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  • Altro che crisi! Pato e Barbara Berlusconi in vacanza sulla neve

    Altro che crisi! Pato e Barbara Berlusconi in vacanza sulla neve

    A chi temeva ed insinuava che, dopo la fine dell’avventura milanista per Alexandre Pato ed il suo successivo trasferimento in Brasile, ciò potesse coincidere con una rottura con Barbara Berlusconi, rispondono le immagini pubblicate dalla rivista “Chi”, che immortalano Pato e Barbara felici e sorridenti in vacanza sulla neve di Saint Moritz che fa da proseguio alle vacanze di capodanno trascorse insieme nella cornice di Courmayeur, intenti a giocare con i due bambini – Alessandro ed Edoardo rispettivamente di cinque e tra anni – i figli della terzogenita del presidente Berlusconi, che mostrano un forte legame con il fidanzato della loro mamma.

    Pato e Barbara Berlusconi, vacanza sulla neve prima del Corinthians | & copy;GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Pato e Barbara Berlusconi, vacanza sulla neve prima del Corinthians | & copy;GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Alexandre Pato e Barbara Berlusconi sono rilassati, in tenuta da sci ed i due bambini li seguono sorridenti, giocando con uno slittino rosso. Un perfetto e tenero quadretto familiare che, dunque, non teme alcun tipo di distanza, neppure se si tratterà dell’ Oceano Atlantico e di oltre 10 mila chilometri che separeranno Pato e Barbara tra pochi giorni, quando il calciatore tornerà in Brasile per vestire la maglia del Corinthians con la speranza di voltare pagina e superare i tanti problemi fisici che lo hanno tormentato negli ultimi anni per poter tornare, poi, in Italia “più forte di prima” come lo stesso Silvio Berlusconi ha auspicato.

    Ma è stata la stessa Barbara Berlusconi a voler sottolineare che la coppia è ben solida e che il trasferimento di Pato non incrinerà alcunchè: “Siamo una coppia felice e serena, la distanza Milano-San Paolo non ci spaventa. Figuriamoci”. 

    Ecco perchè, soprattutto a giudicare dal clima di grande serenità che pare regnare sulla coppia, pare molto probabile che Pato e Barbara decidano di fare ben presto il grande passo e formalizzare il loro essere già una vera famiglia, forse anche per rafforzare il loro legame che, comunque, sembra già molto forte e, in barba alle malelingue che lo definivano soltanto un flirt, prosegue da oltre due anni.

  • Biesuz per Galliani, l’ultimo ribaltone del Milan berlusconiano

    Biesuz per Galliani, l’ultimo ribaltone del Milan berlusconiano

    Nella serata di ieri la Milano bene è stata squarciata da una notizia che se fosse vera avrebbe del clamoroso. Il Milan di Berlusconi è pronto all’ennesima rivoluzione. Dopo aver stravolto la squadra in estate, il numero uno di Via Turati si appresterebbe ad “eliminare” quello che da tutti è considerato come l’autentico best seller rossonero: Adriano Galliani. Il nome del sostituto c’è già, ed è Giuseppe Biesuz. Sconosciuto ai più, Biesuz è in realtà un personaggio già noto nell’imprenditoria italiana. Nato in Svizzera nel ’62, Biesuz si laurea all’Università di Venezia Ca’ Foscari e da lì in poi inizia un’ascesa tale da essere chiamato oggi come il Super Manager svizzero. Tra le sue cariche più prestigiose possiamo citare ruoli di primo piano in aziende come Bialetti Bialetti e Richard Ginori. Da tre anni invece è l’amministratore delegato del nuovo gruppo Trenord, nato dall’accordo fra Trenitalia e Ferrovie del Nord, dedito alla gestione del trasporto ferroviario nella regione Lombardia.

    LA REGIA DI BARBARA– Quando parliamo della famiglia Berlusconi non possiamo non dimenticare lei, Barbara. Entrata in società ormai nel gennaio del 2011, la figlia di Berlusconi ha sempre ricoperto un ruolo scomodo per Galliani. A fare i conti adesso non c’è più lo storico ad rossonero, ma deve dar rendere conto (oltre a Silvio) anche alla figlia adesso. Va da sé che già questa è una novità piuttosto importante all’interno dell’organigramma societario di Via Turati. E la notizia data in esclusiva ieri da Dagospia non può non essere ricollegata alla presenza di Barbara in società. Qualcosa si è rotto tra Galliani e Berlusconi. Dalla scelta di Allegri al pasticcio Pato dello scorso inverno, crepe che oggi possono trasformarsi in un terremoto di proporzioni inusuali in quel di Milanello.

    Giuseppe Biesuz, l’anti Galliani scelto da Berlusconi | ©Marco Luzzani/Getty Images

    ANNO ZERO – Che al Milan sia l’anno zero non è difficile intuirlo. E nemmeno il futuro è ormai così indecifrabile. Da una parte l’azzeramento tecnico della squadra, che perdendo Ibrahimovic e Thiago Silva ha praticamente cancellato in una settimana ciò che in gergo si chiama valore assoluto. Il licenziamento di Galliani sarebbe la ciliegina sulla torta, una torta da offrire in pasto a chi vorrà acquistare questo Milan nuovo di zecca, azienda non più in perenne perdita e con il bilancio tornato ad essere quantomeno in pareggio. Da Vismara a San Siro, passando per le maglie dei calciatori, aleggia un marchio troppo “pesante” per essere considerato come un main sponsor uguale agli altri. L’accordo con la Fly Emirates è il primo assaggio di quello che potrà essere il Milan in un prossimo futuro non lontano. Manca un ultimo tassello, essenziale, per l’arrivo degli arabi: lo spazio per un nuovo stadio di proprietà.

    DOMANDA – Una domanda però sorge spontanea. Come può uno come Giuseppe Biesuz sostituire Adriano Galliani? Che affinità può esserci tra il calcio e qualche caffettiera? O peggio, tra il calcio e le porcellane? D’accordo anche Galliani non arrivava da Coverciano o da Oxford, ma il co-fondatore di Canale 5 aveva sicuramente più titoli rispetto a uno svizzero che ha vissuto tra cucine e ceramiche.

  • Milan, Pato un mistero. Impossibile la cessione in estate

    Milan, Pato un mistero. Impossibile la cessione in estate

    Alexandre Pato fatica a trovare la luce in fondo al tunnel in cui è sommerso dalla scorsa stagione. La frequenza degli infortuni del Papero è un qualcosa di impressionante, inspiegabile. Un esempio più unico che raro quello dell’attaccante del Milan, che in due anni si è fermato per 10 volte ai box, sempre a causa di problemi muscolari. Arrivati a questo punto sembrano chiariti almeno due aspetti dell’intera vicenda Pato, ovvero l’assoluta innocenza del campo di San Siro e il motivo per il quale Galliani, in accordo con il tecnico Allegri, aveva deciso di vendere il brasiliano quando ancora poteva esserci una plusvalenza in favore dei rossoneri. Forse ora è troppo tardi.

    STOP SENZA FINE – Tutto ebbe inizio nella stagione 2009-2010, con Leonardo sulla panchina del Milan. Pato disputò quasi l’intero girone d’andata, segnando anche un discreto numero di reti (8), per poi infortunarsi alla 17^ giornata contro la Fiorentina alla vigilia di Natale. Trascorsero quasi due mesi prima di rivedere il Papero in campo, ma l’attesa venne ripagata subito con un gol da parte dell’asso brasiliano nell’incontro casalingo contro l’Udinese. L’infortunio però era di nuovo dietro l’angolo, e dopo tre partite un nuovo stop di un mese. Rientra alla 29^ giornata nella sfida contro il Napoli e dopo appena 16′ minuti è costretto a tornare negli spogliatoi per l’ennesimo infortunio muscolare. Stagione praticamente finita per Pato, che tornerà soltanto due mesi più tardi a campionato ormai concluso, lasciando la sua firma contro la Juventus, in quella che fu l’ultima partita di Leonardo sulla panchina del Milan. Nel corso di quell’anno l’attaccante rossonero disputò 23 partite in Serie A, mettendo a referto 12 gol.

    alexandre pato | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PRIMO ANNO ALLEGRI – E’ la stagione del 18° scudetto del Milan, e nonostante sia costretto ad arrendersi per tre volte a causa degli stessi infortuni dell’anno precedente, Pato riesce a scrivere un pezzo fondamentale del cammino trionfale della squadra di Allegri, migliorando addirittura la media realizzativa del 2009-2010 (25 presenze, 14 gol). Un primo stop di un mese ad inizio settembre, dopo la sfortunata trasferta di Cesena. Segue poi un filotto di sei partite consecutive nelle quali realizza quattro reti. Quando tutto sembrava tornato alla normalità, Pato ricade nell’ennesimo infortunio muscolare della sua giovane carriera, salterà due mesi. Rientra nella penultima gara d’andata, e da lì continua la sua marcia inarrestabile fino alla 33^ giornata, quando ricade nuovamente nel match casalingo contro la Sampdoria. Lo stop dura poco meno di un mese. Ha così il tempo di partecipare alla festa scudetto insieme ai suoi compagni di squadra nella trasferta di Roma. Nessuno però si sarebbe immaginato che la stagione successiva diventasse una reale Via Crucis per il brasiliano.

    ANNO MALEDETTO – I numeri di quest’anno sono impietosi nei confronti di Pato . Undici presenze totali in campionato, sette da titolare, con un solo gol all’attivo. E’ stato in campo due mesi, dall’altra parte cinque mesi fermo. Quattro infortuni, sempre al bicipite femorale. Il primo durante la 4^ giornata, quando esce dopo 21′ minuti per lasciare spazio a El Shaarawy nella sfida contro l’Udinese. Torna a fine novembre, totalizza sei presenze prima di infortunarsi nuovamente nella partita di Coppa Italia contro il Novara, nella quale segna il gol che porta i rossoneri ai quarti. Rientra esattamente un mese più tardi nell’andata degli ottavi di Champions contro l’Arsenal. Dieci giorni dopo si riferma nel big match di San Siro contro la Juventus. Ciò che segue è storia recente, il viaggio negli Usa, il miracolo tanto decantato ai media nazionale, rivelatosi poi un autentico flop. Al Camp Nou i muscoli di Pato tengono 14′ minuti prima di rompersi nuovamente. E’ la fine?

    CESSIONE – L’affare costruito a gennaio dalla mente di Galliani, cessione di Pato al Psg e con il ricavato assegno agli sceicchi del City per Tevez, è improponibile nel prossimo futuro. I 40 milioni di euro offerti dal club parigino sono difficilmente ipotizzabili all’apertura del mercato estivo, e se davvero il Milan volesse ancora l’Apache, dovrà cercare di fare cassa in un altro modo. Magari vendendo Robinho, che ha ampiamente deluso le aspettative nella sua seconda stagione in rossonero, perché la doppietta in Champions contro l’Arsenal non può cancellare la miseria di 5 gol fatti fin qui in campionato.

    A Pato gli estimatori non mancano, dal suo maestro Carlo Ancelotti, ad Arsene Wenger dell’Arsenal, fino allo stesso Roberto Mancini del City. Una domanda però nasce spontanea, chi ancora crede in lui? Chi potrebbe investire in un calciatore di 22 anni che negli ultimi 2 anni ha subito infortuni che l’hanno costretto ai box per quasi 12 mesi? Fino a tre anni fa Pato era considerato una promessa del calcio mondiale. A distanza di 36 mesi stridono le profezie di Ancelotti prima e Leonardo poi, che avevano affermato di vedere il Papero prossimo Pallone d’oro, con un potenziale maggiore a quello del suo vecchio compagno di squadra Kaka. La carriera di Pato è destinata a concludersi nel modo più assurdo oppure una nuova luce investirà il numero 7 rossonero?

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    Da Ovrebo a Kuipers qualche aiutino per gli extraterrestri

  • Barbara Berlusconi: la Roma una ventata d’aria nuova

    Barbara Berlusconi: la Roma una ventata d’aria nuova

    Il suo giudizio per molti può essere rilevante, per altri un po’ meno, ma di sicuro fa notizia: la persona in questione è Barbara Berlusconi, figlia del presidente Berlusconi e di Veronica Lario, compagna di Alexandre Pato e componente attiva del Milan che, alla vigilia di Milan-Roma(anticipo di campionato di domani sera, ndr) esprime il suo parere sul club giallorosso ed, in particolare, riferendosi all’operazione di partnership con la Walt Disney annunciata in settimana.

    barbara berlusconi | © getty images

    All’uscita dalla sede Fininvest, infatti,  Barbara Berlusconi ha parlato con i giornalisti presenti, dichiarando di apprezzare particolarmente il progetto Roma soprattutto perchè ha portato nel nostro calcio “una ventata d’aria fresca”, un progetto che ha avuto il coraggio di puntare sui giovani, e che porterà ottimi risultati nel medio – lungo periodo. Inoltre – ha aggiunto la Berlusconi – “con l’accordo con la Disney la Roma ha dimostrato di aver compreso quale sia il futuro delle società di calcio”: un futuro non solo calcistico, dunque, ma fatto di accordi commerciali, strategie di marketing ed accordi strategici, affinchè i club possano trasformarsi in società di intrattenimento, che possano dare spettacolo ben oltre i novanta minuti di gioco.

    A proposito di Roma, poi, Barbara Berlusconi ha commentato la situazione presente in casa Milan, in prospettiva dell’ imminente impegno contro i capitolini. La squadra, secondo  Barbara Berlusconi, attraversa un buon momento di forma, “avendola vista bene in settimana”, nonostante l’eliminazione in Coppa Italia contro la Juventus. Il Milan, dunque, sa imporre il proprio gioco nonostante le numerose assenze e questo, secondo la figlia del Presidente, è un “segnale di grande forza, poichè la squadra sa imporre il proprio gioco nonostante le numerose assenza”.

    Infine, Barbara Berlusconi ha colto l’occasione per ringraziare apertamente i tifosi per la vicinanza mostrata alla squadra, in particolare in un momento tanto importante della stagione, in cui percepire il calore dei sostenitori diviene un fattore di assoluto rilievo.

     

  • I segreti di Pato: dalla Play Station alla Prima alla Scala

    I segreti di Pato: dalla Play Station alla Prima alla Scala

    Quando arrivò in Italia il suo nome veniva associato all’immagine buffa che rappresenta, “Pato”, ossia Papero: oggi, invece, il suo nome è sempre più affiancato a quello della celebre compagna, figlia del presidente Berlusconi, oltre che ormai vertice del club rossonero. Le sue abilità calcistiche, dunque, sembrano finite in secondo piano, anche a causa di un rapporto non propriamente idilliaco con il mister Massimiliano Allegri, a causa del quale nella sessione di mercato di riparazione, è stato ad un passo dal trasferimento al Paris Saint Germain di Leonardo e mister Carlo Ancelotti, il suo mentore, colui che lo ha lanciato nel nostro calcio.

    Il trasferimento in terra francese, però, è sfumato in extremis e Pato è rimasto al Milan, a dover affrontare la convivenza con  Allegri, resa più complessa dalle sue non esaltanti prestazioni in campo, come – ad esempio – il delundente primo tempo disputato durante l’ultimo Milan-Juventus, dopo il quale il mister lo ha richiamato in panchina preferendogli il giovane El Shaarawy.

    Ma, come detto, la lista delle priorità nella vita di Alexandre Pato sembra ormai mutata, e ne è prova il suo atteggiamento in campo: poco cattivo, molto svagato. Ecco perchè, l’intervista rilasciata a Gq può essere un modo per “ripristinare” la sua immagine e guadagnare qualche punto in termini di simpatia, rivelando qualche particolare inedito sulla sua vita privata che possa suscitare maggiore curitosità da parte del grande pubblico, correngendo l’ etichetta – ormai acquisita – di “protetto” ed “intoccabile”, che hanno scalfito il gradimento dei tifosi nei suoi confronti.

    Ecco, dunque, che trovano posto alcuni dettagli inediti, i “50 segreti” di Pato, dal ritardo il giorno in cui doveva sostenere l’esame di guida a Novara, ed arrivò in ritardo perchè il suo “autista” aveva sbagliato direzione in autostrada; ai ricordi d’infanzia, con le partite alla play Station schierando in campo il suo idolo, Alex Del Piero, fino all’arrivo in Italia, prima in veste di turista nella bella Verona,  dove rimase incantato dal balcone di Giulietta e Romeo.

    alexandre pato | © Shaun Botterill/Getty Images

    E poi, il presente da uomo-copertina delle riviste patinate, da accompagnatore in smoking di Barbara Berlusconi alla prima della Scala, documentandosi accuratamente sui libretti per studiare le opere: tuttavia, l’essenza di intellettuale sembra proprio non appartenergli, considerando che – come lui stesso ha rivelato – aveva iniziato a leggere una biografia di Barak Obama, perchè incuriosito dal personaggio, ma non è riuscito ad andare oltre il decimo minuto di lettura, perchè sopraffatto dal sonno, e che alle opere liriche preferisce di gran lunga la musica di Beyoncè ed Eminem.

    Se la lettura non è il suo forte, il ballo lo è tantomeno: contrariamente alla gran parte dei brasiliani, con il ritmo nel sangue, Alexandre Pato sembra essere particolarmente goffo nei passi di danza, così come testimoniano gli stessi compagni di squadra che hanno iniziato a prenderlo in giro dopo aver assistito ad una sua personale interpretazione (insieme a Thiago Silva e Robinho) del tormentone “Ai se eu te pego” a bordo del treno Frecciarossa.

    E ancora, il sogno un po’ megalomane di comprarsi un isola, le dichiarazioni sul miglior difensore mai affrontato in carriera, Santacroce, attualmente panchinaro del Parma, e poi gli aneddoti sul primo pranzo a Milanello e l’incontro con Carlo Ancelotti: pare che, in quell’occasione, Pato avesse azzardato un menu “composito” nella mensa del centro sportivo, con pasta al pomodoro, al pesto, alle zucchine, con il mister Ancelotti che, avvicinandosi a lui, lo sottopose ad un corso “intensivo” di due ore sulla cucina italiana.

    Un corso che, probabilmente, ha dato i suoi frutti, almeno a giudicare dal fatto che, come racconta nell’intervista, Pato è cresciuto di otto centimetri ed è ingrassato di otto chilogrammi da quando è arrivato in Italia…

     

  • Barbara Berlusconi, Pato al Psg decide il Milan

    Barbara Berlusconi, Pato al Psg decide il Milan

    Pato al Psg? Perché no. Questa in sintesi la risposta di Barbara Berlusconi, la fidanzata del “Papero”, alla domanda che ormai si pongono tutti i tifosi rossoneri e amici vicino alla coppia.

    barbara berlusconi | © getty images

    La figlia del numero uno milanista è intenzionata a non influenzare in alcun modo le scelte all’interno della società, le quali, come ha ribadito lei stessa, spettano di diritto all’amministratore delegato Adriano Galliani e all’allenatore Massimiliano Allegri, con la supervisione dell’illustre padre. Barbara Berlusconi conferma la linea adottata fin dall’inizio della sua storia con l’attaccante 22enne milanista, che risale all’estate scorsa. In tempi non sospetti aveva dichiarato come nessun giocatore del club di Via Turati era da considerare incedibile, lo stesso Pato. Ciò potrebbe essere un assist neanche tanto involontario al trasferimento del “Papero” alla corte del suo ex tecnico Carlo Ancelotti, il quale lo aspetta a braccia aperte insieme al direttore sportivo Leonardo.

    Tuttavia qualsiasi discorso sarebbe rimandato a fine stagione, quando verosimilmente il brasiliano accetterà la nuova sfida chiamata Paris Saint Germain, disposto a fare follie pur di accaparrarsi l’asso del Milan (7 milioni di euro per 5 anni, questa l’offerta di contratto proposta dai francesi al procuratore di Pato, Gilmar Veloz). La stessa Barbara ha confidato a suoi amici che non sarebbe affatto un problema qualora la coppia si dividesse in due città, in questo caso rappresentate dalla romantica Parigi e la fredda Milano.

    Intanto il calciatore rossonero ha iniziato alla grande il nuovo anno, firmando il gol che ha consentito al Milan di battere il Psg nell’amichevole valevole per l’Emirates Challenge. A fine partita l’attaccante ha manifestato la propria volontà nel continuare ad allenarsi bene per ritagliarsi un posto da titolare durante il proseguimento del campionato, e chiarendo come la presenza del suo procuratore fosse una notizia totalmente priva di fondamento. Quello fra Pato e Barbara Berlusconi sarà amore a distanza oppure continueranno a passeggiare mano nella mano nei pressi di Milanello?

  • Agente Pato “Offerta Psg seducente”. E’ caos Milan

    Agente Pato “Offerta Psg seducente”. E’ caos Milan

    Caos organizzato al Milan. L’agente di Pato parla della trattativa Psg, definendo l’offerta francese “seducente”. E se il Papero avesse deciso seriamente di allontanarsi dalla società rossonera?

    Alexandre Pato | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Fino a ieri le quotazioni di Pato con la maglia del Paris Saint Germain erano date in forte ribasso. Ora però lo spread è tornato a salire vertiginosamente su livelli di guardia. Che cosa bolle in pentola a Milanello? Il cuoco Galliani ha forse in serbo un dessert indigesto per i tifosi milanisti proprio a Capodanno? Ancelotti e Leonardo sono seduti a tavola pronti ad assicurarsi un primo piatto da favola. Oltre all’amministratore delegato del Milan e al duo parigino, il tavolo si arricchisce di un nuovo invitato: Gilmar Veloz, procuratore del 22enne attaccante brasiliano.

    Di questa mattina la notizia delle pesanti dichiarazioni che il procuratore ha rilasciato al quotidiano francese “Equipe“:

    Ancelotti è un grande allenatore, Leonardo un dirigente molto competente e il Psg è un club che diventerà sempre più grande. E’ tutto molto affascinante, l’offerta è seducente, ma non siamo noi a decidere. Sono il Milan e Adriano Galliani che decideranno. Noi siamo dei professionisti, ci siederemo attorno a un tavolo, e se va bene per il Milan e per noi, allora..

    Parole che i tifosi rossoneri non avrebbero mai voluto leggere, ma la realtà parla di un Pato seriamente affascinato dalla proposta di Leonardo. E’ lecito pensare che nei prossimi giorni sarà lo stesso nuovo allenatore dei parigini, Carlo Ancelotti, a cercare di convincere il suo ex giocatore a seguirlo nella nuova avventura sotto la Torre Eiffel.

    Sembra un grande thriller degno dei migliori registi Hollywoodiani. Prima la bomba del brasiliano contro l’allenatore Allegri , in seguito il ni di Galliani, poi la presunta maternità della fidanzata di Pato, Barbara Berlusconi, con la puntuale smentita da parte della stessa figlia del presidente Berlusconi. In mezzo a tutto questo la regolare comparsa di Pato nell’elenco dei 29 convocati per il ritiro di Dubai.

    Pato-Milan, una storia d’amore destinata a interrompersi troppo frettolosamente?

  • Barbara Berlusconi “Non aspetto un figlio da Pato”

    Barbara Berlusconi “Non aspetto un figlio da Pato”

    Nei giorni scorsi si era sussurrato che la primogenita del Presidente Berlusconi e di Veronica Lario, Barbara Berlusconi, fosse in dolce attesa di un bebè dal suo compagno, il calciatore rossonero Alexandre Pato, dopo i due figli – Alessandro ed Edoardo di tre e due anni – avuti dal precedente compagno, Giorgio Valaguzza.

    Barbara Berlusconi e Pato | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

    Oggi, però, la bionda Barbara smentisce prontamente le illazioni sulla sua gravidanza con una dichiarazione rilasciata a Vanity Fair dichiarando di non essere incinta.
    Tuttavia, nonostante la gravidanza per ora non ci sia, l’unione fra l’attaccante brasiliano e la figlia del Presidente prosegue, anche alla luce del prezioso regalo che Alexandre Pato ha donato alla sua Barbara, la quale ha deciso di seguirlo nella calda Dubai dove il Milan sarà impegnato nei prossimi giorni per rifinire la preparazione sfruttando la sosta a disposizione per affrontare al meglio la ripresa del campionato nel 2012.

    La notizia della presunta gravidanza aveva messo in luce la possibilità che Pato potesse decidere di non lasciare il Milan, nonostante i dissidi alla base del rapporto con il tecnico Massimiliano Allegri, con il quale da tempo sussistono problemi di comunicazione, precisando che “Allegri non parla mai con me, non come faceva Ancelotti“.

    Ora che la notizia della gravidanza è stata smentita prontamente, dunque, potrebbero riprendere le voci di mercato sul possibile approdo del “papero” al Paris Saint Germain di Leonardo, grande amico oltre che connazionale di Pato, e da tempo interessato all’attaccante brasiliano, e per il quale sarebbe disposto ad offrire fino a cinquanta milioni di euro al Milan.

    In una precedente intervista, la rampolla di casa Berlusconi aveva dichiarato che la vita privata non avrebbe inciso sulle scelte societarie ma, considerando che, anche senza la “cicogna in arrivo”, la sua unione con Pato procede a gonfie vele, è difficile credere che non possa (non voglia) opporsi al trasferimento del suo Pato in terra francese.

  • Barbara Berlusconi e Pato, gravidanza in casa Milan?

    Barbara Berlusconi e Pato, gravidanza in casa Milan?

    Dopo quasi un anno dall’inizio della loro love story, Barbara Berlusconi e Pato , pare siano in attesa di un bebè, almeno stando a quanto riporta il settimanale Diva e Donna.

    Barbara Berlusconi e Alexandre Pato | © Getty Images

    Una coppia, quella formata dal calciatore rossonero del Milan e dalla figlia del Presidente, fin dall’inizio al centro delle cronache rosa, paparazzati ed immortalati in ogni momento, soprattutto nella fase nascente del loro amore. Ma se in pochi scommettevano sulla durata di questa love story, dopo quasi un anno di unione, appare opportuno ricredersi, soprattutto in vista della probabile gravidanza in arrivo, che per Barbara Berlusconi sarebbe la terza, dopo quelle dei due figli avuti dall’ex Giorgio Valaguzza, Alessandro ed Edoardo.

    Di certo, Alexandre Pato sarebbe contento del lieto evento, anche perchè – a domanda specifica in merito a seguito dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera – il brasiliano si è limitato a sorridere imbarazzato, preferendo enunciare i propri obiettivi lavorativi piuttosto che soffermarsi sulle vicende private: un modo per dire, dunque, “non confermo nè smentisco”.

    Per il fantasista verdeoro, comunque, si tratterebbe del primo figlio, e di una dimostrazione che la sua storia con la “figlia del presidente” non è una trovata montata in favore di flash, nè tantomeno un flirt passeggero, anche perchè dura da più di un anno.

    Ecco, quindi, che Alexandre Pato, “il papero”, può ritenersi felice almeno nell’ambito privato, dopo i malumori che contraddistinguono il suo rapporto con l’allenatore Massimiliano Allegri, con il quale ci sarebbe un serio problema di comunicazione, connesso al fatto che il tecnico “non parla nè mi dice dove sbaglio”, stando a quanto sostiene Pato, che non è daccordo ad essere il secondo di Robinho. Pato, però, alla luce dell’eventuale lieto evento potrebbe non accettare la corte del Paris Saint Germain, anche se l’offerta fosse di quelle irrinunciabili, mettendo sul piatto della bilancia 50 milioni di euro.

    Ma, si sa, spesso al cuor non  si comanda.

  • Pato e Barbara Berlusconi la “seconda” alla Scala

    Pato e Barbara Berlusconi la “seconda” alla Scala

    Dallo stadio alla Scala Pato e Barbara Berlusconi confermano, nonostante i tanti detrattori, la solidità della loro unione. L’attaccante brasiliano del Milan e la figlia del presidente Berlusconi dimostrano ancora una volta il loro affiatamento riuscendo a convogliare gli interessi di entrambi in una occasione per stare insieme. La loro relazione resa pubblica proprio alla Scala lo scorso aprile con la partecipazione della coppia più paparazzata del 2011 alla rappresentazione della Turandot di Puccini. Ieri invece, è stata un occasione ancor più importante, la “prima” della Scala è infatti un evento atteso e sentito dall’intera Italia tanto da richiamare la presenza delle più alte istituzioni quali il presidente del Consiglio Monti e della Repubblica Napolitano.

    Pato e Barbara Berlusconi elegantissimi hanno partecipato alla rappresentazione del Don Giovanni. Il Papero ha sfoggiato un elegantissimo smoking nero dimostrando di esser a suo agio anche con un abbigliamento decisamente non consono ai giocatori, mentre Barbara Berlusconi indossava un elegante abito turchese con tanto di strascico.

    La sensazione è che l’unione tra Pato e Barbara Berlusconi abbia giovato alla crescita dell’attaccante brasiliano adesso più a suo agio davanti alle telecamere e più sicuro dei suoi mezzi nel rettangolo verde. Pato infatti nonostante acquisti importanti (Tevez ndr) dimostra che quando la condizione fisica lo assiste di esser determinante nel gioco rossonero andando a segno con una impressionante continuità.

    Barbara adesso sempre presente allo stadio durante le partite del Milan è riuscita nell’impresa di dar tranquillità a Pato e coinvolgerlo nella sua passione per la lirica e l’arte. Queste le parole della “rampolla” di casa Berlusconi dopo la rappresentazione rilasciate ad Adkronoss “Il Don Giovanni lancia messaggi di attualita’ comprensibili a noi che viviamo in questo tempo”. “Ho trovato la regia molto contemporanea e interessante. Posso anche capire come mai a qualcuno l’opera non piaccia perche’ il Don Giovanni e’ stato scritto da Mozart in un contesto ben preciso. Tuttavia -ha commentato Barbara Berlusconi- credo che questo tipo di scenografia edi regia voglia parlare al pubblico di oggi. Si tratta infatti di una regia molto contemporanea, di una chiave di lettura particolare che rende l’opera molto viva”.

    Le immagini di Pato e Barbara Berlusconi alla scala