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  • Drogba abbatte il Barcellona. Video e pagelle

    Drogba abbatte il Barcellona. Video e pagelle

    Il successo che Roberto Di Matteo sognava alla vigilia. Una vittoria senza subire gol che mette in condizione il Chelsea di poter affrontare la sfida di ritorno del Camp Nou con due risultati su tre e qualcosina in più visto che si potrebbe anche perdere con un gol di scarto. Opportunisti gli inglesi, abili a trasformare in gol con Drogba l’unica vera palla gol della partita. Tanto rammarico invece per gli spagnoli che tengono in mano il pallino del gioco per 90’ ma che non riescono a trovare il pari, sfiorandolo specie nel recupero con un palo colpito da Pedro.

    Un match tutto cuore e sacrificio quello del Chelsea, arroccato sin dall’inizio nella propria difesa e affidatosi a veloci ripartenze. Poche ma letali, come quella che ha portato al gol vittoria. Il muro eretto da Di Matteo è stato solido e per la seconda volta di fila in una trasferta di Champions il Barcellona non riesce a trovare la via della rete.

    Nel corso della prima frazione di gioco le occasioni per i blaugrana non mancano: al 9’ è Sanchez con un delizioso pallonetto a centrare in pieno la traversa. Un episodio che sembra mettere paura ai padroni di casa che stentano a creare palle da gol e in due casi con Fabregas rischiano seriamente di finire sotto, ma Cech e la difesa salvano. Quando il primo tempo sembra destinato a concludersi sullo 0 a 0 ecco che da una palla persa da Messi e recuperata da Ramires nasce il gol del Chelsea: merito di Drogba abile a centro area a depositare in rete il pallone appena servitogli dal compagno di squadra.

    Didier Drogba in gol © Jasper Juinen/Getty Images

    Ad inizio ripresa ricomincia l’assalto del Barcellona con Sanchez che al minuto 11 ha palla del pari su assist di Fabregas ma sbaglia clamorosamente. Guardiola decide cosi di togliere l’ex giocatore dell’Udinese inserendo Pedro. Cambia poco perché il team iberico continua a spingere ma non trova molti spazi. Specie Messi è molto limitato dal solido muro inglese che trema però proprio prima del gong: prima Cech si fa trovare pronto su una deviazione di Puyol a seguito di un calcio piazzato di Messi, poi al 93’ ecco che Pedro raccoglie una palla vagante in area di rigore e con un bel tiro a giro centra il palo, sulla sfera si avventa Busquets che spara alto. Finisce così con il successo del Chelsea.

    Chelsea Barcellona, le pagelle:
    Terry 7: Se per la sesta volta contro di lui Messi non va a segno un motivo c’è. Guida alla grande una difesa che riesce a contenere efficacemente ogni offensiva blaugrana.
    Drogba 7: Eccolo il grande attaccante: decisivo in gare come queste quando tocca un pallone e lo trasforma in oro. Un gol preziosissimo il suo che potrebbe valere tanto nel ritorno.
    Lampard 7: E pensare che fino a qualche mese fa era stato accantonato. Può dare ancora tanto ai blues.
    Mascherano 5: Sul gol sembra assente visto che Drogba è tutto solo al centro dell’area. Una leggerezza che rischia di pesare molto.
    Messi 5: Imbecca la classica serata no. Perde palla dando il via al gol del Chelsea e in più non riesce mai a concludere pericolosamente dalle parti di Cech.
    Sanchez 5,5: Ha il merito di farsi pericoloso in più occasioni, ma se non la metti dentro ti serve veramente a poco.

    Chelsea (4-3-3): Cech 6,5; Ivanovic 6,5, Cahill 6,5, Terry 7, Cole 6,5; Mikel 6,5, Meireles 6,5, Lampard 7, Mata 5,5 (27′ st Kalou 6), Drogba 7, Ramires 7 (43′ st Bosingwa sv). In panchina: Turnbull, Essien, Sturridge, Malouda, Torres. Allenatore: Di Matteo 7.
    Barcellona (4-3-3): Valdes 5,5; Dani Alves 5,5, Mascherano 5, Puyol 6, Adriano 5,5; Xavi 6 (42′ st Cuenca sv), Busquets 5,5, Iniesta 6; Sanchez 5,5 (21′ st Pedro 6), Messi 5, Fabregas 5,5 (34′ st Thiago Alcantara sv). In panchina: Pinto, Piqué, Bartra, Keita. Allenatore: Guardiola 5,5.

    La video sintesi della partita:
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  • Chelsea – Barcellona, stasera il primo atto. Drogba all’assalto dei campioni

    Chelsea – Barcellona, stasera il primo atto. Drogba all’assalto dei campioni

    I primi 90’ di una doppia sfida quasi scontata per gli allibratori, tutta da giocarsi invece per i protagonisti delle due squadre. Stasera Chelsea e Barcellona scenderanno in campo per la seconda semifinale di Champions League. Due squadre che arrivano a questa sfida dopo cammini differenti: il Chelsea con qualche piccola difficoltà, vedi il ko del San Paolo di Napoli e la conseguente vittoria nel match di ritorno arrivata dopo i supplementari e il match sofferto nei quarti contro il Benfica.

    Il Barcellona sin qui ha viaggiato un po’ sul velluto, incontrando come unico intoppo il gol del milanista Nocerino. Blaugrana favoriti dunque, ma il Chelsea ci vuole provare. Ma come ha detto Roberto Di Matteo a Stamford Bridge ci vorrà una prova impeccabile condita da una vittoria, magari senza subire reti. Perché uno 0 a 0, come nel caso del Milan, potrebbe servire a poco.

    Il tecnico italiano avrà a disposizione l’intera rossa ad eccezione di David Luiz. Nel suo 4-2-3-1 Di Matteo schiera, davanti al portiere Cech, una difesa formata da Ivanovic e Cole esterni, Cahill e Terry centrali. Davanti alla difesa agiranno Mikel e Lampard con il trio Ramires, Mata, Kalou ad agire giusto alle spalle di Drogba. Solo panchina dunque per Essien, Malouda e Torres, i quali potrebbero tornare utili a gara in corso.

    Didier Drogba © Clive Rose/Getty Images

    Dall’altro lato Guardiola, che deve fare a meno del solito Villa, non cambierà il suo 4-3-3. Davanti a Valdes difesa formata da Piqué e Mascherano centrali, con Dani Alves e Puyol che avranno il compito di spingere sulle corsie laterali. Il trio davanti alla difesa sarà formato da Xavi, Busquets e Iniesta con Sanchez e Fabregas che agiranno accanto al fenomeno Messi.

    Chelsea Barcellona, le probabili formazioni:

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Cole; Mikel, Lampard; Ramires, Mata, Kalou; Drogba. In panchina: Turnbull, Bosingwa, Essien, Raul Meireles, Malouda, Sturridge, Torres. Allenatore: Di Matteo

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Puyol; Xavi, Busquets, Iniesta; Sanchez, Messi, Fabregas. In panchina: Pinto, Adriano, Muniesa, Thiago Alcantara, Keita, Pedro, Cuenca. Allenatore: Guardiola

  • Balletto Fabregas, rigore generoso e gesto dell’ombrello. Forti si, leali no

    Balletto Fabregas, rigore generoso e gesto dell’ombrello. Forti si, leali no

    Tra meno di una settimana Barcellona e Real Madrid, le due squadre considerate da più parti come le migliori d’Europa, gli esempi da seguire, si troveranno per l’ennesima volta l’una di fronte all’altra. Dopo i confronti nelle Coppe nazionali e nel match di andata in campionato, potrebbe essere questo l’ultimo confronto stagionale. O il penultimo qualora le due superassero le semifinali di Champions League. Ma le due compagini, distanziate da appena quattro punti in classifica, con gli uomini di Mourinho attualmente in testa, arrivano da momenti un po’ simili. Innanzitutto per via delle vittorie non semplici.

    Il Real Madrid ha piegato 3 a 1 lo Sporting Gijon ma dopo aver sofferto per un tempo ed essere andato addirittura sotto. Ancora di più ha rischiato il Barcellona, vittorioso in casa del Levante con uno striminzito 2 a 1 che ha lasciato grossi strascichi polemici. Ciò a causa del rigore regalato ai blaugrana e che ha consentito così a Messi di sbloccare un match divenuto difficilissimo per via della grande voglia messa in campo dagli avversari. Ancora una volta dunque Barcellona al centro di favoritismi arbitrali, cosa che stona molto considerando la forza della squadra di Guardiola.

    Ma un’altra curiosità che ha catturato l’attenzione di molti è stato anche il balletto di Fabregas in occasione di un calcio di punizione in favore dei catalani sul punteggio di 1 a 1: il giocatore del Barcellona infatti per ostruire la visuale al portiere avversario, con Messi sul punto di battuta, si è piazzato accanto alla barriera inscenando un ballo che ha ricordato tanto quello di Dudek contro il Milan nella finale di Champions League persa contro il Liverpool.

    Se una squadra di questo calibro deve ricorrere a questi mezzucci poco leali, poi rivelatisi inutili, vuol dire che c’è da riflettere. Tanto nervosismo invece per Jose Mourinho nel corso della sfida vinta 3 a 1 contro il Gijon. Dopo un inizio apparentemente tranquillo il tecnico portoghese ha cominciato a dare in escandescenza, prima prendendosela contro l’allenatore avversario ed accusandolo, con un chiaro gesto, di essere pazzo, poi ha da ridire più volte contro l’arbitro e perfino contro un proprio giocatore, Sergio Ramos, reo di aver buttato la palla fuori con un avversario a terra.

    Josè Mourinho © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    Un nervosismo durato a lungo e che Mourinho ha cominciato a sfogare dopo il gol del 2 a 1 e ancor di più dopo il 3 a 1 messo a segno da Benzema, quando ha rivolto un chiaro gesto dell’ombrello ai rivali. Una caduta di stile indubbiamente, segno di un autocontrollo che manca ma soprattutto figlio di un nervosismo dovuto ad una settimana ricca di appuntamenti decisivi: prima la sfida di Champions contro il temibile Bayern Monaco, e poi nel weekend l’incubo Barcellona, squadra mai battuta in stagione ed avversario oramai divenuto davvero proibitivo.

    Da ambedue le parti però è affiorata molta tensione e comportamenti sleali che di sicuro non sono da seguire. Peccato perché Barcellona e Real Madrid appaiono le formazioni, almeno sul campo, migliori di tutte in Europa, e certi atteggiamenti di certo non fanno bene a loro e ai supporters.

    Ecco il video del balletto di Fabregas che tanto ha fatto discutere in Spagna nel post partita:
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    Questo invece il rigore regalato al Barcellona contro il Levante:
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    Infine ecco una clip che raccoglie il comportamento di Mourinho nella sfida contro lo Sporting Gijon:
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  • Liga al cardiopalma, Real Madrid e Barcellona vincono in rimonta

    Liga al cardiopalma, Real Madrid e Barcellona vincono in rimonta

    L’esito finale di questa Liga rimane ancora incerto e instabile. Vincono ancora Real Madrid e Barcellona, superando rispettivamente Sporting Gijon e Levante, seppur con grandissime difficoltà.

    Il Real Madrid, in scena al Santiago Bernabeu, supera per 3-1 lo Sporting Gijon in una gara ricca di emozioni. Match aperto dal minuto di silenzio in ricordo di Piermario Morosini, scomparso tragicamente ieri in occasione del match di Serie B tra Pescara e Livorno. Passiamo alla gara. Partono forte i padroni di casa, aggressivi fin dalle prime battute. Ci provano Higuain e Ronaldo, ma le loro conclusioni terminano abbondantemente a lato. Poi è il turno di Di Maria, ma il suo sinistro è facile preda del portiere avversario. Ma al 30′ c’è il primo colpo di scena della gara. Al primo affondo, lo Sporting Gijon si procura un calcio di rigore, che De Las Cuevas trasforma in maniera impeccabile, 1-0 ospite! Mourinho suda freddo, ma il Real si riversa immediatamente in avanti trovando il punto del pari con Higuain, su preciso colpo di testa al minuto 38′. Il Bernabeu riprende coraggio, il Real preme, ma la prima frazione di gioco termina 1-1.

    La ripresa vede uno Sporting Gijon sulla difensiva, pronto a sfruttare eventuali spazi per ripartire in contropiede. Ma al minuto 74′,  su perfetto assist di Di Maria, C. Ronaldo sigla il 41° centro nella Liga con un perfetto colpo di testa, 2-1 Real!  Nel finale gli ospiti rimangono in 10 e Benzema all’82’ sigla il punto del 3-1 sigillando così la gara. 107 i goal delle Merengues in questa Liga, eguagliato il record della stagione 89/90.

    Levante – Barcellona © David Ramos Getty Images Sport

    Vince in rimonta anche il Barcellona, impegnato nella difficile trasferta di Levante. Blaugrana con il lutto al braccio in ricordo di Piermario Morosini. Joseph Guardiola, costretto a vincere per tenere viva questa Liga, punta tutto sul momento di straordinaria forma di Lionel Messi. Padroni di casa subito pericolosi in più di una circostanza, ma prima Puyol e poi Valdez sventano la minaccia. Blaugrana al piccolo trotto, atteggiamento che costa ai catalani il goal del vantaggio del Levante su calcio di rigore, trasformato perfettamante da Barkero (penalty concesso per fallo di mano di Busquets). La ripresa vede i Blaugrana rigettarsi nella metà campo avversaria. E’ il solito Messi a salire in cattedra, prima sfruttando alla perfezione un assist di Sanchez, per il goal del pareggio, poi trasformando un calcio di rigore (dubbio), concesso dall’arbitro per un fallo su Botelho. 41° centro nella Liga anche per lui. Il finale serve agli uomini di Guardiola per congelare il risultato e rimanere ancora aggrappati a questa Liga.

  • Barcellona – Real Madrid, Messi vs Ronaldo

    Barcellona – Real Madrid, Messi vs Ronaldo

    Manca poco. Barcellona Real Madrid si giocherà sabato 21 Aprile alle ore 20:00. Camp Nou tutto esaurito, i Blaugrana proveranno a strappare i 3 punti ai nemici Madrileni per tentare di tener vivo questo campionato. Liga saldamente nelle mani del Real Madrid, che conduce con un momentaneo vantaggio di +4 sul Barcellona.

    Barcellona Real Madrid è definito da sempre “EClàsico” spagnolo, una sorta di derby d’Italia per ricondurlo ai nostri parametri nazionali. E’ quindi la partita dell’anno. I tifosi di entrambe le squadre vivono il match come una vera e propria “battaglia”, dove vincere è l’unica cosa che conta.”El Clàsico” vedrà di fronte il miglior attacco della Liga, in mano al Real Madrid con 104 goal all’attivo, e la miglior difesa, in forza al Barcellonacon appena 23 goal subiti in 32 partite.

    Barcellona – Real Madrid © Jasper Juinen/Getty Images

    Barça – Real è anche la sfida nella sfida tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, ma anche quella tra Joseph Guardiola e Josè Mourinho. Messi, quasi certo del 4° pallone d’oro consecutivo, arriva al big match dopo una stagione esaltante. Momentaneo capocannoniere della Champions League con 14 centri, vanta nella medesima competizione il nuovo record di goal segnati in una sola partita. Di fatto sono 5 i goal rifilati dal campione argentino al Bayer Leverkusen, record raggiunto nella gara di ritorno degli ottavi di finale. Ma Cristiano Ronaldo non sta di certo a guardare. Sono 8 i suoi goal nella massima competizione Europea e ben 40 i centri nella Liga, che gli valgono la momentanea leaderschip del torneo, seguito a ruota da Messi a quota 39. Numeri da capogiro per entrambi. Lionel Messi è considerato il miglior giocatore del mondo (forse il migliore di sempre), questo si sa, ma Cristiano Ronaldo non è da meno, ha solo avuto la “sfortuna” di essere esploso calcisticamente in concomitanza con l’asso argentino, passando così relativamente in secondo piano!

    Barcellona Real Madrid sarà anche la sfida tra Guardiola e Mourinho. Il primo sempre pacato, composto e disciplinato, il secondo un po’ meno! Solo una volta l’allenatore portoghese è riuscito a spuntarla sul tecnico spagnolo. Gioia esplosa in occasione della finale di Coppa del Re, dove ha visto il Real Madrid trionfare ai danni del Barcellona, dopo i tempi supplementari. Mourinho è un nemico dichiarato dei blaugrana, basti pensare alle vecchie dichiarazioni in conferenza stampa dove il ct portoghese accusò il Barcellona di vincere grazie agli aiuti arbitrali e all’ Unicef. Certo dichiarazioni pesanti, ma allo stesso tempo quasi imbarazzanti. Sabato Mourinho e il Real Madrid avranno la possibilità di battere il Barcellona mettendo così la parola fine a questa Liga e spezzando così la tanto odiata supremazia Blaugrana.

    Messi vs Cristiano Ronaldo

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  • Barcellona a -1 aspettando il Real nel derby di Madrid

    Barcellona a -1 aspettando il Real nel derby di Madrid

    Nella sfida del Camp Nou fra Barcellona e Getafe, valida per la 33esima giornata della Liga, i blaugrana hanno archiviato facilmente la pratica, con un sonoro 4 a 0 inflitto agli ospiti, ed in attesa di conoscere il risultato del derby madrileno di questa sera, si avvicinano alla vetta, ad un punto di distacco dalle merengues di Mourinho. L’impegno del Real Madrid, al Vicente Calderòn contro i cugini dell’Atletico Madrid allenati da Diego Simeone, non sarà di certo così agevole, anche se gli uomini dello Special one – che ieri ha disertato la conferenza stampa di presentazione della gara – avranno l’obbligo di conquistare i tre punti, essenziali per cercare di “mantenere le distanze” dal Barca, almeno fino al prossimo 21 Aprile, data in cui è in programma il prossimo “Clasico” al Camp Nou.

    Intanto, ieri sera nel match del Camp Nou i blaugrana hanno mostrato la solita autorevolezza nel possesso palla e nelle manovre offesive, mandando in gol per due volte el Nino Maraviglia Alexis Sanchez, autore dell’ 1 a 0  e del 3 a 0, ed il solito Lionel Messi, autore del 2 a 0, (trentanovesimo gol in campionato per lui, ndr), oltre che Pedro, che ha chiuso il punteggio con il suo quarto gol.

    Esultanza Barcellona nella vittoria con il Getafe | © David Ramos/Getty Images

    Gli uomini di Pep Guardiola, dunque, con il perentorio risultato hanno riscattato nettamente il passo falso del girone d’andata contro gli uomini di Garcia Plaza, provando a metter pressione ai madridisti, che potrebbero sentire il “fiato sul collo” dei diretti avversari per il titolo.

    Inoltre, nella bella serata blaugrana, da sottolineare il bellissimo gesto del pubblico del Camp Nou, che al minuto 22 del primo tempo ha tributato una commovente standing ovation in onore di Eric Abidal, (che indossa la maglia numero 22 del Barca, ndr), sottopostosi proprio nella giornata di ieri al delicato trapianto di fegato, durato ben nove ore: un modo per far sentire al difensore francese la vicinanza del suo pubblico in un momento tanto difficile. Un gesto d’affetto che ha indotto nella giornata odierna la moglie di Abidal a ringraziare, su richiesta dello stesso Eric sulla sua pagina Facebook, tutti i tifosi per il “sostegno e la forza trasmessa”.

  • Abidal, operazione riuscita ma il recupero sarà lungo

    Abidal, operazione riuscita ma il recupero sarà lungo

    Nella giornata di martedì 10 Aprile, il difensore francese del Barcellona Eric Abidal si è  sottoposto al trapianto di fegato, resosi necessario per le conseguenze del tumore che lo aveva colpito lo scorso anno. L’operazione sembra essere riuscita perfettamente, anche se nell’equipe medica sembra esserci molta cautela perchè le prossime ore saranno decisive nello stabilire un quadro clinico più completo circa le sue condizioni.

    Il trapianto è stato effettuato in tempi celeri anche e soprattutto grazie alla donazione ricevuta dal cugino dello stesso Abidal, Gerard, risultato compatibile, una circostanza “fortunata” in una situazione comunque molto delicata.

    In tal senso, i tempi previsti per il recupero non saranno brevi, al contrario di quanto accadde lo scorso anno, quando il difensore ebbe un recupero lampo, al punto da riuscire a tornare in campo per la scorsa finale di Champions league, nel mese di maggio, dopo essere stato operato il 17 Marzo 2011.

    Eric Abidal | © Getty Images
    Una prudenza resa necessaria dal diverso tipo di operazione, considerando che i trapianti portano con sè alcune conseguenze, come l’abbassamento delle difese immunitarie, che potrebbero rendere complesso il proseguio di una carriera sportiva agonistica ad altissimi livelli. Sembra presto per poter fare previsioni sul suo eventuale ritorno in campo, anche e soprattutto perchè in questo momento l’aspetto principale riguarda soltanto la sua guarigione, e la volontà di preservare la sua privacy, così come lo stesso Pep Guardiola ha voluto sottolineare al termine della gara disputata ieri dal suo Barcellona contro il Getafe: “il processo di guarigione sarà lungo, molto lungo, i prossimi giorni saranno fondamentali ma sono convinto che Abidal supererà anche questo perchè è un ragazzo forte”.

    Intanto, i tifosi blaugrana non hanno smesso di supportare Eric e di mostrargli la loro vicinanza in un momento tanto particolare: oltre ai numerosi messaggi di sostegno sui social netwotk, ieri, durante la gara disputata dal Barca, al minuto 22 (in riferimento al numero di maglia di Abidal, ndr) hanno tributato una standing ovation in suo onore, da brividi.

  • Liga: Real Madrid bloccato dal Valencia, Barcellona a -4

    Liga: Real Madrid bloccato dal Valencia, Barcellona a -4

    Real Madrid Valencia 0-0, è questo il finale dal Bernabeu; questa Liga non finisce mai! Dopo il vantaggio massimo di 10 punti raggiunto dai madrileni questo inverno, i punti di distacco aggiornati ad oggi sono solo 4, con un Barcellona motivato a centrare il sogno “remuntada”.

    Grande atmosfera al Bernabeu. Madrileni a caccia del successo che garantirebbe tranquillità a poche giornate dalla fine. Il Valencia, dal canto suo, lotta per un posto in Champions League e per questo motivo la partita appare subito entusiasmante. Parte a mille il Real. Cristiano Ronaldo dopo pochi minuti “incendia” Guaita dalla distanza, ma il suo tiro si infrange sul palo. Feghouli risponde al portoghese, spaventando Casillas con un tiro da fuori area che esce abbondantemente a lato. Il Real aumenta il ritmo, il Valencia si limita sostanzialmente al contropiede e si affaccia dalle parti di Casillas in altre due occasioni, ma i risultati sono praticamente nulli. Ozil prova ad infiammare il Bernabeu, ma la sua conclusione ravvicinata è facile preda di Guaita. Nente da fare per i padroni di casa. Il primo tempo va così in archivio.

    Cristiano Ronaldo © DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty Images

    La ripresa vede Mourinho cimentarsi subito in un cambio: fuori Higuain dentro Di Maria. La gara continua su ritmi elevati. Il copione è sempre lo stesso, padroni di casa all’attacco e ospiti pronti ad agire di rimessa. Ma è il Valencia ad andare vicino al goal con Tino Costa che centra l’incrocio dei pali della porta difesa da Casillas. Grande spavento per il popolo madrileno. Benzema prova ad accendere la luce, ma il suo doppio tapin al minuto 78′ è sventato ancora una volta da super Guaita, vero e proprio eroe della serata. Il Real si innervososce, rischiano grosso Di Maria e il solito Pepe ma l’arbitro li grazia. Il finale è di marchio ospite. Jordi Alba, lanciato a rete da Soldado si presenta dinanzi a Casillas, che prontamente devia in corner. Il finale è un vero e proprio assedio Merengues: prima Di Maria poi Benzema provano a battere Guaita, ma il portiere del Valencia dice ancora no.

    Finisce 0-0 e Liga potenzialmente riaperta. Il Barcellona ora insegue a -4.

    Video Real Madrid – Valencia

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  • Champions League, Barcellona – Chelsea e Real Madrid – Bayern Monaco le semifinali

    Champions League, Barcellona – Chelsea e Real Madrid – Bayern Monaco le semifinali

    Chelsea e Real Madrid raggiungono Barcellona e Bayern Monaco in semifinale di Champions. Questo l’esito della doppia sfida dei quarti di finale, se per le merengues il discorso qualificazione era stato già archiviato dopo il 3-0 rifilato all’Apoel conquistato nel match d’andata giocato a Cipro, i londinesi hanno dovuto faticare più del previsto al cospetto di un Benfica che non si è mai arreso anche quando sotto di un gol è stato costretto a giocare in inferiorità numerica per oltre un tempo per l’espulsione del capitano Maxi Pereira.

    I Blues di Di Matteo passano con al 21′ con Lampard, freddo nel trasformare il penalty concesso dal direttore di gara Skomina per una spallata di Javi Garcia su Cole, l’arbitraggio poi ha scatenato le proteste del ds delle Aquile Rui Costa al termine della gara, nonostante l’uomo in meno e i due gol da recuperare nel computo tra punteggio della gara d’andata e il primo tempo di quella del ritorno, i lusitani non si perdono d’animo e si gettano in avanti alla ricerca del gol del pari che avrebbe potuto riaprire i giochi concedendo tanti varchi per gli attaccanti del Chelsea, in particolar modo con Fernando Torres.

    La rete del pari, meritata, arriva un pò tardi a 4 minuti dallo scadere dei 90 minuti regolamentari con Javi Garcia che sugli sviluppi di un corner anticipa tutti di testa compreso Cech, la squadra di Jesus crede nell’impresa e si riversa tutta in avanti ma al 92′ a punire troppo severamente un Benfica generosissimo ci pensa l’ex Porto Meireles che in contropiede, uno contro uno, scaglia la sfera sotto l’incrocio dei pali. Per il Chelsea si tratta della quarta semifinale nelle ultime sei stagioni e la sesta nelle ultime nove edizioni della Champions League. Ora ci sarà il proibitivo confronto con il Barcellona, per Di Matteo l’esame Guardiola: l’andata si giocherà allo Stamford Bridge il 18 aprile mentre il match di ritorno sei giorni più tardi, il 24, nell’inviolabile Camp Nou.

    Real Madrid © DANI POZO/AFP/Getty Images

    Finisce in goleada l’altro quarto di finale, al Bernabeu. L’Apoel ne prende 5 dal Real ma è comunque vincitore morale del match, essendo riuscito a violare la porta difesa da Casillas per ben due volte, e della competizione per essere arrivato fino ai quarti di finale contro ogni aspettativa. Con il discorso qualificazione già praticamente chiuso, Ronaldo e compagni si divertono in un vero e proprio “tiro a segno”, la squadra di Mourinho va al riposo sul 2-0 con le reti dell’asso portoghese e di un ritrovato Kakà. Nella ripresa esce fuori l’orgoglio dei ciprioti che trovano un gol storico con Manduca al 67′ che fa esplodere di gioia gli oltre 3 mila supporters arrivati al Bernabeu ma CR7 poco più tardi punisce ancora l’Apoel con un calcio di punizione delizioso a giro imparabile per il portiere facendo 3-1. Il Real non è sazio e cala il poker con Callejon a 10 dal termine, gli ospiti accorciano nuovamente le distanze grazie al penalty di Esteban Solari, fratello di Santiago che giocò nelle fila del Real dal 2000 al 2005. Non è ancora finita qui perchè c’è ancora il tempo per il 5-2 definitivo di Di Maria che beffa il portiere Chiotis con un pallonetto. Ad attendere il Real Madrid in semifinale il Bayern Monaco che aveva eliminato il Marsiglia con due 2-0. Le due gare di semifinale con i tedeschi (andata all’Allianz Arena il 17 aprile e ritorno al Bernebeu il 25) e l’eventuale finale dividono Mourinho dalla storia, lo Special One potrebbe essere infatti il primo tecnico a conquistare 3 Champions League alla guida di 3 club diversi dopo averla alzata al cielo con Porto nel 2004 e Inter nel 2010.

  • Eurolega, il Panathinaikos beffa il Maccabi e va alle Final 4

    Eurolega, il Panathinaikos beffa il Maccabi e va alle Final 4

    Epilogo degno di una gara 5 quello che ieri è andato in scena ad Atene tra Panathinaikos e Maccabi tel Aviv: la gara, valida per i playoff di Eurolega (i quarti di finale) è stata vinta dai greci di un solo punto, 86-85, grazie a Diamantidis che nel finale ha spostato l’equilibrio verso il suo team con il tiro libero del successo a 5 secondi dal termine.

    I Verdi accedono così alle Final 4 che si disputeranno tra qualche settimana ad Istanbul e potranno difendere il titolo conquistato lo scorso anno (peraltro proprio contro il Maccabi nella finale di Barcellona) ma si troveranno davanti la corazzata CSKA Mosca, favoritissima nella corsa al massimo trofeo continentale di basket. Nell’altra semifinale invece l’Olympiacos Pireo, che ha fatto fuori in 4 gare la Montepaschi Siena, unica superstite delle squadre italiane, incontrerà l’altra grande favorita ovvero il Regal Barcellona.

    Panathinaikos-Maccabi Tel Aviv | © ANGELOS TZORTZINIS/AFP/Getty Images

    Gara fantastica quella tra “Pana” e Maccabi che vorremmo vedere più spesso nel basket europeo: primo quarto leggermente in favore degli ospiti che chiudono sul 20-18. La reazione dei padroni di casa arriva nel secondo quarto e tenendo gli avversari a soli 12 punti segnati si proietta in testa al match sul 41-32.

    Nella ripresa altro break del Panathinaikos che si porta sul +12 grazie al 5-0 iniziale (46-32). Gli israeliani capiscono che se non arriva una svolta rischiano di naufragare ed un contro-parziale di 10-0 riapre a sorpresa il match, mentre poco più tardi i gialloblu agguantano il pareggio a quota 46. Improvvisamente si risveglia la squadra di Atene che chiude sul +9 la terza frazione 62-53). A metà dell’ultimo quarto il vantaggio dei Verdi è di 12 punti ma quando sembra fatta arriva la rimonta degli ospiti che riescono a portarsi sull’85-85. L’incontro lo risolve così Diamantidis (25 punti a fine gara) con l’1/2 dal tiro libero che dà il punto della vittoria ai suoi compagni. L’ultimo tentativo del Maccabi non si concretizza per la palla persa di Burstein, inutili i 14 punti di Blu.

    I RISULTATI DEI QUARTI (serie al meglio delle 5 partite)

    BilbaoCSKA Mosca, serie 3-1 CSKA Mosca

    Olympiacos-Montepaschi Siena serie 3-1 Olympiacos

    Maccabi Tel AvivPanathinaikos serie 3-2 Panathinaikos

    Unics Kazan-Barcellona serie 3-0 Barcellona

    GLI ACCOPPIAMENTI DELLE FINAL 4 DI ISTANBUL:

    CSKA Mosca-Panathinaikos

    Olympiacos Pireo-Regal Barcellona