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  • Torino fermato dalla grandine, crollano Verona e Sampdoria

    Torino fermato dalla grandine, crollano Verona e Sampdoria

    Cambia poco o nulla nei quartieri alti della Serie B. Se a Torino il match con la Reggina è stato sospeso sull’1 a 0 per i granata causa maltempo, le altre formazioni in lotta per i primissimi posti stentano a decollare. Dopo il ko del Pescara ieri, va al tappeto anche il Verona che crolla sotto i colpo di un Brescia che dimostra di volere fortemente i play off. Si ferma anche il Sassuolo, bloccato nel derby da un buon Modena. Vince il Padova che espugna Livorno risorpassando così il Varese. Dopo una lunga serie cade invece a Crotone la Sampdoria, mentre nelle zone basse Cittadella, Ascoli e Nocerina conquistano vittorie importanti. Ormai al sicuro la Juve Stabia che passeggia in casa di un Vicenza che sta colando a picco.

    BRESCIA-VERONA 2-1: A tempo quasi scaduto il Brescia passa contro il Verona. Merito di una punizione di Cordova che non lascia scampo al portiere scaligero. Nel primo tempo accade tutto in 2’: El Kaddouri, sugli sviluppi di una punizione, imbecca Daprelà il quale al volo trafigge Rafael. Nemmeno 120 secondi dopo il pari: Martinez sbaglia tutto nel tentativo di alleggerire e Berrettoni si dimostra lestissimo e insacca alle spalle di Arcari. Nella ripresa accade poco sino al gol decisivo di Daprelà. Da segnalare a fine gara l’abbraccio tra padre e figlio Mandorlini, l’uno allenatore del Verona l’altro giocatore delle Rondinelle.

    VICENZA-JUVE STABIA 0-3: Un Vicenza sempre più irriconoscibile viene travolto in caso dalla Juve Stabia. Alla mezz’ora il vantaggio dei giallo neri: Sau prende palla dopo un cross sul secondo palo e rimette in mezzo dove Augustyn involontariamente insacca nella propria rete. Poco dopo arriva il 2 a 0 ad opera di Sau il quale scavalca Tonucci e accentratosi calcia in maniera eccezionale battendo Frison. Ad inizio ripresa i locali reclamano un rigore non concesso causa una svista dell’arbitro ma al 10’ ancora Sau va vicino al tris colpendo la traversa. Ma il folletto campano si riscatta al 21’ quando cin un gran tiro al volo mette la palla sotto l’incrocio. Nel finale tra l’altro il Vicenza resta in dieci causa l’espulsione di Martinelli. Per il Vicenza è notte buia, Juve Stabia al settimo risultato utile di fila.

    ASCOLI-ALBINOLEFFE 1-0: Vittoria di misura, ma importantissima in chiave salvezza, per l’Ascoli che ha cosi la meglio sul fanalino di coda Albinoleffe. Match che non regala tantissimo spettacolo tanto che nel primo tempo si fanno vedere solo i bianconeri con due occasioni targate Gerardi. Nella ripresa Silva dà un’impronta più offensiva ai suoi e al 25’ ecco il vantaggio: cross dalla destra di Soncin e Gerardi è bravo di testa ad insaccare- Lombardi che ci provano in pieno recupero con Taugourdeau ma prima della fine accade di tutto con l’infortunio occorso ad Andelkovic e il rosso a Cisse.

    BARI-GROSSETO 1-1: Pari e patta tra Bari e Grosseto. Si confermano dunque le tendenze delle due squadre, con i pugliesi in difficoltà in casa ed i toscano bravi lontani dalle mura amiche. Avvio di gara monotono e senza grosse occasioni. Almeno fino al 35’ quando gli ospiti passano: Caridi supera Borghese e poi mette alle spalle di Lamanna. Nella ripresa il Bari tenta il tutto per tutto con Scavone, Forestieri e Borghese che falliscono di poco l’1 a 1. Dall’altro lato ci prova Olivi ma calcia male. Quando Defendi si vede parare da Viotti un bel pallonetto sembra finita, am al 39’ ecco che Galano riesce a trovare il gol del pareggio. Bari all’assalto e al 43’ Defendi si vede negare la gioia del gol da Padella.

    CITTADELLA-GUBBIO 2-1: Il Cittadella si risveglia dalla crisi che lo attanagliava da cinque partite e batte un Gubbio al quale evidentemente non è bastato il cambio in panchina avvenuto in settimana con l’arrivo di Apolloni. Al 14’ locali avanti: sugli sviluppi di una punizione calciata da Di Roberto ecco che Donnarumma anticipa Pellizzer con la palla che viene intercettata da Di Nardo il quale di testa insacca. Il Gubbio in avanti non si vede ed allora tocca al Cittadella andare ancora in gol: stavolta è bravo Di Roberto su punizione a segnare. Nella ripresa Mario Rui al 30’ riapre i conti con un sinistro deviato da un difensore veneto che inganna Cordaz. Non accade più nulla: trionfa il Cittadella.

    CROTONE-SAMPDORIA 1-0: In pieno recupero il Crotone interrompe la serie utile della Sampdoria e incassa tre punti pesantissimi nella lotta salvezza. Bel primo tempo con rapidi capovolgimenti da una parte e dell’altra ma nessuna delle due squadre riesce a bucare la porta avversaria. Nella ripresa, dopo 19’, doriano in dieci per il rosso, causa doppia ammonizione, rifilato a Berardi. Il Crotone a questo punto ci crede ma la difesa ligure regge. Al 35’ Eder avrebbe la palla del vantaggio per i blucerchiati ma non riesce a sfruttare a dovere il cross di Renan. Ancora De Giorgio, per i calabresi, ed Eder, si fanno pericolosi ma per vedere un gol si deve aspettare l’ultimo minuto di recupero quando Eramo di testa trova lo spiraglio giusto per battere Da Silva. Finisce così con il successo dei pitagorici.

    LIVORNO-PADOVA 1-2: Controsorpasso effettuato. Il Padova si riscatta subito del ko interno contro il Crotone andando a violare il terreno del Livorno. Incontro piuttosto gradevole e già inizialmente le due squadre dimostrano di volersela giocare a viso aperto. Il punteggio cambia per la prima volta alla mezz’ora: cross di Ruopolo in mezzo all’area dove Bovo di destro approfitta della colossale dormita della difesa toscana portando in vantaggio il Padova. Il pareggio dei livornesi arriva 11’ dopo: Paulinho di testa conclude verso la porta sugli sviluppi di una punizione battuta da Siligardi, Perin è bravo a respingere ma sulla sfera si avventa Salviato che insacca. Nella ripresa Padova di nuovo avanti: non passa nemmeno 1’ che Dramè imbecca ancora Bovo il quale davanti a Bardi non sbaglia. Nel finale Lazarevic spreca il tris causa un intervento in uscita di Bardi e poco dopo Bernacci vede negarsi il pari da una grande parata di Perin.

    Torino-Reggina © Valerio Pennicino/Getty Images

    NOCERINA-EMPOLI 2-1: Ancora una volta all’ultimo respiro. La Nocerina si conferma squadra da cardiopalmo e nei minuti finali prima raggiunge e poi sorpassa un Empoli avanti per buona parte della gara. Cominciano meglio i molossi ma al 26’ sono i ragazzi di Aglietti a passare in vantaggio: Regini dal limite centra in pieno l’incrocio, sulla respinta la palla termina sui piedi di Saponara il quale smarca Maccarrone che insacca. Nocerina immediatamente pericolosa ma l’Empoli regge. Nella ripresa si gioca ad una porta ma i campani trovano il pareggio solo al 40’ quando De Maio parte da dietro e dopo essersi appoggiato a Castaldo supera Dossena. Nel finale i rossoneri ci credono e nel recupero un fallo di Coppola con Castaldo è premiato dall’arbitro con un rigore che Merino trasforma per il definitivo 2 a 1.

    SASSUOLO-MODENA 0-0: Come previsto tanto equilibrio nel derby tra un Sassuolo lanciato verso la A e ora solitariamente al secondo posto e un Modena in netta ascesa dopo il ritorno di Bergodi. Partono meglio i neroverdi ma il Modena nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione si sveglia e con Ardemagni va vicino al gol: ci vuole un grande intervento di pomini per evitarlo. Ad inizio ripresa il Modena fallisce una ghiotta palla gol e a questo punto il Sassuolo cerca di giocare con più attenzione. A 11’ dalla fine Nardini avrebbe una buona pala gol ma non la sfrutta per la disperazione dei tifosi gialloblù. Finisce cosi a reti bianche.

    TORINO-REGGINA sospesa al 45’ pt: Viene sospesa dopo appena un tempo la sfida dell’Olimpico tra Torino e Reggina. Ciò a causa di una forte grandinata che ha reso impraticabile il terreno di gioco e con esso anche gli spalti. Al momento dello stop il punteggio era di 1 a 0 per i granati bravi ad andare in vantaggio al 16’ con Glik il quale sfrutta al meglio una punizione di Parisi. Pian piano la Reggina reagisce con Nicolas Viola e Ragusa protagonisti prima del palo colpito da Barillà. Poi la fine del primo tempo e la già citata sospensione.

  • Calcioscommesse occhi su Bari Sampdoria. Guberti incontra Masiello

    Calcioscommesse occhi su Bari Sampdoria. Guberti incontra Masiello

    Il calcioscommesse bussa alle porte della Sampdoria. Nella giornata di ieri tutti i maggiori quotidiani sportivi hanno riportato la notizia dell’incontro nella stagione passata fra l’allora difensore del Bari Andrea Masiello e l’ex giocatore doriano Stefano Guberti, ora in forza al Torino di Ventura, prima della sfida di campionato che vedeva affrontarsi i due club, valevole per la 34^ giornata di Serie A. Guberti avrebbe offerto 400 mila euro a Masiello per truccare la partita in questione, chiedendo al capitano biancorosso di perdere la gara. Quest’ultima terminò con la vittoria dei blucerchiati per 1-0, grazie al penalty realizzato da Pozzi nel corso del secondo tempo.

    Bari Sampdoria era un match chiave in ottica salvezza, sopratutto per gli ospiti allenati da Alberto Cavasin, mentre la situazione dei pugliesi era ormai definitivamente compromessa. I doriani avevano l’assoluta necessità di conquistare i tre punti per continuare a sperare nella permanenza in Serie A. Nonostante il successo ottenuto al San Nicola, la Samp non fu in grado di scongiurare il pericolo retrocessione, giunta fra l’altro dopo aver perso il derby della Lanterna contro gli odiati cugini del Genoa alla terzultima giornata.

    stefano guberti | © Vittorio Zunino/Getty Images

    Una conferma indiretta relativamente a quanto successo è già arrivata durante i primi interrogatori degli inquirenti all’ex difensore del Bari Marco Rossi, il quale ha rivelato come Masiello avesse raccontato ai suoi compagni di squadra la possibilità di guadagnare 400 mila euro qualora avessero perso la partita contro la Sampdoria. Marco Rossi rispose negativamente alla pressione del proprio capitano, dichiarando agli inquirenti che al termine della gara di quei 400 mila euro non se ne seppe più nulla.

    Gli ultimi sviluppi, oltre a peggiorare la situazione in cui si trova coinvolto Andrea Masiello, potrebbe aprire scenari fino ad oggi imprevisti per la Sampdoria. Il nome del club ligure non è si è mai trovato così vicino a quello famigerato del calcioscommesse, e nei prossimi giorni sono attesi ulteriori colpi di scena.

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    VIDEO BARI SAMPDORIA 0-1, 34^ GIORNATA SERIE A 2010-2011
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  • Bonucci contro Masiello: dichiara il falso

    Bonucci contro Masiello: dichiara il falso

    L’inchiesta calcioscommesse, con l’arresto dell’ex barese Andrea Masiello, ha sfiorato due nomi eccellenti della Juventus di Antonio Conte, Leonardo Bonucci e Simone Pepe, in riferimento ala stagione in cui i due militavano, rispettivamente, nel Bari e nell’Udinese, nel campionato 2009-2010. In particolare, Andrea Masiello sostiene che alla vigilia di Udinese-Bari del 9 maggio 2010, ci sarebbe stato una discussione con alcuni suoi compagni di squadra del Bari, tra cui Bonucci, Belmonte, Parisi e Salvatore Masiello, in cui quest’ ultimo decise di contattare telefonicamente Simone Pepe, in forza all’Udinese, per chiedergli “un aiuto” a far sì che la gara terminasse con molti gol: Pepe, però, rifiutò seccamente la proposta. Di tale vicenda Bonucci ha parlato, precisando diversi elementi atti a prendere le distanze dalle dichiarazioni del suo ex compagno di squadra Andrea Masiello. Bonucci, infatti, sostiene di non aver mai frequentato il duo di scommettitori amici di Masiello – Giacobbe e Carella – e di non aver partecipato alla discussione sopracitata, in cui Masiello avrebbe chiesto ai compagni di squadra di far terminare Udinese-Bari con molti gol realizzati: a tal proposito, inoltre, Leonardo Bonucci adduce anche una motivazione ben precisa, ossia il fatto di trovarsi in ritiro con la Nazionale sino al mercoledì di quella stessa settimana, e di non essersi allenato neppure il giovedì.

    Leonardo Bonucci © Maurizio Lagana/Getty images

    Inoltre, spiega di non esser stato presente nel momento in cui avveniva la telefonata fra Salvatore Masiello e Simone Pepe, nell’hotel del ritiro del Bari ad Udine, e di “essersi riunito” con i compagni di squadra solo in occasione della riunione tecnica pre-gara. Per ciò che concerne la partita disputata (durante la quale Bonucci è rimasto in campo per tutti i 90′, ndr), il difensore sostiene di non essersi accorto di “nulla di strano, a parte il clima festoso connesso a una partita di fine campionato in cui le due squadre hanno ormai raggiunto i loro obiettivi”.

    Alla luce di ciò, dunque, per Bonucci appare molto strano il fatto che Andrea Masiello abbia deciso di coinvolgerlo nella vicenda con le sue dichiarazioni, che il bianconero definisce “assolutamente false“, supponendo che siano state rilasciate “perchè facevo parte della difesa in quella gara fra Udinese e Bari“, aggiungendo, infine, di non aver mai parlato con l’attuale compagni di squadra Simone Pepe di quella partita, “a parte qualche battuta insieme agli altri compagni di squadra”.

  • Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Gli sviluppi sulla vicenda calcioscommesse erano già nell’aria e, così, nella notte fra domenica e lunedì su ordine della procura di Bari sono stati eseguiti diversi arresti, fra cui quello di Andrea Masiello, ex difensore del Bari ed attualmente in forza all’Atalanta (ma sospeso, ndr) ed, oltre a lui, i due scommettitori Carella e Giacobbe, poichè ritenuti complici nelle combine delle partite monitorate: il capo d’accusa, naturalmente, è l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva ed, insieme a Masiello, risultano indagati dalla procura di Bari anche Daniele Portanova del Bologna, Alessandro Parisi del Torino, Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista, Nicola Belmonte. In particolare, Andrea Masiello – ritenuto uno dei “capi carismatici dell’organizzazione”, sfruttando le sue conoscenze nel mondo del calcio, cercava di indirizzare le scommesse su determinati risultati, condizionando, poi le prestazioni dei compagni di squadra.

    Nell’interrogatorio di ieri, Masiello ha ammesso il suo diretto coinvolgimento nella vicenda, con riferimento al derby di campionato del 15 Maggio scorso fra Bari e Lecce, terminato 2 a 0 per i salentini, nel quale lui stesso si rese autore di un autogol, che permise di fissare il punteggio sul 2 a 0 e che gli “fruttò” ben 50 mila euro, e per il quale i due scommettitori amici di Masiello, Carella e Giacobbe, guadagnarono ben 180 mila euro, ricevuti direttamente da un faccendiere del Lecce, non ancora identificato, ma sul quale la procura Barese sta indagando. Una circostanza, questa, che mostra ancora una volta come il coinvolgimento dei calciatori sia stato un elemento imprescindibile per la conduzione di tali operazioni perchè, senza la collaborazione di coloro che “scendevano materialmente in campo” gli esiti delle scommesse non potevano essere assicurati con certezza.

    Andrea Masiello, durante Bari-Lecce | © Getty Images

    L’autogol Masiello in Bari Lecce è solo degli episodi, poi, i riflettori sono puntati anche sulla partita del 22 Maggio fra Bologna Bari, terminata con una pesante sconfitta per 4 a 0 per i rossoblu emiliani, nella quale ci sarebbe stato l’intervento diretto del duo di scommettitori amici di calcioscommesse Masiello, che andarono a Bologna per incontrare Daniele Portanova e definire gli estremi dell’accordo. Da quanto trapelato, risulta che Portanova avesse opposto un secco rifiuto a truccare la partita, riferendo ai due “scommettitori” un messaggio indirizzato ad Andrea Masiello, con un inequivocabile “non è possibile”. 

    In un simile contesto, dunque, appare rilevante comprendere quale sia effettivamente la posizione delle società coinvolte, direttamente o indirettamente, nella vicenda. Il Bari, in primis, che per mezzo del direttore generale Claudio Garzelli ha ribadito ancora una volta di essere “parte offesa nella vicenda”, avendo chiesto anche l’autorizzazione alla federcalcio di poter denunciare per truffa alcuni calciatori e coloro che – a diverso titolo – gravitavano nella loro orbita per provare a realizzare le combine. Il Bologna, invece, in merito al coinvolgimento non del tutto accertato da parte di Daniele Portanova, si schiera dalla parte del suo difensore, come sostiene il dg Zanzi, con la società rossoblu che ha fornito “tutto l’appoggio morale al giocatore”. Nel caso dell’Atalanta, già colpita dalla penalità in classifica nella presente stagione a causa del coinvolgimento del suo ex capitano Doni, il d.g. Pierpaolo Marino commenta in maniera decisa la presa di distanze della società nei confronti del suo tesserato Andrea Masiello, che – come rivela Marino – è già stato sospeso; in tal senso, dunque, la società tende a sottolineare come il proprio coinvolgimento “sia solo di rimbalzo”.

    Intanto, il filone dell’inchiesta condotta dalla procura di Cremona si sta concentrando in queste ore su Lecce Lazio, partita terminata 2 a 4, in merito alla quale ci sarebbero da valutare le dichiarazioni rilasciate da Hovrat, calciatore ungherese coinvolto già nel suo paese in uno scandalo di combine, che avrebbe definito tale incontro “truccato“. Presto, dunque, si attendono ulteriori sviluppi.

    Video calcioscommesse Masiello autogol Bari Lecce del 15 Maggio 2011

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  • Calcioscommesse, arresti nella notte. C’è anche Masiello

    Calcioscommesse, arresti nella notte. C’è anche Masiello

    Preannunciati con largo anticipo da oltre un mese, sono puntualmente arrivati. Nuovo terremoto nello scandalo calcioscommesse, arresti eseguiti questa notte per ordine della Procura di Bari. Fra questi anche quello dell’ex calciatore del Bari Andrea Masiello, ora all’Atalanta. Restano indagati altri nove giocatori. Eccetto Daniele Portanova (difensore centrale del Bologna ndr), sono tutti ex biancorossi: Alessandro Parisi (Torino), Simone Bentivoglio (Sampdoria), Marco Rossi (Cesena), Marco Esposito (Pisa), Abdelkader Ghezzal (Levante, in prestito dal Bari), Nicola Belmonte (Siena), Antonio Bellavista (ritiratosi nel 2009).

    Gli inquirenti indagano sugli ultimi nove match del Bari della scorsa stagione (2010-2011), che ha visto la squadra pugliese retrocedere in Serie B. In particolare le partite finite sotto la lente d’ingrandimento sono Palermo Bari (quella del famoso rigore di Miccoli che fece saltare la scommessa), Bologna Bari (conclusasi con una sorprendente vittoria degli ospiti per 4-0), Bari Chievo, Bari Sampdoria e sopratutto Bari Lecce. Quest’ultima gara infatti permise agli uomini dell’ex allenatore giallorosso De Canio di centrare la permanenza in Serie A, vincendo il derby di Puglia per 2-0 al San Nicola di Bari. Infine nel registro degli inquirenti è finita anche una partita della stagione 2009-2010, Udinese Bari del 9 maggio terminata con uno scoppiettante 3-3.

    andrea masiello | © Paolo Bruno/Getty Images

    Oltre ad Andrea Masiello, già arrestato, e agli altri ex giocatori del Bari, la Procura del capoluogo pugliese sta stringendo il cerchio sui restanti 20 indagati. Tra questi spicca il nome di Andrea Iacovelli, l’infermiere barese che secondo gli inquirenti faceva da tramite fra gli stessi giocatori del Bari e l’organizzazione mafiosa che scommetteva illegalmente. Risultano indagati anche tre ristoratori della zona (Nico de Tullio, Onofrio De Benedictis, Francesco De Napoli), e amici degli ex calciatori biancorossi (Arianna Pinto, Fabio Giacobbe, Giovanni Carella, Armand Caca e Victor Kondic).

    Ulteriori informazioni verranno rilasciate in tarda mattinata da Antonio Laudati, procuratore capo della Repubblica barese, durante la conferenza stampa fissata per le ore 12.

  • Atalanta niente sconti, il Tnas conferma il -6

    Atalanta niente sconti, il Tnas conferma il -6

    Il Tribunale Nazionale di arbitrato dello Sport, in breve Tnas, ha confermato quest’oggi la decisione di mantenere la penalità di sei punti per il campionato in corso ai danni dell’Atalanta, per le note vicende legate allo scandalo scommesse, sulle quali – come noto – indaga la procura di Cremona.

    In particolare, la società atalantina aveva presentato ricorso per la penalizzazione inflitta in classifica, che da inizio stagione ha costretto i bergamaschi ad un vero e proprio tour de force per lottare per la conquista della salvezza con la zavorra della penalità, ma il collegio arbitrale – presieduto da Bartolomeo Manna – ha respinto l’istanza promossa dal club, confermando in sostanza la decisione della Corte di Giustizia Federale. Resta, pertanto, confermata la responsabilità oggettiva per l’Atalanta, legata al coinvolgimento diretto nella vicenda del capitano della squadra, Cristiano Doni, già squalificato per tre anni e mezzo in seguito alle combine legate ad Atalanta-Piacenza del 19 Marzo 2011, e di Thomas Manfredini, che poi è stato prosciolto in secondo grado.

    Cristiano Doni | ©Claudio Villa/Getty Images

    La conferma della penalità, dunque, ha i suoi risvolti sulla classifica di serie A, considerando che la squadra di mister Colantuono si trova, attualmente, in nona posizione, con un buon margine “di sicurezza” rispetto alla zona calda e che, se non avesse avuto la penalità, avrebbe occupato la settima posizione, in piena lotta Europa League insieme a Roma, Catania ed Inter.

    Lo scandalo calcioscommesse, dunque, avrà ancora i suoi strascichi sul campionato di serie A, in un clima di attesa e di incertezza per i prossimi sviluppi della vicenda, anche alla luce di quanto annunciato da Enrico Mentana nel suo Tg de La 7 (come riportato ieri dal Pallonaro, ndr) che ha parlato di una “nuova ondata di arresti”, in particolare legati alla squadra del Bari, in cui molti giocatori si sarebbero direttamente attivati per mettere a punto delle combine nelle ultime nove partite del campionato 2010-2011.

    Una situazione destinata ad evolversi nelle prossime 24-48 ore, e che potrebbe minare ancor di più la credibilità del mondo del calcio di casa nostra.

  • Serie B, momento no per il Torino. Vincono Verona, Sassuolo e Reggina

    Serie B, momento no per il Torino. Vincono Verona, Sassuolo e Reggina

    Si ferma ancora il Torino che impatta uno a uno con la Juve Stabia. Ne approfitta così il Verona che fa suo il derby contro il Vicenza per 2 a 0, ma anche il Sassuolo che compie l’impresa contro l’Albinoleffe, rimontando due gol e vincendo 3 a 2. Non falliscono l’appuntamento con la vittoria nemmeno Reggina, Empoli e Modena, mentre la Sampdoria è fermata sul nulla di fatto dall’Ascoli. Pari con tanti gol invece nelle sfide Grosseto-Cittadella e Gubbio-Crotone.

    JUVE STABIA-TORINO 1-1: Juve Stabia e Torino si dividono la posta in palio. Gialloneri vicinissimi al gol sin da subito con Sau, Danilevicius ed Erpen, ma al 20’ ecco la chance più grossa, ancora con Sau, che incoccia la traversa. Al 34’ ecco il gol del vantaggio campano: cross di Erpen e tiro al volo di Sau che trafigge Benussi. Immediata la risposta granata: dopo 6’ infatti cross di Darmian e colpo vincente di Sgrigna. Nella ripresa Torino vicino al vantaggio con Glik il quale colpisce il palo mentre poco dopo Sgrigna impegna severamente Colombi. Non accade più nulla: muovono la classifica entrambe, ma per il Torino continua il periodo non troppo positivo.

    VERONA-VICENZA 2-0: Il Verona continua nel suo magic moment e supera nel derby il Vicenza per 2 a 0. Non c’è storia con la squadra di Mandorlini che domina in lungo e in largo chiudendo il match nei primi 25’. Al 19’ il vantaggio con Gomez che insacca sotto la traversa. Il raddoppio poco dopo: colpo di testa del solito Gomez sul primo palo dove Abbate è lesto a mettere alle spalle di Frison. A questo punto il Verona non ha problemi ad amministrare con il Vicenza che non riesce in alcun modo a riaprire il match.

    ALBINOLEFFE-SASSUOLO 2-3: Incedibile rimonta per il Sassuolo che sotto di due reti rimonta e in pieno recupero piazza il colpo vincente in casa dell’Albinoleffe. Un match ricchissimo di emozioni: al 20’ il vantaggio dei bergamaschi con Previtali con un bel tiro dal limite. Appena 9’ dopo ecco il raddoppio siglato da Laner il quale sfrutta al meglio una combinazione con Foglio. Ad inizio ripresa il Sassuolo potrebbe accorciare le distanze ma Missiroli si fa parare un calcio di rigore da Offredi. Tutto sembra volgere al peggio per gli emiliani, specie quando al 20’ l’arbitro assegna un penalty all’Albinoleffe per un fallo di Longhi su Cisse. Dal dischetto però Cocco calcia addosso a Pomini. Da qui la resurrezione del Sassuolo: appena 4’ dopo infatti Bruno raccoglire un cross dalla sinistra e deposita in rete. Al 31’ Germinale spreca il 3-1 e così al 34’ ci pensa Longhi a pareggiare i conti con un’azione simile a quella che ha permesso di accorciare le distanze. In pieno recupero il gol di Troianiello che beffa i lombardi.

    Alessio Viola © Maurizio Lagana/Getty Images

    REGGINA-LIVORNO 2-1: Vittoria in rimonta per la Reggina che grazie a due prodezze di Alessio Viola e Montiel supera un Livorno che si era illuso dopo il gol di Paulinho. Calabresi che dunque continuano a sperare nei playoff. Parte meglio la formazione di Gregucci che si fa subito pericolosa con uno scatenato Vuola. A 22’ però passano i toscani: tiro cross di Salviato sul quale Paulinho si fa trovare pronto trafiggendo di testa Zandrini. Pronta la reazione della Reggina ed è Viola, l’uomo più attivo degli amaranto, a trovare il pari al 33’: cross di Rizzo e l’attaccante di Taurianova si esibisce in una sforbiciata che manda in delirio il pubblico. Sul finire di tempo gli amaranto di casa reclamano un rigore per un fallo su Ragusa mente gli ospiti ci provano con Siligardi. Comincia la ripresa e il Livorno rischia la frittata quando il proprio portiere esce male dei pali e per poco non c’è l’autogol. Gregucci intanto inserisce Montiel ma è il Livorno, al 27’, a mancare il vantaggio: Luci si trova a tu per tu con Zandrini ma calcia a lato. Gol fallito, gol subito: al 31’ Montiel lascia partire un siluro che si insacca per il 2 a 1. Tanti cambi nel finale ma il risultato resta immutato: fa festa solo la Reggina.

    SAMPDORIA-ASCOLI 0-0 : Termina senza gol la sfida tra Sampdoria e Ascoli. La squadra di Iachini rallenta cosi la propria corsa verso i playoff nonostante abbia disputato un buon match. Ci mette quasi mezz’ora la formazione blucerchiata a farsi viva dalle parti del portiere bianconero con Pozzi, ma senza fortuna. Al 37’ Eder imbecca Pozzi il quale tuttavia vede respingersi il tiro da Guarna. Prima della fine del tempo ci prova Renan ma non centra il bersaglio grosso. Le cose sembrano complicarsi per l’Ascoli nella ripresa quando Ciofani viene espulso per doppia ammonizione. Samp che protesta per un rigore non assegnato a Eder e al 17’ Costa centra in pieno il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nel finale ci prova anche Pellè ma Guarna è insuperabile: finisce 0 a 0.
    GUBBIO-CROTONE 3-3 : Pirotecnico 3 a 3 tra Gubbio e Crotone. Padroni di casa tre volte avanti, ma i calabresi non hanno mai mollato riuscendo a fermare gli umbri. Nel primo tempo Gubbio che passa al 35’ con Ciofani. Il pareggio dei pitagorici arriva al 22’ della ripresa con Sansone, abile a sfruttare una dormita della retroguardia della squadra di Simoni. Al 24’ Boisfer sfrutta al meglio un’azione di calcio d’angolo, ma appena 5’ dopo Calil pareggia. Ad 1’ dalla fine Cottafava trova il gol del 3 a 2 con un bel colpo di testa ma in pieno recupero Donnarumma atterra Vinetot e dal dischetto Calil non fallisce per il definitivo 3-3.

    MODENA-NOCERINA 2-0: Modena implacabile. Ancora una vittoria per la squadra di Bergodi, che stavolta fa bottino pieno contro la Nocerina. Match che si sblocca nella ripresa: al 10’ Dalla Bona lascia partire un tiro da fuori area con la palla che si piazza alle spalle di un Concetti tutt’altro che irresistibile. Merino manca di poco il pareggio colpendo la traversa, mentre nel finale De Franco colpisce il palo in un’azione di mischia. Prima del 2 a 0 messo a segno da Signori il quale parte sulla sinistra prima di accentrarsi ed insaccare la palla nell’angolino alto.

    GROSSETO-CITTADELLA 2-2: Avanti di due gol a fine primo tempo, il Grosseto si fa rimontare dal Cittadella e non riesce a conquistare l’intera posta in palio. Toscani avanti dopo un quarto d’ora con Sforzini, il quale dimostra grande tempismo nel raccogliere l’assist di Lupoli. Alla mezz’ora il raddoppio di Caridi su rigore dopo un fallo commesso da Ciancio su Lupoli. Nella ripresa Busellato, con un gran tiro, riapre subito i giochi, e nemmeno l’espulsione di Di Carmine frena l’impeto dei veneti che trovano il pareggio su rigore segnato da Di Roberto per in fallo di mani di Sciacca, espulso. Nel finale non accadrà più nulla.

    EMPOLI-BARI 1-0: Seconda vittoria di fila per l’Empoli che batte di misura il Bari. A decidere il match il gol di Maccarrone arrivato alla mezz’ora della prima frazione si gioco con un sinistro preciso che ha permesso di superare Lamanna. Prima della rete però giocano meglio gli ospiti che tuttavia non riescono a concretizzare. Dopo il gol però i toscano potrebbe raddoppiare, prima con Tavano che colpisce il palo e poi cin un’occasione sventata da Regini sulla linea di porta. Nella ripresa i pugliesi hanno la chance per rimettersi in carreggiata: fallo di mani di Ficagna in area e penalty ma dal dischetto Bogliacino calcia a lato. L’Empoli rischia poco o nulla, e anzi Dimitru colpisce il palo che poteva valere il raddoppio. Prima della fine rosso al barese Garofalo per fallo su Maccarone.

  • Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Altra puntata del calcioscommesse, stavolta particolarmente inquietante. Nei giorni scorsi Repubblica ha raggiunto in Macedonia Ilievski, che insieme a Gegic fa parte del cosiddetto gruppo degli zingari. Sconcertanti le dichiarazioni del latitante numero uno dello scandalo scommesse, che fra gli altri tira in ballo il calciatore del Genoa Sculli e Beppe Signori. Ilievski stravolge ciò che si era pensato fino ad oggi, addossando ogni colpa agli stessi calciatori di Serie A e B. Le procure di Cremona e Bari avranno senz’altro letto quanto sostenuto dallo “Zingaro” e le indagini potrebbero avere una svolta clamorosa nei prossimi giorni.

    NOI? NO, I CALCIATORI – Ilievski è come una trota che risale il fiume controcorrente. A chi gli dice che con la sua organizzazione combinava le partite in Italia, risponde che in realtà sono gli stessi calciatori fra di loro a truccarle, per poi vendere le informazioni a chi come lui cerca delle “dritte” sicure per investire grosse somme di denaro. Durante l’intervista chiarisce come ci siano 30 calciatori realmente affidabili, di cui il 90% gioca in Serie B, ed il restante 10% nella massima serie. Oltre alle percentuali tira in ballo anche i nomi di alcuni di questi ed elenca nel dettaglio le squadre.

    SCULLI – E’ Giuseppe Sculli il primo nome tirato in ballo da Ilievski, durante l’intervista rilasciata a Repubblica presso la cittadina di Skopje. In relazione alla partita Lazio-Genoa (conclusasi con il risultato di 4-2), lo Zingaro spiega come a truccare la partita sia stato lo stesso ex giocatore biancoceleste “insieme ad altri suoi amici di Genova”. Secondo quanto affermato da Ilievski, non sarebbe quindi coinvolto il vice-capitano della Lazio Mauri, come sospettato dagli stessi inquirenti.

    RISPOSTA LAZIO – Ferma la condanna della società laziale in merito alle affermazioni dello Zingaro, con il direttore sportivo Tare che si dice assolutamente sereno e tranquillo, riponendo grande fiducia nelle decisioni che da qui a poco verranno prese dalle procure di Cremona e Bari.

    SIGNORI – E’ poi il turno di Beppe Signori, al quale viene affibbiato l’appellativo di boss del calcioscommesse in Italia. Dichiarazioni che vanno prese con le pinze, trattandosi di semplici confidenze rilasciate ad un giornalista e non di atti processuali. Lo stesso legale dell’ex attaccante biancoceleste ha tenuto a precisare che il proprio assistito non ha mai incontrato né parlato con Ilievski, rimanendo a completa disposizione della magistratura affinché venga dimostrata la sua totale estraneità ai fatti. L’avvocato di Signori ha poi minacciato di querelare qualsiasi testata che avesse accostato il nome della bandiera del Bologna allo scandalo scommesse.

    massimo cellino | © Enrico Locci/Getty Images

    SEI SQUADRE “AFFIDABILI” – Infine Ilievski ha dichiarato di aver scommesso sulle partite di alcune squadre in particolare, grazie alle quali (citando testualmente) avrebbe fatto “un mucchio si soldi”. Queste squadre sono Sampdoria, Cagliari, Siena, Chievo, Lecce, Bari. Anche in questo caso dichiarazioni da prendere con le molle, e smentite che non si sono fatte attendere. In particolare si registra l’amarezza con cui il presidente sardo Cellino ha appreso l’intervista di Repubblica, ricordando come anche in passato Ilievski avesse fatto il nome della società rossoblu, con le indagini della procura che già allora avevano dato un esito completamente negativo.

    Spetterà ora agli inquirenti se credere o meno alle parole che giungano da Skopje. In caso venissero confermate, per la Serie A si tratterebbe forse del punto più basso mai raggiunto nella sua storia.

  • Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Lo scandalo del calcioscommesse è pronto ad andare nuovamente in onda con una trama difficilmente immaginabile fino all’estate scorsa. A darne l’annuncio è nientemeno che il capo della Polizia Manganelli, il quale ha anche rigettato qualsiasi ipotesi di amnistia ventilata nei giorni scorsi. Lo spettacolo non riguarderà soltanto i giocatori di seconda e terza fascia, gli attori principali saranno gli stessi calciatori della Serie A, tra cui alcuni nomi eccellenti. Non ci resta che aspettare la presentazione del casting, che con tutta probabilità avverrà nei prossimi giorni.

    PUGNO DURO – Manganelli ha voluto lanciare un chiaro segnale a tutto il mondo del calcio, quando ieri mattina ha parlato dell’inchiesta sul calcioscommesse durante il primo seminario sulla legalità nello sport, tenutosi all’interno della Scuola di formazione della Polizia di Stato a Roma. Ha esplicitamente affermato che presto ci saranno importanti novità, chiarendo come le indagini siano giunte ad un momento cruciale. Riguardo l’amnistia paventata dallo stesso pm di Cremona Roberto Di Martino la scorsa settimana, Manganelli ha dichiarato che non ci sarà alcun provvedimento in questa direzione, rilanciando con forza il concetto di fermezza.

    SERIE A COINVOLTA – Fino ad oggi il calciatore più famoso finito in manette è stato Cristiano Doni. Entro breve però il centrocampista dell’Atalanta potrebbe essere in buona compagnia. I nomi che circolano in queste ultime ore stanno facendo tremare il campionato di Serie A. La prossima stagione i tifosi italiani rischiano di fare i conti con una raffica di asterischi affianco ciascuna squadra della massima serie. Secondo il sito di Sportmediaset, rischiano grosso le tifoserie di Lazio, Chievo e Bologna. Sarebbero infatti finiti nel mirino degli investigatori il vice-capitano biancoceleste Stefano Mauri, il leader gialloblu Pellissier e il difensore degli emiliani Portanova. In oltre gli stessi Bonucci e Almiron, per la loro precedente esperienza a Bari, sarebbero coinvolti nell’inchiesta soprannominata Last Bet.

    daniele portanova | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PORTANOVA SI TIRA FUORI – Il centrale difensivo del Bologna si è presentato ieri presso la procura di Bari volontariamente per dichiarare la sua estraneità all’intera vicenda. Secondo il quotidiano Il resto del Carlino, Portanova avrebbe confermato agli inquirenti di aver ricevuto tre giorni prima del match Bologna Bari (ultima partita del campionato scorso, conclusosi con il risultato di 4-0 in favore dei pugliesi) la telefonata di Andrea Masiello (ora in forza all’Atalanta), specificando però come sia normale per ex compagni di squadra telefonarsi alla vigilia di una gara che li vede avversari. Ha inoltre dichiarato di aver ricevuto la visita di alcuni parenti dell’ex difensore del Bari, verosimilmente per convincerlo ad attuare la combine, chiarendo di averli mandati via senza che neanche potessero finire il discorso.

    IACOVELLI – Il nome di Portanova era stato riferito agli inquirenti da Angelo Iacovelli, l’infermiere che avrebbe fatto da mediatore tra i giocatori del Bari e i clan locali, il cui scopo era quello di servirsi delle scommesse per riciclare denaro. Durante il suo interrogatorio, Iacovelli affermò di aver avuto rassicurazioni da Masiello riguardo Bologna Bari, per via dell’accordo raggiunto con il difensore del Bologna.

  • Calcio scommesse, coinvolto anche Bonucci

    Calcio scommesse, coinvolto anche Bonucci

    Da giorni, su Twitter, rimbalzava la voce di un presunto coinvolgimento di un giocatore della Juventus nell’inchiesta sul calcio scommesse condotta dalla procura di Bari. Ed ecco, nella giornata di oggi, che puntualmente arrivano le conferme. Ad essere al centro dell’attenzione è Leonardo Bonucci, difensore dei bianconeri e della Nazionale italiana, al momento in ritiro proprio con gli Azzurri in vista dell’amichevole contro gli Stati Uniti.

    C’è da precisare, comunque, che il presunto coinvolgimento del giovane centrale risalirebbe ai tempi in cui ancora militava nel Bari, e precisamente alla gara del 9 maggio 2010 contro l’Udinese. Il match in oggetto, valevole per l’ultima giornata, si concluse 3-3, con le due squadre che ormai non aveva ambizioni di classifica.

    Leonardo Bonucci © Maurizio Lagana/Getty images

    I bianconeri volevano festeggiare i 100 gol in Serie A di Di Natale mentre il Bari voleva concludere nel migliore dei modi la stagione. Quel 3-3 divertì tutti, e forse anche alcuni scommettitori che su quel risultato ci lucrarono. E si presume che gli stessi possano aver coinvolto in qualche modo anche alcuni calciatori, considerando che la sfida fu segnalata alle Procure proprio dai Monopoli di Stato che registrarono flussi anomali di scommesse. E successivamente, a parlare di questa partita, fu anche Angelo Iacovelli, il facchino barese arrestato il mese scorso e poi scarcerato, ma non prima di aver indicato alcuni match taroccati, tra cui appunto quello del maggio 2010 a Udine.

    Ed è stato proprio grazie alla testimonianza di Iacovelli che sono cominciate le indagini che avrebbero portato al coinvolgimento di Bonucci, al momento non indagato ma che si presume fosse a conoscenza della presunta combine. Novità si avranno nei prossimi giorni, considerando soprattutto che il procuratore di Bari Antonio Laudati sta cercando di ricostruire il percorso dei flussi di denaro scommessi sul match. Da dove provenivano? Un interrogativo che non appena troverà risposta potrà essere utilissimo ai fini delle indagini che oltre a Bonucci potrebbero coinvolgere anche altri atleti che presero parte a quel match.