Kutuzov, Castillo, Raggi

  • Dalle stelle alle stalle: il triste epilogo della “favola” Bari

    Dalle stelle alle stalle: il triste epilogo della “favola” Bari

    Dalle stelle alla stalle. Si può riassumere cosi la storia della stagione 2010/2011 del Bari che tanto aveva convinto l’anno scorso sotto la guida di Ventura e che tanto ha deluso quest’anno, con la retrocessione in cadetteria che pare ormai inevitabile. Il Bari è ultimo con 16 punti a ben 12 lunghezze dalla quart’ultima posizione e con il magro bottino di 15 reti segnate e 42 subite. Analiziamo quali sono stati gli elementi che hanno influito sull’involuzione della formazione pugliese che solo 12 mesi fa era stata etichettata come “squadra rivelazione” del campionato.

    CAMPAGNA ACQUISTI – Il primo Bari targato Ventura aveva saputo valorizzare alcuni giovani di belle speranze, su tutti Bonucci e Ranocchia, che avevano permesso ai biancorossi di costruire una difesa solida anche grazie al terzino destro Andrea Masiello. A centrocampo si era imposto Almiron che aveva ritrovato la qualità e la continuità che avava spinto la Juventus a prelevarlo dall’Empoli. In attacco era esploso Barreto che a fine stagione poteva vantare 14 reti centri in campionato. Durante il calciomercato i “galletti” riescono a confermare buona parte degli uomini che avevano portato al 10° posto finale ma perdono proprio i due talenti più cristallini della rosa, ovvero i due centrali difensivi, che prendono le strade di Torino e Genova. A sostituirli saranno inizialmente Marco Rossi (in prestito dal Parma) e Andrea Raggi (in prestito dal Palermo) e successivamente Glik (sempre dal Palermo). Il reparto offensivo vedrà l’arrivo di Ghezzal dal Siena e il ritorno del giovane Caputo reduce dal prestito alla Salernitana.

    LA STAGIONE – Il campionato del Bari si apre nel migliore dei modi con la vittoria casalinga contro la nuova Juventus di Delneri grazie a uno splendido gol di Donati e due pareggi contro Napoli e Cagliari. Poi il primo tracollo contro l’Inter (4-0) e 5 sconfitte nelle successive 6 giornate (unica vittoria in casa contro il Brescia) con il pesante passivo di 11 reti subite e solo 4 realizzate. Alla 9a giornata il Bari è ultimo e non lascerà questa posizione per tutto il resto del campionato. Se qualche piccolo segnale di ripresa si era visto dopo la sosta natalizia con la vittoria nel derby con il Lecce al “Via del Mare”, il Bari non riesce a trovare la soluzione ai suoi problemi e inanella una serie negativa di 6 sconfitte diventando sempre più solo in fondo alla classifica. L’attacco è il più sterile del campionato con il bomber Barreto che non è riuscito a ripetere la stagione di grazia dell’anno precedente, timbrando il cartellino solo 4 volte, complici anche dei problemi fisici. I suoi compagni d’attacco tutti insieme mettono insieme 5 reti ed è nutile infierire su una difesa che non si è resa assolutamente all’altezza dell’annata precedente.

    Nelle prime settimane di febbraio viene esonerato Giampiero Ventura, più per sedare le contastazioni della tifoseria e dare una scossa ad un ambiente più che demotivato, che per effettive colpe del tecnico genovese. Al suo posto viene scelto Bortolo Mutti che nelle 4 gare in panchina ha raccolto 2 pareggi e 2 sconfitte.Il destino del Bari è segnato ma la squadra pugliese ha dimostrato negli ultimi anni di poter fare bene sia in  A che in B e se ripartiranno con un progetto serio la loro permanenza tra i cadetti potrebbe durare solo una stagione.

  • Bari, scoppia la contestazione. Aggrediti i giocatori

    Bari, scoppia la contestazione. Aggrediti i giocatori

    Situazione difficile a Bari dove ieri pomeriggio a fine allenamento circa 200 tifosi hanno contestato la squadra prendendo di mira in particolar modo il difensore Rossi (che ha ricevuto un calcio), Donati (preso a sputi), Rivas e Castillo dopo l’ennesima figuraccia rimediata all’Olimpico contro la Lazio.
    Per fortuna la situazione non è degenerata anche grazie alla presenza delle forze dell’ordine che hanno vigilato sulla contestazione.

    Il club biancorosso, ultimo in classifica e già con un piede e mezzo in Serie B a meno di clamorosi miracoli, dopo l’abbandono di Ventura è passato nelle mani di Mutti che dovrà cercare gli stimoli giusti per rianimare una squadra con l’encefalogramma piatto e che ha ricevuto l’ “invito” dei tifosi di schierare la Primavera domenica.

  • Serie A 25 Giornata: Bari – Genoa. Streaming e formazioni

    Formazioni BARI – GENOA (ore 15:00)

    BARI (4-3-1-2): Gillet; A. Masiello, Glik, Rossi, Parisi; Rivas, Donati, Gazzi; Bentivoglio; Rudolf, Okaka.
    Panchina: Padelli, Raggi, Alvarez, Almiron, Huseklepp, Kopunek, Castillo.
    Allenatore: Mutti
    GENOA (4-4-2): Eduardo; Mesto, Kaladze, Dainelli, Criscito; Konko, Kucka, Milanetto, Rossi; Floro Flores, Palacio.
    Panchina: Scarpi, Chico, Moretti, Rafinha, Veloso, Jankovic, Paloschi.
    Allenatore: Ballardini

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  • Il Bari divorzia da Ventura. Mutti nuovo tecnico

    Il Bari divorzia da Ventura. Mutti nuovo tecnico

    Già nel pomeriggio era circolata voce di un avvicendamento in panchina, pochi minuti fa è arrivata anche la conferma: Giampiero Ventura non è più l’allenatore del Bari. Lo ha comunicato la stessa società pugliese che ha affidato la squadra a Bortolo Mutti fino al termine della stagione.
    Alla fine tecnico (che non voleva dimettersi) e presidente (che non voleva esonerarlo) sono giunti ad un accordo e hanno deciso di rescindere consensualmente il contratto.

    Il nuovo allenatore Mutti ora dovrà tirare fuori da ogni giocatore le motivazioni necessarie affinchè si remi tutti dalla stessa direzione, a partire già da domenica al San Nicola contro il Genoa, e si lotti per una salvezza che alla situazione attuale resta difficile da centrare. Il Bari infatti è fanalino di coda con soli 14 punti portati a casa trovandosi a 10 punti dalla quart’ultima in classifica.

  • Ventura vicino all’addio. Il Bari pensa a Papadopulo

    Ventura vicino all’addio. Il Bari pensa a Papadopulo

    Quella con il Brescia sarà molto probabilmente l’ultima apparizione di Giampiero Ventura sulla panchina del Bari. Il tecnico ligure infatti ha incontrato i vertici dirigenziali della squadra pugliese, il ds Angelozzi e il presidente Matarrese, per discutere di una formula di risoluzione contrattuale che soddisfi entrambe le parti dal momento che Ventura non vuole dimettersi dal suo incarico e la società non vuole esonerarlo.

    L’allenatore, che tanto bene ha fatto l’anno scorso portando il Bari neopromosso dalla Serie B al decimo posto finale in classifica con 50 punti conquistati (record del club) a soli 5 punti dalla Juventus che occupava l’ultimo posto disponibile per l’Europa League, paga la pessima annata che vede i Galletti già con un piede in cadetteria all’ultimo posto con 9 punti dalla zona salvezza, conseguenza di un pessimo mercato che ha visto partire tutti i gioielli senza che questi siano stati rimpiazzati adeguatamente. In più sono venuti a mancare i gol del leader della squadra Barreto, infortunato da diverso tempo.

    Il Bari si è già premunito contattando diversi allenatori: il nome più caldo che circola in queste ore è quello di Papadopulo, ultimo incarico a Bologna e cercato diversi mesi fa anche dal Verona in Prima Divisione, che è favorito su Colomba, Mutti e Camolese.
    La sensazione che si ha è che Ventura non sarà più in panchina nel prossimo impegno del Bari al San Nicola contro il Genoa.

  • 100 volte Di Natale – Toni. Bari quasi in B

    100 volte Di Natale – Toni. Bari quasi in B

    Eccoci con l’appuntamento settimanale di Liscio e Sbalascio, col quale andremo ad analizzare i migliori e i peggiori della 24esima giornata di campionato:

    Al primo posto dei Lisci c’è Totò Di Natale, che sabato contro la Sampdoria ha siglato le sue 100 reti in maglia friulana. Lui, che è da anni l’idolo dei tifosi (a Udine è più amato di Zico), in estate ha rifiutato grandi club, tra i quali la Juventus, proprio per non abbandonare quella gente che tanto lo ama e apprezza, sdebitandosi così con la 100esima rete in 6 anni di Udinese. In concomitanza con Di Natale, per via delle 100 reti, collochiamo anche Luca Toni, autore anch’egli del 100esimo gol (in serie A) siglato sabato sera durante Cagliari – Juventus. Un traguardo importante per l’attaccante modenese a coronamento di una grande carriera tra i professionisti.

    Al secondo posto collochiamo Samuel Eto’o, sempre più trascinatore di questa Inter. 27 gol stagionali tra campionato e coppe, il camerunense non stecca una partita e risulta essere sempre decisivo nei momenti convulsi del match. Sta ingaggiando un duello a distanza con Edinson Cavani e tutti siamo curiosi di sapere come andrà a finire, ovvero chi dei due vincerà la classifica cannonieri. Una sfida intensa fino alla fine tra i bomber più prolifici della stagione.

    Piazza d’onore per Josip Ilicic, autore ieri di una prova straordinari. Entrato nella ripresa di Lecce – Palermo quando i suoi erano sotto 2-1, in pochi minuti cambia il match a favore dei rosanero siglando un gol di vitale importanza (2-4) dopo aver mandato in gol prima il suo gemello Pastore e poi il rientrante Hernandez. Lo sloveno 21enne ha veramente una classe impressionante, questo palermo ormai non può più fare a meno di lui.

    Tra gli Sbalasci di giornata troviamo al primo posto Julio Sergio, il portiere della Roma autore ieri di una prova alquanto imbarazzante contro l’Inter, non tanto per i 5 gol incassati quanto il modo in cui li ha presi: grossolana la papera su Eto’o per il 2-1 momentaneo dei nerazzurri, e anche se tenta di rimediare agli errori, non riesce mai ad infondere sicurezza alla retroguardia giallorossa. Ha straperso il confronto diretto con il collega (e connazinale) Julio Cesar, il quale dall’altro lato del campo si è superato con almeno 4 interventi decisivi.

    Al secondo posto rinnoviamo la critica verso un Bari completamente allo sbando, bruttissima copia di quello ammirato l’anno scorso quando arrivò decimo in campionato, e ormai abbandonata al suo destino (la serie B). La squadra, priva del suo uomo migliore Barreto (ma questo non è un alibi), non riesce a esprimersi e a essere pericolosa in zona gol, e ora recuperare 9 punti per tirarsi fuori dalla zona retrocessione sembra un’impresa veramente difficile, se non impossibile.

    Infine ultimo posto per i tafferugli visti al Ferraris tra le tifoserie di Genoa e Milan. Gli ultras rossoblù hanno attaccato quelli rossoneri lanciando petardi, fumogeni e altri oggetti in direzione del settore ospiti. La rivalità, o meglio l’odio che i genoani nutrono nei confronti dei milanisti, è tristemente nota per l’omicidio di Spagnolo avvenuta nel 1995 per mano di un ultrà rossonero, e da quel giorno in poi i rischi di gravi disordini durante questa partita non si sono mai placati. Speriamo veramente che su questo accaduto si ci possa mettere una pietra sopra.

  • Serie A 24 Giornata: Brescia – Bari. Streaming e formazioni

    Formazioni BRESCIA – BARI (ore 15:00)

    BRESCIA (3-5-2): Arcari; Zebina, Bega, Zoboli; Zambelli, Hetemaj, Zanetti, Filippini, Berardi; Diamanti; Eder.
    Panchina: Leali, Accardi, Daprelà, Vass, Caracciolo, Lanzafame, Possanzini.
    Allenatore: Iachini
    BARI (4-3-1-2): Gillet; A.Masiello, Glik, Rossi, Parisi; Gazzi, Almiron, Alvarez; Bentivoglio; Okaka, Rudolf.
    Panchina: Padelli, Raggi, Rivas, Codrea, Donati, Huseklepp, Castillo.
    Allenatore: Ventura

    CLICCA QUI PER VEDERE BRESCIA – BARI IN STREAMING