L’8 giugno 2011 sarà ricordato a lungo dai tifosi del Napoli per la gran mole di trattative condotte in porto da Bigon e De Laurentiis aggiungendo qualità ed esperienza all’organico a disposizione di Walter Mazzarri impegnato nella prossima stagione nel prestigioso impegno in Champions League. dalla rete Partiamo con ordine, il primo della lista è sicuramente Mimmo Criscito soffiato sul tempo a Inter e Roma grazie ad una offerta concreta e giusta, 6,5 milioni di euro per la comproprietà con il Genoa e con il Napoli che aggiunge alla rosa un giocatore giovane ma con l’esperienza giusta per far compiere l’ennesimo passo di qualità all’organico. Criscito può esser una alternativa a Dossena sulla sinistra oppure impiegato alla sinistra di Cannavaro tra i tre centrali di difesa. Il secondo è Gokhan Inler, il centrocampista svizzero corteggiato da tantissimi mesi nelle ultime settimane sembrava allontanarsi sempre più per via dell’inserimento della Juventus. Pozzo ieri, ha invece rotto gli indugi confessando l’ormai accordo raggiunto con la società partenopea a cui resta adesso di dirimere qualche controversia legato all’ingaggio. A sostituire poi, il partente Pazienza, sembra ormai prossimo all’ingaggio Marco Donadel centrocampista di quantità e qualità svincolato dalla Fiorentina e con l’esperienza giusta per sopportare palcoscenici importanti come il San Paolo e la Champions league. Sempre scuola Fiorentina e sempre a costo zero è pronto alla firma anche Mario Santana che per caratteristice può andare a sostituire in organico il deludente Sosa e in campo può esser una reale alternativa ad Hamsik nel ruolo di trequartista o a Lavezzi sugli esterni. la società partenopea ancora una volta dimostra idee e tempi giusti rispondendo alle esigenze del tecnico con scelte oculate e preziose.
Lo scandalo scommesse a Napoli assume i connotati oscuri della presenza della Camorra nell’indirizzare il risultato di Napoli – Parma, match giocato al San Paolo il 10 Aprile del 2010: una partita che al termine del primo tempo il Napoli conduceva per 1 a 0 e poi terminata con un clamoroso 3 a 2 per gli emiliani. lastampa.it A bordo campo, quel giorno, era presente il nipote del boss Lo Russo, che scrutava la partita con attenzione. In concomitanza dell’intervallo di quella gara, inoltre, un altro indizio: nel quartire di Secondigliano fra primo e secondo tempo si registrò un’anomala impennata delle scommesse sulla vittoria del Parma, poi verificatasi realmente. Tutto ciò, quindi, sembrerebbe condurre ad un’ inchiesta della procura di Napoli sulla vicenda, anche alla luce di alcune significative intercettazioni telefoniche sul risultato della gara. Il presidente De Laurentiis, però, prova a difendere la sua squadra da queste voci, incontrando il neo sindaco di Napoli De Magistriis per precisare come il Napoli sia “totalmente estraneo da questi sospetti”. La presenza a bordocampo del nipote del boss, inoltre, nn può essere considerata una responsabilità della società: “Questo signore era vicino ad un rappresentante delle forze dell’ordine ed era stato accreditato da uno dei nostri manutentori: il Napoli non può vigilare sulla fedina penale di tutti quelli che sono accreditati a bordo campo”.
dal webHa atteso, è rimasto in disparte preferendo osservare da esterno l’evolversi della situazione forte della sua posizione. Aurelio De Laurentiis non è caduto nella trappola tesa da Pozzo ed ha aspettato che si raffreddasse l’interessamento, o quantomeno rallentasse la trattativa imbastita dalla Juventus per Gokhan Inler evitando inutili aste come auspicava l’Udinese. Già, perchè il Napoli, dopo la frenata registrata ieri per il trasferimento del centrocampista a Torino, è forte della sua posizione: il club azzurro ha trovato già da tempo un accordo di massima con la società friulana per lo svizzero di origini turche sulla base di 18 milioni senza l’inserimento di nessuna contropartita tecnica, cosa che invece vorrebbe fare il dg bianconero Marotta. L’offerta della Juve infatti non va oltre i 14 milioni cash più la metà di Manuel Giandonato, proposta che per il momento è stata rispedita al mittente da Pozzo. Il Napoli quindi è tornato in pole position per Inler come testimoniano anche le ultime dichiarazioni del giocatore e del suo procuratore Lamberti “Ho parlato con Bigon ma non ho ricevuto nessuna offerta dalla società azzurra, il giocatore non ha mai rifiutato i partenopei per la Juventus, anzi è più vicino al Napoli che alla società bianconera“, che invece nei giorni scorsi aveva fatto intendere tutt’altro, sbattendo la porta in faccia la porta al club di De Laurentiis “Abbiamo trovato un accordo di massima con una società italiana che non è il Napoli“. Una sorta di dietrofront dettata dalla fumata grigia di ieri tra la Juve e l’Udinese.
Inler al Napoli è una trattativa che sta andando per le lunghe: con le basi già gettate da gennaio, la dirigenza azzurra non riesce a chudere la trattativa con l’Udinese che dopo la qualificazione in Champions pare voglia trattenere tutti i suoi gioielli, da Sanchez a Inler passando per Asamoah e Isla. E’ evidente che il patron Pozzo, forte del palcoscenico internazionale appena conquistato, voglia scatenare un’asta sui pezzi pregiati della rosa in modo da monetizzare il più possibile dalle loro cessioni, vedi Sanchez, conteso da Manchester City e Inter, vedi appunto Inler, e spieghiamo il perchè.
Promesso al Napoli, nei prossimi giorni Pozzo riceverà la visita del dg bianconero Marotta per definire i riscatti di Marco Motta e Simone Pepe. Nell’incontro si parlerà anche del centrocampista di origini turche che verrebbe così letteralmente strappato dalle mani di De Laurentiis se la Juventus decidesse di investire un discreto gruzzolo su di lui (non meno di 15 milioni di euro). Pare infatti che Inler sia stato richiesto espressamente dal nuovo tecnico bianconero in persona Antonio Conte che vede in lui l’uomo giusto da affiancare al regista della squadra Andrea Pirlo. Con l’eventuale arrivo del centrocampista friulano farebbe le valigie Felipe Melo: Conte infatti ha bocciato il brasiliano che verrebbe ceduto in Premier League dove ha diversi estimatori, Arsenal su tutti.
Pozzo ha tutto l’interessamento per favorire l’inserimento della Juventus nella trattativa; in questo modo costringerebbe, in modo strategico, il presidente del Napoli a spingere sull’acceleratore e alzare l’offerta.
La quiete dopo la tempesta, De Laurentiis ieri in una lunga intervista concessa alla radio ufficiale del club ha confessato che dal colloquio con Mazzarri il rapporto è uscito rinforzato, ancora più saldo e coeso verso il raggiungimento di nuovi prestigiosi traguardi.
Il presidente ha promesso uno sforzo economico importante per esser competitivi anche Champions League senza però perder d’occhio il bilancio e sopratutto la mission di inserire giocatori giovani per salvaguardare anche il futuro del club.
Il primo acquisto sarà quasi sicuramente il centrocampista Inler corteggiato oramai da diverso tempo e adesso in procinto di vestire la maglia azzurra. Sia De Laurentiis che il ds dell’Udinese Larini hanno confermato la trattativa anche se ancora c’è da limare qualche dettaglio ma alla fine si dovrebbe chiudere sui 12 milioni di euro cash più il cartellino di Denis.
Il grosso campionato fatto dal Napoli ha però fatto impennare le richieste delle sue stelle, Hamsik è finito nel mirino del Milan, Cavani è stato blindato prima che arrivasse la richiesta irrinunciabile e adesso a spiazzare l’ambiente ci sono le parole dell’agente di Lavezzi “Non so se Lavezzi resterà a Napoli. Quando ha firmato il suo contratto in questo era inserita anche una clausola molto alta, per cui se arrivasse un’offerta pazzesca si valuterà questa con la società”.
Se il procuratore fosse Raiola staremmo qui a parlare di uno stratagemma per chiedere un adeguamento del contratto e non è eslcuso che alla fine si finisca in questo modo. Pare però che il Pocho sia entrato in orbita Tottenham disposto a spendere per riguadagnare la Champions League sin dalla prossima stagione, ma pare che sotto sotto ci sia anche l’Inter disposta ad inserire nella trattativa Pandev qualora non dovesse riuscire ad arrivare a Sanchez.
E’ stato praticamente l’allenatore del Napoli per qualche ora; poi, grazie alla mediazione del ds Riccardo Bigon, il presidente Aurelio De Laurentiis e l’allenatore Walter Mazzarri hanno sancito la pace dopo essersi tirate frecciatine per settimane. Gian Piero Gasperini aveva già trovato l’accordo verbale con il numero uno partenopeo quando gli è stato detto che i suoi servigi non sarebbero più serviti. Sedotto e abbandonato da quello stesso presidente che ha voluto con questa trattativa punire il figliol prodigo tornato sui suoi passi dopo essersi praticamente offerto a Juve e Roma e aver corretto il tiro una volta saputo del non interesse di bianconeri e giallorossi nei suoi confronti. Una vera e propria beffa.
Queste le parole dell’ex tecnico del Genoa contattato da Radio Kiss Kiss: “Seccato che il mio nome sia stato tirato in ballo in questa vicenda? Se la sono cantata e suonata da soli. Quello che è successo tra De Laurentiis e Mazzarri è una cosa al di fuori delle mie scelte. Ma alla fine credo che sia giusto così, Mazzarri fa bene a restare al Napoli perchè insieme alla sua squadra ha disputato una bellissima annata. Peccato solo per questo finale strano di campionato. Si è solo guastata la festa dopo aver raggiunto un risultato eccezionale“.
Per Gasperini ora si spalancano le porte del Palermo: al termine della finale di Coppa Italia verrà ufficializzato il divorzio da Delio Rossi che vuole congedarsi dal pubblico rosanero con la vittoria del trofeo. Nonostante tutto però per Gasperini rimane il rammarico di aver sfiorato la panchina azzurra, senza togliere nulla a quella siciliana, e guidare il Napoli in Champions League a distanza di 21 anni dall’ultima volta.
Il tanto atteso incontro fra Walter Mazzarri ed il presidente De Laurentiis si è svolto nel pomeriggio di ieri ed, inaspettatamente, si è risolto con esito molto positivo, avvicinando i due e gettando le basi per la programmazione della prossima stagione del Napoli, abbandonando definitivamente l’ ipotesi di un divorzio fra il tecnico toscano e la societ napoletana.
La pace, però, non era così scontata, dato che il Napoli aveva già sondato il terreno per contattare Gian Piero Gasperini, ex tecnico del Genoa, qualora l’ incontro con Mazzarri non avesse avuto buon esito.
Tuttavia, il presidente De Laurentiis da grande produttore cinematografico qual è, è abituato ai colpi di scena, e dunque – anche grazie alla mediazione del dg Bigon – ha fatto sì da smussare gli angoli del rapporto con Mazzarri, con il quale non parlava da circa due mesi, pensando a coinvolgero nella progettazione del secondo quinquennio della sua presidenza Partenopea, che sarà all’ insegna del “fair play gestionale”, in accordo con i principi voluti dal presidente Uefa Platini.
In casa Napoli, dunque, può ritornare il sereno, con sodddisfazione dei giocatori che nel post partita con la Juve avevano chiesto esplicitamente a Mazzarri di restare con loro, dimostrando come il tenico abbia avuto un grandissimo merito nella costruzione di uno spogliatoio unito e compatto. Il suo lavoro a Napoli, quindi, continuerà, e potrà guidare la sua creatura nel tanto atteso debutto in Champions League.
La promessa del presidente a Mazzarri è di alzare il budget per il calciomercato da 20 fino a 35 milioni di euro a cui si va ad aggiungere il ricavo della vendita di qualche big. Il primo acquisto dovrebbe esser lo svizzero Inler, sul centrocampista infatti pare ci sia un accordo di massima tra il Napoli e l’Udinese.
Dietrofront clamoroso di Aurelio De Laurentiis che potrebbe decidere di confermare Walter Mazzarri alla guida del Napoli dopo un pomeriggio infuocato in cui il presidentissimo partenopeo aveva addirittura già scelto il sostituto nella persona di Gian Piero Gasperini.
Secondo Sky Sport 24, nelle parole di Gianluca Di Marzio, decisivo per la riconciliazione tra Mazzarri e De Laurentiis è l’ incontro ancora in corso a Roma proprio tra i due “litiganti” e Riccardo Bigon, intermediario preziosissimo ed amico di Mazzarri che avrebbe convinto De Laurentiis al clamoroso ribaltone.
Al momento quindi, si va verso una conferma di Mazzarri ed una pace sancita a Roma tra il tecnico toscano ed il focoso presidente De Laurentiis che, con ogni probabilità non chiamerà più Gian Piero Gasperini per affidargli la panchina partenopea.