Tag: atletico madrid

  • La caduta degli invincibili. Pokerissimo del Real al Mestalla

    La caduta degli invincibili. Pokerissimo del Real al Mestalla

    Il Barcellona sa perdere! La 20esima giornata della Liga Spagnola, nonché la prima d’andata, ha offerto una grandissima sorpresa. La formazione di Tito Vilanova è stata battuta in trasferta dal Real Sociedad, perdendo di fatto l’imbattibilità stagionale in campionato dopo aver conquistato 18 vittorie e 1 pareggio. Niente di catastrofico visto l’ampio margine rispetto alle dirette concorrenti, che hanno approfittato della serata storica per racimolare due punti alla squadra blaugrana. L’Atletico Madrid si porta a -8 dal Barça, mentre i cugini del Real rimangono sempre molto staccati con un sonante -15! La lotta per il quarto posto, valido per la qualificazione ai preliminari di Champions League è molto bella e vede coinvolte 7 squadre, staccate tra loro di 6 lunghezze, al momento Betis e Malaga sembrano avere una marcia in più rispetto alle dirette concorrenti.

    In fondo alla classifica importante vittoria casalinga dell’Osasuna contro il Deportivo la Coruna, che gli permette di superare in classifica i diretti rivali, pur rimanendo in zona retrocessione.

    Esultanza del Real Sociedad al fischio finale © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images
    Esultanza del Real Sociedad al fischio finale © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images

    GLI INVINCIBILI – La caduta del Barcellona arriva inaspettata alla prima giornata di ritorno. I ragazzi di Vilanova, dopo aver conquistato il doppio vantaggio nei primi 25 minuti con le reti di Messi e Pedro, hanno subito la rimonta del Real Sociedad con la rete del 3-2 realizzata al 90′ da Agirretxe. Al fischio finale dell’arbitro i padroni di casa hanno festeggiato alla grande, consci di aver compiuto un’impresa storica.

    VALANGA REAL – Pokerissimo del Real Madrid al Mestalla. Incredibile la partita dei ragazzi di Mourinho che realizzano tutte le reti nella prima frazione di gara. Higuain apre le danze dopo appena 10 minuti, poi ci pensano due doppiette di Ronaldo e Di Maria a mettere in cassaforte il match. Nel secondo tempo le merengues amministrano le forze e gestiscono il risultato fino al triplice fischio dell’arbitro. Il Valencia non ha potuto nulla contro la partita perfetta dei blancos.

    I cugini dell’Atletico invece non vincono in goleada ma superano con un secco 2-0 il Levante con una rete per tempo di Adrian e Koke. I biancorossi si ritrovano così a 8 punti dal Barcellona. Liga riaperta?

  • Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Il 2013 é ormai dietro l’angolo e, nel calcio cosî come in ogni ambito della vita, é possibile fare una lista di tutto il meglio e il peggio che ci ha accompagnati nell’intero anno solare passato. I migliori del 2012 : abbiamo deciso di concentrarci soltanto su quei personaggi e su quei dati, in un certo senso positivi. Spazio dunque ai migliori giocatori, ruolo per ruolo, allenatori e squadre dell’intero pianeta, lasciando perdere per una volta, chi invece ha deluso veramente.

    IL MESSIA – Se si parla di record, non é possibile non citare Leo Messi, super talento del Barcellona che si sta avviando a conquistare il suo quarto Pallone d’Oro consecutivo. Oltre ai tantissimi trofei vinti con i blaugrana, da segnalare il nuovo traguardo del giocatore, forse, piü forte di tutti i tempi: aver superato il leggendario Muller nella classifica dei gol segnati in un anno. La Pulce ha addirittura fatto meglio del suo avversario polverizzando ogni record esistente. Gol come se piovesse. Sempre in Spagna, sponda Real Madrid, un elogio va anche a Cristiano Ronaldo, anch’egli una poderosa macchina da gol che, purtroppo per lui, non viene giustamente riconosciuto per via della presenza di Messi nel suo campionato. Un paragone troppo difficile per essere sopportato anche dall’asso portoghese.

    RIVELAZIONI – Ogni anno ci sono delle squadre che a sorpresa riescono a raggiungere traguardi insperati per le loro aspettative. Una di queste é senza dubbio l’Atletico Madrid del bomber Falcao. Gli spagnoli, grazie soprattutto alle reti della punta colombiana, hanno portato a casa una Europa League e una Supercoppa Europea. Davvero niente male per i ragazzi di Simeone. In Italia dobbiamo per forza dare spazio alla cavalcata vincente della Juventus. I bianconeri, partiti quasi senza speranza di vittoria all’inizio di settembre, si sono ritrovati a maggio con il tricolore sul petto. Merito senza dubbio di Antonio Conte, allenatore dell’anno che ha saputo infondere nei suoi ragazzi un coraggio e una rabbia fuori dal comune.

    CASO PER CASO – Adesso focalizziamo la nostra attenzione ai migliori giocatori del 2012, ruolo per ruolo. In porta ci sono pochi dubbi: Buffon é tornato il portierone che tutti conoscevano. In difesa hanno fatto molto bene Thiago Silva, ora al PSG, e Barzagli. In mezzo al campo fate spazio alla fantasia e al genio di Iniesta, cervello del Barcellona. Davanti la scelta diventa difficile ma basta un nome per toglierci di testa tutti i dubbi: Messi.

  • E chi li ferma? Il Barça asfalta anche l’Atletico Madrid

    E chi li ferma? Il Barça asfalta anche l’Atletico Madrid

    Fuga Barça. Messi e compagni chiudono abbastanza agilmente la pratica Atletico Madrid, staccandosi in classifica con un imbarazzante +9 proprio sui Colchoneros. Eppure ad inizio match, i madrileni sembravano poter creare non pochi problemi ai blaugrana, portandosi anche in vantaggio al 30′ con il solito Radamel Falcao, che alla terza occasione supera Victor Valdes con un bel pallonetto. La reazione del Barcellona però è veemente e rimonta prima della fine del primo tempo con le reti di Adriano (gran tiro a giro di sinistro) e di Busquets (facile tap-in in mischia). La seconda frazione vede i catalani dominare come al solito sul piano del palleggio e l’immenso Leo Messi mette a segno una doppietta, chiudendo l’incontro sul 4-1 e portandosi a 90 reti nell’anno solare 2012. Emozionante Barcellona-Atletico Madrid.

    Provate a prenderli – Stagione straordinaria per il Barcellona che sembra non aver patito più di tanto il cambio di allenatore, con il passaggio in estate da Guardiola a Vilanova. La mentalità non cambia. Tanto possesso palla, squadra compatta e accelerazioni improvvise che mettono in difficoltà tutte le difese spagnole.

    Leo Messi tocca quota 90 reti © Jasper Juinen/Getty Images
    Leo Messi tocca quota 90 reti © Jasper Juinen/Getty Images

    Leo – Cercate voi qualche aggettivo per descrivere questo giocatore. Messi è giunto al 39esimo gol stagionale e al 90esimo nel 2012. Numeri da capogiro, da extraterrestre.

    Bye Real – E intanto Mourinho continua a perdere punti preziosi. Altra prestazione non brillante del Real Madrid che in casa non va oltre il 2-2 contro l’Espanyol. La squadra dell’ex tecnico dell’Inter passa in svantaggio alla mezz’ora con la rete di Sergio Garcia prima di rimontare tra il finale di primo tempo e l’inizio del secondo con i gol di Ronaldo e Coentrao. Quando tutto sembrava portare alla vittoria, arriva la doccia fredda con il pareggio dell’uruguaiano Albin a due minuti dalla fine. Adesso i punti dal Barcellona sono diventati 13 e la Liga sembra ormai andata.

    Le altre – Da sottolineare le vittorie esterne di Malaga, Levante e Rayo Vallecano rispettivamente contro Siviglia, Real Zaragoza e Valencia. Anche l’Athletic Bilbao conquista l’intera posta in palio in casa del Mallorca e si allontana dalla zona calda della classifica.

    Tabellino Barcellona-Atletico Madrid 4-1
    Barcellona(4-3-3): Valdes; Adriano (85′ Dani Alves), Pique, Puyol, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro (79′ Villa), Messi, Sanchez (75′ Thiago Alcantara). Allenatore: Vilanova
    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe (46′ Cata Diaz); Koke, Suarez (56′ Adrian), Gabi, Turan; Falcao, Diego Costa (60 Tiago). Allenatore: Simeone
    Marcatori: 31′ Falcao (A), 36′ Adriano (B), 45′ Busquets (B), 57′ Messi (B), 88′ Messi (B)

    Questi i gol della sfida Barcellona-Atletico Madrid
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  • Falcao, cinque gol per entrare nella storia dell’Atletico

    Falcao, cinque gol per entrare nella storia dell’Atletico

    Strepitoso Radamel Falcao. L’attaccante colombiano dell’Atletico Madrid ha segnato ieri cinque gol, nella partita con cui i colchoneros hanno schiantato per 6-0 il Deportivo. Una manita d’antologia per Falcao, che gli consente d’entrare di diritto nella leggenda del club. La prestazione di ieri sera è qualcosa di straordinario, quasi mistico. In quanti avrebbero detto che El Tigre, dal 2009 ad oggi, potesse subire una così grande trasformazione. Da buon attaccante e nulla più quale era quando giocava in Argentina con la maglia del River Plate. Fa riflettere anche il suo trasferimento in Europa nell’estate del 2009 appunto, quando il Porto per strapparlo al club argentino ebbe bisogno di un “misero” assegno quantificato in cinque milioni di euro.

    NOVANTA MINUTI ETERNI– Nel match di ieri sera tra Atletico Madrid e Depor c’era un calciatore in campo che studiava per diventare eterno. Era Radamel Falcao. Il primo tempo è comunque normale, con Falcao che rientra negli spogliatoi avendo realizzato due reti. Quello che trasforma il colombiano in leggenda è però la ripresa, dove nell’arco di sette minuti firma una fantastica tripletta (tra il 64 e il 71 minuto). Tripletta che si va a sommare dunque alla doppietta del primo tempo, per un pokerissimo da favola.

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    Radamel Falcao dopo la manita al Depor entra nella storia dell’Atletico | ©

    COME LUI NESSUNO – In quasi 110 anni di storia, all’Atletico Madrid nessuno è riuscito a fare meglio di El Tigre. L’unico che ha avvicinato le gesta di Radamel fu il nostro Christian Vieri, quando nel ’98 in un Atletico-Salamanca terminato 4-5 per gli ospiti, fu autore di tutti i quattro gol dei colchoneros.

    SUPERATO RONALDO – Non solo Radamel Falcao sta trascinando i suoi compagni di squadra in una rincorsa impossibile sul Barcellona, ma si candida autorevolmente come Pichichi per la stagione 2012-2013, nonostante nella Liga ci siano dei mostri sacri come Ronaldo e sopratutto Messi. Con la cinquina di ieri, El Tigre si porta a quota 16 gol in 15 partite di campionato, superando Ronaldo fermo al terzo posto con 13 reti. Appare però irraggiungibile anche stavolta Leo Messi, arrivato già a 23 gol stagionali.

    I CINQUE GOL DI FALCAO IN ATLETICO MADRID-DEPORTIVO [jwplayer config=”60s” mediaid=”163445″]

  • Sorteggio Europa League 2013 rischi per Napoli e Inter

    Sorteggio Europa League 2013 rischi per Napoli e Inter

    L’Europa League entra nel vivo. Con la chiusura della fase a girone, terminata nella tarda serata di ieri, è già tempo di accoppiamenti in vista dei sedicesimi di finale. Il prossimo 20 dicembre 2012 i sorteggi che apriranno la corsa vera e propria per la conquista della coppa.

    Le italiane – delle quattro squadre italiane che hanno iniziato l’avventura in EL, sono tre quelle che andranno a giocarsi i sedicesimi del 14 e 21 febbraio 2013. Con l’Udinese fuori già in autunno, toccherà a Lazio, Inter e Napoli tenere alto il nome del calcio italiano. I biancocelesti verranno inseriti nell’urna delle testa di serie, mentre per i milanesi e i napoletani (secondi nei rispettivi gironi) sarà una vera e propria roulette.

    Le regole – Alle 24 squadre che si sono piazzate ai primi due posti dei 12 gironi, si aggiungono le otto formazioni giunte terze nella fase a gironi di Champions League (le migliori quattro escluse dalla CL sono incluse nell’urna delle teste di serie): in totale 32 formazioni in lizza per la conquista del trofeo continentale.

    Europa League, trentadue squadre per il trofeo
    In Europa League le squadre italiane dovranno fare attenzione, spauracchio Atletico Madrid © Daniel Mihailescu/ Afp

    Sedicesimi Europa League: questa la lista di squadre per urna

    Urna teste di serie:
    Lazio, Liverpool, Viktoria Plzen, Fenerbahce, Bordeaux, Steaua Bucarest, Dnipro, Genk, Rubin Kazan, Lione, Metalist Kharkiv, Hannover, Chelsea, Cluj, Benfica e Olympiacos

    Urna seconde e peggiori terze dalla Champions league:
    Inter, Napoli, Anzhi, Atletico Madrid, Borussia Mönchengladbach, Newcastle, Stoccarda, Basilea, Sparta Praga, Bayer Leverkusen, Levante, Dinamo Kiev, Bate Borisov, Ajax, Zenit

    Il sorteggio per gli ottavi di finale (7 e 14 marzo) non prevede testa di serie. Tutte le qualificate verranno inserite in un’unica urna. Le 16 palline contenenti i biglietti “Vincitrice gara 1” fino a “Vincitrice gara 16” vengono inserite in una sola urna e mescolate. La prima squadra estratta affronta la seconda squadra estratta e disputa la gara di andata in casa. La procedura si ripete fino all’esaurimento delle palline. Il sorteggio non prevede alcun tipo di restrizione.

    Lazio, fantasmi spagnoli – Al sorteggio valido per i sedicesimi di finale le tre italiane rimaste in corsa rischiano qualcosa. La Lazio dovrà far attenzione a non pescare gli spagnoli dell’Atletico Madrid, da sempre protagonisti principali di questa competizione. Attenzione anche allo spauracchio Bayer Leverkusen. Per Inter e Napoli la faccenda si complica. Possibili accoppiamenti con Liverpool, Lione, Chelsea e Benfica.

  • Slavina Lazio a Maribor, adesso il sorteggio

    Slavina Lazio a Maribor, adesso il sorteggio

    Grazie al largo successo di ieri in Slovenia contro il Maribor, la Lazio si qualifica ai sedicesimi di Europa League come testa del girone J.  I biancocelesti di Petkovic sbaragliano la concorrenza inglese del Tottenham, aggiudicandosi meritatamente il primato a quota 12 punti, due in più rispetto alla squadra allenata da Villas-Boas. Il successo di ieri in Slovenia ha avuto come protagonista un redivivo Sergio Floccari. L’attaccante è riuscito a segnare una doppietta a cavallo tra primo e secondo tempo, candidandosi prepotentemente per una nuova squadra nel prossimo mercato di gennaio. A sbloccare l’incontro in favore della Lazio era stato Kozak nel primo quarto d’ora del match, con il raddoppio seguente di Radu alla mezzora della prima frazione di gioco.

    PERCORSO NETTO– Il cammino della Lazio in Europa League fin qui può dirsi perfetto. I ragazzi di Petkovic infatti hanno chiuso il girone J da imbattuti, così come il Tottenham, raccogliendo tre vittorie e tre pareggi (due contro gli stessi inglesi ndr). Fra le altre cose la Lazio può vantare anche il miglior attacco (7 reti) e difesa meno perforata (2 gol subiti) di tutto il girone.

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    L’irrefrenabile gioia dei giocatori biancocelesti nel match di ieri sera contro il Maribor | ©Paolo Bruno/Getty Images

    QUALI AVVERSARIE – Le possibili avversarie Lazio ai sedicesimi di Europa League sono Bate Borisov, Ajax, Basilea, Newcastle, Liverpool, Sparta Praga, Levante, Atletico Madrid, Dinamo Kiev, Zenit, Stoccarda, Borussia Monchengladbach o Bayer Leverkusen.

    LA DIFFICOLTÀ – Nonostante quindi sia arrivata al primo posto nel girone J, per la Lazio si presenta un sorteggio piuttosto complicato, con la possibilità che dall’urna esca addirittura il nome dei campioni in carica dell’Europa League, l’Atletico di Diego Simeone, oppure squadre attrezzate come Ajax e lo stesso Zenit di Luciano Spalletti.

    EASY – Non mancano comunque squadre appetibili come Sparta Praga, Levante, Dinamo Kiev, Basilea e Newcastle, così come lo stesso Stoccarda o Bate Borisov, anche se quest’ultimi hanno dato del filo da torcere a squadre come Valencia e Bayern nel proprio girone di Champions League.

  • Emre rischia il carcere per l’insulto razzista a Zokore

    Emre rischia il carcere per l’insulto razzista a Zokore

    Emre Belozoglu è nei guai. L’ex centrocampista dell’Inter, ora in forza ai Colchoneros di Diego Simeone, sarà giudicato da un tribunale turco in merito all’insulto razzista rivolto contro l’ivoriano Didier Zokora durante il match che il Fenerbache disputò contro il Trabzonspor. All’epoca il giocatore turco venne squalificato per due giornate di campionato, per poi riprendere la consueta attività agonistica. Adesso però la pena da scontare per Emre Belozoglu potrebbe essere ben più grave rispetto alle due settimane di stop scontate quando militava nella prima divisione turca. A complicare le cose infatti la nuova legge turca ribattezzata “anti-violenza nello sport”, che mira a colpire duramente coloro i quali si macchiano di azioni moralmente indecorose.

    LE SCUSE– Emre Belozoglu si è voluto scusare per la frase razzista pronunciata contro Zokore, apostrofato come “sporco negro” dal 32 enne turco, scaricando di fatto la colpa alla foga agonistica che spesso e volentieri fa commettere anche pesanti errori.

    Fenerbahce SK v Galatasaray AS - Turkish Spor Toto Super Lig
    Emre Belozoglu quando militava nel Fenerbache | ©Mustafa Ozer/EuroFootball/Getty Images

    RECIDIVO – Tra le altre cose Emre è recidivo in materia, dal momento che durante i suoi trascorsi in Premier League con la maglia del Newcastle si scagliò allo stesso modo contro Lescott e Tim Howard, usando anche per loro vergognosi epiteti razzisti. Da lì a poco Emre lasciò tra le polemiche l’Inghilterra.

    IL SUO PASSATO IN ITALIA –  Ricordiamo infine come Emre Belozoglu sia una vecchia conoscenza del calcio italiano, avendo indossato la maglia dell’Inter per quattro stagioni, dal 2001 al 2005, totalizzando complessivamente 79 presenze con i nerazzurri e portando a casa un magro bottino di tre reti e zero titoli.

    COSA RISCHIA – Qualora fosse giudicato colpevole dal tribunale turco, Emre rischierebbe una detenzione in carcere che va dai 6 fino ad un massimo di 24 mesi, condanna che porrebbe anticipatamente fine alla sua carriera.

  • La Juventus scala classifica Iffhs, Napoli prima italiana

    La Juventus scala classifica Iffhs, Napoli prima italiana

    Sulle prime posizioni della classifica Iffhs, la graduatoria redatta dall’istituto mondiale di storia e statistica del calcio, i dubbi e le incertezze erano ben pochi ma, nelle altre posizioni, la classifica ha svelato qualche sorpresa soprattutto tra le squadre italiane con qualche “balzo” importante. La prima della classe è, e rimane, il Barcellona che totalizza 345 punti, accumulati nel periodo che va dal 30 Novembre 2011 al 1 Dicembre 2012; al secondo posto, invece, si colloca l’Atletico Madrid con 298 punti evidenziando ancora una volta la supremazia del calcio iberico ed, in particolare, del campionato spagnolo. Al terzo posto, a chiudere l’ideale “podio”, si posiziona invece la formazione argentina del Boca Juniors con 284 punti.

    A seguire, il Chelsea campione d’Europa in carica, poi i tedeschi del Bayern Monaco, l’ Universidad de Chile, il Real Madrid, il Corinthians, l’ Athletic Bilbao ed i francesi del Lione che guadagno ben dieci posizioni e chiudono la “top ten” risalendo dal ventesimo al decimo posto. A sorpresa, la prima delle italiane è il Napoli, posto in undicesima posizione con 220 punti al pari dei tedeschi dell’Hannover, con i partenopei che scalano ben undici posizioni, dalla ventiduesima piazza all’undicesima.

    Classifica Iffhs, il Napoli prima delle italiane
    Classifica Iffhs, il Napoli prima delle italiane | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Dopo gli azzurri di Walter Mazzarri, la seconda italiana nella classifica Iffhs è la Juventus che, in virtù dello scudetto conquistato nello scorso campionato, si colloca al quattordicesimo posto compiendo un notevole balzo in avanti in virtù del fatto che in precedenza i bianconeri occupavano la ventiseiesima posizione. In miglioramento anche il Milan, che risale dal trentunesimo al venticinquesimo posto, mentre l’Inter perde ben dieci posizioni, crollando dal diciottesimo posto al ventottesimo.

    Tra le altre squadre “di casa nostra” rimane pressocchè stabile la posizione della Lazio che passa dal trentacinquesimo al trentatreesimo posto, mentre i friulani dell’Udinese rimangono tra le migliori cento squadre, occupando il cinquantanovesimo posto e “peggiorando” il proprio ranking di otto posizioni.

  • Al Real il derby di Madrid. In Francia è crisi per il Psg

    Al Real il derby di Madrid. In Francia è crisi per il Psg

    Il weekend della prima domenica di dicembre ha proposto oltre al derby di Torino, un’altra sfida cittadina emozionante, il derby di Madrid tra Real e Atletico. A spuntarla sono stati i Blancos di Josè Mourinho, che hanno conquistato il successo per 2-0 grazie alle reti di Cristiano Ronaldo nel primo tempo e quella di Ozil nella ripresa. Vittoria che consente ai campioni in carica della Liga di mantenere ancora vive le flebili speranze di riconferma nel titolo, sebbene il Barcellona di quest’anno conosca soltanto la vittoria (5-1 rifilato ieri all’Athletic Bilbao, doppietta per Messi). Il successo del Real sull’Atletico di Simeone ha rappresentato di fatto anche la rivincita di Mourinho contro i suoi stessi tifosi, ormai stufi di vedere la loro squadra distante undici punti e sopratutto stanchi del gioco offerto da Ronaldo e compagni. Il Real resta comunque terzo in classifica, a cinque punti di distacco dagli stessi Colchoneros.

    MALE IL PSG– In Ligue 1 prosegue la marcia del Lione, che batte in casa il Montpellier per 1-0 e allunga a più cinque sul Paris Saint Germain. Gli uomini di Ancelotti sono stati sconfitti sul campo del Nizza con il risultato di 2-1. Punteggio maturato nel finale, quando al vantaggio iniziale dei padroni di casa ha risposto Ibrahimovic a dieci minuti dal termine. Poco dopo però è stato il Nizza a trovare la rete del nuovo vantaggio, che sancisce così la seconda sconfitta consecutiva del Psg dopo l’eliminazione dalla Coppa di lega in settimana.

    Real Madrid CF v Club Atletico de Madrid - La Liga
    Cristiano Ronaldo ha sbloccato il derby di Madrid | ©Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    IRRAGGIUNGIBILE IL BAYERN – In Germania invece si è giocato il big match Bayern Monaco-Dortmund, conclusosi 1-1. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, la partita si è accesa nella ripresa. Padroni di casa per primi in vantaggio grazie alla rete di Kroos, a cui ha risposto sette minuti più tardi il gioiellino Goetze. Rimane così immutato il distacco del Dortmund dalla vetta, 11 punti che ormai paiono irrecuperabili anche per la corazzata di Jurgen Klopp.

    OGGI – Niente di trascendentale per quanto riguarda la giornata di oggi, se si esclude l’ultima giornata del campionato brasiliana. Verdetti comunque già decisi da tempo nelle terre verdeoro, con il Fluminense che ha conquistato il quarto titolo della sua storia e il Palmeiras clamorosamente retrocesso in seconda divisione.

    Il video di Real-Atletico Madrid (01-12-2012) [jwplayer config=”120s” mediaid=”162261″]

  • Derby di Madrid, ultima chiamata per il Real

    Derby di Madrid, ultima chiamata per il Real

    Mentre si parla del futuro sempre più lontano dalla Spagna di Mourinho, in terra iberica c’è grande attesa per il Derby di Madrid. Cristiano Ronaldo contro Radamel Falcao. Due grandi giocatori a confronto. Il primo, finalista per la conquista del Pallone d’Oro, il secondo grande escluso proprio dal trofeo personale nonostante abbia trascinato a suon di gol la sua squadra alla conquista dell’Europa League e della Supercoppa Europea (ridicolizzando il Chelsea vincitore della Champions League). I ragazzi dello Special One, dopo aver perso l’ultima sfida della Liga contro il Betis, non possono più sbagliare e sono obbligati a vincere se vogliono tenere vive le speranze di recuperare i “cugini” e il Barcellona, che sembrano fare un campionato a se. In caso di sconfitta, diventerebbe estremamente difficile una rimonta.

    SIMEONE – Il tecnico dell’Atletico Madrid crede nell’impresa e nella vittoria, con la possibilità di portarsi addirittura a +11 in classifica. L’ex centrocampista della Lazio sembra carico per la grande sfida e l’unica sua paura è l’eccesso di autostima con conseguente rilassamento in campo. Si affiderà come sempre al bomber colombiano a cui consegnerà le chiavi dell’attacco biancorosso. El Cholosa che la sua squadra parte favorita stanotte e l’obiettivo minimo sarà portare a casa almeno un punto, che permetterebbe di lasciare invariate le distanze in classifica.

    Jose Mourinho
    Mou deve vincere contro l’Atletico Madrid © Pierre-Philippe Marcou/Afp/Getty Images

    MOURINHO – Clima diversa invece sull’altra sponda di Madrid, con l’ex tecnico dell’Inter fischiato dai suoi stessi tifosi per il brutto avvio di stagione nella Liga. Il -11 sul Barcellona è difficile da digerire per i tifosi blancos, soprattutto dopo aver vinto lo scorso campionato. Mou come sempre, incassa tutte le critiche e cerca di lasciare i suoi giocatori più tranquilli. Il Real ha bisogno assoluto di una vittoria per tornare in corsa almeno per il secondo posto. Non escludiamo qualche grossa novità nella formazione iniziale, con lo Special One nulla è scontato, neanche in un Derby!

    I PRECEDENTI – Il recente passato dice che l’Atletico Madrid non vince una stracittadina da ben 13 anni. Questo può risultare un fattore rischioso, che potrebbe mettere una pressione eccessiva ai suoi ragazzi di Simeone, anche se lo stesso tecnico dei biancorossi ci tiene a sottolineare che in palio ci sono tre punti e che proseguire la striscia positiva è più importante del Derby, non snobbando i rivali che nonostante il divario in classifica possono contare su tanti campioni in grado di cambiare il corso di un match.

    Nelle ultime otto sfide in Liga tra le due squadre, troviamo ben sette vittorie merengues. Impressionante il doppio 4-1 rifilato dai blancos la scorsa stagione ai rivali. I numeri sono destinati a cambiare e questo Derby può regalare grosse sorprese.