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  • Champions, Napoli che beffa! L’Inter cade al Camp Nou

    Champions, Napoli che beffa! L’Inter cade al Camp Nou

    Una doccia davvero gelata nella serata di Champions, un gioiello di Di Maria nel terzo minuto di recupero, è valso il 2-2 per il Psg ed ha tolto al Napoli un successo che sembrava così vicino e che sarebbe stato ampiamente meritato.

    C’è comunque un lato positivo, oltre alla bella prestazione gli uomini di Ancelotti hanno ancora molte possibilità di passare il turno, tra 15 giorni al San Paolo sarà fondamentale fare risultato contro i francesi.

    Non sorride nemmeno l’Inter, nonostante l’assenza di Messi, c’è stato comunque troppo Barcellona per gli uomini di Spalletti che escono battuti 2-0 dal Camp Nou.

    Una sconfitta che però ha un retrogusto dolce, il pareggio tra Psv e Tottenham, partita giocata alle 18.55, lascia però i nerazzurri in una buona posizione per la corsa agli ottavi di Champions League.

    Veniamo al racconto della trasferta in Champions League dell’Inter al Camp Nou.

    Inizio di gara piuttosto equilibrato con un Barça a tenere maggiormente il pallone. La squadra di Spalletti però non si fa spaventare ma anzi prova a rendersi pericolosa con la conclusione di Icardi deviata in corner. Il primo quarto d’ora scivola via sostanzialmente senza emozioni. Al 17° è strepitoso il riflesso di Handanovic sul colpo di testa di Lenglet su azione da corner. Dopo una certa pressione Blaugrana l’Inter torna a farsi vedere con la combinazione Vecino-Icardi, l’argentino prova a liberarsi ma non riesce a concludere. Risposta Barcellona firmata da Rafinha, il tiro però viene respinto da Handanovic. Al 32° Rafinha apre per Suarez, l’uruguayano gli restituisce il pallone e da pochi passi il numero 12 batte Handanovic. L’Inter accusa il colpo, il Barcellona prova a tener palla e a rendersi pericolosa. Nell’ultimissimo minuto di recupero i nerazzurri rischiano di subire il secondo gol, Coutinho infatti calcia una punizione dal limite, Miranda devia il pallone mettendo totalmente fuori causa Handanovic ma per sua fortuna la sfera finisce sul fondo. Si va al riposo col Barça avanti 1-0.

    Si riparte con un cambio nell’Inter, dentro Politano al posto di Candreva. La partenza dell’Inter è decisamente positiva ed un cross del neoentrato Politano non viene toccato da nessuno e costringe ter Stegen al riflesso in corner. Il Barcellona sembra voler attendere poi quando decide di attaccare si rende insidiosa come accade al 58° con la gran giocata di Suarez conclusa da un tiro violento che centra Handanovic. Passano solo 3 minuti ed un errore di Asamoah permette a Lenglet di calciare da due passi, Handanovic dice ancora no. Al 70° ripartenza micidiale del Barcellona, Coutinho serve Suarez che di testa impegna Handanovic, la palla torna a Coutinho che calcia ma colpisce la traversa. Al 79° si rivede l’Inter ma Lautaro Martinez non riesce a sfruttare la chance. Il Barcellona accelera, Rakitic trova il corridoio per Jordi Alba che dentro l’area lascia partire il tiro che batte Handanovic. Finisce così, il Barcellona batte l’Inter, una sconfitta resa meno amara dal pareggio tra Psv e Tottenham.

     

    BARCELLONA – INTER 2-0 (32° Rafinha 83° Jordi Alba)

    BARCELLONA (4-3-3): ter Stegen; Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Rakitic, Busquets, Arthur (78° Vidal); Rafinha (72° Semedo), Suazrez, Coutinho (88° Munir).

    Allenatore: Valverde.

    INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Asamoah; Brozovic, Vecino; Candreva (46° Politano), Borja Valero (63° Martinez), Perisic (77° Keita); Icardi.

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Suarez (B), Brozovic (I), Skriniar (I), Martinez (I)

     

    Passiamo ora alla gara in trasferta del Napoli contro il Paris Saint Germain.

    Super partenza del Psg che dopo poco più di un minuto va al tiro con Cavani e Neymar che si ostacolano all’interno dell’area, la difesa del Napoli salva. Al 7° ci prova al volo Cavani, su assist di Neymar, palla che finisce sull’esterno della rete. I padroni di casa sfruttano le accelerazioni dei propri avanti e con Cavani al 17° costringono Ospina alla respinta. Il Napoli pian piano cresce e al 24° c’è solo la traversa a fermare il tocco di Mertens su bell’assist di Mario Rui. I partenopei però insistono e al 29° Insigne, servito da Callejon, con un bel pallonetto supera Areola siglando così il gol del vantaggio. La reazione parigina non si vede, anzi Insigne prova ancora a rendersi pericoloso ma il suo tiro va lontano dal bersaglio. Al 38° Mbappé avrebbe la palla per il pareggio ma Ospina non si fa superare. Il primo tempo si chiude col Napoli avanti 1-0 in casa del Psg.

    Si riparte con un cambio nel Psg, esce Bernat, entra Kehrer. Partenza super offensiva del Psg che prova a schiacciare il Napoli e al 50° Neymar costringe Ospina alla gran parata, passano 2 minuti e Meunier si lancia col colpo di testa, dopo una deviazione su tiro di Di Maria, Ospina è bravo ad alzare oltre la traversa. La spinta del Paris Saint Germain è sempre più forte, il Napoli fatica ad uscire dalla propria metà campo. Quando si fanno vedere però gli uomini di Ancelotti sanno esser pericolosi, Hamsik però al limite dell’area spreca. I parigini spingono e vengono premiati al 61° dalla sfortunata deviazione di Mario Rui che gira nella propria porta un cross di Meunier. Il Napoli torna a farsi a vedere in avanti al 68° col tiro di Mertens che però non trova la porta. Al 77° la fortuna, che prima era stata benevola con il Psg, decide di aiutare il Napoli, Fabian Ruiz va al tiro, la palla sbatte su Marquinhos che è in contrasto in mezzo all’area con Mertens, il belga non ci pensa un attimo e scaglia in rete il pallone del nuovo vantaggio. Al 82° Ospina è bravo a salvare su una punizione forte, ma centrale, di Neymar. Il Napoli risponde con l’inserimento ed il colpo di testa di Mertens, Areola coi pugni alza in corner. Nel 3° minuto di recupero arriva la beffa, il Psg riparte fortissimo, la palla arriva a Di Maria che con un tiro a giro non lascia scampo ad Ospina. Finisce così, il Napoli, autore di una strepitosa partita in questa serata di Champions League, perde la possibilità di portare a casa i tre punti, meritati, solo nel recupero.

     

    PSG – NAPOLI 2-2 (29° Insigne (N), 61° aut. Mario Rui (N), 77° Mertens (N), 93° Di Maria (P))

    PSG (4-2-3-1): Areola; Meunier, Kimpembe, Marquinhos, Bernat (46° Kehrer); Verratti (83° Diaby), Rabiot; Mbappé, Neymar, Di Maria; Cavani (76° Draxler).

    Allenatore: Tuchel.

    NAPOLI (4-3-3): Ospina; Maksimovic, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Hamsik, Fabian Ruiz; Callejon (88° Rog), Mertens (84° MIlik), Insigne (53° Zielinski).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Marquinhos (P), Mertens (N), Mario Rui (N), Callejon (N), Maksimovic (N), Ospina (N), Draxler (P)

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata di Champions, finiscono in parità Bruges-Monaco, 1-1, Psv-Tottenham, 2-2, e Galatasaray-Schalke 0-0. Vittorie in goleada per il Borussia Dortmund, 4-0 all’Atletico Madrid, e Liverpool, 4-0 sulla Stella Rossa. Vittoria importante 3-1 del Porto sul campo della Lokomotiv Mosca.

  • Capolavoro Roma, Di Francesco riscrive la storia

    Capolavoro Roma, Di Francesco riscrive la storia

    Un’impresa, una parte di storia del calcio che viene riscritta, la Roma di Di Francesco riesce a compiere quello che prima della gara sembrava impossibile: rimontare la sconfitta dell’andata e conquistare la semifinale di Champions League.

    Una partita praticamente perfetta quella dei giallorossi, un gol segnato subito, una difesa perfetta che non concede niente al temibile attacco dei catalani, il rigore trasformato da De Rossi ad inizio ripresa e il gol decisivo di Manolas a meno di dieci minuti dalla fine.

    Il destino ci ha messo lo zampino anche in questa serata, De Rossi e Manolas, autori di due sfortunati autogol al Camp Nou, diventano marcatori ed eroi della serata dell’Olimpico. 

    Meriti ai calciatori, ma anche al tecnico Di Francesco che si è giocato questa sfida con la difesa a tre, molto spesso alta e pronta a rilanciare l’azione.

    Il migliore in campo è stato quello che a gennaio sembrava dovesse lasciare la Serie A: Edin Dzeko, glaciale sotto porta, abile a far salire la squadra e a pressare la difesa avversaria, una prestazione da 9 in pagella.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma prova a rendersi aggressiva ma al 3° minuto i giallorossi si fanno trovare scoperti e prima Sergi Roberto calcia in porta ma Alisson è bravo e blocca agevolmente, poi ci prova anche Messi ma il pallone finisce alto. Sembra una Roma in difficoltà ma al 6° De Rossi pennella un lancio perfetto per Dzeko che in area controlla e batte ter Stegen. I blaugrana non hanno una reazione intensa, anzi sono i padroni di casa a rendersi pericolosi con il colpo di testa di Schick fuori non di molto al 13°. La Roma gioca bene e al 25° Kolarov si porta alla conclusione dall’interno dell’area, Piqué in contrasto salva in corner. Al 29° Fazio crossa in maniera perfetta per Schick che solo in mezzo all’area colpisce di testa ma non inquadra lo specchio. Ancora Roma, al 37° Dzeko si fa trovare pronto a colpire di testa sul cross di Florenzi ma ter Stegen con il riflesso alza in corner. Il Barcellona prova a rendersi pericoloso su calcio di punizione ma Messi calcia ampiamente alto. Il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo. Il secondo tempo ricomincia come era finito il primo, pressing intenso e potenziali occasioni per i giallorossi, pochissimo Barcellona. Al 58° Dzeko è bravissimo ad anticipare Piqué in area, lo spagnolo interviene in scivolata e commette fallo, dal dischetto De Rossi è freddissimo e porta i suoi sul 2-0. La Roma rifiata, il Barcellona cerca di spingersi in avanti ma Alisson non corre rischi. Al 67° grande occasione per Nainggolan che cerca di colpire al volo ma il suo tiro è debole e ter Stegen blocca. Al 73° si rivede Messi ma il suo tiro da fuori viene bloccato agevolmente da Alisson. Al 79° l’Olimpico grida al gol, un cross perfetto di Florenzi pesca El Shaarawy sul secondo palo, il Faraone colpisce al volo ma il riflesso di ter Stegen è mostruoso e il Barça si salva. Al 83° però il gol arriva, corner di Under, anticipo perfetto di Manolas e colpo di testa vincente. Al 92° brivido per la Roma, Alisson non si intende con il difensore e commettono un pasticcio in uscita, il tentativo da lontano di Dembelé finisce sopra la traversa non di molto. Finisce così, impresa della Roma che riesce a ribaltare il pesante k.o. dell’andata e a volare in semifinale.

     

    ROMA – BARCELLONA 3-0 (6° Dzeko, 58° rig. De Rossi, 82° Manolas)

    Roma (3-5-2): Alisson; Manolas, Fazio, Juan Jesus; Florenzi, De Rossi, Nainggolan (77° El Shaarawy), Strootman, Kolarov; Dzeko, Schick (72° Under).

    Allenatore: Di Francesco.

    Barcellona (4-4-2): ter Stegen; Semedo (84° Dembelé), Pique, Umtiti, Jordi Alba; Sergi Roberto, Busquets (84° Paco Alcacer), Rakitic, Iniesta (80° Andrè Gomes); Messi, Suarez.

    Allenatore: Valverde.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Fazio (R), Juan Jesus (R), Piqué (B), Messi (B), Suarez (B)

  • Alla Roma non basta il cuore contro il Barcellona

    Alla Roma non basta il cuore contro il Barcellona

    Una buona Roma con tanto impegno e cuore, anche con tanta sfortuna, esce dal Camp Nou con una pesante sconfitta per 4-1 che avvicina il Barcellona alla semifinale di Champions League.

    Il risultato quindi è pesantemente bugiardo, il Barcellona ha meritato probabilmente il successo ma i giallorossi hanno di che recriminare, anche nei confronti dell’arbitro, per due sfortunate autoreti che hanno pesantemente indirizzato la gara ed hanno allargato il passivo.

    La strada verso la semifinale si fa davvero in salita, all’Olimpico servirà l’impresa, servirà una gara praticamente perfetta, servirà cancellare ogni minimo errore. La percentuale di qualificazione è davvero bassa ma Di Francesco ed i suoi hanno il compito di provarci.

    Veniamo al racconto della gara.

    L’approccio della Roma è buono, con la giusta aggressività, con il pressing alto, e anche con una linea difensiva attenta che al 7° manda in fuorigioco Suarez. Al 9° protesta la Roma per un contatto tra Semedo e Dzeko, con il bosniaco che cade in area, l’arbitro però non fischia niente. Al 18° brivido per la Roma, Perotti e Pellegrini si disturbano e lasciano la palla in area, calcia Rakitic ma il palo salva Alisson, Suarez sulla respinta calcia altissimo. Il Barça cerca di accelerare, la difesa giallorossa prova a tenere duro, al 28° Suarez cerca il diagonale insidioso, Alisson è attento. Al 38° i blaugrana tentano una percussione velocissima al limite dell’area, Iniesta cerca di servire Messi, De Rossi si lancia in scivolata ma per sua sfortuna infila la propria porta. Al 41° grossa chance per la Roma, Pellegrini viene agganciato pochi cm fuori dall’area, è punizione, lo stesso numero 7 calcia ma centra la barriera.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e dopo circa venti secondi Perotti di testa, al limite dell’area piccola, colpisce male e spreca. La risposta del Barcellona è nella classica serpentina di Messi, il tiro è però centrale, blocca Alisson. Al 55° arriva il raddoppio, Messi trova Rakitic sul fondo, il croato mette un cross basso ed insidioso, Manolas tenta di anticipare Umtiti, prima la palla carambola sul palo poi di nuovo sul greco ed infine entra in porta. La Roma prova a reagire con rabbia ma si disunisce ed i padroni di casa ripartono in contropiede, Messi serve Suarez che controlla, si accentra e calcia, Alisson respinge ma da due passi c’è Piqué che al 59° fa 3-0. Il terzo gol spegne un po’ il morale alla Roma, il Barça tiene il pallino del gioco e non rischia niente sino al 75° quando Perotti trova Strootman dentro l’area, l’olandese calcia di prima ma Piqué devia in corner. Al 77° enorme pasticcio di ter Stegen, la palla arriva a Defrel che controlla e calcia a botta sicura, il portiere però ritrova la posizione e salva. Un minuto dopo gran conclusione a giro di Perotti e ancora ter Stegen a salvare. Al 80° però il gol tanto meritato arriva, Dzeko è bravo a controllare in area e a battere il portiere blaugrana. La rete sembra svegliare gli uomini di Di Francesco ma al 87° Gonalons anzichè spazzare, cerca di controllare in area, sulla palla si avventa Suarez che insacca il 4-1. Finisce così, all’Olimpico tra 6 giorni servirà una grande impresa alla Roma.

     

    BARCELLONA – ROMA 4-1 (38° aut. De Rossi (R), 55° aut. Manolas (R), 59° Piqué (B), 80° Dzeko (R), 87° Suarez (B))

    Barcellona (4-4-2): Ter Stegen; Jordi Alba, Umtiti, Piqué, Semedo; Iniesta (84° Denis Suarez), Busquets (66° Paulinho), Rakitic, Sergi Roberto (83° André Gomes); Messi, Suarez

    Allenatore: Valverde.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (60° Gonalons), De Rossi (77° Defrel), Strootman; Florenzi (72° El Shaarawy), Perotti, Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Kolarov (R), Strootman (R)

     

  • Sorteggio Champions: Juve e Roma sfidano Real e Barcellona

    Sorteggio Champions: Juve e Roma sfidano Real e Barcellona

    L’urna di Nyon è stata decisamente negativa per le due squadre italiane, il sorteggio Champions peggio di così, molto probabilmente, non poteva andare: nei quarti di finale Juve e Roma dovranno vedersela con Real Madrid e Barcellona.

    La Juventus si ritroverà dinanzi quel Real Madrid, detentore da due edizioni consecutive del trofeo, che l’ha sconfitta per 4-1 nella finale di Cardiff del 3 giugno scorso.

    Sarà uno scontro difficilissimo per la compagine bianconera che però ha dalla sua parte i precedenti negli scontri su due sfide. Da quando esiste la Champions League nella sua forma moderna, tutte le volte che Juventus e Real Madrid si sono trovate contro nelle gare ad eliminazione diretta su due partite, ad eccezione delle finali che sono appunto su gara secca, è sempre stata la Juve a passare il turno.

    C’è da aggiungere un altro fattore alla sfida, mentre il Real Madrid avrà la possibilità di concentrarsi solo sulla Champions League, in quanto il Barcellona in vetta alla Liga dista ben 15 punti e i Blancos sono già stati eliminati ai quarti della Coppa del Re, la Juve ha ancora in ballo una finale di Coppa Italia ma sopratutto un Napoli alle spalle, distante solo 4 lunghezze, che non vorrà facilmente cedere nella corsa allo Scudetto.

    Il tweet post Sorteggio Champions di Massimiliano Allegri | © profilo twitter Massimiliano Allegri

    Sulla carta quindi sono gli spagnoli a partire avvantaggiati ma i bianconeri di Massimiliano Allegri, che dovranno fare a meno di Benatia e Pjanic squalificati per la gara d’andata, non partono già battuti in partenza.

    L’andata si giocherà all’Allianz Stadium di Torino martedì 3 aprile mentre il ritorno al Bernabeu è previsto per mercoledì 11 aprile.

    Come già anticipato, il sorteggio Champions non ha per niente sorriso nemmeno alla Roma.

    I giallorossi di Eusebio Di Francesco dovranno infatti fronteggiare la corazzata, guidata in campo dall’alieno Leo Messi, Barcellona.

    Il piatto della bilancia, di questo quarto di finale, pende nettamente verso la parte catalana. In testa con un bel vantaggio in Liga ed in finale di Coppa del Re, oltre al già citato super Messi, quest’anno il tecnico Valverde ha saputo dare al suo team anche una grande solidità difensiva infatti il Barça, che era nel girone della Juventus, ha subito solo 2 reti.

    Fortissimi davanti, rocciosi dietro, la Roma è quindi da considerarsi spacciata?

    Assolutamente no, certo sarà difficilissimo ma i giallorossi, che molti davano già fuori dopo il sorteggio del girone con Chelsea ed Atletico Madrid, avranno dalla loro la serenità di non avere niente da perdere, la solidità di un Alisson sempre più muraglia difficile da valicare, un Dzeko che pare lontano parente di quello di qualche mese fa e poi anche i precedenti che sono in perfetta parità, una vittoria per parte e due pareggi, anche se l’ultima sfida fu il pesante 6-1 dell’anno scorso incassato dalla Roma al Camp Nou.

    L’andata si giocherà a Barcellona mercoledì 4 aprile mentre il ritorno si disputerà all’Olimpico di Roma martedì 10 aprile.

    Per quanto riguarda gli altri due accoppiamenti usciti dal sorteggio Champions di Nyon, ci saranno la sfida del Siviglia di Montella al Bayern Monaco ed il derby inglese tra Liverpool e Manchester City.

  • Juve e Roma rimandate all’ultima giornata

    Juve e Roma rimandate all’ultima giornata

    Juve e Roma non riescono ad ottenere il pass per gli ottavi di Champions League e dovranno conquistarselo nell’ultimo turno.

    I bianconeri, in casa non vanno oltre allo 0-0 contro il Barcellona e dovranno respingere l’assalto dello Sporting Lisbona, vincente 3-1 contro l’Olympiacos, e se non vorranno fare calcoli, dovranno andando a vincere in casa dei greci.

    La Roma cade 2-0 al Wanda Metropolitano dinanzi ad una prodezza di Griezmann ed ad un gol di Gameiro. L’Atletico Madrid rimane comunque a due lunghezze dalla Roma che battendo all’Olimpico il Qarabag, sconfitto in casa oggi per 4-0 dal Chelsea, si garantirebbe gli ottavi di Champions senza attendere regali dai Blues.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium.

    Parte subito forte la Juve con Douglas Costa pronto alla conclusione dopo solo 2 minuti, blocca ter Stegen. Il Barcellona pian piano prende campo e inizia con il suo consueto palleggio a chiudere indietro i bianconeri. Un paio di distrazioni difensive da ambo i lati regalano potenziali chance che però non vengono sfruttate. Al 23° brivido per la difesa bianconera, la punizione di Rakitic colpisce il palo. Il Barça mantiene il possesso del pallone con il suo classico stile, la Juve risponde con qualche lancio o anche con una conclusione di Cuadrado, palla alta e il risultato non si sblocca. Al 44° grande occasione per Dybala che dopo aver superato alcuni difensori è andato al tiro da posizione defilata, pallone fuori. La risposta del Barcellona arriva nel recupero ma, dopo una bella azione, la conclusione di Suarez finisce sul fondo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Meglio il Barcellona che prova a rendersi insidioso con una punizione di Suarez, deviata, fuori non di molto. Al 56° Valverde decide di giocarsi la carta Messi. I bianconeri provano a crescere e vanno alla conclusione con Dybala ed Higuain ma il pallone non entra. Al 64° Messi ha la grossa chance su calcio di punizione ma la palla è alta. Al 69° spavento per la Juventus, Digne entra in area e mette in mezzo ma la difesa si salva. La partita si mantiene in equilibrio, il Barcellona si fa preferire per il controllo della palla ma di occasioni non se ne vedono. Al 92° grande occasione per Dybala ma ter Stegen si supera e salva in corner, è l’ultima occasione, finisce 0-0, la Juve dovrà conquistare la qualificazione all’ultima giornata.

     

    JUVENTUS – BARCELLONA 0-0

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Rugani, Benatia, Alex Sandro; Pjanic (66° Bentancur), Khedira; Cuadrado (71° Marchisio), Dybala, Douglas Costa (85° Matuidi); Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Semedo, Umtiti, Piqué, Digne; Rakitic, Bisquets, Iniesta (82° Jordi Alba); Deulofeu (56° Messi), Paulinho, Suarez.

    Allenatore: Valverde.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Pjanic (J), Paulinho (B), Alex Sandro (J), Digne (B), Piqué (B)

     

    Ora passiamo alla sfida dei giallorossi a Madrid.

    Ci si aspetta una partenza aggressiva dell’Atletico invece la prima potenziale occasione ce l’ha Pellegrini, su buona giocata di Perotti, ma la difesa di casa salva. La risposta dei colchoneros arriva al 10° con un insidioso tiro cross su cui non arriva Torres per poco. La Roma comunque dimostra buona personalità anche al Wanda Metropolitano ed Alisson non è costretto a grandi interventi. Al 41° l’Atletico trova il gol del vantaggio con Augusto Fernandez ma il giocatore si era aggiustato la palla con la mano, rete annullata. Non accade altro, la prima frazione si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo parte con gli stessi 22 in campo. L’Atletico Madrid, come logico che sia, prova ad essere più aggressivo ma la difesa giallorossa tiene. E’ comunque una bella Roma con un Perotti in vena di grandi giocate. Al 64° gran conclusione di Nainggolan ma per sua sfortuna la palla colpisce il palo. Al 69° i padroni di casa passano in vantaggio, straordinario cross dal fondo di Correa e gran rovesciata di Griezmann. Passano due minuti e l’Atletico Madrid avrebbe la palla per il raddoppio ma Alisson salva. Al 83° la situazione per gli uomini di Di Francesco si complica, Bruno Peres già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Passano 3 minuti e l’Atletico raddoppia con Gameiro che finalizza una bella azione corale per il gol del 2-0. La rete di Gameiro sostanzialmente chiude la gara, finisce 2-0, la Roma dovrà conquistarsi la qualificazione in casa con il Qarabag.

     

    ATLETICO MADRID – ROMA 2-0 (69° Griezmann, 86° Gameiro)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Thomas, Giménez, Lucas, Filipe Luis; Augusto (58° Correa), Saúl, Koke (63° Gabi), Carrasco (67° Gaimero); Griezmann, Torres.

    Allenatore: Simeone.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, Gonalons (78° El Shaarawy), Pellegrini (62° Strootman); Gerson (70° Defrel), Dzeko, Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Manolas (R), Filipe Luis (A)

    Espulso: Bruno Peres (R)

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata nel gruppo A successi pesanti per Cska, 2-0 contro il Benfica, e per il Basilea, 1-0 contro il Manchester United. Ora in classifica lo United guida con 12 punti davanti a Basilea e Cska a 9, l’ultimo turno deciderà tutto. Nel gruppo B il Psg va sotto per 1-0 in casa con il Celtic ma poi s’impone per 7-1, vince anche il Bayern Monaco, 2-1 in casa dell’Anderlecht. Tedeschi e francesi sono qualificati agli ottavi per decidere le posizioni servirà lo scontro diretto dell’ultimo turno, il Bayern per prendersi il primo posto però deve ribaltare un pesante 0-3 subito a Parigi.

  • Sul muro Juventus s’infrange il sogno remuntada del Barça

    Sul muro Juventus s’infrange il sogno remuntada del Barça

    Una Juventus con una fase difensiva impeccabile, esce indenne dall’inferno del Camp Nou e porta a casa un preziosissimo 0-0 che vale per gli uomini di Allegri l’accesso alla semifinale di Champions League.

    I bianconeri hanno dimostrato di esser stati superiori alla squadra di Luis Enrique, spingendo e creando il margine di 3-0 nella gara di andata e difendendosi in maniera egregia, non sfruttando qualche contropiede che avrebbe reso più semplice il finale, in un Camp Nou che ha sempre visto segnare e vincere il Barcellona in questa campagna europea.

    Il fantasma Remuntada viene così spazzato via dagli incubi juventini, ora i bianconeri attendono una tra Real Madrid, Atletico Madrid e Monaco nell’urna di venerdì che deciderà chi si porrà di fronte alla Juventus prima di quel sogno chiamato Cardiff.

    Veniamo al racconto della gara, Allegri conferma sia il modulo, il 4-2-3-1, che la formazione scesa in campo nell’andata allo Juventus Stadium.

    Luis Enrique recupera Busquets, squalificato a Torino, e schiera il suo 4-3-3 con Jordi Alba e Sergi Roberto sugli esterni difensivi, Busquets al centro del campo ed il trio delle meraviglie davanti.

    La partenza sembra migliore per la Juve che pressa forte e con Higuain al 4°, su azione di punizione, ha una buona chance ma il Pipita non aggancia. Il Barcellona ovviamente non ci sta e prova con il suo consueto possesso palla a pungere. Al 13° è ancora Higuain a trovarsi la palla buona sul piede ma il suo tiro finisce alto non di molto. Passa poco più di un minuto e Cuadrado si lancia in contropiede costringendo Pique al miracolo in scivolata per evitare il facile tocco di Dybala, sul contropiede Barça Rakitic calcia altissimo.

    Al 17° brividi per la difesa bianconera con Jordi Alba che non arriva per poco sul bell’assist di Messi. Passano due minuti e dopo una serie di passaggi Messi si trova pronto a calciare in area ma la conclusione esce sul fondo.

    E’ un Barcellona pressante, asfissiante, la Juventus non riesce ad alzare più il pressing e la sofferenza aumenta. La difesa bianconera tiene e al 31° Buffon è bravo a respingere una velenosa conclusione della pulce.

    Dopo un lunghissimo predominio territoriale del Barça arriva al 38° il guizzo di Higuain, su assist di Pjanic, ma la conclusione è debole, blocca facile ter Stegen. Si accendono i toni, si scalda la partita, Iniesta e Neymar finiscono sul taccuino di Kuipers. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa riparte senza cambi per entrambe le squadre. Si accende subito Neymar che parte in slalom come il miglior Hirscher prima di trovare dinanzi il muro Chiellini, palla sul fondo. Risponde la Juve con un contropiede sull’asse Higuain-Cuadrado con il diagonale del colombiano fuori di poco.

    All’azione di Messi, palla alta, risponde Cuadrado con la deviazione di ter Stegen in corner. Al 56° è ancora Messi ad andare al tiro, leggero tocco di Chiellini e palla vicino al palo ma sul fondo. Passa poco più di un minuto e Chiellini commette fallo su Suarez, che gli costa il giallo, la successiva punizione di Messi va alta.

    La pressione del Barcellona aumenta minuto dopo minuto, la Juve soffre ed al 66° dopo una mancata presa di Buffon, Messi calcia alto con la porta sguarnita. Al 69° è il sinistro di Sergi Roberto a sibilare vicino al palo di Buffon. La Juve prova ad allentare la pressione con una buona ripartenza conclusa con un tiro a giro di Dybala largo.

    I padroni di casa collezionano possesso palla e corner e al 79° il neoentrato Mascherano costringe Buffon ad un bell’intervento che salva lo 0-0. La Juve avrebbe diversi contropiedi per chiudere il discorso qualificazione ma non li concretizza lasciando tutto in bilico.

    Il Muro Juventus tiene, il Barcellona non ha più le energie per far male ai bianconeri che così si portano a casa lo 0-0, un pareggio dal sapore dolcissimo che lancia Allegri ed i suoi verso la semifinale di Champions.

    BARCELLONA – JUVENTUS 0-0

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Sergi Roberto (78° Mascherano), Umtiti, Pique, Jordi Alba; Rakitic (58° Paco Alcaçer), Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (83° Lemina), Dybala (74° Barzagli), Mandzukic; Higuain (88° Asamoah).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Iniesta (B), Neymar (B), Chiellini (J), Khedira (J)

     

    Nell’altra gara di serata il Monaco, già forte del successo per 3-2 in trasferta nella gara di andata, conquista una vittoria per 3-1 sul campo amico ed elimina il Borussia Dortmund. 

  • Una Juve perfetta domina il Barcellona allo Stadium

    Una Juve perfetta domina il Barcellona allo Stadium

    Una Juve strepitosa, in una notte perfetta, domina il Barcellona allo Juventus Stadium e grazie anche ad uno straordinario Paulo Dybala, autore di una doppietta nei primi 22 minuti, s’impone per 3-0 nell’andata dei quarti di Champions League, di Chiellini nella ripresa il terzo gol.

    Una Juventus praticamente perfetta quella scesa in campo, Allegri, oltre ad aver schierato una formazione offensiva, ha saputo caricare a dovere i suoi che dopo aver trovato i gol hanno dato dimostrazione di una gran tenuta difensiva, rischiando in rare occasioni.

    Mercoledì prossimo certamente il Barcellona tenterà di ripetere l’impresa riuscita negli ottavi, la Juve dovrà avere la bravura di metter giù una difesa coriacea e magari provare a bucare quella blaugrana che non pare una difesa imbattibile.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri, recuperati Pjanic e Mandzukic, non rinuncia al suo 4-2-3-1 e mette in campo tutte le sue stelle offensive. Sulle fasce spazio per Dani Alves e Alex Sandro. 

    Luis Enrique schiera i suoi con il 4-3-3 con l’inserimento di Mathieu e Sergi Roberto sulle fasce, Mascherano spostato a centrocampo e il classico tridente davanti Messi-Suarez-Neymar. 

    La Juve parte aggressiva e dopo due minuti Higuain di testa, su precisa punizione di Pjanic, colpisce troppo centrale e ter Stegen blocca in due tempi.

    La Juventus però è padrona del campo e dopo 7 minuti Cuadrado serve Dybala, la Joya si gira in area e piazza il sinistro sul palo lungo per il vantaggio bianconero.

    La reazione del Barcellona è blanda, fatta dal consueto possesso palla pieno di passaggi ma senza creare grossi grattacapi alla difesa della Juventus. 

    Dopo un momento di calma la Juve torna a fare pressing alto mettendo in difficoltà la retroguardia blaugrana costretta spesso al lancio lungo. Al 20° però tocco geniale di Messi che mette Iniesta davanti a Buffon ma il portiere della nazionale è strepitoso e devia in corner.

    La Juve passato lo spavento si ributta in avanti, Mandzukic porta la palla sull’esterno e poi serve Dybala che dal limite condanna ancora ter Stegen. 

    Intorno alla mezz’ora il Barcellona troverebbe anche il gol, a causa di un pasticcio di Khedira, il guardalinee però alza la bandierina e Marciniak annulla. Al 39° si rivede il Barcellona con il colpo di testa in tuffo di Suarez toccato in angolo con brivido da Chiellini. Il primo tempo si chiude con la Juventus in attacco con una pericolosa conclusione di Higuain salvata prima da ter Stegen poi dalla difesa, i due successivi corner non portano risultati, si va al riposo sul 2-0 per gli uomini di Allegri.

    Si riparte con Luis Enrique che modifica la sua squadra, bocciato Mathieu, dentro Andrè Gomes che fa scalare Mascherano in difesa. La Juve prova a partire forte con un bel cross di Higuain che però non trova Dybala, risponde Messi che calcia fuori non di molto e subito dopo è Khedira a non trovare il bersaglio col tiro da fuori.

    Il Barcellona sembra più aggressivo, il pressing si fa asfissiante ma quando la Juve riesce ad uscire, con le ripartenze specialmente di Cuadrado, fa paura e per due volte Higuain ha la chance del 3-0 ma spreca. Il gol però è nell’aria e al 55° su azione da corner Chiellini di testa piazza la palla nell’angolo lontano, palo interno e gol.

    La reazione ospite è decisamente inferiore a quella vista dopo le altre reti, ma il Barcellona è pieno di campioni e al 67° una combinazione Messi-Suarez finisce di poco sul fondo, dopo una deviazione. Al 72° dubbio fuorigioco fischiato a Khedira, sul proseguimento Cuadrado segna ma a gioco ampiamente fermo.

    La squadra di Luis Enrique prova ad esprimere il massimo sforzo ma la difesa bianconera tiene e dopo oltre 4 minuti di recupero arriva il fischio finale, la Juve batte 3-0 il Barcellona e ora si giocherà la qualificazione mercoledì prossimo al Camp Nou.

    JUVENTUS – BARCELLONA 3-0 (7°, 22° Dybala, 55° Chiellini)

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (89° Barzagli); Cuadrado (72° Lemina), Dybala (81° Rincon), Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Sergi Roberto, Pique, Umtiti, Mathieu (46° Andrè Gomes); Rakitic, Mascherano, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Dani Alves (J), Suarez (B), Iniesta (B), Mandzukic (J), Khedira (J), Umtiti (B), Lemina (J).

     

    L’altra gara di serata, Borussia Dortmund – Monaco, non si è disputata per alcune esplosioni che hanno colpito l’autobus della squadra tedesca. Il match si disputerà domani alle 20.45.

  • La Juve pesca il Barça, sarà rivincita dopo Berlino 2015?

    La Juve pesca il Barça, sarà rivincita dopo Berlino 2015?

    L’urna di Nyon non è certo stata benevola per la Juve, i bianconeri nella doppia sfida valevole per i quarti di finale di Champions League dovranno vedersela con il Barcellona.

    Sulla carta uno degli avversari più pericolosi e temibili che si potessero pescare ma che dà la chance alla Juventus di poter cercare la rivincita sulla finale di Champions League persa a Berlino nel 2015.

    Quello di Berlino è l’ultimo, e decisamente doloroso, precedente tra le due squadre. In passato però la Juve ha avuto anche da sorridere nelle sfide contro i catalani.

    Nella prima doppia sfida, valevole per la Coppa dei Campioni 1985/86 il Barcellona passò il turno vincendo al Camp Nou 1-0 e pareggiando 1-1 a Torino. Nel 1990/91, semifinale di Coppa delle Coppe, furono ancora i blaugrana a passare il turno con il successo 3-1 casalingo e la sconfitta per 1-0 in piemonte. Nella stagione 2002/03 ecco che arriva la soddisfazione bianconera, nella sfida valevole per i quarti di finale di Champions League a Torino finisce 1-1, anche al Camp Nou i 90 minuti regolamentari si chiudono sul 1-1 ma nel supplementare arriva il gol di Zalayeta che consegna la semifinale alla Juve. Si giunge poi al ricordo più fresco che è appunto quello della finale di Berlino dove il Barcellona s’impose per 3-1.

    Anche Massimiliano Allegri ormai ha nel Barcellona un’avversaria consueta, il tecnico livornese, oltre alla finale di Berlino, ha incontrato il Barça quando guidava il Milan nella fase a gironi 2011/12, pareggio per 2-2 al Camp Nou e  sconfitta 3-2 a San Siro. Lo stesso anno Allegri ritrova il Barcellona nei quarti, 0-0 a San Siro 3-1 per i catalani in casa propria. Nel 2012/13 Max rischia di compiere il capolavoro, in casa all’andata il Milan annulla l’attacco del Barcellona e conquista il successo per 2-0, nel ritorno il Barça vince 4-0 ma Allegri rimpiange il palo colpito da Niang sullo 0-0.Stagione successiva ed è ancora Allegri contro il Barcellona ed anche in questo caso hanno la meglio i catalani con il pareggio 1-1 a San Siro e la vittoria per 3-1 in Spagna. L’ultimo incontro è la finale di Berlino persa 3-1 da allenatore della Juve. Insomma anche per Allegri la sfida ha il sapore dell’ennesima rivincita.

    Dunque sfida complicatissima, la Juve che ha la miglior difesa di questa Champions, solo due gol subiti, dovrà respingere gli assalti del super attacco Suarez-Messi-Neymar. Non ci sono solo le spine, il Barça in questa stagione ha mostrato qualche lacuna, la dimostrazione è la sfida persa per 3-1 in casa del Manchester City nel girone ed il tonfo per 4-0 al Parco dei Principi contro il Psg nell’andata degli ottavi, ribaltata poi con il noto 6-1 del Camp Nou.

    Negli altri quarti di finale spicca uno spettacolare Bayern Monaco-Real Madrid e due sfide magari con meno blasone ma che si dimostrano comunque interessanti: Atletico Madrid-Leicester e Borussia Dortmund-Monaco. 

    Oltre ai sorteggi Champions League sono stati effettuati i sorteggi di Europa League, purtroppo senza italiane, questi i risultati: Anderlecht – Manchester Utd, Celta Vigo – Genk, Ajax – Schalke, Lione – Besiktas. 

    Sorteggio Quarti di finale Europa League | © Uefa.com

     

     

  • Gabigol: ormai il caso è internazionale

    Gabigol: ormai il caso è internazionale

    Il caso Gabigol non accenna a placarsi: la polemica a distanza fra il Santos e il Barcellona continua e l’impressione è che continuerà per parecchio tempo. L’attaccante brasiliano è passato all’Inter negli ultimi giorni di mercato grazie ad un affare da 29,5 milioni di euro, ma il club brasiliano, per accettare l’offerta nerazzurra ha forzato la mano con il club catalano.
    Nella giornata di ieri è stato svelato il documento con cui il Santos ha informato il Barcellona dell’imminente cessione del giocatore all’Inter. Una lettera in cui si chiedeva al club catalano di accorciare a due giorni i tempi previsti dai precedenti accordi in virtù della chiusura imminente del calciomercato.
    Ma il Barcellona non ci sta e sottolinea che per avere almeno 3 giorni lavorativi di preavviso abbia pagato 3,2 milioni di euro al Santos e, oggi, ha ufficialmente denunciato il club brasiliano per il mancato rispetto dell’accordo. Il presidente del Barcellona, Bartomeu ha confermato la denucia ai microfoni di RAC: “Il Santos non ha rispettato il contratto. Ha tenuto nascosta l’operazione, e il Barcellona farà in modo che i suoi interessi vengano rispettati. Abbiamo già inviato un fax al Santos in cui annunciamo che presenteremo denuncia. Dobbiamo solo capire se alla FIFA o alle autorità brasiliane”.

    In tutto questo caos internazionale, cosa rischia concretamente l’Inter? Di fatto nulla perché da parte del club nerazzurro e del giocatore i contratti sono stati stipulati solo ed esclusivamente con il Santos. E’ il club brasiliano che rischia, invece, di dover ridare al Barcellona i 3,2 milioni di euro pattuiti ma, in ogni caso, non potrà rivalersi né sull’Inter, né sul giocatore. Un caso che sembra volersi protrarre all’infinito: in un continuo scambio di accuse reciproche nel quale il giocatore può risentirne dal punto di vista psicologico: cosa che non si augurano i tifosi dell’Inter per l’immediato futuro.

  • Tragedia al Gp di Catalogna, muore Luis Salom

    Tragedia al Gp di Catalogna, muore Luis Salom

    Il mondo dei motori è costretto nuovamente a prendere in mano i fazzoletti per asciugare lacrime amare di tristezza, durante le prove libere del Gp di Catalogna, sul circuito di Montmelò a Barcellona, lo spagnolo Luis Salom è morto dopo una caduta alla curva 12.

    Una tragedia incredibile consumatasi alle 15.27 di venerdì 3 giugno 2016.

    Le immagini a disposizioni non sono molte, si vede Salom arrivare dritto ad alta velocità in curva 12, pilota e mezzo non rallentano, anche a causa della via di fuga asfaltata e senza la ghiaia, e corrono rapidamente verso le protezioni. La prima a sbattere contro l’airfence è la moto che poi rimbalzando impatta contro lo sfortunato motociclista spagnolo che sta arrivando, scivolando velocemente, verso quel punto, un impatto che molto probabilmente si rivelerà fatale.

    Viene immediatamente esposta la bandiera rossa e bloccata la sessione, i soccorsi sono rapidi, arrivano automediche e ambulanze, si intuisce un tentativo di rianimazione, anche l’elicottero raggiunge il punto dell’incidente ma alla fine si deciderà di utilizzare l’ambulanza per trasportare Luis Salom all’Hospital General di Barcellona. I medici catalani hanno tentato un’operazione per cercare di salvare il ragazzo, giunto in condizioni gravissime. Non c’è stato niente da fare, alle 16.55 il pilota è stato dichiarato morto.

    Luis Salom, 25 anni da compiere in agosto, nella sua carriera da professionista iniziata nel 2009, ha ottenuto 9 vittorie nella classe inferiore, ottenendo anche 3 podi nella Moto2.

    La scomparsa in pista di Salom riporta quella cappa di tristezza e dolore che negli ultimi 20 anni, il mondo del Motomondiale aveva già sperimentato sulla propria pelle. Il primo tragico ricordo che viene alla mente è quello del giapponese Daijiro Kato, morto schiantandosi contro un muretto durante il Gran premio del Giappone del 2003 sul circuito di Suzuka. 7 anni dopo toccò ancora ad un pilota del Sol levante perdere la vita durante una corsa, per la precisione parliamo di Shoya Tomizawa morto investito dopo una caduta, da Redding e De Angelis, durante il Gp di Misano, categoria Moto2, del 2010. Poco più di un anno dopo, Gran Premio di Malesia del 2011, e tutto il mondo pianse per la scomparsa di Marco Simoncelli, anche lui colpito dopo una caduta, da Valentino Rossi e Colin Edwards.

    La morte sembrava essere stata cacciata dal motomondiale, cadute negli ultimi anni ce ne sono state ed anche piuttosto pesanti e allo stesso tempo spettacolari, i piloti però si erano sempre rialzati, con fratture, botte, acciacchi, lividi ma sempre con la possibilità di ritornare in sella il prima possibile.

    Stavolta non è stato così, la signora in nero ha deciso di ripresentarsi con la sua falce, sulla pista di Montmelò, portandosi via un giovane pilota che aveva davanti a se ancora tante corse, ancora tanti sorrisi, ancora tante cadute con la polvere da togliere via dalla tuta, ma sopratutto con ancora tanta vita.