Il calciomercato coivolge i tifosi ancor più del calcio giocato ma per fortuna è finito anche se già questa mattina le maggiori testate nazionali hanno iniziato ad abbozzare quello invernale. La serie A quest’anno riparte senza acquisti con il botto ma attraverso mercati minori e sopratutto di prospettiva. Per interci non c’è un colpo alla “Ibra” e in un certo senso siamo più poveri per la partenza di Eto’o, Sanchez e Pastore. Proviamo adesso a dar un voto alle 20 di squadre di A sulla base del mercato anche se in fondo è sempre il rettangolo verde l’unico sovrano.
Atalanta: 7 Aver preso Pierpaolo Marino è motivo di garanzia. Lo scandalo scommesse ha per forza di cose ritardato il mercato ma i bergamaschi si son mossi bene e la coppia Brighi Cigarini in mediana promette qualità e dinamicità. In avanti Denis dovrà ripagare il suo ds per la fiducia.
Bologna: 6,5 Ha tenuto Ramirez, sostituito Viviano con l’esperto Gillet ma c’è troppa confusione intorno alla società. Tutto si poggia su l’annata di capitan Di Vaio
Cagliari: 5 Male Cellino. I trattamenti riservati a Suazo e sopratutto a Donadoni non gli fanno onore. Ha perso Lazzari e Acquafresca, Rui Sampaio e Ibarbo possono esser le scoperte.
Catania: 6 Galeano è sfumato sul gong arriva però Bergessio e si potrà ancora contare su Maxi Lopez. Almiron, Legrottaglie e Suazo sono delle scommesse. Mi sarei aspettato di più da Lo Monaco sopratutto in mediana.
Cesena: 7 Si è mossa per tempo permettendo a Giampaolo di lavorare con la squadra. E’ rimasto Parolo, Martinez e Mutu non faranno rimpiangere Giaccherini.
Chievo: 6 E’ come al solito una sorpresa. Lavora a fari spenti e a fine campionato è sempre una rivelazione. Non credo molto ai ritorni di fiamma ma Di Carlo può fare bene non avendo eccessive pressioni.
Fiorentina: 6 Cassani e Kharja sono due ottimi innesti la stagione viola dipenderà molto da come Mihajlovic riuscirà a coinvolgere i dissidenti.
Genoa: 7 Questa volta Preziosi ha accontetato i suoi tifosi tenendo Palacio e Kucka. Con Frey la porta è in buone mani e Constant e Birsa daranno qualità al centrocampo.
Inter: 6 La cessione di Eto’o era inevitabile ma la sua sostituzione è più frutto dell’improvvisazione che di un disegno preciso. Forlan, Poli e Zarate sono tre ottimi giocatori quanto funzionali al credo tattico di Gasperini sarà il campo a dirlo. E’ stata gestita male la vicenda Sneijder e manca un esterno a sinistra.
Juventus: 5 Conte, Pirlo, Vidal, Vucinic, Elia, Lichsteiner tutti colpi interessanti ma Marotta ha fallito ancora una volta non riuscendo a cedere i giocatori fuori dal progetto e non arrivando al difensore.
Lazio: 9 Questa volta Lotito mi ha stupito in maniera positiva. Mercato interessante con colpi giusti e piazzati per tempo. Reja questa volta può esser soddisfatto e le cessioni di Zarate e Floccari vicine al gong hanno evitato problemi nello spogliatoio e alleggerito le casse del club.
Lecce: 7 Il progetto affidato a Di Francesco è ambizioso perchè si basa molto sui giovani. Il futuro dipenderà dall’esplosione o dalla conferma dei vari Pasquato, Giandonato, Strasser, Muriel.
Milan: 7 Per rinforzare la squadra nell’undici titolare c’era bisogno di un colpo da novanta. La crisi e il lodo Mondadori hanno difatto bloccato il mercato ma Mexes, Aquilani, Nocerino e Al Shaarawy saranno utili durante l’anno.
Napoli: 10 Un mercato targato Mazzarri. Tanti colpi e tutti secondo un filo conduttore De Laurentiis non ha badato a spese trattenendo oltretutto i pezzi pregiati. E’ l’unica squadra ad uscire notevolemente rinforzata.
Novara: 6 Squadra giovane e ambiziosa. Se non calerà l’entusiasmo sarà una potenziale rivelazione.
Palermo: 5 Che voglia emulare l’Udinese è comprensibile ma Zamparini deve far pace con il suo cervello. Se vende tutto è normale non esser competitivi.
Parma: 5 Leonardi si è fossilizzato su Amauri perdendo il filo conduttore del mercato, in extremis ha rimediato con Floccari che ha però caratteristiche completamente diverse. Giovinco farà ancora la differenza, peccato per Borini.
Roma: 7 I colpi sono arrivati anche se troppo tardi. Gago e Pjanic insieme a De Rossi, Pizarro, Perrotta e Taddei formeranno un ottimo centrocampo. Lamela è una scommessa ma vogliamo fidarci di Sabatini.
Siena: 7 Si è rinforzato bene l’undici di Sannino, Gonzalez e Destro in attacco garantiranno gol e qualità.
Udinese: 7 E’ riuscita a vendere benissimo e a non perder la testa. I friulani sono una fucina di talenti le altre devono esser più brave e andare in Champions.
Una piccola postilla è per dar un voto a Mino Raiola il bizzoso procuratore lo scorso anno al centro di tantissime trattative ha capito che non era annata e si è magicamente defilato.
Un Aurelio De Laurentiis in versione sportiva ha fatto questa mattina da cerimoniere alla presentaziona della maglia da trasferta del Napoli per la stagione 2011/2012. Come per la prima maglia (guarda le immagini) la seconda, di colore giallo, si ispira alla maglia del primo scudetto.
La Macron ha sicuramente fatto un ottimo lavoro presentando una maglia che sarà facilmente distintiva tra tutte quelle della serie A ed in più si presta per eleganza ad esser tra le più ambite anche in Champions League.
La presentazione, avvenuta presso il teatro di Dimaro, ha avuto a battessimo tutti i nuovi arrivati compresi i portieri che hanno posato con la seconda e terza divisa. Il giallo della maglia risalta maggiormente l’azzurro di Napoli con il logo impresso sulla sinistra, il colletto e il bordo delle maniche a creare un piavole contrasto.
Entuasiasmo e voglia di continuare a stupire. Napoli sull’onda della Champions, conquistata nella scorsa stagione, e la campagna acquisti extralusso compiuta da Bigon e il presidente De Laurentiis permettono ai tifosi di sognare in grande tanto che la presentazione della squadra a Dimaro ha visto oltre mille napoletani al seguito per incitare i propri beniamini.
La truppa agli ordini di Mazzarri ha tutte le intenzioni di continuare a stupire e anche Hamsik in predicato di lasciare Napoli ha ritrovato sintonia e feeling con i suoi tifosi. Lo slovacco, insieme ai compagni sul palco si è prestato al coro da stadio “chi non salta rossonero è” rinnegando di fatto ufficialmente i rossoneri. C’è da dire però che il tormentone iniziò proprio dalle sue dichiarazioni.