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  • A Silverstone vincono Baz e Guintoli

    A Silverstone vincono Baz e Guintoli

    E’ stato una gara letteralmente pazza quella appena conclusasi sul circuito di Silverstone, teatro del Gran Premio di Gran Bretagna ,decimo appuntamento stagionale della Superbike. Sul tracciato inglese la vera protagonista di giornata è stata la pioggia che ha tenuto tutti con il fiato sospeso e che ha caratterizzato entrambe le manche. Su condizioni di asfalto pressochè indecifrabile e insidiosissimo ha trionfato la Francia, con Loris Baz, sostituto in Kawasaki dello sfortunato pilota spagnolo Joan Lascorz,vittorioso in gara 1, e Sylvain Guintoli, alla sua prima vittoria all’esordio con il team Pata in sella alla Ducati. Week-end da dimenticare per Max Biaggi, caduto in gara 1, e soltanto 11esimo iun gara 2. Marco Melandri, rispettivamente settimo e ottavo, ha cosi potuto recuperare qualche punticino prezioso nella classifica del Mondiale dove ora la leadership è lontana solo 10,5 punti.

    GARA 1 – A dir poco spettacolare la prima manche di Silverstone. Gara sospesa dopo soltanto un giro a causa dell’arrivo della pioggia che costringe i meccanici a rientrare sulla griglia e modificare gli assetti delle moto. Molto ardua la scelta della gomma da montare perchè la pista non è asciutta ma nenache tanto bagnata da poter azzardare la gomma rain.

    Quasi tutti i piloti infatti optano per la gomma slick a parte il poleman Jakub Smrz e Sylvain Guintoli che prevedono per la gara tantissima acqua. Scelta sbagliata quella dei due ex compagni perchè la pioggia arriva soltanto nel finale quando il distacco dai primi è troppo grande e per di più a gomma completamente rovinata per aver corso per 3/4 di gara quasi sull’asciutto. Infatti sia il francese che il ceco vengono doppiati durante la gara.

    Davanti è lotta serrata tra i protagonisti con Carlos Checa che dopo aver provato la fuga è costretto a rallentare per l’eccessivo consumo delle gomme e il conseguente arrivo della pioggia. In testa si avvicendano un pò tutti, grande gara per Loris Baz, che riesce a tenere il ritmo dei primi ma sono ben 10 i piloti in lotta per la vittoria e i tempi si alzano di ben 30 secondi al giro. La prima vittima dell’asfalto viscidissimo è il padrone di casa Leon Camier, caduto a pochi giri dal termine ma in lizza per la vittoria per tutta la gara. Dopo questo episodio il connazionale della Kawasaki Tom Sykes e Davide Giugliano sulla Ducati scelgono la via della prudenza e si allontanano dal gruppo.

    Sylvain Guintoli © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Finale decisamente mozzafiato. Proprio nell’ultimo giro del GP Max Biaggi cade all’entrata dell’ Hangar Straight lasciando la strada spianata a Melandri e Haslam in lotta per la quinta posizione con Checa. Ma è l’ultima curva che ha dell’incredibile. Con Baz involato verso la vittoria la lotta è per la seconda posizione e vede coinvolti il duo della Bmw Motorrad Italia, Michel Fabrizio e Ayrton Badovini, e il pilota della Honda Jhonny Rea. Fabrizio supera Rea, costringendolo ad  impostare più largo l’ultima curva, Badovini decide di infilarsi nello spazio e cade all’uscita della curva ma riesce a tagliare ugualmente il traguardo anche da terra. Conseguentemente (e fortunatamente) Rea travolge la Bmw dell’italiano, cadendo anche lui, ma riesce ugualmete a chiudere in quarta posizione. Finale davvero spettacolare, con Baz che a soli 19 anni vince il suo primo GP nelle derivate di serie.

    In quinta posizione chiude Checa, per lungo tempo leader della gara, davanti alle Bmw ufficiali di Haslam e Melandri, che con la settima posizione guadagna nove punti su Biaggi. Nella top-ten anche Sykes, Giugliano e Eugene Laverty. A punti anche Lorenzo “Zorro” Zanetti, in 12esima posizione.

    GARA 2 – Nella seconda manche la gara viene fermata ancora prima della partenza. Il nuovo arrivo della pioggia infatti costringe i commissari a ritardare la partenza ma questa volta il cielo è minaccioso e non promette nulla di buono. A differenza di gara 1 infatti tutti i piloti decidono di optare per la gomma da baganato in previsione di un vero e proprio temporale che di fatti si scatenerà di lì a poco.

    Questa volta la gara è meno combattuta, almeno per la prima posizone, dove sul bagnato Guintoli e Smrz, che questa volta ha azzeccato la scelta giusta, sembrano fare un altro mestiere.

    Con l’aumentare della pioggia cominaciano le prime cadute: ad aprire il giro è Davide Giugliano, scivolato nel tentativo di rincorre Baz, seguito dal connazionale Ayrton Badovini, mentre per Camier il Gran Premio di casa non ha portato bene e anche in gara 2 è costretto al ritiro anche se non per una caduta ma per problemi al motore della Suzuki Gsx.

    E’ toccato poi a Checa saggiare la ghiaia del circuito inglese, mentre nel gruppo di testa prima cade Smrz, e dopo la grandissima rimonta sui primi due Loris Baz, eroe di giornata, passa in testa alla gara, ma cade subito dopo lasciando pista libera a Guintoli. La stessa sorte è toccata al compagno di squadra Tom Sykes, caduto e infuriato con i commissari di gara che a quel punto decidono di sospendere la gara a 9 giri dal termine e di conseguenza assegnando la metà del punteggio ai piloti, con classifica aggiornata al giro precedente quando quasi tutti ancora erano in pista.

    Quindi Baz e Smrz chiudono ugualmente sul podio, in seconda e terza posizione alle spalle del vincitore Guintoli. In quarta posizone Laverty chiude davanti all’ottimo Maxime Berger, in sella alla Ducati Effembert proprio come sostituto di Guintoli, alla sua seconda vittoria in Superbike e prima all’esordio con il team Pata. Carlos Checa piazza la sua Ducati in sesta posizione dopo una bella rimonta dall 15esima posizione, mentre Marco Melandri limita i danni anche in gara-2, chiudendo ottavo ancora una volta davanti a Biaggi, soltanto 11esimo. Alle spalle del campione romano troviamo Tom Sykes, partito dalla pit-lane per aver modificato prima della partenza il carico della forcella. Soltanto 13esimo questa volta Michel Fabrizio, 17esimo e ultimo Leon Haslam.

  • Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Pare proprio che la Superpole quest’anno sia solo affar suo: a Misano, teatro domani del Gran Premio di San Marino, settimo round del Mondiale 2012 Superbike, Tom Sykes fa registrare il miglior tempo della sessione di qualifiche e scatterà per la quinta volta in stagione dalla prima piazzola della griglia di partenza, conquistando la sua settima Superpole in carriera.

    Il pilota britannico della Kawasaki ha fermato il cronometro sul tempo di 1:35.375 sfruttando le condizioni meteo non perfette, la pioggia caduta sul tracciato posto sulla Riviera romagnola ha scombussolato i piani dei vari favoriti Max Biaggi, del campione del mondo in carica Carlos Checa e di Marco Melandri che ieri aveva chiuso il venerdì, utile per definire i 16 piloti che il sabato si contendono la Superpole, con il miglior tempo in assoluto. Tutti e 3 invece sono stati eliminati nella prima delle due sessioni previste (la direzione gara ha dichiarato sessione bagnata) anzichè delle tre tradizionali: Biaggi partirà decimo ad un secondo e 4 decimi dalla vetta mentre i due vincitori del Gran Premio degli Stati Uniti disputato sul circuito del Miller Motorsport, nello Utah, Melandri e Checa partiranno dalla quarta fila rispettivamente in 13esima e 16esima piazza.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A contendere la Superpole a Sykes sono rimasti Johnny Rea e Leon Haslam oltre alle seconde guide di Ducati, Aprilia e Bmw: il pilota della Honda domani partirà secondo al fianco della Ninja del britannico, staccato di quasi 3 decimi mentre il centauro nativo del Derbyshire si è dovuto accontentare della sesta posizione. Tra di loro i nostri portacolori Ayrton Badovini e Davide Giugliano, tornati competitivi con pista poco aderente resa scivolosa dalla pioggia, che si sono regalati una fantastica prima fila e Jakub Smrz. Chiudono la seconda fila Eugene Laverty e Sylvain Guintoli. Bene anche Matteo Baiocco che ha portato la sua Ducati privati in nona posizione, qualche difficoltà in più per Michel Fabrizio che con la sua Bmw Motorrad Italia partirà 12esimo.

    Domani sul circuito di Misano Adriatico cielo coperto ma non è previsto l’arrivo della pioggia. Questo potrebbe consentire ai big penalizzati oggi dalle condizioni meteo di rifarsi sotto e dare così vita ad un Gran Premio spettacolare. Gara 1 è in programma alle 12:00, tre ore più tardi il via alla seconda manche.

  • Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Sono partiti oggi sul circuito di Phillip Island in Australia i primi veri test pre-stagionali della Superbike che hanno dato il via alla stagione 2012. Il circuito australiano sta ospitando per una tre giorni di prove che dureranno da oggi fino a mercoledi le nuove derivate di serie, quelle che prenderanno parte al prossimo mondiale, in un test svoltosi in forma privata e al quale stanno partecipando solo alcuni dei team e dei piloti impegnati al campionato del mondo.

    Questi test daranno ai piloti la possibilità di provare le nuove moto, che da quest’anno saranno 1200 cc (1198 per la precisione) e che da regolamento peseranno 6 kg in più rispetto alle precedenti. All’appello è presente Carlos Checa, campione del mondo in carica che ha deciso di prolungare il suo rapporto con la squadra che gli ha consentito di coronare questo sogno, il team Ducati Althea Racing, che, pur essendo team satellite, gode dell’appoggio del team ufficiale, che ha deciso da due anni a questa parte di ritirare la propria candidatura al mondiale. Lo spagnolo, che ha già conquistato le prime prove della mattina facendo segnare il miglior tempo, nonostante sia campione in carica sfoggerà anche quest’anno sulla sua carena il numero 7, restando fedele al suo portafortuna. Il pilota Ducati potrà contare sull’aiuto di un’altro campione del mondo, Davide Giugliano, proveniente dalla classe Superstock 1000 e che comporrà un duo tutto italiano conla moto di Borgo Panigale.

    Sarà impegnato al test anche Max Biaggi, sempre in sella alla sua Aprilia RSV4 che proprio da quest’anno ha cambiato parte del suo organigramma per rimpiazzare i membri dello staff partenti lo scorso fine anno. Il campione del mondo 2010 è chiamato a riscattare un’annata abbastanza deludente e non priva di problemi anche fisici che per gran parte della stagione hanno condizionato il suo cammino verso la riconferma al titolo iridato. Al suo fianco ci sarà Eugene Laverty, proveniente da una stagione molto promettente in Yamaha come compagno di Marco Melandri. Come si sa il team giapponese quest’anno non prenderà parte (almeno in forma ufficiale) al campionato del mondo a causa della crisi economica che ha colpito il paese, preferendo cosi concentrare i suoi sforzi solo nel campionato MotoGP.

    Per questi motivi Macio è emigrato in casa BMW nel team ufficiale Motorrad Motorsport. Il pilota ravennate dopo aver fatto benissimo in sella alla R1 al suo primo anno nelle derivate di serie chiudendo in seconda posizione, cerca l’anno della consacrazione e le premesse per migliorare il piazzamento della passata stagione ci sono tutte visto gli ottimi risultati ottenuti nei pre-test invernali. Assieme a lui ci sarà Leon Haslam, che in BMW ha già corso lo scorso anno ed anche lui è pronto al salto di qualità dopo una stagione di alti e bassi che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. I risultati di fine stagione perà hanno dato fiducia al team che si aspetta grandi cose dalla coppia. Tutto confermato anche nel team clienti che sarà composto dal promettente Ayrton Badovini e dal più esperto Michel Fabrizio.

    Squadra completata anche per la Suzuki che schiererà il rientrante John Hopkins, che dovrà dimostrarsi recuperato dopo l’amputazione della seconda e terza falange della mano destra, e Leon Camier, ex compagno di team di Max Biaggi e che ottime cose aveva fatto vedere lo scorso anno in sella alla moto italiana. Completa l’elenco delle moto ufficiali la Kawasaki. La verdona ha confermato anche quest’anno Tom Sykes e Joan Lascorz, mentre per il team clienti ci sarà David Salom, fratello di Luis Salom impegnato nel motomdiale nella classe Moto3, ex125, con il team Pedercini.
    Assente la Honda CBR di Jonny Rea e Hiroshi Aoyama. Il team  ha già fatto comparsa nei test sempre a Phillip Island dal 16 al 18 gennaio, e salterà questi attuali. Per rivederlo in pista bisognerà aspettare i test del 21 febbraio prossimo.

    Doverosa citazione anche per Noriyuki Haga, che dopo una vita passata in Superbike è stato costretto a scendere di categoria perchè non confermato dal team Pata con cui ha corso lo scorso anno. Il team della nota marca di patatine ha deciso di puntare su Lorenzo “Zorro” Zanetti, scaricando di fatto NitroNori che andrà a correre con la Yamaha del team Swan nel campionato BSB.

  • Superbike: Checa fa il bis a Misano

    Superbike: Checa fa il bis a Misano

     

    la gazzetta dello sport
    Carlos Checa dopo la doppietta ottenuta la settimana scorsa a Miller, Gran Premio degli Stati Uniti,conquista anche entrambe le manche del Gran Premio di San Marino, sul circuito Santa Monica di Misano Adriatico. Lo spagnolo con queste due vittorie centra gli otto successi stagionali staccando nella classifica mondiale il rivale più accreditato Max Biaggi, oggi due volte secondo al traguardo.   Gara 1 Dopo una buona partenza il poleman Tom Sykes è riuscito a guidare il gruppetto per un paio di giri, ma il passo della sua Kawasaki sull’asciutto non era all’altezza di quello dei primi, cosi Max Biaggi, una volta superato l’inglese, ha provato la fuga solitaria. Alle sue spalle è rinvenuto Carlos Checa, che, dopo essersi sbarazzato di Leon Haslam, ha atteso il momento giusto per superare l’Aprilia, sfruttando anche un’errore del romano alla Variante del parco. Da li in poi Checa ha fatto gara solitaria tagliando il traguardo impennando la sua Ducati. Alle spalle dei primi due Marco Melandri su Yamaha, più staccato dai primi a circa 16 secondi. Il ravennate, ha preceduto la Kawasaki di Sykes, che vince il duello in volata sul rettilineo finale con l’altra Yamaha di Eugene Laverty. Ottavo posto per Ayrton Badovini, mentre Nori Haga, Leon Haslam e Michel Fabrizio chiudono le rispettive gare con un ritiro. Gara 2 Più movimentata della prima la seconda manche del Gran premio di San Marino. La gara è stata interrotta quando era neanche a dirlo saldamente tra le mani di Carlos Checa a 14 giri dalla fine a causa di una bandiera rossa dopo la caduta di Marco Melandri che ha lasciato un pò dell’olio motore in traiettoria. Il ravennate non è poi riuscito a far ripartire la sua M1 ed ha dovuto cosi abbandonare la corsa. Con la seconda partenza, la gara ha ripreso lo stesso leit motiv di gara 1, con Biaggi a scappare e Checa ad inseguire. Un’altro errore del romano alla curva del Tramonto spalanca la vittoria a 4 giri dalla fine allo spagnolo, che ringrazia il rivale e arriva in solitaria al traguardo. Terza posizione per un battagliero Noriyuchi Haga, che riesce a scavalcare un’ottimo Ayrton Badovini proprio sul rettlineo finale. Il pilota di Biella, alla sua prima stagione in Superbike con la Bmw, si sta ben comportando e potrebbe aspirare ad un ruolo di primo piano nei prossimi Gran Premi. In quinta posizione Leon Haslam precede l’italiano Michel Fabrizio, dolorante dopo la caduta in gara 1. Assente invece la Honda di Johnatan Rea, che dopo la caduta della mattinata ha deciso di non prendere parte alle gare. LE CLASSIFICHE