Tag: barcellona

  • Il City si ritira dall’asta, Sanchez verso Barcellona

    Il City si ritira dall’asta, Sanchez verso Barcellona

    Alexis Sanchez naviga a vele spiegate verso Barcellona. Roberto Mancini, allenatore del Manchester City, ha infatti dichiarato di essersi ritirato dall’asta per il forte attaccante cileno oggetto dei desideri dei più forti club europei perchè può contare già su due campioni in rosa nello stesso ruolo come Carlos Tevez e Mario Balotelli.

    © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images
    L’offerta di 43 milioni di euro in contanti fatta recapitare sulla scrivania di Pozzo ha fatto vacillare il patron dell’Udinese che aveva rallentato per il momento la trattativa con il Barcellona quando sembrava già chiusa. E invece la volontà di Sanchez di indossare il blaugrana ha prevalso sulla montagna di milioni promessi dallo sceicco Mansour convincendo anche il numero uno friulano ad accontentare i desideri della sua stella. Il Barcellona ha così la strada spianata e dovrà cercare di convincere Jeffren ad accettare il trasferimento ad Udine. Pare infatti che sia solo questo l’intoppo alla chiusura dell’affare. La proposta dei campioni d’Europa in carica resta quella di una trentina di milioni cash più altri 5 di bonus e il cartellino del giovane proveniente dalla Cantera della squadra catalana per un ammontare di 40 milioni di euro.

  • Aut aut di Sanchez: Barcellona o resta a Udine

    Aut aut di Sanchez: Barcellona o resta a Udine

    Ormai è chiaro, Alexis Sanchez vuole solo il Barcellona. Qualsiasi altra offerta non è gradita, anche se dovesse essere multimilionaria come quella avanzata dal Manchester City dello sceicco Mansour nei giorni scorsi, pari a 43 milioni di euro cash.

    © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images
    Un diktat del giocatore cileno al proprio entourage, per far trapelare una volta per tutte quelle che sono le sue intenzioni: andare a giocare nel club blaugrana, oppure restare ad Udine per un’altra stagione. A prima vista, quest’ultima inidicazione potrebbe esser letta come una dichiarazione d’amore al club friulano, ma in realtà è necessario interpretarla tenendo conto di altri fattori rilevanti, in primis quelli “motivazionali”: se Alexis Sanchez dovesse rifiutare le offerte multimilionarie di Chelsea e City, infatti, e l’Udinese non accettasse i 28 milioni più contropartita tecnica proposti dal Barcellona, si rischierebbe che Sanchez resti “invenduto” e che, se nella prossima stagione in Friuli non giocasse all’altezza dei suoi standard di quest’anno, per la famiglia Pozzo in futuro non sarebbe più possibile richiedere le cifre astronomiche di questa sessione di mercato. Ecco perchè l’aut aut di Sanchez assume un significato particolare per la famiglia Pozzo che in qualche modo deve sforzarsi nell’ascoltare le richieste del Ninho Maravilla, che non sono semplici “capricci” di un campione in erba, ma sono l’indicazione di una destinazione ben precisa e l’ambizione di un giocatore ad andare nel club attualmente considerato il più prestigioso ed ambito d’Europa e, quindi, del Mondo. L’Udinese, dunque, deve valutare la possibilità di “accontentarsi” dell’offerta del club catalano assecondando le richieste del suo gioiellino, per non dover affrontare la prossima stagione con in organico un giocatore demotivato e malinconico.

  • Anche il Chelsea su Sanchez

    Anche il Chelsea su Sanchez

    E’ indubbiamente l’ago della bilancia di questo mercato che ancora stenta a decollare. Il menu è ricco di pietanze, è vero, ma di grandi colpi ancora neanche l’ombra con le trattative ancora in fase embrionale tant’è che il suo trasferimento è necessario per creare il cosiddetto “effetto domino” e infiammare la campagna trasferimenti 2011-2012 che, al momento, vive una fase di stallo.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Stiamo parlando di Alexis Sanchez. L’attaccante dell’Udinese è conteso da Barcellona e Manchester City che su di lui stanno scatenando una vera e propria asta arrivata già oltre i 40 milioni di euro. La proposta più alta pervenuta sulla scrivania del patron friulano Pozzo è quella dello sceicco Mansour che ha messo sul piatto della bilancia 43 milioni di euro anche se il nazionale cileno ha fatto sapere di volere il Barcellona. Ma tra le due litiganti si è inserita una terza pretendente per il 22enne di Tocopilla: e chi se non il Chelsea del nuovo allenatore Andrè Villas Boas? Paperon Abramovic ha promesso al suo tecnico una campagna di rafforzamento sontuosa e può superare l’offerta dello sceicco patron del City. Qualunque sia l’esito finale, chi ne esce vincitore da questa situazione è la famiglia Pozzo che ha saputo resistere alle prime grandi offerte (30 milioni) con il chiaro intento di creare un’asta per ricavare quanto più possibile dalla cessione del cileno pezzo pregiato del mercato. Ma allo stesso tempo deve fare attenzione a non tirare troppo la corda onde evitare che questa si spezzi.

  • Bojan: flop o campione?

    Bojan: flop o campione?

    Fino a poco tempo fa, era considerato dagli addetti ai lavori uno dei maggiori talenti europei, ora però pare essere caduto in disgrazia, stiamo parlando di Bojan Krkic. Il giovane attaccante esterno del Barcellona, fresco vincitore dell’Europeo Under 21 con la Spagna e a quanto pare futura punta della nuova Roma di Luis Enrique. Il talento canterano sta vivendo una delle sue peggiori stagioni da professionista e potrebbe trovare in giallorosso quello spazio che in Catalogna e con la maglia delle furie rosse non è riuscito a ritagliarsi, sono stati, infatti, solo 949 i minuti giocati nella stagione appena trascorsa con il Barça e appena 66 in 5 partite quelle con la nazionale spagnola.

    Bojan Krkic
    © Jorge Guerrero/AFP/Getty Images
      Se però in blaugrana a chiudergli la strada è un certo signor Messi, durante l’europeo gli è stato preferito Adrian, giovane centravanti del retrocesso Deportivo e autore di 5 reti durante la manifestazione continentale. “E’ chiaro che sono deluso – ha detto Krkic –. Speravo di giocare di più, di avere un ruolo più importante in questo torneo. Però sono contento per la vittoria, ora pensiamo al futuro”. Futuro che come detto dovrebbe essere tinto di giallorosso, il neo tecnico romanista lo conosce molto bene e lo esplicitamente richiesto a Sabatini per il prossimo campionato, Bojan potrebbe quindi rinascere dopo una deludente annata e tornare ad essere protagonista in un campionato importante come quello italiano e in Europa, il costo dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro e sarebbe un colpo da non sottovalutare, specie se Luis Enrique riuscirà nell’intento di rilanciare una stella che restando a Barcellona rischierebbe di perdersi e di finire nel dimenticatoio, certo però che potrebbe essere un rischio qualora in ragazzo si rivelasse un flop ed è forse questo a frenare gli entusiasmi dalle parti di Trigoria.

  • Dalla Spagna, Bojan a Roma dopo gli Europei

    Dalla Spagna, Bojan a Roma dopo gli Europei

    In Spagna danno per fatto l’affare che porterebbe Bojan Krkic alla Roma, ma per l’ufficialità bisognerà aspettare la fine dell’avventura del giocatore agli Europei di Danimarca. L’ultima voce di conferma arriva dalla corrispondente spagnola di Sky Sport, Arancha Rodriguez, che ha rilasciato un’intervista ai microfoni della radio italiana Centro Suono Sport. La giornalista ha detto che “l’affare è concluso ma perchè si possa dare l’ufficialità bisognerà aspettare la fine degli Europei Under 21.

    © CLAUS FISKER/AFP/Getty Images
    La Rodriguez, inoltre, è intervenuta sui dettagli del trasferimento che si configura come “una formula che viene spesso usata dai grandi club spagnoli come il Barcellona o il Real Madrid. E’ una cessione vera e propria ma con un clausola di contrariscatto a favore del club che cede il giocatore. In questo caso sarebbero 15 milioni per il primo anno e 11 per il secondo, ma di fatto Bojan è un giocatore della Roma. Ha evidenziato, poi, il rischio concreto che qualora Bojan faccia bene alla Roma il Barcellona lo riporti a casa: “in Spagna quasi sempre i grandi club fanno crescere i loro giovani in altre squadre sfruttando questa formula, in Italia invece non c’è questa consuetudine. Per esempio il Real Madrid ha usato questo tipo di formula con Alvaro Negredo: ogni anno può controriscattarlo senza averlo venduto. Il Barcellona ha fatto lo stesso perchè non vorrebbe ricapitasse quello che è avvenuto con Fabregas. L’Arsenal lo ha acquistato dalle giovanili in tenerà età ed ora per il club blaugrana è veramente difficile farlo tornare. Il Barcellona vuole che alcuni dei suoi giovani più promettenti vadano fuori per crescere e, una volta esplosi, devono tornare alla base”. Nel caso in cui l’anno prossimo la società capitolina volesse vendere ad altri il cartellino del giocatore non sono molto chiare le modalità. La Rodriguez prova a tracciare una prospettiva sulla base delle consuetudini spagnole: “di solito in Spagna per questo tipo di operazioni si può vendere il giocatore anche dopo un anno, ma solo con l’approvazione della squadra da cui proviene, quindi nel caso di Bojan si potrebbe vendere solo con l’ok del Barcellona. Poi la cronista di Sky Sport parla delle potenzialità del ragazzo e della difficile situazione attuale che il giovane talento spagnolo sta vivendo. Bojan è un giocatore che  “da quando è piccolo ha sempre amato il calcio, e il suo nome è uscito nello stesso periodo di Messi. Tutti si aspettavano tanto da lui, ma non ha mai avuto la possibilità di fare tanti minuti in campo considerando la grandezza dei giocatori che lo precedevano come Larsson, Henry, David Villa e lo stesso Messi. Se a Roma riuscirà a trovare spazio e continuità sono sicura farà benissimo”. Sulla possibilità di chiudere altri affari (la Rodriguez, come detto, considera questo come fatto) sull’asse Roma-Barcellona, la giornalista non esclude una simile prospettiva anche se predica prudenza: “il mercato è ancora lungo,molti giovani sono al momento impegnati negli europei under 21. Thiago Alcantara, Jeffren e Montoya sono oggetto di interesse di molte squadre, tra cui sicuramente la Roma. Il Barcellona dovrà valutare diverse proposte ma è molto presto per parlare.

  • Giallo Sanchez: niente Europa. Il City rilancia

    Giallo Sanchez: niente Europa. Il City rilancia

    Alexis Sanchez è l’uomo del mercato. Lo si poteva prevedere alla vigilia, e così è stato: ecco perchè la trattativa fra Udinese e Barcellona per portarlo in blaugrana – come ormai pareva assolutamente certo ed ormai assodato – non poteva essere tanto semplice e lineare. Le complicazioni, si sa, sono il “sale” del calciomercato, ciò che rende interessanti le trattative ed i retroscena, soprattutto se legati ad un calciatore del suo calibro ed a un affare che molti club desidererebbero concludere. Ecco perchè, nonostante il calciatore cileno avesse ormai annunciato anche ai compagni di Nazionale il suo approdo a Barcellona, ora il giallo della trattativa si infittisce: il giocatore, infatti, doveva partire per l’Europa, ma non lo ha fatto. Ha solo ottenuto un permesso dal suo ct per sbrigare alcuni affari personali.

    Alexis Sanchez | © patricia de Melo/Getty Images
    Quel che è certo, è che el Ninho Maravilla vuole fermamente il Barca e vuole essere allenato da Pep Guardiola: il suo entourage infatti avrebbe comunicato alla famiglia Pozzo la volontà di trasferirsi nella città catalana anche se dovessero giungere delle offerte più convenienti, sia per il club che per il giocatore, da parte di altre squadre. Per ora l’offerta del Barca si aggira sui 38 milioni, più il cartellino di Jeffren e un’amichevole da disputare ad Udine, per un complessivo di 41 milioni di euro. Il Manchester City, però, rilancia l’offerta: 40 milioni cash più 5 bonus, ed inoltre l’offerta al calciatore di 4.5 milioni di euro all’anno, contro i 3 milioni di ingaggio propostigli dal Barcellona. Cifre da capogiro, che la famiglia Pozzo dovrà valutare, insieme al calciatore stesso che, però, ha mostrato di avere le idee chiare sulla sua prossima destinazione. Anche il presidente del Granada, club spagnolo di proprietà della famiglia Pozzo, Quiqe Pina, rivela una previsione sul futuro del Ninho Maravilla: “Andrà al Barcellona, all’80%“. Ma la soap opera, per ora, continua…

  • La Liga al collasso. Non è tutto oro quello che luccica

    La Liga al collasso. Non è tutto oro quello che luccica

    Tutto il Mondo è Paese. Un detto un po’ qualunquista per fotografare una situazione difficile per il mondo del calcio, soprattutto in Europa. Se l’Italia deve fare i conti con lo scandalo scommessopoli, ed i litigi fra Lega Serie A e Assocalciatori, in Spagna non sorridono, nonostante l’allure che pareva avesse avvolto la Liga spagnola negli ultimi anni, anche e soprattutto sulla scia dei successi targati Barcellona e sui miliardi di Florentino Perez presidente del Real Madrid, capace di non porre limiti ai suoi esborsi di calcio mercato.

    © Denis Doyle/Getty Images
    Come sostiene il quotidiano Marca, dietro al Real Madrid ed al Barcellona, però, emergono difficoltà finanziarie molto serie per l’intero campionato, sul baratro di una crisi finanziaria con oltre 4 miliardi di euro di debiti complessivi: Hercules, Saragozza, Rayo Vallecano, Betis Siviglia, Granada e Maiorca le più in difficoltà. Ma nel complesso 21 società, fra prima e seconda divisione, sono state costrette a ricorrere alla cosiddetta Ley Concursal, la legge che consente di sospendere i pagamenti dei debiti senza essere però dichiarati formalmente in bancarotta, e ciò gli consente di “galleggiare”, senza incorrere in punizioni in termini di punteggi in classifica o di retrocessioni. Inoltre, oltre 300 calciatori hanno denunciato di essere in arretrato con gli stipendi ed il sindacato di categoria minaccia uno sciopero – che potrebbe causare il blocco del campionato – se la questione degli stipendi non venisse regolarizzata. La fotografia della Liga è, quindi, ben differente dall’immagine patinata degli stadi sempre pieni, della giocate ad effetto, del calcio spettacolo: dietro Real e Barca che, seppur con un debito di circa 1 miliardo ottengono introiti superiori, esiste un baratro in cui l’intero movimento calcistico spagnolo rischia di cadere, anche perchè – a causa della crisi – non si può più contare su aiuti esterni degli enti locali. Le norme Fifa sul fair play finanziario potrebbero, in qualche modo, essere un incentivo per risolvere la situazione ma intanto si profila un’ “estate molto calda”.

  • Jeffren, il nuovo acquisto dell’Udinese

    Jeffren, il nuovo acquisto dell’Udinese

    Nonostante il rilancio del Machester City domani Alexis Sanchez sarà al Barcellona per il rituale delle visite mediche ed apporre la firma al succulento contratto che lo legherà al club catalano per le prossime cinque stagioni.

    Jeffren Suarez | © Lluis Gene/Getty Images
    L’offerta catalana è la migliore giunta sulla scrivania del patron Pozzo e permetterà di ricavare all’Udinese circa 40 milioni di euro, 30 cash più altri 5 derivanti da bonus e la cessione del giovane esterno Jeffren. Di origini venezuelane Jeffren ha iniziato a respirare l’aria catalana con Rijkard per poi diventare un membro fisso della prima squadra. Nato centrocampista ha modificato il suo modo di stare in campo con il passare dell’anno diventando una pregevole ala sinistra brava ad agire sia tra i tre d’attacco che come esterno di centrocampo. Classe ’88 ha un’ottima confidenza con il pallone, bravo nel cross tornerà sicuramente utile alla truppa friulana impegnata ad inseguire nuovi sogni per i suoi tifosi. [jwplayer config=”120s” mediaid=”82869″]

  • Bojan: “Non è questo il momento di pensare al futuro”

    Bojan: “Non è questo il momento di pensare al futuro”

    L’attaccante del Barcellona Bojan Krkic è stato ripetutamente accostato alla Roma negli ultimi tempi. Indiscrezioni giornalistiche e interviste dei personaggi coinvolti nella trattativa hanno fatto pensare ad una chiusura precoce dell’affare tra i giallorossi e i blaugrana. In realtà la negoziazione vive un momento di stallo. Ed è lo stesso talento spagnolo a rivelarlo a margine di un’intervista rilasciata in Danimarca, dove sta partecipando con la Spagna agli Europei under-21: “il mio futuro? Non è questo il momento di pensarci. Ci sarà il tempo per parlare di questo. Il talento classe 1990 non è soddisfatto dell’andamento della competizione in quanto non sta trovando lo spazio che vorrebbe nell’11 titolare della selezione iberica:

    © CLAUS FISKER/AFP/Getty Images
    Nonostante il ds giallorosso, Walter Sabatini, abbia dichiarato che la cessione sembra tutt’altro che in via di definizione. Sabatini ha detto che sta trattando per un prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Ma il vero problema sembrerebbe la clausola all’interno del contratto di Bojan: 100 milioni di euro per la rescissione col Barcellona, cosa che potrebbe alzare notevolmente il prezzo del cartellino (il valore del prestito del giocatore si aggira attorno ai 10-12 milioni di euro). E non solo. Pep Guardiola crede molto nell’attaccante di appena 20 anni, anche se non gli ha concesso molti minuti nell’ultima stagione. E questa potrebbe essere la chiave dell’affare. Il ragazzo desidera giocare con continuità. Luis Enrique è affascinato dal suo talento e il ragazzo stima moltissimo il tecnico asturiano. Inoltre anche il padre del calciatore, che fa il talent scout per il Barcellona, avrebbe dato il suo placet al trasferimento. Per la Roma potrebbe essere un colpo sensazionale considerando le potenzialità del piccolo recordman di origine serba. La cosa certa è che a breve si incontreranno Sabatini e Andoni Zubizarreta, general manager dei catalani. Da questa riunione si capirà quale maglia vestirà il ragazzo nella prossima stagione.

  • Rossi non andrà al Barcellona, lo dice il procuratore

    Rossi non andrà al Barcellona, lo dice il procuratore

    Con Alexis Sanchez ad un passo dal Barcellona, come lui stesso avrebbe dichiarato ai  compagni di squadra nel ritiro della Nazionale cilena, si allontana il possibile arrivo in blaugrana di Pepito Rossi, l’attaccante Azzurro attualmente in forza al Villarreal. Lo ha precisato l’agente del calciatore, Federico Pastorello, che fa i conti in tasca al club catalano in vista dei possibili sviluppi della trattativa.

    © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Infatti, se il Barcellona – come sembra – ha offerto trenta milioni di euro all’Udinese per l’acquisto di Sanchez ed ha intenzione di spendere per la presente sessione di mercato in totale 45 milioni di euro, pare poco realistico che possa acquistare anche Giuseppe Rossi. Il procuratore, però, precisa che, in realtà, non tutti i mali vengono per nuocere perchè da questa vicenda emerge come il club blaugrana non avesse un reale interesse per l’attaccante italo canadese, poichè l’acquisto dell’attaccante dell’Udinese risulterebbe come “prima scelta” rispetto a quello di Rossi e, dunque, è meglio rivolgersi altrove per conoscere la prossima destinazione del suo assistito, anche perchè il procuratore da dieci giorni non ha più notizie degli emissari del club catalano. Oppure, continua Federico Pastorello, è possibile anche che Giuseppe Rossi rimanga ancora un altro anno al Villarreal, dove si trova molto bene, e dove si sente valorizzato in pieno, anche per avere la garanzia di giocare con continuità, in vista della convocazione ai prossimi Europei 2012. Il raffreddarsi della pista blaugrana, però, potrebbe incoraggiare anche le big del nostro calcio a farsi avanti per l’attaccante. Quel che è certo, comunque sia, è che qualsiasi club fosse interessato all’acquisto di Rossi deve mostrare pienamente il suo interessamento: altrimenti, “non se ne farà nulla”.