Tag: barcellona

  • Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Il Real Madrid di Mourinho sembra intenzionato a voler fare sul serio, senza concedersi nessuna distrazione e per poter mettere “fieno in cascina”, approfittando delle difficoltà delle dirette concorrenti, in particolar modo degli acerrimi rivali blaugrana. Pertanto, i blancos madrileni, ieri hanno archiviato la pratica Levante, e con i tre punti conquistati hanno portato a più dieci il loro vantaggio in classifica sul Barcellona.

    Una vittoria, quella delle merengues, sotto il segno di Cristiano Ronaldo, che pare rinato, e che ieri ha trascinato i suoi alla vittoria per 4-2, conquistata in rimonta, dopo esser andato sotto di una rete siglata da Cabral. E’ stato del portoghese il rigore che ha riportato la gara in parità sul finire del primo tempo, consentendo alle merengues di affrontare il ritorno dagli spogliatoi con un diverso spirito: ma è nella ripresa che Crisitiano Ronaldo si scatena, realizzando prima il gol del vantaggio, poi la rete del 3-1 che vale la sua personale tripletta. Il 3-2 per il Levante è stato firmato da Konè, ma a nulla è valso, soprattutto alla luce delle notevoli difficoltà della sua squadra, in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo a causa dell’espulsione di Vicente Iborra; a completare il tabellino, poi, è giunto il 4-2 del francese Benzema, che ha fissato il risultato finale.

    Con la vittoria conquistata, al termine della 23 esima giornata della Liga, il Real Madrid si porta a quota 58 punti, a più dieci dal Barcellona di Pep Guardiola, a quota 48, che è stato fermato nell’anticipo del sabato, dall’Osasuna, subendo in trasferta all’Estadio Reyno de Navarra una sconfitta per 3-2, la seconda stagionale per i blaugrana. Una sconfitta meritata, considerando il doppio vantaggio con il quale l’Osasuna è giunto al riposo, con doppietta di Dejan Lekic; nel secondo tempo, è l’ex Udinese Alexis Sanchez ad accorciare le distanze, ma Raul Garcia porta il risultato sul 3-1, rendendo vano il gol finale di Cristian Tello.

    Al terzo posto, stabile, il Valencia, che vince agevolemente contro lo Sporting Gijon con reti di Sofiane Feghouli, Alberto Botia su autorete, e la doppietta di Jonas Oliveira.

    HIGHLIGHTS REAL MADRID LEVANTE 4-2

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  • Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    E ora la Liga si fa complicata per non dire quasi impossibile. Il Barcellona, dopo tre anni di assoluto dominio, sta per abdicare al trono di campione di Spagna. Il ko rimediato a Pamplona nell’anticipo della 22esima giornata potrebbe costare caro agli uomini di Guardiola: se infatti il Real Madrid stasera dovesse battere il Levante al Santiago Bernabeu si porterebbe a +10 in classifica sugli acerrimi rivali, un gap quasi incolmabile anche per la squadra più forte del mondo nonostante manchino ancora 16 giornate al termine del campionato.

    I blaugrana, ieri sera in tenuta verde mare, vanno subito sotto dopo appena 5 minuti di gioco, Puyol e Piquè si fanno sorprendere subito dal duo Garcia – Lekic con il serbo che siglerà il primo dei due gol con il quale trascinerà i suoi al successo. L’Osasuna ha una marcia in più e lo dimostra quando raddoppia ancora con Lekic, cross rasoterra di Cejudo per la zampata dell’attaccante serbo che sbuca in mezzo ai due centrali blaugrana che dormono in mezzo all’area. E’ notte fonda per i campioni di tutto che vanno negli spogliatoi sotto di due reti e pagano forse la giornata sottotono della sua stella più brillante, Leo Messi.

    Guardiola decide di cambiare all’intervallo togliendo Puyol e Pedro per i canterani Cuenca e Tello, saranno proprio questi due a mettersi in mostra nella ripresa che inizia subito con il Barça che accorcia le distanze con un’azione quasi in fotocopia del due a zero dell’Osasuna, Thiago Alcantara allarga sulla destra per il neo entrato Cuenca il quale mette in mezzo per Sanchez che non deve far altro che depositare la sfera in rete. Non c’è neanche il tempo però per festeggiare e tentare l’assalto al pareggio che i padroni di casa danno al Barcellona il colpo di grazia conil 3-1 firmato Garcia con un preciso rasoterra che sbatte sul palo interno e finisce la sua corsa in rete. Al 73′ le speranze dei catalani tornano ad accendersi quando Tello fa fuori con una finta un difensore dell’Osasuna e con il sinistro batte Fernandez sul primo palo.

    Il forcing finale non porta i frutti sperati, il Barcellona perde 3-2 e concede ai rivali del Real un’occasione irripetibile per chiudere la Liga, troppo ghiotta per non essere sfruttata. La palla ora passa a Mourinho e company. I blaugrana dovranno riorganizzare subito le idee perchè martedì saranno impegnati nella difficile trasferta di Leverkusen in casa del Bayer per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, forse l’unica competizione rimasta realmente alla portata di Messi e soci. E sarà assolutamente vietato sbagliare un’altra volta.

    HIGHLIGHTS OSASUNA BARCELLONA 3-2

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  • Eurolega, Top 16: Cantù cade a Tel Aviv. Impresa Galatasaray contro Mosca

    Eurolega, Top 16: Cantù cade a Tel Aviv. Impresa Galatasaray contro Mosca

    Una sconfitta pesante, quella subìta dalla Bennet Cantù a Tel Aviv contro il Maccabi nel quarto turno delle Top 16 di Eurolega, che rischia di mandare fuori dalla competizione europea gli uomini di coach Andrea Trinchieri. I padroni di casa non solo vincono ma ribaltano la differenza canestri negli scontri diretti grazie al risultato di 75-60.

    La formazione italiana resta in partita per tutto il primo tempo ma poi crolla di schianto nella ripresa. E’ una Bennet che tiene testa agli israeliani nel primo quarto che si conclude con un divario minimo a favore dei gialloblu sul 17-14. Nel secondo periodo sale in cattedra Gianluca Basile che con 13 punti (3/3 dalla lunga distanza) in soli 5 minuti manda avanti i suoi compagni (38-37) a pochi secondi dal termine.

    Nella ripresa però si capovolge tutto: la difesa del Maccabi diventa asfissiante e nel terzo quarto Cantù non riesce a segnare neanche un canestro dal campo (0/7 da 2 punti e 0/3 da dietro l’arco) e subisce la furia di Smith, Blu ed Hendrix che scavano un solco pressochè impossibile da recuperare per la squadra biancoblu. Il parziale devastante è di 23-5 e i padroni di casa volano sul +16 (62-46). Nell’ultima frazione di gioco Cantù cerca almeno di limare lo svantaggio per la differenza canestri negli scontri diretti (all’andata Basile e compagni si imposero di 8 punti) ma ormai il danno è fatto, perchè spinti dal caloroso pubblico sugli spalti i ragazzi di coach Blatt amministrano l’ampio margine chiudendo il match con un comodo +15 (75-60 il risultato alla sirena finale). Per i padroni di casa decisivi i 14 punti di Blu ed i 12 a testa di Eliyahu e Langford mentre Hendrix domina in area con 9 punti e 9 rimbalzi. Per gli italiani si salvano solo Basile (20 punti) e Shermadini (15 punti e 10 rimbalzi) unici 2 giocatori ad andare in doppia cifra. Ora ai canturini servirà necessariamente battere lo Zalgiris (già eliminato) a Kaunas e mandare KO il Barcellona al PalaDesio per continuare il cammino europeo, ma pare un’impresa davvero difficile.

    Nelle altre gare della serata di Eurolega l’impresa del giorno è tutta del Galatasaray che sul parquet amico infligge la prima sconfitta al trita-tutto CSKA Mosca (68-64) che fino ad ora era imbattuto. Un successo quello dei turchi costruito nella seconda parte di gara grazie alle prove di Joshua Shipp (22 punti per lui) e Luksa Andric (16 punti). Ai russi non bastano gli 11 punti ciascuno di Sasha Kaun e di Alexey Shved ed i 10 di un non proprio in formissima Andrei Kirilenko.

    Il Barcellona vince a Kaunas, in casa dello Zalgiris ed elimina i lituani dalla competizione: 67-58 il punteggio finale grazie ai 18 punti di Juan Carlos Navarro, ai 16 delsolito Erazem Lorbek ed ai 15 di un positivo Chuck Eidson. ai padroni di casa non bastano i 17 punti di Tomas Delininkaitis, unico giocatore dello Zalgiris ad arrivare in doppia cifra.

    Bene anche il Panathinaikos che si impone per 72-62 sui turchi dell’Ulker: top scorer di serata Kostas Tsartsaris autore di ben 21 punti mentre Mike batiste ne aggiunge 11. Agli ospiti non servono a molto i 15 punti di Bojan Bogdanovic, i 13 di Roko Ukic e gli 11 di Curtis Jerrells.

    Risultati quarta giornata TOP 16 Eurolega:

    Anadolu Efes vs Olympiacos 65-67
    Montepaschi Siena vs Unicaja 84-69
    Gescrap BB vs Real Madrid 93-69
    EA7 Emporio Armani vs Unics 63-58
    Zalgiris vs Barcelona Regal 58-67
    GS Medical Park vs CSKA Moscow 68-64
    Maccabi Electra vs Bennet Cantù 75-60
    Panathinaikos vs FB Ulker 72-62

    CLASSIFICHE:

    GROUP E
    CSKA Moscow 3-1
    Olympiacos Piraeus 2-2
    GS Medical Park 2-2
    Anadolu Efes 1-3

    GROUP F
    Montepaschi Siena 4-0
    Real Madrid 2-2
    Gescrap BB 2-2
    Unicaja 0-4

    GROUP G
    Unics Kazan 3-1
    Panathinaikos 3-1
    Fenerbahce Ulker 1-3
    EA7 Emporio Armani 1-3

    GROUP H
    FC Barcelona Regal 4-0
    Bennet Cantù 2-2
    Maccabi Electra 2-2
    Zalgiris Kaunas 0-4

  • Eurolega, Top 16: Cantù sorprende ancora. Siena inarrestabile

    Eurolega, Top 16: Cantù sorprende ancora. Siena inarrestabile

    Se Milano continua a deludere, ci pensano Bennet Cantù e Montepaschi Siena a tenere alto il nome dell’Italia in Europa: nella terza giornata delle Top 16 di Eurolega infatti, i biancoblu di coach Andrea Trichieri firmano l’impresa della serata battendo il temibile e fortissimo Maccabi Tel Aviv con una gara perfetta giocata sempre al massimo livello, mentre i toscani dilagano in Spagna contro l’Unicaja Malaga travolgendo gli avversari per 91-68 mantenendo la testa del proprio girone.

    Siena si dimostra sempre di più rullo compressore in Europa e va a vincere d’autorità sul parquet dell’Unicaja Malaga. E’ la terza affermazione in altrettante gare per la truppa di coach Simone Pianigiani che si mantiene al primo posto nel raggruppamento con la forte possibilità di passare al prossimo turno da numero 1. Gli spagnoli vengono dominati in ogni singolo quarto, già nel primo periodo i biancoverdi spaccano la partita con un parziale di 27-19. Precisa al tiro e concentrata in difesa, Siena chiude il primo tempo con un comodo vantaggio in doppia cifra (50-40). Dopo un piccolo break in favore di Malaga nella ripresa, i campioni d’Italia decidono di chiudere i conti e con un grande Lavrinovic operano lo sprint decisivo che mette in ghiaccio la partita. Termina 91-68, con Lavrinovic che segna 18 punti in appena 16 minuti di gioco, 20 punti e 7 rimbalzi per Moss, 15 punti li aggiunge Andersen mentre a quota 13 si issano McCalebb e Thornton. Ai padroni di casa serve a poco la prova di Freeland da 14 punti.

    L’impresa della serata è tutta per la Bennet Cantù che nell’importantissimo scontro diretto contro gli israeliani del Maccabi Tel Aviv riesce a portare a casa una vittoria di capitale importanza per il prosieguo dell’avventura europea con una prova che i tifosi biancoblu ricorderanno a lungo. E’ la partita perfetta per i lombardi che nella massima competizione continentale per club stanno facendo vedere cose egregie. Con questo successo Cantù si porta dietro al Barcellona in classifica, al secondo posto che permette la qualificazione ai playoff del prossimo turno. Un dato significativo fa capire quanto sia grande il cuore e l’anima di questa squadra: la Bennet vince ogni quarto di gioco contro una delle migliori formazioni del torneo ed alla fine il +8 (prezioso in vista della gara di ritorno) va anche stretto per quello che si è visto sul parquet. Precisa nell’esecuzione degli schemi, concreta in attacco (nel primo tempo 62% al tiro, una percentuale pazzesca se si tiene conto dell’avversario di giornata), aggressiva e determinata in difesa, quasi asfissiante verrebbe da dire per il modo in cui i ragazzi di Trinchieri difendono la loro metà campo, nonostante gli sforzi dei vice campioni d’Europa il risultato alla fine sorride ai canturini. Tutti importanti e tutti decisivi i ragazzi della Bennet, da Micov (17 punti e 9 assist) a Markoishvili (11 punti e 7 rimbalzi), da Leunen (6 punta ma tanta sostanza) a Marconato (6 punti e tanta esperienza nei momenti decisivi), da Mazzarino (7 punti) a Shermadini (13 punti), da Brunner (4 punti) per finire con il solito immenso Gianluca Basile, vero leader di questo gruppo fantastico (14 punti). Il Maccabi viene stritolato sotto canestro dove lo spauracchio Schortsanitis (ex di turno) viene stretto in una morsa da cui non esce vincitore, gli unici in doppia cifra sono Langford ed Hendrix (rispettivamente 16 e 15 punti).

    Bennet Cantù | RAFA RIVAS/AFP/Getty Images

    Nelle altre gare della serata continua il cammino perfetto del CSKA Mosca che guidato da un grande Krstic, autore di 20 punti e 9 rimbalzi, annienta il Galatasaray (85-70 il punteggio finale), il Barcellona demolisce lo Zalgiris Kaunas grazie ai 19 punti del solito Erazem Lorbek (94-80 il risultato), mentre i campioni in carica del Panathinaikos espugnano il campo turco del Fenerbahce per 77-56 guidati dai 19 punti di Kaimakoglou, dai 15 di Mike Batiste e dalla doppia doppia dell’ex Siena Romain Sato da 12 punti e 10 rimbalzi.

    Risultati terza giornata TOP 16 Eurolega:

    Unics vs EA7 Emporio Armani 59-44
    Olympiacos vs Anadolu Efes 83-65
    Real Madrid vs Gescrap BB 89-73
    CSKA Moscow vs GS Med. Park 85-70
    FB Ulker vs Panathinaikos 56-77
    Unicaja vs Montepaschi Siena 68-91
    Bennet Cantù vs Maccabi Electra 82-74
    Barcelona Regal vs Zalgiris 94-80

    CLASSIFICHE:

    GROUP E
    CSKA Moscow 3-0
    GS Medical Park 1-2
    Anadolu Efes 1-2
    Olympiacos Piraeus 1-2

    GROUP F
    Montepaschi Siena 3-0
    Real Madrid 2-1
    Gescrap BB 1-2
    Unicaja 0-3

    GROUP G
    Unics Kazan 3-0
    Panathinaikos 2-1
    Fenerbahce Ulker 1-2
    EA7 Emporio Armani 0-3

    GROUP H
    FC Barcelona Regal 3-0
    Bennet Cantù 2-1
    Maccabi Electra 1-2
    Zalgiris Kaunas 0-3

  • Liga: passo falso del Barca, Mourinho a +7

    Liga: passo falso del Barca, Mourinho a +7

    Dopo l’ennesima eliminazione rimediata nei confronti diretti con il blaugrana, per il Real Madrid di Josè Mourinho la 21esima giornata della Liga ha in serbo una bella sorpresa, probabilmente insperata, ossia un mezzo passo falso da parte del Barcellona, impegnato contro i “sottomarini gialli” del Villareal, al Madrigal, che non è riuscito ad andare oltre il pareggio a reti inviolate, soprattutto per merito della grande unità difensiva del Villareal, che è riuscito a chiudere bene gli spazi ai blaugrana, limitandone così l’immenso potenziale offensivo.

    Un pareggio che potrebbe costare molto caro alla truppa di Guardiola in vista dell’obiettivo rimonta in classifica, soprattutto perchè – con l’imminente ritorno della Champions League – e con gli impegni in Coppa del Re (prossima sfida contro il Valencia, ndr) sarà più difficile concentrare le energie fisiche e mentali sulla Liga.

    La partita con il Villareal è stato, così, il solito testa-coda con tanto di insidia, che ha mandato fuoristrada il Suv blaugrana. Il Barca, però, qualche occasione importante l’ha costruita nel corso della gara: già dopo tre minuti dal fischio d’ inizio, Dani Alves si era ritrovato a tu per tu con il portiere del Villareal, ma senza successo. Nel corso del primo tempo, poi, altre occasioni per Messi, con un delizioso pallonetto che esce di pochissimo, ma anche per i gialli che si rendono pericolosi in alcune circostanze, senza troppi timori reverenziali nei confronti dei campioni d’Europa: al 27′, Piquè in azione difensiva sfiora il clamoroso autogol su colpo di testa, al 35′ si registra una bella conclusione di Marcos Senna, deviata da Victor Valdes, e poi al 37′ Gonzalo Rogriguez trova il gol per il Villareal, ma viene annullato per posizione di fuorigioco.

    Nel secondo tempo, le due squadre ritornano in campo con meno brio ed intrensità di gioco, fattore sorprendente soprattutto per i blaugrana: le occasioni da gol sono poche, ma negli ultimi dieci minuti il Barcellona prova a scuotersi e trasforma gli ultimi minuti di gara in un vero e proprio assedio alla ricerca del gol del vantaggio. Al 79′ gran tiro di Fabregas, deviato però dal portiere del Villareal fino a colpire la clamorosa traversa; all’ 87′ azione da pallone d’oro di Lionel Messi che da solo dribbla tutta la difesa avversaria, tira in porta (ma il portiere respinge), e sulla deviazione Fabregas non riesce a segnare nonostante la porta sia sguarnita.

    pep guardiola | © KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Il Barcellona, così, porta a casa solo un punto dalla trasferta di Villareal, e vede allontanarsi la vetta della classifica, dove le merengues di Mourinho sono ora a +7, dopo la vittoria di ieri per 3-1 contro il Saragozza, ultimo in classifica. Una vittoria, quella dei Blancos, in pefetto “stile Mou”, giunta con grinta ed in rimonta: gol realizzati da Kakà, che pareggia il gol del Saragozza (Lafita al 10′ del primo tempo, ndr), e poi da Cristiano Ronaldo e dal tedesco Ozil.

    Un passo falso per gli uomini di Guardiola che in campo non hanno mostrato il solito mordente offensivo e che, anzi, si sono mostrati alquanto appannati e stanchi: fisiologico verrebbe da dire, soprattutto se si parla di una squadra che nelle ultime stagioni ha scritto realmente la storia del calcio, ma preoccupante per gli amanti del pallone, perchè la fine dell’epopea Barca significherebbe la fine di un sogno, di un capolavoro da Oscar.

    Fra gli interpreti blaugrana, su tutti Fabregas e Dani Alves hanno mostrato un rendimento inferiore ai soliti standard, con Fabregas, in particolar modo, responsabile di alcune clamorose occasioni da gol non concretizzate, ma sono state soprattutto le assenze importanti a penalizzare il rendimento della formazione di Guardiola che non può pretendere dal suo funambolico pallone d’oro, Lionel Messi, di risolvere da solo tutte le partite.

  • Eurolega, Top 16: Vittorie di Galatasaray e Barcellona

    Eurolega, Top 16: Vittorie di Galatasaray e Barcellona

    Si è completata la seconda giornata delle Top 16 di Eurolega: nei posticipi del giovedì sera successi importanti per il Galatasaray, che ha battuto l’Olympiacos dopo un tempo supplementare, e per il Barcellona, capace di andare a vincere sul difficile campo del Maccabi Tel Aviv (terza volta di fila che i blaugrana espugnano il parquet dei gialloblu) dopo una gara molto equilibrata. Nessuna italiana in campo visto che Montepaschi Siena, Bennet Cantù ed Emporio Armani Milano avevano già disputato le loro gare mercoledì ottenendo 2 successi (per toscani e Bennet) ed una sconfitta (biancorossi KO in Turchia).

    Sul parquet del Galatasaray arriva l’Olympiacos e le 2 squadre rispettano il pronostico mandando in scena una gara dominata dalle difese che annichiliscono nel vero senso della parola gli attacchi concedendo percentuali dal campo davvero basse (nessuno dei 2 team riesce a superare il 30% circa dal campo). Dopo un buon avvio dei greci, il Galatasaray sembra poter prendere il largo nel secondo quarto infilando con una certa continuità il canestro avversario. Al riposo lungo i turchi sono avanti di 14 punti (42-28) ed il pubblico sugli spalti è scatenato. I biancorossi del Pireo però tornano in campo con uno spirito diverso e riescono a limare leggermente il divario chiudendo sotto di 10 punti alla fine del terzo periodo (67-57), poi nell’ultima frazione di gioco arriva il parziale che riporta a contatto la squadra allenata da Dusan Ivkovic (-3), divario che si mantiene invariato fino agli ultimi istanti di gioco quando con 2 secondi sul cronometro un tiro disperato di Sloukas da dietro la metà campo buca sorprendentemente la retina avversaria per il pareggio che vuol dire overtime (69-69) gettando nello sconforto il numeroso pubblico di fede giallorossa. L’inerzia sembra essere tutta per l’Olympiacos ma il protagonista del match diventa Lucas che con un paio di canestri d’autore riporta avanti la sua squadra. Nel convulso finale gli ospiti hanno la palla per vincere la partita sull’ultimo possesso (77-76 per il Galatasaray) ma prima Sloukas non ripete l’impresa dei tempi regolamentari, poi sul rimbalzo offensivo è Gecevicius a provare il tiro della vittoria ma ancora il ferro dice di no alla squadra greca. Il top scorer dei padroni di casa è Jamon-Alfred Lucas autore di 17 punti, bene anche Jaka Lakovic con 16 mentre 10 punti a testa sono per Andric ed Ozer. All’Olympiacos non bastano i 24 punti del solito Spanoulis, gli 11di Hines ed i 10 del pur bravo Sloukas autore comunque del canestro più bello di questa edizione di Eurolega.

    maccabi tel aviv

    Nell’altra partita il Barcellona batte per la terza volta di fila negli ultimi anni il Maccabi Tel Aviv sul parquet israeliano. Risultato un pò bugiardo il 71-57 finale che non rispecchia l’andamento del match in sostanziale equilibrio fino a 4 minuti circa dal termine dell’incontro quando il Barça ha operato lo strappo decisivo ed i padroni di casa non hanno trovato più la via del canestro. Primo quarto di marca gialloblu (19-12), nella seconda frazione ecco il ritorno blaugrana per il 29 pari con cui si va all’intervallo lungo. Ripresa giocata con botta e risposta da una parte e dall’altra, poi break decisivo dei catalani nel finale di partita guidati da un immenso Erazem  Lorbek e da un paio di canestri al limite dell’impossibile dell’australiano Joe Ingles. Il Maccabi ci prova dalla distanza per recuperare il più possibile ma non è assistito dalla fortuna ed il Barcellona si porta a casa la vittoria. Grande gara per Lorbek autore di 18 punti che nei minuti decisivi ha preso per mano i compagni e fatto a pezzi la difesa israeliana risultando immarcabile. Ottimo Ingles che chiude a quota 13 punti e 9 rimbalzi mentre 14 punti sono di Fran Vazquez. Ai padroni di casa non è bastato un super Langford con 17 punti.

    Risultati seconda giornata TOP 16 Eurolega:

    CSKA Moscow vs Anadolu Efes 96-68
    Real Madrid vs Montepaschi 69-88
    Fenerbahce Ulker vs EA7 Armani 65-63
    Gescrap BB vs Unicaja 85-70
    Panathinaikos vs Unics 83-89
    Bennet Cantù vs Zalgiris Kaunas 79-78
    GS Medical Park vs Olympiacos 78-88 (overtime)
    Maccabi Electra vs Barcelona Regal 57-71

    CLASSIFICHE:

    GROUP E
    CSKA Moscow 2-0
    Anadolu Efes 1-1
    GS Medical Park 1-1
    Olympiacos Piraeus 0-2

    GROUP F
    Montepaschi Siena 2-0
    Real Madrid 1-1
    Gescrap BB 1-1
    Unicaja 0-2

    GROUP G
    Unics Kazan 2-0
    Panathinaikos 1-1
    Fenerbahce Ulker 1-1
    EA7 Emporio Armani 0-2

    GROUP H
    FC Barcelona Regal 2-0
    Maccabi Electra 1-1
    Bennet Cantù 1-1
    Zalgiris Kaunas 0-2

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Sarà il Barcellona a giocare la semifinale di Coppa del Re. Il verdetto arriva dopo il quarto di finale di ritorno contro il Real Madrid terminato 2-2. Un risultato che premia i blaugrana, forti del 2-1 conquistato al Bernabeu e che con ogni probabilità nel prossimo turno sfideranno il Valencia. Ma non è stato facile per i catalani, che nonostante fossero avanti per 2-0 e avessero dalla loro la vittoria dell’andata, hanno tremato fino alla fine contro i detentori della coppa che dopo aver raggiunto il 2-2 hanno forzato alla ricerca di quel 3-2 che poteva significare grande i impresa.

    Nel complesso, tra le cinque disputate, è stata la gara migliore che i madridisti hanno giocato contro i rivali di sempre. Ma ciò non è bastato: per Mou sfuma ancora la possibilità di violare il Camp Nou. Un tempo per parte, parlando prettamente di gol segnati, con i padroni di casa che grazie a Pedro e Dani Alves hanno chiuso avanti la prima frazione. Nella ripresa Cristiano Ronaldo e Benzema riaprono i giochi, facendo sognare i propri tifosi sino al termine.
    Guardiola non cambia nulla rispetto all’undici preventivato alla vigilia. Tra i big infatti restano fuori solo Mascherano e Pedro. Diverse sorprese invece nel Real: giocano Arbeloa, Kakà e Higuain al posto di Albiol, Marcelo e Benzema.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Nel primo tempo parte meglio il Real, obbligato al successo, ma Higuain manda di poco a lato su un errore della difesa di casa. Ci prova due volte Cristiano Ronaldo ma senza fortuna. Al 25’ l’occasionissima targata Ozil: il tiro del tedesco, a Pinto battuto, incoccia la traversa. Le cose per Guardiola non sembrano mettersi bene quando Iniesta deve abbandonare il campo per infortunio. Dentro Pedro. Una mossa che darà i suoi frutti al 44’ quando Messi, dopo una splendida azione personale, serve il nuovo entrato che non sbaglia. Il Real accusa il colpo e dopo pochi istanti subisce ancora: gran destro di Dani Alves che si infila sotto l’incrocio.

    Nella ripresa il Real le tenta tutte. Mourinho si gioca la carta Granero per Diarra e al 8’ trova il gol con Sergio Ramos ma l’arbitro ravvede un fallo annullando la segnatura tra le polemiche. Poco dopo dentro Benzema e Callejon per Kakà e Higuain e al 23’ ecco il gol del 2-1: filtrante di Ozil per Cristiano Ronaldo il quale mette a sedere Pinto e insacca. Stavolta sono i madridisti a colpire due volte nel giro di pochi minuti: al 27’ infatti il neo entrato Benzema, con un sombrero, salta Pinto e gonfia la rete. Sono 18’ di fuoco nei quali Messi spreca due volte il 3-2 e Sergio Ramos si fa espellere. Per il Real sfuma l’impresa. A fare festa sono solo i tifosi catalani.

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Si giocherà stasera alle 22 al Camp Nou il quinto confronto stagionale tra Barcellona e Real Madrid. Il match, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Coppa del Re, vedrà di fronte due squadre che arrivano con stati d’animo differenti. Tanta tensione in casa madridista dove il tecnico portoghese Jose Mourinho, nelle ultime ore accostato nuovamente all’Inter in vista della prossima stagione, è finito sotto accusa della stampa e non solo, visto che dopo la lite con Sergio Ramos anche parte dello spogliatoio è contro lo Special One. Una vittoria nel match più atteso dai tifosi potrebbe essere la chiave per la risoluzione di tutti questi problemi, considerando che nei quattro precedenti stagionali il bilancio è tutto dalla parte dei blaugrana che hanno vinto per tre volte concludendo un solo match in parità. Ma servirà un’impresa per centrare il passaggio del turno visto il 2-1 targato Puyol e Abidal venuto fuori dal confronti di andata al Bernabeu. Sarà necessario dunque vincere con due gol di scarto. Molto più tranquillo invece il clima in casa Barcellona. La qualificazione alla semifinale ad un passo ha favorito il lavoro di Guardiola che però punta al successo pieno davanti al pubblico amico.

    Jose Mourinho e Josep Guardiola | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Consueto 4-3-3 per Guardiola che davanti al portiere Pinto schiererà una difesa formata da Dani Alves e Abidal laterali con Piquè e Puyol al centro. In mezzo al campo spazio a Xavi, Busquets e Fabregas mentre Iniesta e Sanchez agiranno accanto al Pallone d’oro Leo Messi.

    Mou dovrebbe schierare una formazione per buona parte simile a quella dell’andata. Davanti a Casillas difesa a quattro con Sergio Ramos e Pepe, protagonista nel match di andata per i diversi comportamenti antisportivi, centrali, mentre sugli esterni agiranno Arbeloa e Marcelo. Diarra, Xabi Alonso e Coentrao saranno i tre di centrocampo mentre in avanti toccherà a Ozil e Cristiano Ronaldo, quest’ultimo in gol nel confronto del Bernabeu, assistere la punta centrale Benzema. Fuori Kakà, Di Maria e Higuain.

    PROBABILI FORMAZIONI BARCELLONA REAL MADRID

    BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Dani Alves, Piquè, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Fabregas; Iniesta, Messi, Sanchez. A disp: Valdes, Mascherano, Adriano, Cuenca, Thiago, Pedro. All. Guardiola
    REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Diarra, Xabi Alonso, Coentrao, Ozil, Benzema, C. Ronaldo. A disp: Adan, Varane, Callejon, Kakà, Di Maria, Higuain. All. Mourinho

  • Eurolega, Top 16: Milano travolta dal Panathinaikos, Cantù KO a Barcellona

    Eurolega, Top 16: Milano travolta dal Panathinaikos, Cantù KO a Barcellona

    Dopo il successo della Montepaschi Siena contro il Bilbao, arrivano purtroppo 2 sconfitte per le altre 2 squadre italiane impegnate in Eurolega: L’Emporio Armani Milano viene travolto nettamente in casa dai campioni d’Europa del Panathinaikos per 79-57 mentre la Bennet Cantù gioca bene al cospetto del Barcellona ma deve arrendersi alla fine contro i più quotati avversari (65-60).

    Ioannis Bouroussis, Emporio Armani Milano | © MUSTAFA OZER/AFP/Getty Images

    Iniziamo la nostra analisi dai biancorossi di coach Sergio Scariolo: l’impegno non era per niente facile, visto che davanti c’era la squadra campione in carica della competizione ma si poteva fare molto meglio in virtù del fattore campo. Ed invece alla fine dagli spalti piovono tantissimi fischi dai tifosi delusi per una prestazione disarmante dei lombardi che durano solo 5 minuti di gioco. Poi il Panathinaikos prende il comando delle operazioni e lascia solo le briciole a Mancinelli e compagni. Già dopo il primo quarto i biancorossi sono sotto di 14 punti (24-10), ancora peggio il secondo periodo che mostra tutti i limiti di una squadra che in questo periodo non riesce a tenere il campo contro nessun avversario. Devastante il parziale dei “Verdi” che chiudono avanti di 20 punti (43-23).

    Nel secondo tempo i greci alzano il piede dall’acceleratore ma Milano non ne sa approfittare, anzi perde completamente la bussola e va sotto di 25 (58-33). Ultima frazione di gioco di normale amministrazione per gli ospiti con il pubblico inviperito sugli spalti per l’atteggiamento in campo dei propri beniamini. Finisce 78-57, l’unico giocatore in doppia cifra per i padroni di casa è Fotsis con 10 punti. Per il Panathinaikos brilla Logan con 12 punti.

    Sconfitta onorevole invece per la Bennet Cantù che mette in seria difficoltà per almeno 35 minuti il Barcellona , forse salvato solo dal fatto di poter usufruire del vantaggio del fattore campo. Parte molto bene il team italiano, aggressivo e concentrato ma i blaugrana già alla fine del primo tempo mettono la testa avanti (30-28). La ripresa è combattutissima, infatti si va all’ultimo quarto con il risultato in parità (49-49). Poi esce fuori la maggiore esperienza degli spagnoli che chiudono la pratica (65-60)grazie ad un ottimo Eidson (per lui 15 punti) ben assistito da Lorbek (13). Ma Cantù esce a testa alta dalla sfida, prove convincenti per Basile (13 punti e premiato prima della gara dagli ex compagni di squadra) e Micov (anche lui chiude a quota 13 punti).

    Nelle altre partite della serata il Maccabi Tel Aviv va a vincere sul parquet dello Zalgiris Kaunas con il punteggio di 84-76 grazie ai 15 punti di Demond Mallet. Buono il contributo di Eliyahu (per lui 14 punti) e della coppia Langford-Hendrix che in combinata riesce a mettere assieme 23 punti ed 11 rimbalzi. Per lo Zalgiris 15 punti sono di Milovan Rakovic e Marko Popovic ne aggiunge 14. Delude invece l’ex NBA Sonny Weems: per il giocatore che fu dei Toronto Raptors solo 2 punti (e ben 6 palle perse) in 28 minuti di impiego. Il derby turco tra Galatasaray ed Efes va a quest’ultimi che si impongono per 68-62: grande primo tempo dei padroni di casa che chiudono avanti di 11 lunghezze (45-35). Il Galarasaray prova ad annullare il gap nella seconda parte di gara ma inutilmente. Alla fine il top scorer è l’ex Los Angeles Lakers Sasha Vujacic che infila 17 punti, con l’importante contributo di Dusko Savanovic (16 punti e 17 rimbalzi per uno stratosferico +31 di valutazione) e di Stanko Barac (12 punti alla fine). Per gli ospiti invece non bastano i 14 punti di Luksa Andric ed i 13 di Jaka Lakovic. Infine il Real Madrid la spunta di un solo punto a Malaga (81-80) portando ben 5 uomini in doppia cifra tra i quali spiccano Kyle Singler (13 punti), Ante Tomic e Nikola Mirotic (12 a testa). Incredibile invece la performance di Luka Zoric per i padroni di casa dell’Unicaja che piazza ben 32 punti e 10 rimbalzi ma alla fine non sono sufficienti per mandare KO le merengues.

    Risultati prima giornata TOP 16 Eurolega:

    Unics vs Fenerbahce Ulker 76-71
    Olympiacos vs CSKA Moscow 78-86
    Montepaschi vs Gescrap BB 81-67
    Zalgiris vs Maccabi Electra 76-84
    Anadolu Efes vs GS Medical Park 68-62
    Unicaja vs Real Madrid 80-81
    EA7 Armani vs Panathinaikos 57-78
    Barcelona Regal vs Bennet Cantù 65-60

    CLASSIFICHE:

    GROUP E
    CSKA Moscow 1-0
    Anadolu Efes 1-0
    GS Medical Park 0-1
    Olympiacos Piraeus 0-1

    GROUP F
    Montepaschi Siena 1-0
    Real Madrid 1-0
    Unicaja 0-1
    Gescrap BB 0-1

    GROUP G
    Unics Kazan 1-0
    Panathinaikos 1-0
    EA7 Emporio Armani 0-1
    Fenerbahce Ulker 0-1

    GROUP H
    FC Barcelona Regal 1-0
    Maccabi Electra 1-0
    Bennet Cantù 0-1
    Zalgiris Kaunas 0-1

  • Pepe calpesta Messi, stampa spagnola “vergognoso”

    Pepe calpesta Messi, stampa spagnola “vergognoso”

    Il difensore del Real Madrid Pepe è finito sotto l’occhio del ciclone dei media spagnoli, dopo aver platealmente calpestato la mano di Messi nel secondo tempo del Clasico di ieri sera, vinto dai blaugrana per 1-2 sul campo dei “Blancos”, valevole per l’andata dei quarti di finale di Copa del Rey. Sdegno unanime nei media spagnoli, e lo stesso tecnico del Real Jose Mourinho ha avuto parole di condanna contro il gesto del proprio difensore. Botta e risposta su Twitter fra l’attaccante del Manchester Rooney e l’ex bandiera del club spagnolo Guti, con l’inglese che definisce “idioa” il portoghese.

    pepe | © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    EROE IN NEGATIVO – La mossa di Mourinho di schierare Pepe come centrocampista centrale al fianco di Xabi Alonso e Diarra rivelava chiaramente il progetto del “vate” di Setubal, ovvero consegnare la gestione del pallone al Barça e giocare di rimessa con grande cattiveria agonistica in mezzo al campo. Una mossa già utilizzata in precedenti sfide contro la squadra di Guardiola, e spesso foriera di forti polemiche nell’immediato post partita. L’ultimo episodio è stato il cartellino rosso ricevuto nella semifinale d’andata di Champions League la scorsa stagione quando Pepe piombò su Dani Alves facendolo volare dal terreno di gioco. Il calciatore “imprescindibile” per Mourinho è stato espulso in altre due occasioni quando il Real ha incontrato il Barça, in campionato e nella Supercoppa spagnola.  L’aggressività del portoghese è esplosa al 21′ della ripresa quando decide di passeggiare letteralmente sulla mano del Pallone d’oro Messi. Non è stato l’unico episodio della “serataccia” del difensore madrileno, impreziosita da una clamorosa simulazione nel tentativo di spingere l’arbitro a punire un’inesistente gomitata di Fabregas.

    L’ATTACCO DEI MEDIA – Marca, quotidiano madrileno, definisce il comportamento di Pepe “Vergognozo”. As censura il gesto del centrale portoghese, riportando anche le parole del tecnico Mourinho, che nella conferenza del post partita ha affermato di essere “l’unico padre di questa sconfitta”. Eloquente il titolo del giornale catalano Sport, che sceglie come apertura “El Barca barre al Madrid mas sucio”, il Barcellona batte il Real Madrid più sporco, con chiaro riferimento a Pepe e la “passeggiata” sulla mano di Messi.

    CENSURA MOU – Lo stesso Mourinho critica pesantemente il fattaccio del suo connazionale e lo etichetta come “un gesto sicuramente censurabile se fatto intenzionalmente”. E’ molto probabile che la federazione di calcio spagnola prenderà una netta posizione nella vicenda Pepe-Messi, squalificando il calciatore del Real Madrid per numerose giornata di Liga. Il portoghese si rese già protagonista nella stagione 2008-2009 di una scazzottata in stile Far West nella partita contro il Getafe che gli costò dieci giornate di squalifica e un polverone mediatico senza precedenti in Spagna.

    ROONEY CONTRO GUTI – La bufera ha fatto presto il giro del mondo e anche i social network hanno vissuto ore frenetiche, con l’attaccante Red Devils che subito dopo il fallo da bollino rosso di Pepe ha rivolto parole al vetriolo contro il calciatore dei “Blancos”, definendolo un “vero idiota”. Non si è fatta attendere la risposta della bandiera del Real Madrid che risponde piccato all’inglese, affermando che sbagliare è umano, e se vuole essere un santo potrebbe dare l’esempio”. Real Madrid Barcellona, il Clasico è riuscito a diventare il derby planetario calcistico.

    IL VIDEO 

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