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  • Pedro stende il Siviglia, Supercoppa al Barça

    Pedro stende il Siviglia, Supercoppa al Barça

    L’uomo del destino, forse alla sua ultima partita con la maglia del Barcellona, l’uomo che già nel 2009 aveva permesso ai blaugrana di vincere una Supercoppa Europea ai tempi supplementari segnando al 115°, si è ripetuto ieri sera nella folle ma stupenda sfida di Tbilisi tra i catalani ed il Siviglia, l’uomo della provvidenza è sempre lui: Pedro Rodriguez.

    Partito dalla panchina, nonostante l’assenza di Neymar colpito dalla parotite, Pedro ha saputo sfruttare i minuti che gli ha concesso Luis Enrique riconsegnando una Coppa al Barcellona che sembrava stesse sfuggendo via dopo esser stata saldamente tra le mani di Messi e compagni per quasi un’ora di gioco.

    L'esultanza di Pedro | Foto Twitter
    L’esultanza di Pedro | Foto Twitter

    Vince il Barcellona ma non si possono non fare i complimenti ad un Siviglia che dopo esser passato subito in vantaggio dopo 3 minuti, ha preso 4 schiaffoni ma non si è arreso andando a riequilibrare il match sul 4-4 ed avendo negli ultimi istanti pure due palloni per trovare il gol del 5-5.

    Veniamo al racconto di una stupenda finale di Supercoppa Europea.

    La partenza del Siviglia è subito super con Banega che, al minuto 3, realizza un calcio di punizione con una perfetta conclusione. Neanche il tempo di esultare che al 7° Messi replica all’avversario con la stessa arma, calcio di punizione e sinistro dove Beto non può arrivare. La serata della Pulce però è appena iniziata e al quarto d’ora Messi realizza nuovamente su punizione per il vantaggio del Barça. Gli andalusi incassano il colpo ed il Barcellona prende in mano la gara, andando pure a trovare il terzo gol sul finale di frazione, Suarez elude il fuorigioco, si presenta solo davanti a Beto che però è super a respingere, l’uruguyano riprende palla e serve l’inserimento di Rafinha che con un tocco supera il portiere avversario.

    L’inizio della ripresa sembra mettere il definitivo sigillo alla gara con Suarez che al 53°, ben servito da Busquets, non sbaglia davanti a Beto. Pare tutto finito ma qua esce l’orgoglio del Siviglia che prima accorcia con una perfetta ripartenza finalizzata da Reyes al 57°, poi si avvicina ulteriormente con il rigore, concesso per fallo di Mathieu su Vitolo, trasformato da Gameiro al 71°. Non è finita qua perchè gli uomini di Luis Enrique paiono in difficoltà, anche per l’uscita per infortunio di Iniesta, ed Emery, che dopo essersi giocato la carta Konoplyanka sul 2-4, si gioca anche quella Immobile e l’azzardo paga perchè l’ex granata sfrutta un errore di Bartra e piazza un assist vincente per l’ucraino ex Dnipro che spinge in porta il 4-4. Messi potrebbe evitare i supplementari ma stavolta le sue punizioni non si rivelano vincenti.

    Nell’extratime il gioco lo comanda il Barcellona anche per un Siviglia molto stanco, e al 115° un’altra punizione di Messi vale il gol del 5-4, la pulce calcia ma colpisce la barriera, il pallone gli ritorna e l’argentino lascia partire un gran tiro che costringe Beto alla respinta corta, sul pallone si avventa Pedro che da due passi segna. Il Siviglia cerca di reagire ma prima Coke, lasciato solissimo, colpisce di testa spedendo di un soffio a lato e poi Rami, con un colpo di ginocchio, non riesce a concretizzare un bel cross di Immobile. Finisce così, 5-4 per il Barça con Pedro che nella sua, probabile, ultima recita in maglia Blaugrana, nella notte di Tblisi diventa la stella più brillante.

    Il Barça con la Supercoppa Europea | Foto Twitter
    Il Barça con la Supercoppa Europea | Foto Twitter

    BARCELLONA – SIVIGLIA 5-4 d.t.s. (3° Banega (S), 7°, 15° Messi (B), 44° Rafinha (B), 53° Suárez (B), 57° Reyes (S), 72° rig. Gameiro (S), 81° Konoplyanka (S), 115° Pedro (B))

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Mascherano (93° Pedro), Mathieu; Rakitić, Busquets, Iniesta (62° Sergi Roberto); Messi, Suárez, Rafinha (78° Bartra).

    Allenatore: Luis Enrique.

    Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Rami, Krychowiak, Trémoulinas; Krohn-Dehli, Banega; Reyes (67° Konoplyanka), Iborra (79° Mariano), Vitolo; Gameiro (79° Immobile).

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Busquets (B), Dani Alves (B), Mathieu (B); Immobile (S), Krohn-Dehli (S), Krychowiak (S).

     

     

  • Juve sogno Triplete finito, a Berlino trionfa il Barça

    Juve sogno Triplete finito, a Berlino trionfa il Barça

    L’analisi è piuttosto semplice, hanno vinto i più forti.

    Non è bastata una Juve con tanto cuore e tanto orgoglio a fermare quella che si può definire la squadra più forte del mondo.

    Il Barcellona ha giocato la solita grande partita offensiva, ha trovato subito il vantaggio ma dopo il pari di Morata ad inizio ripresa è sembrata una squadra in difficoltà, poi però dopo un contatto in area non fischiato a Pogba è partita una ripartenza che ha permesso a Suarez di trovare il gol del 1-2.

    C’è da fare comunque i complimenti a Massimiliano Allegri che ha mandato in campo una squadra orgogliosa che ha cercato di tenere in bilico la sfida e lo ha fatto sino al 96° quando poi Neymar l’ha chiusa.

    Fa festa il Barcellona che completa il suo secondo storico Triplete, la Juventus ci riproverà l’anno prossimo.

    La gioia del Barcellona | Foto Twitter
    La gioia del Barcellona | Foto Twitter

    Veniamo al racconto di questa finale.

    Tutto confermato nelle due formazioni, Allegri schiera regolarmente Barzagli al fianco di Bonucci al centro della difesa, centrocampo titolare e coppia d’attacco formata da Tevez e Morata.

    Come detto formazione titolare anche per Luis Enrique che recupera Iniesta e lo schiera a centrocampo con Rakitic e Busquets. Davanti il trio delle meraviglie MSN: Messi-Suarez-Neymar.

    La Juventus prova a partire forte e mette pressione al Barcellona, i blaugrana però non si scompongono e al 4° con una bella azione Iniesta appoggia il pallone a Rakitic che da due passi segna. La Juve sul primo momento incassa il colpo poi pian piano, grazie ad un volenteroso Morata, cerca di creare pericoli, Vidal, servito dall’ex Real, calcia alto. Replica Neymar che però calcia oltre la traversa. Al 13° brutta palla persa in uscita dalla Juventus e Buffon compie un miracolo sul tiro a botta sicura di Dani Alves. Il Barcellona comanda il gioco la Juve prova qualche ripartenza ma senza creare grossi pericoli. I Bianconeri provano a crescere riaumentando la pressione ma a parte qualche svarione nell’inizio della manovra, il Barça non rischia. Nel finale di tempo doppia occasione per Suarez, primo tiro fuori, secondo respinto da Buffon in corner. Il primo tempo si chiude con il Barcellona avanti per 1-0.

    Si riparte e dopo un corner della Juventus, il Barcellona riparte veloce, Suarez calcia a botta sicura ma Buffon dice no. Il Barça continua a giocare alla grande e sfiora in un paio di occasioni il gol. Al 55° il pareggio bianconero, ter Stegen è super su Tevez ma arriva Morata che da due passi pareggia. Il gol sembra spaventare i blaugrana e dare fiducia alla Juve. Al 67° Pogba chiede un calcio di rigore, Cakir non concede e sulla ripartenza Messi lascia partire un tiro che Buffon non trattiene, arriva Suarez e riporta avanti i suoi. Al 71° Neymar troverebbe anche il gol del 3-1 ma devia il pallone con la mano, gol annullato. Allegri prova le carte Llorente e Pereyra per cercare il pareggio. Non bastano nemmeno i minuti di recupero, anzi al 97° Neymar in contropiede segna il terzo gol. Vince il Barcellona spegnendo i sogni della Juventus.

     

    JUVENTUS – BARCELLONA 1-3 (4° Rakitic (B), 55° Morata (J), 68° Suarez (B), 97° Neymar (B))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Evra (89° Coman); Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal (79° Pereyra); Tevez, Morata (85° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Dani Alves, Mascherano, Pique; Jordi Alba; Rakitic (91° Mathieu), Busquets, Iniesta (78° Xavi); Messi, Suarez (94° Pedro), Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Cakir

    Ammoniti: Vidal (J), Pogba (J), Suarez (B)

  • Orgoglio Bayern ma a Berlino va il Barcellona

    Orgoglio Bayern ma a Berlino va il Barcellona

    L’impresa di ribaltare il risultato dell’andata era una vera e propria impresa per il Bayern Monaco. I tedeschi ci hanno creduto sino al 14° quando, in vantaggio grazie al gol di Benatia, sono stati raggiunti dal pareggio del Barcellona confezionato da Messi-Suarez-Neymar con la finalizzazione proprio del brasiliano.

    L'esultanza di Neymar | Foto Twitter
    L’esultanza di Neymar | Foto Twitter

    Suarez-Neymar si sono poi ripetuti al 29° timbrando in sostanza il biglietto per la finale.

    I tedeschi però a questo punto hanno tirato fuori tutto l’orgoglio andando a ribaltare il risultato e uscendo quantomeno vincenti dall’Allianz Arena.

    Il Barcellona va a Berlino e attende di conoscere domani se in finale sarà Clasico o sfida con la Juventus.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due allenatori non cambiano niente rispetto alla gara del Camp Nou, in campo vanno gli stessi 22 protagonisti dell’andata.

    Il Bayern prova a partire forte ma il Barcellona non si spaventa ed anzi è Rakitic con un perfetto inserimento a costringere Neuer ad una bella parata. I tedeschi ci provano e al 7° da calcio d’angolo, Benatia svetta da solo e batte ter Stegen rendendo la gara ancora più viva. Il gol carica il Bayern che avrebbe un’altra potenziale occasione con Lewandowski ma il Barcellona chiude e al 14° trova il pareggio, palla in profondità di Messi per Suarez che la gira per Neymar che da due passi supera Neuer. I bavaresi, pur consapevoli dell’impresa impossibile si lanciano comunque in avanti e al 19° Müller di testa impegna ter Stegen. Il Barcellona prova ad addormentare il gioco, il Bayern avrebbe due ghiotte chance per riportarsi in vantaggio ma LewandowskiMüller falliscono. Non fallisce invece Neymar che riceve ancora una volta da Suarez e batte nuovamente Neuer al 29°. Nel finale di tempo diventa protagonista ter Stegen, prima con un balzo che mette in corner un colpo di testa di Schweinsteiger e poi con un miracolo su una violenta conclusione da vicinissimo di Lewandowski. Il primo tempo vede chiudere i catalani avanti per 2-1.

    Si riparte con Pedro che prende il posto di Suarez e con il Bayern che d’orgoglio tenta quantomeno di vincere ma gli uomini di Luis Enrique controllano agevolmente. Il gol del pareggio arriva al 59° con Lewandowski che, appena dentro l’area, controlla e lascia partire il tiro vincente. Il Bayern però a questo punto vuole vincerla e al 74° Müller trova il tiro piazzato che porta in vantaggio i suoi. I bavaresi s’illudono per qualche minuto di poter compiere l’impresa ma in sostanza non c’è il tempo, ne la forza. Il Bayern Monaco vince ma è una vittoria amarissima, a Berlino va il Barcellona.

     

    BAYERN MONACO – BARCELLONA 3-2 (7° Benatia (Bay), 14°, 29° Neymar (Bar), 59° Lewandowski (Bay), 74° Müller)

    Bayern Monaco (4-4-2): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Bernat; Xabi Alonso, Lahm (67° Rode), Thiago Alcantara, Schweinsteiger (87° Javi Martinez); Lewandowski, Müller (87° Gotze).

    Allenatore: Guardiola.

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Mascherano, J.Alba; Busquets, Iniesta (74° Xavi), Rakitić (71° Mathieu); Suárez (46° Pedro), Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Rafinha (Bay), Thiago Alcantara (Bay), Rakitic (Bar), Lewandowski (Bay), Xabi Alonso (Bay), Rode (Bay), Pedro (Bar)

  • Messi incanta il Camp Nou, Bayern battuto 3-0

    Messi incanta il Camp Nou, Bayern battuto 3-0

    Un alieno, un fenomeno, una divinità del calcio, non esistono praticamente più aggettivi per definire Leo Messi. Il numero 10 del Barcellona questa sera nella finale di Champions League ha messo in mostra tutto il suo talento andando prima a sbloccare la gara con un tiro potente e piazzato e poi a sigillarla con un gioiello di rara bellezza, sia per la finta che stende Boateng, sia per il dolce dolce tocco sotto che supera Neuer. Nel recupero c’è gloria anche per Neymar che piazza il 3-0.

    Una vittoria che fa sorridere Luis Enrique e che rende amaro il primo ritorno da rivale di Pep Guardiola al Camp Nou. L’allenatore dei bavaresi ha però poco da rimproverare ai suoi. Il Bayern se l’è giocata discretamente, anche per merito di Neuer, sino al 77° quando Messi ha deciso di trascinare i suoi verso la finale di Berlino.

    Il tocco vincente di Leo Messi | Foto Twitter
    Il tocco vincente di Leo Messi | Foto Twitter

    Il Barcellona pare avere un piede in finale, al ritorno di certo ci sarà la reazione dei tedeschi ma con un Messi così, Luis Enrique può sorridere.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Luis Enrique deve rinunciare a Mathieu e schiera i suoi con un 4-3-3 con Iniesta, Rakitic e Busquets a centrocampo e il trio di fenomeni davanti: Neymar, Suarez e Messi. 

    Guardiola, che deve rinunciare a Robben, Ribery ed Alaba, risponde con una difesa che sulla carta sembra a 4 ma che in realtà sul campo può anche posizionarsi a 3. In avanti Lewandowski e Müller, panchina per Götze.

    La partenza è vivace ed equilibrata, poi il trio del Barça si scatena e Suarez costringe ad un miracolo Neuer al 12°. Passano pochi minuti ed è Neymar ad avere la palla buona ma la difesa del Bayern salva in corner. Guardiola capisce che la difesa a 3 può essere disastrosa e allora passa a 4 dietro. Cambiato schema i tedeschi hanno subito una super occasione, Müller si libera e mette in mezzo per un solissimo Lewandowski che però non arriva bene sul pallone e tocca fuori. I blaugrana riprendono in mano la sfida e ripartono a tutta velocità creando grattacapi alla difesa bavarese. Al 38° Neuer torna ad esser super neutralizzando una conclusione ravvicinata di Dani Alves. Non ci sono molte altre emozioni, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e il Bayern ha subito una potenziale chance, da un rimpallo la palla finisce a Lewandowski, Dani Alves è costretto alla trattenuta da giallo per fermarlo, ma causa una punizione dal limite che Xabi Alonso non sfrutta. E’ un altro Bayern, più aggressivo, più propositivo che soffre meno il Barcellona e prova anche a pungere. Il Barça però ha il trio di fenomeni e quando decidono di accendersi creano grossi pericoli, prima Messi va al tiro, blocca Neuer, poi Neymar s’inventa uno slalom fermato sul più bello. La gara si mantiene viva, equilibrata e su ritmi alti. Al 77° il Barcellona passa, brutta palla persa in uscita dal Bayern, recupera Dani Alves, palla per Messi che lascia partire un tiro che fulmina Neuer. Questo però è solo l’antipasto, passano solo 3 minuti e la pulce s’inventa un gioiello, dribbling secco che mette a sedere Boateng in area e pallonetto dolcissimo su Neuer che cercava di chiudergli lo specchio. I tedeschi non cercano di limitare il 2-0, cercano il gol del possibile 1-2 ma incassano il contropiede finalizzato da Neymar che davanti a Neuer non sbaglia. Finisce 3-0, il Bayern crolla mentre il Barcellona sente sempre più vicina la finale di Berlino. 

     

    BARCELLONA – BAYERN MONACO 3-0 (77°,80° Messi, 93° Neymar)

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Daniel Alves, Piqué, Mascherano (88° Bartra), Jordi Alba; Rakitić (82° Xavi), Busquets, Iniesta (87° Rafinha); Suárez, Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Bayern Monaco (4-4-2): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Lahm; Alonso, Thiago, Schweinsteiger, Bernat; Müller (78° Götze), Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Xabi Alonso (Bay), Dani Alves (Bar), Benatia (Bay), Bernat (Bay), Piqué (Bar), Neymar (Bar)

  • Uragano Bayern sul Porto, Barça tutto facile

    Uragano Bayern sul Porto, Barça tutto facile

    Un vero e proprio uragano si abbatte sul Porto di Lopetegui.

    Non si tratta di un fenomeno meteorologico, a Monaco la squadra di Pep Guardiola, criticatissima dopo la sconfitta della scorsa settimana in Portogallo, distrugge gli avversari con 5 gol segnati nei primi 40 minuti. Il Porto trova il gol della bandiera nella ripresa con Jackson Martinez e poi subisce la punizione di Xabi Alonso che fissa il definitivo 6-1.

    Nell’altra gara, al Camp Nou, il Psg aveva bisogno di un vero e proprio miracolo per ribaltare il 3-1 casalingo subito dal Barcellona. Anche in Spagna però non c’è stato nulla da fare, i padroni di casa hanno fatto la gara e l’hanno chiusa in mezz’ora con la doppietta di Neymar.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo da quella dell’Allianz Arena.

    BAYERN MONACO – PORTO

    Il Bayern deve rimontare due gol ma Guardiola è costretto ancora una volta a rinunciare a pezzi pregiati come Benatia, Robben, Ribery, Alaba e Schweinsteiger. Lopetegui risponde con il suo 4-3-3 confidando nella verve di Quaresma e nel talento di Martinez. 

    I tedeschi partono subito forte e dopo un palo colpito da Lewandowski sbloccano la gara con Thiago Alcantara al 14°. La rete mette in discesa la sfida per i bavaresi che al 22° raddoppiano con il colpo di testa di Boateng e poi calano il tris al 28° con Lewandowski. Passano solo 7 minuti ed il Bayern cala il Poker con la conclusione di Muller che, deviata, inganna Fabiano. Non è finita qua perchè dopo una bella azione sulla destra, la palla giunge a Lewandowski che controlla e fa partire il diagonale vincente, è il 40° ed il Bayern si porta sul 5-0, il Porto è annientato.

    L'esultanza dei calciatori del Bayern Monaco | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori del Bayern Monaco | Foto Twitter

    Nella ripresa Lopetegui da spazio a Ruben Neves per Quaresma ma la gara non cambia, i tedeschi controllano e già dopo pochi minuti sfiorano il 6-0 con Gotze. Ci si aspetta quantomeno l’orgoglio dei portoghesi e la rete arriva, la firma il solito Jackson Martinez al 73°. Il gol accende il colombiano che poco dopo ha la palla del clamoroso 2-5 ma calcia fuori di poco. Se c’era una minima speranza per i biancoblu, si spegne al 87° quando Marcano prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Sulla susseguente punizione Xabi Alonso fa partire una traiettoria che s’infila alle spalle di Fabiano per il 6-1. Finisce qua, il Bayern s’impone sul Porto con un punteggio tennistico e vola in semifinale.

    BAYERN MONACO – PORTO 6-1 (14° Thiago Alcantara (B), 22° Boateng (B), 28°, 40° Lewandowski (B), 35° Muller (B), 73° Martinez (P), 88° Xabi Alonso (B))

    Bayern Monaco (4-3-2-1): Neuer; Rafinha (72° Rode), Boateng, Badstuber, Bernat; Thiago Alcantara (90° Dante), Xabi Alonso, Lahm; Muller, Gotze (86° Weiser); Lewandowski

    Allenatore: Guardiola.

    Porto (4-3-3): Fabiano; Marcano, Martins Indi, Maicon, Reyes (Ricardo); Torres, Herrera, Casemiro; Brahimi (67° Evandro), Martinez, Quaresma (46° Ruben Neves).

    Allenatore: Lopetegui.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Herrera (P), Martinez (P), Ricardo (P), Badstuber (B)

    Espulsi: Marcano (P)

     

    BARCELLONA – PSG

    Impresa praticamente impossibile per il Psg che nella tana del Barcellona recupera Ibrahimovic e Verratti ma deve rinunciare a Thiago Silva. Luis Enrique invece schiera il miglior Barcellona con il trio delle meraviglie davanti composto da Suarez, Messi e Neymar. 

    La gara si mette subito sui binari giusti per il Barcellona perchè Iniesta slalomeggia a metà campo poi serve un pallone d’oro a Neymar che si libera di David Luiz, salta Sirigu e deposita in gol. Il Psg non riesce a reagire, la gara rimane in mano al Barça che al 34°  trova il raddoppio con il colpo di testa di Neymar solissimo in area. Il primo tempo si chiude sul 2-0.

    Nella ripresa il Barcellona controlla il gioco, il Psg ha una grossa occasione intorno al 60° ma Verratti calcia fuori. I blaugrana fanno girare palla cercando il 3-0, i parigini si rivedono al 73° con la conclusione di Ibrahimovic violenta ma respinta da ter Stegen. I padroni di casa decidono di non affondare e fanno girar palla facendo trascorrere il tempo. Non accade molto altro, il Barcellona in scioltezza sconfigge il Psg e raggiunge la semifinale.

    BARCELLONA – PSG 2-0 (13°, 34° Neymar)

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets (55° Sergi Roberto), Rakitic, Iniesta (46° Xavi); Suárez (75° Pedro), Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Psg (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Marquinhos, David Luiz, Maxwell; Verratti, Cabaye (66° Lucas), Matuidi (80° Rabiot); Cavani (79° Lavezzi), Ibrahimovic, Pastore.

    Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Moen.

    Ammoniti: David Luiz (P)

  • Champions: crolla il favorito Bayern, si impone il Barça

    Champions: crolla il favorito Bayern, si impone il Barça

    Serata scoppiettante in Champions League, i gol che sono mancati nelle sfide giocate ieri sera, sono arrivati nelle due gare andate in scena questa sera.

    C’è stato un risultato preventivabile, il netto successo del Barcellona a Parigi contro il Psg, ed uno decisamente inaspettato, il tonfo del Bayern Monaco in casa di un ottimo Porto.

    Il Porto ha sfruttato le assenze e gli errori del Bayern per riuscire a portare a casa un successo pesantissimo per 3-1 contro i tedeschi. Da segnalare la buona prova di Quaresma autore di una doppietta.

    A Parigi invece ha brillato la stella di Luis Suarez. L’attaccante uruguayano è stato autore di una doppietta fantastica. Il Psg invece ha pagato le assenze di Ibrahimovic, Motta e Verratti, oltre all’infortunio di Thiago Silva.

    Veniamo al racconto delle gare di questa sera.

    PORTO – BAYERN MONACO

    Ricardo Quaresma | Foto Twitter
    Ricardo Quaresma | Foto Twitter

    Il Porto realizza il colpaccio andandosi ad imporre su un Bayern Monaco privo di Benatia, Robben, Ribery e Schweinsteiger. La gara si mette subito bene per i padroni di casa che dopo poco più di un minuto si guadagnano un calcio di rigore: Jackson Martinez ruba palla a Xabi Alonso, si presenta davanti a Neuer e viene steso, giallo per il portiere tedesco e Quaresma trasforma. Passano pochi minuti e al 9° altro pasticcio difensivo dei tedeschi con Dante che si addormenta, Quaresma s’impossessa del pallone e appena davanti a Neuer lo batte. Il Bayern accusa il colpo, poi pian piano si rialza e comincia a costruire e al 28° arriva il gol di Thiago Alcantara che sembra rimettere sul binario giusto le cose.

    Nella ripresa ci si aspetta un assedio dei tedeschi che invece fanno un possesso palla sterile, prima vengono salvati da Neuer e al 65° commettono un altro pasticcio, lancio lungo del Porto, Boateng si fa scavalcare dalla traiettoria, alle sue spalle c’è Jackson Martinez che controlla, supera Neuer e deposita in rete. La reazione è troppo blanda e Fabiano non corre grossi pericoli, finisce 3-1. All’Allianz servirà un altro Bayern per cercare la rimonta.

    PORTO – BAYERN MONACO 3-1 (3°rig., 9° Quaresma (P), 28° Alcantara (B), 65° Martinez (P))

    Porto (4-3-3): Fabiano; Danilo, Maicon, Martins Indi, Alex Sandro; Herrera, Casemiro, Óliver Torres; Quaresma, Jakson Martínez, Brahimi.

    Allenatore: Lopetegui.

    Bayern Monaco (4-3-3): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Bernat; Lahm, Xabi Alonso, Thiago Alcântara; Müller, Lewandowski, Götze.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Velasco Carballo.

    Ammoniti: Neuer (B), Bernat (B), Casemiro (P),Alex Sandro (P), Lahm (B), Rode (B), Danilo (P)

     

    PSG – BARCELLONA

    Luis Suarez | Foto Twitter
    Luis Suarez | Foto Twitter

    Nel big match tra Paris Saint Germain e Barcellona sono le stelle blaugrana ad indirizzare gara, risultato e qualificazione. I padroni di casa, orfani di Ibrahimovic, Thiago Motta e Verratti, subiscono la buona partenza del Barcellona e vengono salvati dal palo sulla conclusione di Messi. Al 18° però la pulce si veste da AssistMan e manda in porta Neymar che segna il gol del vantaggio. Il Psg non di vede quasi mai ed anzi perde pure Thiago Silva per infortunio che viene sostituito da un David Luiz non al meglio.

    Nella ripresa i parigini provano a fare un po’ più la gara ma vengono puniti al 67° dal gioiello di Suarez che fa tunnel a David Luiz, supera Marquinhos, resiste a Maxwell e con un tiro sporco beffa Sirigu. Un tiro al volo di Cavani, parato da ter Stegen, illude il pubblico di casa perchè poco dopo il pistolero decide di ripetersi, altro tunnel a David Luiz e palla piazzata sotto l’incrocio per lo 0-3. Nel finale una conclusione di van der Wiel deviata da Mathieu rende meno amara la sconfitta del Psg ma al Camp Nou servirà un’impresa, il Barça pare già con un piede nelle semifinali.

    PSG – BARCELLONA 1-3 (18° Neymar (B), 67°, 79° Suarez (B), 82° van der Wiel (P))

    Paris Saint-Germain (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Marquinhos, Thiago Silva (21° David Luiz), Maxwell; Rabiot (65° Lucas), Cabaye, Matuidi; Lavezzi, Cavani, Pastore.

    Allenatore: Blanc.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Montoya (80° Adriano), Piqué, Mascherano, Alba; Rakitić (74° Mathieu), Busquets, Iniesta (53° Xavi); Messi, Suárez, Neymar

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Cabaye (P), Pique (B), Messi (B)

     

     

  • Barcellona ai quarti, Rakitic spiana la strada

    Barcellona ai quarti, Rakitic spiana la strada

    Il match di ritorno in programma al Camp Nou di Barcellona è una sfida tra due delle favorite alla vittoria finale in Champions League e rappresenta la perdita, per la competizione, di comunque un delle protagoniste.

    E’ in questo caso la squadra inglese a dover fare la partita per recuperare il risultato maturato a Manchester, infatti i Citizens persero 2-1 e quindi in Spagna dovranno fare di tutto per soverchiare il risultato, impresa non facile vista la facilità della squadra di Luis Enrique a creare palle gol.

    Luis Enrique non ha particolari problemi di formazione e può tranquillamente rischierare davanti il trio Neymar-Messi-Suarez, dove proprio quest’ultimo nella gara d’andata realizzò la doppietta per i blaugrana. Busquets non ce la fa e allora nella linea mediana viene dato spazio a Mascherano, mentre in difesa spazio a Mathieu in coppia con Pique. Pellegrini si aggrappa in avanti al suo leader Sergio Aguero che con la sua rete tiene in vita ancora i Citizens mentre in mezzo al campo ritrova Yaya Tourè che si posizionerà al fianco di Fernandinho.

    Ivan Rakitic spiana la strada del Barcellona | Foto Twitter
    Ivan Rakitic spiana la strada del Barcellona | Foto Twitter

    La partita inizia come previsto con qualche timido inizio di manovra da parte degli inglesi, ma il Barcellona quando prende la sfera fa subito paura. Al 6° minuto Neymar riceve un buon pallone in area piccola ed anticipa il tiro ma coglie solo il palo sinistro facendo scattare il primo campanello d’allarme per la difesa del City. Al tempo stesso questa prima azione inverte quello che sembrava scontato alla vigilia, il canovaccio del match prende tinte blaugrana e la squadra di Luis Enrique si prodiga per chiudere il discorso il prima possibile.

    L’azione avvolgente del Barcellona mette nervosismo agli inglesi che non riescono ad entrare in partita e questo porta già i primi cartellini gialli ai danni dei Citizens. Il vantaggio blaugrana matura al 31°, quando Ivan Rakitic raccoglie un buon pallone in area su assist di Messi e lo mette alle spalle di Hart proteso in uscita.

    La rete chiude momentaneamente la contesa, perché il Manchester City accusa il colpo e i padroni di casa controllano agevolmente, prima della fine del primo tempo Suarez potrebbe realizzare il raddoppio quando prende il pallone in area e calcia verso la porta avversaria scheggiando nuovamente il palo della porta difesa da Hart.

    La ripresa dopo quattro minuti mette in mostra nuovamente un Barcellona tranquillo ed in scioltezza, Messi va vicino al raddoppio ma gli viene negato dall’estremo portiere del City. Dopo un’ora di gioco il Manchester finalmente inizia ad essere più concreto e ne guadagna il match che diventa più gradevole, tuttavia sono sempre i blaugrana a rendersi più pericolosi, al 64° Messi servito benissimo in area calcia in bocca al portiere avversario.

    Il Manchester City con Yaya Tourè va vicino al pareggio due minuti dopo, ma il tiro scagliato dal centrocampista esce veramente di poco. I padroni di casa reagiscono e si rimettono a comprimere l’avversario, si rende pericoloso due volte con Neymar e  segna una rete con Alba ma che viene annullata per fuorigioco.

    Il City al 77° avrebbe l’occasione per pareggiare, quando Aguero ha a disposizione un calcio di rigore ma l’attaccante argentino si fa respingere il tiro da Ter Segen. Passa quindi ai quarti di finale meritatamente il Barcellona di Luis Enrique.

    BARCELLONA-MANCHESTER CITY 1-0 (1-0) – 31° Rakitic (B)

  • Dani Alves, come Spiderman si arrampica sul bus

    Dani Alves, come Spiderman si arrampica sul bus

    Una vittoria può dare alla testa, questo è certo, soprattutto se magari non stai attraversando un momento particolarmente esaltante e la tua squadra è sotto pressione ma nessuno si poteva aspettare che Dani Alves, dopo la vittoria in Copa del Rey contro il Villareal, fosse tanto felice da arrampicarsi sul tetto del pullman che porta la squadra all’aeroporto. La semifinale vinta e di conseguenza il passaggio alla finale della coppa spagnola, per il calciatore sembra proprio essere un motivo di particolare festeggiamento.

    Un festeggiamento che è stato immortalato in un video e che sta spopolando sul web e soprattutto sui principali siti iberici. Dani Alves è un professionista serio e sempre equilibrato che è molto difficile veder andare fuori dagli schemi per questo lascia sbalordito il pubblico che ha visto il filmato e soprattutto i due commentatori che visionano il video:

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    La squadra era diretta con il pullman dentro l’aeroporto verso il volo che l’attendeva per tornare a Barcellona, il resto del team sembra tranquillo nonostante la bella vittoria dei blaugrana per 1-3 contro il Villareal. Dani Alves tranquillamente si arrampica utilizzando i vari pali di sostegno che arredano l’interno dei bus, e arriva fino al tetto, poi sembra fare alcune flessioni a testa in giù come Spiderman in un film della serie.

    Dani Alves | Foto Twitter
    Dani Alves | Foto Twitter

    La partita contro il Villareal è stata un’ottima prova di carattere per la squadra di Luis Enrique che ha resistito all’aggressività del Villareal e si è portata in vantaggio subito con Neymar. I blaugrana non si sono nemmeno scomposti dopo il pareggio momentaneo di Dos Santos e grazie alle reti di Suarez e ancora di Neymar hanno chiuso il match con un perentorio 1-3 che rimette il morale di catalani in alto e permette l’approdo in finale di Copa del Rey.

    In finale, il 30 maggio prossimo, gli uomini di Luis Enrique dovranno vedersela contro l’Athletic Bilbao, come nel 2009 e nel 2012 dove in entrambi i casi sono usciti vincitori. Infatti i baschi hanno avuto ragione di un battagliero Espanyol per 0-2, togliendo ai catalani la possibilità di assistere ad un avvincente derby in finale.

     

  • Dybala: “Al Barcellona? Ci andrei a nuoto”

    Dybala: “Al Barcellona? Ci andrei a nuoto”

    Innocente come l’acqua che attraverserebbe se arrivasse un’offerta concreta, così Paulo Dybala, rivelazione della Serie A di quest’anno, risponde ad una domanda specifica posta in un’intervista da Radio Belgrano, emittente argentina che segue spesso i calciatori sudamericani che militano nel nostro campionato.

    L’intervista è stata ripresa dal Daily Mail che a sua volta, per via dell’interesse che hanno diversi club d’oltremanica sul giocatore del Palermo, segue passo per passo ogni vicenda che riguarda gli stesi nel Bel Paese.

    Paulo Dybala | Foto Twitter
    Paulo Dybala | Foto Twitter

    Paulo Dybala già precedentemente aveva fatto capire di preferire, qualora ci fossero le condizioni, i blaugrana o una squadra di Premier League in particolare il Manchester City che da lui sono sempre scelti anche per le partite con gli amici alla Playstation. Queste affermazioni erano apparse sul Guerin Sportivo il mese scorso ma erano state prese così come un sogno da parte di un ragazzo che si sta specchiando nel magico mare della notorietà calcistica.

    Nell’intervista più recente a Radio Belgrano, appunto, il Golden Boy rosanero mette subito le cose in chiaro:

    “Se aprirei ad un’eventuale offerta del Barcellona? Ci andrei a nuoto fino a Barcellona se arrivasse una loro chiamata. Non dovrei nemmeno cambiare la mia attrezzatura da nuoto, dopotutto avrei solo da attraversare il Mar Mediterraneo”.

    La domanda dell’emittente era specifica e riferita proprio alle sue dichiarazioni apparse sul Guerin Sportivo dove parlava di un sogno giocare nella squadra di Luis Enrique o in un team della Premier League. Secondo fonti di mercato Paulo Dybala è seguito in modo serrato da Manchester United, Manchester City, Juventus, Napoli e Borussia Dortmund ma l’ultima valutazione fatta da Zamparini (più di 50 milioni di Euro) ha lasciato interdetti tutti che ora stanno valutando.

    Intanto il ventunenne attaccante argentino a mezzo stampa si muove con questa dichiarazione d’amore per il Barcellona e sappiamo che quando c’è una trattativa di mercato ormai si deve fare i conti con tre parti in causa non più due, quindi Juventus e Napoli sono avvisate, in caso di offerta dai catalani non ci sarebbe storia, così come la valutazione di Zamparini potrebbe essere rivista al ribasso in caso di interessamento del team di Luis Enrique, proprio per volontà del giocatore.

    L’estate del mercato è ancora lontana ma pare che per Dybala e il Palermo si prospetti già un periodo molto caldo da seguire con attenzione.

  • Barcellona, ricorso respinto, il mercato resta bloccato

    Barcellona, ricorso respinto, il mercato resta bloccato

    Il Barcellona attendeva la risposta del ricorso presentato al Tas per lo stop al mercato inflitto dalla FIFA per alcune irregolarità da parte del club blaugrana relativamente al tesseramento di alcuni calciatori minorenni.

    Luis Suarez e Leo Messi | Foto Twitter
    Luis Suarez e Leo Messi | Foto Twitter

    Ciò che ha deciso il Tribunale di Losanna però lascia decisamente l’amaro in bocca al Barça. Il Tas infatti ha respinto la richiesta del Barcellona ed ha deciso di confermare la sanzione inflitta dal massimo organismo del calcio europeo, con due sessioni di calciomercato bloccate. Sanzione che proprio in attesa di questa decisione era stata sospesa e che aveva permesso al club catalano di poter tesserare Luis Suarez nello scorso calciomercato estivo.

    Il Barcellona ha violato le norme sulla tutela dei minori nelle accademie. Di conseguenza, la decisione della Fifa è confermata in pieno e la sanzione resta in vigore.

    Questo il comunicato del Panel del Tas presieduto da Petros Mavroidis.

    Dunque va complicandosi la situazione per il Barcellona che sino a Gennaio 2016 non potrà intervenire sul mercato e che dovrà anche pagare una multa da 450mila Franchi Svizzeri (circa 375mila Euro).

    Il club catalano però non è rimasto in silenzio ed ha prontamente emanato il seguente comunicato, nel quale il Barcellona si difende ritenendo spropositata la sanzione subita e mantenendo aperta la possibilità di rivolgersi ad altre sedi per vedere annullata questa punizione.

    Il Barcellona vuole manifestare il suo totale disaccordo con la decisione del Tas. Il club ha dimostrato in ogni grado di giudizio che condivide e appoggia la politica di tutela dei minori e la preoccupazione per il loro sviluppo e per la loro formazione. Gli errori che il club ha potuto commettere, e che ha riconosciuto di fronte alle autorità competenti, sono di tipo amministrativo e sono causate dal conflitto normativo esistente fra i regolamenti Fifa e la legislazione spagnola. Eravamo convinti di operare nel giusto. Per questo riteniamo la sanzione assolutamente sproporzionata. Quando le motivazioni della decisione del Tas verranno rese noto, il club le esaminerà e analizzerà le differenti opzioni legali, fra le quali la possibilità di appellarsi al Tribunale Federale Svizzero.