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  • Palermo-Bari: probabili formazioni, in campo pensando al Milan

    Palermo-Bari: probabili formazioni, in campo pensando al Milan

    Alle 18 allo stadio Barbera scendono in campo Palermo e Bari per una partita che di decisivo non ha molto, in un finale di campionato al quale le due formazioni non hanno più nulla da chiedere.

    Il Palermo, però, ha qualcosa ancora per cui lottare in questa stagione, ossia la Coppa Italia, dovendo disputare la semifinale di ritorno contro il Milan e provando a giocarsi l’accesso alla finale. Delio Rossi, però, smorza sul nascere le illazioni che dipingono questa gara come una semplice amichevole di lusso, cercando di mantenere salda la concentrazione dei suoi per la gara di oggi pomeriggio, pur ammettendo che la gara del Barbera sarà un test per valutare la condizione di alcuni uomini in vista della gara di martedì prossimo contro il Milan.

    Nonostante queste dichiarazioni, però, sembra intenzionato a ricorrere ad un ampio turn over finalizzato a preservare i titolari per la Tim Cup, lasciando spazio a coloro che hanno giocato di meno in stagione, come Kasami, Liverani, Garcia ed il giovane Kurtic, oltre che il difensore Moris Carrozzieri rientrato dalla squalifica di due anni per positività alla cocaina, che già da qualche settimana aveva ripreso ad allenarsi regolarmente in gruppo ed a seguire la squadra dalla panchina.

    Ritorna in attacco anche capitan Fabrizio Miccoli, che sarà il terminale offensivo del 4-3-2-1 che prevede i seguenti undici in campo:  Sirigu, Darmian, Andelkovic, Carrozzieri, Garcia, Acquah, Liverani, Kurtic, Kasami, Ilicic, Miccoli. In panchina andranno molti titolari abituali: Benussi, Cassani, Balzaretti, Bacinovic, Pastore, Hernandez e Pinilla.

    Lo sloveno Ilicic, intanto ha annunciato di aver trovato in questi giorni l’accordo con la società Palermitana per il prolungamento e l’ adeguamento economico del suo contratto, che ora vorrebbe suggellare con una soddisfazione di squadra, ossia la vittoria in Coppa Italia, che il giocatore definisce “esaltante”.

    Il Bari di Bortolo Mutti, dal canto suo, ha ormai pochissimo da giocarsi, a parte la volontà di salutare nel miglior modo possibile la serie A, ed onorare al massimo le ultime tre gare di campionato ancora a disposizione, essendo matematicamente retrocesso in serie B già da alcune giornate, e dovendo fronteggiare all’ interno della società una situazione di riassetto organizzativo per fronteggiare ad una preoccupante situazione debitoria e di ritardi nei pagamenti degli stipendi.

    Per quanto concerne le questioni di campo, sarà assente per infortunio il portiere Gillet, ed al suo posto Mutti schiererà il portiere Padelli, mentre in panchina vi sarà il portiere della Primavera barese. Sono squalificati Rudolf, per un  turno, e Gilk, per tre turni e, così, Mutti schiererà un 4- 3- 2- 1 con i seguenti undici: Padelli, Masiello, Rossi, Belmonte, Parisi, Kopunek, Donati, Gazzi, Bentivoglio, Huseklepp, Romero. A disposizione vi saranno: Perina, Rinaldi, Raggi, Almiron,  Rivas, Ghezzal, Grandolfo. Con tutta probabilità, sarà assente Alvarez a causa di un risentimento muscolare.

    Proprio su quest’ ultimo giocatore, Grandolfo, Mutti ha speso parole importanti, elogiando il giovane talento della Primavera barese e sottolineandone le doti tecniche e gli ampi margini di miglioramento, oltre che il grande impegno profuso durante gli allenamenti con la prima squadra, alla quale è stato aggregato da alcune settimane.

    Al Barbera arbitrerà Pinzani di Empoli, coadiuvato dagli assistenti Carrer e Rubino e dal quarto uomo Merchiori.

  • L’importanza di chiamarsi Francesco

    L’importanza di chiamarsi Francesco

    In principio furono i “vaffa” contro Rizzoli, reo di aver ostacolato un tiro del capitano romanista nel match Udinese-Roma della stagione 2007-2008 e che costarono al Pupone un’ammenda di 1000 euro, oggi gli improperi di Francesco Totti sono rivolti verso l’arbitro Russo e anche stavolta però il numero 10 è riuscito a farla franca. Eh si! Nonostante le regole molto ferree in materia di insulti alla terna, in Italia vi è molto spesso la tendenza ad adoperare metri di giudizio molto diversi, a seconda di chi si rende protagonista di tali atteggiamenti, e spesso si tende a sorvolare su qualche parolina di troppo, soprattutto quando a proferirla sono alcuni giocatori con un forte carisma e appeal. E’, come dire, la cosiddetta sudditanza psicologica, tanto cara a noi calciofili del Bel Paese.

    Purtroppo come già ricordato, un campione come Totti non è nuovo a tali atteggiamenti nei confronti dei direttori di gara. Per l’amor del cielo, nessuno vuole martirizzare il capitano giallorosso, ma stigmatizzare l’accaduto e ridurlo ad un banale scatto di nervosismo durante un’azione di gioco risulterebbe ancor più grave. L’agonismo e la tensione si, sa fanno parte del gioco, ma  il tanto declamato buon senso arbitrale a volte rischia di diventare un’arma a doppio taglio, specie se in occasioni molto simili a quelle che hanno coinvolto il Pupone, il risultato è stato quello di applicare il regolamento alla regola (vedi Ibrahimovic), cosa a cui, invece, il numero 10 pare essere immune.

    Ai tempi del caso Rizzoli, ci furono le immediate scuse con successive polemiche sui differenti metri di giudizio applicati dalle nostre giacchette nere, oggi, invece, forse per la dinamica diversa dell’insulto, allora Totti affrontò faccia a faccia l’arbitro bolognese, la cosa pare essere di poco interesse. Sta di fatto che il caro “King of Rome” c’è ricascato e ha purtroppo rovinato una serata che poteva e doveva essere speciale sia per lui che per la sua Roma, vista la vittoria importante che l’ha rimessa in corsa sul fronte Champions e visti i suoi 206 gol in serie A. A sbagliare però non è stato solo l’attaccante giallorosso ma anche l’arbitro Russo, che contravvenendo a quanto riportato nel regolamento non solo ha sorvolato sulle offese (“A fracicò, pezzo di m….” n.d.r) rivolte alla sua persona, ma si è anche allontanato dal giocatore dimostrando così poca fermezza e poco polso nell’affrontare con autorità il capitano romanista; questo atteggiamento di sicuro non avrà fatto piacere al povero Glik, che proprio per proteste, a mio giudizio motivate, poco dopo sarà espulso. Certo il giovane centrale difensivo del Bari avrà tempo, se rimarrà in Italia, di capire “L’importanza di chiamarsi Francesco”.

  • Pagelle Bari – Roma 2-3. Totti “The King”, De Rossi “The Scream”

    Pagelle Bari – Roma 2-3. Totti “The King”, De Rossi “The Scream”

    Pagelle Bari

    Gillet 6,5: Il capitano indomito dei galletti pugliesi è un esempio per tutti i suoi, è l’ultimo ad arrendersi, sul primo rigore di Totti intuisce ma nulla può, sul secondo tocca quel poco che basta per deviare la palla sul palo e mantenere il risultato sul pari, nell’occasione s’infortuna ad un fianco ma, nonostante questo, rimane in campo e purtroppo nulla può sul fortunoso gol di Rosi.

    Glik 5: Il difensore in prestito dal Palermo, si comporta bene per tutto il corso della partita, si mostra però troppo ingenuo in occasione del rigore procurato su Borriello e ancor di più reiterando le proteste e inveendo contro Russo, che non ci pensa su due volte e lo espelle. Forse aveva ragione, ma non si può commettere lo sbaglio di riportare in parità gli uomini in campo, in una partita che il Bari non meritava di perdere.

    Donati 5: Beccato dal pubblico e sostituito a buon motivo, non ne azzecca una, sbaglia dei passaggi facili facili e pensare che aveva aperto il suo campionato siglando il gol vittoria contro la Juventus.

    Bentivoglio 7: Un rigore realizzato, un’espulsione procurata e tanta qualità mostrata in mezzo al campo, sia in fase di costruzione che in fase di copertura. Una spina nel fianco della difesa giallorossa e la prova ne è il fatto che i giocatori di Montella non gli risparmiano entratacce e trattamenti poco amichevoli.

    Huseklepp 7: Il ragazzino è sicuramente un giocatore di qualità, aldilà del gol offre ottime giocate, concedendosi anche qualche leziosità che fanno innervosire i già tesi giocatori della Roma, sicuramente potrà rappresentare un’ottima base di partenza per mirare alla promozione immediata il prossim’anno.

    Bari (4-3-2-1):  Gillet 6,5; A. Masiello 6, Glik 5, Belmonte 6,5, Parisi 6; Kopunek 6, Donati 5 (28′ st Ghezzals.v.), Gazzi 6; Bentivoglio 7, Huseklepp 7 (37′ st Rossi s.v.); Romero 6 (28′ st Alvarez s.v.).

    Pagelle Roma

    Rosi 7: Ha solo il merito, non da poco, di siglare il gol della vittoria, il voto rispecchia quindi l’importanza della sua marcatura.

    Juan 5: Soffre molto il giovane Huseklepp, compie un’ingenuità sul rigore assegnato al Bari, anche se l’arbitro è apparso molto fiscale nel fischiare la massima punizione. Di sicuro non il centrale dei tempi migliori, attenta alle coronarie dei propri tifosi tentando un autogol su un cross dalla destra di Romero e colpendo fortunatamente per lui solo il palo a Doni battuto.

    De Rossi 4: Incomprensibile il suo gesto, incomprensibile, soprattutto perchè il talentuoso centrocampista giallorosso non è purtroppo nuovo ad atteggiamenti inconsulti e poco sportivi come quello di ieri sera. Oltretutto la sua bravata sarebbe potuta costare cara alla Roma, che in quel momento stava cercando di ristabilire il pareggio e di sicuro ritrovarsi in inferiorità numerica non ha giovato. Proprio per la recidività del gesto il suo campionato potrebbe concludersi qui.

    Perrotta 4,5: La sua espulsione è sicuramente diversa da quella di De Rossi, ma non meno grave, per il momento in cui è avvenuta, con la Roma a premere sull’ acceleratore per  cercare di vincere la partita e il Bari a provare ad approfittare degli spazi lasciati dai giallorossi. Un’ingenuità che poteva costare molto cara ai capitolini.

    Totti 8: “The King of Rome, is not dead” e si vede, ancora una volta il gladiatore romano ha dato prova della sua qualità soprattutto con il gol del primo pareggio, una punizione di straordinaria potenza e precisione. Raggiunge e supera un mostro sacro come Roby Baggio, nella classifica cannonieri di tutti i tempi della serie A, e potrebbe allungare ulteriormente le distanze se solo Gillet non ci mettesse le dita, facendo sbattere la palla sul palo, sul secondo rigore che ha calciato. Una sola nota negativa il suo atteggiamento poco rispettoso nei confronti del direttore di gara apostrofato con un poco elegante “Fracico” e non solo…

    Roma (4-2-3-1):  Doni 6; Cassetti 6 (42′ st Rosi 7), N. Burdisso 6, Juan 5, Riise 6; De Rossi 4, Pizarro 6; Menez 5 (1′ st Borriello 5,5), Perrotta 4,5, Vucinic 5 (8′ st Taddei 5,5); Totti 8.

  • Roma-Bari: “Luna Park” al San Nicola

    Roma-Bari: “Luna Park” al San Nicola

    Bari-Roma
    Doveva essere una partita dal copione già segnato e invece, come nelle migliori tradizioni calcistiche, il match tra Bari e Roma ha regalato emozioni a ripetizione. 3 espulsioni, 3 rigori, di cui uno sbagliato, 5 gol e continui capovolgimenti di fronte sono un bel biglietto da visita per chi ancora si ostina a pensare che il calcio italiano sia finito. A differenza di quanto si possa pensare a fare la partita è il Bari, che Mutti ridisegna relegando in panchina sia Rossi, sostituito da Belmonte, sia Rivas e Ghezzal schierando al loro posto i giovani Huseklepp e Romero. Sono proprio i biancorossi a passare in vantaggio al 25° su rigore, realizzato da Bentivoglio e concesso un po’ generosamente dall’arbitro Russo per un fallo di mano di Juan, la squadra capitolina appare frastornata ma grazie al suo indomito capitano raggiunge un pareggio a dir poco immeritato, al minuto 30 è, infatti, Francesco Totti a siglare il punto del 1-1 con una splendida punizione che gli vale anche l’aggancio a Roby Baggio nella classifica dei marcatori di sempre di serie A. I giallorossi rimesse le cose a posto cercano adesso di fare propria la partita, ma ecco quello che non t’aspetti, a 3′ dalla fine della prima frazione di gioco il giovane attaccante norvegese Huseklepp sigla una splendida rete in torsione di testa, la sua prima in serie A, portando nuovamente in vantaggio la squadra di casa. Si va a riposo sul 2-1. Al rientro dagli spogliatoi Montella corre ai ripari e sostituisce uno scialbo Menez con Borriello, ma dopo soli 3 minuti De Rossi si rende protagonista di un bruttissimo gesto nei confronti di Bentivoglio, colpevole di averlo irriso con un tunnel, il rosso è inevitabile. Roma che rimane in dieci e partita che si complica ulteriormente. Quando tutto sembra presupporre ad un’ennesima occasione mancata per l’undici capitolino, ecco che il Bari decide di rimettere in corsa gli avversari, Belmonte atterra in area Juan, è rigore, Totti si presenta sul dischetto e fa 2-2, 14 in campionato e 206 in serie A. Passano 60 secondi e su un’azione dalla destra di Romero, il difensore brasiliano rischia l’autogol ma la sua deviazione sbatte sul palo a Doni batttuto. La partita rimane viva ed emozionante. Al 32′, sugli sviluppi del calcio d’angolo la Roma resta in avanti e Borriello viene atterrato in area da Glick. Alla moviola si noterà poi che anche l’attaccante napoletano ha strattonato il difensore barese, che verrà anche espulso dall’arbitro Russo per eccessive proteste. Nuovo calcio di rigore, stesso angolo ma stavolta, Gillet sfiora quel tanto che basta per deviare la palla sul palo, si rimane sul pareggio. Finale incandescente, Ghezzal in contropiede colpisce la traversa con un splendido lob dal limite, dall’altra parte del campo, al termine di un’azione poco pericolosa, Perrotta e Masiello discutono e il romanista colpisce l’esterno biancorosso proprio sotto gli occhi dell’assistente di linea, rosso per il centrocampista e Roma in nove. Con cinque minuti di recupero e le squadre entrambe in inferiorità la partita pare aver avviarsi alla fine senza sorprese, ma come in ogni film che ha regalato continue sorprese, il finale non poteva deludere, ed ecco che sull’ultima azione della partita su un cross di Riise ciccato da Borriello, Rosi, probabilmente sbagliando il controllo, di pancia spinge in rete il punto del vantaggio giallorosso. Partita finita e Roma a -1 dal quarto posto, anche grazie alla pesante sconfitta dell’Udinese in casa della Fiorentina, e per una volta giallorossi pronti a tifare Juventus, nella partita che stasera vedrà impegnati i bianconeri all’Olimpico di Roma contro la Lazio.

  • Totti supera Baggio nella notte degli orrori

    Totti supera Baggio nella notte degli orrori

    La Roma espugna il San Nicola al fotofinish dimostrando di aver carattere e voglia ma anche tante lacune che nel passaggio da Ranieri a Montella non si sono limate. Un Bari orgoglioso infatti per molto tempo ha guidato la partita accentuando le falle di una difesa tutt’altro che da Champions League.

    La partita è stata condizionata dalla prestazione pessima dell’arbitro Russo, in linea a dire la verità con le altre direzione di giornata, e l’unico segno di luce è stato ancora quello di Francesco Totti. Il capitano con la doppietta supera Baggio in testa alla classifica dei marcatori più prolifici di sempre e con le 206 reti si porta a soli 10 gol dalla coppia Altafini Meazza che occupano il gradino più basso del podio.

    “The king of Rome is not dead” è questo lo slogan coniato dal capitano per festeggiare l’ennesima doppietta stagionale che gli permette di raggiungere 14 reti nella classifica marcatori e che permettono alla Roma di sognare ancora un posto in Champions League.

    CLASSIFICA

    Piola 274
    Nordhal 225
    Meazza 216
    Altafini 216
    TOTTI 206
    Baggio 205

  • Bari-Roma: ultimissime e probabili formazioni

    Bari-Roma: ultimissime e probabili formazioni

    Partita che non dovrebbe riservare alcun tipo di sorpresa quella tra un già retrocesso Bari ed una Roma a caccia di punti sicuri per consolidare il posto in Europa League e continuare un’improbabile, ma non impossibile, rincorsa al quarto posto.

    La squadra padrona di casa ha problemi di abbondanza in difesa e poche risorse in attacco, ma nonostante tutto cercherà di onorare fino alla fine il proprio campionato. L’allenatore Mutti dovrebbe optare per il solito albero di natale con Gillet in porta e a protezione dell’estremo difensore belga il quartetto composto da Masiello e Parisi sulle fasce e Glik-Rossi coppia centrale. Sulla linea mediana del campo dovrebbero agire Bentivoglio, Almiron e Gazzi, con l’attaccante algerino Ghezzal a fare da punta centrale e il duo Huseklepp-Rivas a fungere da trequartisti alle sue spalle.

    Bari (4-3-2-1): Gillet; Masiello A., Glik, Rossi, Parisi; Bentivoglio, Almiron, Gazzi, Huseklepp, Rivas; Ghezzal.
    A disp: Padelli, Romero, Belmonte, Donati, Codrea, Raggi, Alvarez.

    In casa Roma, Montella e i suoi sono chiamati a non sbagliare una partita che potrebbe essere cruciale per rientrare nell’Europa che conta. Purtroppo però l’aeroplanino dovrà fare a meno di due pedine importanti del suo centrocampo, sia De Rossi, sia Pizarro hanno, infatti, dato segnali di prbabile forfait per la trasferta in terra di Puglia. Il modulo adottato dai giallorossi dovrebbe essere sempre lo stesso con Doni tra i pali e Cassetti, Juan, Burdisso e Riise a formare la linea difensiva; De Rossi e quasi sicuramente Brighi a fare da scudo a centrocampo e con Taddei, Vucinic e Perrotta ad agire alle spalle dell’unica punta Totti. Panchina quindi sia per Menez che per Borriello, che da quando Montella è stato chiamato ad allenare la squadra capitolina, finisce molto spesso a seguire la partita seduto in panchina.

    Roma (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; Brighi, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti.
    A disp.: Lobont, Loria, Castellini, Rosi, Simplicio, Menez, Borriello.

  • Streaming Bari – Roma, Serie A 35 Giornata

    Formazioni BARI – ROMA (ore 20:45)

    BARI (4-3-2-1): Gillet, Masiello A., Belmonte, Glik, Parisi, Bentivoglio, Almiron, Gazzi, Huseklepp, Romero, Ghezzal.
    Panchina: Padelli, Rinaldi , Donati, Codrea, Alvarez, Rivas, Kopunek.
    Allenatore: Mutti
    ROMA (4-2-3-1): Doni, Cassetti, N. Burdisso, Juan, Riise, Pizarro, De Rossi, Menez, Perrotta, Vucinic, Totti.
    Panchina: Lobont, Loria, Castellini, Brighi, Simplicio, Taddei, Borriello.
    Allenatore: Montella.

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  • Bari, martedì si conoscerà il futuro

    Bari, martedì si conoscerà il futuro

    Oltre alla disastrosa stagione calcistica, culminata con la prematura aritmetica retrocessione in serie B senza appello, il Bari deve affrontare problemi societari molto seri, in quanto il 15 Maggio scadrà il termine per il pagamento degli emolumenti arretrati per calciatori e staff, per il trimestre Gennaio – Marzo, e la compagine societaria non sembra nelle condizioni di riuscire ad adempiere correttamente al punto che, nei giorni scorsi il presidente Matarrese avrebbe chiesto apertamente di poter spalmare il pagamento degli stipendi ancora dovuti in tempi più lunghi, proprio a causa delle difficoltà economiche del club.

    Nella piena emergenza, quindi, è indispensabile rintracciare nuovi capitali, che potrebbero provenire da una cordata di tre  imprenditori pugliesi,  Vito De Gennaro, Vito Ladisa e Pasquale Guastamacchia, che entro Martedì potrebbero fare il loro ingresso in società, acquistando una parte rilevante del pacchetto societario. Il principale problema, però, sarebbe connesso all’ incertezza riguardante anche il trio di imprenditori, i quali – al momento – pare non si siano ancora incontrati personalmente per coordinare la strategia da adoperare, avendo provveduto soltanto all’ analisi della documentazione riguardante il club biancorosso, ed avendo inviato i propri consultenti dell’ incontro svolto ieri pomeriggio.

    Proprio l’analisi della situazione societaria ha lasciato delle perplessità rilevanti agli imprenditori pugliesi, che hanno potuto riscontrare una pesante situazione debitoria di oltre 12 milioni di euro fino a Giugno.

    In vista di questa spinosa problematica da afffrontare in tempi molto brevi, dunque, uno dei componenti della cordata, ossia l’imprenditore Vito De Gennaro, vorrebbe proporre la costituzione di una “new- co”, in cui ognuno dei tre soci potrebbe acquisire il 20% della società, facendo sì da mantenere distinto il capitale dei nuovi soci, da quello detenuto dalla famiglia Matarrese, proprio a tutela degli interessi della cordata stessa. La famiglia Matarrese, però, dal canto suo non sembra aver gradito di molto tale proposta, sollevando anche dei dubbi di fattibilità, così come gli altri due potenziali soci interessati non hanno ancora valutato concretamente tale possibilità che, poi, dovrà essere confrontata con i regolamenti di Lega.

    In un clima di siffatta incertezza, dunque, l’ unica presenza realmente operativa è quella di Domenico De Bartolomeo, presidente degli Edili di Confindustria di Bari, oltre che già socio al 10 % della società barese, che è stato incaricato dal presidente Vincenzo Matarrese di vagliare gli eventuali nuovi ingressi in società, fungendo da cerniera e da punto di riferimento fra il “vecchio” ed il “nuovo”.

    La questione richiede, però, una risoluzione efficace in termini brevi, anche perchè è necessario programmare in linea di massima il futuro, oltre che garantire al club l’ iscrizione alla prossima serie B. Ecco perchè, al massimo nella giornata di Martedì prossimo si conoscerà l’esito della trattativa svolta nel corso della riunione svolta nel tardo pomeriggio di ieri, alla quale hanno partecipato lo stesso presidente Vincenzo Matarrese, Domenico De Bartolomeo ed i rappresentanti e consulenti dei tre imprenditori membri della cordata, e nella quale si è entrati nel merito dei possibili sviluppi per il prossimo futuro, in termini di organizzazione, strategie da adottare, ed in termini di investimenti concreti da operare.

    Fino a Martedì, però, tutti i presenti sono obbligati ad un patto di riservatezza della durata di “quattro giorni di silenzio”.

  • Milan, è Robinho l’uomo scudetto che non t’aspetti

    Milan, è Robinho l’uomo scudetto che non t’aspetti

    Zlatan Ibrahimovic al suo arrivo a Milano aveva dichiarato di voler vincere tutto, ma come sappiamo il Tottenham ha infranto il sogno Champions troppo presto e con lo svedese, spettatore non pagante per entrambi i match.

    Ma in campionato la storia è diversa, Ibrahimovic ha contribuito in maniera essenziale al tricolore rossonero ma nei match importanti e decisivi per la lotta scudetto ha pensato bene di farsi comminare, grazie alle bravate con il Bari ed al delicato commento al guardalinee contro la Fiorentina, ben sei giornate di squalifica diventato questa volta sì spettatore ma dalla tribuna.

    Quindi l’ uomo scudetto, con ogni probabilità sarà l’ acquisto meno reclamato e pubblicizzato dell’ estate rossonera e cioè il brasiliano Robinho, il giocatore che con la sua rete al Brescia ha sigillato la scudetto rossonero. Il primo maggio potrà essere già scudetto contro il Bologna a San Siro e la festa dei lavoratori potrà premiare proprio Robinho che quest’ anno ha dimostrato di lavorare sempre bene e soprattutto seriamente rispetto al suo recente passato targato Real Madrid e Manchester City.

  • Leo, il derby è maledetto. Scoppia la Bertolacci mania

    Leo, il derby è maledetto. Scoppia la Bertolacci mania

    Torna il nostro appuntamento settimanale Liscio e Sbalascio, col quale analizziamo i protagonisti in positivo e in negativo del nostro campionato, a sette giornate dalla conclusione del campionato di Serie A:

    Il migliore di giornata è indubbiamente (e nuovamente) il bomber del Napoli Edinson Cavani, ma poichè è sempre presente nella nostra rubrica e non volendo essere monotoni, andando alla ricerca di altri aggettivi per descrivere il suo talento, preferiamo dare spazio a chi in questa giornata si è rivelato una lieta sorpresa. Quindi assegnamo la palma del migliore dei nostri Lisci al Milan, che tanto sorpresa non è, essendo capolista e padrone indiscusso del campionato, ma la vittoria (e che vittoria) nel derby contro i cugini nerazzurri dell’Inter ha sempre un sapore particolare, specie se il risultato è un roboante 3-0 che mancava dai tempi della coppia Sheva-Kakà, e parlando di derby speciali, in concomitanza con i rossoneri collochiamo un’altra squadra ammazza-derby, il Catania, che ha steso il Palermo per 4-0. Stavolta il leader indiscusso è stato Pato, dato in dubbio per tutta la settimana per un fastidio alla caviglia ma che non ha di certo fatto rimpiangere l’assenza sicura, quella di Ibrahimovic, di cui tanto si è parlato alla vigilia e quella a cui dopo il match nessuno ha fatto caso. Mattoncino importante nella corsa allo scudetto. Per quanto riguarda il derby siciliano, i rossazzurri hanno ottenuta una vittoria incredibile come già accaduto 2 anni fa al Barbera quando si imposero per 0-4. Questa sconfitta per il Palermo fa ancora più male della scoppola subita dall’Udinese qualche domenica fa. Catania da applausi.

    Al secondo posto si colloca la strana coppia della 31esima giornata, il “vecchio e il nuovo”, ovvero Fabio Grosso e Andrea Bertolacci. Il primo ha giocato un match perfetto ieri sera contro la Roma, condito da due preziosissimi assist per le reti di Krasic e Matri: era dai tempi dei Mondiali giocati in terra tedesca che non si vedeva un Grosso simile, quello che ci ha fatto gridare di gioia a Dortmund prima e a Berlino poi; dopo tante (meritate) critiche, un pò si soddisfazione per il terzino campione.
    Il nuovo che avanza, Andrea Bertolacci, ha steso la formazione più in forma della nostra Serie A, l’Udinese, rispedendola sulla Terra e smorzandole tutto l’entusiasmo creatosele attorno. 7 presenze e 3 reti in A, chissà che questa giovane promessa non possa realmente diventare un campione. Juve e Udinese ne sanno qualcosa…

    Al terzo posto dei nostri Lisci, e per la prima volta quest’anno, collochiamo il Bari fanalino di coda, perchè nonostante la Serie B sia a un passo, ci colpisce la voglia e l’impegno con cui questi ragazzi, con la testa già rassegnata alla retrocessione, onorano il loro campionato, senza fare sconti a nessuno. E invece c’è chi ha la faccia tosta di rimproverare questo “Signor” comportamento, vedi il capitano del Parma Morrone che, frustrato dall’esito del match, se la prende con il difensore Marco Rossi, “reo” a suo avviso di essersi impegnato troppo. Che tristezza…

    Tra gli Sbalasci di giornata troviamo il vulcanico presidente rosanero Zamparini, il quale non contento della situazione in cui versa la sua società, e non contento inoltre della batosta subita nel derby dal Catania, esonera Cosmi e richiama all’ordine il suo ex tecnico Rossi, dopo che al momento dell’esonero ne aveva denigrato pubblicamente il lavoro svolto in questi anni di collaborazione. Farebbe bene a spendere più soldi per rinforzare l’organico della sua squadra e non a collezionare stipendi con gli allenatori.

    Secondo Sbalascio per la partita più brutta di tutto il campionato, Chievo – Sampdoria. Oltre ad essere stata avara di emozioni, il match è stato messo in discussione per via della presunta combine secondo la quale le due squadre averebbero optato per un pareggio già “parlato”. Infatti le aziende di scommesse calcistiche hanno eliminato l’X dall’esito finale della partita, in quanto si era già vociferato di un possibile pari al Bentegodi. Non avendo prove concrete di questo “caso”, non possiamo permetterci di giudicare in malo modo questa situazione, però il poco impegno mostrato dalle due squadre ieri pomeriggio ci fa pensare a qualcosa di strano, e per giunta Chievo e Samp devono ancora lottare per salvarsi.

    L’ultimo posto dei peggiori se l’aggiudica Leonardo, uscito malamente KO dal derby di Milano contro la sua ex società, che tanto lo ha fatto apprezzare nel mondo del calcio. Tre stracittadine su tre da allenatore perse malamente, la prima da quando siede sulla panchina nerazzurra, segno che questo evento per Leo significhi veramente una maledizione.