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  • Supercoppa Italiana alla Juve. Il Napoli diserta la premiazione

    Supercoppa Italiana alla Juve. Il Napoli diserta la premiazione

    Il primo trofeo stagionale se lo aggiudica la Juventus che battendo per 4-2 il Napoli vince la Supercoppa Italiana per la quinta volta nella sua storia. La gara ha lasciato non poche polemiche per alcuni episodi recriminati dagli azzurri tanto da indurre la società partenopea a disertare la cerimonia ufficiale di premiazione, uscendone non con una bella figura a livello internazionale.

    Pechino. In uno stadio gremito di tifosi cinesi bianconeri ma con una buona rappresentanza di sostenitori del Napoli, prende ufficialmente il via la stagione 2012/2013 con la squadra Campione D’Italia che affronta i vincitori dell’ultima Coppa Italia in una gara che già alla vigilia ha tutte le premesse di una vera battaglia.

    La Juventus vince la Supercoppa Italiana
    Per i bianconeri è la prima gara ufficiale senza l’allenatore Conte, sostituito in panchina da Carrera. Solito 3-5-2 con Bonucci centrale di difesa. In attacco Giovinco Matri.
    Mazzarri, che nelle ore che precedevano l’incontro si professava l’inventore della difesa a 3, schiera sulla carta un’insolito 3-5-1-1 che sul campo però somiglia molto ad un 4-5-1 con Cavani spesso trasformato nel ruolo di terzino.

    Partono subito bene i campioni d’Italia che già al 30′ registrano il 61% di possesso palla ai danni degli avversari. Tuttavia al 27′ è il Napoli ad andare a segno sfruttando il primo svarione difensivo: Cavani tutto solo davanti a Buffon insacca al secondo tentativo vanificando il miracolo del portierone azzurro. La Juve subisce il colpo del vantaggio e qualche minuto più tardi rischia il colpo del ko con Pandev prima ed Hamsik dopo, risultato salvato dall’estremo difensore bianconero.

    Al 37′ i bianconeri provano a rialzare la testa e ci riescono con un bel tiro al volo di Asamoah che dal limite dell’area supera De Sanctis. 1-1 e partita che si fa sempre più bella e maschia. Il pareggio però è solo momentaneo perchè al 41′, dopo un imbarazzante svarione di Bonucci, Pandev punisce Buffon infilando il 2-1.

    Nella ripresa la Juve prova a cambiare ritmo sostituendo uno spento Matri con Vucinic. E proprio il montenegrino cambia le sorti dell’incontro già al 49’quando scaglia un tiro potente che De Sanctis devia sulla traversa. E’ ancora De Sancits ad esaltarsi al 53′ vanificando una bella punizione di Pirlo.
    Vucinic torna nuovamente protagonista tra i bianconeri: prima è Cannavaro a salvare miracolosamente su un tiro del montenegrino, poi al 72′ si procura il calcio di rigore anticipando in area l’intervento di Fernandez. Vidal trasforma dagli undici metri il 2-2 che manda su tutte le furie la panchina azzurra e i suoi uomini in campo. E’ solo il preludio di ciò che accadrà solo qualche minuto più tardi, esattamente all’85’ quando Pandev viene espulso da Mazzoleni su suggerimento del guardalinee che avrebbe sentito qualche parola di troppo del macedone. Il Napoli resta in 10 poco prima del fischio finale, ma allo scadere del 3′ di recupero c’è spazio anche per il rosso di Zuniga per un fallo su Giovinco: il Napoli resta in 9 uomini per la furia di Mazzarri che, per le proteste, viene invitato dal direttore di gara a dirigersi negli spogliatoi.

    Si va ai supplementari con la Juve che in netta superiorità numerica infligge il colpo del 3-2 su un cross di Pirlo deviato in porta da Maggio e poi il definitivo 4-2 di Vucinic involato a rete da Asamoah, quest’ultimo tra gli uomini più in forma nelle fila bianconere.

    La Juventus si aggiudica il trofeo, il Napoli non ci sta e decide di disertare la premiazione ufficiale per protesta.

  • De Laurentiis ha perso la sua battaglia, la Supercoppa italiana si giocherà a Pechino

    De Laurentiis ha perso la sua battaglia, la Supercoppa italiana si giocherà a Pechino

    E’ ufficiale: la Supercoppa Italiana si giocherà a Pechino l’11 agosto alle 14.oo (ora italiana). A confermarlo è il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta. Nei giorni scorsi il Patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis aveva espresso dei dubbi sulla trasferta cinese, ma dopo alcuni colloqui tra lo stesso De Laurentiis, la Lega Calcio e la Juventus, il presidente partenopeo ha fatto dietrofront acconsentendo che tutto rimanesse invariato come da accordi.

    Il presidente della Lega Calcio ha fatto sapere di aver apprezzato la riconferma della volontà del Napoli di giocare a Pechino come da programma: “La decisione va nella direzione di promuovere il calcio italiano a livello internazionale in un Paese dove l’attenzione per il nostro campionato è da qualche anno molto alta” – ha spiegato Beretta che ha anche ricordato come alla gara di Supercoppa dello scorso anno tra Milan-Inter, abbiano assistito oltre 80 mila spettatori.

    Aurelio De Laurentiis | © Andreas Rentz / Getty Images

    Anche il Napoli ha lasciato una nota al riguardo sul sito ufficiale della società:

    Il Presidente Aurelio De Laurentiis, dopo aver parlato oggi a lungo con le autorità cinesi, che gli hanno dato ampie rassicurazioni sull’organizzazione generale della Supercoppa, ha confermato che il Napoli parteciperà regolarmente alla competizione a Pechino, avevamo molti dubbi sulla parte organizzativa. Mi hanno garantito che tutto sarà gestito nel modo richiesto. Ho deciso, per spirito associativo, di non creare problemi alla Lega Calcio. La squadra partirà per Pechino il 5 agosto“.

    La lega calcio aveva preso accordi con le autorità cinesi di far disputare 3 incontri della Supercoppa italiana in terra orientale, la prima disputata è quella dello scorso anno a Pechino tra Milan e Inter, quest’anno Juve-Napoli e per mantenere gli impegni entro il 2015, si dovrà disputare ancora un’altra edizione di Supercoppa in una città cinese. La mancata partecipazione in terra cinese avrebbe causato l’interruzione del contratto con la United Vansen International (contratto da 3,3 milioni e per la quale la prima tranche sarebbe già stata versata) con il conseguente rischio di pagare penali e danni per impegni che gli organizzatori, a sole due settimane dalla partita, avevano già preso.

    E speriamo che prima della competizione il Presidente del Napoli non si faccia assalire nuovamente dai dubbi e capricci anche perchè, l’altra finalista, la Juventus, non tollererebbe altre nuove ombre sulla destinazione del match.

  • De Laurentiis minaccia “il Napoli non va a Pechino”

    De Laurentiis minaccia “il Napoli non va a Pechino”

    Aurelio De Laurentiis continua a far polemica. Dopo quella relativa ad un presunto favoritismo a Milan e Juve in virtù del fatto che il Napoli incontrerà la Roma nell’ultima giornata del campionato di Serie A 2012/2013, oggi è arrivata l’ennesima sparata del presidente partenopeo, che ha riferito l’intenzione di non voler mandare la sua squadra a Pechino, dove l’11 agosto è prevista la finale della Supercoppa Italiana contro la Juventus campione d’Italia. Non sappiamo adesso cosa passa nella testa di De Laurentiis, ma nella nostra rimbombano ancora le sue parole datate poche settimane fa. Proprio il patron azzurro infatti aveva mostrato di avere particolarmente a cuore l’ipotesi di giocare la finale a Pechino e in effetti così è stato deciso e così sarà. Ma se fino a pochi giorni fa il presidente del Napoli era d’accordo a giocare in Cina adesso sembra non esserlo più perchè non ha senso andare in Cina per giocare una partita interrompendo la preparazione della squadra in vista dell’inizio della prossima stagione sportiva.

    Aurelio De Laurentiis © Kris Connor/Getty Images

    Perchè dirlo solo a due settimane dalla partita? Addirittura De Laurentiis si chiede cosa rappresenti questa Supercoppa e ha chiesto al presidente della Juve la disponibilità a non andare a Pechino, giocando andata (4 agosto) e ritorno (12 agosto) in Italia. La proposta del presidente napoletano è stata respinta dal presidente Agnelli anche perchè la stessa Juve ha rinunciato ad organizzare una tournèe proprio per disputare la finale della Supercoppa a Pechino. Una roba del genere non si era mai vista. Non è la prima volta che la Supercoppa italiana si gioca in Cina, ma è la prima volta che un presidente di una squadra partecipante si lamenta dopo essersi dichiarato disponibile. Non mettiamo in dubbio la voglia del patron azzurro di far diventare Napoli una grande squadra, ma certi atteggiamenti fanno chiaramente capire la differenza esistente tra il Napoli e Milan-Inter-Juve.

    Questione di stile potremmo ben dire. E’ bastato il solito sorteggio dei calendari per far indispettire Aurelio De Laurentiis. La trasferta in Cina tanto caldeggiata dal patron azzurro adesso è diventata solo uno stress inutile, parola di De Laurentiis. Sarà anche un grande imprenditore, ma le sceneggiate che continua a regalarci sono sempre più scontate e rendono sempre più evidente il suo egocentrismo. Caro presidente il mondo del calcio non gira intorno a lei.

  • De Laurentiis furioso per i calendari “Milan e Juve avvantaggiate”

    De Laurentiis furioso per i calendari “Milan e Juve avvantaggiate”

    Dopo la sfuriata dell’anno scorso e la conseguente fuga in motorino durante il sorteggio del calendario della passata stagione, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è reso nuovamente protagonista nella serata di ieri quando si è tenuto il sorteggio del calendario per l’anno sportivo 2012/2013. Quello che è certo è che De Laurentiis non ha peli sulla lingua e non ha paura di niente e di nessuno: dopo essere stato diramato l’intero calendario infatti il Presidente del club napoletano ha dichiarato che nella Lega ci sono troppi figli e figliastri con conseguenti favoritismi.

    A scatenare la furia del produttore cinematografico è soprattutto la sfida che il Napoli dovrà sostenere nell’ultima giornata del campionato dove si scontrerà con la Roma. Non riescono a calmare lo sfogo nemmeno le repliche del Presidente della Lega Maurizio Beretta: secondo il romano infatti sarebbero state favorite sia il Milan che la Juventus che cercherebbero di diventare le prime della classe anche in questa nuova stagione.

    De Laurentiis © Kris Connor/Getty Images

    Nessun mezzo termine dunque per mettere in risalto la propria disapprovazione nel sorteggio che, secondo De Laurentiis, non è poi così trasparente: il Presidente del Napoli ha infatti dichiarato che secondo il suo parere questa serata è da anni manipolata dai molti che vogliono avere una strada più facile durante il cammino delle partite che ogni anno si vanno a disputare.

    Durante lo sfogo ha voluto inoltre rivolgere alcune frasi anche a Edinson Cavani, giocatore che sta facendo discutere molto in questo calciomercato estivo: con qualche battuta infelice ha infatti spiegato che il calciatore non lascerà il Napoli nemmeno dopo lo scippo che ha visto come protagonista la moglie dell’uruguaiano Maria Soledad ed ha spiegato che non ci penserebbe due volte a spedire in panchina il giocatore, ad oggi impegnato con la propria nazionale alle Olimpiadi, se quest’ultimo avesse il coraggio di chiedere un aumento.

  • Rapinata la moglie di Edinson Cavani, il Matador lascia Napoli?

    Rapinata la moglie di Edinson Cavani, il Matador lascia Napoli?

    Ennesimo episodio di microcriminalità che colpisce, a Napoli, un familiare di un calciatore del club partenopeo e, soprattutto in questo caso, non si tratta di un giocatore “qualsiasi”, ma proprio del top player per eccellenza nel club di De Laurentiis, ossia l’uruguaiano Edinson Cavani.

    Nella giornata di ieri, infatti, la consorte del Matador, Maria, è stata rapinata da due uomini dal volto coperto a bordo di uno scooter nel quartiere di Fuorigrotta, che le hanno portato via un Rolex dal valore di 18 mila euro: un episodio, in qualche modo, “reiterato” considerando che nello scorso Autunno alcuni malviventi erano riusciti ad entrare nella villa dell’attaccante della Celeste, rubando alcuni oggetti di valore. Da quel momento in poi, fu la stessa moglie di Cavani a chiedergli di lasciare quella villa per  trasferirsi in un centro, in un lussuoso condominio, ma – a quanto pare – non è stato sufficiente.

    Edinson Cavani | © PABLO PORCIUNCULA/AFP/GettyImages

    L’episodio si aggiunge, così, ad una lunga lista di casi molto simili, come quello che ha coinvolto la moglie di Marek Hamsik, che si è vista derubare della sua Bmw X6, ed anche la moglie dell’ex napoletano Lavezzi, derubata di un altro Rolex e che, in quell’occasione si sfogò con un Twit, definendo Napoli “una città di merda“, salvo poi scusarsi pubblicamente per lo sfogo. Il Pocho e la sua consorte hanno lasciato la città vesuviana per partire alla volta di Parigi ma non è escluso che quell’increscioso episodio abbia, anche solo indirettamente, influito sulla decisione dell’argentino di approdare al Paris Saint Germain.

    In tal senso, dunque, non è da escludere che la rapina subita da Maria Cavani possa indurre Edinson a prendere in considerazione l’ipotesi di lasciare Napoli ed il Napoli, accettando la corte dei numerosi club che lo seguono, con la Juventus in pole position, anche perchè – secondo quanto riportato dal suo procuratore – Edinson è rimasto molto turbato da tale episodio, così come sua moglie, che al momento è sotto choc. Tuttavia, l’agente del giocatore, Claudio Anellucci, al momento cerca di non “scoprire le carte”, preferendo che la situazione di tranquillizzi: “Dire che questo mette in bilico il rapporto con il Napoli è davvero eccessivo. Ci sarà tempo… adesso facciamo un pochino tranquillizzare il tutto”

  • De Laurentiis show, avverte Cavani e insulta Raiola

    De Laurentiis show, avverte Cavani e insulta Raiola

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non si smentisce mai. Dopo la sua ultima uscita, datata poche settimane fa, nella quale sbottò contro i giornalisti rei (secondo lui) di pensare solo ai soldi, ieri il patron partenopeo dal ritiro di Dimaro si è reso autore dell’ennesima uscita sopra le righe. Stavolta però il buon Aurelio non si è accanito contro la categoria giornalisti ma bensì non le ha mandate a dire nè a Cavani nè a Mino Raiola. Partiamo proprio da quest’ultimo.

    Mino Raiola, agente di Zlatan Ibrahimovic, si era espresso così riguardo Marek Hamsik: “In Italia non arriveranno top player, ancora più difficilmente a Napoli. Il Sud d’Italia in Europa fa paura, ci sono preconcetti. Non mi sono adoperato affatto nell’ultima trattativa Hamsik, altrimenti avrei disturbato la colazione al presidente De Laurentiis, il quale si scalda troppo e da simpatico diventa antipatico. Marek è un grande giocatore ed è la fortuna del Napoli, se uno si sente un grande giocatore deve misurarsi con un’altra realtà per dimostrare il proprio valore.

    Aurelio De Laurentiis © Kris Connor/Getty Images

    La risposta del presidente del Napoli non è tardata ad arrivare: ”E’ un rompicoglioni che da anni sta cercando di far andare via Hamsik, ma Marek è di ferro e non si muove da qui”. In effetti Raiola se l’è cercata, visto che sarà anche il numero uno nel fare i contratti ma di certo non è colui che può parlare in questo modo del giocatore slovacco, visto che il numero 17 partenopeo non fa parte della sua scuderia. Ma se quanto detto a Raiola appare più che comprensibile, è difficile apprezzare le parole del presidente De Laurentiis in merito a Cavani“Lo faccio marcire in panchina se chiede 7-8 milioni di euro. Jovetic? Preferisco un napoletano piuttosto che un calciatore che poi è capace di chiederti cifre enormi dopo che gioca qui da qualche anno”.

    Non risparmia nessuno il numero uno azzurro, neanche Edinson Cavani vero e proprio gioiello di casa Napoli, a maggior ragione dopo l’addio del pocho Lavezzi. Ognuno è libero di dire quello che vuole, figuriamoci il presidente del Napoli, ma il Matador non sembra essere quel tipo di giocatore che va a chiedere aumenti su aumenti. De Laurentiis dovrebbe saperlo bene visto che da due anni ha sotto contratto il bomber uruguaiano. Detto questo quando parla lui, si fa spettacolo che piaccia o no e bisogna sempre aprire bene le orecchie. Caro presidente ma a pensare solo ai soldi non erano solo i giornalisti?

  • Behrami e Gamberini ad un passo dal Napoli

    Behrami e Gamberini ad un passo dal Napoli

    Qualcosa si muove nel calciomercato Napoli e non poteva essere altrimenti visto che fino ad ora la società partenopea si è limitata a fare da spettatrice ai colpi di mercato con il solo riscatto di Pandev e la cessione del Pocho Lavezzi all’attivo come operazioni più rilevanti. Aurelio De Laurentiis è pronto a regalare a Walter Mazzarri due colpi tanto voluti dal tecnico toscano. Potremmo dire che l’azzurro attinge dal viola perchè il Napoli fa spesa a Firenze con gli imminenti acquisti del difensore Alessandro Gamberini e del centrocampista svizzero Valon Behrami. Ormai siamo ai dettagli della trattativa tra Napoli e Fiorentina, con il club toscano pronto a ricevere un assegno di circa 10 milioni in cambio dei due giocatori viola. Per la contentezza di Mazzarri, che da buon aziendalista ha capito che di campioni affermati non vedrà nemmeno l’ombra e ha richiesto giocatori funzionali al suo schema di gioco.

    Valon Behrami © Gabriele Maltinti/Getty Images

    L’acquisto di Alessandro Gamberini è importante per rinforzare un reparto difensivo, apparso molto in difficoltà soprattutto nell’ultima stagione. Il 31enne difensore italiano è alla fine del suo ciclo a Firenze, dove ha totalizzato 221 presenze e 6 reti. Valon Behrami invece lascerà Firenze dopo un anno e mezzo. Arrivato alla Fiorentina nel gennaio 2011 dal West Ham per 4,5 milioni di euro, il centrocampista svizzero dopo 50 presenze con la maglia viola è pronto ad approdare nell’importante piazza di Napoli, dove ritroverà 2 compagni di nazionale ovvero gli elvetici Gokhan Inler e Blerim Dzemaili.

    I tifosi della Fiorentina non hanno preso affatto bene l’imminente cessione del centrocampista svizzero tanto che sull’account twitter di Behrami non sono mancati messaggi di protesta contro il giocatore che ha risposto prontamente: “Non sono un mercenario”. Inoltre l’ex giocatore della Lazio ha voluto ricordare il grande affetto ricevuto dalla piazza toscana ma ha fatto chiaramente intendere che per lui è arrivato il momento di cambiare aria. Il Napoli e Mazzarri lo aspettano a braccia aperte.

  • Armero ad un passo dal Napoli, intesa De Laurentiis Pozzo

    Armero ad un passo dal Napoli, intesa De Laurentiis Pozzo

    Sarà Armero il nuovo terzino sinistro del Napoli. Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport, il colombiano 26 enne è ad un passo dal vestire la maglia azzurra. Armero supera così definitivamente la concorrenza dei vari Cissokho e Peluso, accostati in passato alla squadra di Mazzarri. E’ stato proprio il tecnico livornese a caldeggiare l’acquisto del laterale friulano, vero e proprio stantuffo della fascia sinistra. Classe ’86, Armero ha appena completato il secondo anno all’Udinese, che lo acquistò dal Palmeiras nell’estate del 2010. Con la maglia bianconera il colombiano ha totalizzato 53 presenze, segnando anche 3 reti. Dal suo arrivo in Italia ha impressionato piacevolmente gli addetti ai lavori, che lo considerano come uno dei migliori terzini della Serie A.

    Decisivo per la buona riuscita dell’operazione l’ottimo feeling tra Aurelio De Laurentiis e Giampaolo Pozzo. I patron delle due società non hanno mai nascosta la propria reciproca ammirazione, concludendo spesso e volentieri importanti affari di mercato. Armero infatti è soltanto l’ultimo calciatore dell’Udinese ad approdare sotto le pendici del Vesuvio. Nel recente passato gli azzurri hanno fatto incetta di giocatori bianconeri, come ad esempio lo svizzero Inler e lo stesso Quagliarella.

    giuseppe bellini | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    C’è anche chi ha compiuto il percorso inverso, ovvero da Napoli è poi sbarcato in Friuli. L’esempio più eclatante è quello dell’argentino German Denis, la cui esperienza a Udine non è stata però particolarmente esaltante.

    Il trasferimento di Armero al Napoli va così a risolvere una delle lacune più grandi dell’undici di Mazzarri, ovvero quello della fascia di sinistra. Specialmente nell’ultima stagione, Andrea Dossena non ha convinto l’allenatore della squadra partenopea. Ciò ha spinto il direttore sportivo Bigon ad accontentare le richieste formali del tecnico, stringendo così i tempi dell’operazione.

    Nel frattempo il procuratore di Armero, Claudio Vagheggi, dichiara come non ci sia fino ad oggi nulla di concreto tra il proprio assistito ed il Napoli, confermando però che il giocatore vaglierà le proposte dei club a lui interessati a partire dalla prossima settimana.  Inutile sottolineare come tali dichiarazioni rientrino pacificamente nel calderone delle smentite di facciata.

  • Napoli, De Laurentiis pronto a blindare Cavani

    Napoli, De Laurentiis pronto a blindare Cavani

    E’ tempo di corazzate in casa Napoli. Aurelio De Laurentiis non ha nessuna intenzione di lasciare neanche il minimo spiraglio alle pretendenti di Edinson Cavani. Dopo l’addio di Ezequiel Lavezzi, presentato dal Paris Saint-Germain nella giornata di ieri, l’uomo simbolo della società partenopea è il Matador uruguaiano. Tante società lo apprezzano e lo vorrebbero portare nella propria squadra. Chiedete ad Antonio Conte quale attaccante vorrebbe al centro dell’attacco bianconero, chiedete al Chelsea di Ramon Abramovic quale attaccante potrebbe sostituire al meglio la partenza di Didier Drogba e per ultimo chiedete al Manchester City chi potrebbe mettere in fila nelle gerarchie del Mancio i vari Tevez, Dzeko, Balotelli. Per rispondere a queste domande basta pronunciare due parole: Edinson Cavani.

    Edinson Cavani © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Tutti lo vogliono o per meglio dire tutti lo sognano e lo sogneranno ancora. Perchè il patron del Napoli è pronto a blindare uno dei 3 migliori attaccanti del campionato italiano. In che modo? Non è una novità che l’entourage del calciatore e il ds del Napoli Bigon stiano lavorando all’adeguamento del contratto di Cavani. Il bomber della nazionale uruguaiana attualmente è legato alla società azzurra da un contratto (scadenza 2016) da 2,4 milioni annui netti. Il Napoli è pronto a blindarlo aumentandogli l’ingaggio fino a 4 milioni netti annui e prolungando la scadenza del contratto di un anno ovvero fino al 2017. Non basterà questo perchè gli agenti del Matador spingono per la cessione almeno del 50% dei diritti di immagine, argomento poco gradito da De Laurentiis ma che per ovvi motivi dovrà affrontare e magari cedere alle richieste.

    Le cifre dell’adeguamento del contratto di Cavani sono sconosciute alla piazza di Napoli ma normali se si pensa al valore del calciatore uruguaiano. Arrivato dal Palermo due stagioni fa per 18 milioni di euro, si pensava fosse un buon giocatore ma non quel cannibale che poi si è rivelato sotto l’ombra del Vesuvio. I suoi numeri parlano chiaro: 95 presenze e 66 gol realizzati in due stagioni al Napoli. In attesa dell’inizio della nuova stagione, la questione rinnovo Cavani è il primo passo che il Napoli dovrà operare e in tempi stretti per assicurare a tutti i tifosi napoletani un’estate tranquilla.

  • Cavani, segnali alla Juve “Napoli disposto a trattare”

    Cavani, segnali alla Juve “Napoli disposto a trattare”

    Sarà stata solo una battuta, o forse qualcosa di più, ma l’esternazione di Edinson Cavani è destinata a divenire un bel boomerang o, perlomeno, a far parlare molto in questi roventi giorni di calciomercato. Una precisa domanda, una risposta ironica e scherzosa, che però potrebbe lasciare intendere qualcosa sul suo futuro, coinvolgendo il Napoli e le sue innumerevoli corteggiatrici.

    La dichiarazione è stata rilasciata all’emittente uruguayana Surayado, rispondendo ad una punzecchiatura del conduttore, che gli aveva chiesto come si sentisse ad avere un valore di 100 milioni di euro: Edinson ha ribattuto con una punta di sorpresa, ed ha “passato la palla” indirettamente al Presidente De Laurentiis, affermando che – se dovesse arrivare qualche concreta offerta per lui al Napoli – il presidente si siederebbe al tavolo delle trattative con calma e ragionevolezza, e sarebbe anche disposto a chiedere meno, perchè “a lui piace giocare e sparare certe cifre ma è un bravo uomo d’affari, disposto a trattare”.

    Parole importanti, dunque, che potrebbero lasciare il segno poichè potrebbero essere lette come un chiaro “segnale” da parte del Matador, rivolto ai grandi club a lui potenzialmente interessati, affinchè non abbiano timore di farsi avanti con il presidente partenopeo perchè, in fondo, il margine di trattativa esiste. Una rassicurazione inviata all’indirizzo di tutti quei top club che sognerebbero ad occhi aperti l’ingaggio di uno degli attaccanti più forti in circolazione: Juventus, Manchester City e Chelsea su tutte.

    Edinson Cavani  apre al Calciomercato| © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Per quanto riguarda il club bianconero, l’operazione Cavani è, naturalmente, un’opzione di primo livello nella ricerca del famigerato top player d’attacco, al pari dell’olandese Robin Van Persie (il primo nella lista di mister Conte, ndr) e preferita rispetto all’altro uruguaiano Luis Suarez del Liverpool che, invece, sarebbe una scelta più “economica”. Finora, però, Paratici e Beppe Marotta  erano stati frenati dalla dichiarata volontà del Napoli di trattenere il calciatore o, comunque, di valutarlo con una cifra esorbitante. I sondaggi e le trattative per Suarez, dunque, potrebbero lasciare posto ad un avvicinamento alla società napoletana nei prossimi giorni, perlomeno per “risondare” il terreno e valutare le effettive possibilità di trattativa esistenti.

    Cavani, inoltre, rispetto a Robin Van Persie e Luis Suarez ha l’indiscutibile vantaggio di conoscere già perfettamente il campionato di serie A, e di avere un ingaggio inferiore rispetto a quello delle altre due opzioni, considerando che il suo attuale stipendio al Napoli è di 2 milioni di euro a stagione più bonus e che potrebbe essere sufficiente un ritocco di circa un milione in più a stagione per fargli gola.

    La Juventus dovrà sferrare l’attacco decisivo se vorrà accaparrarselo prima che le concorrenti inglesi facciano la loro parte e potrebbe decidere di inserire nella trattativa anche qualche contropartita tecnica che potrebbe essere gradita al Napoli: oltre ad un’offerta cash di 25 milioni di euro, potrebbe cedere il cartellino del centrocampista brasiliano Felipe Melo (ed in tal caso non si tratterebbe di un grande sacrificio, ndr) e della punta Alessandro Matri, che per la squadra partenopea potrebbe essere vista come un parziale sostituto del Matador.

    Le dichiarazioni di Cavani potrebbero aver aperto, dunque, uno spiraglio, ma sarà compito dei bianconeri provare, ora, ad insinuarsi.