Tag: barack obama

  • NFL: Nuova stagione al via di mercoledì per lasciare spazio ad Obama

    NFL: Nuova stagione al via di mercoledì per lasciare spazio ad Obama

    Non era mai accaduto finora ma c’è sempre una prima volta: dopo oltre 60 anni, la National Football League aprirà il campionato di mercoledì e non di giovedì come da tradizione ormai consolidatasi nel tempo, per non sovrapporsi al giorno in cui il Presidente americano Barack Obama accetterà ufficialmente la sua ricandidatura.

    Obama infatti farà il suo discorso di accettazione durante l’ultimo giorno della convention democratica, che quest’anno si terrà da lunedì 3 a giovedì 6 settembre a Charlotte, nella Carolina del Nord. Per non dare fastidio al Presidente (il discorso avrà sicuramente molta rilevanza) la logica conseguenza è stata anticipare la data di inizo della regular season NFL al mercoledì.

    Barack Obama | © JIM WATSON/AFP/Getty Images

    E’ la prima volta nella storia che la NFL si piega per così dire, ad esigenze politiche, dato che nel passato mai si era avuta una decisione del genere ed i programmi del grande football americano erano stati sempre rispettati e mai rimandati oppure anticipati.

    Per risalire all’ultima volta che la stagione regolare del massimo campionato di football non iniziò di giovedì bisogna ritornare al 12 settembre del 1948, veramente altri tempi. In questo ambito, negli ultimi anni, c’è stato un altro precedente, ma a dover fare necessariamente un passo indietro non è stato lo sport ma bensì la politica: 4 anni fa, l’allora candidato repubblicano alla Presidenza, il senatore John McCain, dovette attendere la fine del match tra i New York Giants ed i Washington Redskins prima di poter tenere il suo discorso di accettazione a Saint Paul, nello Stato del  Minnesota.

    Ritornando al 2008 Obama fece il suo discorso alla Nazione, per candidarsi alla Presidenza, nello Stadio dei Denver Broncos (Invesco Field), e per mantenere la “Tradizione” a Settembre ha scelto come “casa” quella dei Carolina Panthers (Bank of America Stadium), mentre il resto della convention democratica si terrà nell’Arena dei Bobcats (Time Warner Arena).

    Dunque i New York Giants (come da consuetudine sarà la squadra campione in carica a scendere in campo per prima anche se ad ora non si conosce l’avversario) dovranno anticipare di un giorno il loro debutto in campionato.

  • Obama elogia Gallinari e Belinelli ma non cita Bargnani. Solo una dimenticanza?

    Obama elogia Gallinari e Belinelli ma non cita Bargnani. Solo una dimenticanza?

    Nei giorni del rinnovato e ritrovato sodalizio fra Stati Uniti ed Italia, suggellato dall’incontro di ieri fra Mario Monti ed Barak Obama, in cui il presidente statunitense si è dichiarato fiducioso sul futuro del nostro Paese, esternando grande approvazione per l’operato del Presidente del Consiglio Italiano, “con la partenza a razzo” e le misure promosse definite “molto efficaci”, appaiono assolutamente attuali le dichiarazioni del presidente a stelle e strisce a proposito di alcuni illustri esponenti del nostro Paese che vivono Oltreoceano, ossia i campioni Nba Gallinari e Belinelli, che Obama – grande appassionato di basket e tifoso dei Tar Heels del Noth Carolina con i quali di tanto in tanto si diletta a giocare – pare apprezzare particolarmente, al punto da voler sottolineare che la loro presenza nell’Nba è un ulteriore elemento a favorire il buon nome dell’Italia negli Usa e che l’ “Italia può esser fiera dei suoi figli e delle sue figlie che ne garantiscono il buon nome“.

    I due campioni, dopo le parole del Presidente, non potevano che definirsi onorati di un siffatto attestato di stima, oltre che emozionati perchè tali parole provengono dall’uomo più potente del mondo, un complimento che vale una vittoria, o forse anche di più. Danilo Gallinari, a tal proposito, sostiene di esser rimasto molto sorpreso dalle parole del Presidente, precisando come siano motivo di grandissimo orgoglio, perchè provengono da un vero esperto di basket, oltre che da un uomo fuori dal comune, che il campione Nba stima moltissimo, per i suoi modi, per la sua umanità, per le sue capacità di colpire dritto al cuore degli interlocutori, con lo “yes we can” del 2008, ma anche con un buon operato, in grado di reggere l’urto di una crisi profonda come quella attuale.

    Un operato che Danilo Gallinari riconfermerebbe alle prossime elezioni se fosse cittadino americano, anche se il suo status privilegiato di stella Nba con un contratto – appena siglato – da 42 milioni di dollari a stagione, lo pone in un ottica sicuramente privilegiata rispetto ad altri osservatori.

    In un clima tanto idilliaco per l’asse Italia-Usa, però, inevitabile chiedersi perchè il presidente Obama, soffermandosi sugli elogi dei due campioni italiani Nba, abbia omesso qualsiasi commento su un altro campione del basket italiano che gioca Oltreoceano, ossia Andrea Bargnani, che nell’Nba è approdato prima di Gallinari e Belinelli, e che attualmente è in forza ai Toronto Raptors, formazione canadese. Secondo un’interpretazione condita da una punta di malignità, l’elogio delle due stelle Nba avrebbe finalità “pre-elettorali”, volendo ricalcare l’immagine del presidente easy, che parla di sport, in maniche di camicia, e che racconta pubblicamente aneddoti curiosi della sua vita privata legati al basket, come la “sfida” a canestro con il suocero prima di chiedergli la mano dell’attuale firs lady Michelle.

    In tal senso, le parole del Presidente Obama sarebbero, dunque, un’abile mossa per ingraziarsi i giudizi degli italiani appassionati di basket, al pari di quanto – proprio negli ultimi giorni – pare stia facendo la first lady Michelle Obama, sempre impegnata a rendere la propria immagine il più vicino possibile alla gente comune, prestandosi a gare di flessioni, tiro alla fune, e corsa con i sacchi, anche in diretta televisiva.

  • Olimpiadi 2016: Chicago eliminata al primo turno, in lizza Rio de Janeiro e Madrid

    Nonostante la sponsorizzazione in prima persona del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la città di Chicago, che si era canditata per ospitare le Olimpiadi del 2016, è stata eliminata al primo turno.
    Questo il verdetto delle votazioni che si stanno svolgendo a Copenaghen; dopo la bocciatura di Chicago è arrivata un’altra eliminazione eccellente, quella di Tokyo.
    In lizza sono rimaste le canditature di Rio de Janeiro e Madrid e tra non molto arriverà il verdetto finale.

  • Olimpiadi: Chicago 2016. I giochi di Barack Obama

    Olimpiadi: Chicago 2016. I giochi di Barack Obama

    olimpiadi chicago 2016Mancano nove giorni all’Assemblea Generale del Comitato Olimpico Internazionale che a Copenaghen designerà la città che avrà l’onore di ospitare i Giochi Olimpici del 2016. Dopo Madrid e Tokyo è la volta per la candidatura di Chicago di essere passata al vaglio.

    Sin da prima della sua elezione, Barack Obama ha pesantemente investito il suo nome e il suo prestigio a sostegno della candidatura di Chicago e tutto fa pensare ad una presenza fisica o remota del Presidente degli Stati Uniti all’ultima presentazione di fronte all’Assemblea Generale.

    Oltre ad essere la più supportata politicamente, la candidatura di Chicago è anche, in assoluto, la più 2.0: un canale YouTube con più di 400 video di supporto, una pagina Facebook con 75.000 fans, un canale Twitter.

    Anche Chicago propone un modello di Olimpiade geograficamente compatta con venti impianti nel raggio di 10 km dal centro cittadino e solo Sport Equestri, Tiro e Ciclismo a distanze superiori. A differenza delle Olimpiadi monumentali Chicago propone l’utilizzo di 15 impianti esistenti e la costruzione di 10 impianti temporanei: le grandi opere riguarderanno solo Stadio Olimpico, Piscina, Tennis, Beach Volley e Poligoni.
    via blogosfere

  • Obama all’All Star Game di baseball

    Obama all’All Star Game di baseball

    Barack ObamaIl presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha partecipato all’All Star Game di baseball in veste di telecronista per conto dell’emittente Fox.
    L’evento è stato disputato la scorsa notte (ora italiana) al Busch Stadium di Saint Louis e ha visto la selezione dell’American League superare per 4-3 la selezione della National League.
    Obama ha effettuato il primo lancio della serata come fecero anche i suoi precedessori alla Casa Bianca Kennedy, Nixon e Ford.
    Per quanto riguarda il miglior giocatore dell’All star Game, l’esterno dei Tampa Bay Rays Carl Crawford è stato premiato come Mvp.