Tag: barcellona

  • Spagna, il ciclone doping coinvolge Barcellona e Valencia

    Spagna, il ciclone doping coinvolge Barcellona e Valencia

    E’ una lotta senza esclusioni di colpi in Spagna dove alle accuse di favoritisimi pro Barcellona da parte di Josè Mourinho arrivano oggi pensati accuse verso il club catalano. Dopo le accuse di Fuentes che misero in dubbio i successi della Spagna agli Europei e ai Mondiali è Antonio Alcalà, giornalista di Cadena Cope a puntare l’indice contro i successi di Guardiola e del Valencia.

    Il Real Madrid ha preso subito la palla al balzo chiedendo controlli più severi, mentre le due società indignate hanno subito emesso comunicati ufficiali chiedendo la netta smentita. Alcalà accusa il Valencia di accettare la consulenza di Fuentes in persona mentre accusa i medici blaugrana di aver una dubbia reputazione.

    Questo il contenuto del comunicato del Barcellona: “Dopo le gravi insinuazioni diffuse ieri sera da ‘Cadena Cope’, il Barcellona vuole esprimere pubblicamente la propria indignazione assoluta per queste allusioni infondate che accomunerebbero il club a pratiche di doping, e vuole manifestare la propria condanna per azioni che non hanno niente a che vedere con il gioco limpido e che screditano gravemente l’immagine della competizione sportiva. Il Barcellona esige una rettifica immediata e annuncia che gli uffici giudiziari stanno già studiando azioni legale volte a difendere l’onore del Club, dei suoi tecnici, dei giocatori e dei proprio medici, obiettivo per cui è disposto ad arrivare fino in fondo. Le accuse hanno peraltro un effetto boomerang su tutto il calcio spagnolo, visto che i giocatori del Barça compongono lo scheletro della Nazionale iberica campione del Mondo in Sudafrica pochi mesi fa”.

    Fa seguito quello del Valencia: “Il Valencia vuole manifestare la propria indignazione di fronte alle notizie date da Cadena Cope e rilanciate da numerosi media. Il Valencia non ha mai lavorato, nè si è mai avvalso in forma diretta o indiretta del signor Eufemiano Fuentes e qualsiasi affermazione contraria può considerarsi una grave mancanza di sincerità da parte dei media che la supportano”.

    Le accuse sono tutte da provare e solo il tempo potrà dire chi ha ragione, ma tutto questo tam tam non fa altro che aumentare il tono dello scontro sopratutto adesso che la Liga è tornata in discussione con il passo falso del Barcellona a Siviglia.

  • Rooney rompe con Ferguson, chi lo può comprare?

    Rooney rompe con Ferguson, chi lo può comprare?

    Il “News of The World” svela una clamorosa indiscrezione di mercato che potrebbe stravolgere nuovamente gli equilibri per la prossima stagione. Dopo Messi e Cristiano Ronaldo, l’unico giocatore che al momento sembra possa cambiare le sorti di una squadra è Wayne Rooney.

    Il Bad Boy dopo un avvio tormentato dagli scandali ha ripreso a segnare con una certa regolarità spingendo lo United verso un titolo insperato solo qualche mese. Il giornale brittanico spiffera di un rapporto ormai logoro tra l’inglese e Alex Ferguson tanto da anticiparne un asta per la prossima stagione.

    Avvicinarsi a Rooney è un’impresa non da tutti quindi allo stato attuale le squadre disponibili al “sacrificio” si contano sulle dita di una mano. In prima linea c’è sicuramente il Real Madrid con Cristiano Ronaldo ad esser primo promotore proprio per ricomporre il tandem dell’Old Trafford, in Spagna ci sarebbe anche il Barcellona ma l’acquisto di Rooney potrebbe intaccare gli equilibri.

    In Inghilterra ci sarebbero le solite Chelsea e Manchester City ma lo United non regalerebbe un cosi grande vantaggio alle avversarie al titolo anche se una mega offerta potrebbe cambiare le carte in tavola. E in Italia? Ho la sensazione che l’Inter sti praparando il grande colpo per la prossima stagione e Rooney potrebbe esser una scelta devastante sia per riprendersi prepotentemente la leadership di migliore squadra in Italia e in Europa e sopratutto una grandissima operazione di marketing. Il Milan sembra fuorigioco e interessato ad altri settori, la Juventus? Rooney segnerebbe la rottura con le scelte del passato bisogna vedere che capitale avrà Agnelli a disposizione e se l’inglese accettasse un anno senza coppe.

  • Il punto sulla Liga: “Effetto Mou”, il Barcellona rallenta

    Il punto sulla Liga: “Effetto Mou”, il Barcellona rallenta

    La 28a giornata della Liga potrebbe rivelarsi fondamentale ai fini della vittoria finale grazie ai due punti che il Real Madrid riesce a rosicchiare alla capolista Barcellona con i “blancos” che sono adesso a -5 dalla vetta. La squadra di Mourinho aveva vinto 2-0 nell’anticipo casalingo di sabato grazie alla seconda doppietta consecutiva di Benzema, che sembra aver tratto beneficio dalle critiche che gli erano state rivolte dal tecnico portoghese. L’attaccante francese risulta ancora una volta decisivo proprio mentre la sua squadra è orfana del capocannoniere Cristiano Ronaldo. Ma Mourinho è ben più di un semplice allenatore. È uno stratega. Allora ecco che le polemiche sollevate in settimana su una presunta volontà di far finire la Liga anticipatamente danno i loro frutti. Il Barcellona frena in casa del Siviglia, ma la partita è condizionata da un gol inspegabilmente annullato a Messi sullo 0-0. Per i catalani a segno la stellina Bojan (oggetto del desiderio di numerosi club italiani e inglesi) ma il suo gol non basta a regalare i 3 punti alla squadra di Guardiola, visto che a inizio ripresa arriva le rete del pareggio di Jesus Navas. Nel finale clamorosa occasione per Iniesta che prima trova la traversa e poi un miracoloso salvataggio sulla linea.

    In zona Champions clamoroso tonfo del Valencia che nella trasferta di Zaragoza incassa ben 4 reti ma mantiene comunque 3 punti di vantaggio sul Villareal di Giuseppe Rossi (ancora a segno) che impatta 1-1 contro lo Sporting Gijón, facendosi rimontare quando era in vantaggio di un gol e due uomini. Per le pretendenti all’Europa League da registrare la vittoria dell’Espanyol (reduce da due sconfitte consecutive) contro il Deportivo La Coruna e il pareggio per 2-2 del Atletico Madrid (doppio Aguero per i “colchoneros”) in casa dell’Almeria. Nelle zone basse della classifica batte un colpo il Malaga vince per 2-0 contro la Real Sociedad e raggiunge cosi l’Hercules e proprio l’Almeria a 26 punti.Il posticipo della giornata vedrà impegnate Getafe e Athletic Bilbao. I baschi, con una vittoria, potrebbero staccare di 5 punti l’Atletico Madrid nella corsa all’Europa meno nobile.

     

    TUTTI I RISULTATI

    Almeria-Atletico Madrid 2-2

    Real Madrid-Hercules 2-0

    Real Saragozza-Valencia 4-0

    Espanyol-Deportivo La Coruna 2-0

    Levante-Maiorca 1-1

    Osasuna-Racing Santander 3-1

    Real Sociedad-Malaga 0-2

    Villarreal-Sporting Gijon 1-1

    Siviglia-Barcellona 1-1

    Posticipo

    Getafe-Athletic Bilbao

  • Doppio Benzema, il Real mette pressione al Barca

    Doppio Benzema, il Real mette pressione al Barca

    Le proteste di Mourinho caricano l’ambiente madrileno e sopratutto Karim Benzema ancora una volte decisivo con una doppietta. Il Real supera l’Hercules e si porta a -4 dal Barcellona impegnato oggi a Siviglia.

    L’Atletico viene bloccata sul 2-2 dall’Almeria vanificando il doppio vantaggio firmato da Aguero. Crolla il Valencia a Saragozza con un netto 4-0.

    Il quadro completo della 28esima giornata:
    Almeria-Atletico Madrid 2-2

    39′ Aguero (At), 49′ Crusat (Al), 61′ Aguero (At), 76′ Goitom (Al)
    Real Madrid-Hercules 2-0
    24′ e 56′ Benzema (R)
    Real Saragozza-Valencia 4-0
    5′ Jarosik (R), 40′ Herrera (R), 65′ rig. e 75′ rig. Fernandez (R)

    In programma oggi
    Espanyol-Deportivo la Coruña
    Levante-Maiorca
    Osasuna-Racing Santander
    Real Sociedad-Maiorca
    Villareal-Sporting Gijon
    Siviglia-Barcellona

    In programma lunedì:

    Getafe-Atletico Bilbao

  • Acuto di Schumacher nei test a Barcellona

    Acuto di Schumacher nei test a Barcellona

    Nella quarta giornata di test ufficiali pre campionato a Barcellona a salire in cattedra è Michael Schumacher che è risultato il più veloce al termine sia della sessione della mattina che quella pomeridiana. Il sette volte campione del mondo Formula 1 al volante della sua Mercedes ha chiuso con il miglior tempo di 1’21”249 precedendo lo spagnolo della Ferrari Alonso di 3 decimi e il suo compagno di team Rosberg staccato di oltre mezzo secondo.
    Gran lavoro quello svolto da Schumacher che si è calato alla perfezione nel ruolo di tester provando diverse novità aerodinamiche portate al Montmelò dal team di Stoccarda che spera di ridurre il gap da Ferrari e Red Bull al minimo prima dell’inizio del Mondiale 2011 che avverrà tra due settimane sulla pista australiana di Melbourne.

    Semina e raccoglie la Ferrari che nell’arco di tutti i test ha dimostrato di poter avere il passo giusto per battagliare alla pari con la stratosferica Red Bull oggi un pò in ombra con il campione del mondo in carica Vettel a 1”7 di distanza a fine sessione e costretto ad accontentarsi solo dell’ottavo tempo. Per Alonso, che ha raccolto il testimone lasciatogli da Massa in pista nella giornata di ieri, 141 giri (praticamente più del doppio rispetto agli altri piloti) che mettono in risalto la buona affidabilità della F150th Italia.

    Problemi invece in McLaren dove Button ha compiuto solo 57 giri con molto carburante a bordo terminando la sessione con il penultimo tempo, il 13esimo, accusando un distacco abissale di oltre 4 secondi e mezzo da Schumacher.

    I tempi della quarta giornata di test a Barcellona

    1. SCHUMACHER (Mercedes) – 1’21’249
    2. ALONSO (Ferrari) – 1’21”614
    3. ROSBERG (Mercedes) – 1’21”788
    4. HEIDFELD (Lotus Renault) – 1’22”073
    5. BARRICHELLO (Williams Cosworth) – 1’22”233
    6. KOBAYASHI (Sauber Ferrari) – 1’22”315
    7. ALGUERSUARI (Toro Rosso Ferrari) – 1’22’675
    8. VETTEL (Red Bull Renault) – 1’22”933
    9. DI RESTA (Force India Mercedes) – 1’23”653
    10. KOVALAINEN (Team Lotus Renault) – 1’23”437
    11. SUTIL (Force India Mercedes) – 1’23”921
    12. MALDONADO (Williams Cosworth) – 1’24”108
    13. BUTTON (McLaren Mercedes) – 1’25”837
    14. D’AMBROSIO (Virgin Cosworth) – 1’27”336

  • L’ultima provocazione di Mou: “Faccio finire prima la Liga”

    L’ultima provocazione di Mou: “Faccio finire prima la Liga”

    Il tecnico portoghese alla guida del Real Madrid continua la sua crociata contro i “poteri forti” della Liga spagnola, poiché secondo lui starebbero penalizzando in ogni modo possibile la sua squadra. Mourinho è sbottato ancora una volta sul fronte calendario, indirizzando le sue ire contro la scelta di far giocare il derby di Madrid, a soli 3 giorni di distanza dal decisivo ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Lione. Un sistema che vuole far vincere a tutti i costi la Liga al Barcellona, questa la sintesi del pensiero del portoghese.

    Alla vigilia della gara casalinga con l’Hercules, le parole del portoghese scendono come lava infuocata, e lanciano ancora una volta insinuazioni pesantissime sui complotti attorno ai blancos. Il tutto per la felicità dei media spagnoli: “Vogliono far finire la Liga in anticipo. Se perdiamo un altro punto, adios. Non sono un fesso, se aumenta il gap è finita. Se una squadra– riferendosi ai blaugrana guidati da Guardiola- gioca il martedì e poi la domenica e un’altra– riferito al Real Madrid- scende in campo mercoledì e sabato, non si può dire che stiamo lottando con le stesse regole“. Insomma un giallo in piena regola, con tutte le caratteristiche idonee alla teoria del complotto. Lasciando Josè di nuovo solo contro tutto e tutti.

    Ma il meglio deve ancora venire, perché di lì a poco nella conferenza stampa, Mourinho lancia una provocazione fortissima:”Qualcuno vuol far finire la Liga in anticipo, ma stavolta gli darò una mano io: ad esempio non convocando Casillas per il derby con l’Atletico”. Una proposta shock che di certo farà discutere. L’ipotesi dell’esclusione dei big come forma di protesta, sarebbe il gesto più eclatante mai visto nella Liga.

    L’intervista continua, eludendo  stavolta il discorso sugli arbitri con una delle sue solite battute: “Non posso discutere sull’arbitraggio del Barça. Quando critico qualcuno poi devo subito scusarmi di fronte al comitato degli arbitri, a quello anti-violenza…”.

    Chiuso il discorso polemico sulla Liga, il pensiero va diretto alla partita di ritorno degli ottavi di Champions contro il Lione. La domanda è nell’aria, Cristiano Ronaldo è recuperato? Sì, giocherà mercoledì sera. Se dovessimo giocare domani ovviamente non lo avrei al 100%, ma ora può allenarsi domenica, lunedì e martedì, così da poter arrivare preparato alla sfida col Lione”.

  • Il superbo gol di Lionel Messi. Video

    Il superbo gol di Lionel Messi. Video

    Il Barcellona ha superato l’Arsenal al Camp Nou mettendo ancora una volta in luce il suo fantastico gioco corale e l’armonia di una squadra che non sembra aver punti deboli. Ad impreziosire ancor di più la prestazione dei blaugrana ci pensa il solito Lionel Messi autore di una rete sensazionale, con un controllo superbo e sombrero al portiere.

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    Pagelle Barcellona – Arsenal 3-1. Messi Dio del calcio

  • Pagelle Barcellona – Arsenal 3-1.Messi Dio del calcio!

    Pagelle Barcellona – Arsenal 3-1.Messi Dio del calcio!

    Pagelle Barcellona

    Messi 10 Si avete letto bene, il voto è tondo! È il Dio del calcio sceso sui campi di gioco, un giocatore che con la doppietta di questa sera all’Arsenal si porta a quota 45 gol in 39 partite giocate. Stralciando di questo passo anche il suo record personale dello scorso anno. Pallone d’oro in carica quest’anno, forse non meritato per l’annata non proprio vincente, ma senza ombra di dubbio il giocatore più forte del mondo, e non me ne vogliano i napoletani e Maradona, ma Lionel se continua di questo passo supererà di gran lunga il suo mentore Diego Armando! Vedere il primo gol per parlare….

    Xavi 8 Ce ne fossero di centrocampisti come lui! Ha l’etichetta made in Spagna, con la confezionatura nella cantera del Barca, per uno dei prodotti migliori del mercato. Sembra aver la palla incollata ai piedi, e praticamente smista una quantità di palloni innumerevole. Serve assist e si rende pericoloso quando può con degli inserimenti che mettono in continua crisi la difesa dell’Arsenal. Non bastasse si toglie anche la soddisfazione di segnare riportando la partita sul 2 a 1.

    Dani Alves 7,5 Onnipresente e devastante, questi sono gli aggettivi che riassumono la sua prestazione questa sera. Praticamente lo vedi tagliare il campo un milione di volte, correre e fare inserimenti su quella fascia senza sosta e tornare in difesa per aiutare i compagni. Segni particolari? Una potenza di tiro impressionante che gli permette di causare un infortunio alla mano a Szczesny a inizio partita su calcio di punizione, con una semplice parata! Potenza di fuoco + 3

    Iniesta 7,5 Dopo il gol nella finale del mondiale tutti lo davano come favorito per la conquista del Pallone d’oro. Lui nonostante la sconfitta bruciante si è ripreso alla grande, e si è messo a disposizione totale della squadra anche questa sera.  Entra di diritto nell’azione del gol di Xavi, quando mette a sedere Diaby, si crea lo spazio e serve il compagno in area.

    Busquets 6,5 Partita più che sufficiente per il giovane centrocampista spagnolo, soprattutto considerando il fatto che si ritrova a giocare come difensore centrale viste le indisponibilità di Puyol e Pique. Non fa praticamente niente di sbagliato in fase di copertura, e l’unico errore sfortunato lo paga caro. Sul calcio d’angolo battuto dagli inglesi stacca di testa per anticipare tutti e colpisce male, beffando Valdes. Il rischio di compromettere la qualificazione è stato alto. Ci hanno pensato i suoi compagni e Messi a togliere le castagne dal fuoco.

     

    Pagelle Arsenal

    Nasri 5 Le sorti di questa partita dovrebbero dipendere dal suo estro, viste le condizioni non proprio ottimali di Van Persie e Fabregas. Il francese ci prova qualche volta, ma sempre con un dribbling di troppo, non riuscendo quasi mai ad essere determinante o utile per la sua squadra.

    Van Persie 4 Resuscitato all’ultimo minuto, come Lazzaro si è alzato e ha camminato, si camminato e basta però. Non struscia nemmeno l’ombra di un pallone per tutto il primo tempo. Te ne accorgi che è in campo solo quando litiga con Abidal e rifila una manata in faccia a Dani Alves, episodio che gli costerà l’ammonizione. Nel secondo tempo commette l’idiozia più grossa della sua vita calciando un pallone dopo il fischio dell’arbitro, seconda espulsione e gara compromessa. Forse era meglio lasciarlo in panca… senza forse.

    Fabregas 5 Sentirà l’emozione di tornare in Spagna, sarà che non è in perfette condizioni fisiche, ma stasera non gliene riesce una. Anzi l’azione del primo gol parte da un suo sciagurato tacco al limite della sua area. Abbandona il campo nella ripresa già da sconfitto e con la testa bassa tra i fischi del pubblico. Forse il prossimo anno tornerà al Camp Nou, ma con la maglia della squadra di casa.

    Almunia 7 entra dopo pochi minuti per sostituire l’infortunato Szczesny, e si fa trovare subito pronto con ottimi interventi a chiudere lo specchio della porta a Villa.  Messi praticamente lo prende a pallonate per tutta la partita e lui risponde con parate che davvero hanno del miracoloso. Incolpevole su tutti e tre i gol, soprattutto sul primo capolavoro di Messi. È solo grazie a lui se l’Arsenal esce dal Camp Nou con un punteggio calcistico più che tennistico!

  • Remuntada! 3 a 1 per il Barcellona, Messi annienta l’Arsenal

    Remuntada! 3 a 1 per il Barcellona, Messi annienta l’Arsenal

    Sorpresa al Camp Nou con Wenger che schiera una formazione totalmente inaspettata, dove balzano agli occhi i nomi di Fabregas e Van Persie, disponibili dal primo minuto, con l’esclusione eccellente di Andrey Arshavin. Tutta pretattica quindi, nelle dichiarazioni del tecnico dei Gunners che parlava di un Van Persie infortunato e non in grado di giocare.

    Novantaseimila spettatori al Camp Nou in una serata che i giornali spagnoli hanno definito un omaggio al gioco del calcio. Pressing asfissiante e difesa molto alta sono la ricetta di Wenger per fermare il gioco del Barcellona. Nonostante queste dovute accortezze i giocatori di Guardiola iniziano già nei primi minuti ad impaurire la difesa dei Gunners con gli scambi e le accelerazioni di Messi e Pedro. Arsenal che diversamente dal solito non riesce a far possesso palla,  snaturando il suo gioco e non riuscendo a creare occasioni pericolose. Pressing a tutto campo per i blaugrana che si lanciano praticamente su ogni pallone, bloccando in principio qualsiasi azione degli inglesi.

    Al 16’ Dani Alves su punizione calcia con forza, e Szczesny para accusando un colpo alla mano. L’infortunio ad un dito non gli permette di continuare a giocare e sfortunatamente per Wenger già al 18’ c’è la prima sostituzione con il subentrante Almunia.

    Passano i minuti ed è sempre più evidente la forza dell’organico di Guardiola, che praticamente gioca nella metà campo dell’Arsenal, in attesa del varco giusto per servire le punte. L’Arsenal è in evidente difficoltà, non riuscendo mai a ripartire e a servire Van Persie, praticamente non pervenuto nella prima mezz’ora.

    Nel finale di tempo la partita si incattivisce con un paio di entratacce da ambo le parti. Arriva inevitabilmente un cartellino giallo per il numero dieci dell’Arsenal  Van Persie, che innervosito a causa di un diverbio precedente con Abidal, si vendica colpendo Dani Alves con una manata in pieno viso.

    Al 48’ in pieno recupero, il Camp Nou esplode al gol del Barcellona: Fabregas rischia con un tacco nei pressi della sua area, permettendo a Iniesta di recuperare palla e servire con il tempo giusto Messi davanti ad Almunia. La Pulce inventa un gol di rara bellezza, con un tocco sotto si alza la palla scavalcando il portiere dell’Arsenal,  per poi ritrovarsi  a porta vuota libero di calciare nuovamente il pallone al volo e portare i suoi sul punteggio dell’1 a 0.

    Si torna in campo nella ripresa con gli stessi giocatori in campo nel primo tempo. La musica non cambia e il Barcellona con il pressing sui primi portatori di palla non fa praticamente uscire mai gli inglesi dal loro centrocampo. Il resto lo fa Leo Messi portando a spasso tutta la difesa dei Gunners. Il calcio non è matematica, e la stranezza di questo gioco è ciò che lo rende lo sport più bello del mondo:  al 53’ infatti arriva la doccia fredda per i catalani. Il paradosso è che l’Arsenal pareggia senza tirare in porta, quando Busquets su calcio d’angolo per gli inglesi colpisce di testa e involontariamente beffa il suo portiere riportando il risultato sull’1 a 1.  Al 55’ partita in salita per l’Arsenal con un episodio che farà discutere:  Van Persie già ammonito calcia il pallone dopo il fischio dell’arbitro e viene espulso per somma di ammonizioni. Situazione ribaltata al 68’  quando Xavi servito in area  non perdona battendo Almunia (complice una deviazione di Diaby) e portando il punteggio sul 2 a 1 per i blaugrana.

    Al 69’  episodio chiave della partita con il contatto in area dell’Arsenal tra Koscielny e Pedro: Busacca indica il dischetto di rigore. Messi non si fa ipnotizzare dal portiere dei Gunners e segna il penalty del 3 a 1 che porta il Barcellona sulla strada della qualificazione ai quarti.

    Barcellona devastante nel finale che non riesce ad arrotondare il risultato solo per i meriti di Almunia, miracoloso in diverse occasioni su Messi e soci. Inaspettato negli ultimi minuti l’ assalto dell’Arsenal con Wilshere che serve l’assist per il gol qualificazione a Bendtner, ma la punta dei Gunners si allunga troppo  il pallone e si fa rimontare da Valdes.

    Fischio finale e festa grande al Camp Nou con il Barcellona che ottiene la sua Remuntada battendo l’Arsenal per 3 a 1. La sintesi di questa partita risiede in un numero preciso: lo zero, come i tiri in porta dell’Arsenal, totalmente annientato più che battuto dagli uomini di Guardiola. Non esistono più aggettivi per descrivere questo Barcellona dei record, che sale a quota 125 gol in 45 partite stagionali. Forse abbiamo davanti la squadra più forte di tutti i tempi!Senza Forse…

  • Barcellona-Arsenal: Remuntada o impresa Gunners?

    Barcellona-Arsenal: Remuntada o impresa Gunners?

    Stasera al Camp Nou di Barcellona, i giocatori blaugrana guidati da Guardiola tenteranno la famosa “Remuntada” ai danni dei Gunners di Arsene Wenger. Barcellona Arsenal è più che un semplice ottavo di finale, è puro spettacolo per i veri amanti del calcio, è la partita giusta da guardare per chi vuole divertirsi e assistere ad una sfida a viso aperto. Due squadre “parallele” per quanto riguarda la filosofia di gioco, con l’obiettivo finale di vincere facendo un bel gioco. Accomunate anche dalla giovane età dei campioni in rosa.

    Il Barcellona i campioni se li coltiva in casa propria, nella cantera, come Xavi, Iniesta, Messi, per citarne solo alcuni, mentre l’Arsenal ha un settore scouting da  far invidia a mezzo mondo, per la capacità di scegliere giovanissimi talenti già pronti per il palcoscenico della Premier League.

    Il tecnico alsaziano Wenger in una recente intervista al sito Eurosport ha detto la sua, sulla importantissima sfida di stasera, non nascondendo le forti emozioni: “C’è il mondo intero che ci guarda: tutti aspettano questo Barcellona-Arsenal e devo dire che siamo un po’ emozionati. Cercheremo di portare a termine il nostro lavoro perché siamo stati bravi a crearci l’opportunità per passare ai quarti e ora vogliamo andare fino in fondo, siamo ottimisti. In ogni caso, c’è anche un po’ di preoccupazione perché sappiamo benissimo che il Barça ti fa sempre soffrire quando giochi al Camp Nou e credo che il fattore decisivo del match sarà rappresentato proprio dalla nostra capacità di difenderci e di impostare poi il nostro gioco. Ci servirà un po’ di fortuna, ma anche tanto, tantissimo coraggio”.

    I bookmakers credono poco nel passaggio del turno degli inglesi nonostante il 2 a 1 dell’andata, e danno come risultato più probabile la vittoria dei catalani. Considerando i numerosi infortuni che hanno colpito l’Arsenal in questi ultimi giorni, Wenger dovrà fare a meno di diverse pedine fondamentali. L’incognita nonostante la convocazione, rimane l’utilizzo di Van Persie, mattatatore nel match d’andata, che ha accusato un problema alla caviglia nella partita contro il Birmingham.  Anche la presenza di Cesc Fabregas,  gioiello dei Gunners e sogno proibito di Pep Guardiola, è in forte dubbio poiché lo spagnolo non è in condizioni fisiche perfette essendo reduce da un problema agli adduttori. Le cattive notizie dall’infermeria dei Gunners non finiscono, poiché altro grande assente è il giovanissimo attaccante inglese Walcott, fermato ai box a causa di una distorsione alla caviglia.

    Arsene Wenger dovrebbe scendere in campo con un 4-2-3-1 dove in difesa figurano Sagna, Djouru, Koscielny e Clichy. A centrocampo sarà presente il giovanissimo talento inglese Wilshere, seguito sempre con molta attenzione dal c.t. inglese Fabio Capello. Presenti in mediana anche Diaby, Denilson e il francese Nasri con spiccate proposizioni offensive. Lo zar di Russia, Arshavin, autore del 2 a 1 dell’andata dovrebbe agire a supporto dell’unica punta Bendtner in ballottaggio con il marocchino Chamakh

    Situazione più rosea sulla sponda catalana, con Guardiola che dovrà rinunciare “solamente” alla coppia di difensori centrali: Pique perché squalificato e Puyol infortunato. Assenza già capitata nello scorso anno come ricorda bene il centrocampista catalano Busquets in conferenza stampa.

    Guardiola viste le indisponibilità nel reparto difensivo, dovrebbe schierare una coppia inedita di centrali composta dal francese Abidal e dal giovanissimo centrocampista spagnolo Busquets. Dani Alves e l’ex interista Maxwell agiranno sulle fasce. Centrocampo con la garanzia in fase di copertura di Mascherano, e l’estro di Xavi e Iniesta per supportare la manovra offensiva. Classico tridente devastante con, in ordine alfabetico Messi, Villa, e Pedro.

    Queste le probabili formazioni del match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Barcellona ed Arsenal stasera al Camp Nou  delle ore 20 e 45:
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Busquets, Abidal, Maxwell; Xavi, Mascherano, Iniesta; Pedro, Villa, Messi.

    ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Djorou, Koscielny, Clichy; Wilshere, Denilson; Nasri, Diaby, Arshavin; Bendtner.