Tag: barcellona

  • Festa Barcellona con Eto’o, Shakira e Piqué tampona Messi

    Festa Barcellona con Eto’o, Shakira e Piqué tampona Messi

    E’ il terzo titolo consecutivo e alle porte c’è la finalissima di Wembley contro il Manchester United ma in casa Barcellona c’è ancora tanta voglia di far festa. I giocatori del Barcellona, insieme a Guardiola e a tutto lo staff si sono riversati per le Ramblas abbracciando i tifosi blaugrana.

    La festa è poi proseguita con il galà ufficiale con la parata di stelle e qualche ospite d’eccezione, dall’ormai prima tifosia Shakira all’ex Eto’o. L’interista a sorpresa è volato a Barcellona per festeggiare gli ex compagni smentendo ancora una volta dissapori con il club catalano.

    Sul web a rubare la scena è ancora Piqué che dopo “il Piqueton” viene ripreso mentre in una incauta manovra tamponare la macchina di Leo Messi per poi andar come se niente fosse successo.

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  • Barcellona campione della Liga

    Barcellona campione della Liga

    Da ieri la notizia ha il carattere dell’ufficialità, consacrato dalla certezza matematica dopo il pari per 1-1 con il Levante, anche se la vittoria della Liga per il Barcellona non è mai stata messa in discussione. Non è una vittoria qualunque, è il terzo titolo consecutivo per Guardiola ed i suoi, oltre che il 21 esimo nella storia blaugrana.

    E’ il vertice di una striscia vincente, che porta la squadra a sfiorare il record di quattro campionati consecutivi, vinti fra il 1990 ed il 1994.

    Un dominio assoluto, nel gioco, della mentalità, dell’approccio, con la cantera che rappresenta il fiore all’occhiello di questo club, che trionfa in Spagna ed in Europa, e che anche quest’anno si giocherà la finale di Champions League, il 28 Maggio contro il Manchester Utd.

    Una squadra solida in difesa, con soli 20 gol al passivo, dove emerge ancora il veterano Puyol, oltre che funambolica in attacco, con 92 gol segnati in campionato, con le geometrie dell’imprescindibile Iniesta, con l’apporto di Xavi, con i continui progressi di Busquets, ed il talento purissimo della punta di diamante assoluta, Lionel Messi.

    L’unico neo di questo capolavoro, cresciuto e consolidato, resta l’incertezza sul futuro del tecnico Pep Guardiola per il prossimo anno: resterà fino a scadenza del contratto nel 2012 o cercherà nuovi stimoli altrove? Per ora, ed è giusto sia così, si gode il trionfo, pensando già al prossimo.

  • Manchester City delirio Champions: maxi offerta per Eto’o e Xavi

    Manchester City delirio Champions: maxi offerta per Eto’o e Xavi

    Prima il corteggiamento indiretto a Zlatan Ibrahimovic fresco vincitore dello scudetto rossonero, e adesso dopo la conquista del quarto posto con la possibilità di giocare la Champions League nella prossima stagione, il Manchester City avrebbe messo gli occhi su Samuel Eto’o, bomber nerazzurro alla corte di Moratti.

    Stando alle indiscrezioni giornalistiche trovate in rete, in particolari provenienti dall’Inghilterra dal  sito sportivo talksport.co.uk, i “Citizens” avrebbero intenzione di presentare a Massimo Moratti un’offerta a cui difficilmente si potrebbe dire di no: 45 milioni di sterline, quasi 52 milioni di euro, per avere il giocatore camerunense a fare coppia con Dzeko . Lo sceicco Mansour non baderebbe a spese, e il presidente nerazzurro forse, dinanzi a una tale offerta, se si concretizzasse, difficilmente potrebbe chiudere le porte in faccia agli inglesi. Soprattutto considerando che Eto’o sia un giocatore di 30 anni, e difficilmente il suo valore aumenterebbe l’anno prossimo, evitando di nuovo di ricadere nell’errore Milito.

    Altro tabloid inglese il ‘Daily Mirror’ rilascia ulteriori indiscrezioni sul mercato dei Citizens, in relazione alla possibilità di strappare Xavi al Barcellona, con la volontà dello sceicco di concedere un regalo preziosissimo a Roberto Mancini. Al centrocampista blaugrana nel caso andasse in porto l’affare sarebbe garantito uno stipendio da 172mila euro a settimana, e il Barcellona si tutelerebbe sostituendolo con l’acquisto di Cesc Fabregas, da sempre pallino di Guardiola sottraendolo alla corte di Arsene Wenger direttamente dall’Arsenal.

    E l’Inter chi troverebbe per sostituire Eto’o al centro dell’attacco nerazzurro? Tevez è il primo pallino di Moratti, con la conferma arrivata anche da una recente intervista di Roberto Mancini che avrebbe dichiarato come l’argentino molto probabilmente lascerà il club inglese per approdare in Italia. La Juve è in agguato, ma senza la partecipazione alle coppe il discorso sarebbe davvero complicato. Altro discorso è quello spagnolo, dove secondo la stampa iberica, il Real Madrid e Josè Mourinho vorrebbero a tutti i costi l’attaccante argentino, a costo di fare uno sgarbo all’Inter, con la possibile offerta di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 40 milioni di euro. Cifre non raggiungibili dalle nostre società. O addirittura con l’inserimento di contropartite tecniche molto gradite agli inglesi, tra cui il giovane talento Sergio Canales, ancora non esploso alla sua prima stagione a Madrid, e il centrocampista francese Lassana Diarra molto apprezzato da Roberto Mancini.

    Chiuso il discorso Inghilterra ci sarebbe sempre per l’Inter Alexis Sanchez, per una cifra non inferiore ai 35 milioni di euro, ma desiderato dai club di mezza Europa, e con il rischio di aprire un’asta al rialzo difficilmente seguibile dai nerazzurri. Nomi finiti? Niente affatto non dimentichiamo un nome caldo come quello di Robben, che forse stanco del campionato in terra teutonica vorrebbe provare una nuova esperienza, e forse su suggerimento di un suo grande amico e connazionale (Sneijder) potrebbe scegliere Milano come nuova casa. Rossoneri e nerazzurri sono di nuovo al derby di mercato!

    Si preannuncia un’estate rovente! Roberto Mancini con l’obiettivo Champions League in tasca, finalmente potrà tentare anche i campioni più diffidenti. Dove non arrivavano i soldi, adesso in compenso ci sarà anche la possibilità e lo stimolo di vincere qualcosa di importante!

    Fair play finanziario? Non chiedetelo a Mansour!

  • Liga, al Barcellona manca solo un punto per il tris

    Liga, al Barcellona manca solo un punto per il tris

    Nel 35esimo turno della Liga Spagnola, è spettacolo al Camp Nou: 2-0 nel derby contro l’Espanyol, tre punti fondamentali per il Barcellona in prospettiva della conquista della terza Liga consecutiva nella gestione di Pep Guardiola.

    Una vittoria mai in discussione nel corso del match, con reti di Andres Iniesta nel primo tempo e di Piquè nella ripresa. Un dominio assoluto ed inconstrastato che fa eco al dominio assoluto del Barcellona nel corso dell’intero campionato spagnolo, con il Real Madrid secondo in classifica ora staccato di ben otto lunghezze.

    Ora, dunque, al Barcellona basterà conquistare un pareggio nel turno infrasettimanale di mercoledì prossimo contro il Levante per avere la matematica certezza della vittoria della Liga, anche se il Real Madrid nella sua gara di martedì contro il Getafe riuscisse a vincere.

    Come per il Manchester Utd, dunque, anche per il Barca la pratica campionato è ormai quasi archiviata e le energie fisiche e mentali potranno essere tutte rivolte alla finalissima di Champions League: a Wembley il 28 Maggio sarà scontro fra i campioni di Spagna e d’Inghilterra, fra le due uniche regine d’Europa. Ma sul trono ne può salire una sola.

  • F1: in Turchia vince Vettel. Doppietta Red Bull, Alonso sul podio

    F1: in Turchia vince Vettel. Doppietta Red Bull, Alonso sul podio

    Sebastian Vettel trionfa, senza particolari problemi, ad Istanbul dove si è disputato il Gran Premio di Turchia, quarto appuntamento stagionale del Mondiale 2011 di Formula 1. Il tedesco della Red Bull infila la terza vittoria su quattro gare disputate e da il primo scossone al campionato dall’alto dei suoi 34 punti di vantaggio sul secondo in classifica iridata Lewis Hamilton, quarto al traguardo oggi dopo aver spezzato il dominio del campione in carica tre settimane fa in Cina. Si tratta della 13esima vittoria in carriera dell’erede di Schumacher.

    Al secondo posto Mark Webber a completare la doppietta tutta la Red Bull dopo aver lottato a lungo con Fernando Alonso, splendido terzo posto per il ferrarista che al tempo stesso è reso amaro dalla perdita del secondo posto nelle ultime fasi di gara in favore dell’australiano le cui gomme forse hanno tenuto di più nel finale. Un weekend incoraggiante per la scuderia di Maranello, guardando la prestazione dello spagnolo al suo primo podio stagionale, considerati i tempi simili della Red Bull di Webber e nettamente migliori rispetto alle due McLaren che si piazzano quarta con Hamilton e sesta con Jenson Button, in mezzo la Mercedes di Nico Rosberg.

    Delude invece l’altra Ferrari di Felipe Massa che dopo una prima parte di gara grintosa e all’attacco delle due Frecce d’Argento, conclude 11esimo, fuori anche dalla zona punti e dietro le due Renault di Nick Heidfeld, Vitaly Petrov, e le motorizzate Ferrari della Toro Rosso di Sebastien Buemi e della Sauber di Kamui Kobayashi. Annaspa anche il sette volte campione del mondo Michael Schumacher che subisce molti sorpassi e si difende al limite rischiando di provocare diversi incidenti. In crisi anche le due Williams di Rubens Barrichello e Pastor Maldonado, rispettivamente giunti in 15esima e 17esima posizione.
    Prossimo appuntamento il 22 maggio a Barcellona per il Gran Premio di Spagna.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:17.558
    2. WEBBER RED BULL RENAULT +8.807
    3. ALONSO FERRARI +10.075
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES +40.232
    5. ROSBERG MERCEDES +47.539
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +59.431
    7. HEIDFELD RENAULT +1:00.857
    8. PETROV RENAULT +1:08.168
    9. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:09.394
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:18.021
    11. MASSA FERRARI +1:19.823
    12. SCHUMACHER MERCEDES +1:25.444
    13. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    14. PEREZ
    SAUBER FERRARI +1 GIRO
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    17. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    18. TRULLI
    LOTUS RENAULT +1 GIRO
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    20. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    21. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    22. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH +5 GIRI
    23. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES RIT
    24. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH RIT

  • Barcellona-Manchester, la migliore finale possibile

    Barcellona-Manchester, la migliore finale possibile

    Ve avevamo promesso ieri, vogliamo arrivare e farvi arrivare alla finale Wembley del prossimo 28 maggio preparatissimi e per questo arricchiremo il blog con particolari, aneddoti, possibili letture tattiche e spunti possibili sulla finalissima tra Barcellona e Manchester.

    Due filosofie a confronto, due campionati, due allenatori tra i più vincenti di sempre ma un unico motto “zeru polemiche” a parlare deve esser il campo. Nel 2009 fu il Barcellona ad avere la meglio grazie al possesso palla che mandò in tilt le alchimie tattiche di Sir Alex, adesso però lo United è notevolmente cambiato ha acquisito nuove certezze ed una compattezza invidiabile.

    Barcellona e Manchester devono per forza di cosa esser due modelli guida per il calcio europeo e il nostro calcio, i catalani sono enfatizzano la cultura del lavoro, nell’investimento sui giovani sponsorizzando la cantera con ben 14 giocatori dei 20 provenienti dal vivavio. Sir Alex invece concepisce il mercato come scoperta prefendo sempre giocatori da far diventare campioni e dimostrando che anche dopo cessioni importanti (Beckham, Cristiano Ronaldo) si può esser vincenti.

    Le stelle.Messi e Rooney sono ovviamente i giocatori simbolo delle due squadre ma sono tantissimi i giocatori rappresentativi, le vecchie glorie Giggs, Van der Sar e Ferdinand da una parte ai blaugrana Puyol, Xavi e Iniesta. Domani invece analizzeremo lo scontro tra i “giovani” Pedro ed Hernandez.

  • Luis Suarez: “Guardiola non potrebbe dire di no a Moratti”

    Luis Suarez: “Guardiola non potrebbe dire di no a Moratti”

    Il dubbio amletico che sta attanagliando Massimo Moratti e la dirigenza nerazzurra già in quest’ultimo scorcio di stagione riguarda la conferma sulla panchina interista dell’attuale tecnico Leonardo, o sull’attuazione di una “Revolution” totale, con il possibile approdo alla Pinetina di Pep Guardiola, da sempre corteggiato dal presidente nerazzurro. Infatti come ipotizza la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna, non è così certa la riconferma di Leonardo alla guida dell’Inter, poiché molto dipenderà anche dalla conquista della Coppa Italia, nonostante come nelle ultime partite il tecnico brasiliano si sia ripreso la guida della squadra e il secondo posto in classifica. Il cuore dice Leonardo, ma l’istinto del presidente Moratti, sono già proiettati in Spagna, col chiodo fisso di Guardiola. Il destino del tecnico del Barcellona è legato soprattutto all’andamento della Champions League attuale, poiché dopo aver staccato il ticket per la finale di Wembley, asfaltando il Real dell’acerrimo nemico Mourinho, Pep ha l’occasione di un replay della finale di Roma proprio contro il Manchester United di sir Alex Ferguson. In Spagna c’è chi sostiene che il risultato di questa sfida sarà determinante per il futuro del tecnico blaugrana. Infatti solo pochi mesi fa, Pep fresco di rinnovo di contratto aveva dichiarato che un allenatore non può fermarsi più di quattro anni in un grande club come il Barcellona e che forse alla fine della stagione le loro strade si sarebbero separate. Alle dichiarazioni sono seguiti i corteggiamenti delle più grandi società europee, in prima fila del Chelsea e dell’Inter. Il Barcellona si starebbe tutelando con il possibile sostituto cresciuto in casa: Luis Enrique (allenatore del Barcellona B).

    MERCATO NERAZZURRO– L’idea di portare Guardiola a Milano sulla sponda interista vorrebbe dire anche un mercato stellare in  entrata per i nerazzurri, con i soliti nomi già nella lista dei desideri di Marco Branca. Primo su tutti il cileno Alexis Sanchexz, assoluto talento dell’Udinese, con l’assalto già tentato in gennaio. Il Nino Maravilla sarebbe il giocatore ideale per il gioco del tecnico blaugrana, ma servirebbero almeno un paio di rinforzi a centrocampo, con giocatori molto tecnici, in grado di emulare il gioco stellare del Barcellona. Fabregas forse è alla sua ultima stagione con i Gunners e Wenger si è rassegnato a perdere il suo giocatore preferito. Cesc ha una predilezione per la sua terra natale, quindi per il suo acquisto in pole c’è sicuramente il Barcellona, ma il richiamo di poter essere allenato da un grande tecnico come Guardiola potrebbe avere il suo peso. Ovviamente se ci sarà un mercato stellare in entrata, è doveroso ripeterlo ci saranno importanti cessioni in uscita con i nomi di alcuni big probabilmente sacrificabili. Maicon e Milito sono i più papabili ma solo in estate se ne saprà di più.

    SUAREZ-A parte le notizie di Fantamercato questa mattina l’agente di Guardiola, José Maria Orobitg, ha voluto fare chiarezza smentendo un’imminente partenza dal Barcellona da parte di Pep, dichiarando di aspettare almeno il 2012, ovvero la data di scadenza del suo contratto. Ipotesi nerazzurra? Una voce a suffragio di questa causa arriva direttamente da un ex interista come Luis Suarez, che, appoggia pienamente la candidatura di Guardiola in nerazzurro e ha dichiarato a SportMediaset: “Verrebbe volentieri, ne abbiamo parlato a dicembre. Non potrebbe dire di no a Moratti. Conosco da molto tempo Guardiola .Penso che se vorrebbe fare un’altra avventura, l’Inter potrebbe essere la squadra giusta, potrebbe far bene anche in Italia. Però deve decidere l’Inter, non vorrei essere frainteso”.

    Suarez però non vuole dare fastidio alla dirigenza nerazzurra  con queste dichiarazioni e quindi ci tiene a precisare: “Non mi è stato chiesto un parere e non l’ho consigliato. Ho solamente detto che Guardiola non saprebbe dire di no ai nerazzurri. Io non faccio niente, perché non è il mio lavoro e non voglio mettermi in cose in cui non sono chiamato in causa”.

    Commento finale anche sulla stagione di Leonardo: “Ha fatto bene. Non possiamo dargli la colpa se la stagione non finisce nel migliore dei modi. Potrebbe rimanere anche Leo tranquillamente. Come al solito la colpa è dei giocatori: potrebbe bastare ringiovanire la squadra”.


  • Barcellona – Manchester United, nel 2009 finì così. Video

    Barcellona – Manchester United, nel 2009 finì così. Video

    Il 27 maggio 2009 l’Olimpico di Roma ospitò la finalissima tra il Barcellona di Eto’o, Henry e di Messi contro il Manchester United di Cristiano Ronaldo, Tevez, Rooney. I catalani soffrirono solo i primi nove minuti per poi imporre il proprio gioco che portarono al gol di Samuel Eto’o e Lionel Messi e alla conseguente vittoria finale.

    Il 28 maggio prossimo lo United un pò come avvenne al Milan con il Liverpool ha la possibilità di prendersi la rivincita. Gli organici rispetto ad allora sono fortemente cambiati ma l’ossatura e lo spirito delle due squadre resta identico, cosi come i loro condottieri.

    In questi giorni pre finalissima cercheremo di documentarvi con indiscrezioni, curiosità e aneddoti per arrivare preparatissimi all’evento. Partiamo quest’oggi facendovi rivedere le immagini del 2009.

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  • Abidal torna in campo dopo il tumore al fegato [video]

    Abidal torna in campo dopo il tumore al fegato [video]

    Nella partita più discussa del calcio spagnolo c’è un momento che ha messo d’accordo tutti i presenti allo stadio: l’ingresso in campo di Eric Abidal. Nel Marzo il Barça aveva comunicato che al giocatore era stato diagnosticato un tumore al fegato e il giocatore era stato operato nei giorni seguenti. Adesso dopo qualche mese ecco che Abidal torna al Camp Nou e riceve la standing ovation dello stadio intero in un match che di sportività sino a quel momento ne aveva vista ben poca.

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  • Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Barcellona-Real Madrid
    Pagelle Barcellona Piquè 7: El Piqueton si dimostra ancora una volta uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, tiene a bada Cristiano Ronaldo & Co. senza correre eccessivi rischi, puntuale nelle chiusure e negli anticipi, non ha eccessive colpe sul gol del pareggio di Marcelo. Abidal 8: Gioca solo 3 minuti ma il voto è tutto per il suo carattere e la sua voglia di ritornare a calcare i campi, la sua partita più importante Eric l’ha già vinta e per questo un semplice 8 in pagella non basta. Iniesta 7,5: El nene è un fenomeno, uno dei tre tenori del Barça è la sintesi di tecnica, velocità e pura classe; l’assist per Pedrito è la sintesi di tutto questo a vederlo giocare insieme con i suoi compagni di reparto si ha come l’impressione di stare a guardare un iperrealistico videogame. Pedro 7: Sia chiaro il giovane attaccante azulgrana nella serata di ieri non ha fatto niente di eccezionale, ma ha il merito di realizzare il gol che chiude definitivamente il discorso qualificazione e che apre le porte della finale ai suoi. Messi 7: Se per una volta sua maestà torna fra i comuni mortali e si concede solo qualche piccolo vezzo e giocata non lo si può condannare, il 7 in pagella per lui è una rarità ma avrà modo di rifarsi nella finale di Wembley dove sarà sicuramente protagonista indiscusso. Villa 5: 22 gol stagionali certo non sono pochi, ma El Guaje può e deve fare di più, nei 180 minuti contro i rivali del Real, non brilla e non si rende quasi mai pericoloso, a tratti pare un pesce fuor d’acqua nel gioco rapido barçellonista. Barcellona(4-3-3): Valdes 6; Dani Alves 6, Mascherano 6,5, Piquè 7, Puyol 6,5 (45′ st Abidal 8); Xavi 6,5, Busquets 6, Iniesta 7,5; Pedro 7 (48′ st Afellay sv), Messi 7, Villa 5,5 (29′ st Keita sv). A disp.: Oier, Fontas, Thiago, Jeffren. Pagelle Real Madrid Casillas 7: Il capitano madridista e della nazionale purtroppo nulla può contro lo strapotere del Barça, compie alcune parate spettacolari su Villa e su Messi, ma alla fine quando si ritrova a tu per tu con Pedro è costretto ad issare bandiera bianca, mostra molta signorilità complimentandosi con gli avversari e di questi tempi in casa merengues anche questo fa notizia. Marcelo 7: Oltre al gol, corre, raddoppia, recupera e si propone, offrendo ai suoi compagni sempre un’alternativa, è l’ultimo ad arrendersi, ma purtroppo come Casillas nulla può contro i fenomeni blaugrana. Kaka 4: E’ l’ombra del fenomeno che incantava San Siro e non solo quando indossava la casacca rossonera, non si vede quasi mai e la partita disputata ieri sera è la sintesi dei suoi anni madridisti condizionati da una non brillante condizione fisica e da un feeling mai nato con l’ambiente della casa blanca. Adebayor 4,5: Se il match di disputasse su un ring lui sarebbe un protagonista assoluto, entra in campo nervoso e con le idee poco chiare, sostituisce uno spentissimo Higuain e non da nessun aiuto alla sua squadra, anzi contribuisce ad innervosire ulteriormente l’ambiente con entrate al limite del regolamento e con continue lamentele. Di Maria 6,5: Sfortunato sul palo che colpisce dopo un delizioso dribbling e poi intelligente nel fornire l’assist giusto a Marcelo. La sua è una partita di corsa e sacrificio, il voto rispecchia anche il comportamento avuto nei complessivi 180 minuti di Clasico, è, infatti, l’unico a creare qualche reale pericolo agli avversari. C.Ronaldo 6,5: Il mago di Madeira prova a guidare i suoi nell’impresa e ad onor del vero meriterebbe qualcosa in più anche dall’arbitro che molto spesso soprassiede su alcune entrate ai suoi danni, come in occasione del gol annullato di Higuain. Meriterebbe qualche voto in meno per la solita caduta di stile di fine partita dove anche lui si unisce al coro mourinhiano di polemiche contro arbitro e Uefa. Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Albiol 5.5, Carvalho 5, Marcelo 7; X. Alonso 6, Diarra 6.5; C. Ronaldo 6.5, Kakà 4 (15′ st Özil 6), Di Maria 6,5; Higuain 5 (10′ st Adebayor 4,5). Adisp.: Adan, Garay, Granero, Canales, Benzema.