Tag: barcellona

  • Liga tutto rimandato, al Camp Nou sarà come una finale

    Liga tutto rimandato, al Camp Nou sarà come una finale

    Le tre grandi di Liga sembrano non voler vincere il titolo, anche nella 37ma giornata è arrivata un’inaspettata frenata e se il Real Madrid sconfitto a Vigo dà l’addio alle speranze di successo finale, Atletico Madrid e Barcellona, entrambe fermate sul risultato di parità, rimandano tutto all’ultima giornata quando si troveranno di fronte al Camp Nou per una vera e propria finale con i Blaugrana che avranno il vantaggio del pubblico ed i Colchoneros che avranno a disposizione due risultati su tre.

    Come abbiamo detto è stata una domenica di Liga, anticipata dalle due gare del sabato che hanno visto le vittorie piuttosto agevoli di Villarreal per 4-0 sul Rayo Vallecano e Levante per 2-0 sul Valencia, davvero incredibile con risultati inaspettati.

    Il primo a tirarsi fuori dalla mischia è stato il Real Madrid che, anche a causa di diverse assenze, che al 63° si è trovato sotto per 2-0 a Vigo per la doppietta di Charles, al Calderon e al Martinez Valero intanto ne l’Atletico ne il Barcellona riuscivano a sbloccare il risultato su Malaga e Elche.

    Tobi Alderweireld
    Tobi Alderweireld

    Al 65° la Madrid biancorossa veniva gelata dal vantaggio Malaga firmato da Samu, paura che però durava meno di 10 minuti in quanto al 74° Alderweireld trovava il pareggio. I minuti scorrevano e in nessuna delle tre partite cambiava  il risultato ed al fischio finale l’Atletico manteneva il +3 sul Barcellona ed il + 5 sul Real Madrid ormai fuori dai giochi. Tutto si deciderà domenica al Camp Nou.

    Nelle altre gare rimane viva la lotta salvezza con le vittorie di Getafe ed Almeria ed il pareggio dell’Osasuna che rendono la corsa avvincente, con le due squadre che seguiranno il Betis, ormai retrocesso da diversi turni ma ancora combattivo e vincente con il Valladolid, che saranno decise solo negli ultimi 90 minuti.

     

    RISULTATI 37MA GIORNATA

    Villarreal – Rayo Vallecano 4-0 (22° Uche, 42° Bruno, 55° Pereira, 64° Costa)

    Levante – Valencia 2-0 (70° Angel, 81° Ivanschitz)

    Athletic Bilbao – Real Sociedad 1-1 (49° Muniain (A), 75° Agirretxe (R))

    Atletico Madrid – Malaga 1-1 (65° Samu (M), 74° Alderweireld (A))

    Betis Siviglia – Valladolid 4-3 (1°, 59° rig. Guerra (V), 6° aut. Pena (V), 51° Pena (V), 54° Molina (B), 76° Castro (R), 91° Juanfran (B))

    Celta Vigo – Real Madrid 2-0 (43′ e 63′ Charles)

    Elche – Barcellona 0-0

    Espanyol – Osasuna 1-1 (21° Colotto (E), 44° Acuna (O))

    Getafe – Siviglia 1-0 (70° Escudero)

    Granada – Almeria 0-2 (19° rig. Verza, 83° rig. Vidal)

     

    CLASSIFICA DOPO 37 GIORNATE

    Atlético Madrid 89, Barcellona 86, Real Madrid 84, Athletic Bilbao 69, Siviglia 60, Real Sociedad 59, Villarreal 56, Celta Vigo 49, Levante 48, Valencia 46, Rayo Vallecano 43, Espanyol e Málaga 42, Elche 40, Getafe e Almería 39, Granada 38, Osasuna e Valladolid 36, Betis Siviglia 25

     

    CLASSIFICA MARCATORI

    1- Cristiano Ronaldo (Real Madrid) 31 gol

    2- Messi (Barcellona) 28 gol

    3- Diego Costa (Atletico Madrid) 27 gol

    4- Sanchez (Barcellona) 18 gol

    5- Benzema (Real Madrid) 17 gol

     

  • Pazza Liga: perde l’Atletico, pareggiano Barça e Real, finale in volata

    Pazza Liga: perde l’Atletico, pareggiano Barça e Real, finale in volata

    La 36ma giornata di Liga è stata incredibile e piena di sorprese, il Barcellona è stato fermato sul pareggio casalingo dal Getafe permettendo all’Atletico di tentare un allungo. Così non è stato perchè nel pomeriggio di domenica i Colchoneros sono stati sconfitti in casa del Levante, giornata favorevole quindi al Real di Ancelotti? Assolutamente no, le Merengues nel posticipo serale della domenica si sono salvate nei minuti di recupero grazie a Cristiano Ronaldo, impattando per 2-2 contro il Valencia.

    Insomma una frenata in vetta che lascia tutto aperto verso la volata finale delle ultime due giornate, tecnicamente all’Atletico Madrid, anche in caso di en plein dei cugini nelle 3 gare rimaste, i Blancos recupereranno mercoledì il match con il Valladolid, basterebbe conquistare 4 punti nelle prossime due gare, all’ultimo turno però c’è Barcellona-Atletico, quindi anche i blaugrana possono ancora sperare nel titolo.

    Da segnalare la matematica conquista dei preliminari Champions per l’Athletic Bilbao.

    Il turno si è aperto con il già citato successo dell’Athletic Bilbao, i baschi sono andati ad imporsi per 3-0 in casa del Rayo Vallecano, festeggiando con due gare d’anticipo il raggiungimento del 4° posto matematico.

    Sabato al Camp Nou il Barcellona pensava di aver risolto la pratica Getafe grazie al gol di Messi dopo soli 23 minuti. I Blaugrana non avevano fatto i conti con Lafita che al 37° ha pareggiato il gol della Pulce e poi al 92°, dopo che Alexis Sanchez aveva riportato avanti i suoi, ha trovato il definitivo 2-2.

    Successo importante dell’Elche in casa del Malaga, gli ospiti ottengono 3 punti fondamentali per la salvezza grazie alla rete di Rodrigues.

    Anche il Valladolid vuole credere nella salvezza e grazie al gol di Rukavina dopo 20 minuti, sconfigge l’Espanyol ed incamera 3 punti importanti.

    Sempre sabato un Celta Vigo, con niente da chiedere al campionato, va a conquistare il successo, doppietta di Nolito, in casa di un Osasuna che ora vede la sua situazione complicata.

    Domenica l’Almeria con non poche difficoltà riesce a battere il già retrocesso Betis, decisivo il gol di Azeez che al 94° sigla il definitivo 3-2.

    Siviglia e Villarreal non riescono a superarsi e chiudono al match sullo 0-0.

    Veniamo quindi alla seconda sorpresa del turno, l’Atletico Madrid cade in casa del Levante. L’autogol di Filipe Luis sblocca la gara al 7°, Barral la chiude definitivamente al 69°.

    Il gol di tacco di Cristiano Ronaldo
    Il gol di tacco di Cristiano Ronaldo

    L’altra super sorpresa arriva dal Bernabeu con gli uomini di Ancelotti fermati sul 2-2 dal Valencia. Vantaggio ospite con il  gol di Mathieu al 44°, il Bomber dell’Allianz Arena, Sergio Ramos, ritrova la parità al 59°, il Valencia non ci sta e con Parejo al 65° ritrova il vantaggio che viene però vanificato dall’ennesima prodezza di Cristiano Ronaldo, Cr7 al 92° infatti s’inventa un colpo di tacco che non lascia scampo al portiere permettendo al Real Madrid di portar a casa almeno un punto.

     

    RISULTATI 36MA GIORNATA 

    Rayo Vallecano – Athletic Bilbao 0-3 (20° San Jose, 30° De Marcos, 74° Herrera)

    Barcellona – Getafe 2-2 (23° Messi (B), 37°, 92° Lafita (G), 67° Sanchez (B))

    Malaga – Elche 0-1 (11° Rodrigues)

    Osasuna – Celta Vigo 0-2 (20°, 34° Nolito)

    Valladolid – Espanyol 1-0 (20° Rukavina)

    Almeria – Betis Siviglia 3-2 (52° Diaz (A), 60° Rodriguez (B), 71° Sevilla (B), 77° Vidal (A), 94° Azeez (A))

    Levante – Atletico Madrid 2-0 (7° aut. Filipe, 69° Barral)

    Siviglia – Villarreal 0-0

    Real Madrid – Valencia 2-2 (44° Mathieu (V), 59° Sergio Ramos (R), 65° Parejo (V), 92° C. Ronaldo (R))

    Real Sociedad – Granada 05/04 ore 22.00

     

    CLASSIFICA DOPO LA 36MA GIORNATA

    Atletico Madrid 88, Barcellona 85, Real Madrid* 83, Athletic Bilbao 68, Siviglia 60, Real Sociedad* 57, Villarreal 53, Valencia e Celta Vigo 46, Levante 45, Rayo Vallecano 43, Espanyol e Malaga 41, Elche 39, Granada* 37, Almeria e Getafe 36, Osasuna e Valladolid* 35, Betis Siviglia 22

    * = una partita in meno
    CLASSIFICA MARCATORI

    1- Cristiano Ronaldo (Real Madrid) 32 gol.

    2- Messi (Barcellona) 28 gol.

    3- Diego Costa (Atletico Madrid) 26 gol.

    4- Sanchez (Barcellona) 18 gol.

    5- Benzema (Real Madrid) 17 gol.

    6- Aduriz (Athletic Bilbao) e Griezmann (Real Sociedad) 16 gol.

     

  • Dani Alves crea una moda, il banana-selfie impazza sul web

    Dani Alves crea una moda, il banana-selfie impazza sul web

    Tutto è iniziato col gesto di Dani Alves che due giorni fa, ricevendo una banana dal pubblico del Villareal, non solo non ha reagito male, ma ha preso il frutto, lo ha sbucciato e se l’è mangiato. Poi, ha continuato come se non fosse successo niente. Il terzino brasiliano ha detto che “Spero che tutto questo clamore, iniziato con un gesto spontaneo, dia dei risultati, ma non voglio passare per vittima. – poi però ci è andato giù pesante con il tifoso – sono in Spagna da 11 anni e queste cose accadono da quando io sono qui. Ma penso che bisogna ridere di questi ritardati mentali. Non so chi l’abbia tirata, ma devo ringraziarlo perché mi ha dato l’energia per fare poi due cross che ci hanno fruttato altrettante reti’’Successivamente sui social network ha diffuso il video di se stesso mentre mangia la banana in campo e ha commentato così: “In fondo quel tifoso mi ha aiutato: ricordo che quando ho cominciato a giocare mio padre mi diceva sempre di mangiare banane perché così avrei evitato i crampi. Come hanno fatto a indovinarlo?”  Tifoso che, nel frattempo, è stato interdetto a vita.

    Dani Alves che mangia la banana
    Dani Alves che mangia la banana

    E allora per solidarietà il suo compagno di squadra Neymar ha pubblicato una foto in cui mangiava una banana. Secondo la Gazzetta dello Sport è possibile che quello successo al Madrigal fosse stata la scusa perfetta per promuovere una campagna pubblicitaria. E infatti in meno di 24 ore era già possibile acquistare sul web al prezzo di circa 25 euro una maglietta con lo slogan #SomosTodosMacacos. E allora tutto ciò mette in dubbio le possibili buone intenzioni che poteva avere l’attaccante brasiliano, tanto da far sorgere il dubbio che l’attaccante sia davvero solidale nei confronti di Dani Alves. La foto e il video del fuoriclasse brasiliano che impugna una banana insieme al figlio sarebbero stati realizzati due settimane fa: era stato escogitato insieme a Neymar un modo per dare risalto alla lotta contro il razzismo, convinti che la sua immagine avrebbe aiutato a diffondere il messaggio su scala globale. Nel frattempo piovono critiche e insulti dal popolo del web, che ha subito lanciato un nuovo slogan con l’hashtag #NaoSomosTodosOtarios (non siamo tutti oche). 

    Ma comunque il “banana-selfie” di Neymar ha fatto nascere una nuova moda: saranno più di duecento le foto di vip con una banana. Da Aguero alla calciatrice brasiliana Marta, da David Luiz Lewandowski Aubameyang, da Balotelli a Shaqiri, Mertens, a Lucas, ad Abidal, a Julio Baptista, Sagna, Hulk, Song, Suarez Coutinho, dal Latina al Panathinaikos allo staff di Mediaset Premium, da Giovinco, Asamoah, Pogba Osvaldo Paulinho, Kaboul, Kapoue Adebayor fino a Prandelli Renzi. La lista è infinita e in più anche la pagina della Serie A ha pubblicato un album fotografico con le foto dei tifosi a che si fanno un banana-selfie.

  • Vilanova e Boskov, addio a due grandi tecnici

    Vilanova e Boskov, addio a due grandi tecnici

    Il mondo del calcio ha perso, in questi giorni, due grandi uomini oltre che due grandi allenatori, Vilanova e Boskov. Prima Tito Vilanova, scomparso a soli 45 anni per un cancro alla ghiandola parotide, poi Vujadin Boskov, scomparso all’età di 82 anni (ne avrebbe compiuti 83 il prossimo 16 Maggio). Due storie, due vite e due percorsi diversi quelli di Vilanova e Boskov ma accomunati dalla passione per il calcio e dalla grande professionalità e dedizione verso la panchina e per ciò che rappresenta. Entrambi, però, hanno rappresentato due modelli per i propri giocatori, che li ricordano con grande affetto e  stima anche nei giorni del dolore. Tito Vilanova è scomparso dopo un calvario vissuto con dignità e riserbo nonostante il male lo stesse logorando costringendolo ad allontanarsi dalla sua “creatura”, l’amato Barcellona del cui gioco spettacolare è stato l’inventore, insieme a Pep Guardiola, oltre che artefice degli strepitosi successi degli ultimi anni con Pep Guardiola in panchina. Dopo l’addio di Guardiola, Vilanova ha continuato finchè ha potuto la scia di successi e di dominio assoluto, conquistando la Liga dello scorso anno con cento punti, al primo tentativo: un tecnico competente, cervello della tattica che ha incantato il mondo intero, stratega fantasioso e coraggioso. Ma non solo: è stato educatore ed esempio per gli allora giovani della cantera blaugrana divenuti, poi, campioni stellari. Messi, Fabregas, Piqué (e tanti altri) devono a lui parte dei propri successi personali ed è per questo che, in questi giorni di dolore e commiato, gli hanno reso omaggio insieme all’intera società blaugrana e il popolo del Barcellona ricorderà per sempre le immagini del suo ultimo saluto al Camp Nou, avvenuto solo due mesi fa dalla tribuna dello stadio.

    Vilanova e Boskov, addio a due grandi | foto da web
    Vilanova e Boskov, addio a due grandi | foto da web

     

    Vujadin Boskov, invece, rimarrà nell’immaginario di tutti gli amanti del calcio come uno dei personaggi più istrionici ma anche come il tecnico vincente della Sampdoria delle meraviglie dei primi anni Novanta: scudetto nel 1991, Coppa delle Coppe 1989/1990, due Coppe Italia e Supercoppa Italiana, padre calcistico della coppia gol Vialli-Mancini, maestro di vita e saggio. A lui si devono alcune delle “perle” che rimarranno indelebilmente nella storia del calcio: “Rigore è quando arbitro fischia“, “Grandi squadre fanno grandi giocatori, grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio” e “Dopo pioggia viene il sole”, solo per citare le “massime” più note di un uomo pragmatico e concreto, tipicamente slavo in questo, ma che non rinunciava mai a sdrammatizzare, non prendendosi troppo sul serio e cercando la battuta ironica per dribblare le domande scomode dei giornalisti.

    Due tecnici che ci lasciano Vilanova e Boskov, due uomini che resteranno nella storia del calcio per ciò che hanno rappresentato e, per questo, il ricordo di Vilanova e Boskov resterà vivo a lungo nella memoria di tutti gli appassionati.

     

     

  • L’UEFA grazia il Barcellona: niente blocco del mercato?

    L’UEFA grazia il Barcellona: niente blocco del mercato?

    Nel periodo nero del Barcellona arriva finalmente una buona notizia per i blaugrana: la UEFA ha annullato il blocco del mercato che qualche settimana fa aveva inflitto ai catalani per tesseramento irregolare di giocatori minorenni. Sospiro di sollievo per il Barça che allora potrà acquistare Ter Stegen senza rimanere con Pinto in porta. Il mercato è però riaperto finché non ci sarà più chiarezza: è quasi certo quindi che il Barça potrà comprare nella sessione estiva e  a settembre, quando dovrebbe arrivare la sentenza effettiva, se saranno confermate le accuse ai catalani sarà vietato operare sul mercato nell’inverno e nell’estate 2015.  Per il presidente della Commissione d’Appello sono complessità della materia, data di inizio del prossimo periodo di iscrizione e impossibilità di presentare ulteriori ricorsi a causa della vicinanza della riapertura del mercato le motivazioni per cui c’è stata la sospensione del provvedimento. La Commissione ha anche tenuto a precisare come il caso continuerà ad essere studiato e come la vicenda sarà analizzata in tutte le sue sfumature per garantire che le leggi dello sport vengano rispettate.

    Alexis Sanchez
    Alexis Sanchez

    La notizia fa piacere anche a due club italiani: il Napoli può provare il colpo Mascherano, che tempo fa aveva detto che “se dovesse andare in Italia andrebbe al Napoli“; ma soprattutto la Juve  può puntare Alexis Sanchez. Come riporta Gianluca di Marzio, il cileno ha detto “sì” alla Juve. L’unico ostacolo è il Barcellona, che però ora potrebbe acquistare un sostituto o semplicemente far ritornare dal prestito all’Everton Gerard Deulofeu.  Sanchez prende al Barcellona 3 milioni di euro più bonus (che variano in base ai gol, le presenze, e gli obiettivi raggiunti), per un totale di cinque milioni. L’intento della Juve è quello di limare i bonus e di aggiungere un fisso più ampio, intorno ai quattro. Per quanto riguarda la trattativa con il Barcellona, invece, la speranza è quella di strappare 15-18 milioni, ma resta da decidere la formula.

     

  • Bale manda al tappeto il Barcellona, la Coppa del Re è del Real Madrid

    Bale manda al tappeto il Barcellona, la Coppa del Re è del Real Madrid

    Alla fine l’ha decisa lui, l’uomo che quest’estate aveva fatto storcere la bocca a molti per l’enorme cifra, si parla di circa 100 milioni, versata dal Real Madrid al Tottenham per accaparrarsi le sue prestazioni, questa sera il gallese Gareth Bale ha tirato fuori dal cilindro una grandissima giocata che a 6 minuti dalla fine ha dato il colpo del K.O. al Barcellona consegnando la Coppa del Re 2013/2014 ai Blancos di Madrid.

    Un trionfo quello degli uomini di Carlo Ancelotti che permette alle Merengues di sognare ancora di realizzare un triplete e che rende amarissima la stagione di un Barcellona che nel 2014, a meno di clamorosi recuperi in Liga, rischia di non alzare alcun trofeo, fatto assai raro per i blaugrana.

    Martino conferma 10/11 della formazione prevista alla vigilia con l’eccezione di Fabregas, al posto di Pedro, insieme a Messi e Neymar nel trio offensivo. In difesa come preannunciato c’è Bartra accanto a Mascherano con Dani Alves ed Alba sugli esterni, a centrocampo Xavi, Iniesta e Busquets.

    Ancelotti, dovendo rinunciare a Cristiano Ronaldo, anzichè il 4-3-3 inizia la gara con un 4-2-3-1 decisamente offensivo con Casillas tra i pali, Carvajal, Pepe, Ramos e Coentrao in difesa, Modric e Xabi Alonso mediani e poi davanti Bale, Isco e Di Maria alle spalle di Benzema.

    Prova a partire forte il Barcellona che cerca di tenere ritmi alti ma le prima chance capitano a Bale che va al tiro due volte non riuscendo a centrare il bersaglio grosso, ma il gol è nell’aria e al 11° ripartenza rapida del Real con Bale che imbecca Di Maria, l’argentino s’invola e batte Pinto per il vantaggio Blancos. Il gol è uno schiaffo pesante per il Barcellona che non trova la reazione ma anzi subisce ancora uno scatenato Bale che con la sua rapidità nelle innumerevoli ripartenze che gli vengono concesse mette paura ai catalani. Messi è praticamente un fantasma si segnala un suo tiro solo al 41°, il primo tempo intanto si chiude sul 1-0 per il Real Madrid.

    Il tecnico del Barcellona prova a cambiar qualcosa inserendo prima Adriano per Jordi Alba e  poi Pedro per Fabregas ma nel primo quarto d’ora è sempre Bale a far paura. Al 66° prima conclusione insidiosa del Barcellona con Casillas costretto alla respinta sul tiro da fuori di Bartra, passano due minuti ed il difensore catalano è abile a liberarsi dalla marcatura di Pepe e a trovare un incredibile ed insperato pareggio.

    L'esultanza di Gareth Bale
    L’esultanza di Gareth Bale

    A questo punto il Barcellona cresce ed il Real pare un po’ stanco, gli uomini di Martino paiono fare la partita ma ecco che al 84° arriva la perla di Bale: il gallese parte dalla sua metà campo vicino alla linea laterale, si lancia avanti il pallone e dopo aver bruciato  in velocità Bartra si presenta davanti a Pinto e lo batte per il nuovo vantaggio Merengues, un gol meraviglioso da stropicciarsi gli occhi. Tutto finito? Assolutamente no, al 89° Neymar avrebbe il pallone del pareggio ma la palla anzichè depositarsi in fondo al sacco si schianta sul palo demolendo così tutte le speranze del Barcellona e permettendo al Real di tirare un sospiro di sollievo e di poter esultare sollevando la Coppa del Re sotto il cielo di Valencia.

     

    BARCELLONA – REAL MADRID 1-2 (0-1) (11° Di Maria (R), 68° Bartra (B), 84° Bale (R).

    BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra (87° Sanchez), Mascherano, Jordi Alba (46° Adriano); Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas (59° Pedro).

    Allenatore: Gerardo Martino.

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Coentrao; Xabi Alonso, Modric; Bale, Isco (88° Casemiro), Di Maria (87° Illarramendi); Benzema (89° Varane).

    Allenatore: Carlo Ancelotti.

    Arbitro: Matheu Lahoz.

    Ammoniti: Isco (R), Neymar (B), Pepe (R), Mascherano (B), Xabi Alonso (R)

     

     

  • Barcellona-Real Madrid, il clasico che vale la Coppa del Re

    Barcellona-Real Madrid, il clasico che vale la Coppa del Re

    Questa sera alle 21.30 allo stadio Mestalla di Valencia si assegnerà il primo titolo in Spagna, a contendersi la Coppa del Re saranno le due grandi del campionato iberico: il Barcellona ed il Real Madrid.

    Il terzo Clasico di stagione è una sfida delicata da ambo i lati, il Barcellona non può fallirla per non chiudere la stagione con solamente la Supercoppa spagnola messa in bacheca, ai danni dell’Atletico Madrid, ad inizio stagione, anche Carlo Ancelotti non può permettersi di consegnare il trofeo agli eterni rivali catalani e poi il Real Madrid è ancora in corsa per un ipotetico Triplete che permetterebbe al tecnico italiano di consacrarsi sulla panchina dei Blancos.

    Gerardo “Tata” Martino ha probabilmente l’ultima occasione, ma anche in caso di successo pare comunque complicato, per cercare di confermare la sua presenza sulla panchina del Barcellona. Ovviamente il tecnico dei blaugrana punterà sul suo fenomenale trio d’attacco Neymar-Messi-Pedro, nel reparto difensivo ancora fiducia a Bartra per sostituire l’infortunato Pique, a centrocampo Xavi-Iniesta-Busquets.

    Messi vs Pepe
    Messi vs Pepe

    Oltre a Martino osservato speciale sarà Leo Messi che viene da un periodo non certo brillantissimo e che dovrà cancellare le voci che girano in Spagna e che parlano di una Pulce impegnata a riposarsi per esser poi in grande forma al mondiale brasiliano.

    Carlo Ancelotti invece dovrà rinunciare a Cristiano Ronaldo, lo staff del Real ha provato ad ogni modo il recupero di Cr7 ma ieri è stato deciso di rinunciare al portoghese. L’allenatore italiano molto probabilmente inserirà Isco nel tridente offensivo insieme a Bale e Benzema, spostando Di Maria a centrocampo con Modric e Xabi Alonso per un Real Madrid decisamente a trazione offensiva. In porta andrà Casillas e davanti a lui si schiereranno Carvajal, Pepe, Sergio Ramos e Coentrao.

     

    BARCELLONA – REAL MADRID le probabili formazioni

    Barcellona (4-3-3): Pinto; Alves, Bartra, Mascherano, J. Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Neymar.

    Allenatore: Martino.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Pepe, Ramos, Coentrao; Modric, X. Alonso, Di Maria; Bale, Benzema, Isco.

    Allenatore: Ancelotti.

  • Fuori dalla Champions, che succede al Barça?

    Fuori dalla Champions, che succede al Barça?

    Uno scivolone o dei segnali preoccupanti? Forse tutti e due, sta di fatto che il Barcellona è eliminato dalla Champions League. L’ultima volta che i blaugrana erano stati buttati fuori ai quarti correva l’anno 2003 e l’eliminazione fu per mano della Juventus, nei tempi in cui l’Italia era la più forte con tre squadre in semifinale. Quest’anno in Liga, nella lotta tra Real e Barça si è inserito l’Atletico Madrid del cholo Simeone, che si è preso il primo posto in classifica. E ora la beffa completa: dopo il deludente 1-1 dell’andata al Camp Nou, la formazione del tata Martino non è quasi scesa in campo e, anzi, ha preso solo un gol, che è bastato ai colchoneros per passare in semifinale.

    Leo Messi
    Leo Messi dopo la sconfitta

    La “coppa dalle grandi orecchie” è svanita, ma questa stagione per il Barcellona non è assolutamente da buttare: -1 dal primo posto e finale di Coppa del Re da giocare. Il post-Guardiola però, si è visto, non è stato facile. Particolarmente l’anno scorso, con Tito Vilanova e i suoi problemi di salute, ma anche quest’anno non è stata la stagione perfetta, che però non va buttata via. A complicare il tutto nei giorni scorsi ci si è messa l’UEFA bloccando il mercato del Barcellona per due sessioni: si è parlato tanto di un Pinto 38enne ormai “bollito” che dovrà rimanere in porta per tanto tempo, di un Messi evanescente, di una squadra in cui finisce un periodo di trionfi eccezionale con due Champions League, altrettante Copas del Rey, 4 campionati e 2 Mondiali per Club. I veterani sono ormai al capolinea (Puyol si ritira, Valdes non prolunga e Xavi sembra destinato al capolinea o comunque a un approdo in campionati minori come l’MLS).Anche la stampa catalana celebra la fine dell’era Barça, ammettendo la meritata vittoria dell’Atletico. Il “Mundo Deportivo” apre con un  “Adios”, spiegando che gli uomini di Martino non sono stati all’altezza dei rivali. Lo stesso fa “Sport”, ammettendo chiaramente la superiorità dei colchoneros.

  • Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Altra serata di forti emozioni quella che si è consumata questa sera in Champions League.L’Atletico Madrid di Diego Simeone, in un Vicente Calderon ribollente di entusiasmo, riesce nell’impresa di eliminare dalla massima competizione europea il Barcellona di Martino, ponendo probabilmente la parola fine sull’era blaugrana. Nell’altra partita il Bayern ha rispettato i pronostici della vigilia e all’Allianz Arena, se pur con qualche momento di paura, ha avuto la meglio su un Manchester United che sembra aver dato tutto il possibile per resistere alla corazzata tedesca.

    Diego Simeone, come già anticipato alla vigilia, è costretto a rinunciare a Diego Costa ed Arda Turan e manda in campo la difesa titolare con Koke, Tiago, Gabi e Raul Garcia a centrocampo con Adrian e l’ex della gara Villa in attacco. Martino schiera il Barcellona con il consueto 4.3.3 inserendo Bartra in difesa al posto dell’infortunato Pique, Xavi, Busquets ed Iniesta a metà campo, con il trio Neymar, Messi e Fabregas di punta.

    L'esultanza di Koke e Villa
    L’esultanza di Koke e Villa

    Pronti via e l’Atletico parte a mille centrando un palo con Adrian, il dispiacere dei tifosi di casa dura poco perchè al 5° Koke sfrutta una sponda di Adrian e con una conclusione al volo dentro l’area piccola batte Pinto per l’immediato vantaggio Colchoneros. Ci si immagina una violenta reazione del Barcellona ed invece è ancora l’Atletico a sfiorare il gol colpendo prima il palo al 11° e poi la traversa al 18° sempre con Villa. A questo punto i catalani provano una reazione ed al 24° Neymar si inventa una gran giocata servendo un assist d’oro a Messi che fallisce clamorosamente da due passi. Il Barcellona cresce ma non crea enormi pericoli a Courtois tant’è che il primo tempo si chiude sul 1-0. Nella ripresa partenza sprint degli ospiti che sfiorano in un paio d’occasioni il gol del pari ma prima il portiere e poi un pizzico di fortuna aiutano l’Atletico a tenere la porta inviolata. I Blaugrana insistono ma non riescono a creare occasioni clamorose, la palla gol clamorosa ce l’ha Gabi che al 70° potrebbe piazzare il 2-0 ma fallisce clamorosamente il match point. A questo punto gli uomini di Martino provano a riversarsi in attacco ma non riescono a trovare il gol per raggiungere i supplementari ed al triplice fischio di Webb il Vicente Calderon esplode in grida di gioia e festa, Simeone ha fatto l’impresa, l’Atletico è in semifinale di Champions League, traguardo raggiunto l’ultima volta nel 1974, mentre per il Barcellona sembra giunta la fine di un’era con un eliminazione ai quarti che non arrivava dal 2007.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA 1-0 (1-0) (5° Koke)

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Courtois 6.5; Juanfran 6.5, Miranda 7, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Koke 7.5, Tiago 7, Gabi 6.5, Raul Garcia 7; Adrian Lopez 6.5 (62° Diego 6.5); Villa 7 (79° Rodriguez sv).

    Allenatore: Simeone.

    Barcellona (4-3-3): Pinto 5; Dani Alves 4.5, Bartra 5, Mascherano 5, Jordi Alba 5.5; Xavi 6, Busquets 5.5, Iniesta 5.5 (73° Pedro sv); Messi 4.5, Fabregas 4.5 (61° Sanchez 5), Neymar 5.5.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

    Ammoniti: Koke (A), Busquets (B).

     

    All’Allianz Arena di Monaco il Bayern di Guardiola scende in campo con una formazione decisamente offensiva, un 4-1-4-1 con Lahm che torna sulla fascia, Kroos davanti la difesa e davanti un quartetto d’attacco formato da Ribery-Goetze-Muller-Robben alle spalle di Mandzukic. Moyes risponde con un 4-2-3-1 ritrovando Evra sull’esterno di difesa, Fletcher e Carrick mediani con il trio di trequartisti formato da Kagawa-Rooney-Valencia alle spalle di Welbeck. Il primo tempo è caratterizzato da ritmi blandi ed un possesso palla del Bayern, anche se lo United avrebbe una grande chance con Rooney che invece di servire il liberissimo Kagawa tenta la giocata personale sbattendo contro il muro della difesa di casa. Nel Bayern si segnala una bella giocata di Robben verso la fine del tempo con la conclusione dell’olandese respinta. Nella ripresa la gara si accende con Evra che al 57° riceve un cross lungo di Valencia e con un sinistro violento e precisissimo supera Neuer. La paura dell’Allianz dura solo un minuto poichè al 58° Mandzukic si tuffa su un cross perfetto di Ribery e con il colpo di testa pareggia. Al 68°Robben mette un pallone in mezzo che Muller è abilissimo a girare alle spalle di De Gea per il vantaggio bavarese. Al 76° Kagawa si inventa un numero sulla fascia e scappa via verso l’area avversaria, prova a metterla in mezzo per permettere al compagno un gol facile ma Boateng interviene in maniera perfetta salvando i suoi, sul ribaltamento di fronte Robben, migliore in campo, propone la sua classica giocata, si accentra e calcia, il suo tiro è toccato da Vidic e si infila nell’angolo basso. La gara in pratica finisce qua, Guardiola festeggia la sua quinta semifinale su cinque tentativi in Champions mentre per Moyes arriva l’ennesima delusione stagionale anche se stasera i Red Devils paiono aver dato tutto contro una squadra davvero mostruosa.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED 3-1 (0-0) (57° Evra (M), 58° Mandzukic (B), 68° Muller (B), 76° Robben (B))

    Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer 6; Lahm 7, Boateng 6, Dante 6, Alaba 6; Kroos 5.5; Robben 7.5, Götze 5 (65° Rafinha 6), Müller 7 (84° Pizarro sv), Ribery 7.5; Mandzukic 7.

    Allenatore: Guardiola.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea 6; Jones 5, Smalling 5, Vidic 4.5, Evra 6.5; Fletcher 5 (74° Hernandez sv), Carrick 6; Valencia 6.5, Rooney 4.5, Kagawa 5.5; Welbeck 6 (81°Januzaj sv).

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Rafinha (B), Vidic (M), Evra (M).

     

  • Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Questa sera la Champions League conoscerà il quadro completo delle quattro semifinaliste che continueranno a coltivare il sogno di raggiungere la finale di Lisbona ed alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

    Ieri sera, nelle prime due gare di ritorno dei quarti di finale, a Stamford Bridge e al Westfalenstadion non sono mancate emozioni e spettacolo, con una rimontata completata, dal Chelsea di Josè Mourinho ai danni del Psg, ed una solo sfiorata, da parte dei gialloneri di Dortmund contro i Blancos di Carlo Ancelotti, oggi ci aspettiamo ancora tanto bel calcio e magari diversi colpi di scena, dal derby spagnolo del Vicente Calderon e dalla sfida dell’Allianz Arena di Monaco tra il Bayern e il Manchester United.

    Atletico Madrid Vs Barcellona
    Atletico Madrid Vs Barcellona

    A Madrid, dopo il pareggio per 1-1 dell’andata al Camp Nou, andrà in scena una sfida all’insegna dell’equilibrio tra l’Atletico Madrid ed il Barcellona. Simeone, che conterà sul tifo bollente del Vicente Calderon, potrebbe dover far fronte ad assenze importantissime come quella di Arda Turan e sopratutto del Bomber Diego Costa che ancora non pare essersi ristabilito al 100% dal problema muscolare subito nella gara di andata e che potrebbe rimanere in panchina per dar spazio all’ex blaugrana Villa. Anche Martino dovrà rinunciare a pedine fondamentali come gli assenti di lungo corso Victor Valdes e Puyol e anche l’altro centrale di difesa Gerard Pique infortunatosi nella gara di 8 giorni fa. Il tecnico del Barcellona però dalla difesa in giù potrà schierare tutti i suoi talenti confidando di trovare quella vittoria,  ma andrebbe bene anche un pareggio con almeno due gol segnati, che lancerebbe i catalani verso la semifinale.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA LE PROBABILI FORMAZIONI

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia, Gabi, Tiago, Koke; Villa, Adrian.

    Allenatore: Simeone.

    BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

     

    Anche nell’altra gara di serata si partirà dal risultato di parità per 1-1 con il quale si è chiusa la partita d’andata all’Old Trafford, in questo scontro però, al contrario del derby spagnolo, la bilancia pare pendere principalmente verso il Bayern Monaco. Pep Guardiola all’Allianz Arena dovrà fare a meno degli squalificati Javi Martinez e Bastian Schweinsteiger, schierando così un Bayern a trazione decisamente anteriore con il consueto 4-2-3-1 con Kroos e Lahm nel ruolo di mediani e un pacchetto offensivo composto da Robben, Goetze, Ribery e Mandzukic. Moyes che spera in unica notte di poter virare il senso, per ora negativo, della stagione tenterà l’impresa dovendo rinunciare a Van Persie e con un Rooney non al 100%, schierandosi a specchio con un 4-2-3-1 che vedrà l’inserimento dal primo minuto di Kagawa, Evra e Fletcher per Giggs, Buttner e Fellaini confidando in difesa nel duo Vidic-Ferdinand e davanti in un Welbeck più concreto di quello visto all’andata.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED LE PROBABILI FORMAZIONI

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Kroos; Robben, Goetze, Ribery; Mandzukic.

    Allenatore: Guardiola.

    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Evra; Fletcher, Carrick; Valencia, Rooney, Kagawa; Welbeck.

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.