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  • Barcellona-Real Madrid, prima sfida tra Tito e Mourinho

    Barcellona-Real Madrid, prima sfida tra Tito e Mourinho

    Il primo Clasico della stagione è arrivato. Al Camp Nou stasera si gioca l’andata della Supercoppa di Spagna, Barcellona-Real Madrid. Grande l’attesa per quella che è considerata come mas que match. Non a casa si affrontano non solo le due squadre più forti del Paese iberico, ma anche d’Europa (e verosimilmente del globo). Qualche cambiamento c’è stato, sopratutto in terra catalana. La leggenda di Pep Guardiola è appunto leggenda e non più realtà concreta. Al suo posto il vice Tito, il quale non pare esser imparentato con l’omonimo imperatore di Roma, sebbene la distanza geografica faccia presupporre il contrario. Mourinho è il solito Mourinho, lui non cambierà mai. Anzi no. Non è più Special, da pochi giorni è Unico, per sua stessa ammissione.

    Tito Vilanova ha riportato il Barcellona alle origini, liberandolo dai ghirigori tattici dell’ultimo Guardiola. Nella prima partita ufficiale della stagione, i blaugrana hanno battuto 5-1 la Real Sociedad, spendendo energie fisiche prossime allo zero. In difesa ci sarà la coppia Puyol-Pique, con Dani Alves a destra e il nuovo acquisto Jordi Alba a sinistra. Il modulo storico (4-3-3) presenta gli stessi interpreti anche a centrocampo: Sergi Busquets davanti alla difesa con Xavi e Iniesta insieme. Sugli esterni Sanchezdovrebbe giocare dal primo minuto a sinistra, mentre a destra agirà Pedro. Al centro dell’attacco non può mancare Messi, autore di una doppietta sabato scorso.

    tito vilanova | ©LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Il Real è identico a quello della scorsa stagione. Qualcosa potrebbe cambiare soltanto negli ultimi giorni di calciomercato, quando verrà definitivamente deciso il futuro di Kaka da una parte e quello di Modric dall’altra. Nel frattempo Sahin si è trasferito in prestito all’Arsenal. Il capitano Casillas in porta quindi, con Albiol e Ramos coppia centrale e Arbeloa-Coentrao terzini. Nel 4-2-3-1 del tecnico portoghese la cerniera di centrocampo sarà composta da Xabi Alonso e Khedira. Sulla linea dei trequartisti invece Ozil agirà ancora in posizione centrale, con Di Maria e Ronaldo larghi sulle fasce. Come nella prima giornata della Liga la maglia per l’attacco è stata assegnata al Pipita Higuain.

    LE PROBABILI FORMAZIONI DI BARCELLONA-REAL (andata Supercoppa di Spagna 2012)
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes, Dani Alves, Pique, Puyol, Jordi Alba, Xavi, Iniesta, Sergio Busquets, Pedro, Sanchez, Messi.
    A disposizione: Pinto, Mascherano, Adriano, Song, Fabregas, Tello, David Villa. Allenatore: Tito Vilanova.
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Albiol, Ramos, Coentrao, Xabi Alonso, Khedira, Di Maria, Ozil, Ronaldo, Higuain.
    A disposizione: Adan, Varane, Marcelo, Diarra, Granero, Callejon, Benzema. Allenatore: Mourinho.

  • Trofeo Gamper alla Sampdoria. Soriano firma l’impresa a Barcellona

    Trofeo Gamper alla Sampdoria. Soriano firma l’impresa a Barcellona

    Avranno pure giocato le riserve rinforzate da Pinto,Villa e Afellay, ma vincere al Camp Nou di Barcellona, specie se da neo promossa in Serie A, non è cosa da tutti. Ci è riuscita la Sampdoria di Ciro Ferrara che grazie ad un gol del giovane Soriano, appena ventuno anni, è riuscita a stendere i blaugrana di Vilanova conquistando l’atteso trofeo Gamper, manifestazione nata nel 1966 per omaggiare il creatore della squadra blaugrana.

    E’ la quinta volta, in tantissimi anni, che i catalani non alzano al cielo questo trofeo, la seconda a causa una formazione italiana. Nel 2005 infatti fu la Juventus ad imporsi ma solo dopo i calci di rigore. Negli ultimi 9 anni poi, per ben sei volte è toccato a squadre della nostra nazione giocarsi tale torneo.

    Sampdoria alza il trofeo Gamper © LLUIS GENE/Getty Images
    E se per alcune la sconfitta è arrivata in modo onorevole, come per il  Milan che nell’ultima occasione è stato sconfitto solo ai calci di rigore, per il Napoli lo scorso anno era stata una disfatta completa, con cinque gol al passivo.

    Stavolta però il turnover di Vilanova è stato esagerato, con la squadra che, c’è da dire, veniva dal match del giorno prima contro la Real Sociedad. Ne ha approfittato una Sampdoria già in forma campionato e capace di violare uno degli stadi più importanti d’Europa, vendicando, con le dovute proporzioni, quella finale di Coppa dei Campioni vinta nel 1992 dagli spagnoli. Un successo che ha fatto ritrovare il sorriso non solo alla squadra ma anche ai tifosi liguri, reduci dalla clamorosa eliminazione arrivata in Coppa Italia contro la Juve Stabia.

    Il match del Camp Nou si è deciso grazie ad un gol dopo nemmeno 2’ da parte di Soriano, bravo a concretizzare un’azione di Obiang. Genovesi che potrebbero raddoppiare con Maxi Lopez al 35’ ma Pinto è bravo a sventare la rimonta. Nella ripresa il Barcellona non riesce in alcun modo a raddrizzare le sorti del match e Pozzi a tu per tu con Pinto fallisce la facile palla del 2 a 0 colpendo il pallo. Ma va benissimo così per i doriani: l’impresa, infatti, è compiuta.

    Video Barcellona-Sampdoria 0-1, il gol di Soriano
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  • Gabriel, il bimbo senza piedi calciatore del Barcellona

    Gabriel, il bimbo senza piedi calciatore del Barcellona

    Si chiama Gabriel, ed è il nuovo talento della scuola di calcio del Barcellona che da anni è stata inserita nella città sudamericana di Rio de Janeiro per reclutare bambini che un giorno potranno diventare dei veri campioni. Ma a rendere ulteriormente speciale il talento del bimbo brasiliano di 11 anni è la malformazione che l’ha colpito fin dalla nascita: Gabriel è infatti un normalissimo bambino che ama il calcio ma che non si è fermato nemmeno di fronte alla mancanza dei piedi. Sembra un po’ una magia quindi quella che Gabriel è riuscito a fare, infatti non solo è capace di fare tutto nonostante la grave malformazione, ma inoltre il suo talento nel calcio è stato notato da tutti, facendogli guadagnare un posto nella tanto amata scuola del Barca dove ha già dato spettacolo nei primi allenamenti.

    In questi giorni il bimbo si è infatti rivelato essere uno dei più bravi nella scuola del Barcellona, che tra le tante cose è la squadra preferita del talento: nonostante sia brasiliano segue le partite della squadra blugranata e stima profondamente Messi e Iniesta, sognando di poter diventare in futuro come loro. Le possibilità che possa riuscirci sono poche, ma quello che è certo è che la malformazione non gli ha impedito di scatenare la sua voglia di giocare a calcio anzi, è stato indicato come uno dei migliori nel controllo della palla e nel dribbling, segno di grande forza d’animo e di coraggio.

    Gabriel, talento brasiliano senza piedi

    Inutile spiegare quante siano le voci che già girano in sudamerica ed in Spagna: Mauricio Soares, uno dei componenti dello staff ha voluto elogiare Gabriel per il suo coordinamento motorio girando un video che da ore spopola sul web, nel quale dimostra tutte le doti del piccolo fenomeno brasiliano. I media inoltre hanno già etichettato la vita di Gabriel dandogli il titolo “L’incredibile storia di un bambino senza piedi”, titolo sicuramente forte che saprà attirare l’attenzione di molti.

    IL VIDEO DELLE PRODEZZE DI GABRIEL

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  • Calciomercato spagnolo fermo, Granada unica eccezione

    Calciomercato spagnolo fermo, Granada unica eccezione

    Visti i colpi, specie da parte delle big, che si sono visti negli ultimi anni, fa un po’ sensazione osservare la staticità che sta coinvolgendo il calciomercato spagnolo di questa estate. Gli affari conclusi infatti si contano con il contagocce, con Francia, Italia ed Inghilterra che in tal senso sembrano essere più dinamiche rispetto alla nazione campione d’Europa. Sulle cause di questo stallo sono diverse le ipotesi che vengono formulate.

    A partire dai rimedi fiscali previsti dal governo Rajoy e che di certo non facilitano le operazioni, mentre se si va ad analizzare la questione più sull’aspetto sportivo si può notare come squadre del calibro di Barcellona e Real Madrid non hanno poi così tanto da rivoluzionare, potendo contare su organici che hanno ben figurato in Spagna e in Europa toppando però, come nel caso dei blaugrana, nei momenti decisivi. Forse è proprio per questo che i catalani, guidati nella prossima stagione da Vilanova, hanno compiuto qualche movimento riprendendo Jordi Alba e lasciando partire Keita. Davvero poco rispetto a qualche stagione fa quando si parlava di nomi altisonanti e vi era un giro di soldi veramente impressionante.

    Acquisti Granada © Jorge Guerrero/AFP/GettyImages

    Ancora meno, o praticamente nulla, ha fatto il Real Madrid. I campioni di Spagna ancora non si sono mossi né in entrata né in uscita. E’ vero che vi è un interesse per Modric ma nulla più. E potrebbero esserci anche delle cessioni come quelle di Altintop, Gago, Diarra e Callejon. Per il resto si è visto veramente poco. Movimenti minori, spesso riguardante alcuni svincolati. Potrebbe fare qualcosina in più rispetto agli altri il Malaga degli sceicchi, ma al momento anche lì tutto tace. Il Villareal, retrocesso, sta sfoltendo la propria rosa, con partenze però verso l’estero. Unica squadra in controtendenza nel calciomercato spagnolo il Granada di Pozzo che ha tesserato quattordici nuovi giocatori tra cui gli ex Udinese Floro Flores e Torje.

  • Mourinho insulta tifosa del Barcellona

    Mourinho insulta tifosa del Barcellona

    Non è la prima volta che Josè Mourinho insulta qualcuno a causa delle divergenze calcistiche ma questa volta il tecnico del Real Madrid è andato davvero oltre alla maleducazione. Infatti se quanto riportato dal quotidiano Sport fosse vero, bisognerebbe aspettarsi a breve delle scuse pubbliche da parte del tecnico portoghese. Secondo Anna, la donna insultata e aggredita, Josè Mourinho avrebbe reagito male al suo “Forza Barcellona”, passando dagli insulti alle minacce fisiche.

    Il fatto avrebbe preso vita all’aereoporto di Miami dove la coppia di sposi che tornava dalla luna di miele e il tecnico si sono incontrati casualmente in quanto entrambi dovevano prendere il volo per Lisbona. Proprio prima di imbarcarsi la tifosa spagnola avrebbe gridato “Forza Barcellona” rivolgendosi a Mourinho, non ottenendo però alcuna reazione del mister fino all’atterraggio. Proprio qui infatti, sempre secondo la testimonianza della donna, Mourinho l’avrebbe aspettata all’uscita dell’aereoporto per insultarla e minacciarla con parole poco piacevoli come “Sei una maiala di m…” e “Sei una p….” e con un “Se fossi un uomo ti avrei ammazzato di botte”che ha fatto scattare l’intervento dei presenti per riportare Mourinho alla calma.

    Josè Mourinho © JACK GUEZ/AFP/GettyImages

    Insulti e minacce che vanno ben oltre a quelle che il tecnico aveva rivolto all’arbitro Fernando Texeira dopo il pareggio ottenuto contro il Barcellona o a quelle rivolte al giornalista Andrea Ramazzotti dopo la partita tra Atalanta e Inter. Parole pesanti in quanto in questo caso di fronte a Mourinho c’era una semplice tifosa blaugrana e soprattutto una donna.

    Ora mentre il tecnico portoghese si prepara per cominciare al meglio la nuova stagione, ci sarà da investigare per capire quanto di vero c’è nelle parole della tifosa che ad oggi è l’unica testimone del fatto accaduto e soprattutto se quello riportato dal quotidiano Sport sia un fatto realmente accaduto o solamente un modo per alimentare l’astio tra i due club. In ogni caso un gesto del genere andrebbe a segnare per sempre la carriera dello Special One, dal quale nessuno si aspetta una reazione così maleducata e offensiva soprattutto nei confronti di una donna.

  • Liga 2012-2013, annunciato il calendario. Clasico ad ottobre

    Liga 2012-2013, annunciato il calendario. Clasico ad ottobre

    Anche in Spagna è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per la prossima stagione che verrà. Con oltre un mese d’anticipo, i club della Liga conoscono già il verdetto del calendario. Il 18 agosto è la data fissata per la prima giornata del campionato spagnolo. Sorride il Barcellona, che al Nou Camp ospiterà la modesta Real Sociedad. Impegno più difficile invece per i campioni in carica del Real Madrid. Anche la squadra di Jose Mourinho sarà di scena di fronte ai propri tifosi al Bernabeu, ma l’avversario contro cui esordiranno sarà il Valencia del neo tecnico Mauricio Pellegrino (entrato in carica lo scarso 1 luglio), alla sua prima esperienza in panchina dopo aver ricoperto il ruolo di vice Benitez nella sfortunata avventura dello spagnolo all’Inter.

    Debutto sulla carta più semplice quindi per i blaugrana, i quali dopo il regno Guardiola si ritrovano ad iniziare la prossima stagione senza il loro mentore. Tante le incognite che circondano il nuovo allenatore Tito Vilanova, a cominciare dall’impianto tattico che l’ex vice di Guardiola ha in mente per Messi e compagni. Riuscirà il 43 enne ex centrocampista a non far rimpiangere colui che ha rivoluzionato il panorama calcistico come forse soltanto Arrigo Sacchi 25 anni fa era riuscito a fare?

    Real Madrid | ©Denis Doyle/Getty Images

    Per centrare l’impresa dovrà ovviamente interrompere sul nascere l’egemonia dei rivali di sempre, il Real Madrid. Issatosi sul trono di Spagna nella passata stagione, Mourinho vuole gettare le basi della sua dominazione sulle calde terre iberiche, le quali han avuto per 4 anni lo stesso sovrano di nome Joseph.

    Barcellona e Real Madrid si affronteranno per la prima volta il 7 ottobre al Camp Nou, match valido per la 7^ giornata della Liga. Il ritorno del Clasico è in programma invece il 3 marzo al Santiago Bernabeu. L’affascinante derby di Madrid vedrà di fronte Atletico e Real al Vicente Calderon il 2 dicembre (14^ giornata, ritorno il 28 aprile a 5 giornate dal termine).

    Calendario Liga 2012-2013, 1 giornata

    Barcellona-Real Sociedad
    Siviglia-Getafe
    Athletic Bilbao-Betis
    Real Madrid-Valencia
    Levante-Atletico Madrid
    Saragozza-Valladolid
    Celta-Malaga
    Mallorca-Espanyol
    Rayo Vallecano-Granada
    Deportivo-Osasuna

  • Barcellona, preso Jordi Alba è ufficiale

    Barcellona, preso Jordi Alba è ufficiale

    Tito Villanova chiede come primo suo acquisto Jordi Alba e il Barcellona lo accontenta: così inizia l’avventura dell’allenatore nella squadra spagnola, con un colpo di mercato non indifferente. Il difensore vestirà infatti la maglia del Barca dopo aver disputato un magnifico campionato con il Valencia, squadra che ha tentennato a lasciare andare via il giocatore.

    Dopo continue telefonate tra le due società, ma dopo un altrettanto continuo rialzare del Valencia, il Barcellona aveva quasi perso le speranze, arrivando persino a lasciare perdere il giovane ventitrenne e andando a puntare un altro giocatore. Il prescelto è stato individuato nel nome di Gareth Bale che però ha deciso di non lasciare il proprio club inglese, firmando nuovamente per rimanere a Londra. Il Barcellona si è quindi visto costretto a fare retromarcia e a riprovare con Jordi Alba nonostante la trattativa con il Valencia fosse una cosa alquanto difficile.

    Jordi Alba © Martin Rose/Getty Images

    Il Valencia infatti continuava ad alzare il prezzo mentre il Barca cercava un incontro economico per poter portarsi a casa il talento senza dover finire i soldi a disposizione: le due società dunque sono arrivate ad un accordo che si è fissato sui 15 milioni di euro, 12 consegnati immediatamente e altri 3 che verranno depositati nelle banche del Valencia nei prossimi mesi.

    Ma per il difensore spagnolo il Barcellona non è affatto una novità: Jordi Alba ha infatti indossato la maglia rossoblu proprio negli anni in cui si è sviluppato calcisticamente parlando. Dal 1998 al 2005 faceva parte della squadra e poi ha deciso di andarsene per poter continuare la sua carriera. Un ritorno di fiamma dunque per il giocatore e la società spagnola che li vedrà legati per 5 anni.

    Intanto Jordi Alba si gode questa finale al Campionato Europeo dove incontrerà l’Italia e poi, tornato dalla Polonia, si recherà a Barcellona dove si sottoporrà a tutte le visite mediche e ai controlli necessari per poi essere presentato alla stampa dalla società stessa.

  • Drogba al Barcellona l’ivoriano lascia la Cina

    Drogba al Barcellona l’ivoriano lascia la Cina

    Didier Drogba in campo assieme a Leo Messi? Ebbene si! Secondo quanto riportano i giornali spagnoli Drogba dovrebbe arrivare a Barcellona oggi pomeriggio per chiudere la trattativa del suo passaggio al club catalano. Il calciatore ivoriano sembra infatti aver rinunciato all’ingaggio dei cinesi del Shanghai Shenshua, nonostante l’offerta fosse altissima.

    Com’è possibile tutto questo? Nonostante le cose fossero ormai confermate al 100 % con tanto di foto del giocatore con la maglia della squadra cinese, il ritorno di Drogba in Europa è possibilissimo! Il calciatore aveva infatti fatto inserire nel contratto firmato con la società cinese una clausola in cui riportava la possibilità di ritirare il contratto in caso di un’offerta da parte di una squadra di gradimento del giocatore.

    Nemmeno a farlo apposta, il centravanti si è trovato tra le mani la chiamata del Barcellona, che non ha esitato a contattare il giocatore ivoriano. Ovviamente l’interesse è stato dichiarato da Villanova il quale è alla ricerca di un attaccante con esperienza e capace di essere un protagonista nelle partite importanti. L’affare Drogba Barcellona è quindi possibile, l’ivoriano lascia la Cina e vola in Spagna sperando che le cose vadano a buon fine.

    Didier Drogba © SAJJAD HUSSAIN/AFP/GettyImages

    Il calciatore avrebbe guadagnato ben 13 milioni di euro all’anno se avesse vestito la maglia della squadra cinese, ma il giocatore ha capito che un’offerta del genere potrebbe non capitargli mai più ed ha preso l’occasione al volo sebbene il guadagno sarà di qualche milione in meno. Lo Shanghai Shenshua ha infatti commesso un grosso errore inserendo quella clausola nel contratto, pensando che i soldi facessero anche questa volta la differenza: ma il bomber ivoriano ha messo da parte la grana per mettere in primo piano i sogni e la carriera, cosa non da pochi.

    La trattativa di certo non finirà nella giornata di oggi: le cifre sono alte e in gioco c’è un giocatore di livello come Drogba che è però del tutto fuori dalle recenti idee di mercato della squadra spagnola. Saranno dunque solo chiacchere o il Barcellona è proprio deciso a mettere vicino a Messi l’ivoriano Drogba?

  • Addio Milan, Thiago Silva al Psg questione di ore

    Addio Milan, Thiago Silva al Psg questione di ore

    Anche le belle favole finiscono, e quella di Thiago Silva al Milan sembra proprio recitare il bad-end. Dalla Francia sono pronti infatti a strappare il brasiliano alla società rossonera. Sarà vero, o sarà una bufala estiva? La fonte è sempre quella, Le Parisien, ripreso poi a ruota da tutti gli altri quotidiani transalpini e non, compreso l’Equipe. Il Paris Saint Germain sarebbe a un passo dall’acquisto del difensore centrale per la modica cifra di 40 milioni di euro, sebbene non sia da escludere anche un eventuale rialzo delle ultime ore. A firmare l’operazione il duo Leonardo-Ancelotti, che non meno di un lustro fa aveva saputo conquistare l’ultimo grande successo a livello internazionale per il Diavolo. Galliani cederà di fronte ai petroldollari coniati vicino la Torre Eiffel?

    THIAGO SILVA A PARIGI – Se fosse vero Le Parisien ha fatto davvero il botto stavolta. L’offerta è quella ventilata da una settimana ormai, assegno da 40 milioni di euro, chiavi in mano. L’ad del Milan, tra un rovescio di Nadal e un dritto di Djokovic, vacilla sempre di più, tanto da ricevere in pieno lo smash del vecchio amico Leonardo, 40 milioni freschi freschi serviti con la racchetta dalle corde rosso-blu parigine. Non sarà il Roland Garros, non sarà Wimbledon, ma si tratta pur sempre di calciomercato. E Thiago Silva dov’è? Secondo i tabloid francesi proprio lì, sotto la Torre Eiffel, e non per fare una foto ricordo insieme al suo procuratore. Il brasiliano è sbarcato questa mattina sul suolo d’oltralpe, di rientro dalla sfortunata amichevole persa dal suo Brasile contro l’Argentina.

    thiago silva | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    MILAN, CHE FAI? – Quello che doveva essere un assedio strenuo, fino alla morte, paragonabile soltanto alla Maginot, è verosimilmente crollato. Destino ha voluto che sia stato proprio il territorio francese a raccogliere le macerie del muro eretto a Milanello. E a dire che riecheggiano ancora forti le parole di Adriano Galliani, pronunciate non meno di 10 giorni fa ai microfoni di mezza stampa italiana. Quel “faremo il possibile e l’impossibile” si è trasformato in breve tempo in si salvi chi può. Evidentemente in Via Turati non c’era tutta questa volontà espressa a voce nei giorni scorsi dal numero due del Milan. Anche la Linea Maginot prima di cadere aveva resistito per più di due settimane. Certe volte la storia si ripete d’accordo, ma con sfumature diverse.

    CONCORRENZA BARCELLONA – Non ci resta ora che aspettare l’ultima controffensiva del Barcellona, interessata già da oltre un anno a Thiago Silva. Si dirà, una rondine non fa primavera, però l’arrivo di Rosell a Milano potrebbe scompigliare i piani del Paris Saint Germain, con i vari Equipe e Le Parisien  che dovrebbero reimpostare nuovamente da capo le loro prime pagine. Anche se un eventuale offerta del Barca spingerebbe il Psg ad alzare ulteriormente la posta in palio, scatenando così una vera e propria asta tra due super potenze economiche del calcio mondiale. Galliani sorride, i tifosi un po’ meno. E dopo Thiago Silva toccherà ad Ibrahimovic? L’allarme dei 10 milioni di fan rossoneri su Facebook è già scattato.

  • MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    Il quinto appuntamento della stagione se lo aggiudica Jorge Lorenzo, che nel Gran Premio di casa sul circuito di Barcellona, piazza il sorpasso nel numero di vittorie stagionali rispetto al rivale numero uno nel mondiale, Casey Stoner (3-2 il parziale momentaneo) con conseguente allungo sull’australiano, che ora insegue con 20 punti di distacco.

    Il campione del mondo in carica pare aver perso quella brillantezza che per lungo tempo gli ha permesso di dominare le gare e ora si trova in difficoltà. Piccoli segni di ripresa per Valentino Rossi, che anche sull’asciutto riesce a compiere una gara più che accettabile. Bravo anche Andrea Dovizioso, al suo primo podio stagionale. Diamo i voti ai protagonisti del GP.

    Lorenzo 9,5: non gli diamo il massimo dei voti solo perchè ha avuto qualche difficoltà in più a ripetere la gara diLe Mans, pur avendone tutto il potenziale. Questo però non significa che la vittoria conquistata sia sta meno importante, anzi sicuramente più bella per come è avvenuta visto che ha dovuto lottare per tutta la gara con un osso duro come Pedrosa, che giocava anche lui in casa. Ma in questo periodo battere il binomio Yamaha-Lorenzo sembra quasi un’utopia, e pur commettendo qualche errore di troppo recupera e vince la gara, aumentando il vantaggio in classifica su Stoner. Comunque perfetto.

    Pedrosa 9: viene battuto per l’ennesima volta in qualifica da Stoner, che proprio in casa sua gli fa fare l’ennesima figuraccia. Poi in gara le cose si capovolgono vincendo nettamente il duello in famiglia tra HRC avendo anche la stessa configurazione di moto. Lui va forte ma questa volta (e non solo questa volta) ha trovato in Lorenzo un avversario più forte di lui.

    Dovizioso 8,5: parte bene e pare tenere alla grande il passo dei primi due che giravano fortissimo. Ad un certo punto però sparisce dalle telecamere e da che lottava per la prima posizione a causa di un lungo lo ritroviamo indietro a cercare di difendere il terzo posto da Stoner. Lui ci riesce senza nemmeno troppa difficoltà dimostrando di essere un pilota all’altezza, conquistando il primo podio stagionale, unico a riuscirci con un team satellite, il che non è poco.

    Stoner 5,5: è da due gare che sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori, proprio dal suo annuncio del suo ritiro alle corse a fine stagione. In qualifica pare voglia far ricredere tutti anche se in gara si scioglie clamorosamente sbagliando anche la scelta della gomma per cercare di ridurre al minimo i problemi di chattering. Risultato disastroso, mai protagonista in gara e lui che aveva intenzione di lasciare le corse da campione del mondo deve darsi una mossa perchè Lorenzo è in condizione strepitosa. Per la prima volta dopo un anno buono scende giù dal podio. Non è un caso

    Jorge Lorenzo © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Bautista 7,5: era anche per lui il GP di casa e l’aria di casa pare aver fatto bene allo spagnolo che mette in atto la sua solita gara consistente pur avendo una Honda leggermente inferiore rispetto alle HRC Repsol. Sempre in costante crescita.

    Rossi 7,5: l’obiettivo era arrivare alle spalle delle Honda e delle Yamaha. Detto fatto Valentino è stato buon profeta, arrivando settimo e praticamente primo tra i piloti della sua scuderia. Qualche segno di miglioramente, almeno da parte sua lo si è visto, ora deve continuare a spingere per arrivare almeno a livello dei primi, che hanno almeno ancora 8 decimi di vantaggio al giro.

    Honda 7: pur avendo evidenti problemi tecnici è ancora li davanti, quando con Stoner, quando con Pedrosa a lttare per la vittoria. Ma non è più la moto perfetta dell’anno scorso e questo è almeno un punto a sfavore.

    Yamaha 9: la moto è ben equilibrata e soprattutto quella che tratta meglio e consuma meno le gomme che in GP infuocati come quello di ieri fa davvero la differenza. Ne sono la dimostrazione le prestazioni delle moto satelliti che viaggiano al passo delle Honda ufficiali. Sicuramente la migliore del lotto.

    Spies 6,5: veniva da un inizio di stagione disastroso e in un GP dove è stato finalmente competitivo ha provato ha cercato di essere il più aggressivo possibile tentando il sorpasso a Pedrosa, con scarsi risultati visto che la sua gara in pratica è finita là per una caduta. Ha fatto bene comunque a provarci ma per la riconferma deve fare di più.

    Iannone 10: è il protagonista assoluto del week-end spagnolo, e ha dimostrato che pur avendo una moto inferiore, quando è in giornata non ce n’è per nessuno. Per compiere un ulteriore salto di qualità dovrebbe correrle tutte cosi ma intanto è l’unico portabandiera italiano che in questo momento può aspirare veramente al titolo. E noi glielo auguriamo.