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  • Asian Cup 2015, parte la caccia al Giappone

    Asian Cup 2015, parte la caccia al Giappone

    Tra una settimana, più precisamente il 9 Gennaio, avrà inizio l’Asian Cup, la massima competizione asiatica per nazionali.

    Particolarità di questa edizione 2015 è la location: le gare infatti si disputeranno in Australia, nazione che geograficamente appartiene all’Oceania ma che calcisticamente da qualche anno fa parte della federazione asiatica.

    Con Australia-Kuwait del prossimo giovedì si apre la caccia a quel titolo attualmente detenuto dal Giappone che nel 2011 in Qatar riuscì ad imporsi in finale per 1-0 (rete di Lee Tadanari) dopo i tempi supplementari proprio contro l’Australia.

    Il Giappone campione nel 2011 | Foto Twitter
    Il Giappone campione nel 2011 | Foto Twitter

    Le 16 squadre, che si sono qualificate alla Asian Cup 2015, saranno divise in 4 gironi da 4 squadre ciascuno. Le gare si giocheranno negli stadi di Brisbane, Canberra, Melbourne, Newcastle e Sidney.

    Veniamo ad una breve analisi dei 4 gironi.

    GIRONE A (Australia, Corea del Sud, Kuwait, Oman)

    Il Girone A comprende due delle possibili favorite al titolo ovvero l’Australia e la Corea del Sud. I Socceroos oltre al fattore campo, possono puntare su un gruppo compatto e ben guidato dal Ct Postecoglou. Il calcio australiano è decisamente in crescita, basti pensare che l’ultima Champions Asiatica è stata vinta dai Sidney Wanderers. Un non arrivo in finale sarebbe da considerarsi un grosso fallimento. L’altra favorita al passaggio del turno, e non solo, è la Corea del Sud che, se pur non stia vivendo il momento migliore della propria storia, è una squadra da prendere con le pinze, calcolando anche il talentuoso Son Heung-Min e dalla presenza sulla panchina del ct tedesco Stielike. Kuwait ed Oman non sembrano poter ambire ad infastidire le due grandi del girone ma non sono nemmeno da considerarsi squadre materasso e potrebbero, se non affrontate con la giusta concentrazione ed il dovuto rispetto, creare qualche grattacapo ad Australia e Corea del Sud.

    GIRONE B (Uzbekistan, Arabia Saudita, Corea del Nord, Cina)

    Il Girone B è sulla carta decisamente equilibrato, a parte l’Uzbekistan, che viene da un ottimo quarto posto nella scorsa edizione, che sembra un gradino superiore alle altre tre, viene difficile poter trovare la seconda squadra candidata al passaggio del turno. L’Arabia Saudita non è nemmeno lontana parente di quella vista brillare negli anni 90, i verdi però hanno una buona intelaiatura proveniente dal Al Hilal che ha ben figurato in Champions asiatica. La Corea del Nord ha dalla sua un buon settore giovanile e potrebbe puntare proprio sulla voglia dei più giovani per cercare di conquistare il pass. Età media bassa anche per la Cina, per questo motivo sembra avere poche possibilità. L’obiettivo della federazione cinese è senza dubbio cercare di far crescere i propri calciatori per poter creare un gruppo vincente per il futuro.

    GIRONE C (Emirati Arabi Uniti, Iran, Qatar, Bahrain)

    Il Girone C è difficile da analizzare, tutte e 4 le squadre hanno la potenzialità di passare alla fase successiva. Gli Emirati Arabi Uniti hanno dimostrato di aver un buon settore giovanile, lo dimostrano la coppa d’Asia U20 vinta e i quarti raggiunti nel mondiale U20, basterà? L’Iran non ha sfigurato al mondiale brasiliano, sfiorando anche l’impresa di fermare l’Argentina sullo 0-0 prima del gioiello di Messi. Un nome da tenere d’occhio per quanto riguarda gli iraniani è certamente Reza Ghoochannejhad. Il Qatar ha dalla sua un enorme disponibilità economica e certamente proveranno a migliorare i quarti ottenuti nella scorsa Coppa d’Asia, giocata in casa. Ultimo ma non certo per importanza c’è il Bahrain che arriva a questa coppa totalmente snobbato ma che nel girone di qualificazione ha dimostrato di avere un’ottima difesa, con la quale tentare l’impresa del passaggio del turno.

    GIRONE D (Giappone, Giordania, Iraq, Palestina)

    Il Girone D ha senza dubbio nel Giappone la favorita numero uno. I Samurai Blue, campioni in carica, vengono da un mondiale decisamente disastroso che ha coinciso con la fine del ciclo di Zaccheroni. Il 4-3-3 di Aguirre non sembra esser stato ancora digerito dai calciatori, tant’è che il tecnico messicano è tornato nelle ultime gare a convocare e schierare i senatori, confidando nel talento di Honda e nei gol di Okazaki. La probabile seconda del girone è senza dubbio la Giordania, squadra ben organizzata e che negli ultimi anni ha dimostrato buon gioco. Poche le speranze dell’Iraq di poter passare il primo turno. La squadra ha un gruppo compatto ma questo non può bastare per puntare ai quarti. Stesso discorso per la Palestina, che però la sua coppa l’ha già vinta ottenendo questa prima storica qualificazione.

  • L’Italvolley lascia Polonia 2014 con una vittoria

    L’Italvolley lascia Polonia 2014 con una vittoria

    Finisce con una vittoria, e tanto amaro in bocca, il campionato del mondo in Polonia per l’Italvolley, battuta l’Australia, che già a Firenze in World League era stata regolata, si torna a casa con l’unico successo ottenuto nella seconda fase del torneo intercontinentale.

    Mauro Berruto, ammesso che ne avrà il tempo, dovrà riflettere su quello che serve alla nazionale di volley maschile per competere con le altre potenze pallavolistiche la sensazione in primo piano è che ci sia da fare un gran lavoro psicologico sui componenti della squadra e che serva soprattutto portare continuità di concentrazione e di rendimento. I valori ci sono, è evidente, e la nostra pallavolo non vive una situazione così drastica da dover gridare all’allarme, tuttavia i colori azzurri non trasmettono la stessa forza che trasmette il campionato di A1.

    Contro l’Australia, Berruto conferma le proprie scelte fatte nelle ultime partite e schiera il sestetto che al momento gli da le maggiori garanzie. L’Italvolley chiude faticando un po’ il primo set poi però nel secondo parziale dimostra di dominare agevolmente l’avversario. Poi nel terzo set ecco che si rivede la discontinuità della Nazionale e l’Australia, che non è certo una titolata pe vincere il mondiale, ne approfitta riaprendo la gara.

    Italia-Australia 3-1 | Foto Twitter
    Italia-Australia 3-1 | Foto Twitter

    Il quarto set si tinge di azzurro, e si colora di tenacia e voglia di chiudere la rassegna con una vittoria, dimostrazione che sicuramente la squadra nel corso del torneo non ha dimostrato in pieno il suo valore. Si è visto un ottimo Jiri Kovar, che continua a sbagliare troppo in servizio ma segna 20 punti e la grande verve da trascinatore di Birarelli che nel momento di difficoltà prende per mano la squadra e la carica al pari del suo coach in panchina.

    L’Italia chiude così al tredicesimo posto con sei sconfitte e tre sole vittorie, molto poco considerando che era partita per Polonia 2014 per giocarsi le sue carte fino in fondo, come capitava i modo continuo nelle grandi manifestazioni dal 2011 in poi tra Olimpiadi ed Europei.

    Per gli appassionati di volley rimane ora da vedere cosa riusciranno a fare le ragazze di Bonitta, impegnate in Italia nel Campionato Mondiale di Volley dal 23 settembre.

    ITALIA-AUSTRALIA 3-1 (25-23 / 25-14 / 21-25 / 25-18)

  • Brasile 2014: sorridono l’Olanda e Croazia

    Brasile 2014: sorridono l’Olanda e Croazia

    A Porto Alegre nella sfida valida per il gruppo B dei Mondiali di Brasile 2014 l’Olanda porta a casa altri tre punti che significano qualificazione quasi al sicuro Ma la banda di Louis Van Gaal soffre e anche tanto contro un’ottima Australia, che però saluta il Mondiale.

    Nei primi minuti la partita è molto bloccata. Una buona Australia ferma l’Olanda senza grosse difficoltà. Al 19′ vantaggio dell’Olanda: Robben si invola verso la porta e di sinistro mette dentro in diagonale. Al 21′ pareggio Australia: Cahill fa un gol bellissimo. cross da lontanissimo per lui che, al volo di sinistro, la mette sotto la traversa. Al 31′ è Bresciano ad avere la palla del vantaggio per i canguri: Leckie inventa ancora sulla destra, mette dentro rasoterra per il tiro di Bresciano che però mette alto. Al 32′ è ancora Australia: punizione dalla tre quarti, palla in mezzo per Martins Indi che sbaglia il fuorigioco e Spiranovic da due passi appoggia al portiere.

    Australia-Olanda

    Al 50′ conclusione di Sneijder che tira da fuori area, Ryan in tuffo mette in corner. Al 53′ mano di Jaanmat in area su cross di Bozanic. l’arbitro fischia il rigore; Jedinak realizza dal dischetto portando l’Australia avanti per 2-1. Al 56′ pareggio dell’Olanda con Van Persie realizza la rete del pareggio grazie a un assist di Debay. Un minuto dopo occasione per Robben che si invola sulla fascia e prova il diagonale ma arriva addosso a Ryan che blocca. Al 66′ occasione Australia con Leckie che commette un erroraccio, Oar gli serve la palla molto bene e l’esterno la gira in porta di petto. Il portiere ringrazia e blocca. Al 67′ arriva al 3-2 l’Olanda con Depay con un tiro da 25 metri del neo entrato, Ryan non perfetto e la palla entra. Al 75′ conclusione di De Jong ma blocca Ryan.

    AUSTRALIA-OLANDA 2-3

    AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Mcgowan, Davidson, Wilkinson, Spiranovic; Jedinak, Mckay; Leckie, Ora (76′ Taggart), Bresciano (52′ Bozanic); Cahill (67′ Halloran)

    OLANDA (5-3-2): Cilessen; Vlaar, De Vrij, Martins (45′ Depay), Blind, Janmaat; De Jong, De Guzman (78′ Wijnaldum), Sneijder; Robben, Van Persie (86′ Lens)

    ARBITRO: Haimoudi (Algeria)

    AMMONITI: 42′ Cahill; 47′ Van Persie;

    All’ Arena da Amazônia, Manaus  nella seconda partita del gruppo A la Croazia non sbaglia: rifila un poker al Camerun con le reti dei compagni al Wolfsburg Olic e Perisic e la doppietta di Mandzukic. Gli africani, in dieci dal 40′ per l’ingenua espulsione di Song, abbandonano il Mondiale con una gara di anticipo.
    La Croazia c’è e risponde presente e rifila il pesante passivo per 4-0 ad un Camerun deludente, rassegnato al ruolo di comparsa nel proprio ostico girone. Serviva un successo della squadra di Kovac: che è scesa in campo consapevole di avere mezzi tecnici superiori a quelli degli avversari e forse ancora con il dente avvelenato in riferimento per il match perso contro il Brasile all’esordio. Quattro gol al Camerun e partita mai in discussione contro una squadra che dura giusto una manciata di minuti e poi si arrende.

    croazia.camerunAl 10′ primo pericolo per il Camerun, lancio di Corluka per Mandzukic che trova la sponda per Olic, ma gli allunga troppo la palla e comunque chiude bene Mbia. Al 11′ vantaggio della Croazia, della destra il pallone di Srna verso Mandzukic il quale viene fermato, sul rimpallo va Perisic di controbalzo, è l’assit per Olic che segna a porta vuota: è 1-0. Al 16′ occasioneper il raddoppio Croazia: altro cross da destra di Srna per Mandzukic ma arriva la chiusura di Mbia che mette in angolo. Un minuto dopo è Olic ad andare vicino al raddoppio: rimpallo in area, la tocca Perisic col basso ventre, poi per poco l’attaccante esterno non riesce a battere per la seconda volta Itandje. Al 37′ è Perisic di testa direttamente da calcio d’angolo il giocatore del Wolfsburg tenta l’inzucccata palla alta. Al 40′ il Camerun resta il 10 per l’espulsione di Song a cusa di un pungo sulla schiena ai danni di Mandzukic.

    Al 48′ minuto raddoppio Croazia: azione personale di Perisic che recupera palla a centrocampo, se la allunga di testa, brucia Nounkeu e in area batte Itandje i uscita. Al 50′ vicino al gol Mandzukic grazie a un bellissimo assist di Sammir, a tu per tu con Itandje prova il tocco sotto ma non trova la porta. Al 61′ 3-0: calcio d’angolo di Pranjic, stacco di Mandzukic e rete. E’ il 73′ quando la Croazia fa poker: proprio il neo entrato Eduardo crea i presupposti per la doppietta di Mandzukic, sinistro respinto da Itandje e tap-in di Mandzukic. Al 81′ splendida giocata di Kovacic, filtrante sulla corsa di Eduardo che rientra e prova il sinistro, murato, sulla ribattuta Srna vede respinto il suo tiro.Al 88′ Rakitic fallisce il 5-0: lancio lungo per Rebic che evita il suo marcatore e la passa davanti alla porta al compagno neo-acquisto del Barcellona che prova il pallonetto ma Itandje ma la spedisce di poco fuori.Al 89′ occasione Camerun: Assou-Ekotto crossa col sinistro verso Webò che va di testa ma grandissima parata di Pletikosa che dice no al primo gol nel torneo del Camerun.

    CAMERUN-CROAZIA  0-4

    CAMERUN (4-3-3): Itandje; Mbia, N’koulou, Chedjou( 46′ Nounkeu), Assou-ekotto; Song, Enoh, Matip; Moukandjo, Aboubakar(70’Webo), Choupo-Moting (75′ Salli)
    CROAZIA ( 4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Lovren, Corluka, Pranjic; Modric, Rakitic; Perisic(78′ rebic), Sammir(71′ Kovacic), Olic(69’Eduardo); Mandzukic
    ARBITRO: Proenca (Portogallo)
    MARCATORI: 11’Olic; 48′ Perisic; 61′ e 73′ Mandzukic
    AMMONITO: Eduardo
    ESPULSI: Song

  • Alex Del Piero lascia il Sydney e l’Australia

    Alex Del Piero lascia il Sydney e l’Australia

    “Ciao Australia” inizia così il post sul proprio sito ufficiale, attraverso il quale Alessandro del Piero ha voluto comunicare la conclusione della sua avventura con la maglia del Sydney.

    Una lunga lettera nella quale Del Piero dà un arrivederci all’Australia, comunica che la scelta è stata fatta con tristezza ma vuole ringraziare tutti coloro che gli sono stati a fianco in questi due anni.

    Ho imparato a conoscere un Paese incredibile e anche se ho vissuto dall’altra parte del mondo, mi sono sentito “a casa” fin dal primo giorno. Non posso che essere grato a tutti, a partire dai tifosi – non solo quelli del Sydney – che in qualunque città mi hanno tributato emozionanti dimostrazioni di affetto e stima.

    Pinturicchio gioca in Australia da due anni, dopo la lunga parentesi di  19 stagioni disputate in Italia con la maglia della Juventus, con la maglia degli Skyblues ha  disputato 48 partite realizzando 24 gol con la beffa dei Playoff persi al termine della prima stagione ma con la soddisfazione di averli raggiunti in quella appena conclusa se pur con l’amarezza di un eliminazione al primo turno.

    Per me però è arrivato il momento di cambiare, consapevole di aver dato tanto e di aver ricevuto altrettanto. Adesso mi prenderò un po’ di tempo per valutare le opportunità che si stanno prospettando per il mio futuro.

    Alessandro Del Piero
    Alessandro Del Piero

    Un addio al calcio australiano ma non un addio al calcio perché Del Piero, che compirà 40 anni a novembre pare tutto fuorché intenzionato ad appendere le scarpette da gioco al chiodo.

    Spuntano diverse ipotesi per il suo futuro: il Giappone terra che l’ex numero dieci bianconero non ha mai nascosto di amare, con la J-League che sarebbe pronta ad accoglierlo, da non sottovalutare nemmeno la possibilità di un trasferimento negli Stati Uniti, si parla dell’interesse dei Dc United di Washington, squadra che vede tra i proprietari anche l’attuale presidente dell’Inter, l’indonesiano Erick Thohir. Anche la pista degli Emirati Arabi è sempre aperta mentre pare decisamente improbabile un ritorno in Italia di Del Piero che ha un legame affettivo troppo grande con la Juventus da poter pensare di vestire un’altra maglia.

    Dunque Del Piero saluta l’Australia ma la sua voglia di calcio ben presto lo porterà ad affrontare una nuova esperienza.

     

     

  • Del Piero vince, Sydney sogna i play off

    Del Piero vince, Sydney sogna i play off

    Le voci sul futuro di Alessandro Del Piero lontano dall’Australia per la prossima stagione sembrano aver fatto bene al numero dieci degli Sky Blues ed anche al Sydney Fc che hanno conquistato la quinta vittoria in casa contro l’Adelaide United nella ventunesima giornata di campionato. Un successo importante che dà ossigeno alla formazione di Del Piero che agguanta al momento il quinto posto in classifica con 27 punti, con tre punti in più del Melbourne Heart che si trova al settimo posto: da ricordare che nella A-League australiana accedono ai play-off le prime sei squadre in classifica. Alessandro Del Piero ha giocato per novanta minuti ed ha dato prova di un’ottima prestazione, rendendosi pericoloso sui calci di punizione e colpendo un palo su tiro da fermo quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0. Ma non solo, Alessandro Del Piero ha dato il suo contributo entrando nelle occasioni da gol del Sydney, realizzate da Antonis al 49′ e al 67′ Powell sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Del Piero, prima della rete “della bandiera” del 78′ firmata da Juric dell’Adelaide.

    Del Piero vince, Sydney verso play off | © Mark Kolbe/ Getty Images Sport
    Del Piero vince, Sydney verso play off | © Mark Kolbe/
    Getty Images Sport

    La formazione degli Sky Blues ora spera realmente nella qualificazione ai play-off e, in vista della fase finale di stagione, sta pensando ad operare alcuni rinforzi in organico per colmare qualche lacuna, soprattutto difensiva, evidenziata nella prima parte di stagione.

    In tal senso, è stato ufficializzato l’acquisto di Lucas Neill, il capitano della nazionale australiana, un giocatore-simbolo del calcio della terra dei canguri che certamente rafforzerà l’organico di mister Frank Farina anche in termini di maggiore esperienza e di sicurezza difensiva, tenendo ben fermo l’obiettivo play-off come lo stesso tecnico ha sottolineato.

    Sarà anche una coincidenza, ma da quando si è iniziato a parlare del malumore di Del Piero per gli scarsi risultati della squadra, è iniziato un filotto positivo che, se dovesse continuare, potrebbe rappresentare la base per poter sognare di raggiungere un traguardo importante, all’altezza della sua fame di vittoria mai sazia. E, intanto, dall’Italia c’è chi sogna di poter raggiungerlo in Australia, come Nicola Legrottaglie, difensore del Catania ed ex Juventus che proprio nei giorni scorsi ha dichiarato di essere affascinato dall’ipotesi australiana nel caso in cui il club etneo non formuli una proposta di rinnovo contrattuale congrua alle sue esigenze.

  • Beckham lascia i Galaxy: nel futuro l’Australia di Del Piero?

    Beckham lascia i Galaxy: nel futuro l’Australia di Del Piero?

    Non è ancora chiaro se abbia deciso di appendere gli scarpini al chiodo ma, per ora, David Beckham dirà addio ai Los Angeles Galaxy, dove ha militato per ben sei stagioni, compiendo un passo importante nella direzione di rendere il soccer uno sport più popolare negli States. Lo ha annunciato lo stesso Spice-Boy tramite il sito ufficiale del club, affermando che la finale della Mis Cup contro la Huston Dynamo, match in programma il prossimo 1 Dicembre, sarà l’ultimo atto della sua esperienza a Los Angeles.

    In tal senso, il club ha voluto tributargli un saluto ed un sentito ringraziamento per le stagioni trascorse fianco al fianco, in cui Beckham ha fornito un essenziale contributo per ottenere ben tre vittorie nella Major League Soccer: “per noi è stato un grande privilegio ed onore averlo in squadra, David ha portato il nostro sport ad un altro livello”. Un “altro livello” che può essere sintetizzato da due fattori in particolare: prima del 2007 – anno di approdo di Beckham negli States – la maggior parte delle squadre del principale campionato Usa non possedeva un proprio impianto e giocava in stadi “prestati” da altri sport. Ora, invece, non è più così e, di conseguenza, si è registrato anche una forte incremento della presenza di pubblico negli stadi anche se, ovviamente, si è ancora lontani dai numeri record di altri sport quali il baseball.

    Beckham dice addio ai Galaxy
    Beckham dice addio ai Galaxy | ©Kevork Djansezian/Getty Images

    Ma, dal comunicato che lo stesso Beckham ha rilasciato non è possibile desumere con certezza cosa lo attenderà nell’immediato futuro: leggendo letteralmente le sue parole “ho voluto provare un’ultima sfida prima della fine della mia carriera da giocatore” sembrerebbe un addio al calcio giocato ma, stando a quanto trapela sempre più insistentemente, pare anche possibile un suo approdo  dall’altra parte dell’Oceano Pacifico, in Australia, raggiungendo nell’A-League Alessandro Del Piero. La fonte dell’indiscrezione è proprio un comunicato della Federazione Australiana che in comunicato ha ammesso un contatto con un agente di Beckham, precisando però che la “trattativa è ancora nelle fasi preliminari”. Potrebbe trattarsi di un’esperienza part-time, ossia non per un intero campionato ma per uno scampolo di match – pare dieci gare di “prova” – per poi valutare cosa fare nella prossima stagione.

    Ma, dopo la “fuga di notizie”, l’entourage del giocatore ha voluto smentire l’ipotesi di un trasferimento Australiano, forse anche per preservare il calciatore da domande insistenti della stampa in tal senso e lasciarlo sereno per preparare i play off della Major Soccer League con i Galaxy: dopo il primo dicembre, però, potrebbero esservi importanti sviluppi.

    Su quest’ultimo aspetto, però, è chiaro che dovrà esservi prima il benestare della consorte Victoria Adams che, nella dimensione californiana sembra trovarsi perfettamente fra feste mondane e frequentazioni Hollywoodiane. Tuttavia, se dovesse arrivare un’offerta allettante sia dal punto di vista economico che professionale, all’età di 37 anni, David Beckham potrebbe valutare di intraprendere una nuova esperienza in una differente realtà calcistica, provando – proprio insieme a grandi campioni come Alessandro Del Piero e l’ex compagno di nazionale inglese Emile Heskey  – a rafforzare anche in Australia la popolarità del calcio e lanciare l’immagine dell’ A-League. 

  • Alessandro Del Piero primo allenamento con il Sydney

    Alessandro Del Piero primo allenamento con il Sydney

    Dalle parole ai fatti, ossia al campo: dopo la presentazione alla stampa ed al pubblico Australiano per Alex Del Piero è ora di ritornare ad indossare gli scarpini e la tenuta da allenamento, per preparare la nuova stagione in A-League, in vista della prima di campionato in programma sabato 6 Ottobre in Nuova Zelanda contro il Wellington. Il primo allenamento di Alessandro Del Piero con la nuova squadra si è svolto, così, in una mattinata soleggiata, che ha reso ancor più allegra l’atmosfera attorno al Sydney Fc.

    L’impatto con il gruppo, agli ordini del tecnico inglese Ian Croock, pare sia stato assolutamente positivo per l’ex bianconero, anche a giudicare dall’atmosfera rilassata che trapela dalle foto che lo ritraggono insieme al gruppo: stretching, corsa e qualche esercizio con il pallone, ma soprattutto sorrisi e strette di mano, a testimoniare che l’ “approccio umano” di Alex con i nuovi “mates” è stato felice. In tal senso, il tecnico Ian Crook ha già espresso grande soddisfazione dopo il primo allenamento del suo nuovo numero dieci, sottolineando che “ha già impressionato in allenamento con ottimi tocchi di palla”, mostrando grande professionalità fin dal primo giorno, rimanendo al campo di allenamento per tutta la durata della seduta, nonostante per lui fosse in programma una sessione ridotta e precisando che quando avrà definitivamente smaltito il fuso orario andrà ancora meglio.

    Nonostante la presenza di una “star” d’eccezione, però, secondo Ian Crook gli equilibri di gruppo devono conservare la priorità e, dunque, nonostante qualche giorno fa il capitano Mc Flynn avesse offerto, molto gentilmente, la sua fascia ad Alex, non vi saranno cambiamenti in tal senso: Alessandro Del Piero non sarà il capitano del Sydney Fc, anche se dovrà mettere in campo tutta la sua esperienza al servizio del collettivo, perchè “lui è uno dei 22, nonostante sia uno speciale”.

  • Alessandro Del Piero si presenta, a Sidney per vincere

    Alessandro Del Piero si presenta, a Sidney per vincere

    Dopo il momento degli annunci, dei saluti, delle foto in aeroporto con tanto di valigie, dopo il lungo viaggio intercontinentale da Torino a Sidney, per Alessandro Del Piero è finalmente giunto il momento di tuffarsi nell’avventura Australiana, che ha scelto e voluto fortemente, nonostante abbia implicato una scelta di rottura con il suo passato, portandolo a 24 ore di distanza dall’Italia e dalla sua “dimensione” abituale. Se però, come spesso si suol dire “chi ben inizia è a metà dell’opera” la sua permanenza a Sidney non potrà che essere positiva, almeno a giudicare dal grandissimo entusiasmo con  cui è stato accolto al suo arrivo in aeroporto, con una folla festante a scandire cori in sui onore, acclamandolo già come un idolo ed indossando le magliette con stampato il suo nome.

    Alessandro Del Piero si presenta a Sidney | © Mark Metcalfe/Getty Images

    Un tale entusiasmo non poteva di certo lasciarlo indifferente ed, infatti, il neo numero 10 (e probabilmente anche neo capitano, ndr) del Sidney Fc ha sentito il bisogno di ringraziare pubblicamente tutti coloro che in questi giorni tanto intensi hanno manifestato nei suoi confronti tanto affetto e calore, anche solo con le parole, anche perchè – come lui stesso ha sottolineato – “la passione è importante per me ed io mi sono appassionato a questo progetto”. 

    Dalla sala stampa della sua nuova casa (provvisoria), l‘Hotel Star City di Sidney, le parole di Alex risuonano come ulteriore “benzina” per alimentare l’entusiasmo nei suoi confronti, che vorrebbe fosse una costante in quella che lo stesso Pinturicchio ha definito come una “sfida unica”, di cui vorrà essere vero protagonista per aggiungere altre pagine alla sua già gloriosa carriera, con la volontà di esprimersi al meglio nel suo “habitat” naturale, ossia il terreno di gioco. Per questo motivo, dopo le presentazioni di rito, Alex inizierà ben presto anche la sua avventura in campo, agli ordini del mister Ian Crook, aggregandosi al Sidney Fc che ha già avviato la preparazione in vista dell’esordio in campionato il prossimo sabato 6 Ottobre, in  Nuova Zelanda contro il Wellington: tuttavia, la preparazione atletica di Alex in vista dell’imminente esordio in A-League pare essere già “a buon punto”, grazie alle intense sedute svolte con il suo personal trainer già dal mese di Luglio.

    Ma, ancor prima di vederlo all’opera, la stampa australiana (non solo sportiva) ha voluto accoglierlo come una vera star, dedicandogli titoli roboanti, che esprimono all’unisono come – grazie al suo arrivo – “il calcio australiano non sarà più lo stesso”, sottolineando che sarà l’intero movimento calcistico a trarne beneficio, acquistando popolarità in un Paese che, tradizionalmente, predilige la “palla ovale”, ossia il rugby, ed il cricket.

    Alessandro Del Piero, però, ritiene che “potenzialmente ogni persona che conosco è un tifoso di calcio” e, dunque, per indurre la gente ad innamorarsi di questo sport sarà necessario far leva anche sulla presenza dei tantissimi immigrati italiani, inglesi, greci e slavi che potranno essere i primi “ricettori” della passione calcistica. Tutto ciò, naturalmente, dovrà essere “coltivato” e amplificato con i risultati e le vittorie, ed è per questo che Alex, fin dalla sua presentazione, ha voluto sottolineare l’importanza della mentalità vincente, accennando al suo Dna juventino, precisando che il suo obiettivo è quello di vincere anche con la sua nuova squadra.

    In tal senso, la frase finale del messaggio apparso sul suo sito ufficiale, non può che risuonare come una vera e propria promessa: “Sono sicuro che ci divertiremo ancora molto insieme”.

  • Alessandro Del Piero mania, Sidney già ai suoi piedi

    Alessandro Del Piero mania, Sidney già ai suoi piedi

    Non era difficile da prevedere ed, infatti, le aspettative si sono ben presto trasformate in realtà: a Sidney è già impazzata la “Alessandro Del Piero-mania“, un febbrile entusiasmo per l’approdo dell’ex numero dieci della Juventus nella “terra dei canguri”, nonostante Alex non abbia ancora fisicamente calcato il suolo Australiano.

    Il grande giorno del suo arrivo è, comunque, vicinissimo, ed è stato anche anticipato rispetto a quanto previsto inizialmente: la partenza è fissata per la giornata odierna, con famiglia al completo al seguito, e dopo una sosta prevista a Singapore per concedere un po’ di riposo dal viaggio transcontinentale alla moglie Sonia ed ai piccoli Tobias, Dorotea e Sasha, dovrebbe giungere a destinazione nella giornata di domenica, per la felicità del suo nuovo allenatore Ian Croock, che ha commentato: “Non vediamo l’ora di accoglierlo in squadra, sta arrivando un po’ prima di quanto pensavamo, il che è un bene”.

    Alessandro Del Piero | © SALVATORE GIGLIO/AFP/GettyImages

    Jet-Lag permettendo, già dalla giornata di lunedì sarà a disposizione del Sidney per calarsi nella nuova avventura in veste calcistica, tornando a calcare il manto erboso, tornando ad allenarsi, correre, calciare, proprio come piace a lui, per dimostrare di essere ancora decisivo, come sempre: l’esordio stagionale è previsto per il prossimo 6 Ottobre, alla prima del campionato “A-League” contro il Wellington, in Nuova Zelanda, mentre il “battesimo casalingo” di Alex è previsto per la seconda giornata, in calendario il 13 Ottobre contro il Newcastle Jets. In quell’occasione, il club giocherà regolarmente nel proprio stadio, l’Allianz Stadium, dotato di una capienza di circa 45 mila posti, mentre per il successivo match casalingo, quello del 28 Ottobre, contro il Perth Glory si sta già pensando ad un’accoglienza speciale per Pinturicchio, chiedendo di “traslocare” in uno stadio più grande, l’Anz Stadium, con una capienza di 83500 posti, per concedere al pubblico australiano di soddisfare la sua curiosità ed il suo entusiasmo.

    Ancor prima del suo arrivo, dunque, è già facile prevedere quanto calore ci sarà ad accoglierlo, sia da parte del pubblico che all’interno dello spogliatoio, così come ha precisato lo stesso Tony Pignata, l’amministratore delegato del Sidney. Un segnale inequivocabile in tale direzione viene dall’attuale capitano del Sidney, Terry Mc Flynn, che già da qualche giorno ha annunciato di essere ben disposto a cedere la sua fascia da capitano ad Alex, affinchè diventi realmente il nuovo uomo squadra del Sidney, sia in campo che fuori.

    Inoltre, pare che i calciatori del Sidney siano già in fermento per poter invitare Alex e famiglia a cena, mostrando loro un lato nuovo ed inedito rispetto alla dimensione calcistica italiana, in cui le pressioni e le tensioni spesso offuscano il lato umano e la possibilità di coltivare lo spirito di gruppo anche nei momenti liberi dagli impegni di gioco. Con tutta probabilità, nonostante la sua proverbiale riservatezza, Alex non potrà che gradire una tale accoglienza, godendo di questi aspetti di novità che gli permetteranno di apprezzare fin da subito quei diversi e sani valori sportivi che contraddistinguono l’Australia, proprio quei valori che sono stati alla base della sua scelta di intraprendere questa avventura, e della sua voglia di calarsi nella realtà in un Paese tutto da scoprire.

  • I roster, i gironi e il calendario delle Olimpiadi di basket

    I roster, i gironi e il calendario delle Olimpiadi di basket

    Mancano solo 4 giorni al via delle Olimpiadi di basket che assegnerà la medaglia d’oro ed il titolo di campione olimpico ad una delle 12 squadre qualificate per i Giochi di Londra. Le squadre partecipanti saranno divise in 2 gruppi da 6. Ogni squadra giocherà contro tutte le squadre del proprio girone e riceverà 2 punti per ogni vittoria ottenuta e 1 per ogni sconfitta.

    Le migliori 4 squadre di ogni girone avanzeranno alla fase ad eliminazione diretta fino alle semifinali e finale che assegneranno le medaglie in palio. Nel caso di parità al termine dei tempi regolamentari, verranno giocati tempi supplementari da 5 minuti fin quando ovviamente una squadra non prevarrà sull’altra. Il ruolo di team favorito per il successo finale va agli Stati Uniti che si presentano con una roster pieno zeppo di campioni. Spagna in seconda fila.

    Williams e James © David Ramos/Getty Images

    Questo è il calendario completo delle Olimpiadi di basket. A seguire i roster ufficiali delle squadre.

    CALENDARIO

    GRUPPO A
    USA
    ARGENTINA
    FRANCIA
    TUNISIA
    NIGERIA
    LITUANIA

    PARTITE GRUPPO A (ora italiana)
    29 LUGLIO
    ore 10.00 NIGERIA-TUNISIA
    ore 15.30 USA-FRANCIA
    ore 23.15 ARGENTINA-LITUANIA

    31 LUGLIO
    ore 15.30 LITUANIA-NIGERIA
    ore 21.00 FRANCIA-ARGENTINA
    ore 23.15 USA-TUNISIA

    02 AGOSTO
    ore 10.00 FRANCIA-LITUANIA
    ore 15.30 ARGENTINA-TUNISIA
    ore 23.15 USA-NIGERIA

    04 AGOSTO
    ore 10.00 TUNISIA-FRANCIA
    ore 15.30 LITUANIA-USA
    ore 23.15 NIGERIA-ARGENTINA

    06 AGOSTO
    ore 12.15 TUNISIA-LITUANIA
    ore 15.30 FRANCIA-NIGERIA
    ore 23.15 ARGENTINA-USA

    GRUPPO B
    SPAGNA
    AUSTRALIA
    BRASILE
    CINA
    GRAN BRETAGNA
    RUSSIA

    PARTITE GRUPPO B (ora italiana)
    29 LUGLIO
    ore 12.15 BRASILE-AUSTRALIA
    ore 17.45 SPAGNA-CINA
    ore 21.00 RUSSIA-GRAN BRETAGNA

    31 LUGLIO
    ore 10.00 CINA-RUSSIA
    ore 12.15 AUSTRALIA-SPAGNA
    ore 17.45 BRASILE-GRAN BRETAGNA

    02 AGOSTO
    ore 12.15 AUSTRALIA-CINA
    ore 17.45 BRASILE-RUSSIA
    ore 21.00 SPAGNA-GRAN BRETAGNA

    04 AGOSTO
    ore 12.15 RUSSIA-SPAGNA
    ore 17.45 CINA-BRASILE
    ore 21.00 GRAN BRETAGNA-AUSTRALIA

    06 AGOSTO
    ore 10.00 AUSTRALIA-RUSSIA
    ore 17.15 GRAN BRETAGNA-CINA
    ore 17.45 BRASILE-SPAGNA

    QUARTI DI FINALE (ora italiana)
    08 AGOSTO
    ore 15.00 B2 vs A3 = C1
    ore 17.15 A1 vs B4 = C2
    ore 21.00 A2 vs B3 = C3
    ore 23.15 B1 vs A4 = C4

    SEMIFINALI (ora italiana)
    10 AGOSTO
    ore 18.00 C1 vs C2
    ore 22.00 C3 vs C4

    FINALE BRONZO (ora italiana)
    12 AGOSTO ORE 12.00
    PERDENTI SEMIFINALI

    FINALE (ora italiana)
    12 AGOSTO ORE 16.00

    ROSTER DELLE SQUADRE

    ARGENTINA
    SCOLA Luis, GINOBILI Manu, MATA Marcos, GUTIERREZ Leo, PRIGIONI Pablo, GUTIERREZ Juan, DELFINO Carlos, CAMPAZZO Facundo, LEIVA Martin, NOCIONI Andres, JASEN Hernan, KAMMERICHS Federico

    FRANCIA
    SERAPHIN Kevin, BATUM Nicolas, CAUSEUR Fabien, DIAWARA Yakhouba, TRAORE Ali, PARKER Tony, BOKOLO Yannick, PIETRUS Florent, de COLO Nando, DIAW Boris, TURIAF Ronny, GELABALE Mickael

    TUNISIA
    SLIMANE Radhouane, LAGHNEJ Marouan, MAGHREBI Amine, EL MABROUK Mourad, KECHRID Marouan, HADIDANE Mohamed, MAOUA Atef, GHAYAZA Mokhtar, BEN ROMDHANE Makram, RZIG Amine, HAFSI Mehdi, MEJRI Salah

    U.S.A.
    CHANDLER Tyson, DURANT Kevin, JAMES Lebron, WESTBROOK Russell, WILLIAMS Deron, IGUODALA Andre, BRYANT Kobe, LOVE Kevin, HARDEN James, PAUL Chris, DAVIS Anthony,  ANTHONY Carmelo

    NIGERIA
    UGBOAJA Ejike, OBASOHAN Derrick, ARCHIBONG Koko, ORUCHE Richard, OYEDEJI Olumide, DIOGU Ike, IBEKWE Ekene, DAGUNDURO Ade, OGUCHI Chamberlain, AMINU Abdul, AMINU Al-Farouq, SKINN Anthony

    LITUANIA
    KAUKENAS Rimantas, KALNIETIS Mantas, MACIULIS Jonas, POCIUS Martynas, DELININKAITIS Tomas, SONGAILA Darius, DULKYS Deividas, KLEIZA Linas, JANKUNAS Paulius, JASIKEVICIUS Sarunas, VALANCIUNAS Jonas, JAVTOKAS Robertas

    AUSTRALIA
    CRAWFORD Peter, MILLS Patrick, GIBSON Adam, INGLES Joe, NEWLEY Brad, DELLAVEDOVA Matt, BARLOW David, WORTHINGTON Mark, BAYNES Aron, ANDERSEN David, NIELSEN Matt, MARIC Aleks

    BRASILE
    MACHADO Marcel, NETO Raul, TORRES Caio, TAYLOR Larry, GARCIA Alex, HUERTAS Marcelinho, BARBOSA Leandrinho, VAREJAO Anderson, GIOVANNONI Guilherme, HILARIO Nene, VIEIRA SOUSA Marquinhos, SPLITTER Tiago

    CINA
    DING Jinhui, LIU Wei, YI Li, WANG Shipeng, ZHU Fangyu, SUN Yue, ZHANG Zhaoxu, YI Jianlian, GUO Ailun, CHEN Jianghua, WANG Zhizhi, ZHOU Peng

    SPAGNA
    GASOL Pau, FERNANDEZ FARRES Rudy, RODRIGUEZ Sergio, NAVARRO Juan-Carlos, CALDERON Jose, REYES Felipe, CLAVER Victor, SAN EMETERIO Fernando, LLULL Sergio, GASOL Marc, IBAKA NGOBILA Serge, SADA Victor

    GRAN BRETAGNA
    ACHARA Kieron, LAWRENCE Andrew, LENZLY Mike, MENSAH-BONSU Pops, SULLIVAN Drew, DENG Luol, ARCHIBALD Robert, FREELAND Joel, REINKING Nate, CLARK Dan, JOHNSON Kyle, BOATENG Eric

    RUSSIA
    SHVED Alexey, MOZGOV Timofey, KARASEV Sergey, FRIDZON Vitaliy, KAUN Alexander, KHRYAPA Victor, ANTONOV Semen, MONYA Sergey, KHVOSTOV Dmitry, PONKRASHOV Anton, KIRILENKO Andrey, VORONOV Evgeny