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  • Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Dalla delusione tremenda di un eliminazione alla gioia di una qualificazione quasi insperata agli ottavi di Russia 2018, tutto questo grazie al gol di Marcos Rojo al minuto 86° di Nigeria-Argentina.

    Nella serata in cui Messi è tornato al gol, è servito il colpo del difensore che ha riportato in vantaggio la squadra di Sampaoli con una conclusione al volo da centro area, riportando avanti i suoi dopo il momentaneo pareggio siglato da Moses dal dischetto.

    In caso di contemporaneo successo dell’Islanda la vittoria Argentina non sarebbe servita a molto. La squadra nordica però non è riuscita a trovare il vantaggio nel primo tempo ed anzi ad inizio ripresa è andata sotto per la rete di Badelj, nel finale il rigore segnato da Sigurdsson aveva riaperto una piccola porta verso gli ottavi, Perisic al 90° però l’ha richiusa siglando il gol del definitivo 2-1 per la Croazia.

    Nessuna sorpresa nelle gare del pomeriggio, Danimarca e Francia hanno messo in scena un noioso 0-0, il primo del torneo, che le ha qualificate entrambe agli ottavi di finale. Nell’altra gara, un coriaceo Perù ha cancellato ogni speranza di qualificazione dell’Australia battendo 2-0 i Socceroos.

    Francia-Argentina e Croazia-Danimarca saranno quindi gli scontri agli ottavi di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo C di Russia 2018, partendo da Australia-Perù.

    La partita inizia con ritmi blandi con gli australiani a cercare di tenere il pallino del gioco ma al 18° è il Perù a passare in vantaggio con un gran conclusione al volo di Carrillo su assist di Guerrero. Al 27° grande giocata per Rogic che arriva al tiro ma trova pronto Gallese alla risposta. L’Australia continua a spingere ma la difesa sudamericana riesce a cavarsela.

    Ci si attende un’Australia all’attacco ed invece al 49° arriva il raddoppio del Perù con la girata vincente a centro area del capitano Guerrero. Van Marwijk inserisce l’eterno Cahill ed il giovanissimo Arzani ma il Perù si chiude bene. Non accade molto altro, il Perù controlla agevolmente e porta a casa il primo successo del proprio torneo, con qualche rimpianto per le prime due gare. Delusione per l’Australia che oltre ad aver perso la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018, chiude ultima nel Gruppo C.

     

    AUSTRALIA – PERU’ 0-2 (18° Carrillo, 49° Guerrero)

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Mooy, Jedinak; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (58° Arzani); Juric (53° Cahill).

    Allenatore: van Marwijk.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Santamaria, Trauco; Tapia (63° Hurtado), Yotun (46° Aquino); Carrillo (79° Cartagena), Cueva, Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Jedinak (A), Yotun (P), Arzani (A), Rogic (A), Hurtado (P), Milligan (A).

     

    Veniamo ora all’altra gara del Gruppo C ovvero Danimarca-Francia. 

    La partita deve farla la Danimarca ed infatti nei primi 10 minuti si vede un Braithwaite imperversare in mezzo alla difesa transalpina. La notizia del vantaggio del Perù rende, se possibile, i ritmi ancora più bassi. Il comando del gioco lo prende la Francia ma sempre senza creare occasioni. Si va al riposo sullo 0-0.

    Al rientro in campo arriva la notizia del raddoppio peruviano che rasserena totalmente la Danimarca. Se nel primo tempo qualche potenziale occasione si era vista, nella ripresa si assiste veramente a poco almeno sino al 70° quando Fekir, appena entrato, lascia partire un tiro che finisce di poco fuori. L’unico a provarci è sempre Fekir che al 82° costringe Schmeichel alla parata. Finisce così, arriva il primo 0-0 del torneo che permette alla Francia di vincere il Gruppo C e di qualificarsi agli ottavi insieme alla Danimarca.

     

    DANIMARCA – FRANCIA 0-0

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney (92° Lerager), M.Jorgensen, Eriksen; Sisto (59° Fischer), Cornelius (75° Dolberg), Braithwaite.

    Allenatore: Hareide.

    Francia (4-2-3-1): Mandanda; Sidibé, Varane, Kimpembe, Hernandez (50° Mendy); Kanté, Nzonzi; Dembelé (78° Mbappé), Griezmann (69° Fekir), Lemar; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: M.Jorgensen (D).

     

    Passiamo adesso al Gruppo D, partendo dalla delicatissima sfida tra Nigeria ed Argentina.

    La tensione non aiuta l’Argentina all’inizio tant’è che si fa preferire la Nigeria. Al 14° palla geniale di Banega per Messi che controlla di coscia e poi lascia partire il destro vincente che non lascia scampo a Uzoho. Il gol scioglie gli argentini che approfittano di una non reazione della Nigeria e vanno vicini al raddoppio con l’inserimento di Higuain, bravo Uzoho in uscita bassa. Al 34° gran punizione di Messi ma il portiere nigeriano la sfiora quanto basta per metterla sul palo. La Nigeria prova a creare qualcosa ma la difesa argentina tiene. Si va al riposo sul 1-0 per Messi e compagni.

    Si riparte con un’emozione, al 50° Mascherano trattiene Balogun, per Cakir è rigore, dopo molte proteste argentine Moses si presenta dal dischetto e realizza il pareggio. Il gol dà convinzione alla Nigeria e crea confusione nell’Argentina. L’albiceleste prova il forcing ma le super aquile in contropiede sanno far paura. Al 76° spavento per l’Argentina, Musa crossa verso Ighalo, Rojo tocca con il braccio, Ighalo va comunque al tiro ma calcia fuori Cakir però ha dei dubbi e va a verificare al VAR, alla fine decide di non assegnare il rigore. Al 80° grande occasione per Higuain ma il Pipita calcia alto da buona posizione. Al 84° gran punizione di Etebo ma la palla finisce sull’esterno della rete. Al 86° Rojo si fa trovare pronto con il perfetto inserimento e colpisce al volo per il nuovo vantaggio argentino. La sofferenza dura sino al 95° ma l’Argentina resiste e può festeggiare il passaggio agli ottavi di Russia 2018.

     

     

    NIGERIA – ARGENTINA 1-2 (14° Messi (A), 51° rig.Moses (N), 86° Rojo (A))

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Balogun, Ekong, Omeruo (90° Iwobi); Moses, Etebo, Obi Mikel, Ndidi, Idowu; Musa (92° Simy), Iehanacho (46° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Argentina (4-4-2): Armani; Mercado, Otamendi, Rojo, Tagliafico (80° Aguero); Perez (61° Pavon), Mascherano, Banega, Di Maria (72° Meza); Messi, Higuain.

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Balogun (N), Mascherano (A), Banega (A), Obi Mikel (N), Messi (A).

     

    Concludiamo con l’altra sfida del Gruppo D di Russia 2018, Islanda-Croazia.

    La partenza della gara è su ritmi soft, non si segnalano grandi occasioni. I minuti scorrono ed arriva la notizia del gol di Messi, l’Islanda si trova fuori dal mondiale e quindi comincia a fare la gara. Le occasioni vere e proprie arrivano nel finale, al 40° una gran conclusione di Finnbogason lambisce il palo e finisce sul fondo. Nel primo minuto di recupero Bjarnason è lesto a lanciarsi sulla corta respinta di pugno del portiere Kalinic ma la sua conclusione viene respinta, con i piedi, proprio dal portiere croato. Passa un minuto e Kalinic è nuovamente protagonista, questa volta su conclusione di Gunnarson, palla deviata in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e nel momento in cui arriva la notizia del pareggio della Nigeria, arriva il vantaggio della Croazia con Badelj che in mezzo al’area colpisce al volo la palla che rimbalza sul terreno e s’insacca. La reazione islandese è immediata e prima Ingason vede il suo colpo di testa salvato da Kalinic in corner e subito dopo ancora Ingason ma stavolta è la traversa a dirgli no. Al 73° Bjarnason spreca su una disattenzione della Croazia. Al 76° però l’Islanda trova il pareggio, fallo di mano di Lovren, Lahoz non ha dubbi è rigore, G.Sigurdsson trasforma. Al 90° Perisic si presenta in area e con la conclusione batte il portiere islandese per il gol che chiude la gara.

     

    ISLANDA – CROAZIA 1-2 (53° Badelj (C), 76° rig. G.Sigurdsson (I), 90° Perisic (C))

    Islanda (4-2-3-1): Halldorsson; Saevarsson, Ingason, R.Sigurdsson (70° Sigurdarson), Magnusson; Gunnarsson, Halfredsson; Gudmundsson, G.Sigurdsson, Bjarnason (94° Traustason); Finnbogason (85° A.Gudmundsson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Croazia (4-2-3-1): L.Kalinic; Jedvaj, Corluka, Caleta-Car, Pivaric; Modric (65° Bradaric), Badelj; Pjaca (70° Lovren), Kovacic (81° Rakitic), Perisic; Kramaric.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Pjaca (C), Halfredsson (I), Finnbogason (I), Jedvaj (C), Saevarsson (I).

  • Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Una serata dagli stati d’animo totalmente opposti, quella appena conclusasi ai Mondiali di Russia 2018, gioia per la Croazia che vola in paradiso, disperazione per l’Argentina che sprofonda all’inferno.

    Ci si aspettava la rinascita di Messi, dopo l’errore dal dischetto con l’Islanda ed invece anche contro la Croazia la pulce è stata una vera e propria delusione.

    Il via al disastro l’ha dato Caballero che, ad inizio ripresa, ha completamente sbagliato un tentativo di rinvio ed ha servito un cioccolatino a Rebic che al volo ha spinto la palla in rete.

    Di lì in poi non c’è praticamente stata reazione, la Croazia ha sfruttato due contropiedi ed ha chiuso con un 3-0 pesantissimo. Croazia agli ottavi, Argentina a forte rischio eliminazione.

    Nelle altre gare di giornata alla Francia, buona nel primo tempo, bruttina nel secondo, basta il gol di Mbappé per battere il Perù e volare agli ottavi.

    Australia e Danimarca si dividono la posta e rimangono in corsa per il secondo posto del girone, il Perù invece saluta i mondiali.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di oggi a Russia 2018.

    La partenza è davvero divertente e dopo due colpi di testa su calcio piazzato, uno per parte, finiti alti, la Danimarca passa al 6° minuto, palla in profondità per Jorgensen che tocca per l’accorrente Eriksen, il numero 10 calcia al volo e batte Ryan. L’Australia non ha una grande reazione e Sisto al 22° ha una buona occasione, blocca Ryan. Al 36° su azione di corner Leckie colpisce di testa, la palla sbatte sul braccio di Poulsen, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, riviste le immagini il direttore di gara assegna il rigore. Dal dischetto Jedinak trasforma. Al 41° gran riflesso di Ryan che salva sul tentativo di autogol di Sainsbury. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e la prima occasione ce l’ha al 51° Pione Sisto ma il suo tiro finisce fuori. La gara si mantiene sul filo dell’equilibrio, entrambe le squadre sembrano poter trovare il vantaggio ma sono solo occasioni potenziali, di concreto si vede poco. Al 72° non male il tiro di Rogic ma Schmeichel blocca. Risponde Sisto, tiro a giro che finisce sul fondo. L’Australia ci prova con un paio di occasioni nel finale ma Schmeichel è sempre attento. Finisce così, un 1-1 che sorride più alla Danimarca che mantiene sempre più viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    DANIMARCA – AUSTRALIA 1-1 (6° Eriksen (D), 38° rig. Jedinak (A))

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney, Schone, Eriksen; Poulsen (59° Braithwaite), Jorgensen (68° Cornelius), Sisto.

    Allenatore: Hareide.

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (82° Irvine), Kruse (68° Arzani); Nabbout (75° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Poulsen (D), Sisto (D).

     

    Veniamo adesso al secondo incontro della seconda giornata del gruppo C di Russia 2018.

    Parte meglio il Perù che si crea una buona occasione al 6° con un gran tiro da lontano di Cueva che prova a sorprendere Lloris, palla fuori sopra la traversa. La risposta francese è sui piedi di Griezmann che si libera bene ma calcia male. La Francia cresce e crea occasioni con Pogba da lontano e con Varane di testa su azione da corner, il pallone esce sempre di poco. Dopo una bella parata di Gallese su Griezmann, si rivede al 31° il Perù con Guerrero che va al tiro da dentro l’area, si salva Lloris. Al 34° la Francia passa in vantaggio, palla filtrante di Pogba per Giroud, l’attaccante calcia ma un difensore sporca la conclusione, la palla scavalca Gallese, da due passi arriva Mbappé che deposita in gol. Il primo tempo si chiude con la Francia avanti 1-0.

    Si riparte con un doppio cambio nel Perù che va vicino al gol al 50° con un missile di Aquino, dalla distanza, che colpisce l’esterno dell’incrocio dei pali. E’ una Francia un po’ troppo rilassata mentre il Perù ci prova con più decisione. Al 68° buona occasione per Advincula ma il suo tiro esce non di molto. Dembelé entrato da poco prova a chiudere la partita al 81° ma il suo sinistro sfila sul fondo. Il Perù cala d’intensità, la Francia controlla agevolmente e porta a casa un importante successo che vale gli ottavi di Russia 2018. Eliminazione per i sudamericani.

     

    FRANCIA – PERU’ 1-0 (34° Mbappé)

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba (89° N’Zonzi), Kantè; Mbappè (75° Dembelè), Griezmann (80° Fekir), Matuidi; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Rodriguez (46° Santamaria), Trauco; Aquino, Yotun (46° Farfan); Carrillo, Cueva (82° Ruidiaz), Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Hassan.

    Ammoniti: Matuidi (F), Guerrero (P), Aquino (P), Pogba (F).

     

    Arriviamo adesso all’ultima gara di giornata, la prima sfida della seconda giornata del Girone D di Russia 2018.

    La partenza è favorevole alla Croazia che, sfruttando un’Argentina non proprio concentrata e non nelle giuste posizioni, va al tiro con Perisic, Caballero si allunga e devia. Pian piano la squadra si Sampaoli cresce e si costruisce una buona occasione con Meza al 13°, palla respinta. Al 22° un cross sbagliato di Acuna mette i brividi ai tifosi croati, la palla infatti bacia la parte alta della traversa ed esce. Alla mezz’ora clamoroso pasticcio della difesa croata, la palla giunge a Perez che calcia a porta vuota, mette però clamorosamente sul fondo. La risposta croata arriva al 35° sulla testa di Mandzukic, il 17 croato effettua un inserimento perfetto ma colpisce male e spreca tutto. Nel finale grossa chance per Rebic che viene lanciato verso l’area argentina ma sbaglia il controllo e poi il seguente tiro finisce abbondantemente sul fondo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e dopo una chance per Aguero, blocca Subasic, la Croazia sfrutta un incredibile errore di Caballero in disimpegno e con la conclusione al volo di Rebic passa in vantaggio. Per diversi minuti l’Argentina pare totalmente in tilt e priva di idee. Al 63° Higuain dal fondo mette un bel pallone dietro per Meza, arriva anche Messi ma Rakitic salva tutto. Passano 3 minuti e Vrsaljko serve a Mandzukic il pallone del 2-0 ma Tagliafico alla disperata ostacola il croato che non trova la porta. Sampaoli si gioca anche la carta Dybala ma è la Croazia ad avere più occasioni ed al 80° al termine di una ripartenza Modric punta Otamendi poi lascia partire un tiro da fuori che gonfia la rete alle spalle di Caballero. Al 86° Rakitic pennella una punizione che si schianta sulla traversa. Al 91° contropiede perfetto orchestrato da Rakitic che va al tiro, salva Caballero ma Kovacic è lesto a recuperare e a servire ancora Rakitic che facilmente cala il tris. Finisce così, è paradiso Croazia, inferno Argentina.

     

    ARGENTINA – CROAZIA 0-3 (53° Rebic, 80° Modric, 91° Rakitic)

    Argentina (3-4-3): Caballero; Mercado, Otamendi, Tagliafico; Salvio (56° Pavon), Mascherano, Perez (68° Dybala), Acuna; Messi, Aguero (54° Higuain), Meza.

    Allenatore: Sampaoli.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Brozovic; Rebic (57° Kramaric), Modric, Perisic (82° Kovacic); Mandzukic (93° Corluka).

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Irmatov.

    Ammoniti: Rebic (C), Mercado (A), Mandzukic (C), Vrsaljko (C), Otamendi (C), Acuna (C), Brozovic (C).

     

     

  • Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Ieri era stata la notte di Cristiano Ronaldo, oggi al Mondiale di Russia 2018 doveva essere la giornata di Leo Messi ma l’argentino non è riuscito ad emulare il rivale portoghese.

    Nella gara dell’Argentina contro l’Islanda, la Pulce non è riuscito a trovare il gol ed ha pure fallito il calcio di rigore, parato da Halldorsson, che avrebbe dato il 2-1 ai suoi. Grande impresa dell’Islanda che è riuscita a fermare sul pareggio per 1-1 l’albiceleste portando a casa un prezioso punto.

    Prima dell’Argentina era scesa in campo la Francia che ha avuto l’onore di vedersi assegnato il primo rigore con il VAR ma ha fatto molta fatica per sconfiggere 2-1 l’Australia.

    Nelle altre gare della giornata uno sfortunato ed impreciso Perù è stato sconfitto per 1-0 da una Danimarca cinica in attacco e molto concentrata in difesa.

    In serata è stato il turno della Croazia che con un Mandzukic gran protagonista, autogol causato e rigore procurato, ha sconfitto per 2-0 la Nigeria.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa terza giornata dei mondiali di Russia 2018.

    Ci si aspetta una Francia d’assalto ed invece, dopo una buona occasione di Mbappe nei primissimi minuti, i Blues non riescono a rendersi praticamente mai insidiosi nella prima frazione. I francesi giocano ad un ritmo basso contro una Australia che si chiude ed al 18° avrebbe la grossa chance, Tolisso tenta di anticipare Sainsbury e devia nella propria porta, Lloris con un super intervento salva i suoi. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa è decisamente frizzante, al 57° Griezmann cade in area, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, il direttore di gara decide di andare a verificare al monitor ed assegna il primo storico rigore VAR. Dal dischetto Griezmann trasforma. I francesi avrebbero subito la palla del 2-0 ma la sprecano e al 62° Umtiti commette un ingenuo fallo di mano in area, è rigore per l’Australia, Jedinak spiazza Lloris e pareggia i conti. La partita sembra scivolare sul 1-1 ma al 81° Pogba e Giroud scambiano in velocità, il centrocampista arriva al tiro, Behich devia la conclusione che sbatte sulla traversa e rimbalza in rete con la Goal Line Technology che conferma. Finisce così, la Francia con sofferenza porta a casa i primi 3 punti a Russia 2018. 

     

    FRANCIA – AUSTRALIA 2-1 (58° rig. Griezmann (F), 62° rig. Jedinak (A), 81° Pogba (F))

    Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Tolisso (78° Matuidi), Kante, Pogba; Dembelé (70° Fekir), Mbappe, Griezmann (70° Giroud).

    Allenatore: Deschamps.

    AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (84° Arzani); Nabbout (64° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Leckie (A), Risdon (A), Tolisso (F), Behich (A).

     

    Passiamo ora alla partita d’esordio dell’Argentina a Russia 2018.

    La partenza vede l’Argentina provarci su un paio di punizioni calciate in mezzo da Messi e l’Islanda rispondere con una buona palla calciata però a lato da posizione favorevole da Bjarnason. Al 19° l’Albiceleste la sblocca con Aguero che sfrutta una conclusione di Rojo e da dentro l’area trafigge il portiere Halldorson. La risposta islandese è immediata, la difesa di Sampaoli pasticcia e Finnbogason è lesto a lanciarsi sul pallone vagante in area e a calciarlo in rete per il pareggio. L’Argentina cerca di spingere per ritrovare il vantaggio, l’Islanda si chiude e nel finale ha pure la possibilità di trovare il 2-1 ma Caballero è bravo a respingere il diagonale di Gylfi Sigurdsson. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa è equilibrata con l’Argentina che con il passare dei minuti prende campo, al 63° Meza viene messo giù in area, Marciniak concede rigore, dal dischetto va Messi ma Halldorsson respinge. L’Albiceleste ci prova con un tiro di Messi, fuori di poco, ed un cross di Pavon, ben respinto da Halldorsson. Sampaoli inserisce anche Higuain a 5 minuti dalla fine ma l’Islanda tiene e porta a casa un pareggio pesante ed importante contro una deludente Argentina.

     

    ARGENTINA – ISLANDA 1-1 (19° Aguero (A), 23° Finnbogason (I))

    Argentina (4-2-3-1): Caballero; Tagliafico, Otamendi, Mascherano, Rojo; Salvio, Biglia (54° Banega); Di Maria (75° Pavon), Meza (84° Higuain), Messi; Aguero.

    Allenatore: Sampaoli.

    Islanda (4-5-1): Halldorsson; Saevarsson, R.Sigurdsson, Arnason, Magnusson; Gudmundsson (65° Gislason), G.Sigurdsson, Gunnarsson (76° Skulason), Hallfredsson, Bjarnason; Finnbogason (88° Sigurdarson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Marciniak.

     

    Passiamo ora alla seconda gara del girone C di Russia 2018.

    Le due squadre sentono la pressione del match e partono piano poi al 13° una conclusione di Carrillo costringe Schmeichel alla grande parata. Al 29° ancora pericoloso il Perù ma Kjaer è bravo a deviare il tentativo di Farfan. Al 44° diventa protagonista il VAR che segnala al direttore di gara di verificare il contatto in area Poulsen-Cueva. Viste le immagini l’arbitro assegna il rigore, dal dischetto va lo stesso Cueva che calcia altissimo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi e senza emozioni, almeno sino al 57° quando il Perù non riesce a sfruttare una buona giocata di Cuevas, con Flores che conclude a lato da buona posizione. Al 59° però è la Danimarca che passa: ripartenza di Eriksen, il Perù è posizionato male, Poulsen si presenta davanti a Gallese e lo batte sul primo palo. La risposta sudamericana è immediata e serve un super Schmeichel per salvare sul tiro di Flores. Il Perù va vicino più volte al pari ma in ogni occasione per un po’ di imprecisione la palla non entra in porta. Al 79° gran colpo di tacco di Guerrero, palla fuori di niente. Al 84° ancora Schmeichel con un super riflesso è pronto a dire no a Farfan. Sull’altro fronte Gallese nega ad Eriksen il gol del 2-0. Finisce così, la Danimarca batte il Perù 1-0.

     

    PERU’ – DANIMARCA 0-1 (59° Poulsen)

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Rodriguez, Ramos, Trauco; Tapia (87° Aquino), Yotun; Carrillo, Cueva, Flores (62° Guerrero); Farfan (85° Ruidiaz).

    Allenatore: Gareca.

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen (81° M. Jorgensen), Stryger Larsen; Kvist (35° Schone), Eriksen, Delaney; Poulsen, N.Jorgensen, Sisto (67° Braithwaite).

    Allenatore: Hareide.

    Arbitro: Gassama.

    Ammoniti: Tapia (P), Delaney (D), Poulsen (D).

     

    Arriviamo adesso all’ultima sfida di questa intensa terza giornata di Russia 2018.

    Non molte emozioni nella prima parte di gara, le squadre non creano molto se non un bel tiro di Perisic, su sponda di Mandzukic, alto non di molto. Al 32° la Croazia passa in vantaggio, su azione di corner Mandzukic colpisce di testa, la palla sbatte su Etebo e finisce in gol. Non si assiste ad una reazione nigeriana, anzi è Kramaric a sfiorare il 2-0. Si va al riposo con i croati avanti 1-0.

    La ripresa vede una Nigeria più propositiva ma senza grosse occasioni nel primo quarto d’ora. Al 70° Ekong, su un calcio d’angolo, trattiene Mandzukic in area, l’arbitro non ha dubbi, è rigore che Modric trasforma. La Nigeria tenta una d’orgoglio che però non crea grossi grattacapi alla difesa croata. Finisce 2-0, la Croazia vola in testa al gruppo D di Russia 2018.  

     

    CROAZIA – NIGERIA 2-0 (32° aut. Etebo, 71° rig. Modric)

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic (78° Kovacic), Kramaric (60° Brozovic), Perisic; Mandzukic (86° Pjaca).

    Allenatore: Dalic.

    Nigeria (4-2-3-1): Uzoho; Shehu, Balogun, Ekong, Idowu; Ndidi, Etebo; Moses, Obi Mikel (88° Simy), Iwobi (62° Musa); Ighalo (73° Iheanacho).

    Allenatore: Rohr.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Rakitic (C), Ekong (N), Brozovic (C).

  • Canada 2015: verso i quarti di finale, senza il Brasile

    Canada 2015: verso i quarti di finale, senza il Brasile

    Il Mondiale di Calcio Femminile di Canada 2015 è entrato nella fase ad eliminazione diretta e già dagli ottavi è arrivata la prima sorpresa.

    Il Brasile, che aveva superato la fase a gironi con tre successi su tre sfide giocate e senza subire nemmeno una rete, è la prima grande a lasciare il torneo. Ad eliminare le verdeoro ci ha pensato l’Australia per 1-0.

    Tutto secondo pronostico invece per le altre nazionali candidate a cercare di conquistare la finale, passano infatti Germania, Cina, Francia, Usa, Inghilterra, le padrone di casa del Canada e le campionesse in carica del Giappone.

    L'esultanza delle Australiane | Foto Twitter
    L’esultanza delle Australiane | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle sfide degli ottavi di finale di Canda 2015.

    GERMANIA – SVEZIA 4-1

    Tutto facile per la Germania, una delle superfavorite al titolo, che si sbarazza agevolmente della Svezia. La gara s’indirizza subito nel primo tempo grazie a Mittag che prima segna il gol del 1-0 al 24° e poi si procura un rigore, per la verità dubbio, che Sasic trasforma. Nella ripresa la Svezia continua a non produrre niente e al 78° Sasic realizza la doppietta che vale il 3-0. A questo punto, con un moto d’orgoglio, la Svezia trova il gol con Sembrant e un paio di minuti dopo avrebbero anche la palla del 2-3, miracolo di Angerer. A chiuderla definitivamente ci pensa Maroszan al 88°.

    CINA – CAMERUN 1-0

    Basta un gol di Wang Shanshan, ad inizio partita, alla Cina per sconfiggere il Camerun e volare così ai quarti di finale del mondiale. Le cinesi tornano così a recitare un ruolo da protagoniste nel mondiale di calcio femminile mentre le ragazze africane escono ma certamente tra tanti applausi.

    BRASILE – AUSTRALIA 0-1

    Colpo di scena a Moncton, l’Australia sorprende ed elimina il Brasile. Sfida frizzante nei primi quarantacinque minuti con le squadre che se la giocano ma non riescono a superarsi. Nella ripresa, come da logica, i ritmi calano, la sfida comunque rimane in bilico almeno sino al 80° quando Simon conclude in gol una perfetta ripartenza delle Matildas. Una rete che le sudamericane non riusciranno a rimontare e che permette all’Australia di entrare tra le prime 8 del mondo.

    CANADA – SVIZZERA 1-0 

    Le padrone di casa del Canada hanno la meglio sulla Svizzera a passano il turno raggiungendo i quarti di finale. Nella prima frazione le canadesi sfiorano il gol con la traversa di Belanger e una grande parata di Thalmann. Nella ripresa il gol arriva sempre grazie a Belanger che, al minuto 52°, gira in gol un assist di Sinclair. Le elvetiche abbozzano una reazione ma è il Canada ad avere anche la palla del 2-0 con Abbe che salva sulla linea un tocco della solita Belanger.

    FRANCIA – COREA DEL SUD 3-0

    Tutto facile per la Francia che in sostanza chiude in soli 8 minuti la pratica Corea del Sud. Le transalpine passano subito alla prima occasione con Delie che al 4° conclude in gol una bella azione. Passano 4 minuti e con una combinazione sulla fascia opposta al gol del 1-0, Thomis infila in gol il 2-0. La Corea del Sud non ha alcuna reazione e ad inizio ripresa incassa pure il gol di Delie che fissa il risultato sul 3-0.

    INGHILTERRA – NORVEGIA 2-1

    L’Inghilterra ribalta l’iniziale vantaggio della Norvegia ed ottiene il passaggio del turno. La prima frazione di gioco è sostanzialmente ad appannaggio delle scandinave che però non riescono a segnare. Il gol per la Norvegia però arriva ad inizio ripresa con il colpo di testa di Gulbrandsen su azione di corner. La reazione inglese è immediata ed arriva con la stessa moneta, colpo di testa di Houghton su calcio d’angolo. A rompere l’equilibrio, ci pensa Bronze che al 76° infila un gran tiro dalla distanza che vale il successo per le inglesi.

    USA – COLOMBIA 2-0

    Gli Stati Uniti battono una coriacea Colombia che grazie al suo portiere Perez, nella prima frazione riesce a tenere inviolata la propria porta. La svolta arriva ad inizio ripresa, Perez commette fallo su Morgan, è rigore e rosso per il portiere. Wambach spreca fallendo la trasformazione ma gli Usa sfruttano la superiorità numerica e passano al 53° con il diagonale di Morgan e la chiudono al 66° con Lloyd che realizza un altro calcio di rigore concesso alla squadra a stelle e strisce. 

    GIAPPONE – OLANDA 2-1

    Il Giappone prosegue la sua corsa verso la riconferma del titolo, il mondiale delle debuttanti olandesi finisce qua. Partenza migliore dell’Olanda che non sfrutta una buona chance con Martens, poi si accende la Nadeshiko che al 10° passa con Ariyoshi brava a girare in rete la respinta della difesa Orange dopo una traversa colpita da Ogimi. Nel resto del primo tempo il Giappone sfiora il raddoppio che non arriva. Nella ripresa l’Olanda ci mette pressione ed impegno ma non crea pericoli sino al 76° quando prima Kaihori è strepitosa a respingere d’istinto su una deviazione da corner e subito dopo la difesa respinge la conclusione di van de Ven. Passano 2 minuti e il Giappone trova il 2-0 con un piazzato vincente di Sakaguchi. Le Orange si spengono prima di riaccendersi al 92° con van de Ven che accorcia le distanze sfruttando una papera del portiere nipponico. C’è giusto tempo dell’ultimo brivido con un tiro di Miedema smorzato a pochi secondi dal termine. Vince il Giappone. 

     

    RISULTATI OTTAVI DI FINALE CANADA 2015

    GERMANIA – SVEZIA 4-1 (24° Mittag (G), 36° rig. 78° Sasic (G), 82° Sembrant (S), 88° Maroszan (G)

    CINA – CAMERUN 1-0 (12° Wang Shanshan)

    BRASILE – AUSTRALIA 0-1 (80° Simon)

    CANADA – SVIZZERA 1-0 (52° Belanger)

    FRANCIA – COREA DEL SUD 3-0 (4°, 48° Delie, 8° Thomis)

    INGHILTERRA – NORVEGIA 2-1 (54° Gulbrandsen (N), 61° Houghton (I), 76° Bronze (I))

    USA – COLOMBIA 2-0 (53° Morgan, 66° rig. Lloyd)

    GIAPPONE – OLANDA 2-1 (10° Ariyoshi (G), 78° Sakaguchi (G), 92° van de Ven (O)

     

    TABELLONE QUARTI DI FINALE 

    CINA – USA

    GERMANIA – FRANCIA

    AUSTRALIA – GIAPPONE

    INGHILTERRA – CANADA

     

  • Asian Cup: trionfo Australia, battuta la Corea del Sud

    Asian Cup: trionfo Australia, battuta la Corea del Sud

    E’ festa in Australia, i Socceroos infatti, organizzatori dell’evento, sono riusciti a conquistare l’Asian Cup 2015 sconfiggendo in finale dopo i tempi supplementari la Corea del Sud.

    Un successo sofferto che però è andato a cancellare la beffa di 4 anni fa quando l’Australia dovette cedere in finale al Giappone per un gol nei tempi supplementari di Tadanari Lee.

    La Corea del Sud deve invece rimandare il successo continentale che manca da oltre 50 anni, l’ultimo trionfo coreano infatti risale al 1960.

    La gioia dell'Australia | Foto Twitter
    La gioia dell’Australia | Foto Twitter

    Una gara che ha vissuto altalenanti momenti di tensione, i padroni di casa sono passati dalla gioia per il vantaggio di Massimo Luongo siglato sul finire del primo tempo al dramma della rete dell’attaccante del Bayer Leverkusen Heung-Min Son che al minuto 92 aveva riportato in parità la Corea. I Socceroos però volevano fortemente questo successo e nel recupero del primo tempo supplementare, l’attaccante di proprietà della Juventus, James Troisi, trovava il gol che riportava avanti i suoi nel tripudio del festante pubblico di Sydney. La Corea del Sud aveva ancora a disposizione 15 minuti per cercare di portare quantomeno la sfida ai calci di rigore ma le Tigri d’Asia non riuscivano sostanzialmente a creare pericoli alla porta di Ryan e dopo un minuto di recupero l’arbitro Alireza Faghani emetteva il triplice fischio finale che permetteva agli australiani di poter mettere la loro prima firma nell’albo d’oro della Asian Cup.

    AUSTRALIA – COREA DEL SUD 2-1 d.t.s. (1-1) (45° Luongo (A), 92° Son Heung-min (C), 106° Troisi (A))

    Australia (4-3-3): Ryan; Franjic (75° McKay) , Davidson, Spiranovic, Sainsbury; Luongo, Jedinak, Milligan; Kruse (71° Troisi), Cahill (65° Juric), Leckie.

    Allenatore: Postecoglu.

    Corea del Sud (4-2-3-1): Kim Jin-Hyeon; Kim Jin-Su, Kim Young-kwon, Kwak Tae-hwi, Cha Du Ri; Ki Sung-yong, Jang Hyun-soo; Son Heung-min, Nam Tae-hee (64° Lee Keun-ho), Park Joo-ho (71° Han Kook-young); Lee Jeong-hyeop (87° Kim Ju-young).

    Allenatore: Stielike.

    La finale per il terzo e quarto posto, che si era disputata ieri, aveva visto la sorpresa del torneo, gli Emirati Arabi Uniti, sconfiggere per 3-2 l’Iraq. Protagonista dell’incontro è stato Khalil autore di una doppietta.

  • Asian Cup: Australia-Corea del Sud per il titolo

    Asian Cup: Australia-Corea del Sud per il titolo

    Saranno l’Australia e la Corea del Sud a contendersi l’Asian Cup 2015 nelle finale a Sidney.

    L'esultanza dei Socceroos | Foto Twitter
    L’esultanza dei Socceroos | Foto Twitter

    All’ultimo appuntamento di sabato 31 giungono due squadre che, insieme al Giappone, erano considerate tra le favoritissime alla vigilia della competizione. Tra l’altro Australia-Corea del Sud si era già giocata nella fase a gironi e ad imporsi erano stati i coreani che avevano sconfitto per 1-0 i Socceroos, sarà una sfida certamente diversa e con un livello di tensione decisamente maggiore, ci si attende spettacolo ed un grande equilibrio. L’Australia giocherà con l’entusiasmo e, la conseguente pressione, del pubblico che proverà a spingere i propri calciatori al successo già sfiorato 4 anni fa. La Corea del Sud invece punterà tutto sulla grande solidità difensiva, 0 gol incassati nelle 5 gare sino a qua disputate, e sul talento di Heung-Min Son.

    Veniamo al racconto delle due semifinali.

    COREA DEL SUD – IRAQ 2-0 (20° Jung-Hyub Lee, 50° Young-Gwon Kim)

    L’Iraq non riesce nell’impresa di conquistare la finale ma esce sicuramente a testa alta dalla massima competizione asiatica. La Corea invece migliora la semifinale della scorsa edizione e torna a giocarsi l’ultimo atto dopo ben 27 anni d’attesa. La nazionale guidata dal tedesco Uli Stielike sconfigge l’Iraq con la rete nel primo tempo di Jung-Hyub Lee ed il raddoppio siglato ad inizio ripresa di Young-Gwon Kim.

    AUSTRALIA – EMIRATI ARABI UNITI 2-0 (3° Sainsbury, 14° Davidson)

    L’Australia cancella subito la paura e sbriga la pratica Emirati Arabi Uniti, giustizieri dal dischetto nei quarti di finale sul Giappone, nel primo quarto d’ora. Un gol di testa di Sainsbury dopo soli 3 minuti, su azione da corner e con la difesa degli Emirati troppo ferma, ha aperto le marcature. I Socceroos hanno rischiato grosso al 10° ma il palo li ha salvati e poco dopo ci ha pensato l’altro difensore Davidson, al minuto 14, a siglare in mischia il gol del 2-0 che in sostanza ha chiuso la gara. Nella ripresa l’Australia ha controllato i ritmi, pensando già alla finalissima. Gli Emirati invece dovranno accontentarsi della finalina, contro l’Iraq, che però rappresenta per loro comunque un grande successo.

  • Asian Cup: delusione Giappone, fuori ai quarti

    Asian Cup: delusione Giappone, fuori ai quarti

    I campioni in carica della Asian Cup salutano la competizione già ai quarti di finale. Ai Samurai Blue costano cari gli errori ai calci di rigore, contro gli Emirati Arabi Uniti, delle due stelle Honda e Kagawa.

    Fa il suo dovere senza grandi problemi l’Australia che elimina la Cina. Soffre un po’ di più la Corea del Sud che ha bisogno dei supplementari per imporsi sull’Uzbekistan.

    L’altra grande sorpresa arriva dall’Iraq che riesce, imponendosi ai tiri dal dischetto, sull’Iran e conquistando l’accesso alla semifinale.

    Veniamo al racconto di questi quarti di finale di Asian Cup.

    COREA DEL SUD – UZBEKISTAN 2-0 d.t.s (104°, 119° Heung-Min Son)

    Andiamo in ordine cronologico e partiamo dalla vittoria della Corea del Sud contro l’Uzbekistan. Dopo 90 minuti a reti bianche, nei supplementari si accende Heung-Min Son che trova la doppietta che lancia in semifinale le tigri d’Asia. 

    AUSTRALIA – CINA 2-0 (49°, 65° Cahill)

    I padroni di casa non falliscono il match e guidati dall’eterno Cahill. Dopo un primo tempo in cui la difesa cinese ha retto il colpo, ad inizio ripresa arriva il capolavoro dell’attaccante dei Socceroos che con una rovesciata porta avanti i suoi. Al 65° ancora Cahill questa volta di testa, fissa il risultato sul 2-0. Alla Cina, che ci ha provato con il cuore, rimane la sensazione di un buon torneo e di un progetto ben avviato.

    IRAN – IRAQ 9-10 d.c.r (3-3 d.t.s) (24° Azomun (Iran), 56° Yasin (Iraq), 93° Mahmoud (Iraq), 103° Pouraliganji (Iran), 116° rig. Dawood (Iraq), 119° Ghoochannejhad (Iran))

    Servono cuore ed orgoglio all’Iraq per eliminare, in una gara dalle grandi emozioni, l’Iran. I favoriti iraniani trovano il vantaggio nel primo tempo con Azomun ma poi rimangono in 10 e ad inizio ripresa vengono agganciati da Yasin. Il risultato non cambia e si va ai supplementari e per due volte l’Iraq va avanti e pensa di avercela fatta, ma prima Pouraliganji, sul finire del 1° supplementare, poi Ghoochannejhad, al 119°, riportano in parità l’Iran. Si va ai rigori e qua hanno la meglio gli iracheni che si aggiudicano la possibilità di sfidare la Corea del Sud in semifinale.

    GIAPPONE – EAU 5-6 d.c.r. (1-1 d.t.s) (7° Al Hajeri (E), 81° Shibasaki (G))

    Capitan Hasebe consola Honda | Foto Twitter
    Capitan Hasebe consola Honda | Foto Twitter

    Il Giappone dice addio alla possibilità di riconfermare il titolo. Gli Emirati Arabi partono forte, trovano il vantaggio e poi si chiudono dietro con i nipponici che prendono d’assedio la porta degli EAU ma sprecano tantissimo e trovano la parità solo al 81° con Shibasaki. Dopo i supplementari in cui il risultato non cambia, si va alla lotteria dei rigori. Il Giappone viene tradito dagli errori di Honda e Kagawa, in semifinale vanno gli Emirati Arabi.

     

    PROGRAMMA SEMIFINALI

    Corea del Sud – Iraq 

    Australia – Eau

     

  • Asian Cup, si chiude la fase a gironi

    Asian Cup, si chiude la fase a gironi

    Con le due gare odierne del gruppo D, si è chiusa la fase a gironi della Asian Cup 2015, ed è incredibile da dire ma nelle 24 partite giocate non c’è stato nemmeno un pareggio.

    Non ci sono state eliminazioni clamorose, forse le uniche due sorprese sono state la conquista del primo posto di Corea del Sud e Cina. Questo comunque l’elenco delle magnifiche 8 che si sono qualificate ai quarti di finale: Corea del Sud, Australia, Cina, Uzbekistan, Iran, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Iraq.

    Veniamo al racconto delle gare di questa terza ed ultima giornata dei gironi di Asian Cup.

    GIRONE A

    Inaspettato stop dell’Australia che nella gara che decideva la leadership del gruppo. La Corea del Sud si è dimostrata di una concretezza unica, terzo successo su tre gare per 1-0, e grazie alla rete di Lee Jung-hyup ha conquistato la vetta del girone andando così a sfidare negli ottavi la seconda del gruppo B.

    Nell’altra gara del girone, che valeva solo per l’onore, un gol di Al-Muqbali, nella ripresa, consegna il successo all’Oman sul Kuwait.

    AUSTRALIA – COREA DEL SUD 0-1 (32° Lee Jung-hyup)

    OMAN – KUWAIT 1-0 (69° Al-Muqbali)

    Classifica: COREA DEL SUD 9, AUSTRALIA 6, Oman 3, Kuwait 0

     

    GIRONE B

    Continua a correre la Cina, protagonista è ancora una volta Sun Ke che dopo poco più di un minuto sblocca la gara e sul finale del primo tempo raddoppia. La Corea del Nord, già eliminata, prova a riaprirla al 57° con Jong Il-gwan ma non basta, vince la Cina che chiude a punteggio pieno.

    L’altra gara del girone era un vero e proprio spareggio qualificazione. Ad aggiudicarsi successo e passaggio ai quarti è stato l’Uzbekistan che grazie a Rashidov, autore di una doppietta, e Shodiev, battono l’Arabia Saudita a cui non basta il momentaneo 1-1 siglato dal dischetto da Al-Sahlawi.

    CINA – COREA DEL NORD 2-1 (1°, 42° Sun Ke (Ci), 57° Jong Il-gwan (Co))

    UZBEKISTAN – ARABIA SAUDITA 3-1 (2°, 78° Rashidov (U), 60° rig. Al-Sahlawi (A), 71° Shodiev (U))

    Classifica: CINA 9, UZBEKISTAN 6, Arabia Saudita 3, Corea del Nord 0

     

    GIRONE C

    Una rete di Reza Ghoochennejhad nel primo minuto di recupero del secondo tempo, permette all’Iran, in una gara non certo indimenticabile, di battere gli Emirati Arabi uniti e vincere così il girone.

    Nell’altra gare del girone, tra due squadre già eliminate, la spunta il Bahrein che sconfigge per 2-1 il Qatar grazie ai gol di Dhiya, nel primo tempo e di Jaafar a 8 minuti dal termine. Inutile per il Qatar la rete di Al Haydos che al 68° aveva siglato il gol del 1-1.

    IRAN – EAU 1-0 (91° Ghoochannejhad)

    QATAR – BAHREIN 1-2 (35°Dhiya (B), 68° Al Haydos (Q), 82° Jaafar (B))

     

    Keisuke Honda | Foto Twitter
    Keisuke Honda | Foto Twitter

    GIRONE D

    Il Giappone guidato da Keisuke Honda, in gol in tutte e tre le gare, si impone per 2-0 sulla Giordania e fa sua la vetta del gruppo. Oltre alla rete di Honda, arrivata nel primo tempo, è andato a segno anche Shinji Kagawa che ha chiuso la gara al 82°.

    Nell’altra gara del girone si qualifica l’Iraq che fa il suo dovere contro la Palestina, ci mette un tempo a sbloccarla ma poi, trovato il gol al 48° Mahmoud tutto si mette in discesa e, dopo un errore dal dischetto sempre di Mahmoud, ha chiuso la gara nel finale con il gol di Yasin a due minuti dal termine.

    GIAPPONE – GIORDANIA 2-0 (24° Honda, 82° Kagawa)

    IRAQ – PALESTINA 2-0 (48° Mahmoud, 88° Yasin)

    Classifica: GIAPPONE 9, IRAQ 6, Giordania 3, Palestina 0

     

    PROGRAMMA QUARTI DI FINALE 

    COREA DEL SUD – UZBEKISTAN

    IRAN – IRAQ

    CINA – AUSTRALIA

    GIAPPONE – EAU

     

     

     

  • Asian Cup, il resoconto della 2° giornata

    Asian Cup, il resoconto della 2° giornata

    Alla Asian Cup 2015 è andata in archivio la seconda giornata in tutti e 4 i gironi e, come accaduto per la prima, non si sono registrate grandi sorprese, se non il ko dell’Uzbekistan con la Cina, ed abbiamo già alcune squadre che hanno staccato il biglietto per i quarti di finale.

    Australia, Corea del Sud, Cina, Emirati Arabi Uniti ed Iran sono già certe del passaggio al prossimo turno, Uzbekistan e Arabia Saudita si giocheranno il passaggio nello scontro diretto mentre il gruppo D è sostanzialmente ancora tutto aperto con il Giappone in vantaggio sulle avversarie.

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    La gioia di Robbie Kruse | Foto Twitter
    La gioia di Robbie Kruse | Foto Twitter

    GIRONE A

    Tutto facile per l’Australia che si sbarazza con un poker dell’Oman con due gol per tempo e con il portiere Ryan sostanzialmente spettatore dell’incontro.

    Nell’altra gara del girone la Corea del Sud ha sconfitto di misura il Kuwait con una rete di Nam Tae-hee. Adesso per le tigri d’Asia ci sarà la sfida con l’Australia per cercare di conquistare il primo posto nel girone.

     

    AUSTRALIA – OMAN 4-0 (27° McKay, 30° Kruse, 48° rig. Milligan, 70° Juric)

    KUWAIT – COREA DEL SUD 0-1 (36° Nam Tae-hee)

    Classifica: Australia e Corea del Sud 6, Oman e Kuwait 0

     

    GIRONE B

    L’Arabia Saudita torna in corsa per la qualificazione. Contro la Corea del Nord gli arabi vanno sotto dopo poco più di 10 minuti per la rete di Ryang Yong Gi ma riescono a trovare la parità prima della fine del primo tempo grazie al gol di Hazazi. Nella ripresa non c’è storia, l’Arabia Saudita spinge e va in gol 3 volte per il definitivo 4-1 che elimina matematicamente la Corea del Nord.

    Continua a stupire la Cina che nella difficile sfida contro l’Uzbekistan va sotto per 1-0 per il gol di Ahmedov ma ha la forza di reagire e trovare la rimonta vincente firmata da Wu Xi e Sun Ke. Per l’Uzbekistan ci sarà un vero e proprio spareggio con l’Arabia Saudita.

    COREA DEL NORD – ARABIA SAUDITA 1-4 (11° Ryang (C), 37° Hazazi (A), 52°, 54° Al Sahlawy (A), 77° Al Ahbed (A))

    CINA – UZBEKISTAN 2-1 (22° Ahmedov (U), 55° Wu Xi (C), 68° Sun Ke (C))

    Classifica: Cina 6, Arabia Saudita e Uzbekistan 3, Corea del Nord 0

     

    GIRONE C

    L’Iran ottiene la qualificazione ai quarti con il minimo sforzo, contro il Qatar basta una rete di Azmoun ad inizio ripresa per portare a casa i 3 punti.

    Nell’altra gara del girone anche gli Emirati Arabi Uniti, tambureggianti nel primo turno, fanno il loro dovere andando a sconfiggere 2-1 il Bahrein e raggiungendo quota 6 punti in classifica al pari dell’Iran.

    IRAN – QATAR 1-0 (52° Azmoun)

    BAHREIN – EMIRATI ARABI UNITI 1-2 (1° Al Hajeri (E), 26° Okwunwanne (B), 73° aut. Hussain (B))

    Classifica: Emirati Arabi Uniti e Iran 6, Qatar e Bahrein 0

     

    GIRONE D

    Un Giappone sprecone (3 legni per Honda) batte di misura l’Iraq, grazie ad un gol al 23° dal dischetto proprio del calciatore del Milan e si avvicina alla qualificazione, servirà almeno un pari nel prossimo match.

    Goleada piuttosto prevedibile per la Giordania che grazie ad uno scatenato Al Dardour, 4 gol per lui, rifila 5 reti alla Palestina. Per la piccola matricola però arriva la soddisfazione del primo storico centro nel torneo, messo a segno da Hbaisha a 5 minuti dal termine.

    GIAPPONE – IRAQ 1-0 (23° rig Honda)

    PALESTINA – GIORDANIA 1-5 (33° Rawashdeh (G), 35°, 45°+2, 75°, 80° Al-Dardour (G), 85° Hbaisha (P))

    Classifica: Giappone 6, Iraq e Giordania 3, Palestina 0.

  • Asian Cup: nessuna sorpresa nella prima giornata

    Asian Cup: nessuna sorpresa nella prima giornata

    Con i due match di oggi, Giappone-Palestina e Giordania-Iraq, si è conclusa la prima giornata di tutti e 4 i gruppi della prima fase di Asian Cup.

    Come si legge dal titolo, non c’è stata alcuna sorpresa, le grandi non hanno steccato all’esordio con Australia e Giappone capaci di realizzare un Poker mentre la Corea del Sud e l’Uzbekistan hanno vinto di misura. Molto bene anche gli Emirati Arabi Uniti e l’Iran. 

    Veniamo al racconto delle 8 gare disputate e del resoconto delle situazioni dei gironi dopo questa prima giornata.

    GIRONE A

    Tim Cahill | Foto Twitter
    Tim Cahill | Foto Twitter

    La gara inaugurale di questa Asian Cup è stata quella tra Australia e Kuwait con i padroni di casa capaci di rifilare un sonoro 4-1 agli avversari. Un risultato netto che però ha visto i Socceros andare subito sotto per il gol di Fadhel. La rimonta l’ha guidata il solito Cahill che ha trovato il pari al 33°. Scacciata la paura l’Australia ha poi dilagato con le reti di Luongo, Jedinak dal dischetto e, in pieno recupero, con lo juventino James Troisi.

     

     

    Nell’altra gara del girone la Corea del Sud si è imposta per uno a zero contro l’Oman, agganciando l’Australia in vetta, grazie al gol di Young Cheol Cho al minuto 45.

    AUSTRALIA – KUWAIT 4-1 (8° Fadhel (K), 33° Cahill (A), 44° Luongo (A), 62° rig. Jedinak (A), 92° Troisi (A))

    COREA DEL SUD – OMAN 1-0 (45°  Young Cheol Cho)

    Classifica: Australia 3, Corea del Sud 3, Oman 0, Kuwait 0

     

    GIRONE B

    Parte con il piede giusto l’Uzbekistan, una delle favorite al successo finale, anche se contro la Corea del Nord arriva un successo di misura firmato dal gol di Sergeev al 62°.

    Nell’altra gara del girone la Cina batte per 1-0 l’Arabia Saudita con il gol di Yu Hai a 10 minuti dal termine. L’eroe di giornata è però il portiere cinese Wang Dalei che ha respinto un calcio di rigore quando si era ancora sullo 0-0.

    UZBEKISTAN – COREA DEL NORD 1-0 (62° Sergeev)

    CINA – ARABIA SAUDITA 1-0 (81° Yu Hai)

    Classifica: Cina 3, Uzbekistan 3, Arabia Saudita 0, Corea del Nord 0

     

    GIRONE C

    Agevole vittoria per gli Emirati Arabi Uniti che però sono costretti a rimontare l’iniziale vantaggio del Qatar firmato da Ibrahimi al 22°. A ribaltare la situazione ci pensano Khalil ed Al Hajeri entrambi autori di una doppietta.

    Nell’altra gara del girone l’Iran rispetta le previsioni della vigilia e sconfigge per 2-0, sbloccando però il risultato solo nel recupero del primo tempo, il Bahrein grazie ai gol di Hajsafi e Shojaei.

    EMIRATI ARABI UNITI – QATAR 4-1 (22° Ibrahimi (Q), 37°, 52° Khalil (E), 56°, 90° Al Hajeri (E))

    IRAN – BAHREIN 2-0 (45°+2 Hajsafi, 71° Shojaei)

    Classifica: Emirati Arabi Uniti 3, Iran 3, Bahrein 0, Qatar 0

     

    GIRONE D

    Tutto facile per il Giappone che batte con grande facilità la piccola Palestina. I Samurai Blue chiudono la pratica già nella prima frazione grazie ai gol di Endo, Okazaki ed al rigore trasformato da Honda. Nella ripresa Yoshida, di testa, ha completato il poker.

    Decisamente più equilibrata, ma era previsto, e bruttina la sfida tra Giordania ed Iraq. A conquistare i tre punti sono stati gli iracheni che hanno sfruttato la rete di Kasim al minuto 77.

    GIAPPONE – PALESTINA 4-0 (8° Endo, 25° Okazaki, 44° rig. Honda, 49° Yoshida)

    GIORDANIA – IRAQ 0-1 (77° Kasim)

    Classifica: Giappone 3, Iraq 3, Giordania 0, Palestina 0