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  • Eurolega, Siena stende il Barça. Cantù travolta in Grecia

    Eurolega, Siena stende il Barça. Cantù travolta in Grecia

    Grandissima impresa della Montepaschi Siena che nel nono e penultimo turno di Eurolega ha la meglio sull’imbattuto (fino alla partita contro i toscani) Barcellona con il risultato di 77-74. Pesante KO invece per la Bennet Cantù che viene travolta in Grecia dall’Olympiacos (86-61 il finale), una sconfitta comunque indolore dato che la squadra italiana aveva già strappato settimana scorsa il pass per la qualificazione alle Top 16.

    Igor Rakocevic, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Ma torniamo alla Montepaschi che pur priva di molti giocatori importanti riesce ad infliggere al Barça la prima sconfitta stagionale nella massima competizione europea per club (lasciando al solo CSKA Mosca la nomea di squadra imbattuta fino a questo momento). Con questo successo i biancoverdi campioni d’Italia consolidano il secondo posto in classifica dietro proprio ai blaugrana che per la differenza canestri negli scontri diretti  manterranno comunque il primo posto nel girone D. L’impresa è ancora più dolce se si pensa che all’inizio dell’ultimo quarto Siena era sotto di ben 15 punti ed a 3 minuti dalla sirena finale erano 9 le lunghezze di svantaggio: poi lo show messo in piedi da Rakocevic ed Aradori che annichiliscono i campioni spagnoli con giocate d’autore. Alla fine sono 21 i punti di Rakocevic e 20 di Aradori, bene anche Zisis con 16 punti ed Andersen, autore di 6 soli punti ma con 12 rimbalzi. Per i catalani invece 22 punti di Erazem Lorbek. Siena, a quota 14 punti in classifica, tornerà sul parquet in Eurolega la prossima settimana, di scena in casa dell’Asseco Prokom, fanalino di coda del proprio gruppo.

    La Bennet Cantù invece crolla all’inizio del secondo quarto in Grecia e non riesce più a rialzarsi, con i biancorossi del Pireo che guidano ed amministrano la gara a proprio piacimento. A condannare il team di coach Andrea Trinchieri le grandi performance di Spanoulis, autore di 22 punti, di Printezis che chiude a quota 16 ed Hines (12 punti per lui). Per Cantù l’unico giocatore in doppia cifra è Micov che riesce a segnare 17 punti. Pur se indolore la sconfitta nega la possibilità alla squadra italiana  di portarsi da sola al comando del girone A, dato che ora c’è un quartetto formato proprio dai lombardi, dal Caja Laboral, dall’Olympiacos e dal Fenerbahce. Bennet e greci sono già qualificati per la seconda fase, gli ultimi 2 posti se li contenderanno turchi, spagnoli ed il Bilbao che segue ad una sola vittoria di distanza in classifica. Cantù tornerà a giocare in Eurolega tra una settimana, ospitando il Fenerbahce.

    Per quanto riguarda gli altri risultati della giornata rotondo successo dell’Unics Kazan nei confronti dell’Asseco Prokom con il risultato di 68-41: Kazan trascinato dall’ex Montepaschi Siena Henry Domercant autore di 18 punti ed 8 rimbalzi, tra i polacchi delude l’ex Benetton Treviso Donatas Motiejunas con soli 7 punti mentre l’unico giocatore in doppia cifra è Jerel Blassingame con 10 punti a referto. Successo vitale per il Gescrap Bilbao sul parquet del Fenerbahce, la partita termina 70-80 e grazie a questa vittoria i baschi restano in corsa per la qualificazione: decisivo D’or Fischer con 16 punti e 10 rimbalzi, inutili i 19 punti e 7 rimbalzi di Emir Preldzic per la squadra turca. Importante affermazione anche per lo Zalgiris Kaunas che battendo il Brose Baskets in trasferta si prende l’ultimo posto utile per il passaggio del turno nel girone B: nell’82-68 finale spiccano i 14 punti a testa di Weems e Kalnietis mentre Jankunas aggiunge 10 punti e 14 rimbalzi. Allo Zalgiris ora basterà battere nell’ultimo turno il fanalino di coda KK Zagabria in una comoda partita casalinga, mentre il Brose Baskets è atteso dalla proibitiva trasferta contro il Panathinaikos. Infine facile successo del Maccabi sull’Anadolu Efes per 96-57: 18 punti per Blu, 17 di Schortsanitis e 16 di Eliyahu, per i turchi un solo giocatore in doppia cifra, l’ex NBA Sasha Vujacic con 12 punti.

    Risultati nona giornata Eurolega:

    CSKA Moscow vs Panathinaikos 91-75
    GS Medical Park vs U. Olimpija 80-59
    KK Zagreb vs Unicaja 67-82
    EA7 Armani vs Belgacom Spirou 88-53
    Real Madrid vs Partizan mt:s 101-83
    Caja Laboral vs SLUC Nancy 90-55
    Unics vs Asseco Prokom 68-41
    Fenerbahce Ulker vs Gescrap BB 70-80
    Olympiacos vs Bennet Cantù 86-61
    Brose Baskets vs Zalgiris 68-82
    Maccabi Electra vs Anadolu Efes 96-57
    Montepaschi Siena vs Barcelona Regal 77-74

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-4
    Fenerbahce Ulker 5-4
    Caja Laboral 5-4
    Olympiacos 5-4
    Bizkaia Bilbao 4-5
    SLUC Nancy 3-6

    GROUP B
    CSKA Moscow 9-0
    Panathinaikos 6-3
    Unicaja 4-5
    Zalgiris Kaunas 3-6
    Brose Baskets 3-6
    KK Zagreb 2-7

    GROUP C
    Real Madrid 7-2
    Maccabi Electra 6-3
    Anadolu Efes 5-4
    Partizan mt:s 4-5
    Emporio Armani Milano 3-6
    Belgacom Spirou 2-7

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 8-1
    Montepaschi Siena 7-2
    Unics 6-3
    Galatasaray 4-5
    Asseco Prokom 1-8
    Union Olimpija 1-8

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • Mondiale per Club, Barcellona Al Sadd 4-0, finale contro il Santos

    Mondiale per Club, Barcellona Al Sadd 4-0, finale contro il Santos

    Come preventivato, sarà Barcellona – Santos la finale del Mondiale per Club 2011 che vedrà opposti i due fenomeni del calcio mondiale, Messi e Neymar. I blaugrana campioni d’Europa in carica infatti raggiungono nella finalissima della competizione i detentori della Coppa Libertadores passeggiando sull’Al Sadd, club arabo campione d’Asia, battendolo con un rotondo 4-0 in una gara senza storia e mai in discussione ma che allo stesso tempo ha privato i catalani di David Villa che ha subìto un brutto infortunio procurandosi, in uno scontro con un difensore avversario, la frattura della tibia della gamba sinistra. Una pessima notizia sia per l’attaccante spagnolo, principalmente, che per il Barcellona dal momento che Villa ne avrà per almeno 6 mesi prima di rientrare in campo e che oltre ad aver terminato la stagione rischia di saltare anche l’Europeo con la sua nazionale, la Spagna, che si terranno la prossima estate in Polonia e Ucraina.

    Barcellona | © TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images

    La squadra di Pep Guardiola, reduce dalla vittoriosa trasferta in campionato in territorio nemico in casa del Real Madrid che ha riaperto la Liga, domina il match, e non vi era alcun dubbio, con il solito possesso palla e chiudendo nella propria metà campo il povero Al Sadd che riesce a resistere per 25 minuti prima di capitolare e concedere il primo gol ai blaugrana grazie al pasticcio, con responsabilità da attribuire ad entrambi, tra il portiere Saquer e il difensore Belhadj che permettono ad Adriano di segnare la prima marcatura. Lo stesso terzino trova il raddoppio al 42′ con una conclusione mancina dal limite dell’area sul secondo palo con l’intervento dell’estremo difensore arabo non perfetto. In mezzo, al 35′, qualche istante prima dell’infortunio, Villa vede annullarsi un gol per fuorigioco.

    Nella ripresa il Barcellona dilaga, prima Messi trova il corridoio giusto per Keita che mette alle spalle di Saquer poi è Thiago Alcantara ad innescare l’inserimento di Maxwell, entrato in campo al posto dell’infortunato Abidal, a firmare il 4-0 definitivo mettendo in evidenza i limiti tecnici, comprensibili, del portiere dell’Al Sadd.

    Barcellona – Santos sarà quindi la finalissima, in programma domenica, del Mondiale per Club 2011, la sfida tra Lionel Messi e Neymar, l’argentino che si appresta a vincere il suo terzo Pallone d’Oro della sua carriera contro il brasiliano astro nascente del calcio sudamericano, l’erede di Maradona contro l’erede di Pelè, una sfida nella sfida.

    IL VIDEO DI BARCELLONA AL SAAD 4-0

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  • Barcellona, infortunio shock per David Villa. Il video

    Barcellona, infortunio shock per David Villa. Il video

    Il Mondiale per Club non è iniziato sotto la migliore stella per il Barcellona. Il dream team catalano pur avendo battuto con estrema facilità l’Al Saad conquistando l’accesso alla finale di domenica prossima perde per infortunio due giocatori in attacco: David Villa e Alexis Sanchez. A preoccupare di più sono le condizioni dello spagnolo uscito anzitempo nel match Al Saad Barcellona per la sospetta frattura della tibia. L’attaccante al 34′ del primo tempo, in un’azione d’attacco si è accasciato al suolo facendo subito pensare ad un infortunio importante e chiedendo lui stesso l’intervento della barella.

    David Villa infortunio al Mondiale per Club | &copyKazuiro Nogi/Getty Images
    La stagione di David Villa è ovviamente compromessa e il Barcellona dovrà fare a meno di lui per i prossimi sei mesi, tempo minimo indicato quest’oggi per il ritorno alle attività agonistiche. Una brutta tegola per Guardiola che considerato la mole d’impegni della sua squadra dovrà ipotizzare nuovi scenari tattici sia per la finale del Mondiale per Club attesissima per il confronto ravvicinato Messi vs Neymar che per il resto della stagione dove il Barcellona è impegnato nella rincorsa al Real Madrid nella Liga che nella riconquista della Champions League, rassegna che vede i catalani come assoluti favoriti.

    Preoccupazione anche per Vincente Del Bosque e la Spagna che dovrà difendere il titolo europeo in Polonia e Ucraina senza il suo migliore attaccante e con Fernando Torres lontano dalla condizione migliore. Il nome di David Villa oltretutto era iniziato a circolare nell’ambiente Inter per la prossima stagione, con Moratti e Branca pronti a puntare sullo spagnolo per dar un nuovo corso alle stagioni dell’Inter affidando la rinascita ad un attaccante di sicuro affidamento e con l’innato istinto del gol. Tanti i segni d’affetto con il Barcellona che aperto un post sul proprio sito ufficiale per permetter a sportivi e tifosi di scrivere i propri messaggi di affetto al giocatore.

    Il video dell’infortunio shock di David Villa al Mondiale per Club
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    Leggi anche:
    Mondiale per Club 2011: calendario e programma
    Neymar illumina il Santos e aspetta Messi

  • Neymar trascina il Santos. Oggi Al Sadd Barcellona

    Neymar trascina il Santos. Oggi Al Sadd Barcellona

    Fa il suo dovere Neymar illuminando il Santos nella semifinale del Mondiale per Club tornato quest’anno a disputarsi in Giappone. I brasiliani confermano le attese della vigilia superando i giapponesi del Kashiwa Reysol e guadagnandosi la finale in programma domenica prossima. La partita ha mantenuto un certo equilibrio solo per i primi venti minuti con i giapponesi bravi a limitare le invenzioni delle più talentuose stelle brasiliane non riuscendo però mai ad impensierirle in difesa. A sbloccare l’incontro ci voleva una giocata del singolo e non poteva che esser di Neymar il guizzo di qualità. Il “futuro Messi” finta il tiro e fa sdraiare il capitano Otami, conclusione a giro sul secondo palo dove Sugeno non può nulla. Neymar già in avvio aveva tentato di beffare il portiere giapponese ma la sua conclusione si era andata a stampare sul palo.

    Neymar protagonista in Giappone | © KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images
    Il Kashiwa Reysol non riesce più a tener il campo finendo in balia degli scatenati Danilo, Borges e Neymar mentre Ganso almeno nel primo tempo viaggia a fari spenti. Borges trova il raddoppio confermando la sua implacabilità sotto porta. Ad inizio ripresa Danilo sbaglia da ottima posizione e i giapponesi un pò a sorpresa riescono ad accorciare le distanze con Sakai che batte Rafael di testa su azione da calcio d’angolo. Il gol però risveglia il Santos che chiude la partita con una magistrale punizione di Danilo conquistando la finale.

    Kashiwa Reysol Santos 1-3 video highlights
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    Quest’oggi toccherà ad Al Sadd Barcellona giocare la seconda semifinale. Ovviamente sulla carta la partita sembra scontata tanto che l’allenatore della squadra di Doha ieri in conferenza stampa, scherzando ha chiesto la possibilità di schierare 15-16 giocatori per fermare lo strapotere di Messi e compagni. La partita inizierà alle 11:30 e vi proporremo gli aggiornamenti in diretta live. (premi F5 per aggiornare la pagina)

    IL TABELLINO
    BARCELLONA-AL SADD 4-0

    25′ e 43′ Adriano, 19′ st Keita, 36′ st Maxwell
    Barcellona (4-3-3): Valdes; Adriano, Puyol, Mascherano, Abidal (21′ st Maxwell); Thiago Alcantara, Keita, Iniesta; Pedro, Messi, Villa (39′ Sanchez, 25′ st Cuenca). A disp.: Pinto, Olazabal, Dani Alves, Busquets, Fontas, Dos Santos, Xavi, Fabregas, Jonathan. All.: Guardiola
    Al Sadd (4-3-3): M. Saqr; Mohammed, Lee Jung Soo, Koni, Abdulmajed; Albloushi (19′ st Al Yazidi), Abdulmajid, Belhadj; Al Khalfan, Niang, K. Keita (40′ st Al Haydos). A disp.: Al Sheeb, Naim, Fadlalla, Ali, Al Hamad, Al Haydons, Muhammad, Hassan, Afif, Saad, Leandro. All.: Fossati

    Arbitro: Osses

  • Champions League, aspettando il sorteggio

    Champions League, aspettando il sorteggio

    Venerdi 16 dicembre Inter, Milan e Napoli conosceranno il rispettivo ostacolo degli Ottavi finale di Champions League. Già da una settimana è iniziato il toto sorteggio affidandosi a precedenti, cabala e anche un po’ di scaramanzia, i dirigenti delle tre società ovviamente, per non tirarsi la zappa sui piedi, si sono trincerati dietro l’ormai consueta frase di rito “in Champions League un avversario vale l’altro” o ancora “agli ottavi è difficile trovare un avversario abbordabile”. In realtà non è così e pur rispettando tutti i possibili avversari occorre far gli scongiuri per aver un sorteggio abbordabile. Ricordiamo che al sorteggio parteciperanno 16 squadre divise in due fasce, la prima di cui fa parte anche l’Inter conterrà tutte le vincitrici degli otto gironi eliminatorie, nell’altro invece le seconde classificate. Dall’urna non potranno uscire scontri tra due squadre della stessa nazionalità e ovviamente nemmeno tra due squadre dello stesso girone eliminatorio.

    PRIMA FASCIA
    BAYERN INTER BENFICA REAL MADRID
    CHELSEA ARSENAL APOEL BARCELLONA
    SECONDA FASCIA
    NAPOLI CSKA MOSCA BASILEA LIONE
    BAYER L MARSIGLIA ZENIT MILAN

    Ovviamente per l’Inter non dovrebbero esserci grossi problemi considerato la possibilità di giocare il ritorno tra le mura amiche e il blasone degli avversari. Per l’undici di Ranieri come abbiamo già avuto modo di scrivere l’unico problema è lo stato di forma psicofisico della squadra adesso in crescita ma purtroppo sempre soggetto a cali di forma, proviamo ad analizzare le squadre e il loro cammino del possibile sorteggio Champions League Inter.

    Avversarie Inter  Basilea Lione Bayer Leverkusen Marsiglia Zenit S. Pietroburgo
    Xherdan Shaqiri talentino del Basilea | ©Fabrice Coffrini/Getty Images

    Basilea
    E’ riuscita nell’impresa di eliminare il Manchester United di sir Alex Ferguson. Squadra giovane ma con una precisa identità tattica e tanti giovani di sicuro avvenire. L’eroe dell’impresa è Heiko Vogel giovanissimo tecnico tedesco che dopo aver fatto le fortune del settore giovanile del Bayern Monaco è stato il secondo di Fink al Basilea ereditandone poi la panchina. Le individualità più spiccate sono quelle di Xhaka, Dragovic ma sopratutto Shaqiri destinato presto a palcoscenici più prestigiosi magari anche in Italia dove Napoli, Roma e Juventus non hanno mai fatto mistero di seguirlo.

    Lione
    Dopo il “papocchio” di Zagabria non meriterebbe di far parte delle 16 sorelle della fase finale di Champions League, i francesi però sono oramai un consuetudine della Champions League anche se non sembrano aver più la determinazione e la forza di qualche stagione fa. L’organico è abbastanza variegato e agli ottavi potrà tornare a contare sulla stella di Gourcuff spesso fermo in questo avvio di stagione per guai fisici. Il tecnico, è Remi Garde, arrivato ad inizio stagione e capace di dar nuova linfa ad un organico apparentemente non più coeso, con l’ex rossonero sono Lisandro Lopez, Bastos e Gomis lo zoccolo duro della squadra. Tra i giovani riscuote particolare interesse Gonalons spesso messo in orbita Juve da radiomercato.

    Bayer Leverkusen
    I tedeschi dopo qualche anno di letargo tornano nell’Europa che conta mettendo in serie difficoltà team avvezzi alla Champions League come Chelsea e Valencia. Sicuramente ancora non a livello di quel Bayer che centrò la finale nel 2001/2002 arrendendosi solo al Real Madrid dopo aver dato lezioni di calcio per tutto l’anno. La squadra di Robin Dutt non è spettacolare ma tatticamente perfetta e fa della coesione tra i reparti il suo punto di forza. Il veterano Ballack è sicuramente il faro della squadra ma un posto importante se lo è ritagliato anche il portiere Leno.

    Marsiglia
    L’undici di Deshamps è sicuramente una squadra da prender con le pinze. Classificatasi seconda grazie ad una straordinaria seconda parte del girone eliminatorio di Champions League ha tutte le carte in regole per recitare il ruolo di cenerentola della competizione. L’attacco dinamico si poggia sulla classe di Remy, ancora non del tutto espressa in questa stagione, e le intuizioni di Ayew sempre più decisivo dopo l’exploit in Sudafrica. Solido e di qualità il centrocampo con Lucho Gonzalez a ergersi per qualità e capacità balistiche. Il capitano e il simbolo del Marsiglia è però il portierone Mandanda spesso accostato al Milan.

    Zenit San Pietroburgo
    Diciamo la verità senza la qualificazione la stagione dello Zenit sarebbe stata fallimentare. La squadra di Spalletti ha però adesso una chance per salvare una stagione e metter in evidenza un potenziale al momento non del tutto espresso. Il tallone d’Achille sembra esser la difesa che tolto Criscito pare ancora acerba per una rassegna come la Champions League, il centrocampo invece è il fiore all’occhiello. In attacco la coppia formata da Danny a Kerzkahov prometteva spettacolo e gol ma al momento ha deluso.

    Il sorteggio Champions League per Milan e Napoli nasconde insidie ben maggiori, i rossoneri eviteranno il Barcellona mentre gli azzurri Bayern Monaco e ovviamente, come detto in precedenza l’Inter. Sulla carta l’avversario più abbordabile è l’Apoel Nicosia arrivato agli ottavi come sorpresa assoluta e obiettivamente di gran lunga inferiore per tasso tecnico alle altre 15 della fase finale della Champions League. Analizziamo il cammino delle possibili avversarie di Milan e Napoli agli ottavi di Champions League.

    Avversarie Milan/Napoli
    Bayern Monaco/Barcellona Real Madrid Chelsea  Arsenal Apoel  Benfica
    Ailton la "stella" dell'Aopel

    Apoel
    Come abbiamo detto più volte sarebbe il sorteggio migliore per Milan e Napoli. Sorpresa assoluta delle top 16 doveva recitare il ruolo di squadra materasso in un girone che comprendeva Zenit San Pietroburgo, Porto e Shakhtar Donetsk, ha invece ottenuto una qualificazione storica ma obiettivamente non sembra poter aspirare a nuovi traguardi. L’allenatore Ivan Jovanovic è diventato praticamente una stella raccogliendo la fama mai conosciuta da calciatore. Il giocatore più rappresentativo è l’attaccante brasiliano Ailton.

    Arsenal
    Ogni perde i suoi pezzi migliori rimanendo comunque una delle migliori realtà d’Europa per qualità e organizzazione di gioco. L’unione tra i Gunners e Wenger sembra oramai indissolubile tanto che il tecnico francese ne sposa la linea pur sapendo di non poter competere per la vittoria finale. Persi Fabragas e Nasri è Van Persie ad aver ereditato fascia di capitano e leadership in campo. Ha ottenuto la qualificazione senza particolari patemi d’animo.

    Benfica
    Altro step importante del calcio portoghese che in verità ha nel Benfica un’eccezione avendo nelle qualità dei singoli il punto di forza piuttosto che nell’organizzazione di squadra.  Jorge Jesus dopo essersi imposto lo Sporting Braga sta riscuotendo nuovi consensi, i talenti a dir il vero mai del tutto sbocciati son quelli argentini di Saviola e Aimar ma la qualità non manca anche nei piedi di Witsel corteggiatissimo dal Milan così come nel portiere ex Roma Artur.

    Didier Drogba l'anima del Chelsea | © Adrian Dennis/Getty Images

    Chelsea
    Dopo un avvio balbettante l’undici di Villas Boas ha espresso tutta la sua potenzialità. Squadra completa e ricca di talenti in ogni reparto che ha trovato quest’anno in Meireles e Mata la qualità che mancava negli anni scorsi ad Ancelotti. Tutto dipende però dalla permanenza di Didier Drogba, l’attaccante ivoriano infatti nonostante l’età non teme il confronto con giovane Fernando Torres imprimendo una carica diversa alla squadra con la sua personalità.

    Bayern Monaco
    Il girone con Manchester City, Napoli e Villareal poteva nascondere insidie ma i tedeschi hanno imposto la loro leadership facendo ricorso a tutta l’esperienza di un organico cresciuto negli anni e adesso vicino alla perfezione. Jupp Henyches  ha raccolto l’eredità di Van Gaal alla grande smussando forse l’integralismo del modulo dell’olandese adattando la sua squadra  a più situazioni di gioco che adesso la rendono imprevedibile. Gruppo roccioso e coeso annovera tantissime stelle, il valore aggiunto però è sempre Arjen Robben troppo spesso però alle prese con acciacchi fisici.

    Barcellona
    Vedere l’erede di Maradona, Lionel Messi, al San Paolo sarebbe un’emozione unica speriamo però di poterla vivere più lontano possibile. Il Barcellona è un pò l’incubo di tutti, squadra perfetta e apparentemente senza punti deboli. Guardiola poi in questa stagione per non perder la fame di vittoria e far calare la concentrazione la sta abituando a giocare con moduli diversi fino alla difesa tre con i centrocampisti usati in marcatura.

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  • Cristiano Ronaldo flop: il peggiore del Clasico

    Cristiano Ronaldo flop: il peggiore del Clasico

    Alla vigilia del Super Clasico spagnolo, fra Real Madrid e Barcellona al Santiago Bernabeu, il Real pensava fosse giunta finalmente “la volta buona” per interrompere il predominio blaugrana, nella Liga e nel calcio mondiale, anche in virtù della posizione di classifica dei blancos alla vigilia del super match.

    Cristiano Ronaldo flop nel Clasico | © Jasper Juinen/Getty Images
    Invece, i sogni di rivalsa di Josè Mourinho nei confronti di Pep Guardiola, e delle merengues nei confronti dei catalani, si sono sonoramente infranti sul secco 3 a 1 in rimonta (per la prima volta nella storia il Barca ha vinto un Clasico ribaltando il risultato, ndr) ed in trasferta, messo a segno dal Barcellona, con reti di Alexis Sanchez, gol di Xavi con la complice deviazione di Marcelo e colpo di testa di Fabregas a rendere totalmente vana l’illusione del vantaggio Real Madrid, firmato dopo soli venti secondi di gioco da parte di Benzema.

    Sconfitta a parte, ennesima lezione di calcio, e conseguenti goliardici festeggiamenti blaugrana sulle Ramblas, nel plumbeo clima attorno alla truppa delusa di Josè Mourinho, c’è un giocatore, in particolar modo, che ha colpito in negativo per quanto mostrato in campo, con un rendimento deludente e più che mai lontano dalle sue potenzialità: Cristiano Ronaldo.

    Distratto e quasi assente dalla gara Cristiano Ronalto è impreciso al 25′ del primo tempo – sul risultato ancora di 1 a 0 – quando ha fallito l’occasione del raddoppio; al 65′ del secondo tempo, poi, altro clamoroso errore su colpo di testa, che avrebbe potuto consentire al Real di agguntare il pareggio (la gara era ancora sull’ 1 a 2), per non parlare delle punizioni dal limie dell’area – una delle sue specialità – tirate sempre contro la barriera blaugrana.

    Il popolo merengues lo ha anche fischiato, e – questa volta – sarà difficile per lui interpretare la contestazione ricevuta come un “segnale d’invidia”, come aveva dichiarato qualche mese fa, attribuendo i fischi delle tifoserie avversarie all’invidia nei confronti “della sua ricchezza e della sua bellezza”. Questa volta, invece, il malumore è giunto dai suoi stessi tifosi, che sul quotidiano spagnolo di fede madridista – Marca – lo hanno votato come peggiore in campo del Clasico.

    Real Madrid Barcellona 1-3, le pagelle del Clasico

  • Real Madrid Barcellona 1-3, le pagelle. Stelle blaugrana al Bernabeu

    Real Madrid Barcellona 1-3, le pagelle. Stelle blaugrana al Bernabeu

    Le pagelle ai protagonisti di REAL MADRID – BARCELLONA 1-3

    REAL MADRID

    Casillas 6: il capitano evita al Real un passivo che poteva essere più pesante, incolpevole sul secondo gol tradito dalla deviazione di Marcelo.

    Andres Iniesta | © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Coentrao 5: gioca fuori ruolo, a destra, e non ne azzecca una. Poca anche la spinta offensiva.

    Pepe 5: riesce solo a prendere a calci il povero Sanchez che gli sguscia da tutte le parti. Per una volta, termina il Clasico senza essere espulso.

    Sergio Ramos 5.5: schierato al centro della difesa, è spesso impreciso ma tiene meglio rispetto al suo compagno di reparto.

    Marcelo 5.5: bene nel primo tempo quando annulla Dani Alves su quella corsia ma nel secondo tempo non riesce più a spingere come vorrebbe per merito del laterale del Barcellona che lo mette sistematicamente in difficoltà.

    Diarra 5.5: in mezzo al campo se la deve vedere contro i palleggiatori blaugrana, inizia bene ma finisce progressivamente con il cedere. Richiamato in panchina. (dal 62′ Khedira 5 cerca in qualche modo di darsi da fare ma oltre a qualche fallo in mezzo al campo fa poco).

    Xabi Alonso 5.5: al geometra del centrocampo del Real viene dato incarico di tenere palla più possibile per togliere al Barcellona la sua arma vincente, il possesso palla. Compito arduo anche per uno come lui.

    Di Maria 6.5: il migliore dei suoi insieme a Benzema, fa un primo tempo eccezionale rincorrendo ovunque gli avversari e mettendo in difficoltà Abidal ma esce sfinito a 20 minuti dal termine (dal 68′ Higuain sv).

    Ozil 4.5: il peggiore in campo, il tedesco è un fantasma tant’è che Mourinho preferisce toglierlo. La sua partita dura solo un’ora (dal 58′ Kakà 6 tanto impegno per l’ex Milan che va anche vicino alla rete, non è facile entrare a partita in corso contro il Barça ed essere decisivo).

    Ronaldo 5: stecca ancora la partita più importante della stagione, dopo la prestazione di ieri sera sarà dura battere Messi nella corsa al Pallone d’Oro. Non basta segnare caterve di gol alle cosidette piccole, bisogna che cominci a trascinare il Real anche nel Clasico. Fallisce di testa da due passi il possibile 2-2, non è da lui.

    Benzema 6.5: a parte il gol che sblocca la gara dopo appena 23 secondi, porta sulle sue spalle tutto il peso del reparto avanzato del Real. E’ sicuramente l’ultimo ad alzare bandiera bianca.

    Mourinho 4.5: il grande condottiero, simbolo del Triplete nerazzurro e della rivalsa del Real sui nemici storici blaugrana, si dimostra ancora una volta piccolo piccolo dinanzi a sua maestà il Barcellona. Alla vigilia diserta la conferenza stampa, diventata ormai un habituè del Clasico, per dare un segnale forte e per trasmettere quella carica agonistica ai suoi giocatori. Evidentemente il messaggio non è stato recepito, o meglio, è il Barça che è al di sopra di qualsiasi motivazione. Il Real con una vittoria poteva ipotecare già ieri sera la Liga interrompendo il dominio dei catalani ma la sconfitta pesante dei bianchi di Spagna tra le mura amiche del Bernabeu contro i marziani del Barça riapre tutti i giochi. Per Mou il Clasico sta diventando un ossessione, il Barcellona è il suo peggiore incubo.

    BARCELLONA

    Valdes 4.5: voto pesante per il portiere blaugrana perchè è suo l’errore che poteva compromettere l’esito della gara servendo con un disimpegno sbagliato l’avversario Di Maria che poi porterà al gol di Benzema. Per sua fortuna gioca nel Barcellona.

    Dani Alves 6.5: meno brillante del solito, nel primo tempo viene impensierito da Marcelo. Si riprende nella seconda frazione di gioco quando sfonda sulla destra.

    Puyol 7: un gigante, il capitano del Barcellona guida la difesa con esperienza. Dalla sua zona di campo Ozil e Ronaldo non passano.

    Piquè 6.5: dopo la sbandata di inizio match (vedi la sua posizione incomprensibile che tiene in gioco Benzema) ritorna sui suoi livelli e contribuisce a limitare gli attacchi avversari.

    Abidal 5.5: corre troppi rischi in fase difensiva, gigioneggia troppo. In difficoltà su Di Maria, esce alla distanza quando l’argentino viene sostituito.

    Xavi 7: solito faro del centrocampo blaugrana, tra i 3 candidati alla conquista del Pallone d’Oro probabilmente non lo vincerà ma solo perchè si ritrova due come Messi e Cristiano Ronaldo che fanno la differenza con i gol, cosa che non compete a lui. Però lo meriterrebbe per quello che da 4-5 anni, e anche di più, sta facendo vedere.

    Busquets 6: fa legna a centrocampo, sufficiente.

    Iniesta 9: che gran giocatore che è don Andres. Fa tutto, recupera una quantità enorme di palloni, quando la sfera è tra i suoi piedi non la perde mai ed è imprendibile quando parte in velocità. I suoi dribbling sono ubriacanti, anche se non ha messo la sua firma al match è lui il vero artefice del trionfo nel “El Partido” di ieri al Bernabeu. Da solo vale il prezzo del biglietto. Come Xavi, sfortunato a coesistere insieme a due campioni come Messi e Ronaldo. Anche lui meriterebbe il Pallone d’Oro. Ci illumina d’immenso. Chapeau don Andres (dall’89’ Pedro sv).

    Fabregas 7: Guardiola lo riprone in attacco per non dare punti di riferimento al Real, l’ex Arsenal rientrato alla casa madre quest’estate dopo gli anni felici trascorsi a Londra, non delude il suo tecnico e mette il sigillo alla partita siglando il gol del 3-1 del definitivo ko (dal 78′ Keita sv).

    Messi 7.5: a chi si chiede perchè Leo vince il Pallone d’Oro e Cristiano Ronaldo no, vedere il Clasico di ieri, troverete la risposta. La Pulce non brilla come al suo solito perchè Mourinho gli costruisce attorno una gabbia dalla quale è difficile uscire ma Leo è di un altro pianeta e quello che fa nell’azione che porta al pareggio del Barcellona è meraviglioso.

    Sanchez 7.5: fa girare la testa a Pepe che su di lui è costretto ad utilizzare le maniere forti. Preciso il diagonale con il quale fulmina Casillas per l’1-1, ha avuto bisogno di tempo per trovare il giusto affiatamento con i nuovi compagni ma l’ex Udinese è ormai pronto per spiccare il volo (dall’84’ Villa sv).

    Guardiola 7.5: è uno stratega nato, con le sue direttive il Barcellona si riprende dallo sbandamento iniziale. Da quando lo Special One è sulla panchina delle merengues i precedenti sono nettamente in suo favore, Pep batte Josè 4-1 (e 3 pareggi).

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas 6; Coentrao 5, Pepe 5, Sergio Ramos 5.5, Marcelo 5.5; Diarra 5.5 (62′ Khedira 5), Xabi Alonso 5.5; Di Maria 6.5 (68′ Higuain sv), Ozil 4.5 (58′ Kakà 6), Ronaldo 5 ; Benzema 6.5.
    Allenatore: Mourinho 4.5.

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes 4.5; Dani Alves 6.5, Puyol 7, Piquè 6.5, Abidal 5.5; Xavi 7, Busquets 6, Iniesta 9 (89′ Pedro sv); Fabregas 7 (78′ Keita sv), Messi 7.5, Sanchez 7.5 (84′ Villa sv).
    Allenatore: Guardiola 7.5.

    IL VIDEO DI REAL MADRID – BARCELLONA 1-3

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  • Verso El Clasico. Real-Barça una sfida infinita

    Verso El Clasico. Real-Barça una sfida infinita

    Ci siamo, alla fine il giorno tanto atteso è arrivato, è Ronaldo contro Messi, è Mourinho contro Guardiola, es “El Clasico”, la madre di tutte le partite in Spagna e non solo. Stasera alle 22 tutta la penisola iberica si fermerà per 90′ che si annunciano spettacolari e che per la prima volta dall’approdo dello Special One nella Liga, vede la squadra di Madrid favorita nei pronostici sugli storici rivali del Barça.

    Casa Real. Alla Ciudad Real Madrid tutto tace e la tensione è molto alta, la sfida è sentita anche e soprattutto perchè una vittoria porterebbe i blancos a più 6 sui rivali e con in più la possibilità di sfruttare la partita in meno che potrebbe potenzialmente portare la squadra della capitale a più 9, mettendo così una seria ipoteca sulla vittoria finale. Il tecnico di Setubal non ha lasciato niente al caso e come nelle migliori tradizioni a cui ha ormai abituato anche la stampa spagnola, non si è presentato in sala stampa facendosi sostituire dal suo vice  Aitan Karanka, che si è lasciato sfuggire solo alcune indicazioni sulla probabile formazione che scenderà in campo, di certo non mancherà Cristiano Ronaldo che affiancherà insieme a Di Maria, uno fra Benzema e Higuain, nel tridente d’attacco. A centrocampo le cose dovrebbero essere più complicate saranno, infatti, in cinque a lottare per tre posti, con magari una predisposizione per giocatori di copertura piuttosto che di fantasia, quindi più un Diarra-Khedira che un Ozil-Kaka. In difesa l’unico dubbio potrebbe essere l’utilizzo o meno di Fabio Coentrao in ballottaggio con Marcelo.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Pepe, Ramos, Marcelo; Khedira, X. Alonso, Lass; Di Maria, Benzema, C. Ronaldo. A disp.: Adan, Coentrao, Albiol, Callejon, Kakà, Ozil, Higuain.

    Jose Mourinho & Josep Guardiola| © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Casa Barça. Se Mou si nasconde, il giovane Pep esce dallo stanzino all’interno del Camp Nou, nel quale si vocifera si sia barricato per ben due giorni a visionare video e studiare ogni possibile contromossa per sbancare il Santiago Bernabeu, e si presenta in sala stampa, celando sempre le ultime sulla formazione che scenderà in campo, ma esortando la sua squadra alla gara perfetta per riuscire nell’impresa. Il dubbio principale è se schierarsi con una difesa a tre o a quattro, la prima garantirebbe una maggiore consistenza a centrocampo, ma lascerebbe la retroguardia troppa esposta alle folate di CR7 &co., mentre un assetto più coperto con Dani Alves e Abidal sugli esterni e Piqué e Puyol coppia centrale. A centrocampo e in attacco sicuri del posto solo Xavi, Iniesta e ovviamente Messi, tanti i dubbi da sciogliere, come l’impiego di Fabregas in mediana o più in avanti, o l’utilizzo di Busquets davanti alla difesa e chi saranno i compagni di reparto della Pulce.

    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piqué, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Iniesta; Messi, Fabregas, Villa. A disp.: Pinto, Adriano, Mascherano, Keita, Thiago Alcantara, Pedro, Sanchez.

    E’ una guerra psicologica dove scoprire le carte potrebbe risultare fatale, di certo si sa che sarà una partita fantastica che avrà in campo 22 campioni in grado di poter modificare l’andamento della partita in qualsiasi momento. Non resta altro che attendere e godersi lo spettacolo.

  • Eurolega, Siena batte il Galatasaray. Lo Spirou tiene in vita Milano

    Eurolega, Siena batte il Galatasaray. Lo Spirou tiene in vita Milano

    Serata positiva per le squadre italiane in Eurolega: la Montepaschi Siena esce vittoriosa per 67-63 dal difficile parquet del Galatasaray nonostante i gravi infortuni subìti in questi ultimi giorni che hanno ridotto ai minimi termine gli uomini a disposizione di coach Simone Pianigiani. Risultato favorevole anche per l’Olimpia Milano che dopo la brutta sconfitta di ieri patita in Turchia contro l’Efes (84-70) riceve grandi notizie dal Belgio dove il Belgacom Spirou ha la meglio sul Partizan Belgrado con il risultato di 84-79 e permette ai biancorossi di sperare ancora nella qualificazione alle Top 16 che solo ieri sembravano un miraggio (a 2 turni dal termine i lombardi hanno 2 vittorie e 6 sconfitte mentre i bianconeri 4 vittorie ed altrettante sconfitte). Nel prossimo turno Milano riceverà la visita proprio dello Spirou mentre per il Partizan ci sarà la difficile trasferta contro il Real Madrid capoclassifica del Gruppo C. Ovviamente l’Emporio Armani deve battere i belgi e sperare che gli spagnoli facciano altrettanto contro i serbi. Se tutto ciò dovesse verificarsi poi nell’ultimo turno lo scontro diretto tra la squadra di Scariolo e quella di Jovanovic deciderà l’ultima squadra del girone C ad accedere al secondo turno: Milano dovrà vincere con uno scarto superiore ai 4 punti avendo perso “l’andata” in casa per 69-65. Ma dopo stasera tutto potrebbe succedere!

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Ritornando a Siena, grande prova di forza e di carattere dei campioni d’Italia capaci, pur menomati, di vincere su uno dei parquet più “caldi” d’Europa. Senza gli infortunati Rimantas Kaukenas, Ksistof Lavrinovic e Bo McCalebb e non potendo usufruire in stagione di Omar Thomas squalificato in settimana per 16 mesi dalla Disciplinare per il suo passaporto, batte il Galatasaray 67-63 e consolida il suo secondo posto nel girone D. Montepaschi che prova a scappare via in apertura di match (13-8) con Rakocevic ma riacciuffata e superata da Andric, Lucas e Lakovic (19-18 alla prima pausa). L’equilibrio permane anche nel secondo quarto ed i turchi mantengono il punto di vantaggio alla fine del primo tempo (33-32).

    In apertura di secondo tempo i padroni di casa provano a scappare con un parziale di 8-0 griffato ancora Andric-Lakovic. La botta potrebbe essere tremenda per chiunque ma non per i ragazzi di Pianigiani che con il fantastico trio Andersen-Michelori-Zisis riesce non solo a recuperare lo svantaggio di 9 punti ma addirittura ad andare vanti di ben 7 punti (50-43 alla fine del terzo periodo). Il Galatasaray non ci sta e in 5 minuti riapre completamente il match portandosi anche in vantaggio (55-53 al 35esimo). Qui entra in scena Andersen che con 8 punti nei 105 secondi finali manda in pezzi gli sforzi ed i sogni degli avversari e regala un successo meritato ai biancoverdi che si dimostrano più forti di qualsiasi avversità! Straordinario Andersen che chiude a quota 18 punti di cui 10 nel quarto finale conditi da 8 rimbalzi, bene Rakocevic con 17. Per il Galatasaray ci sono i 15 punti di Lakovic, i 14 di Andric ed i 10 di Lucas.

    Per quanto riguarda gli altri risultati di giornata il Barcellona mantiene la testa del girone D (quello di Siena) e resta imbattuto con 8 vittorie e 0 sconfitte con il successo 63-50 sull’Unics Kazan (13 punti per il blaugrana Navarro). Il Brose Baskets compie un grande passo in avanti in chiave qualificazione superando l’Unicaja Malaga in trasferta per 90-79 grazie ai 23 punti di Jenkins ed alla doppia doppia da 11 punti e 13 rimbalzi di Tucker, inutili per gli spagnoli i 17 punti a testa di Rowland e Freeland. Il Real Madrid si prende il primo posto nel girone C battendo il Maccabi per 88-64 (26 punti ed 8 rimbalzi per Nikola Mirotic) mentre l‘Olympiacos ottiene un’affermazione vitale contro il Caja Laboral, che cede di misura 84-82 nonostante la strepitosa prova di Mirza Teletovic da 32 punti, 7 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi e 2 stoppate. Infine il già citato successo dello Spirou Charleroi contro il Partizan che tiene in corsa Milano: Mallet è il trascinatore del Belgacom con 22 punti mentre ai serbi non bastano i 22 di Acie Law.

    Leggi anche:

    Risultati ottava giornata Eurolega:

    CSKA Moscow vs KK Zagreb 87-74
    Zalgiris Kaunas vs Panathinaikos 59-94
    Anadolu Efes vs EA7 Armani 84-70
    Gescrap Bilbao vs Bennet Cantù 64-67
    Asseco Prokom vs U. Olimpija 67-52
    SLUC Nancy vs FB Ulker 53-73
    Unicaja Malaga vs Brose Baskets 79-90
    GS Medical Park vs Montepaschi Siena 63-67
    Belgacom Spirou vs Partizan mt:s 84-79
    Real Madrid vs Maccabi Electra 88-64
    FC Barcelona Regal vs Unics Kazan 63-50
    Olympiacos vs Caja Laboral 84-82

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-3
    Fenerbahce Ulker 5-3
    Caja Laboral 4-4
    Olympiacos 4-4
    SLUC Nancy 3-5
    Bizkaia Bilbao 3-5

    GROUP B
    CSKA Moscow 8-0
    Panathinaikos 6-2
    Unicaja 3-5
    Brose Baskets 3-5
    KK Zagreb 2-6
    Zalgiris Kaunas 2-6

    GROUP C
    Real Madrid 6-2
    Maccabi Electra 5-3
    Anadolu Efes 5-3
    Partizan mt:s 4-4
    Emporio Armani Milano 2-6
    Belgacom Spirou 2-6

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 8-0
    Montepaschi Siena 6-2
    Unics 5-3
    Galatasaray 3-5
    Union Olimpija 1-7
    Asseco Prokom 1-7

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • Mondiale per Club 2011, il calendario. Sarà Messi vs Neymar?

    Mondiale per Club 2011, il calendario. Sarà Messi vs Neymar?

    E’ partito quest’oggi con il play-off tra i giapponesi del Kashiwa Reysol e i campioni d’Oceania dell’Auckland City il Mondiale per club 2011. A completare il tabellone dunque saranno proprio i giapponesi che grazie ai gol Tanaka e Kudo ha conquistato un posto nei quarti di finale.

    Mondiale per club 2011, la cerimonia di presentazione | ©Getty Images

    Ovviamente le favorite sembrano esser i brasiliani delle stelle Neymar e Ganso del Santos e ancor di più il Barcellona di re Messi. I campioni della Libertadores e quelli Champions League inizieranno la propria il loro Mondiale per Club dalle semifinali in programma il prossimo 14 e 15 dicembre mentre il turno dei quarti metterà a confronto Esperance Sportive De Tunis-Al-Saad Club e Kashiwa Reysol – CF Monterrey il prossimo 11 dicembre.

    Dopo due stagione in cui il Giappone ha ceduto il testimone agli sceicchi degli Emirati Arabi l’edizione 2011 del Mondiale per Club si disputerà nelle città di Toyota e Yokohama dove il prossimo 18 dicembre si conoscerà chi sostituirà l’Inter nel palmares del 2011.

    Il Barcellona già vincitore due stagioni fa è ovviamente favorito per aver la possibilità di schierare un undici super competitivo con la stella del calcio mondiale Lionel Messi a far da contorno. Il Santos però che ha bloccato le sue stelle proprio per provare a salire sul tetto d’Europa e staccarsi finalmente dal ricordo di Pelè cercherà di vender cara la pelle. Interessante sarà il confronto a distanza tra Neymar e Messi, il brasiliano infatti è considerato l’unico in grado di intaccare la leadership mondiale della Pulce. I due poi pare potrebbero infiammare la Liga in Champions League da compagni di squadra, con il Barcellona principale antagonista del Real Madrid per aggiudicarsi la stella carioca. DI seguito vi riportiamo il calendario del Mondiale per club 2011 che annovera tra gli arbitri anche il nostro Rizzoli.

    Il calendario Mondiale per Club 2011 (Tokio 8-18 dicembre):

    QUARTI DI FINALE

    11 dicembre
    [1] Esperance Sportive De Tunis-Al-Saad Club 1-2
    [2] Kashiwa Reysol – CF Monterrey 1-1 dcr 5-4

    SEMIFINALI

    14 dicembre
    [3] Kashiwa Reysol-Santos 1-3

    15 dicembre
    [4] Al-Saad Club –Barcellona 0-4

    FINALE

    18 dicembre
    Santos – Barcellona ore 11.30

    5° POSTO

    14 dicembre
    Esperance Sportive De Tunis-CF Monterrey ore 8.30

    3° POSTO

    18 dicembre
    Kashiwa Reysol-Al-Saad Club ore 8.30