Tag: barcellona

  • Tegola Barça, Sanchez out 2 mesi

    Tegola Barça, Sanchez out 2 mesi

    Anticipo di campionato maledetto per il Barcellona: non è bastato il blackout tra il minuto 14 e 17 del secondo tempo che ha consentito alla Real Sociedad di recuperare le due reti di svantaggio nel giro di soli 3 minuti, a complicare ulteriormente i piani del tecnico Guardiola è l’infortunio subìto da Alexis Sanchez, mandato in campo dall’inizio per far riposare David Villa in vista dell’impegno di Champions League, al 32′ del primo tempo sul risultato di 2-0 in favore dei blaugrana.

    © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images
    Dall’infermeria non giungono buone notizie per l’ex attaccante dell’Udinese: dalle prime valutazioni Sanchez avrebbe riportato la lesione del muscolo ischio tibiale della gamba destra, oggi sono in programma ulteriori accertamenti per definire esattamente l’entità dell’infortunio. Per lui previsti dalle 6 alle 8 settimane di stop, il nazionale cileno dovrà quindi saltare obbligatoriamente il match di martedì con il Milan al Camp Nou. E’ il secondo infortunio stagionale per Sanchez che si era fermato a causa di uno stiramento rimediato durante il riscaldamento del ritorno della finale di Supercoppa spagnola contro il Real Madrid.

  • Liga: Barcellona bloccato, poker del Real

    Liga: Barcellona bloccato, poker del Real

    Serata negativa per il Barcellona che, oltre alla rimonta subìta in casa della Real Sociedad, perde Alexis Sanchez per infortunio. L’ex attaccante dell’Udinese ha riportato una lesione del muscolo della gamba destra che lo costringerà a stare lontano dai campi di gioco per almeno due mesi.

    © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images
    Per quanto riguarda la partita, si mette subito in discesa per i campioni d’Europa in carica che vanno sul doppio vantaggio già dopo 11 minuti di gioco con i gol di Xavi e Fabregas. La gara sembra chiusa ma nella ripresa la squadra di casa reagisce accorciando dapprima le distanze e poi trovando un insperato pareggio nel giro di 3 minuti con Griezmann che costringe Guardiola a gettare nella mischia Messi, lasciato in panchina in vista della gara di Champions League con il Milan di martedì. Del pari blaugrana ne approfitta il Real Madrid che stende al Bernabeu un buon Getafe. Dopo un ottimo avvio che porta il vantaggio firmato Benzema, la squadra di Mourinho soffre gli avversari che pareggiano con Miku. Nella ripresa ci pensano Ronaldo, su rigore, e ancora Benzema a riportare i blancos avanti prima che Miku accorci le distanze e che l’argentino Higuain fissi il definitivo punteggio sul 4-2 finale. Pari tra Villarreal e Siviglia, un 2-2 che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le squadre: in rete vanno Giuseppe Rossi e Ruben per i padroni di casa, di Negredo e Alexis le marcature degli ospiti. Chiude il sabato Valencia – Atletico Madrid. Risultati e marcatori 2 Giornata Liga 2011-2012 REAL SOCIEDAD – BARCELLONA 2-2 10′ Xavi (B), 11′ Fabregas (B), 59′ Agirretxe (R), 62′ Griezmann (R) VILLARREAL – SIVIGLIA 2-2 24′ Negredo (S), 35′ rig Rossi (V), 73′ Ruben (V), 86′ Alexis (S) REAL MADRID – GETAFE 4-2 14′ Benzema (R), 39′ Miku (G), 61′ rig Ronaldo (R), 70′ Benzema (R), 74′ Miku (G), 89′ Higuain (R) VALENCIA – ATLETICO MADRID domenica BETIS SIVIGLIA – MAIORCA RACING SANTANDER – LEVANTE OSASUNA – SPORTING GIJON RAYO VALLECANO – SARAGOZZA ESPANYOL – ATHLETIC BILBAO lunedì MALAGA – GRANADA

    CLASSIFICA

    Pos Squadre Pt G
    1. REAL MADRID 6 2
    2. BARCELLONA 4 2
    3. REAL SOCIEDAD 4 2
    4. SIVIGLIA 4 2
    5. VALENCIA 3 1
    6. MAIORCA 3 1
    7. BETIS SIVIGLIA 3 1
    8. RAYO VALLECANO 1 1
    9. ATHLETIC BILBAO 1 1
    10. LEVANTE 1 1
    11. ATLETICO MADRID 1 1
    12. OSASUNA 1 1
    13. GETAFE 1 2
    14. VILLARREAL 1 2
    15. RACING SANTANDER 0 1
    16. SPORTING GIJON 0 1
    17. MALAGA 0 1
    18. GRANADA 0 1
    19. ESPANYOL 0 1
    20. SARAGOZZA 0 1
  • Barcellona Neymar sgarbo “Real”

    Barcellona Neymar sgarbo “Real”

    Con l’avvento di Mourinho sulla panchina del Real Madrid la storica rivalità tra i Blancos e il Barcellona si è accentuata notevolmente sfociando spesso in episodi antisportivi e rovinando di conseguenza il blasone di due tra i club più prestigiosi d’Europa. In questo decenno il Barcellona ha avuto il sopravvento grazie ad una gestione societaria migliore ma sopratutto grazie all’esplosione dei tantissimi elementi della cantera capitanati da sua Maestà Lionel Messi.

    ©Christof Stache/Getty Images
    Per colmare il gap l’orgoglioso Florentino Perez non ha badato a spese ingaggiando il migliore allenatore al mondo e tantissimi to player tra cui spicca la stella di Cristiano Ronaldo. Per molti però il gap è ancora evidente tanto che il Real Madrid sembrava avesse messo le mani su Neymar, giocatore considerato l’astro del calcio per il prossimo futuro. Dal Brasile però arrivano clamorose indiscrezioni di un potenziale accordo tra il Barcellona e il Santos per il trasferimento del ragazzo alla corte di Guardiola a partire dal 2013 per la cifra di 60 milioni di euro. Il club si è precipitato subito a smentire con un lungo e dettagliato comunicato precisando di non esser pervenuto a nessun accordo verbale o cartaceo per Neymar. La realtà però vuole che qualcosa bolli in pentola tanto che le indiscrezioni vogliono una frizione tra l’agente del giocatore (Riberio) e la famiglia di Neymar. Rossell infatti per guadagnare il gap nei confronti del Real Madrid avrebbe scavalcato l’agente raggiungengo l’accordo con il padre di Neymar proprietario tra l’altro di una percentuale del cartellino.

  • Il calciomercato della Liga, il Real in difesa. Barça di qualità, rivoluzione Atletico

    Il calciomercato della Liga, il Real in difesa. Barça di qualità, rivoluzione Atletico

    Ancora una volta la Spagna si conferma al centro dei più grandi colpi del mercato estivo e vede una schiera di nuovi campioni pronti a darsi battaglia nella Liga. La squadra regina del mercato, neanche a dirlo, è il Barcellona di Pep Guardiola che ha riportato a casa Cesc Fabregas e si è assicurato uno dei migliori prospetti del calcio mondiale come Alexis Sanchez. Sarà interessante vedere come il tecnico blaugrana gestirà la truppa dei centrocampisti che vede oltre ai soliti Xavi e Iniesta (oltre al già citato Fabregas) il promettentissimo Thiago Alcantara e Sergio Busquets. In uscita i campioni d’Europa lasciano andare Milito all’Independiente e Bojan alla Roma di Luis Enrique.

    © Lluis Gene/Getty Images
    L’altra grande di Spagna, il Ral Madrid, si concede il lusso di piazzare due colpi in difesa: l’esterno portoghese Coentrao e il giovane difensore francese Varane, arrivati per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. A centrocampo Mourinho potrà contare sul giovane Nuri Shain, reduce dalla vittoria della Bunesliga con il Borussia Dortmund, e su Altintop arrivato a parametro zero. Lasciano invece la “Casa Blanca” Garay (Benfica), Canales (prestito al Valencia), Pedro Leon (prestito al Getafe), Gago (prestito alla Roma) ed il solito Drenthe (prestito all’Everton). Tra le altre squadre spicca sicuramente il nuovo Malaga degli sceicchi che piazza una serie di acquisti importanti come Santi Cazorla, proveniente dal Villareal, Joaquin dal Valencia, il regista argentino Diego Buonanotte, il francese Toulalan e riporta nella Liga Ruud Van Nistelrooy. Sempre nel “campionato degl’altri” cambia tanto l’Atletico Madrid che cede la coppia dell’Europa League composta da Aguero e Forlan e riparte da Radamel Falcao e Diego. Arrivano anche Arda Turan a centrocampo, Miranda in difesa e Adrian, attaccante ex Deportivo La Coruna. Da segnalare anche Zapata al Villareal, Albertazzi al Getafe, Chico al Maiorca e Ruiz al Valencia, tutti provenienti dalla Serie A.

  • Manita Barça, a segno Fabregas e Sanchez. Video

    Manita Barça, a segno Fabregas e Sanchez. Video

    Non che ce ne fosse bisogno visto che la forza del Barcellona è evidente e chiara a tutti ma per evitare fraintendimenti i blaugrana hanno deciso di darla al Real Madrid in primis e alle due squadre di Manchester in secundis. Il Barça ha ancora fame ed è ancora la squadra da battere.

    © Jose Lago/Getty Images
    I catalani nel posticipo del lunedi al Camp Nou sotterrano sotto un perentorio 5-0 il malcapitato Villareal di Pepito Rossi evidenziando una abissale differenza con una delle squadre migliori della Liga. Guardiola non può contare sulla difesa titolare viste le assenze di Dani Alves, Piquè, Puyol, Adriano e Maxwell e con Xavi inizialmente in panchina. Le assenze però non si sono viste e a brillare ancora una volta è Thiago Alcantara regista di centrocampo e goleador. E’ l’ennesimo prodotto della cantera a sbloccare la partita, poi è gioia per Fabregas al terzo centro in altrettante partite e per il “nostro” Nino Maravilla. Alla festa non poteva mancare Lionel Messi autore della doppietta finale servito alla perfezione dai piedi pensanti di Iniesta. Un tracollo per il Villareal e in qualche modo una ulteriore giustificazione per il Napoli sconfitto mestamente nel Gamper. [jwplayer config=”60s” mediaid=”93775″]

  • Prandelli “Italia in stile Barcellona”

    Prandelli “Italia in stile Barcellona”

    Cesare Prandelli ha le idee chiare. Vuole un’Italia che giochi bene a calcio. Per fare questo continuerà con la filosofia che contraddistingue il club più forte del mondo, il Barcellona: tanta qualità in mezzo al campo, gioco rapido e possibilmente di prima, schemi mandati a memoria, importanza del collettivo e fantasia da vendere. Nonostante la vera differenza tra la gli Azzurri e gli alieni Azulgrana risieda nel valore assoluto dei singoli, il ct della Nazionale è convinto di poter offrire spettacolo anche contro le isole Far Oer e la Slovenia (gare ufficiali di qualificazione agli Europei). Proprio come nell’ultima amichevole contro la Spagna quando l’Italia superò il maestro iberico attraverso le sue stesse tecniche.

    ©Claudio Villa/Getty Images
    MENTALITA’ BARCELLONA.E infatti “l’intenzione – afferma Prandelli – è quella di dare continuità allo schieramento con quattro centrocampisti e due attaccanti visto contro la Spagna”. Un modulo moderno e frizzante, ma che deve essere anche duttile per portare alla vittoria: “in settimana proveremo comunque anche qualcosa di diverso. Per questo ho richiamato Gilardino, vogliamo farci trovare pronti a tutte le soluzioni”. IL PROBLEMA.La preoccupazione del tecnico ex Fiorentina riguarda lo stato di forma dei suoi ragazzi. Complice il poco calcio giocato i convocati potrebbero subire un calo fisico. E a questo punto definisce lo sciopero dei calciatori come un “autogol” da una parte e dall’altra, cioè per la Lega e per l’Aic. E’ convinto comunque che i suoi giocatori non si faranno influenzare dalla vicenda e non prenderanno sotto gamba due partite abbordabili che arrivano con la qualificazione praticamente in tasca. CASSANO.“Il merito di questo inizio di stagione è suo, non mio” . Con queste parole Prandelli celebra un rapporto col barese che assomiglia sempre più ad un idillio. Il milanista sarà sicuramente tra gli undici titolari insieme al diavoletto Giuseppe Rossi. BALOTELLI. Il ct tocca anche l’argomento più delicato tra i suoi. “Per il momento non sta giocando, spero sia soltanto una scelta tecnica e non un problema fisico o psicologico. Certo chi gioca di più ha maggiori possibilità di essere qui, ma Balotelli nell’ultima convocazione ha fatto benissimo. E ci può aiutare anche a cambiare assetto tattico”. 

  • Supercoppa Europea: è sempre Barça, è sempre Messi

    Supercoppa Europea: è sempre Barça, è sempre Messi

    E sono 12 su 15. Ormai non fa più notizia il fatto che il Barcellona si sia aggiudicato 12 trofei sui 15 a cui ha partecipato, e ieri sera è stato ancora una volta Messi show. Nella splendida cornice del Louis II di Montecarlo, gli invincibili di Pep Guardiola hanno battuto per 2-0 un Porto mai domo, ma che alla fine s’è dovuto piegare alla netta superiorità tecnica dei blaugrana. In realtà i dragoes per 39′ hanno fatto una partita quasi perfetta, mettendo più volte in difficoltà gli avversari più quotati, con un pressing intraprendente e incessante sui palleggiatori di centrocampo Xavi e Iniesta. Le occasioni nel primo tempo non mancano, ci provano prima Moutinho e Guarin da fuori, ma Valdes si fa trovare pronto. Risponde il Barcellona con un pallonetto di Pedro che da dentro l’area manda alto, scegliendo la soluzione più avventata a tu per tu con Helton. Al 25′ è Hulk a portare pericolo alla porta avversaria, con un numero lascia sul posto Villa e mette in mezzo un cross pericoloso su cui nessuno del Porto riesce ad insaccare. Come detto la svolta avviene al 39′ quando Guarin dopo aver ecceduto nel dribbling a centrocampo appoggia un pallone suicida all’indietro che coglie il terzino Sapunaru in controtempo e libera Messi a tu per tu con Helton, da lì, la Pulce non sbaglia salta netto l’estremo difensore biancoblu e insacca a porta vuota. Si va al riposo con il Barcellona in vantaggio ma con un Porto che pare poter ribaltare la situazione o quanto meno ristabilire la parità dopo aver fatto Hara Kiri.

    © Jasper Juinen/Getty Images
    Nel secondo tempo ci si aspetta una reazione del Porto, o meglio un arrembaggio che porti al pareggio e di fatti così è, ma si tratta di un fuoco di paglia, solo Guarin prova a farsi perdonare l’errore del primo tempo e scaglia una bomba da fuori che Valdes respinge non senza difficoltà. L’offensiva dei lusitani s’interrompe qui, girandola di cambi e tanto palleggio Barça che riesce ad addormentare il gioco, ma chi si addormenta però è Abidal che in alcune giocate si dimostra eccessivamente sicuro di se stesso a tal punto da rischiare dei dribbling in area che al 70′ portano il Porto a protestare, invano, per un netto rigore che il difensore francese ha provocato con un intervento scoordinato. Passato lo spavento, e dopo l’espulsione per doppio giallo di Rolando, il Barcellona chiude l’incontro con una splendida combinazione Messi-Fabregas, con il primo a servire uno strepitoso assist e il secondo pronto ad inserirsi e a ritrovarsi a tu per tu con Helton a siglare il più semplice dei gol. 2-0 e la partita sembra essere conclusa, invece, c’è ancora tempo per assistere al espulsione di Guarin che chiude come peggio non può la sua gara e per il miracolo di Helton che chiude la porta ad Iniesta e ad un terzo gol che sarebbe stato una punizione troppo eccessiva per quanto fatto vedere dai dragoni portoghesi.

  • Sorteggi Champions: Milan Barça, Napoli serve un’impresa, Inter fortunata.

    Sorteggi Champions: Milan Barça, Napoli serve un’impresa, Inter fortunata.

    Champions League 2011-2012, nonostante lo slittamento della prima giornata di campionato, l’altro argomento importante della giornata di ieri è stato il sorteggio dei gironi della Coppa Campioni. L’Italia che nei preliminari ha perso la sua quarta squadra, ovvero, l’Udinese, che nonostante un ottimo gioco ha dovuto cedere il passo agli inglesi dell’Arsenal, s’è ritrovata con la sola Inter come testa di serie, con il Milan in seconda fascia e con il Napoli nell’ultima. Analizzando i diversi gironi in cui le nostre sono coinvolti è ovvio che viene da pensare quanto il compito di Inter e Milan, se si eccettua lo scontro con il Barça, sia abbastanza agevole, mentre molto più complicato sarà il rientro nella massima competizione europea per il Napoli di Mazzarri che si scontrerà con Bayern Monaco, Villareal e Manchester City, tre clienti tutt’altro che abbordabili per i partenopei. «Sono le prove generali, ben vengano queste sei partite bellissime» ha dichiarato il presidente De Laurentiis, commentando l’esito del sorteggio dei gironi. Come detto più fortunate le milanesi, su tutti l’Inter che dall’urna ha avuto in regalo: Cska Mosca, Lille, Trabzonspor, tre compagini che non renderanno facile il compito dei nerazzurri, ma che non si possono considerare come degli ostacoli insormontabili nella corsa agli ottavi. I cugini rossoneri, fatta eccezione per l’emozionante doppia sfida con i campioni in carica del Barça, se la vedranno con altre due compagini dalla scarsa tradizione europea e con un tasso tecnico nettamente inferiore rispetto a quello dei campioni d’Italia, stiamo parlando del Bate Borisov vincitore del campionato bielorusso e del  Viktoria Plzen prima in classifica nello scorso campionato ceco. A quanto pare l’onere di tenere in alto i colori italiani anche negli ottavi ricadrà ancora una volta sulle due milanesi, che dal dopo calciopoli sono le uniche che hanno regalato qualche soddisfazione europea al bel paese.

    ©Getty Images
    Osservando gli altri gironi è facile vedere come il compito per i vice campioni del Manchester United dovrebbe essere più facile del previsto con il solo Benfica a rendere le cose più complicate, con il Basilea e il modesto Otelul Galati, compagine rumena, a completare il girone. Nel girone D il Real di Mou, non dovrebbe aver problemi con la bestia nera Lione esorcizzata l’anno scorso e l’Ajax e la Dinamo Zagabria a fare da sparring partner. Nel girone E sarà probabilmente lotta a due tra il nuovo Chelsea di Villas Boas e il Valencia, con il Leverkusen a fare da guasta feste e il Genk destinata a vivere da Cenerentola l’esperienza europea. Nel gruppo F Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia lotteranno per i due posti disponibili e l’Olympiacos che non vorrà di certo stare a guardare. E’ andata relativamente bene anche allo Zenit di Spalletti che affronterà un derby fra ex potenze sovietiche contro lo Shakhtar di Mircea Lucescu e se la vedrà anche contro i campioni d’Europa League e di Portogallo del Porto. Non dovrebbero essere un problema i ciprioti dell’Apoel Nicosia. Questa la composizione dei gironi della prima fase della Champions League, determinata dal sorteggio svoltosi a Montecarlo: Gruppo A Bayern Monaco (Ger), Villarreal (Spa), Manchester City (Ing), Napoli (Ita) Gruppo B Inter (Ita), Cska Mosca (Rus), Lilla (Fra), Trabzonspor (Tur) Gruppo C Manchester United (Ing), Benfica (Por), Basilea (Svi), Otelul Galati (Rom) Gruppo D Real Madrid (Spa), Lione (Fra), Ajax (Ola), Dinamo Zagabria (Cro) Gruppo E Chelsea (Ing), Valencia (Spa), Bayer Leverkusen (Ger), Genk (Bel) Gruppo F Arsenal (Ing), Marsiglia (Fra), Olympiacos Pireo (Gre), Borussia Dortmund (Ger) Gruppo G Porto (Ing), Shakhtar Donetsk (Ucr), Zenit San Pietroburgo (Rus), Apoel Nicosia (Cip) Gruppo H Barcellona (Spa), Milan (Ita), Bate Borisov (Bie), Viktoria Plzen (Cec)

  • Giallo in Spagna, Mourinho lascia il Real Madrid

    Giallo in Spagna, Mourinho lascia il Real Madrid

    Mourinho pronto a lasciare il Real Madrid. La boutade lanciata da “Mas Deporte”, magazine dell’emittente televisiva Canal + ha sconvolto in poche ore la stampa costringendo il portoghese a smentire in prima persona.

    ©Kevork Djansezian/Getty Images
    E’ noto però che lo Special One ha un rapporto non idilliaco nè con la stampa spagnola nè con il resto delle tifoserie ma i suoi modi da burbero ed irruenti che all’Inter ebbero tanto successo non riscuotono successo nemmeno tra i tifosi del Real Madrid. Mourinho non si sente protetto dalla sua società che spesso evita di commentare o addirittura prende le distanze dai suoi colpi di testa. L’ultimo in ordine di tempo è la follia nei confronti di Villanova e il presunto calcio a Fabregas nel return match di Supercoppa Spagnola contro il Barcellona. Al momento arriva la smentita ma alla fine della stagione in molti sono pronti a giurare in un addio al clun madrileno e prende sempre più corpo un suo ritorno in nerazzurro dove la sua assenza pesa sia in termini di risultato che mediatici.

  • Il Napoli crolla al Camp Nou ma non è una disfatta

    Il Napoli crolla al Camp Nou ma non è una disfatta

    Il Napoli fa il suo antipasto di Champions con la squadra migliore e come era prevedibile ne esce con le ossa rotte e confusa ma seppur i critici del pallone hanno alzato subito l’indice contro l’undici di Mazzarri la debacle non è una disfatta per tantissimi motivi che adesso proveremo ad analizzare.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Nell’affrontare il Gamper non si può non tenere in considerazione il fatto che gli azzurri solo sette anni fa giocavano in Lega Pro mentre adesso si apprestano a vivere le notti di Champions League ma inevitabilmente dovranno pagare lo scotto di una competizione difficilissima che va affrontata con umiltà ed esperienza. Ecco, siamo sicuri che la partita di ieri servirà a Mazzarri e a tutti giocatori più di una vittoria. Il secondo punto è che prender cinque gol dal Barcellona non è cosi impossibile, lo scorso anno li beccò il Real Madrid dello Special One e ancora oggi, lui, ne porta le conseguenze di un complesso di inferiorità netto e ingombrante. La cabala. Le italiane che hanno affrontato il Barcellona nel Trofeo Gamper negli ultimi anni ha rimediato sconfitte, anche l’Inter del Triplete subì una manita, ma poi trionfarano in Italia vincendo il campionato. Per l’orgoglioso e caldo napoletano consiglio di aver fiducia e per continuare ad alimentare il sogno chiudete gli occhi e pensate alla magia di Cavani al Camp Nou. [jwplayer config=”240s” mediaid=”92726″]