Tag: barcellona

  • Programma Champions League, il Barcellona nella tana del Benfica

    Programma Champions League, il Barcellona nella tana del Benfica

    Torna la Champions League con le gare del martedì valide per la seconda giornata. Tutti i riflettori saranno puntati sulla Juventus, unica italiana in campo stasera (domani toccherà al Milan), che esordirà allo Stadium contro lo Shakhtar Donetsk dopo il pareggio strappato in rimonta con le unghie e con i denti in terra londinese ai danni dei campioni d’Europa in carica del Chelsea. I bianconeri, dopo il roboante 4-1 in campionato ottenuto contro la Roma del nemico numero uno Zeman, si ritufferà nell’avventura europea per affermarsi anche in campo internazionale e non solo nei confini italici. In attesa di conoscere la sentenza del Tnas sulla squalifica di 10 mesi, Antonio Conte seguirà la partita nel suo Sky box riservato dell’impianto bianconero pronto a comunicare telepaticamente con Massimo Carrera in panchina. La Juve scenderà in campo con il suo undici tipo, l’unico dubbio riguarda l’attacco con Giovinco, Matri e Quagliarella che si contenderanno l’ultima maglia da titolare per affiancare Vucinic. Gli ucraini sono avversari ostici e da non sottovalutare (basta prendere in considerazione i risultati degli ultimi anni ottenuti in campo europeo), da tenere d’occhio in particolar modo Henrikh Mkhitaryan, il talento armeno che nelle 13 partite disputate in questa stagione è già andato in rete 15 volte.
    Nell’altra gara il Chelsea farà visita ai danesi del Nordsjaelland, battuto dallo Shakhtar nella gara d’esordio per 2-0. I Blues sono chiamati a portare a casa l’intera posta in palio e Di Matteo proverà a farlo affidandosi alle giocate di Mata, Hazard e Oscar, autore della doppietta alla Juventus, che supporteranno Fernando Torres.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Matri.
    Allenatore: Carrera.
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Ilsinho, Fernandinho; Douglas Costa, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano.
    Allenatore: Lucescu.

    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Stokholm, Adu; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann.
    Allenatore: Hjulmand.
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Terry, David Luiz, Bertrand; Obi Mikel, Lampard; Mata, Hazard, Oscar; Torres.
    Allenatore: Di Matteo.

    Nel Gruppo F scontro al vertice con Bate Borisov – Bayern Monaco. Le due squadre, reduci dai rispettivi successi nella prima giornata (sorprendente quello dei bielorussi che hanno battuto il più quotato Lille in Francia), si contenderanno il primato del girone. Il Bayern Monaco finalista della passata stagione orfano di Mario Gomez e Arjen Robben infortunati si presenterà allo stadio Haradzki e con Mandzukic terminale offensivo di un reparto avanzato che comprende anche Muller, Kroos e Ribery.
    Nell’altra gara del girone Valencia e Lille non possono permettersi altri passi falsi per non perdere il treno qualificazione. Il tridente offensivo spagnolo sarà composto da Viera, Jonas e dal bomber Soldado, quello transalpino da Gueye, Payet e Roux.

    BATE BORISOV (4-3-2-1): Gorbunov; Polyakov, Radkov, Simic, Bordachev; Pavlov, Likhtarovich, Volodko; Bressan, Hleb; Rodionov.
    Allenatore: Goncharenko.
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Badstuber; Martinez, Schweinsteiger; Muller, Kroos, Ribery; Mandzukic.
    Allenatore: Heynckes.

    VALENCIA (4-3-3): Guaita; Pereira, Rami, Ruiz, Cissokho; Feghouli, Costa, Gago; Viera, Jonas, Soldado.
    Allenatore: Pellegrino.
    LILLE (4-3-3): Landreau; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Mendes, Pedretti, Mavuba; Gueye, Payet, Roux.
    Allenatore: Garcia.

    David Villa © Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    Nel Gruppo G il match più interessante è sicuramente quello tra Benfica e Barcellona. La squadra più forte d’Europa sarà di scena al Da Luz di Lisbona dove i lusitani padroni di casa faranno di tutto per fermare i blaugrana. Vilanova potrà contare sulle giocate del Pallone d’Oro Messi e su David Villa rientrato da poco dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per 6 mesi; solita mediana composta dal regista Xavi, dal faro Iniesta e da Busquets. Nel Benfica non ci sarà Oscar Cardozo fuori per infortunio, l’attacco sarà formato dal duo Rodrigo e Lima assistiti da Aimar.
    Spartak Mosca – Celtic alle 18:00 aprirà la seconda giornata di Champions. I russi devono approfittare del turno casalingo per riscattare la sconfitta rimediata a Barcellona, quella moscovita è una trasferta insidiosa per gli scozzesi guidati da Neil Lennon.

    BENFICA (4-4-2): Artur; Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Salvio, Aimar, Enzo Perez, Gaitan; Rodrigo, Lima.
    Allenatore: Jesus.
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Puyol, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Villa.
    Allenatore: Vilanova.

    SPARTAK MOSCA (4-2-3-1): Pesyakov; Kombarov, Suchy, Insaurralde, Kombarov; Kallstrom, De Zeeuw; McGeady, Ari, Bilyaletdinov; Dzuba.
    Allenatore: Emery.
    CELTIC (4-4-2): Forster; Matthews, Lustig, Wilson, Izaguirre; Forrest, Wanyama, Brown, Mulgrew; Samaras, Hooper.
    Allenatore: Lennon.

    Nell’ultimo Gruppo, quello H, il Manchester United farà visita al Cluj, vincente a Braga e sorpresa della prima giornata. Gli uomini di Ferguson, reduci dalla sconfitta in Premier League contro il Tottenham, vorranno già da stasera ipotecare il primo posto del raggruppamento; in attacco Welbeck affiancherà Rooney.
    Nell’altra sfida il Galatasaray di Terim, che nonostante la sconfitta nella prima giornata ha ben figurato all’Old Trafford, cerca gloria contro i portoghesi dello Sporting Braga.

    CLUJ (4-2-3-1): Felguerias; Pinto, Cadu, Rada, Sepsi; Muresan, Alberto; Sougou, Bastos, Camora; Kapetanos.
    Allenatore: Andone.
    MANCHESTER UNITED (4-4-2): De Gea; Rafael, Ferdinand, Evans, Buttner; Valencia, Cleverly, Fletcher, Anderson; Welbeck, Rooney.
    Allenatore: Ferguson.

    GALATASARAY (4-4-2): Muslera; Ebouè, Nounkeu, Kaya, Balta; Ylmaz, Inan, Melo, Amarabat; Bulut, Ylmaz.
    Allenatore: Terim.
    SPORTING BRAGA (4-2-3-1): Beto; Salino, Douglao, Vinicius, Ismaily; Custodio, Viana; Alan, Micael, Mossorò; Eder.
    Allenatore: Peseiro.

  • Guardiola: “Io al Milan? non si sa mai”

    Guardiola: “Io al Milan? non si sa mai”

    In queste ore che precedono la vigilia di Udinese-Milan, partita chiave per la gestione Allegri, riappare come un fantasma l’ex allenatore del Barcellona Pep Guardiola. Dal suo soggiorno americano il maestro spagnolo ha se vogliamo aperto ad un probabile futuro in Italia, sulla panchina dei rossoneri, anche se questa ipotesi appare quantomeno irrealistica per mille motivi. Io al Milan? Non si sa mai nel calcio”la risposta di Pep alla domanda di un giornalista durante un’intervista rilasciata in Messico, dove si trova per una vacanza di pochi giorni, prima di tornare a New York insieme alla sua famiglia. Dichiarazioni che arrivano in un momento in cui la guida tecnica del Milan è in fortissima discussione e che sicuramente non aiuteranno psicologicamente Allegri, sempre più sulla graticola per i risultati ed il gioco espresso in avvio di stagione. Sentimento opposto invece si registra tra i tifosi del Diavolo, eccitati dall’idea che nella prossima stagione la loro squadra del cuore possa essere guidata da Guardiola.

    In realtà le possibilità che lo spagnolo approdi al Milan sono piuttosto remote. Vuoi per l’ingaggio plurimilionario che Pep chiederebbe alla società di Via Turati, le cui casse societarie ultimamente piangono. E come conseguenza diretta, vuoi per il poco sex-appeal che il club rossonero possa suscitare in Guardiola, reduce da quattro stagioni in Spagna nelle quali i soldi non sono di certo mancati. Vuoi per i giocatori non funzionali al progetto. Vuoi perché quando Guardiola osserva il centrocampo del Milan attuale e lo rapporta con quello blaugrana scappa dopo aver letto i primi due nomi. Vuoi perché Guardiola è a New York non per una gita scolastica, non perché affetto da mania statunitense, ma per uno scopo ben preciso, ovvero quello di perfezionare il suo inglese, e non di certo per allenare nel nostro Paese.

    Joseph Guardiola, sogno proibito del Milan | ©JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Tutto lascia pensare che il futuro di Pep Guardiola sia già scritto, e si chiami Manchester United. E’ lui l’erede designato di Sir Alex Ferguson. La leggenda scozzese con ogni probabilità lascerà la panchina dello United per una dorata pensione al termine di questa stessa stagione, qualunque risultato sportivo verrà proclamato a maggio. Pep non ha mai nascosto la sua passione per la Premier League, che da sempre lo affascina. Tra Red Devils e Milan l’ex tecnico del Barca non dovrebbe avere dubbi, con gli inglesi nettamente favoriti. Per buona pace di Berlusconi, dei tifosi rossoneri, e di Jose Mourinho.

  • Shakira e Piquè annunciano su Facebook l’arrivo del primo bebè

    Shakira e Piquè annunciano su Facebook l’arrivo del primo bebè

    Nell’epoca dei social network, anche le notizie più intime e private, vengono ormai annunciate con un twit e/o con un post su Facebook, in particolare dalle coppie Vip – come Shakira e Piquè – che, in questo modo, hanno la possibilità di comunicarle e condividerle con i fan che li seguono in rete. E, così, anche una delle coppie più note del mondo della musica e del calcio, ossia quella formata dalla cantante colombiana e dal blaugrana “posta” su Facebook l’annuncio della gravidanza della cantante, che suggella la loro unione che dura dal marzo del 2011, confermando i rumors che già da tempo alludevano a tale lieto evento. La futura mamma lo comunica, così, con un messaggio in inglese ed in colombiano sul suo profilo Facebook: “Gerard ed io siamo felici di aspettare l’arrivo del nostro primo bambino”.

    Gerard Piquè e Shakira, futuri genitori | © David Ramos/Getty Images

    Un lieto evento che, stando a quanto annunciato da Shakira e Piquè – e com’è giusto che sia – “darà la precedenza a questo momento unico delle nostre vite e di rinviare tutte le attività promozionali previste per i prossimi giorni” riferendosi, in particolare, al già annullato concerto di Shakira ad Almeria ed alla sua partecipazione all’ Hearth Radio Music Festival, per poter godere a pieno della felicità della dolce attesa e, soprattutto, per evitare di incorrere in stress o sforzi eccessivi che potrebbero nuocere a lei ed al nascituro.

    Oltre all’annuncio della mamma, poi, il futuro papà esprime la sua grande gioia sostituendo la sua foto profilo di Facebook con l’immagine di un ciuccetto verde e giallo, a simboleggiare proprio il bebè in arrivo, anche se ancora non si conoscono ulteriori particolari, quali il sesso del nascituro o il periodo previsto per la nascita. Anche nel caso di Gerard Piquè, a causa dell’infortunio rimediato nella gara di Champions League disputata ieri contro lo Spartak Mosca, si preannuncia un periodo meno fitto di impegni che gli permetterà di star più vicino alla sua compagna, considerando i venti giorni di stop previsti per la distorsione rimediata alla caviglia sinistra che lo costringeranno a saltare anche il Clasico del prossimo 7 Ottobre.

    Congratulazioni ai futuri genitori.

  • Champions League, faticano United e Barca. Sorprese Bate e Cluj

    Champions League, faticano United e Barca. Sorprese Bate e Cluj

    Con le partite di ieri (mercoledi 18 settembre n.d.r.) si è conclusa la prima giornata della fase a girone della Champions League. Tante conferme e qualche sorpresa con Barcellona e Manchester United che faticano più del dovuto per avere la meglio su Spartak Mosca e Galatasaray. La Juventus si dimostra squadra concreta e vivace, strappando un prezioso 2-2 ai detentori della coppa allo Stamford Bridge, recuperando un doppio svantaggio. Le sorprese arrivano dalle vittorie esterne di Bate Borisov e Cluj che superano agevolmente Lille e Braga. I vice campioni d’Europa del Bayern Monaco vincono di misura contro il Valencia. Da segnalare le quattro doppiette in otto partite.

    GRUPPO E – Vidal (zoppicante) e Quagliarella annullano la pregevole doppietta del brasiliano Oscar (secondo gol bellissimo) e permettono ai bianconeri di tornare a casa con un punto importantissimo contro il Chelsea fuori casa. Nell’altra sfida del girone gli ucraini dello Shakhtar superano facilmente i campioni danese del Nordsjaelland con un secco 2-0 (doppietta di Mkhitaryan).

    Leo Messi in azione contro lo Spartak Mosca © JOSEP LAGO/Getty Images

    GRUPPO F – La prima sorpresa della giornata arriva in questo girone con il Bate Borisov che supera con un secco 3-1 i francesi del Lille in Francia, fantastico il primo gol della partita di Volodko. Mentre il Bayern Monaco supera 2-1 il Valencia con le reti di Schweinsteiger e Kroos. Al 90′ Valdez rende meno dolorosa la sconfitta per gli spagnoli.

    GRUPPO G – Barcellona in grossa difficoltà contro lo Spartak Mosca. Messi con una doppietta salva gli spagnoli da una clamorosa sconfitta, risultato finale 3-2. Nell’altra partita del girone l’unico 0-0 della serata tra Celtic e Benfica, in una partita noiosa e senza occasioni rilevanti.

    GRUPPO H – Allo United basta un gol di Carrick ad inizio partita per portare a casa i 3 punti contro il Galatasaray. Gara sofferta ed equilibrata che gli inglesi potevano chiudere ad inizio ripresa ma Muslera neutralizza un rigore tirato da Nani. In Portogallo, clamorosa sconfitta del Braga ad opera del Cluj per 2-0. I rumeni chiudono la partita in mezzora con la doppietta di Bastos.

  • Programma Champions League tocca al Barcellona

    Programma Champions League tocca al Barcellona

    Se ieri c’è stato lo show di Real Madrid e Paris Saint Germain, quest’oggi ci sarà l’esordio stagionale in Champions League per il Barcellona orfano di Guardiola, per il Manchester United e per i finalisti dello scorso anno del Bayern Monaco. I blaugrana ospiteranno al Camp Nou lo Spartak Mosca e si affideranno al solito Messi per superare la diga che formeranno i russi per strappare almeno un pareggio. Gli inglesi dello United, nella scorsa edizione eliminati alla fase a gironi, sfideranno il Galatasaray all’Old Trafford e punteranno sull’olandese van Persie, protagonista nelle prime partite di Premier. Mentre per i bavaresi la difficile sfida contro il Valencia all’Allianz Arena, ancora senza la punta Gomez fermo per infortunio.

    GRUPPO E (Chelsea, Juventus, Nordsjaelland, Shakhtar) – Subito una sfida importante per la Juventus che rientra in Champions League dopo tre anni di assenza e andrà a sfidare subito i detentori della coppa del Chelsea allo Stamford Bridge. Nell’altra sfida del girone lo Shakhtar ospiterà i campioni danesi del Nordsjaellandal loro esordio assoluto in questa competizione.

    Conferenza stampa di Alcantara © LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Shakhtar Donetsk (4-3-1-2): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Fernandinho, Ilsinho; Douglas Costa, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano.
    Nordsjaelland  (4-5-1): J. Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Stokholm, Adu; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann.

    GRUPPO F (Bate Borisov, Bayern Monaco, Lille, Valencia) – Sfida di cartello di questo mercoledi, Bayern Monaco-Valencia. I tedeschi si affideranno alla velocità e alla fantasia di Ribery e Robben, gli spagnoli alla concretezza della punta Soldado. Lille-Bate Borisov chiude il girone in un match dove i francesi sono i favoriti.

    Lilla (4-3-3): Landreau; Debuchy, Basa, Chedjou, Beria; Balmont, Mavuba, Martin; Kalou, De Melo, Payet.
    Bate Borisov (4-3-1-2): Gorbunov; Polyakov, Radkov, Simic, Yurevich; Volodko, Likhtarovic, Sivakov; Hleb; Bressan, Rodionov.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Badstuber; Luiz Gustavo, Schweinsteiger; Müller, Kroos, Rybery; Mandzukic.
    Valencia (4-2-3-1): Diego Alves; Joao Pereira, Rami, Victor Ruiz, Cissokho; Tino Costa, Parejo; Feghouli, Jonas, Guardado; Soldado.

    GRUPPO G (Barcellona, Benfica, Celtic, Spartak Mosca) – Senza Guardiola, i blaugrana contro lo Spartak Mosca dovranno dimostrare di non aver perso lo smalto europeo che ha contraddistinto il club in questi anni. Calcio spettacolo e tanto possesso palla. Dopo un anno, potrebbe tornare in campo David Villa. Celtic-Benfica è un match molto equilibrato. Forza fisica contro tecnica. Una sfida da seguire con attenzione.

    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Villa.
    Spartak Mosca (4-4-2): Dykan; K. Kombarov, Insaurralde, Sucky, D. Kombarov; McGeady, Kallstrom, Romulo, Bilyaletdinov; Ari, Emenike.

    Celtic (4-4-2): Forster; Lustig, Wilson, Mulgrew, Izaguirre; Forrest, Brown, Kayal, Commons; Hooper, Watt.
    Benfica (4-1-3-2): Artur; Maxi Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Matic; Salvio, Carlos Martins, Gaitan; Cardozo, Rodrigo.

    GRUPPO H (Braga, Cluj, Galatasaray, Manchester United) – Occhio alla sfida tra United e Galatasaray, i turchi non sono una squadra da sottovalutare e potrebbe portare dei problemi alla difesa inglese che in avanti si affida alla coppia van Persie – Welbeck. Il Braga invece ospiterà il Cluj. I portoghesi in casa dimostrano grande solidità e i rumeni punteranno a ottenere almeno un punto.

    Braga (4-2-3-1): Beto; Salino, Dauglao, Paulo Vinicius, Ismaily; Custodio, Hugo Viana; Alan, Mossoro, Ruben Micael; Eder.
    Cluj (4-2-3-1): Mario Felgueiras; Ivo Pinto, Cadù, Piccolo, Camora; Godemeche, Muresan; Sougou, Rafael Bastos, Diogo Valente; Kapetanos.

    Manchester United (4-4-2): Lindegaard; Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra; Nani, Carrick, Scholes, Cleverly; Van Persie, Welbeck.
    Galatasaray (4-2-3-1): Muslera; Ebouè, Cris, Kaya, Balta; Felipe Melo, Selcuk Inan; Burak Ylmaz, Umut Bulut, Amrabat; Elmander.

  • La terza vita di Eric Abidal. Il francese inserito nelle liste Champions

    La terza vita di Eric Abidal. Il francese inserito nelle liste Champions

    Sembrava giunto a fine carriera dopo il secondo stop nel giro di due anni a causa di un tumore a fegato. Nella primavera 2011 ci fu un primo intervento per togliere il tumore con un recupero lampo. Infatti, dopo appena due mesi era già in campo e aiutò i compagni a conquistare la Champions League. Un anno dopo, stesso periodo, nuova operazione, stavolta il trapianto del fegato e nuovo recupero che per il medico inizialmente pare irrealizzabile ma con l’avanzare dei giorni diventa sempre più possibile, con il suo club che lo inserisce nella lista Uefa per le partite europee. Questa è la storia di Eric Abidal, difensore francese che da marzo 2011 lotta contro un tumore ma non molla la sua passione per il calcio. Un esempio per giovani e non.

    IL CALVARIO – Il 15 marzo 2011 gli viene diagnosticato un tumore al fegato e venne operato due giorni dopo. Il giocatore riuscì nell’impresa di tornare sui campi da gioco dopo neanche due mesi dall’operazione e giocò tutta la finale di Champions League il 28 maggio. Il 18 gennaio il Barcellona decide di rinnovare il contratto ad Eric Abidal fino a giugno 2014 e tutto sembra andare per il meglio, ma ad un anno esatto dall’operazione, arriva l’annuncio che il giocatore sarà costretto di li a poco a tornare sotto i ferri per il trapianto del fegato mettendo a serio rischio la sua carriera visto che, come annunciato dall’epatologo del giocatore, il francese dovrà stare costantemente sotto controllo per la diminuzione drastica delle difese immunitarie. Il 10 aprile quindi il difensore subisce un’intervento da nove per il trapianto del fegato, donato dal cugino Gerard.
    Il 31 maggio, Juan Carlos Garcia-Valdecas, il chirurgo che l’ha operato, non esclude un ritorno sui campi da gioco di Abidal. Ed arriviamo alla notizia fresca, con il club blaugrana che decide di inserire il giocatore nella lista europea.

    Eric Abidal © David Ramos/Getty Images

    IL RITORNO – Dimesso dall’ospedale a maggio con recupero variabile dai 3 ai 6 mesi, il nazionale francese ha già assistito dalla panchina alla prima partita della stagione della Liga a dimostrazione che il difensore è entrato nell’ottica delle idee di tornare nuovamente in campo e di aumentare le attuali 188 presenze con la maglia del Barcellona. Bentornato Abidal.

  • Sorteggi Champions, quanti rischi per la Juventus. Barça e Real gli scogli più duri

    Sorteggi Champions, quanti rischi per la Juventus. Barça e Real gli scogli più duri

    A distanza di tre anni la Juventus torna a riassaporare il dolce gusto della Champions League e dei suoi sorteggi. Oggi a Montecarlo infatti la squadra campione d’Italia in carica conoscerà le avversarie del proprio girone eliminatorio. E si prospetta un primo turno molto duro per la formazione di Antonio Conte, inserita in terza fascia in virtù dei non eccelsi risultati maturati nel corso degli ultimi anni. I pericoli dunque sono veramente tanti.

    In prima fascia infatti i bianconeri rischiano di prendere una delle due spagnole, ovvero Barcellona e Real Madrid. Di certo le inglesi Chelsea e Manchester United oltre che i tedeschi del Bayern Monaco non sono avversari semplici, ma le iberiche sono indubbiamente le più dure. Più morbide invece Porto e Arsenal, abbondantemente alla portata dei bianconeri. In seconda fascia invece da evitare il Manchester City di Mancini, ma se possibile meglio stare alla larga anche dagli spagnoli del Valencia.

    Gigi Buffon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Le altre invece non preoccupano affatto. In quarta fascia invece da evitare i tedeschi del Borussia Dortmund ma è bene non fidarsi nemmeno del Malaga, formazione che nonostante i problemi economici può vantare un buon organico. Per il resto non ci sarebbero grossi problemi. Nel complesso dunque un girone di ferro per la Juventus potrebbe essere quello composto da Barcellona (o Real Madrid) in prima fascia, Manchester City in seconda e Borussia Dortmund in quarta, un po’ come capitato lo scorso anno al Napoli.

    Nel più ottimistico dei gironi la Juventus potrebbe invece ritrovarsi il Porto in prima fascia, lo Shakhtar Donetsk in seconda e il Nordsjælland in quarta. Chissà che invece alla fine non ne venga fuori una sorta di miscuglio tra le due soluzioni. Di certo c’è che l’attesa in casa bianconera è veramente spasmodica dopo diverse stagioni da spettatore e questi sorteggi Champions finalmente saranno vissuti da protagonisti.

  • Real Madrid-Barcellona 2-1, la rivincita di Mourinho e Ronaldo

    Real Madrid-Barcellona 2-1, la rivincita di Mourinho e Ronaldo

    Qualcosa è cambiato ieri in Spagna. Non perché Real Madrid-Barcellona è terminata 2-1 in favore delle merengues che si sono aggiudicate così la Supercoppa. E’ cambiato il rapporto di forza tra le due formazioni. Negli ultimi 4 anni (e forse più) mai i Blancos aveva dettato legge in campo contro i blaugrana come ieri sera al Bernabeu. Un primo tempo da sogno, avanti 2-0 quando non era ancora scoccato il 20′ minuto di gara. L’andata del Clasico forse aveva dato spazio a giudizi troppo affrettati. E forse è presto anche per parlare di un Barca diverso rispetto a quello costruito da Guardiola perché una partita singola non può e non deve essere pretesto di un’analisi definitiva. Certo è che Tito, nonostante sia stato suo vice per cinque anni (compresa l’avventura nel Barcellona B), non è come Pep.

    Cosa è mancato al Barcellona Una delle armi letali del Barca, ciò che più rendevano la squadra catalana una fuoriserie, era quella di riuscire a giocare nello spazio di 30 metri. Una (ac)cortezzache garantiva il pressing furioso degli uomini vestiti in blaugrana ed un fraseggio impressionante, reso semplice e perfetto dalla distanza pressoché minima che il pallone doveva percorrere ogni volta per cambiare padrone. Il Barcellona del Camp Nou invece è stata una squadra lunga, cosa che nel recente passato succedeva di rado, specialmente se il match metteva in palio un trofeo. E non lasciatevi ingannare dal fatto che i ragazzi di Tito abbiano giocato in 10 uomini per colpa dell’espulsione di Adriano al 30′ del primo tempo. Il tabellino del Bernabeu segnava già 2-0 per le merengues.

    gonzalo higuain | ©David Ramos/Getty Images

    Real super Non è stata una vigilia semplice per Mourinho. Mai al vate di Setubal era capitato di restare a secco di vittorie dopo 3 partite consecutive. In più dalla Spagna giungevano voci non rassicuranti in merito alla situazione dello spogliatoio madrileno, con Ramos e Casillas a recitare la parte di ribelli contro gli strilli del tecnico portoghese all’indomani della sconfitta rimediata sul campo del Getafe lo scorso fine settimana. Come si è detto un Real super, incontenibile durante la prima frazione di gioco, cinico e spietato nel capitalizzare al meglio gli errori insoliti della difesa ospite (Mascherano su tutti). I gol sono arrivati dal Pepita Higuain e Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese si è resto protagonista di un gol eccezionale, da playstation, grazie sopratutto all’incredibile controllo di tacco col quale si è bevuto Piquè prima di insaccare il 2-0.

    Messi non basta Stavolta il Pallone d’oro esce sconfitto. Inutile il sesto gol stagionale in quattro partite fin qui disputate, una punizione telecomandata da 25 metri che aveva riacceso le speranze blaugrana al termine del primo tempo. Messi raggiunge quota 15 gol in tutti i Clasici fin qui disputati, affiancando Raul e mettendo nel mirino Di Stefano (primo con 18 reti).

    Il tabellino di Real Madrid-Barcellona 2-1
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Ramos, Pepe, Marcelo, Xabi Alonso, Khedira, Di Maria (78′ Callejon s.v.), Ozil (83′ Modric), Ronaldo, Higuain (81′ Benzema).  Allenatore: Jose Mourinho.
    Barcellona (4-3-3): Valdes, Adriano, Mascherano, Piquè, Jordi Alba, Xavi, Busquets (75′ Song), Iniesta, Sanchez (32′ Montoya), Messi, Pedro (81′ Tello). Allenatore: Tito Vilanova.

    Gli highlights della partita
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  • Real Madrid-Barcellona, Clasico da vincere per Mourinho

    Real Madrid-Barcellona, Clasico da vincere per Mourinho

    Stasera al Bernabeu si gioca il ritorno della Supercoppa di Spagna Real Madrid-Barcellona. Sette giorni fa al Camp Nou i blaugrana vinsero per 3-2 grazie alla prova superlativa di Iniesta. Sette giorni dopo il Clasico vale molto più di quanto non dica il calendario. Da una parte c’è una squadra non più guidata dal tecnico che l’ha resa quell’armata invincibile, ma riesce ugualmente a mantenere i suoi canoni di bellezza assoluta. Dall’altra invece c’è un Real ferito. Con la Liga appena cominciata sono già 5 i punti che separano le merengues dai catalani. La sconfitta contro il Getafe ha evidenziato un Mourinho particolarmente nervoso, una rarità considerando le abitudini del portoghese. Vincere la Supercoppa significherebbe togliersi da una pericolosa empasse. Perderla invece rafforzerebbe la leadership di Tito Vilanova all’interno del clan blaugrana con il rischio di vivere una stagione già segnata. Ma forse è troppo presto per dirlo, in fondo non è ancora arrivato il mese di settembre.

    Dentro Di MariaE’ questa la novità più sostanziale dell’undici di Mourinho rispetto alla gara d’andata. L’argentino prende il posto di Callejon posizionandosi sulla fascia destra. Al centro dell’attacco Higuain continua ad essere preferito a Benzema. Il nuovo arrivato Modric partirà dalla panchina, visto e considerato come Ozil sia tutt’ora il titolare indiscusso nel ruolo di trequartista, e che difficilmente il vate di Setubal deciderà di privarsi di Xabi Alonso in cabina di regia. In difesa importante rientro di Pepe al fianco di Ramos, con Coentrao confermato dal primo minuto al posto del brasiliano Marcelo.

    jose mourinho | ©Gonzalo Arroyo/Getty Images

    Tito e il primo trofeo Alzare un trofeo al Bernabeu non è da tutti, farlo con il Barcellona poi è un qualcosa di irripetibile. La Supercoppa di Spagna può essere per Tito Vilanova il primo trofeo da allenatore, dopo averne vinto 14 come vice di Guardiola. L’erede di Pep mantiene l’undici invariato rispetto al vittorioso match del Camp Nou, con la sola variabile di Jordi Alba a sinistra che rimpiazzerà Adriano. In attacco Tito prosegue con il trio Messi-Sanchez-Pedro, lasciando in panchina David Villa e il giovane talentuoso Tello.

    Le probabili formazioni di Real Madrid-Barcellona
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Pepe, Ramos, Coentrao, Xabi Alonso, Khedira, Ozil, Ronaldo, Di Maria, Higuain.
    A disposizione: Adan, Marcelo, Albiol, Diarra, Callejon, Modric, Benzema. Allenatore: Jose Mourinho.
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes, Dani Alvez, Piquè, Mascherano, Jordi Alba, Iniesta, Xavi, Busquets, Pedro, Messi, Sanchez.
    A disposizione: Pinto, Adriano, Puyol, Song, Fabregas, Tello, David Villa.

  • Barcellona-Real Madrid 3-2, Iniesta super

    Barcellona-Real Madrid 3-2, Iniesta super

    Mas que match. Che spettacolo ieri sera al Camp Nou, dove una folla di 91 mila spettatori ha assistito ad un Clasico memorabile. Barcellona-Real Madrid, l’andata della Supercoppa di Spagna, ha saputo raccontare l’essenza del calcio. Vincono i blaugrana di Tito Vilanova, bravo a ridare l’antica anima ai ragazzi orfani di Pep Guardiola. Un incontro di rara bellezza, terminato sul punteggio di 3-2. Il Real Madrid non affonda, segna due gol nel tempio catalano, ma la sensazione è quella di un Barca capace al ritorno di confermarsi superiore ai Blancos. Da sottolineare la prova stratosferica di Iniesta. In 90′ minuti il numero 8 blaugrana ha dipinto un capolavoro unico, proprio difronte al buon Mou. In fondo Barcellona-Real Madrid è anche la metafora della solitudine dei numeri primi.

    E’ e sarà un Barca leggermente diverso, ugualmente implacabile sul lato possesso palla, ma che ora non si vergogna dei lanci lunghi (vedi pareggio Pedro al 56′), senza sfociare sia chiaro nel canovaccio di sonettiana memoria. Sugli esterni non più centrocampisti ma esterni veri (Sanchez-Pedro), con la fantasia al 100% riportata nella zona centrale del campo (Xavi-Iniesta), una difesa a tre tornata in soffitta, e una freccia in più sulla corsia di sinistra (Jordi Alba). Et voilà, il Barcellona di sempre.

    lionel messi | ©LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Se da una parte c’è il solito Barca, dall’altra c’è il solito Ronaldo. D’accordo, il duello con Messi è terminato in parità (1 gol a testa), la differenza in campo però è stata abissale. Un solo tiro in porta per il portoghese, quello del vantaggio-beffa iniziale (colpo di testa su corner), con il Pallone d’Oro che risponde presente 15 minuti più tardi, realizzando il provvisorio 2-1. Ci vorrà un Real e un CR7 in versione Camp Nou aprile 2012 affinché i tifosi possano sperare nella rimonta fra 6 giorni al Bernabeu.

    Oltre a Iniesta, il Clasico di ieri ha avuto come protagonisti assoluti Casillas e Valdes. C’è il primo che toglie dalla rete il pallone del potenziale 4-1 blaugrana, e c’è l’altro che regala a Di Maria il gol del 3-2 tenendo così in vita l’undici di Mourinho in vista del match di ritorno.

    Da due giorni il vate di Setubal ha messo saggiamente le mani avanti sull’esito della Supercoppa, come se avesse già vaticinato la sconfitta dei suoi uomini, dimostrando ancora una volta di essere un passo avanti rispetto ai suoi colleghi. In ogni caso tutto questo interessa relativamente al Polifemo Tito, accecato da Mou lo scorso anno. C’è una tradizione importante da rispettare, un trofeo da regalare idealmente a Guardiola, passaggio di consegne perfetto tra il vecchio e il nuovo, sebbene sia più opportuno rovesciare la prospettiva.

    Il tabellino di Barcellona-Real Madrid 3-2 (andata della Supercoppa di Spagna 2012)
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes, Dani Alves, Pique, Mascherano, Adriano, Xavi (83′ Fabregas), Busquets, Iniesta, Pedro (86′ Alba), Messi, Sanchez (73′ Tello). Allenatore: Tito Vilanova.
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Albiol, Ramos, Coentrao, Khedira, Xabi Alonso, Callejon (65′ Di Maria), Ozil (81′ Marcelo), Cristiano Ronaldo, Benzema (60′ Higuain). Allenatore: Jose Mourinho.

    IL VIDEO DI BARCELLONA-REAL MADRID 3-2
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