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  • Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Il Clasico è ancora blaugrana. Ennesimo successo del Barcellona che supera in rimonta il Real Madrid al “Bernabeu” e ipoteca così già nel match di andata dei quarti il passaggio alle semifinali di Coppa del Re. Terzo successo stagionale su quattro confronti dunque per la squadra di Pep Guardiola che dopo essersi trovata sotto di un gol per effetto della marcatura iniziale di Cristiano Ronaldo ha saputo reagire trovando la rimonta grazie alle reti di due difensorsi, Puyol ed Abidal. Non riesce a rompere l’incantesimo dunque Josè Mourinho capace di raccogliere appena un pareggio in quattro gare stagionali contro i rivali storici.

    Real Madrid Barcellona | © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Un match a tratti nervoso, in particolare a causa di uno scatenato Pepe che nel corso della ripresa, senza che l’arbitro se ne accorga, “passeggia” sulla mano di Messi. Dopo la rimonta i catalani hanno amministrato senza problemi con il Real Madrid chiamato all’impresa al Camp Nou nel match di ritorno. Ma i favori del pronostico a questo punto sono tutti per Puyol e compagni.

    Ma andiamo alla gara. Mourinho sorprende tutti per ciò che riguarda l’undici iniziale. In difesa infatti si affida a Carvalho, il quale affianca così Sergio Ramos. Sugli esterni invece spazio ad Altintop e Coentrao. Pepe dirottato a centrocampo insieme a Diarra e Xabi Alonso mentre in avanti ci sono sia Higuain che Benzema accanto a Cristiano Ronaldo. In panchina dunque Ozil, Callejon e Marcelo. Secondo previsioni invece il Barcellona. Guardiola infatti schiera l’undici pronosticato alla vigilia schierando tuttavia una difesa a quattro con Dani Alves a destra. In porta c’è Pinto al posto di Valdes.

    Passano appena 11’ e il Real Madrid trova il vantaggio: lancio preciso di Benzema per Cristiano Ronaldo il quale appostato sulla sinistra prende palla e si accentra calciando verso la porta e bucando un Pinto tutt’altro che irresistibile nell’occasione. La reazione dei blaugrana di Guardiola è immediata: passano appena 5’ e l’ex Udinese Sanchez approfitta di un bell’assist di Fabregas per colpire di testa ma la palla si infrange sul palo a Casillas battuto. Ci prova anche Messi pochi minuti dopo, ma il rasoterra della Pulce trova l’opposizione del portiere madridista. Poco prima della mezz’ora avrebbe la palla del pari anche Iniesta dopo una bella azione cominciata da Xavi e rifinita da Sanchez ma il tiro del giocatore spagnolo si perde a lato. Il Real dal canto suo bada ad amministrare il vantaggio cercando di chiudere i varchi alla squadra di Guardiola. E in parte sembra riuscirci.

    L’inizio di ripresa però regala subito emozioni. E’ appena il 4’ quando su un corner di Xavi il difensore Puyol, di testa, anticipa un Pepe apparso in ritardo, insaccando la palla dell’1-1. Il gol stordisce la formazione di Mourinho che 5’ dopo rischia ancora di capitolare: splendido passaggio di Fabregas per Iniesta il cui tiro, sporcato da Sergio Ramos, incoccia in pieno l’incrocio dei pali. L’episodio scuote i padroni di casa che vanno vicini al nuovo vantaggio con Benzema: il francese anticipa Piquè e di testa prende la parte esterna del palo. Il match si incattivisce, anche a causa dell’episodio prima descritto tra Pepe e Messi. Mourinho intanto correi ai ripari, inserendo Ozil e Callejon al posto di Diarra e Higuain. Ma è sempre il Barça a giocare meglio, e al 24’ su una punizione di Xavi per poco Busquets non trova il gol dell’1-2. Xavi lascia il posto a Thiago ed un minuto dopo questo cambio ecco il gol che permette agli uomini di Guardiola di mettere la freccia: Messi serve un gran pallone ad Abidal il quale in piena area di rigore aggancia la sfera e di sinistro anticipa Casillas proteso in uscita. Mou getta nella mischia Granero al posto di un nervosissimo Pepe mentre dall’altra parte Adriano e Cuenca rilevano Sanchez e Fabregas. Il Barcellona amministra e non rischia più di tanto. La semifinale, adesso, sembra essere davvero vicinissima.

  • Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Spettacolo assicurato. Non importa che sia “solamente” un match di Coppa del Re. Real Madrid Barcellona è sempre una partita dal fascino irresistibile. Le due squadre dopo i precedenti di campionato e Supercoppa di Spagna si ritroveranno di fronte questa sera al “Bernabeu” per la quarta volta.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Sinora il bilancio vede i blaugrana decisamente avanti con due vittorie e un pareggio, ma più in generale negli ultimi dodici confronti tra le due compagini i madridisti non sono mai riusciti a vincere nel corso dei tempi regolamentari. Riusciranno i “bianchi” di Mourinho ad invertire il trend contro gli uomini di Guardiola? Di sicuro non sarà facile, ma c’è da aspettarsi tanto spettacolo e, si spera, tanti gol.

    Madrileni che partono con i favori del pronostico, almeno sulla carta. Il tecnico portoghese si affiderà ai cosiddetti titolari puntando deciso su Cristiano Ronaldo, al centro delle critiche nel corso degli ultimi tempi ma che gode della piena fiducia del tecnico suo connazionale. Davanti al portiere Casillas giocheranno Sergio Ramos e Pepe. Sempre in difesa, ma sugli esterni, spazio a Diarra e Marcelo. In mezzo al campo agiranno Coentrao e Xabi Alonso, con il trio formato da Cristiano Ronaldo, Ozil e Callejon dietro l’unica punta che dovrebbe essere Benzema, il quale parte favorito su Higuain. In panchina invece Di Maria, alle prese con qualche problema fisico.

    Dall’altra parte Guardiola non dovrebbe cambiare tantissimo rispetto all’undici base e ovviamente in campo ci sarà anche il neo pallone d’oro Leo Messi che dunque intavolerà l’ennesimo duello a distanza della stagione con CR7. Davanti al secondo portiere Pinto, preferito in questa competizione a Valdes, difesa a tre con Puyol, Piquè e Abidal. A centrocampo linea a quattro tutta quantità e qualità con Busquets, Xavi, Fabregas e Iniesta. Tra le linee giocherà Messi a supporto del tandem formato da Daniel Alves e Sanchez.

  • Neymar rinnova con il Santos fino al 2014

    Neymar rinnova con il Santos fino al 2014

    Finisce, almeno per il momento, una delle telenovele più intricate dell’ultimo anno di calciomercato: Neymar ha rinnovato il suo contratto con il Santos. Il nuovo accordo scadrà il 13 luglio nel 2014, la stessa data della finale dei Mondiali, ma il matrimonio tra l’astro nascente del calcio brasiliano e il club paulista è destinato a terminare prima.

    neymar | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Per quella data infatti l’attaccante della nazionale verdeoro potrà liberarsi dal Santos senza che nessun club sia obbligato a pagare nulla per il suo cartellino, per questo motivo è invece ipotizzabile che Neymar lasci la sua attuale squadra o nel mercato di riparazione tra un anno esatto o al più qualche mese più tardi nel mercato estivo del 2013 consentendo così al Santos di incassare, se non tutti, almeno gran parte dei 45 milioni di euro stabiliti per la cessione del suo cartellino. E il suo destino sembra essere già scritto, con il Barcellona che avrebbe, secondo quanto hanno riportato i quotidiani spagnoli nelle settimane scorse, superato la concorrenza del Real Madrid proprio per volere del Pallone d’Oro sudamericano 2011 che, dopo aver provato sulla propria pelle durante la finale dell’ultimo Mondiale per Club cosa vuol dire affrontare il Barcellona, si è convinto a vestire la maglia blaugrana per vincere tutto seguendo le orme di Lionel Messi preferendola alla camiseta blanca del Real che lo ha inseguito per tutta un’estate. Al Barcellona andrebbe a comporre un tridente da sogno e tutto sudamericano con La Pulce e Sanchez.

    Il 19enne attaccante della Selecao, che in patria è considerato il nuovo Pelè, andrà a percepire un ingaggio importante ma di cui ancora non sono state rese note le cifre. Neymar, prima di approdare in Europa, vuole bissare il successo dello scorso anno con il Santos in Coppa Libertadores per emulare O’Rey (che ha vinto il trofeo nel ’62 e ’63) per poi ritentare nuovamente l’assalto al Mondiale per Club sfuggitogli quest’anno.

  • Adidas celebra il Pallone d’Oro Messi, scarpe dorate per la Pulce

    Adidas celebra il Pallone d’Oro Messi, scarpe dorate per la Pulce

    Per celebrare la conquista del terzo Pallone d’Oro consecutivo, solo Michel Platini c’era riuscito fino ad ora, Adidas ha creato appositamente per Lionel Messi una scarpa speciale dorata personalizzata che non sarà messa in commercio.

    Le Adizero in questione, che la Pulce ha già sfoggiato l’altro ieri sera in occasione della gara degli ottavi di finale di Coppa del Re che il suo Barcellona ha giocato contro l’Osasuna, gara vinta per 2-1 con reti di Sanchez e Sergio Roberto che hanno replicato al vantaggio iniziale di Lekic legittimando il 4-0 conquistato dai balugrana all’andata, potranno essere ammirate soltanto per un’altra volta. Messi infatti le indosserà per la gara di campionato di domani sera al Camp Nou contro il Betis Siviglia davanti al proprio pubblico.

    La scarpa, che non poteva essere di altro colore se non oro e bianco, presenta alcune caratteristiche personalizzate per celebrare la vittoria del Pallone d’Oro:

    • Il logo di Messi
    • 3 palloni d’oro nelle 3 strisce con l’indicazione degli anni in cui il giocatore argentino li ha vinti: 2009, 2010 e 2011
    • La scritta FIFA BALLON D’OR, PLAYER OF THE YEAR
    • La scritta “GRACIAS A TODOS”
    • La bandiera argentina nel retro della scarpa

    Il fantasista argentino è indubbiamente il calciatore più forte attualmente in circolazione, i paragoni con il suo predecessore Diego Armando Maradona si sprecano anche se per raggiungere la definitiva consacrazione gli manca vincere qualcosa con la sua nazionale, l’Argentina, con la quale non ha reso secondo le aspettative deludendo nell’ultimo Mondiale disputato in Sudafrica e nell’ultima Coppa America giocata in casa. Al contrario, a livello di club con il Barcellona ha vinto tutto quello che c’era da vincere, 5 campionati spagnoli, 3 Champions League, 5 Supercoppe di Spagna, 1 Coppa del Re, 2 Mondiali per Club e 2 Supercoppe Europee sono i trofei che vanno ad impreziosire e aggiungersi ad una bacheca personale che vanta una miriade di trofei, per ultimo appunto il terzo Pallone d’Oro, consecutivo, della sua carriera.

  • Messi come Platini, Pallone d’Oro per la terza volta consecutiva

    Messi come Platini, Pallone d’Oro per la terza volta consecutiva

    E’ Lionel Messi il vincitore del Pallone d’Oro 2011. Superati gli sfidanti Cristiano Ronaldo e Xavi, quest’ultimo compagno di squadra dell’argentino. Pep Guardiola si aggiudica invece il premio come miglior allenatore, superando Alex Ferguson e Jose Mourinho. Premiazione speciale anche per il nostro Simone Farina, accolto direttamente dal presidente Fifa Joseph Blatter.

    Lionel Messi | © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    COME PLATINI – Messi eguaglia Platini vincendo il terzo Pallone d’Oro consecutivo. Un regno incontrastato quello del blaugrana, iniziato nel 2009. Premiato dal leggendario Fenomeno Ronaldo, riconosciuto umanamente come uno degli attaccanti più forti di tutti i tempi, la “Pulce” entra nel club dei fantastici quattro insieme a Marco Van Basten, Johan Cruijff e Michel Platini. Cosa hanno in comune i quattro nomi appena citati? Sono gli unici ad aver vinto il Pallone d’Oro per tre volte, il francese l’unico fino ad ora ad esserci riuscito in 3 anni di fila. Il calciatore del Barcellona ha voluto ringraziare tutti i compagni di squadra, senza i quali non avrebbe mai potuto vincere questo premio. Cruijff prima della cerimonia si è sbilanciato dicendo che Messi è destinato a vincere ancora per tanti anni il premio, arrivando a collezionarne nella propria bacheca addirittura anche sei o sette.

    PEP BATTE MOU – Barcellona-Real Madrid 2-0. Si potrebbe sintetizzare così la serata di oggi, che insieme alla vittoria dell’argentino ha celebrato anche il successo del tecnico spagnolo. Pep Guardiola (che ha dedicato il premio al suo vice Tito Vilanova, colpito di recente da un tumore) trionfa ancora una volta sul collega rivale Mourinho e su Alex Ferguson. Quest’ultimo si può consolare per aver ricevuto il premio FIFA Presidenzial Award 2011, un premio alla carriera dell’allenatore dei Red Devils che ha compiuto da poco i settanta anni di età.

    ASSENZA REAL – Farà sicuramente scalpore l’assenza dei calciatori “Blancos” alla cerimonia conclusasi con il trionfo di Messi. Il Real Madrid si è giustificato evidenziando come i propri tesserati siano rimasti in Spagna per preparare al meglio il difficile impegno di domani che li vedrà protagonisti sul campo del Malaga per il ritorno degli ottavi di Copa del Rey. La delegazione Real, che ha ritirato i premi per i giocatori della “camiseta blanca”, era composta da Zidane e la leggenda Butragueno.

    SIMONE FARINA – Il primo premio della serata è stato ritirato dal nostro Simone Farina, unico italiano presente sullo stesso palco dove sono saliti in sequenza gente del calibro di Pelé, Ronaldo, Platini e lo stesso Messi. Il difensore del Gubbio viene premiato da Joseph Blatter per il coraggio dimostrato nel denunciare il tentativo di combine contro la sua squadra. Farina, visibilmente emozionato, incassa con un sorriso gli applausi attribuitigli dalle persone in sala.

    NEYMAR GOL DELL’ANNO – Uno dei momenti più discussi sarà quello dell’assegnazione del premio di miglior gol dell’anno, assegnato a Neymar. Sul web sono numerosissimi i fan che protestano contro questa decisione, ritenuta ingiusta nei confronti di Rooney, autore di una memorabile rovesciata lo scorso maggio nel derby contro il Manchester City. Lo stesso attaccante dello United è stato colto in una smorfia di disappunto al momento dell’annuncio di Neymar come vincitore del premio.

    WAKA WAKA BLATTER – Il numero uno della FIFA si reinventa ballerino per una sera e prova a dare un’interpretazione del tutto personale al famoso balletto del Waka Waka, sotto gli occhi sbigottiti dei presenti e dello stesso difensore del Barcellona Piqué. Una mossa strategica per far alzare l’audience?

    LA FORMAZIONE DELL’ANNO – Infine questa la formazione dell’anno 2011, votata dagli utenti del sito FIFA. Casillas (Real Madrid), Sergio Ramos (Real Madrid), Vidic (Manchester United), Pique (Barcellona), Dani Alves (Barcellona), Xavi (Barcellona), Iniesta (Barcellona), Xabi Alonso (Real Madrid), Messi (Barcellona), Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Rooney (Manchester United).

  • Liga: Barça bloccato nel derby, Real a +5

    Liga: Barça bloccato nel derby, Real a +5

    Non è bastato un gol di Fabregas al Barcellona nel derby catalano con l’Espanyol per restare nella scia del Real Madrid che con il 5-1 con il quale ha travolto il Granada si porta a 5 lunghezze di vantaggio sui blaugrana. I campiondi di tutto, di Spagna, d’Europa e del Mondo, devono accontentarsi di un 1-1 nella stracittadina beffati nel finale di un gol di Alvaro che ha replicato al gol, arrivato al 16′, dell’ex centrocampista dell’Arsenal al suo nono centro stagionale in campionato.

    Karim Benzema | © Denis Doyle/Getty Images

    Il Real Madrid approfitta del mezzo passo falso dei rivali per allungare in classifica e mettere in cassaforte il titolo d’inverno: la squadra di Josè Mourinho, nonostante la sconfitta nel Clasico prima della sosta, si trova ad un solo punto dalla matematica certezza di effettuare il giro di boa in testa alla classifica, sono infatti 5 i punti che le merengues possono vantare sui nemici storici mancando solo due giornate al termine del girone d’andata, la 19esima e la prima di campionato rinviata lo scorso agosto per lo sciopero dei calciatori. Un successo rotondo quello contro la squadra del patron dell’Udinese Pozzo che porta le firme di Benzema, doppietta, Sergio Ramos, Higuain e Cristiano Ronaldo.

    Finisce 2-2 il derby castigliano tra Villarreal e Valencia con il Sottomarino Giallo che, in vantaggio di due reti, si fa beffare dai bianconeri restando così nella zona calda della classifica. Esordio a reti inviolate per Diego Simeone alla prima sulla panchina dell’Atletico Madrid in casa del Malaga, da registrare la sconfitta in casa della terza squadra della capitale, il Rayo Vallecano, del Siviglia (2-1). Sorride invece l’altra squadra di Siviglia, il Betis, che batte al Villamarin lo Sporting Gijon. Il Santander regola con il minimo scarto il fanalino di coda Saragozza mentre terminano tutte 0-0 Getafe – Athletic Bilbao, Real Sociedad – Osasuna e Levante – Maiorca.

    RISULTATI E MARCATORI 18 GIORNATA LIGA 2011-2012

    BETIS SIVIGLIA – SPORTING GIJON 2-0
    23′ Santa Cruz, 92′ Molina
    ESPANYOL – BARCELLONA 1-1
    16′ Fabregas (B), 86′ Alvaro (E)
    GETAFE – ATHLETIC BILBAO 0-0
    LEVANTE – MAIORCA 0-0
    MALAGA – ATLETICO MADRID 0-0
    RAYO VALLECANO – SIVIGLIA 2-1
    46′ pt Michu (R), 51′ Tamudo (R), 62′ Escudè (S)
    REAL SOCIEDAD – OSASUNA 0-0
    REAL MADRID – GRANADA 5-1
    19′ Benzema (R), 22′ Mikel Rico (G), 34′ Sergio Ramos (R), 47′ Higuain (R), 50′ Benzema (R), 89′ Ronaldo (R)
    SANTANDER – SARAGOZZA 1-0
    45′ Bernardo
    VILLARREAL – VALENCIA 2-2
    14′ Ruben (Vi), 18′ Rodriguez (Vi), 41′ Feghouli (Va), 87′ Aduriz (Va)

    CLASSIFICA LIGA

    Pos Squadre Pt G
    1. REAL MADRID 43 17
    2. BARCELLONA 38 17
    3. VALENCIA 34 17
    4. LEVANTE 30 17
    5. OSASUNA 26 17
    6. MALAGA 25 17
    7. SIVIGLIA 24 17
    8. ESPANYOL
    24 17
    9. ATHLETIC BILBAO 23 17
    10. BETIS SIVIGLIA
    22 17
    11. ATLETICO MADRID
    20 17
    12. GETAFE
    20 17
    13. RAYO VALLECANO 19 17
    14. MAIORCA 19 17
    15. GRANADA
    19 17
    16. REAL SOCIEDAD
    18 17
    17. SANTANDER 17 17
    18. VILLARREAL
    16 17
    19. SPORTING GIJON
    15 17
    20. SARAGOZZA
    10 17
  • Pallone d’Oro 2011, Messi a caccia del tris

    Pallone d’Oro 2011, Messi a caccia del tris

    Ancora poche ore di attesa per l’assegnazione del Pallone d’Oro 2011, il premio di quest’anno se lo contendono i due blaugrana Messi e Xavi con il madridista Cristiano Ronaldo. Ancora una volta è Leo Messi il favorito per la vittoria finale, che andrebbe a centrare un tris storico dopo i successi del 2010 e 2009. I tre calciatori daranno vita a un podio verosimilmente identico a quello di due stagioni fa, quando la “Pulce” si aggiudicò il premio precedendo il portoghese del Real Madrid e il proprio compagno di squadra.

    Quella di oggi sarà anche l’occasione di vedere il nostro Simone Farina. Il difensore del Gubbio, invitato dallo stesso numero uno della Fifa Blatter, riceverà molto probabilmente un premio speciale per il coraggio e l’onestà dimostrati nel rifiutare 200 mila euro offertigli dall’associazione criminale indagata all’interno dello scandalo scommesse.

    MESSI NELLA LEGGENDA – Leo Messi sta per vivere una nuova giornata storica della sua parabola calcistica. Per il terzo anno consecutivo si appresta a ricevere il titolo più importante a cui un giocatore di calcio può aspirare. L’attaccante del Barcellona potrebbe raggiungere la leggenda di Michel Platini, unico a ricevere il premio per tre stagioni di fila (dal 1983 al 1985).

    pallone d'oro | © FRED DUFOUR/AFP/Getty Images

    Il 2011 del blaugrana è stato eccezionale. Vincitore della Liga dove ha segnato 31 reti in 33 partite giocate, vincitore della Champions League con 12 reti in 13 presenze totali (miglior marcatore della competizione), protagonista assoluto della Supercoppa spagnola nel Clasico contro il Real Madrid di Mourinho riuscendo a firmare tre reti fra andata e ritorno. La “Pulce” non conosce sosta e mette il suo sigillo sugli altri due trofei vinti dal Barça di Pep Guardiola. Nella Supercoppa Europea contro il Porto segna il gol del vantaggio iniziale degli spagnoli e nella finale del Mondiale per club giocata contro il Santos di Neymar fu l’eroe della serata realizzando due dei quattro gol con il quale gli uomini di Pep Guardiola seppellirono i brasiliani in Giappone. Incredibile è la media reti dell’argentino: 55 presenze con 53 gol all’attivo. Molti ricorderanno il tweet del Fenomeno Ronaldo che apostrofava Messi come un “absurdo” (mostro) dopo il primo gol contro la squadra brasiliana del Santos. A meno di clamorose sorprese l’annata absurda dell’argentino verrà premiata con il Pallone d’Oro nella cerimonia che avrà inizio alle 19.00 di domani sera.

    CRISTIANO RONALDO E XAVI SPETTATORI – CR7 e il centrocampista spagnolo probabilmente saranno dei semplici spettatori alla nuova apoteosi di Messi. Gli stati d’animo dei due giocatori saranno però profondamente diversi. Xavi è ormai “abituato” nell’assistere ai trionfi del proprio compagno di squadra e accetta di buon grado di essere considerato universalmente come la mente della squadra forse più forte di tutti i tempi. Lo spagnolo nelle ultime due edizioni si è classificato sempre sul gradino più basso del podio, l’anno scorso superato dal compagno di reparto Iniesta. Per il portoghese del Real Madrid invece si dovrebbe trattare dell’ennesima sconfitta nei confronti dell’odiato rivale Messi. Il nome della “Pulce” lo accompagna in ogni stadio avversario, sia in Spagna che in campo internazionale (celebre lo sbeffeggiamento subito dallo stesso Ronaldo ad opera dei tifosi della Bosnia, con lo stesso attaccante “Blancos” resosi protagonista di un gestaccio nei confronti dei supporter avversari che lo deridevano). A nulla servirà la conquista del Pichichi (capocannoniere della Liga con 40 reti, record assoluto di ogni tempo) e la prestigiosa Scarpa d’oro precedendo l’eterno rivale Messi fermo a quota 31 e il nostro Di Natale autore di 28 reti.

    GLORIA PER FARINA – Uno dei protagonisti della serata sarà Simone Farina, il difensore del Gubbio che con il suo rifiuto alla combine di una partita che vedeva coinvolta la sua squadra si è guadagnato prima la convocazione del ct Prandelli e successivamente l’invito di Joseph Blatter alla cerimonia del Pallone d’Oro. Il centrale difensivo della squadra allenata da Gigi Simoni sta vivendo un’autentica favola, uno degli spot più belli di cui il calcio pulito può vantarsi quest’anno.

  • Guardiola via dal Barcellona? Inter e United in agguato

    Guardiola via dal Barcellona? Inter e United in agguato

    Il pre-partita della sfida di Copa del Rey fra Barcellona e Osasuna regala ai tifosi di Inter e Manchester United un inaspettato sogno da cullare in questo mese di gennaio: avere Pep Guardiola come allenatore della propria squadra. Le dichiarazioni del tecnico blaugrana faranno presto il giro del mondo e al Camp Nou iniziano a fare gli scongiuri. Perderlo significherebbe la fine di un ciclo forse irripetibile per il club spagnolo.

    pep guardiola | © KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Guardiola è così, non da mai niente per scontato. Qualunque avversario debba incontrare, l’ex centrocampista del Brescia è sempre attento a non sottovalutarlo. Lo ricordiamo contro l’Al Saad, nella semifinale del Mondiale per Club, quando nella conferenza stampa del giorno precedente alla sfida contro l’undici saudita aveva avvertito i suoi uomini a giocare con più aggressività rispetto agli arabi, altrimenti avrebbero perso. Sappiamo tutti come poi andò a finire la partita e la competizione. Cosa vuole trasmettere a Messi e compagni Guardiola quando rilascia certe dichiarazioni che agli occhi dei giornalisti presenti in sala potrebbero suscitare ilarità?

    “Il mio rinnovo? Se avessi preso una decisione, il presidente Rosell ne sarebbe già al corrente. Tranquilli, so cosa faccio.”

    Appunto, il condottiero del Barça campione d’Europa e del Mondo in carica sa esattamente quello che fa. Già l’anno scorso in primavera aveva pronunciato parole molto simili che allarmarono l’intero ambiente blaugrana. A fine stagione il Barcellona vinse la Champions League contro il Manchester United, la Supercoppa europea contro il Porto e qualche mese più tardi battendo il Santos si è issata sul gradino più alto del mondo. E se Guardiola agisse in questo modo soltanto per far trovare alla squadra nuove motivazioni oltre alla vittoria di  un trofeo? E se invece il tecnico spagnolo ha deciso di lasciare davvero il club più forte dell’ultimo secolo?

    A Manchester vive da oltre vent’anni la leggenda di nome Ferguson, più volte ammirata dallo stesso blaugrana. Un’avventura in Premier come successore di Sir Alex lo stuzzicherebbe non poco. Guardiola però è legatissimo all’Italia, dove appena può torna per assistere alle partite del suo Brescia. Sono insistenti le voci che vedono il numero uno dell’Inter Massimo Moratti inseguire da oltre due anni “Pep”. Che sia la volta buona? Una nuova rivoluzione estiva, lo stravolgimento di un progetto iniziato poco meno di 6 mesi fa. Una storia che i tifosi nerazzurri conoscono bene. Ma se la rivoluzione è dettata da Guardiola potrebbero chiudere un occhio, anche due.

  • Eurolega, Top 16: Sorteggio amaro per Siena e Cantù, sorride Milano

    Eurolega, Top 16: Sorteggio amaro per Siena e Cantù, sorride Milano

    Urna dolce ed amara per le squadre italiane impegnate in Eurolega. L’esito del sorteggio delle Top 16 svoltosi poco fa a Barcellona parla chiaro: cammino difficile per la Montepaschi Siena che è stata inserita nel gruppo F con Real Madrid, Unicaja Malaga e Gescrap Bilbao e per la Bennet Cantù nel gruppo H con Barcellona, Maccabi Tel Aviv e  Zalgiris Kaunas. Più fortunata invece l’Emporio Armani EA7 Milano sorteggiata nel gruppo G con Fenerbahce, Panathinaikos Atene ed Unics Kazan. Nel girone rimanente, quello E, sono state inserite invece CSKA Mosca (unica squadra fino ad ora imbattuta dopo la prima fase con 10 vittorie di fila), Olympiacos Pireo, Anadolou Efes e Galatasaray. La buona notizia comunque è che non ci sono stati gironi sorteggiati con più squadre italiane inserite, così come invece è successo per le squadre spagnole e turche. Resta la sensazione che Siena e Cantù dovranno combattere duramente (soprattutto la Bennet) per continuare il cammino europeo, mentre Milano se manterrà alta la concentrazione non dovrebbe avere difficoltà a passare tra le prime 2 del suo gruppo.

    logo eurolega | © foto tratta dal web

    Le Top 16 avranno inizio dal 18 gennaio e termineranno l’1 di Marzo (6 logicamente i turni previsti: 18-19 gennaio, 25-26 gennaio, 1-2 febbraio, 8-9 febbraio, 22-23 febbraio e 29 febbraio-1 marzo). Si qualificano per i quarti di finale (definiti playoff nella massima competizione di basket continentale per club) le prime 2 squadre di ogni girone che si affronteranno in partite incrociate al meglio di 5 incontri (passa alle Final 4 chi vince 3 gare).

    Gli incroci suddetti saranno tra prima classificata del Gruppo E e seconda del Gruppo F e prima del Gruppo F contro seconda del Gruppo E. Poi prima squadra del Gruppo G contro seconda del Gruppo H, prima del girone H contro seconda del girone G. I quarti saranno dal 21 marzo al 5 aprile, le vincenti disputeranno le Final 4 della Sinan Erdem Arena di Istanbul dall’11 al 13 maggio. Questo il cammino previsto fino a quando una tra queste 16 squadre non si ergerà a Campione d’Europa della stagione 2011/2012.

    Calendario Siena: Per i toscani inizio in casa contro Bilbao, poi 2 trasferte (prima a Madrid e poi a Malaga). Quindi i campioni d’Italia ospiteranno l’Unicaja, andranno a Bilbao e chiuderanno in casa contro il Real Madrid.

    Calendario Milano: Anche l’Emporio Armani partirà in casa nel difficile match contro i campioni d’Europa in carica del Panathinaikos, quindi trasferta ad Istanbul contro il Fenerbahce e poi a Kazan contro l’Unics. I biancorossi riceveranno l’Unics nel quarto turno e infine saranno di scena ad Atene e chiuderanno in casa contro il Fenerbahce.

    Calendario Cantù: La Bennet inizierà subito col botto a Barcellona ex squadra di Gianluca Basile e poi avrà 2 gare di fila in casa (a Desio), contro Zalgiris e Maccabi (in un girone così difficile obbligatorio sfruttare il fattore campo). Quindi inizierà il girone di ritorno a Tel Aviv, per poi ospitare il Barcellona e chiudere con il viaggio a Kaunas.

    Nota importante per quanto riguarda il futuro della competizione: nel corso del sorteggio, il commissioner dell’ Eurolega Jordi Bertomeu ha confermato come dall’anno prossimo le Top 16 subiranno alcuni cambiamenti in particolare si passerà da 4 gironi da 4 team a 2 soli gironi da 8 squadre con il conseguente numero di gare che aumenterà dalle 6 attuali a 14 incontri complessivi per squadra. Inoltre sempre Bertomeu ha confermato lo spostamento delle partite di Eurolega dal mercoledì e giovedi (come previsto fino a questa stagione) alle serate di giovedi e venerdi (a partire dall’edizione 2012/2013), tutto questo per evitare concomitanze con la Champions League di calcio.

    Ecco i quattro gruppi sorteggiati a Barcellona:

    Girone E: CSKA Mosca, Olympiacos Pireo, Anadolu Efes, Galatasaray

    Girone F: Real Madrid, Montepaschi Siena, Unicaja Malaga, Bizkaia Gescrap Bilbao

    Girone G: Fenerbahce, Panathinaikos Atene, Unics Kazan, Emporio Armani EA7 Milano

    Girone H: Regal Barcellona, Maccabi Electra Tel Aviv, Bennet Cantù, Zalgiris Kaunas

  • Torres al Barcellona per tre “canterani”

    Torres al Barcellona per tre “canterani”

    Al Barcellona non basta mai la sua potenza irraggiungibile, per ora, nel panorama calcistico, anzi, i blaugrana sono intenzionati a rafforzarsi ulteriormente in questa finestra di mercato invernale, puntando la propria attenzione su un centravanti “autoctono”, ossia di Nazionalità spagnola, Fernando Torres.

    Fernando Torres, vicino al Barcellona | © Gary M. Prior/Getty Images

    La notizia è stata riportata dal Mundo Deportivo e illustra uno scenario di trattativa già molto ben avviato, con uno scambio che porterebbe al Chelsea Montoya, Sergi Roberto e Cuenca, tre elementi di spicco della cantera blaugrana, che potrebbero, quindi, approdare alla corte di Villas Boas per lasciar partire el nino Torres in direzione Barcellona.

    In tal senso, quindi, Torres andrebbe a sostituire l’infortunato David Villa in questo campionato, perchè in Champions non potrà essere schierato in quanto è già sceso in campo con la maglia del Chelsea,. L’elemento maggiormente sorprendente nella vicenda di mercato, però, riguarda il fatto che l’iniziativa dello scambio fra Torres ed i tre canteranos sarebbe partita dal tecnico del Chelsea, e non da Pep Guardiola, in quanto lo “Special Two” avrebbe intenzione di ringiovanire la rosa della sua squadra, con innesti di qualità, ed in particolare proprio con Sergi Roberto e Montoya, che segue già da tempo. In aggiunta, però, Villas Boas avrebbe chiesto anche il blaugrana Pedro, che al momento è considerato un incedibile da parte di Guardiola.

    L’affare, comunque, potrebbe concludersi, ed anche in tempi brevi, soprattutto per stringere la trattativa e metterla al riparo da possibili interferenze esterne, ossia dalla concorrenza di altri club interessati a Fernando Torres. Su tutti, quello della Juventus che, in alternativa a Borriello, aveva puntato gli occhi su Torres, proponendo al Chelsea uno scambio con Milos Krasic, oggetto più che misterioso dell’attuale stagione Juventina, dopo che nello scorso campionato si era mostrato un elemento importante. L’addio di Krasic alla Juve sembra cosa imminente, stando anche alle parole del suo procuratore, il quale sembra realmente intenzionato ad indirizzare Milos verso il Chelsea.

    Rimane da capire se gli intrecci di mercato porteranno le due trattative ad incrociarsi in qualche modo, anche se quando il Barcellona chiama, non saraà facile per “el nino” dire di no.