Tag: barcellona

  • Sorteggio Champions, le avversarie della Juve

    Sorteggio Champions, le avversarie della Juve

     La Champions League approda in pompa magna alla sua fase a cinque stelle, ma in questo caso non nel senso grillino del termine, ma esclusivamente per la grande qualità delle squadre rimaste in lizza. Ben 3 spagnole, 2 tedesche, una francese, una turca ed un’italiana caratterizzeranno i quarti di nobiltà della competizione per club forse non la più bella, ma la più ricca del mondo. Spicca in questo caso la totale assenza di formazioni inglesi, evento che non si era mai verificato nella storia della Champions. Nella giornata di venerdì il sorteggio Champions a Nyon assegnerà alla Juventus, unica italiana, la sua avversaria.

    I bianconeri, tra le altre 7 squadre ancora in lizza, non hanno mai affrontato il Malaga nella loro storia europea, anche perché gli iberici vantano una pressochè scarsa storia internazionale. Ma con le altre spagnole i precedenti esistono e come. La Juventus, infatti, ha affrontato il Barcelona 9 volte, riportando 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. E’ l’ultima squadra italiana ad aver violato il Camp Nou. Nel 2003 i bianconeri vi vinsero con un gol nei supplementari di Zalayeta, che valse la qualificazione. Con il Real Madrid, invece, la Juventus ha giocato addirittura 14 volte, riportando 7 vittorie ed altrettante sconfitte. Cioè contro le merengues non hanno mai pareggiato. Nell’ultimo doppio confronto del 2008/2009 i torinesi vinsero due volte. 2-1 al Delle Alpi, mentre al Bernabeu Del Piero visse una delle serate più belle della sua carriera, con una doppietta segnata a Casillas il 5 novembre del 2008.

    Sorteggi Champions League
    Sorteggi Champions League

    Con alti e bassi, invece, risulta il ruolino di marcia nei confronti delle tedesche, sia il Bayern Monaco che il Borussia Dortmund. Contro i bavaresi la Juventus ha giocato 6 volte con 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, ma l’ultimo precedente è senza dubbio amaro. L’8 dicembre del 2009, vincendo per ben 4-1 al Delle Alpi, il Bayern sancì l’eliminazione dalla Champions dei bianconeri nel girone di qualificazione. Uno dei gol bavaresi fu dagli undici metri anche del portiere e specialista Butt. Anche il Borussia Dortmund non rievoca piacevoli ricordi. La Juventus ha affrontano i gialloneri in 7 occasioni, riportando 4 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Purtroppo una delle due sconfitte scaturì nella finale di Coppa dei Campioni del 1996, che il Borussia vinse con un perentorio 3-1 e grazie ad una doppietta dell’ex-laziale Riedle.

    Con il Paris Saint Germain, invece, la Juve ha giocato 8 volte, senza mai perdere una partita con 6 vittorie e 2 pareggi. Gli unici due pareggi dei parigini peraltro maturarono nella Coppa delle Coppe del 1983/84. 2-2 a Parigi e 0-0 a Torino, che in ogni caso sancirono l’eliminazione dei francesi.

    Con il Galatasaray la Juventus ha giocato in 4 occasioni, riportando 1 vittoria, 2 pareggi ed 1 sconfitta. Il 2 dicembre del 1998 allo stadio Alì Sami Yen si giocò in un’atmosfera particolare e blindata. Si temevano rappresaglie per delicate vicende diplomatiche italo-turche. Il governo italiano, attraverso l’operato del parlamentare di Rifondazione Comunista Ramon Mantovani, aveva concesso asilo politico ad Ocalan, capo dei curdi e nemico dei turchi. Tuttavia, la partita si svolse regolarmente con i gol di Birindelli e di Suat al 93’.

     

  • Remuntada, Messi si sblocca ma quel palo di Niang…

    Remuntada, Messi si sblocca ma quel palo di Niang…

    Il Barcellona asfalta il Milan e ribalta il risultato dell’andata. Risultato: i blaugrana sono qualificati ai quarti di finale di Champions League mentre il Diavolo dovrà seguire il resto della competizione da Milanello. Forse dopo il 2-0 del Milan all’andata in molti, forse troppi, pensavano che l’eliminazione del Barcellona fosse cosa scontata. Tutti i cicli finiscono, Barcellona in crisi, Messi non è decisivo con le squadre italiane. Concetti da aggiornare. Il tabellino del Camp Nou, alla fine dei novanta minuti di gioco, è impietoso così come la faccia di Adriano Galliani seduto in  tribuna a fianco del presidente del Barcellona Rossell. Un 4-0 pesante come un macigno che demolisce le certezze di un Milan  dominato alla perfezione da un collettivo, quello blaugrana, tornato a giocare come ai tempi d’oro di Pep Guardiola. I discorsi di Villanova, attraverso Skype e le varie tecnologie, da New York, hanno evidentemente rivitalizzato una squadra stanca e forse piena di così tante vittorie. Qualcuno deve aver ricordato ai catalani che non ci si deve accontentare e Messi deve aver detto qualcosa tipo “Non vi preoccupate che ci penso io”. Infatti così è stato.

    Leo Messi si sblocca con le italiane | ©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images
    Leo Messi si sblocca con le italiane | ©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images
    RE MESSI – Si sono spesi fiumi d’inchiostro per elogiare questo splendido giocatore e forse è davvero lui il migliore della storia. Lo dimostrano i due gol segnati al Milan che hanno permesso al Barcellona di qualificarsi ai quarti di Champions League. Il primo, dopo pochi mminuti dal fischio d’inizio, una gemma: pallone che transita dal destro al sinistro con una velocità mostruosa e tiro scagliato dove Abbiati non può far altro che guardare. Non c’è cosa migliore per fare una rimonta di andare in gol prestissimo. Nonostante questo la difesa del Barcellona regala una palla gol clamorosa al Milan che potrebbe pareggiare segnando un gol pesantissimo. Mascherano cicca il colpo di testa e Niang si ritrova a tu per tu con Valdes. Il tiro del francese è indirizzato sul palo opposto a quello del portiere blaugrana ma la conclusione termina sul palo. Occasione grandissima che avrebbe potuto scrivere un altro finale alla gara anche perchè il Milan non creerà più azioni degne di nota. Gol sbagliato, gol subito: prima legge non scritta del calcio. Come da copione, dopo il palo di Niang, ecco Messi che trafigge ancora una volta il povero Abbiati che in precedenza si era dimostrato superlativo nel salvare su Iniesta (anche con l’aiuto della traversa) e Xavi. Il bello è che la Pulce ha segnato entrambi i gol con una facilità pazzesca, con tutta la difesa del Milan schierata e con almeno quattro giocatori a ingabbiarlo. Demeriti del Milan? Solo in piccola parte. Dovessimo fare una percentuale, il 90% è merito del Barcellona e di Messi, il restante sono le colpe del Milan.

    RITMI ASFISSIANTI – Dopo il 2-0 maturato nel primo tempo la gara prosegue con il solito copione. Barcellona aggressivo, pressing asfissiante sui portatori di palla rossoneri che il più delle volte sono costretti a buttar via il pallone. In mezzo a questo c’è un Camp Nou gremito che ruggisce e spinge i blaugrana e li fomenta in ogni azione. Su un grande recupero di Mascherano arriva il terzo gol. Constant non riesce a chiudere un lancio filtrante e Villa insacca il terzo gol della serata, quello della qualificazione. Ora il Milan deve far qualcosa perchè adesso è il Diavolo che deve rincorrere l’avversario. Allegri inserisce nella mischia Robinho e Bojan. Qualche lieve miglioramento c’è soprattutto con il brasiliano che si ritrova sul piede la palla del possibile 3-1. Giocata di Bojan che mette in mezzo un bel traversone per Robinho. Il tentativo del carioca viene però murato, a distanza ravvicinata, da un grande recupero di Jordi Alba. Proprio il terzino spagnolo chiude i conti in contropiede in pieno recupero. Assist di Sanchez e gol facile facile di Jordi Alba. C’era poco da fare per il Milan. Questi sono marziani.

  • Remuntada o no? Ultimissime di Barcellona-Milan

    Remuntada o no? Ultimissime di Barcellona-Milan

    Milan-Barcellona terminò 2-0 a favore dei padroni di casa. Un risultato impensabile, fuori da ogni pronostico prima del fischio d’inizio. A San Siro, nella sfida d’andata, segnarono Boateng e Muntari, con il primo che partirà ancora una volta titolare nell’undici iniziale scelto da Max Allegri. Questo non vedrà sostanziali stravolgimenti rispetto alla scorsa gara contro i catalani eccezion fatta per Giampaolo Pazzini sostituito da uno fra Niang o Bojan. In porta il solito Abbiati, difesa con Zapata e Mexes centrali -il francese ha recuperato in tempo- e Abate e Constant sulle corsie. A centrocampo Montolivo con Ambrosini e Flamini. Davanti El Shaarawy e Boateng a dar man forte alla punta centrale. Allegri vuol scordarsi del 2-0 ed esige, giustamente, la massima concentrazione da parte di tutti. Non si può andare al Camp Nou e giocare una partita in difesa ma neppure rischiare di non usare la testa. Bisognerà quindi sfruttare il contropiede o infilarsi nei varchi che lasceranno aperti i blaugrana senza troppo sbilanciarsi perchè dall’altra parte c’è un certo Leo Messi. E non l’unico alieno. Comunque sia possiamo dire che al Milan andrebbero bene due risultati su tre: la vittoria e il pareggio. Potrebbe addirittura andar bene anche la sconfitta ma solo e soltanto se questa avverrà per 1-0 in favore del Barça o con due gol di scarto ma segnando una rete. Infatti, con il 2-0 per i catalani si andrà ai supplementari.  L’arbitro della gara sarà l’ungherese Kassai, vecchia conoscenza rossonera. Il direttore di gara in questione, recentemente, ha arbitrato Milan-Arsenal, gara degli ottavi di finale d’andata di Champions dell’anno scorso vinta per 4-0 dal Diavolo, e Italia-Spagna degli ultimi europei terminata 1-1.

    Il tifo del Camp Nou: sarà questo un ulteriore problema per il Milan | © David Ramos/Stringer / Getty Images
    Il tifo del Camp Nou: sarà questo un ulteriore problema per il Milan | © David Ramos/Stringer / Getty Images

    IL FUOCO SCOTTA – Il Barcellona è una squadra ostica. Vince quasi sempre e le poche volte in cui è sotto pressione tira fuori ogni stratagemma mediatico per riuscire a incutere timore sugli avversari. C’è un precedente: l’anno del triplete Mourinhano quando l’Inter eliminò proprio i catalani. In quell’occasione, come succede da giorni, i giocatori del Barcellona dichiararono frasi alquanto pesanti. Iniesta ha ha dichiarato di mettere la mano sul fuoco da quanto è sicuro di passare il turno, Piquè si è trasformato in veggente e ha addirittura tirato un pronostico: 3-0 per il Barcellona e tutti a casa. Dani Alves si è dimostrato impavido: a differenza del compagno Iniesta lui mette tutto il corpo sul fuoco. La Remuntada è la parola d’ordine, concetto che in casa Barcellona viene utilizzato soltanto nei momenti di sfiducia estrema.

    DERBY D’EUROPA – Il Camp Nou sarà gremito in ogni ordine di posto. Gran parte degli sportivi di tutto il globo guarderanno le gesta dei vari fenomeni impegnati nella maxi sfida. Nel Barcellona non ci dovrebbero essere assenze pesanti con Xavi che pare pronto dopo i problemi della scorsa settimana. In attacco, accanto all’insostituibile Messi, spazio a Pedro e a un revitalizzato Villa. Il resto è cosa nota: Xavi, Busquets, Iniesta, Alves, Piquè, Puyol, Jordi Alba e Valdes. In panchina ci sarà ancora Roura ma non sarà solo perchè da New York la sapienza di Villanova lo assisterà. Intanto il Barcellona benedice la tecnologia: non solo allenamenti seguiti dal mister di ruolo attraverso il computer ma anche un confronto con ogni singolo giocatore via Skype. Peccato che il mondo dell’ high tech non sia in grado di vincere le partite a tavolino. Il Milan vuol fare bene per la storia, il Barcellona anche. In ogni caso la cosa importante per tutti i tifosi rossoneri e per il calcio italiano è che il Diavolo spedisca i blaugrana all’inferno. Va bene anche passare con una sconfitta. D’altronde meglio tirare avanti che tirare le cuoia.

    PROBABILI FORMAZIONI BARCELLONA-MILAN (Ore 20.45)

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Alves, Piquè, Puyol, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Villa. A disp. Pinto, Mascherano, Adriano, Alcantara, Fabregas, Sanchez, Tello. All. Roura.

    MILAN (4-3-3): Abbiati; Constant, Mexes, Zapata, Abate; Ambrosini, Montolivo, Flamini; El Shaarawy, Bojan, Boateng. A disp. Amelia, Yepes, Nocerino, Traorè, Robinho, Niang. All. Allegri.

    Arbitro: Kassai

  • Infortunio Pazzini “Da Portanova dovevo aspettarmelo”

    Infortunio Pazzini “Da Portanova dovevo aspettarmelo”

    Il giocatore del Milan più in forma di questo momento non sarà della partita contro il Barça. E tutto questo grazie al difensore del Genoa Daniele Portanova! Il “Pazzo” ha riportato, si legge nel comunicato ufficiale sul sito del Milan, una “Importante contusione e micro infrazione alla testa del perone”.

    A prima vista l’infortunio dell’attaccante del Milan sembra un classico incidente di gioco, ma  andando a rivedere le prime fasi della partita del Marassi, si può notare come Portanova abbia ripetutamente puntato le gambe dell’attaccante del Milan.

    A gettare carne sul fuoco è lo stesso Pazzini, “Mi sa che Portanova ce l’ha con me”, “In passato è già successo qualcosa”. In effetti, già in questa stagione il centravanti del Milan aveva fatto letteralmente impazzire Portanova quando, nella partita giocata contro il Bologna, siglò una doppietta.

    A dire il vero l’atteggiamento “aggressivo” non è da attribuire al solo Portanova, ma a tutto il Genoa, che oltre al cuore ha messo anche qualcos’altro, come il dito di Bovo nell’occhio di Constant!

    In ogni caso, i rimpianti per il buon Pazzini e per il Milan sono davvero molti. Per Gianpaolo sarebbe stata la prima partita al Camp Nou e per il  Milan la possibilità di giocarsi la partita che può valere una stagione con un giocatore al massimo della forma ed in grado di dare respiro alla squadra.

    Un consiglio a Pazzini: in vista del prossimo appuntamento importante, stai lontano da Portanova!

  • Il Barcellona, il Milan e le italiane

    Il Barcellona, il Milan e le italiane

    E’ proprio il caso di dire che il Barcellona nelle competizioni europee ha incrociato il destino delle italiane un’infinità di volte. Infatti, considerando i confronti nella storia di Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa UEFA, Supercoppa Europea e Coppa Latina, i blaugrana hanno affrontato le formazioni italiane in ben 27 occasioni, tra doppio confronti ad eliminazione diretta, nello stesso girone di qualificazione oppure addirittura in finale. Oltretutto i catalani vantano in tal proposito anche una maggiore quantità di successi nei confronti delle squadre italiane. In Coppa dei Campioni, infatti, i blaugrana l’hanno spuntata in ben 13 occasioni, prima di attendere ovviamente il verdetto di questa sera del Camp Nou al cospetto del Milan. L’ultima squadra a riuscire nell’impresa di eliminare il Barca è stata l’Inter nelle semifinale della Champions League nell’edizione del 2009/2010.

    Il Barcellona affrontò per la prima volta una squadra italiana nella Coppa Latina del 1952, riportando un netto successo nei confronti della Juventus per 4-2.

    I numeri del Barcellona con le italiane | ©Getty Images
    I numeri del Barcellona con le italiane | ©Getty Images
    Mentre nella massima competizione europea hanno incontrato per la prima volta una formazione italiana nell’edizione del 1959/60 e nell’occasione fu proprio il Milan ad affrontare i blaugrana, che si imposero agevolmente vincendo per 2-0 e 5-1.

    Ad ogni modo, proprio il confronto tra Barcellona e Milan rappresenta a sua volta un confronto infinito. Quello di stasera al Camp Nou, infatti, sarà il nono confronto in assoluto nelle competizioni europee tra le due squadre. Se è vero che spesso il Barcellona è risultato un ostacolo insormontabile per le formazioni italiane, è altrettanto vero che proprio i rossoneri in almeno due occasioni hanno inflitto delle severe sconfitte alla squadra catalana. Nella stagione del 1989/90, infatti, il Milan strappò ai catalani la Supercoppa Europea. Dopo l’1-1 del Camp Nou, infatti il Milan si impose di misura a San Siro. Anche se la vittoria più eclatante ed indelebile rimane quella nella finale della Coppa dei Campioni del 1994 ad Atena. Il Barcellona, dato per favorito alla vigilia, subì una cocente sconfitta per 4-0 per mano del fantastico Milan di Fabio Capello e del genio Dejan Savicevic.

    L’ultima italiana, invece, ad aver espugnato il Camp Nou è stata la Juventus nella stagione di Champions League del 2002/2003. I bianconeri passarono per 2-1 nei supplementari con rete del panteròn Zalayeta.

  • Infermeria Milan, Pazzini non convocato per il Barcellona

    Infermeria Milan, Pazzini non convocato per il Barcellona

    I timori di Adriano Galliani della scorsa settimana adesso trovano conferma. Le precarie condizioni di Mario Balotelli hanno costretto Massimiliano Allegri a rischiare Giampaolo Pazzini nella trasferta del Marassi contro il Genoa. Il Pazzo a conferma del grande momento di forma ha messo a segno il decimo gol nelle ultime dodici partite nonostante le precarie condizioni fisiche dovute ad un fallaccio di Portanova pochi minuti dopo il fischio d’avvio della partita. Chi sperava in un recupero lampo è però stato smentito dalla lista dei convocati che esclude l’ex attaccante di Sampdoria e Inter dall’elenco dei disponibili. Giampaolo Pazzini non figura tra i convocati di Massimiliano Allegri per il match di martedì al Camp Nou contro il Barcellona valevole per la gara di ritorno degli Ottavi di Champions League. L’attaccante rossonero costretto ad uscire venerdì sera dopo un brutto scontro con il genoano Portanova era in un gran momento di forma psicofisica e sembrava finalmente perfettamente integrato nei meccanismi tattici del baby Milan disegnato da Allegri.

    Senza Pazzini e senza la possibilità di contare su Balotelli, Massimiliano Allegri, dovrà sfruttare questi due giorni per inventarsi qualche alchimia tattica che permetta al Milan di alleggerire la pressione del Barcellona durante la partita e tener palla nella metà campo catalana.

    Infortunio per Pazzini
    Niente Camp Nou per il Pazzo | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Le alternative: Niang, Bojan o Robinho? Senza Pazzini, il Milan deve obbligatoriamente modifica il suo approccio alla partita non avendo in rosa un altro attaccante con caratteristiche di prima punta e d’aria di rigore. Il prescelto sulla carta dovrebbe esser il giovane Niang preferito da Allegri su Bojan e Robinho nel corso della stagione e che grazie al suo atletismo può dare una mano anche in altre zone del campo alternandosi come prima punta con Boateng. Non è da escludere però che la scelta di Allegri cada su un giocatore di maggiore esperienza come Robinho messo al momento in naftalina dopo la mancata cessione nel mercato invernale.

    Mexes disponibile. Per Allegri l’unico dubbio di formazione dovrebbe esser quello di vice Pazzini, in difesa infatti Mexes dovrebbe occupare il posto al fianco di Zapata con Abate e Constant ai lati. A centrocampo Ambrosini giocherà in mezzo con Montolivo e Muntari ai lati, in avanti scontate le presenze di El Shaarawy e Boateng.

    I convocati per Barcellona-Milan
    Abbiati, Amelia, Gabriel, Abate, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mexes, Yepes, Zapata, Ambrosini, Boateng, Constant, Flamini, Montolivo, Muntari, Nocerino, Traoré, Bojan, El Shaarawy, Niang, Robinho.

  • Barcellona in crisi, il Real Madrid tornerà la regina di Spagna?

    Barcellona in crisi, il Real Madrid tornerà la regina di Spagna?

    Barcellona e Real Madrid sono due delle squadre che nell’ultimo periodo hanno riscosso più successo in tutto il panorama calcistico mondiale. Anzi, a dire il vero non solo gli sportivi conosco le gesta dei vari Cristiano Ronaldo, Messi, Casillas e via dicendo: dalle fiamme del portoghese ai numeri della Pulce fino al famoso bacio in diretta fra il portierone delle merengues e la sua ragazza/giornalista e potremmo continuare all’infinito. Insomma tutti, quando parliamo di Real Madrid e Barcellona, sanno a cosa si allude. Di solito il Barça degli ultimi cinque anni è considerato il club calcistico più forte della storia: grazie a Pep Guardiola i catalani sono riusciti a costruire un club che, come dice lo slogan cucito sulle magliette, è Mas que un club. Gioco incantevole, talenti purissimi, spazio ai giovani: c’è tutto nelle vittorie del fantastico Barcellona di Guardiola. Il Real Madrid è sempre stato invece l’antagonista, l’altra faccia del calcio champagne che, a dire il vero, non sempre è risultato tale. La frustrazione dei madrileni nell’arrivare sempre dietro gli odiati catalani ha raggiunto livelli altissimi: sconfitte in Liga, in Champions, in Coppa del Re con Mourinho a cavalcare l’onda della polemica. Recentemente però questa tendenza sembra essersi invertita. Il Barcellona sembra aver finito il suo ciclo stra vincente mentre il Real, al contrario, potrebbe aprirne subito un altro.

    Real Madrid e Barcellona: la rivalità fra le due squadre è storica | © AFP/Stringer / Getty Images
    Real Madrid e Barcellona: la rivalità fra le due squadre è storica | © AFP/Stringer / Getty Images

    BARCELLONA IN DECLINO – Il Barcellona non sta affatto vivendo un bel momento di forma. Guardando la Liga, il vantaggio dei catalani sulla seconda è sempre molto ampio però, per una squadra capace di offrire uno spettacolo assoluto, fare una stagione del genere è paragonabile a un fallimento. Le prime crepe di un possibile tramonto sono arrivate a fine agosto durante la finale di Supercoppa di Spagna disputata contro il Real: i mdarileni riuscirono a sconfiggere fra andata e ritorno la squadra blaugrana. Proseguendo, ecco altri problemini nel girone di questa Champions League: in un accoppiamento abbordabilissimo i catalani hanno perso qualche punto di troppo con squadre di livello nettamente inferiore (la sconfitta contro il Celtic è un esempio). Storia ancora più recente (si parla di qualche settimana fa): il Barça è stato sconfitto nell’andata degli ottavi di Champions League dal Milan per 2-0 poi nella Liga e in semifinale di Coppa del Re sono arrivate due ko contro il Real Madid. Perchè questo declino? Intanto bisogna vedere se di declino effettivamente si tratta: semmai possiamo parlare di calo rispetto agli anni scorsi. E’ anche vero che a dirigere l’orchestra blaugrana non c’è più Pep ma Villanova – anzi, Roura per via della malattia dell’erede di Guardiola – ma i giocatori sono rimasti gli stessi. Mancanza di stimoli? Possibile. Nel Barcellona attualmente giocano atleti che hanno vinto tutto e di più e un calo ci può stare. Resta da vedere se si tratta di declino vero e proprio o solo di una leggera flessione.

    REAL ALLA RISCOSSA – Se Barcellona piange, Madrid ride. Ebbene, dopo essere stati considerati gli eterni secondi sotto il Barcellona, il Real Madrid è riuscito a strappare i riflettori alla squadra catalana.  Ripercorriamo questo tragitto. La Liga attualmente è un discorso chiuso ma, nonostante questo, Mourinho si è tolto lo sfizio di sconfiggere il Barça per 2-1 al Bernabeu. Prima del turno di campionato c’è stata anche l’eliminazione dalla semifinale di coppa del Re. Poi? Le merengues si sono qualificati ai quarti di finale di Champions League sconfiggendo il Manchester United mentre il Barcellona rischia di non passare il turno, Milan permettendo. L’occasione di scrollarsi di dosso l’etichetta di eterni secondi è arrivata: tocca a Mourinho e a tutto il Real Madrid cogliere l’attimo, carpe diem.

  • Il Real Madrid umilia il Barcellona 3-1: Messi sotto accusa

    Il Real Madrid umilia il Barcellona 3-1: Messi sotto accusa

    Barcellona-Real Madrid non è una partita come tutte le altre. Vuoi perchè in campo ci sono i migliori giocatori del mondo, vuoi per le tradizioni opposte che risiedono dietro gli stemmi delle due squadre, il Clasico è uno degli eventi sportivi più sentiti nell’intera Spagna e non solo. Da una parte il Barcellona, simbolo della Catalunia e delle spinte autonomiste, dall’altra il Real Madrid, formazione orgoglio della capitale spagnola e dell’ideologia politica opposta a quella blaugrana. Nella lontanissima storia iberica, il Real ha per larghi tratti dominato la scena fino a quando, con un’accurata gestione del settore giovanile, non è nato anche il mito del Barcellona che ha portato la squadra catalana a diventare la leggenda che conosciamo oggi. Nonostante questo sembrano ormai passati e sepolti gli anni della manita o della frustrazione del Real Madrid di Mourinho incapace di battere gli alieni del Barcellona. E’ vero che i blanocos sono nettamente distaccati nella Liga ma nella semifinale di Coppa del Re sono riusciti a eliminare i favoriti blaugrana. L’andata giocata qualche settimana fa al Bernabeu era finita 1-1 con gol di Fabregas e recupero finale madrileno con un colpo di testa di Varane. Dopo quel risultato la stampa spagnola era certa che il Barça avrebbe controllato facilmente la situazione e sarebbe approdato in finale senza troppi fronzoli. Previsione errata perchè nella sfida di ritorno al Camp Nou, tempio del Barcellona, il Real Madrid ha letteralmente umiliato i catalani sconfiggendoli per 3-1 davanti alla loro gente.

    Cristiano Ronaldo man of the match: due gol al Camp Nou | © Jasper Juinen / Getty Images
    Cristiano Ronaldo man of the match: due gol al Camp Nou e Barça eliminato| © Jasper Juinen / Getty Images

    FINE DI UN CICLO? – La sconfitta a San Siro contro il Milan è stato il primo campanello d’allarme per Roura. Squadra che non crea, che non segna e che trasforma il possesso palla, fino ad ora arma micidiale, in un qualcosa di fazioso e di inconcludente. La difesa, ormai evidentemente vecchia e logora, concede moltissimo agli avversari e in una formazione nettamente predisposta a un gioco offensivo, è un suicidio sportivo, un lusso che il Barcellona non può permettersi. Contro il Real Madrid ci sono stati dei flop clamorosi. Basti pensare al veterano Puyol, saltato come un giocatore qualunque da Di Maria nell’azione che ha portato i blancos a segnare la seconda rete della serata. Tutti nella metà campo madrilena, pallone allontanato dalla difesa di Mourinho e calciato in avanti dove la rapidità di Di Maria e Cristiano Ronaldo ha letteralmente fatto a fette la difesa di burro del Barça. La sensazione è che i fenomeni catalani abbiano intrapreso la via del declino. Sia chiaro, la qualità è sempre ai massimi livelli e le vittorie continueranno ad arrivare per un bel po’ ma dobbiamo scordarci della squadra di cannibali dell’era Guardiola. Adesso il Barcellona si può battere, anche sul proprio campo. Una dolce melodia per le orecchie del Milan.

    CR7 MATTATORE – Tornando alla semifinale di ritorno, Mourinho questa volta è stato tatticamente impeccabile. Real Madrid chiuso e ordinato pronto a ripartire per far male a Messi e compagni. Proprio l’argentino ha deluso ancora: la stampa spagnola lo ha attaccato come uno dei responsabili della debacle. La verità è che il Real, così come aveva fatto il Milan, ha saputo contenerlo con una vera e propria gabbia attorno a lui. Già al 12′ Piquè interviene malamente su Cristiano Ronaldo: calcio di rigore e gol del portoghese. Nella ripresa arriva il raddoppio dello stesso Cr7 al termine di un’azione solitaria di Di Maria. Spazio anche per Varane che di testa, come all’andata, su azione da corner, trafigge Pinto per la terza volta. Nel Barcellona non basta il gol finale di Alba su magnifico assist di Iniesta, opaca fotografia di una manovra eccelsa ormai sbiadita.

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  • Pronostici Serie A e Calcio Estero 23-24 febbraio

    Pronostici Serie A e Calcio Estero 23-24 febbraio

    Nuovo week end, nuovo appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero”. In questo fine settimana torna anche la Premier League (abbandonata lo scorso week end per le gare di Fa Cup, che evitiamo sempre di consigliare perché hanno un’alta percentuale di rischio) che ci riserva una sfida stella, Manchester City-Chelsea. Incontri casalinghi per le prime due squadre della Liga (Barcellona e Atletico Madrid), mentre giocherà in trasferta il Real, ospitato dall’ultima in classifica (Deportivo la Coruna). In Italia invece l’attesa è tutta per il derby di domenica sera tra Inter-Milan. La redazione de Il Pallonaro vi fornirà tre schedine (due triple ed un listone), ricordandovi sempre che si tratta di un gioco d’azzardo e come tale va preso. Le quote sono state prese dal sito Bwin.

    Pronostici Serie A & Calcio Estero

    I pronostici Serie A e Calcio Estero © Valerio Pennicino/Getty Images
    I pronostici Serie A e Calcio Estero © Valerio Pennicino/Getty Images

    Schedina 1

    Sampdoria – Chievo Verona: Con l’arrivo di Delio Rossi, i blucerchiati sembrano aver trovato la giusta organizzazione e si è potuto assistere alla definitiva esplosione del giovane Mauro Icardi, sempre più leader dell’attacco della Samp. I liguri stanno costruendo la propria salvezza tra le mura amiche, nel nuovo anno a Marassi si sono dovuti arrendere anche Milan e Roma, oltre al Pescara (stordito con un 6-0). I clivensi non rappresentano un grosso ostacolo per i blucerchiati. Pronostico: 1 (1,90)

    Manchester City – Chelsea: Big match di Premier League, seconda contro terza. Il primo posto ormai pare irraggiungibile e le due squadre rimarranno in lotta per la seconda piazza (più per prestigio che per altro). Solitamente le partite di punta del campionato inglese regalano grandi emozioni e soprattutto tanti gol. Pronostico: Over (1,75)

    Barcellona – Siviglia: I blaugrana difficilmente sbagliano due partite consecutive e dopo aver perso 2-0 in Champions in casa del Milan, ritroveranno il calore del proprio pubblico. Ci si aspetta una gara pressoché perfetta da parte dei catalani e il rendimento in trasferta del Siviglia potrebbe facilitare il lavoro del Barça. Pronostico: 1h (1,48)

     Schedina 2

    Cesena – Ascoli: incontro ad altissima tensione quello tra Cesena e Ascoli, con tutte e due le formazioni che si giocano qualcosa di più dei semplici tre punti. Cinque e tre punti, questa rispettivamente la distanza delle due squadre dalla zona play-off. I ragazzi allenati da Bisoli stanno attraversando un periodo di forma smagliante, con tre vittorie nelle ultime quattro partite disputate. In leggera flessione l’Ascoli invece, che non vince da tre giornate. Il segno Under è stato spesso abbinato nelle ultime settimane alle formazioni che scenderanno in campo sabato pomeriggio, e considerata l’alta posta in palio crediamo ad un match povero di reti. Pronostico: under 2,5 (1,65)

    Cittadella – Livorno: fino a due mesi fa sarebbe stata una partita d’alta classifica, ma il crollo avuto dai veneti la trasforma in un’anonima quanto importante sfida sopratutto per i toscani, reduci da due ko consecutivi. L’unica garanzia che sembrano offrire le due squadre sono i gol. Con il Cittadella che non ha più niente da perdere, ed un Livorno in cerca di una vittoria perduta, assisteremo ad un incontro con tante reti? Pronostico: Goal (1,70)

    Melbourne Heart – Sydney Fc: lo so, quando pensiamo alla squadra di Del Piero facciamo sempre cilecca. Però proviamo in ogni caso a darle fiducia anche stavolta, sopratutto ora che gli Sky Blues sembrino davvero affidabili. Il quinto posto e la zona play-off non sono ancora al sicuro, e ci pare irrazionale vedere il Sydney perdere punti preziosi contro una diretta concorrente. Pronostico: x2 (1,57)

    Riassunto Pronostici Serie A & Calcio Estero

    Sampdoria – Chievo Verona — 1
    Manchester City – Chelsea — Over 2.5
    Barcellona – Siviglia — 1h

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 50

    Cesena – Ascoli — Under
    Cittadella – Livorno — Goal
    Melbourne Heart – Sydney FC — x2

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 44

    LISTONE

    Arsenal – Aston Villa — 1
    Reading – Wigan — 1x
    Real Saragozza – Valencia — 2
    Palermo – Genoa — 1x
    Parma – Catania — 1
    Atletico Madrid – Espanyol — 1
    Fulham – Stoke City — 1
    Cagliari – Torino — 1
    Newcastle – Southampton — 1

    Puntando 2 euro se ne vincono circa 280

  • Barcellona inguardabile, Milan da sogno. Che storia!

    Barcellona inguardabile, Milan da sogno. Che storia!

    Questa è storia! Milan-Barcellona, match valido per l’andata dei Quarti di Finale di Champions League, termina 2-0. Partita perfetta per i ragazzi di Allegri che tengono perfettamente il campo e non concedono un tiro in porta ai catalani che escono dal campo a testa bassa con la consapevolezza di aver perso meritatamente una gara nella quale hanno vinto il confronto sul possesso palla (non è certo una novità) ma non creando nessun pericolo alla porta difesa di Abbiati, che neanche nei suoi sogni più belli avrebbe immaginato di vivere una serata così tranquilla. La cornice di pubblico e la spinta dei tifosi è stata fondamentale per la conquista di questa vittoria che permette di sperare in una qualificazione ai Quarti che sembrava davvero impossibile alla vigilia di questo incontro.

    La partita – Gara studiata nei minimo particolari da Allegri che manda in campo una formazione molto organizzata e concentrata per tutti i novanta minuti, concedendo solamente il pallino del gioco ma difendendo benissimo la porta difesa dall’inoperoso Abbiati. Già nel primo tempo il Milan ha rischiato di passare in vantaggio due volte con El Shaarawy e una volta con Boateng. Ma è nella seconda frazione di gioco che i rossoneri hanno dominato il Barça, alzando il baricentro e cercando di pressarli alti. La rete del vantaggio arriva all’ora di gioco con una punizione di Montolivo che viene rimpallata da Zapata (che in realtà colpisce la palla anche di braccio), il pallone finisce sui piedi di Boateng che dalla distanza fulmina Victor Valdes.

    Boateng e Muntari, decisivi nella vittoria rossonera contro il Barça © Claudio Villa/Getty Images
    Boateng e Muntari, decisivi nella vittoria rossonera contro il Barça © Claudio Villa/Getty Images

    Il capolavoro però arriva venti minuti più tardi, quando il cronometro segnava l’80’. Lancio lungo per Niang, che beffa Puyol con un leggero colpo di testa, il francese serve a centro area El Shaarawy che sentendosi marcato, serve con un leggero pallonetto Muntari che arriva a tutta velocità è calcia al volo bucando per la seconda volta il portiere spagnolo. 2-0! La partita si conclude con l’assalto del Barça controllato ottimamente dalla formazione rossonera.

    La gara di Allegri – Sei mesi passati tra le critiche, con i fantasmi di nuovi pseudo allenatori alle spalle. Eppure l’ex tecnico del Cagliari ha mostrato sangue freddo, rimboccandosi le maniche e costruendo un Milan cinico ed equilibrato, capace di recupera parecchi punti in classifica (raggiungendo l’attuale terzo posto). Ora l’impresa contro il Barcellona è destinata ad entrare nella storia del club rossonero e gran parte del merito va dato ad Allegri. La partita perfetta, che dovrà essere confermata al Camp Nou per assicurarsi il passaggio del turno.

    Il Boa – Sarà stata la maglia inguardabile oppure il nome della squadra, ma quando Boateng vede Barcellona sembra impazzire. Prestazione di livello importante sia in fase offensiva che in fase difensiva. Quanto è mancato al Milan? Tanto, forse troppo!

    Stile Barça – Ennesima lamentela della dirigenza blaugrana riguardanti le condizioni del campo, parso comunque in ottime condizioni. A fine gara, Roura (sostituto di Vilanova) ha avuto modo di lamentarsi sul prato verde dello stadio San Siro, secondo lui causa principale della sconfitta contro il Milan. Il tecnico catalano ha avuto anche modo di dichiarare che il Barcellona passerà sicuramente il turno. Ogni tanto un po di umiltà non guasterebbe. Sarebbe stato più sportivo fare i complimenti agli avversari e preparare al meglio la sfida di ritorno. Poco abituati a perdere?

    Pagelle Milan-Barcellona

    Muntari 7.5 – Il ghanese è l’uomo dai gol pesanti! L’anno scorso quello contro la Juventus, che poteva valere lo scudetto, venne annullato (tra le mille polemiche), stavolta il 2-0 nel match che può valere un’intera stagione. Tanta sostanza in mezzo al campo e qualche palla sbagliata di troppo.
    Montolivo 8 – Da quando gli è stata affidata la fascia di capitano (in questo match sul braccio di Ambrosini) e gli sono state date le chiavi del centrocampo, l’ex viola non ha mai sbagliato una gara. Personalità, ottimo piede e tanta corsa. Non sarà Pirlo, ma il centrocampista è diventato un nuovo idolo della curva rossonera.
    Mexes 7 – Giocasse sempre così, il Milan non avrebbe problemi in campionato. Sempre concentrato, preciso e a volte ruvido negli interventi (il tanto giusto). Becca l’ammonizione dopo pochi minuti e si controlla perfettamente.
    Messi 4.5 – Chi l’ha visto? Le leggende parlano di un argentino in grado di vincere quattro Palloni d’Oro, superando record su record. Eppure l’alieno in Italia fatica sempre. Sarà abituato male?
    Iniesta 6.5 – Forse il migliore dei suoi. Cerca la via della rete con l’unico tiro dalla distanza della gara. Si muove a tutto campo ma da solo non può battere un Milan organizzato e cinico.

    TABELLINO MILAN-BARCELLONA 2-0
    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Abate 7, Mexes 7, Zapata 6, Constant 6.5; Montolivo 8, Ambrosini 6.5, Muntari 7.5; Boateng 7.5, Pazzini 6.5 (74′ Niang 6.5), El Shaarawy 6.5 (87′ Traore sv).
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes 6; Dani Alves 6, Pique 6, Puyol 6 (88′ Mascherano sv), Jordi Alba 5.5; Xavi 6, Busquets 5, Iniesta 6.5; Pedro 5, Messi 4.5, Fabregas 4.5 (62′ Sanchez 5).
    Marcatori: 57′ Boateng, 80′ Muntari

    Azioni salienti del match Milan-Barcellona
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