L’ombra del calcioscommesse ci accompagna oramai dal lontano 1980. Nulla è cambiato, esiste ancora del marcio che gira intorno allo sport più amato del mondo, rovinandone così il prestigio e il suo intramontabile fascino. Dopo l’arresto di Masiello, si son fatti diversi nomi per quel che riguarda gli implicati con “le tangenti”. Sono saltati alla ribalta i nomi di Conte, Pepe e Bonucci. Per quel che riguarda il primo, il primo a parlare è stato il presidente Andrea Agnelli che ha preso le difese del suo allenatore, definendolo grande uomo di sport, leale e rispettoso del panorama calcistico, definendo per tanto la notizia totalmente inventata a cui non dare credito. Ha espresso il suo parere anche il diretto interessato Antonio Conte, durante la conferenza stampa pre Palermo-Juventus: “Come faccio a difendermi da qualcosa che non esiste? Come posso rispondere a delle domande che riguardano il nulla? Qui stiamo parlando del nulla, di una non notizia, mi viene da sorridere guardate, ma io non rispondo ad una domanda dove mi si chiede di parlare del nulla ripeto, è una bufala“. Chiaro diretto e determinato, con il sostegno della società, il tecnico salentino ha preferito dunque deviare così l’argomento.
Una cosa è chiara: La Juventus difenderà a spada tratta i suoi tesserati.