Tag: atletico madrid

  • Griezmann elimina il Barça, al Bayern basta il pari

    Griezmann elimina il Barça, al Bayern basta il pari

    L’Atletico Madrid compie l’impresa. Protagonista assoluto della serata è stato l’attaccante francese Griezmann che con una doppietta ha steso il Barcellona, permettendo ai Colchoneros di ripetere quello già accaduto due stagioni fa, ovvero eliminare i catalani nei quarti di finale.

    La quarta semifinalista è il Bayern Monaco che dopo lo spavento iniziale, per l’errore di Neuer che ha causato il vantaggio di Jimenez, ha ribaltato il risultato mettendo in cassaforte la qualificazione e rendendo così inutile il 2-2 di Talisca.

    Dunque la maledizione del bis in Champions si ripete, il Barcellona non potrà difendere il titolo conquistato a Berlino, le squadre rimaste in corsa per la finale di Milano sono Atletico Madrid, Bayern Monaco, Manchester City e Real Madrid.

     

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA

    L'esultanza di Griezmann | Foto Twitter
    L’esultanza di Griezmann | Foto Twitter

    L’Atletico Madrid riesce nell’impresa di eliminare il Barcellona.

    In un bollente Vicente Calderon gli uomini di Simeone hanno il compito di ribaltare la sconfitta subita per 2-1 al Camp Nou e partono subito forte. Il Barça fa possesso palla ma non riesce a farlo con rapidità ed al 36° un’invenzione di Saul permette a Griezmann di trovare il colpo di testa vincente che vale l’uno a zero che sarà anche il risultato a fine primo tempo.

    Nella ripresa il Barcellona cerca di schiacciare i padroni di casa nella propria area. L’Atletico però si difende bene, sa soffrire, sfiora il raddoppio con Godin e trova il 2-0 nel finale ancora con Griezmann che trasforma un rigore conquistato per un fallo di mano di Iniesta dopo un contropiede di Filipe Luis. I catalani avrebbero ancora la possibilità di trascinare la sfida ai supplementari ma il gol non arriva e a far festa sono i Colchoneros.

     

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA 2-0 (36°, 87° rig. Griezmann)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godin, Hernandez, Filipe Luis; Koke, Fernandez (93° Savic), Gabi, Niguez; Carrasco (74° Teye), Griezmann (90° Correa).

    Allenatore: Simeone.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Alba, Mascherano, Pique, Dani Alves (64° Roberto); Iniesta, Busquets, Rakitic (64° Arda Turan); Neymar, Suarez, Messi.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Gabi (A), Suarez (B), Godin (A), Neymar (B), Iniesta (B), Correa (A), Arda Turan (B), Koke (A)

     

    BENFICA – BAYERN MONACO

    Quasi un tempo di paura, poi però il Bayern Monaco ha spazzato via tutte le speranze del Benfica, andando a ribaltare il risultato, con la parità ristabilita dai portoghesi nel finale, e volando così alle semifinali.

    Il match come detto si mette subito male per i bavaresi, al 27° infatti, nonostante un possesso palla vicino al 80%, un’uscita a vuoto di Neuer permette a Jimenez di portare in vantaggio i padroni di casa. Il portierone tedesco si riscatta 3 minuti dopo salvando la conclusione sempre di Jimenez che avrebbe potuto lanciare i portoghesi su un pesante 2-0. Passata la paura ci pensa il solito Vidal a toglier le castagne dal fuoco, con una gran conclusione che è vale il pareggio al 38°. Si va al riposo sul risultato di 1-1.

    Nella ripresa l’inerzia rimane in mano al Bayern che trova il raddoppio al 52° con la conclusione vincente di Müller. Il Benfica accusa il colpo e potrebbe incassare il gol del 1-3 ma Douglas Costa, al minuto 60, centra il palo. Il Bayern insiste nel cercare il terzo gol ma i lusitani non mollano e al 77° provano a riaccendere la fiammella della speranza grazie alla perfetta punizione di Talisca. Non basta, il risultato non cambia più, il Benfica esce imbattuto dal suo stadio ma in semifinale va il Bayern Monaco.
    BENFICA – BAYERN MONACO 2-2 (27° Jimenez (Be), 38° Vidal (Ba), 52° Müller (Ba), 77° Talisca (Be))

    Benfica (4-2-3-1): Ederson; Almeida, Lindelof, Jardel, Eliseu (88° Jovic); Fejsa, Sanches; Salvio (68° Talisca), Pizzi (58° Guedes), Carcela-Gonzalez; Jimenez.

    Allenatore: Rui Vitoria.

    Bayern Monaco (4-3-3): Neuer; Alaba, Martinez, Kimmich, Lahm; Vidal, Alonso (90° Bernat), Thiago Alcantara; Costa, Müller (84° Lewandowski), Ribery (92° Gotze).

    Allenatore: Guardiola,

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Carcela-Gonzalez (Be), Javi Martinez (Ba).

  • Suarez salva il Barça, Vidal lancia il Bayern

    Suarez salva il Barça, Vidal lancia il Bayern

    La Champions League ha rialzato il sipario mandando in scena le prime due sfide dell’andata dei quarti di finale ed i protagonisti sono stati il blaugrana Luis Suarez ed il cileno del Bayern Monaco Arturo Vidal.

    Due sfide che hanno visto vincere di misure i padroni di casa, Barcellona e Bayern appunto, ma che lasciano ad Atletico Madrid e Benfica ancora aperte le porte della qualificazione alla semifinale.

    Veniamo ad analizzare le due sfide partendo da quella del Camp Nou. 

    BARCELLONA – ATLETICO MADRID 

    Il derby spagnolo si presenta esattamente come atteso nelle previsioni della vigilia, ovvero con il Barcellona a far la gara e l’Atletico di Simeone ben chiuso e pronto con aggressività a ripartire. I catalani non riescono a far girar il pallone rapidamente e i colchoneros capiscono che possono far male agli avversari e al 25° passano addirittura in vantaggio con Torres ben imbeccato da Koke. El Niño però diventa protagonista in negativo per i suoi quando prende il secondo giallo al 36° lasciando l’Atletico in 10 uomini. Nella ripresa il Barcellona accelera e, dopo una traversa di Neymar, concretizza la rimonta con la doppietta di Suarez tra il 63° ed il 74°. Finisce 2-1, l’Atletico Madrid rimane in corsa ma a fine gara Simeone mastica amaro un po’ per la rimonta subita un po’ per il rosso a Torres ma anche per la mancata espulsione di Suarez colpevole di un fallo a palla lontana su Filipe Luis. 

    Luis Suarez | Foto Twitter
    Luis Suarez | Foto Twitter

    BARCELLONA-ATLETICO MADRID 2-1 (25′ Torres (A), 63′ Suárez (B), 74′ Suárez (B))

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Piqué, Mascherano, Dani Alves, Jordi Alba; Busquets(80° Sergi Roberto), Iniesta (83° Arda Turan), Rakitić (63° Rafinha); Messi, Neymar , Suárez.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godín, Lucas, Filipe Luís; Gabi, Saúl (89° Correa), Koke, Carrasco (53° Augusto); Griezmann (76° Thomas), Torres.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Brych (GER).

    Ammoniti: Busquets (B), Suárez (B), Mascherano (B); Koke (A), Filipe Luís (A), Griezmann (A), Lucas (A), Oblak (A), Augusto (A).

    Espulso: Torres (A)

     

    BAYERN MONACO – BENFICA

    Il Bayern Monaco fa sua la sfida d’andata ma il Benfica regge e si mantiene aperta una chance qualificazione. La gara sembra mettersi subito sui binari giusti per i bavaresi, dopo solo due minuti dal calcio d’inizio Vidal, di testa, trova il gol che sblocca la partita. Gli uomini di Guardiola sfiorano un paio di volte il raddoppio ma sbattono contro il portiere ospite. Nel finale di tempo il Benfica avrebbe anche la chance di pareggiare con un paio di conclusioni respinte. Nella ripresa ci si aspetta un Bayern d’assalto ed invece entrambe le squadra hanno le occasioni per andare in gol. Reti però non ne arrivano e la gara si chiude su un 1-0 che non decide ancora niente, la qualificazione è rimandata alla gara di ritorno.

    Arturo Vidal | Foto Twitter
    Arturo Vidal | Foto Twitter

    BAYERN MONACO-BENFICA 1-0 (2° Vidal)

    Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer; Lahm, Kimmich (60° Martínez), Alaba, Bernat; Vidal; Douglas Costa (70° Coman), Müller (85° Götze), Thiago Alcântara, Ribéry; Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Benfica (4-4-2): Ederson; Almeida, Lindelöf, Jardel, Eliseu; Pizzi (91° Samaris), Fejsa, Renato Sanches, Gaitán; Jonas (83° Salvio), Mitroglou (70° Jiménez).

    Allenatore: Rui Vitória.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Ribéry (Ba), Bernat (Ba); Jonas (Be), Lindelöf (Be)

  • Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale di Champions League, questo il verdetto del Louis II di Monaco.

    In una partita soffertissima, giocata prevalentemente dai monegaschi, i bianconeri di Allegri hanno tenuto botta, hanno resistito alle sfuriate dei padroni di casa, non hanno creato praticamente niente ma alla fine hanno portato a casa uno 0-0 pesantissimo che ha permesso alla Juventus di andarsi a sedere al tavolo delle 4 grandi d’Europa. Dopo 12 anni d’attesa Massimiliano Allegri riesce nel grande risultato di portare i suoi nell’Olimpo della Champions, adesso con Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid sarà durissima ma i bianconeri vogliono continuare a sognare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Vidal e sceglie di puntare sul 3-5-2 con il trio difensivo composto da Barzagli-Bonucci-Chiellini e con Morata-Tevez coppia d’attacco.

    Jardim, rispetto all’andata, ritrova Toulalan e lo schiera a metà campo nel suo 4-3-3 con Carrasco-Martial-Silva nel tridente offensivo.

    La partenza è subito aggressiva da parte del Monaco con Chiellini che dopo un minuto scivola ed è costretto a fermare il pallone con la mano rimediando il giallo. Il primo quarto d’ora vede i padroni di casa fare la partita con una Juventus guardinga, che attende ma rischia con Barzagli che chiude sfiorando l’autogol. Il Monaco ci prova con Kondogbia che lascia partire un tiro al 19° troppo centrale, blocca Buffon. La prima risposta bianconera si ha al 26° con un bel lancio di Pirlo per Lichtsteiner, provvidenziale l’uscita di Subasic che anticipa lo svizzero. La gara si trasforma in un vero e proprio assedio con la Juve che troppo bassa concede troppo al Monaco e non riesce praticamente mai a ripartire. Al 44° squillo di Tevez che lascia partire un tiro che esce fuori di niente. Con tanta sofferenza la Juventus riesce a chiudere il primo tempo sullo 0-0.

    Jardim si gioca subito la carta Berbatov ad inizio ripresa per Toulalan, per una squadra più offensiva. Il copione sembra non cambiare a al 49° Evra salva quasi sulla linea dopo una mischia in area. Al 55° provvidenziale Buffon su un rimpallo che stava per favorire Berbatov. Gli spazi ci sarebbero ma Morata si addormenta e si fa recuperare sul più bello. La Juve e troppo timida, troppo statica ed in sostanza la miglior notizia del secondo tempo è il cronometro che scorre. Il Monaco sembra perdere fiducia e fisicità, i padroni di casa non aggrediscono più con intensità e al 90° una punizione di Pirlo scheggia la traversa. Non accade nient’altro, la Juventus soffre ma tiene, finisce 0-0 i bianconeri conquistano la semifinale.

    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

     

    MONACO – JUVENTUS 0-0

    Monaco (4-3-3): Subasic; Fabinho, Raggi, Abdennour, Kurzawa; Kondogbia, Toulalan (46° Berbatov), Moutinho; Silva, Martial (76° Germain), Carrasco (87° Matheus Carvalho).

    Allenatore: Jardim.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (77° Pereyra), Pirlo, Marchisio, Evra (90° Padoin); Tevez, Morata (69° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Chiellini (J), Bernardo Silva (M), Kondogbia (M), Tevez (J)

     

    Nell’altra gara di serata, al Santiago Bernabeu, si giocava il derby di Madrid per decidere la 4° semifinalista, partendo dallo 0-0 del Vicente Calderon. Una gara difficilissima che si snoda come da previsione, Real all’attacco e Atletico dietro chiuso ad attendere e provare a ripartire. Protagonista assoluto diventa il portiere Oblak che chiude la porta ad ogni occasione delle Merengues. Al 75° la svolta della gara, Arda Turan prende il secondo giallo e lascio i Colchoneros in 10. Hernandez fa le prove del gol al 80°, Oblak salva ma al 87° il Chicharito riceve da James Rodriguez e sigla il gol vittoria che consegna la semifinale al Real Madrid.

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID 1-0 (87° Hernandez)

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Coentrão (92° Arbeloa); Isco (94° Illarramendi), Ramos, Kroos, James Rodriguez; Ronaldo, Hernández (92° Jesé).

    Allenatore: Ancelotti.

    Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Miranda, Godín, Jesús Gámez; Arda Turan, Tiago (86° Gimenez), Koke, Ñíguez (46° Gabi); Griezmann (65° Raúl García) , Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Raúl García (A), Pepe (R), Arbeloa (R), Koke (A)

    Espulso: Arda Turan (A)

  • L’Atletico Madrid vince ai rigori, l’Arsenal sfiora l’impresa

    L’Atletico Madrid vince ai rigori, l’Arsenal sfiora l’impresa

    Una serata incredibile piena di emozioni sino all’ultimo secondo.

    La sfida tra Atletico Madrid e Bayer Leverkusen si decide ai calci di rigore. I Colchoneros infatti rimontano lo 0-1 dell’andata con il gol di Suarez al 27°. Il resto della gara non è certamente spettacolare ma decisamente intenso. Si arriva alla sfida dagli undici metri, entrambe sbagliano 2 rigori, al 5° e decisivo Torres non fallisce, Kiessling sì. Il Vicente Calderon può esultare.

    Non meno emozionante è stata Monaco-Arsenal. Sembrava una sfida impossibile, i Gunners però ci hanno provato, hanno trovato un Monaco forse troppo sicuro, ma allo stesso tempo impaurito, sono andati a segno due volte con Giroud e Ramsey e negli ultimissimi minuti hanno sfiorato il 3-0, miracolo di Subasic, che avrebbe avuto il gusto della vera impresa. Così non è stato, all’Arsenal restano gli applausi, al Monaco i quarti di finale.

    Veniamo al racconto delle gare di questa sera partendo da Atletico Madrid-Bayer Leverkusen. 

    L'esultanza dei Colchoneros | Foto Twitter
    L’esultanza dei Colchoneros | Foto Twitter

    L’Atletico Madrid è costretto a fare la partita per ribaltare la sconfitta per 1-0 subita in Germania ed i Colchoneros inizia con buon piglio, senza forzare ma provando a chiudere dietro il Bayer. Al 27° il match si sblocca, flipper in area del Leverkusen, la palla giunge a Suarez che calcia, il suo tiro deviato da Toprak non lascia scampo a Leno. I padroni di casa potrebbero subito raddoppiare ma Mandzukic non concretizza. I tedeschi, se pur con poche idee, provano ogni tanto la ripartenza. Il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Si riparte e si assiste ad un continuo attacco dell’Atletico, spinto dal pubblico, contro un Bayer che sembra in difficoltà. La gara è spezzettata da continui falli, restano comunque i Colchoneros a fare la gara. L’equilibrio non si spezza, si va ai tempi supplementari.

    La paura di subire gol sembra più forte della voglia di provare a segnare e anche il primo tempo supplementare si chiude senza grandi emozioni.

    Si riparte e si assiste ad un bel tiro di Garcia salvato da Leno in corner. La gara pare più vivace con il Bayer che prova in ripartenza a far male ma anche con il tiro di Rolfes che spaventa i tifosi di casa. La gara rimane in equilibrio, serviranno i rigori a decidere la qualificazione.

    Dal dischetto partono male entrambe le squadre, con gli errori di Raul Garcia e Calhanoglu. Segnano Griezmann e Rolfes, poi dopo la trasformazione di Suarez, fallisce Toprak. Sembra una ghiotta occasione per l’Atletico ma Koke si fa parare il tiro da Leno e Castro pareggia. Si va all’ultimo rigore, Torres lo realizza, Kiessling spara alto, ai quarti va l’Atletico di Simeone.

    ATLETICO MADRID – BAYER LEVERKUSEN 3-2 d.c.r (1-0 d.t.s) (27° Suarez)

    Atletico Madrid (4-4-2): Moyà (22° Oblak); Gámez, Giménez, Miranda, Juanfran; Koke, Suarez, Cani (46° Raul Garcia), Arda Turan; Griezmann, Mandžukić (83° Torres).

    Allenatore: Simeone.

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno; Hilbert, Toprak, Spahic, Wendell; Castro, Bender (104° Papadopoulos); Bellarabi, Son (77° Rolfes), Calhanoglu; Drmic (69° Kiessling).

    Allenatore: Schmidt.

    Arbitro: Rizzoli.

    Sequenza Rigori: Raul Garcia (A) alto, Calhanoglu (B) parato, Griezmann (A) gol, Rolfes (B) gol, Suarez (A) gol, Toprak (B) alto, Koke (A) parato, Castro (B) gol, Torres (A) gol, Kiessling (B) alto.

     

    Veniamo all’altra gara di serata, Monaco-Arsenal.

    L’Arsenal sa di avere davanti una montagna enorme da scalare, il 3-1 incassato in casa dal Monaco è decisamente pesante. Per questo motivo i Gunners provano ad impostare una gara subito d’attacco. Il Monaco però sembra tener bene e rischiare quasi niente sino al 35° quando Giroud è bravo a ribadire in gol una prima respinta di Subasic. Sbloccato il risultato gli ospiti si lanciano ancora più convinti in attacco ed il Monaco con grandi rischi e sofferenze, riesce ad andare al riposo sotto solo di una rete.

    L’inizio della ripresa sembra una fotocopia del finale del primo tempo con l’Arsenal a spingere per cercare di trovare il gol della speranza, il Monaco, anche grazie ad una super parata di Subasic, tiene. I padroni di casa però non stanno solo a guardare e appena possono cercano la ripartenza insidiosa. Al 78° l’Arsenal sembra poter imprecare contro la sfortuna quando la conclusione di Walcott si schianta sul palo, è questione solo di pochi secondi perché la palla arriva a Ramsey che lascia partire il diagonale vincente. Il finale non è per deboli di cuore, i Gunners ci provano, ci credono perchè vedono un Monaco impaurito che viene salvato da Subasic autore di un miracolo su Sanchez. La tensione si taglia con il coltello, l’Arsenal ci prova ma il Monaco tiene e alla fine, se pur sconfitto, può esultare per il passaggio ai quarti di Champions League.

    MONACO – ARSENAL 0-2 (35° Giroud, 78° Ramsey)

    Monaco (4-3-3): Subasic; Fabinho, Wallace, Abdennour, Kurzawa; Moutinho, Toulalan, Kondogbia; Dirar (86° Elderson), Berbatov (68° Bernardo Silva), Martial (59° Ferreira Carrasco).

    Allenatore: Jardim.

    Arsenal (4-2-3-1): Ospina; Bellerin, Mertesacker, Koscielny, Monreal (83° Gibbs); Coquelin (62° Ramsey), Cazorla; Welbeck (71° Walcott), Ozil, Sanchez, Giroud

    Allenatore: Wenger.

    Arbitro: Moen.

     

     

  • IFFHS: Real Madrid primo, bene Juve e Napoli, crollo Milan

    IFFHS: Real Madrid primo, bene Juve e Napoli, crollo Milan

    Come ogni anno dal 1991 il IFFHS (International Federation of Football History & Statistic) ha stilato la classifica annuale dei club di calcio in tutto il mondo.

    Il 2014 ha visto salire in vetta il Real Madrid di Carlo Ancelotti trionfatore di Champions League e Mondiale per Club. Le merengues hanno ottenuto ben 381 punti, un vero e proprio record che va a cancellare il precedente primato di 372.7 che apparteneva alla Juventus del 1993.

    Le prime posizioni della classifica
    Le prime posizioni della classifica

    Dietro ai Blancos di Madrid, con un distacco abissale si è piazzato il Bayern Monaco che ha surclassato di pochi punti l’Atletico Madrid di Diego Simeone, alla cui spalle si trova il Barcellona. Prima squadra non europea è l’Atletico Nacional Medellin che si posiziona al 5° posto.

    L’annata però è stata, tutto sommato, positiva anche per le italiane. La prima squadra a rappresentare la Serie A è la Juventus che con circa 30 punti di distacco dal secondo posto del Bayern, si piazza al sesto posto. Subito alle spalle dei bianconeri c’è il Napoli che occupa un prestigioso posto in coabitazione con l’Arsenal e davanti a corazzate del calibro di Chelsea (11°) e Psg (13°). Bene anche la Fiorentina, per i viola un ottimo 22° posto.

    Per trovare altre squadre italiane c’è da scendere al 40° posto dove ci sono, con lo stesso punteggio, la Roma ed il Torino. Nella Top 100 il nostro paese può contare un’altra compagine, ovvero l’Inter. I nerazzurri, adesso allenati da Mancini, si piazzano alla posizione numero 56.

    Piuttosto indietro la Lazio (142°) che paga il finale della scorsa stagione.

    Ancora peggio fa il Milan autore di un vero e proprio crollo. I rossoneri che da questa stagione sono guidati in panchina da Filippo Inzaghi si trovano ad un lontanissimo 159° posto, a pari punti con Olympique Marsiglia, Internacionale Porto Alegre, Slovan Bratislava ed i poco conosciuti paraguyani del Deportivo Capitaà.

    Il Milan paga certamente un 2014 che nella sua prima parte ha visto chiudersi l’era di Massimiliano Allegri e la negativa e poco producente esperienza in panchina di Clarence Seedorf. 

  • Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Come spesso ci ha abituati, Adriano Galliani stupisce tutti ed in tempi non sospetti chiude una trattativa che poteva diventare il tormentone della sessione invernale di mercato per il Milan, lo scambio Cerci-Torres. Quest’estate dopo lunga parte del periodo di mercato passato al mare in Versilia negli ultimi giorni chiudeva per Bonaventura, Alex, Menez e Torres oggi invece, prima che apra il mercato di gennaio, mette a segno lo scambio con l’Atletico Madrid per portare a Milano Alessio Cerci e dare Fernando Torres agli iberici.

    Prima era solo un sussurro, poi è diventata una possibilità ed infine una trattativa serrata, a guastare la festa poi, ci ha provato l’Inter che aveva una maggiore preferenza del giocatore dovuta a qualche remora sul progetto rossonero. Oggi si è chiusa nel migliore dei modi con la decisione di Alessio Cerci che ha detto sì al Milan e di conseguenza sblocca anche la via d’uscita per El Nino che tornerà così alla casa madre dopo un lungo pellegrinare per l’Europa, proprio all’Atletico Torres esplose facendosi conoscere in tutto il mondo.

    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter
    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter

    In realtà Alessio Cerci dalle Maldive, dove stava passando le vacanze con la famiglia, aveva pubblicato sui social un post negativo mostrando qualche perplessità su entrambe le milanesi, tuttavia la destinazione scelta per le vacanze lasciava qualche indizio, infatti dalle Maldive è semplicissimo raggiungere Doha, dove proprio il Milan è in tournée in relazione agli accordi commerciali con Fly Emirates. Inoltre altro indizio del primo pomeriggio è stato il completo passaggio di Fernando Torres in rossonero, altro segno che la trattativa era conclusa in quanto un affare era legato all’altro. Adesso per il giocatore ex-Torino rimane da passare le visite mediche e poi mettersi a disposizione di Filippo Inzaghi. Le date ufficiali dei due trasferimenti saranno datate 5 gennaio per ovvi motivi legati all’apertura ufficiale del mercato, tuttavia in entrambi i casi le operazioni sono concluse e i due giocatori con i placet delle rispettive società potranno raggiungere i nuovi compagni per gli allenamenti.

    Alessio Cerci darà al Milan uno sfogo ulteriore per l’attacco e andrà a riempire quella corsia di destra offensiva che spesso viene invasa da Honda e Menez senza però avere un padrone definitivo, come per esempio nel caso della zona d’attacco di sinistra dove El Sharaawy è più stazionario. Inoltre per Inzaghi si prospettano anche maggiori varianti nel modulo, perché Cerci come faceva nel Torino può anche essere utile in fase di copertura con ripartenze velocissime. Le uniche perplessità a questo punto, in casa rossonera, riguardano l’abbondanza di trequartisti e pochi interditori di qualità, viene da sé quindi immaginare l’uscita di qualche altro pezzo per rimpinguare il reparto arretrato della rosa.

  • Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.

    I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.

    Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.

    Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.

    Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset: 

    E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.

    Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.

    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions
    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions

    La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.

     

    Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.

    Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.

    Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.

     

    OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE 

    Psg – Chelsea 

    Manchester City – Barcellona

    Bayer Leverkusen – Atletico Madrid

    Juventus – Borussia Dortmund

    Schalke – Real Madrid 

    Shakhtar Donetsk – Bayern Monaco

    Arsenal – Monaco 

    Basilea – Porto 

     

  • Basta lo 0-0, Juventus agli ottavi, missione compiuta

    Basta lo 0-0, Juventus agli ottavi, missione compiuta

    Con un po’ di fatica, tanta tensione, un orecchio alle radioline, un occhio agli smartphone, ma alla fine i tifosi della Juventus, sia quelli allo Stadium che quelli davanti alla tv, hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e festeggiare il passaggio agli ottavi di finale di Champions League.

    Per 75/80 minuti la gara si è giocata, poi lo spettro di Istanbul ed il comune interesse di portare a casa il pari ha invogliato le due squadre a tirare i remi in barca per uno 0-0.

    Inutile il successo per 4-2 dell’Olympiacos sul Malmoe, i greci devono accontentarsi dell‘Europa League.

    Veniamo al racconto di questo match.

    Allegri è costretto ad una modifica rispetto all’undici previsto, Marchisio ha la febbre e non va nemmeno in panchina, al suo posto gioca Pereyra. Altra sorpresa è dovuta all’inserimento di Evra sulla fascia al posto del previsto Padoin.

    Anche Simeone sorprende, non nel modulo il consueto 4-2-3-1, ma negli uomini schierati in mediana, al fianco di Gabi finisce infatti Suarez e non Tiago.

    La Juventus parte aggressiva e si guadagna una punizione dal limite ma il tiro di Pirlo s’infrange sulla barriera, al 6° clamorosa occasione per Koke che sfrutta un errore di Bonucci e calcia, Buffon salva con un gran riflesso.Due minuti e replica bianconera con cross insidioso di Pogba, Llorente sfiora ma non sorprende Moya che respinge. La partita rimane piacevole con la Juventus che prova a costruire gioco e con gli ospiti che pazientemente attendono. Arrivano notizie non positive da Atene, l’Olympiacos al 22° trova il vantaggio. La gara si mantiene sul filo della tensione e dell’equilibrio, sino al 43° quando Buffon in tuffo devia in corner un insidioso tiro da fuori di Suarez. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La gioia dei calciatori bianconeri
    La gioia dei calciatori bianconeri

    Nella ripresa si riparte con gli stessi 22. Brividi bianconeri ad inizio della seconda frazione quando un corner calciato da Gabi colpisce il palo. La partita sembra volerla fare l’Atletico con una Juve più prudente che però prova a spaventare gli ospiti con un paio di ripartenze deviate in corner. Al 60° arriva una bella notizia da Atene che fa esultare lo Stadium, Kroon trova il pareggio per il Malmoe. La Juventus cresce e al 63° un tiro da lontano di Pogba mette in difficoltà Moya che alla fine pasticcia ma si salva. La serenità da Atene dura poco perchè i greci al 64° tornano in vantaggio. Allo Stadium la Juventus sembra combattuta sul cercare il successo o rischiare di scoprirsi, i bianconeri allora si affidano al tiro da fuori con Vidal al 75° ma Moya è bravo e blocca. La tensione si scioglie nuovamente al 82° quando il Malmoe trova il 2-2 ad Atene. Gli ultimi minuti le due squadre sembrano non voler più giocare, i bianconeri fanno un lungo e sterile possesso palla. La Juventus però pare destinata a soffrire perchè al 87° arriva la notizia del nuovo vantaggio greco. Un solo minuto di recupero ma l’Atletico non ha alcuna intenzione ad accelerare. Arriva il fischio finale, lo 0-0 basta la Juventus va agli ottavi di finale di Champions League.

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 0-0

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Vidal, Pirlo, Pogba; Pereyra; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Atlético Madrid (4-2-3-1): Moyá; Juanfran, Godín, Giménez, Siqueira; Mario Suarez, Gabi; Koke, R.García, Arda Turan; Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Vidal (J), Suarez (A), Siqueira (A).

  • Champions League: Juve e Roma, vietato sbagliare

    Champions League: Juve e Roma, vietato sbagliare

    Oggi e domani Juventus e Roma giocheranno due sfide che valgono tantissimo. Due gare da dentro fuori che ci diranno se le due compagini italiane saranno in grado di superare i gironi di Champions League e a raggiungere così gli ottavi di finale, obiettivo non solo prestigioso ma anche economicamente importante.

    Partiamo in ordine cronologico con la prima delle due a scendere in campo ovvero la Juventus che questa sera allo Juventus Stadium ospiterà l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. 

    In realtà ai bianconeri potrebbe bastare anche un pareggio per passare il turno, o addirittura anche perdendo in caso di non vittoria dell’Olympiacos la Juventus accederebbe agli ottavi di Champions League, Allegri però non vuol sentire parlare di calcoli e confida che la sua squadra possa entrare in campo per cercare un successo con due gol di scarto per poter ribaltare la differenza reti nello scontro diretto.

    Non sarà semplice perchè i Colchoneros sono una squadra difficile da affrontare e Simeone non verrà certamente a Torino ad affrontare la gara in maniera remissiva, anzi sicuramente l’Atletico, già certo della qualificazione, farà di tutto per difendere il primo posto nel girone.

    Per quanto riguarda le formazioni, il tecnico toscano dovrebbe tornare al 4-3-1-2 con un unico dubbio, chi affiancare a Carlos Tevez in attacco? Llorente o Morata? Il primo pare in vantaggio.

    Simeone dovrebbe rispondere con il 4-2-3-1 con Mandzukic unica punta supportato dal trio Koke-Raul Garcia-Arda Turan.

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID le probabili formazioni

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Moyà; Juanfran, Gimenez, Godin, Siqueira; Gabi, Tiago; Koke, Raul Garcia, Turan; Mandzukic.

    Allenatore: Simeone.

     

    Il simbolo della Champions steso a centrocampo prima dell'inizio | Foto Twitter
    Il simbolo della Champions steso a centrocampo prima dell’inizio | Foto Twitter

    Decisamente complicata anche la situazione della Roma, gli uomini di Rudi Garcia hanno una sola certezza, vincere per non aver bisogno di fare calcoli e passare il turno. Un pareggio con gol costringerebbe i giallorossi a sperare in un risultato di parità del Cska in casa del Bayern Monaco.

    La Roma dovrà scendere in campo con l’obiettivo della vittoria e per questo motivo il tecnico francese tornerà a schierare i titolarissimi, reinserendo quei giocatori che sabato contro il Sassuolo hanno riposato per Turnover. Sarà un match in cui serviranno nervi saldi e magari i colpi di qualche campione come ad esempio quelli del capitano Francesco Totti.

    Dall’altra parte per Pellegrini, oltre all’assenza già nota dello squalificato Yaya Touré si è aggiunta quella pesantissima del Kun Aguero infortunatosi, pare che potrebbe star fermo un paio di mesi, nei primissimi minuti della gara di Premier League di sabato scorso.

    ROMA – MANCHESTER CITY le probabili formazioni

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Keita, Pjanic, Nainggolan; Ljajic, Totti, Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Mangala, Clichy; Navas, Fernandinho, Lampard, Nasri; Jovetic, Dzeko.

    Allenatore: Pellegrini.

     

  • Champions League: incredibile Arsenal, fuori Prandelli

    Champions League: incredibile Arsenal, fuori Prandelli

    La quarta giornata di Champions League è stata caratterizzata dall’incredibile rimonta dell’Anderlecht in casa dell’Arsenal che, avanti per 3-0, si è fatta rimontare fino al 3-3. Il Borussia di Immobile, autore della terza rete, ha praticamente compromesso l’accesso agli ottavi di finale del Galatasaray di Prandelli.  Anche il Real Madrid ha strappato il pass per gli ottavi battendo 1-0 il Liverpool; bene il Benfica e il Bayer Leverkusen. Vittoria in Svezia per l’Atletico Madrid.

    Nel gruppo A di Champions League MALMOE FF-ATLETICO MADRID 0-2 L’Atletico di Simeone porta a casa la posta piena dalla Svezia giocando una ottima partita e legittimando il primato nel girone A, sfiorando a più riprese la rete del vantaggio con il destro di Raul Garcia e e con il quasi auto gol di Joahnsson, sul piazzato insidioso di Gabi. E’ una vera magia di Koke a sbloccare la gara: cross dalla destra di Juanfran a mezz’altezza e colpo di tacco volante del giocatore. Nella ripresa il Malmoe ci ha provato  e le azioni più pericolose sono state: il salvataggio sulla linea di Godin e il palo colpito da Rosenberg con un tiro dal limite. Il raddoppio è arrivato al 78′: destro di contro balzo di Raul Garcia. 

    La classifica: Atletico Madrid 9, Olympiakos 6, Juventus 6, Malmoe 3

    Nel gruppo B di Champions League BASILEA-LUDOGORETS 4-0 I padroni di casa disputano una grande gara e portano in cascina tre punti meritati. Ad aprire le marcature ci ha pensato il classe 1997 Breel-Donald Embolo bravo a resistere alla carica del diretto marcatore per poi riuscire a battere il portiere. Fabian Frei è sempre più il leader del centrocampo della squadra elvetica e autore dei primi due assist decisivi; la rete del raddoppio è opera del classe 1994  Derlis Gonzalez con un  rasoterra sul primo palo; nella ripresa la terza rete di Gashi su cross di Embolo. A chiudere la gara è Suchy.

    REAL MADRID-LIVERPOOL 1-0 Il Real Madrid centra la qualificazione agli ottavi di finale con due gare di anticipo battendo per 1-0 il Liverpool, o meglio le seconde linee del Liverpool in quanto il suo allenatore Brendan Rodgers ha applicato un turn over massiccio in vista della gara di campionato contro il Chelsea. La rete decisiva porta la firma di Benzema al 27′: Arbeloa, Isco e Marcelo apparecchiano il comodo appoggio a porta sguarnita del francese; nella ripresa l’ingresso di Bale che sembra aver smaltito l’infortunio.

    La classifica: Real Madrid 12, Basilea 6, Liverpool 3, Ludogorets 3

    Nel gruppo C di  Champions League  ZENIT-BAYER LVERKUSEN 1-2 Colpo  esterno del Bayer Leverkusen in casa dello Zenit, la vittoria per 1-2 consolida il primato in classifica dei tedeschi. Il primo tempo non ha avuto marcature e ha avuto un sostanziale predominio dei padroni di casa; le occasioni migliori le ha avute l’attaccante Alexsandr Kerzhakov ma il portiere Leno si è opposto due volte da campione; anche un palo di Hulk che ha lambito il palo. Vantaggio ospite al 68′: lo schema sulla punizione del Leverkusen libera al tiro Heung-Min Son , il cui piazzato s’infila proprio nell’angolo alla sinistra di Lodygin. Raddoppio sempre di Heung-Min Son con un piatto di sinistro. Al’89’ il gol della bandiera: uno-due al limite dell’area tra Rondon e Ryazantsev e conclusione vincente di Rondon.

    BENFICA-MONACO 1-0 Vittoria per 1-0 e distanze nel girone ridotte per il Benfica che torna in corsa anche per il secondo posto. Risultato compelssivamente giusto anche se sul risultato di parità  Julio Cesar si è reso protagonista di una grande parata sul destro  a botta sicura di Ferreira Carrasco. Il gol della vittoria lo ha firmato l’attaccante brasiliano Anderson Talisca abile a sfruttare uno schema da calcio d’angolo.

    La classifica: Leverkusen 9, Monaco 5, Zenit 4, Benfica 4

    Nel gruppo D di Champions League  ARSENAL-ANDERLECHT 3-3 Incredibile suicidio dell’Arsenal che avanti per 3-0, si è fatto rimontare dall’Anderlecht fino al pari del definitivo 3-3. Al 25′ a sbloccare la gara è stato Arteta su rigore che è stato procurato da Wellbeck; il raddoppio è arrivato grazie a un destro al volo dal limite dell’area di Sanchez; la terza rete al 58′ con una percussione centrale da parte di Oxlade-Chamberlain. La rimonta dell’Anderlecht è iniziata al 61′ con Anthony Vanden Borre su cross dalla sinistra del ghanese Acheampong; lo stesso Vanden Borre ha ulteriormente accorciato le distanze su rigore al 71′ e il pareggio è maturato al 90′ con tuffo di testa del serbo Aleksandar Mitrovic su cross di Najar.

    Il Galatasaray di Prandelli, saluta la Champions League
    Il Galatasaray di Prandelli, saluta la Champions League

    BORUSSIA DORTMUND-GALATASARAY 4-1 Il Borussia Dortmund di Klopp elimina dalla corsa per i primi due posti il Galatasaray di Prandelli sconfiggendolo per 4-1. Ad aprire le marcature ci ha pensato Reus al 39′; nella ripresa a siglare la seconda rete è stato Papastathopoulos; il terzo gol è segnato da Immobile che, pur partendo dalla panchina, è riuscito a lasciare il segno nel match. Al’ 86′ è stata un autorete di Kaya a siglare il poker dei tedeschi; i turchi hanno siglato la rete della bandiera con Hakan Balta al 70′.

    La classifica: Borussia Dortmund 12, Arsenal 7, Anderlecht 2, Galatasaray 1