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  • Champions: Dybala gol da primo posto, Atalanta vince e spera

    Champions: Dybala gol da primo posto, Atalanta vince e spera

    Basta un gran gol di Dybala, su punizione, per permettere alla Juve di ottenere successo e primo posto nel proprio girone di Champions. Muriel, su rigore, ed il Papu Gomez segnano i gol che liquidano la Dinamo Zagabria e lasciano ancora qualche speranza ai nerazzurri di raggiungere gli ottavi.

    L’obiettivo per gli uomini di Sarri è stato raggiunto addirittura con un turno d’anticipo, il primo posto del girone permetterà di andare a Leverkusen in tutta serenità.

    Protagonista della serata è stato certamente Paulo Dybala, autore dello straordinario gol partita ma anche di un gran primo tempo. Degna di nota anche la prova di de Ligt, perfetto nella ripresa quando l’Atletico Madrid ha iniziato a spingere alla ricerca del pareggio.

    Nella gara di San Siro una straordinaria Atalanta ha totalmente dominato la partita, ha creato molte occasioni, ha segnato due reti ed ha portato a casa la prima storica vittoria in Champions League che, nonostante il pareggio tra City e Shakhtar, tiene ancora viva la possibilità di qualificazione.

    In Ucraina servirà un successo, con la Dinamo che contemporaneamente non deve battere il Manchester City già qualificato come primo nel girone. Non sarà facile ma se la Dea giocherà come stasera allora anche gli ottavi non saranno un obiettivo così irraggiungibile.

     

    Veniamo al racconto di questa serata di Champions League partendo dalla sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus ed Atletico Madrid. 

    Prova a partire subito forte la Juventus con l’Atletico che si chiude nella propria trequarti. Al 9° gran giocata tra Ramsey e Dybala la conclusione dell’argentino è debole, Oblak salva. I ritmi iniziali si abbassano e le due squadre alternano momenti di stanca a fiammate. Al 24° gran tiro rasoterra di Saul, Szczesny è attento e blocca in 2 tempi. La Juve fa lungo possesso palla costringendo i colchoneros sulla difensiva. Nel primo minuto di recupero Dybala lascia partire un calcio di punizione dalla linea di fondo che sorprende Oblak, Juventus in vantaggio. Il primo tempo si chiude coi bianconeri avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. E’ un Atletico diverso che costringe la Juventus sulla difensiva. Al 60° grande ripartenza di Cristiano Ronaldo che però non riesce ad inquadrare la porta con la conclusione. Al 62° ci prova Joao Felix ma il suo tiro esce. Al 67° grande giocata personale di Bernardeschi che dal limite calcia ma colpisce il palo. L’Atletico spinge ma de Ligt è in super serata e non concede praticamente niente agli avversari. Al 94° Morata a porta spalancata fallisce il tocco che sarebbe valso il pareggio, finisce così, la Juventus batte l’Atletico e conquista il primo posto nel proprio girone di Champions.

     

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 1-0 (45°+1 Dybala)

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, de Ligt, De Sciglio; Bentancur (86° Khedira), Pjanic, Matuidi; Ramsey (63° Bernardeschi); Dybala (76° Higuain), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Trippier, Felipe, Hermoso, Renan Lodi (64° Lemar); Saul, Herrera (60° Correa), Thomas, Koke; Morata, Vitolo (54° Joao Felix).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Hermoso (A), Bentancur (J), Renan Lodi (A), Saul (A), Herrera (A).

     

    Passiamo ora al match di San Siro tra Atalanta e Dinamo Zagabria.

    Ci prova subito l’Atalanta con una conclusione di Pasalic che esce di poco. Ottimo inizio di gara della Dea, la Dinamo però è attenta e non si limita alla fase difensiva. Al 17° ci prova Muriel, attento il portiere dei croati. L’Atalanta preme ma prima Pasalic “liscia” poi Gosens trova la traversa a negargli il gol sul proseguimento dell’azione però i padroni di casa usufruiscono di un calcio di rigore, dal dischetto Muriel non sbaglia. Non si vede grande reazione ospite, anzi è Muriel a sfiorare la doppietta. Dopo una grande chance per Hateboer, salvata a pochi passi dal gol, arriva un brivido per Gollini per una perfetta conclusione a giro di Orsic fermata solo dalla traversa. Il primo tempo si chiude coi nerazzurri avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Pronti via ed il Papu Gomez con un tunnel ed una conclusione violenta ed angolata firma il raddoppio. E’ una Atalanta in gran serata e Muriel al 53° va vicino al tre a zero. La squadra di Gasperini gestisce bene la gara, non rischia e va più volte vicina al terzo gol. Al 69° ci prova il neo entrato Ilicic ma il palo gli nega il gol. Al 76° è Gomez a sprecare una grande occasione davanti al portiere. Finisce così, l’Atalanta batte 2-0 la Dinamo Zagabria e tiene viva la speranza di qualificarsi agli ottavi di Champions League.

     

    ATALANTA – DINAMO ZAGABRIA 2-0 (27° rig. Muriel, 47° Gomez)

    Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer (65° Castagne), de Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (90° Malinovsky); Muriel (61° Ilicic).

    Allenatore: Gasperini.

    Dinamo Zagabria (3-5-2): Livakovic; Theopile-Catherine, Dilaver, Peric; Stojanovic (75° Djira), Olmo (93° Situm), Ademi, Ivanusec (67° Gojak), Leovac; Petkovic, Orsic.

    Allenatore: Bjelica.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Theopile-Catherine (D), Peric (D), Toloi (A), Pasalic (A), Stojanovic (D).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successo in goleada, 6-0, del Bayern Monaco in casa della Stella Rossa. Il Psg rimonta un doppio svantaggio e chiude sul 2-2 a Madrid col Real. Nello stesso girone finisce 1-1 tra Galatasaray e Bruges. Vittoria in rimonta per il Tottenham di Mourinho che va sotto 2-0 in casa ma poi batte 4-2 l’Olympiacos. Nel girone della Juve il Bayer Leverkusen espugna 2-0 il campo della Lokomotiv Mosca mentre in quello dell’Atalanta, come già detto, finisce 1-1 tra Manchester City e Shakhtar Donetsk. 

     

  • Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Nella prima giornata di Champions League la Juventus spreca un doppio vantaggio al Wanda Metropolitano e si fa recuperare sul 2-2 nel finale dall’Atletico. Diventa incubo il sogno dell’Atalanta che viene travolta per 4-0 sul campo della Dinamo Zagabria.

    La Juventus quindi esce con enormi rimpianti dalla trasferta in terra spagnola, rispetto alla pessima prestazione fornita nello 0-0 di Firenze di sabato scorso però si è vista tutta un’altra Juve, una squadra che pare pian piano imparare i dettami del nuovo tecnico ma che deve ancora migliorare molto sulle palle inattive, costate carissimo anche in questa prima notte di Champions.

    L’Atalanta invece difficilmente dimenticherà questa prima esperienza nella massima competizione europea per club. Contro un avversario alla portata, ma con una esperienza Champions nettamente superiore, i nerazzurri di Gasperini non sono riusciti ad esprimere il proprio gioco ma anzi sono stati totalmente travolti. Un passo falso pesante che certamente servirà alla Dea da lezione in vista dei prossimi impegni europei perché certamente quella vista a Zagabria è un’Atalanta che ha pagato lo scotto della prima volta ma che nelle prossime gare, se tornerà a giocare il proprio calcio, potrà tentare ancora l’impresa della qualificazione.

    Veniamo al racconto delle due italiane in Champions partendo dalla gara della Juventus.

    Pronti via e come prevedibile è l’Atletico a partire aggressivo anche grazie alla spinta del proprio pubblico. La prima grande occasione arriva al 10° con il talento Joao Felix che impegna Szczesny con un tiro dal limite. La pressione dei Colchoneros è costante ed i bianconeri non riescono a creare niente sino al 35° quando un tiro di Pjanic, deviato, finisce fuori di poco. Nel finale di tempo c’è spazio anche per un tentativo di CR7, troppo debole per impensierire Oblak. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte e la Juve trova subito il vantaggio, Cuadrado riceve, controlla e poi da dentro l’area lascia partire un tiro che s’infila all’incrocio. Il gol carica i bianconeri che superano agevolmente il pressing avversario e sprecano un gran contropiede con Danilo. Al 59° brivido per Szczesny, Gimenez si inserisce bene ma sull’assist di Trippier calcia altissimo. Al 64° arriva il raddoppio, cross pennellato di Alex Sandro per il perfetto colpo di testa di Matuidi. L’Atletico sembra accusare il colpo ma al 70°, su azione da corner, Savic è lesto a girare in rete una sponda di Gimenez. Passano pochi minuti ed Higuain va al tiro impegnando Oblak, sulla ribattuta arriva Matuidi che calcia ma Trippier salva quasi sulla linea. I Colchoneros spingono, Szczesny salva su Vitolo ma non può niente al 90° sul perfetto colpo di testa di Herrera. Al 94° Cristiano Ronaldo s’inventa una giocata straordinaria ma il suo diagonale esce fuori di niente. Finisce così, un 2-2 che lascia un pizzico di amaro in bocca alla squadra di Sarri.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-2 (49° Cuadrado (J), 64° Matuidi (J), 70° Savic (A), 90° Herrera (A))

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Trippier, Savic, Gimenez, Renan Lodi (76° Vitolo); Koke, Saul, Thomas (76° Herrera), Lemar (60° Correa); Diego Costa, Joao Felix.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira (69° Bentancur), Pjanic (87° Ramsey), Matuidi; Cuadrado, Higuain (78° Dybala), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Matuidi (J), Cuadrado (J), Diego Costa (A).

     

    Passiamo ora al racconto della sfida dell’Atalanta.

    Si parte e i padroni di casa passano praticamente subito in vantaggio con Leovac che al 10° è bravo a girare in porta una sua prima conclusione respinta dalla difesa. La reazione atalantina è tutta in un tiro di Gomez che viene deviato in corner. Poco dopo la mezzora, su azione di calcio d’angolo Leovac serve Orsic che conclude senza lasciare scampo a Gollini. Il secondo gol manda al tappeto la Dea e pochi minuti prima del riposo arriva anche il colpo di testa che vale la doppietta per Orsic ed il 3-0 col quale si va al riposo.

    Gasperini prova a cambiare qualcosa con gli ingressi di Malinowsky e Pasalic ma la situazione non cambia molto, anzi dopo una chance per Zapata al 54°, arriva il poker della Dinamo ancora con lo scatenato Orsic che al 68° con un perfetto inserimento si regala la tripletta. I nerazzurri hanno due grosse occasioni con Zapata e Gosens per rendere meno amara la sconfitta ma in entrami casi i due calciatori non riescono a centrare il bersaglio grosso. Finisce così con un netto 0-4 la prima storica gara in Champions League dell’Atalanta.

     

    DINAMO ZAGABRIA – ATALANTA 4-0 (10° Leovac, 31°, 42° 68° Orsic)

    Dinamo Zagabria (4-3-3): Livakovic; Stojanovic, Theophile-Catherine, Peric, Leovac; Moro (73° Gojak), Dilaver, Ademi; Olmo, Petkovic (83° Gavranovic), Orsic (76° Ivanusec).

    Allenatore: Bjelica.

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (46° Malinowsky); Hateboer, Freuler (46° Pasalic), De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic (88° Barrow), Zapata.

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Djimsiti (A), De Roon (A), Theophile-Catherine (D), Moro (D), Gosens (A).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata arrivano i pareggi in Olympiacos-Tottenham (2-2) e Bruges-Galatasaray (0-0). Tutto facile per il Bayern Monaco che spazza via 3-0 la Stella Rossa. Gran successo del Psg che si sbarazza per 3-0 del Real Madrid. Nel girone della Juventus colpo esterno della Lokomotiv Mosca che va a vincere 2-1 a Leverkusen. Largo successo per il Manchester City, gruppo dell’Atalanta, che vince 3-0 in casa dello Shakhtar.  

     

  • Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Serviva l’impresa, serviva un qualcosa di speciale e straordinario, sembrava impossibile ma quando hai in squadra un vero e proprio fenomeno come Cristiano Ronaldo l’impossibile si può trasformare in possibile e così è stato.

    Aveva segnato solo una rete sino ad oggi, era stato criticato da tutti ma stasera con una tripletta, due gol di testa ed uno dal dischetto, CR7 ha schiantato l’Atletico Madrid ed ha permesso alla Juventus di rimanere in corsa per la Champions League. 

    Oltre a Cristiano Ronaldo, da segnalare le prestazioni di altissimo livello di Bernardeschi, Emre Can e Spinazzola, che era all’esordio in Champions League.

    Un merito anche a Massimiliano Allegri che ha saputo tenere concentrata la squadra e poi si è inventato una difesa a tre con Emre Can insieme a Bonucci e Chiellini, che non ha permesso ai Colchoneros di tirare mai in porta.

    Se la Juventus ha giocato la partita perfetta, dall’altra parte si è visto un Atletico Madrid totalmente deludente, una squadra, quella di Simeone, che non ha mai realmente creato problemi a Szczesny.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium valevole come ritorno degli ottavi di Champions League.

    Partenza super della Juve che prova a schiacciare dietro un Atletico che si salva con qualche affanno. Al 4° minuto dopo una mischia in corner Chiellini mette la palla in rete ma l’arbitro fischia un fallo di Ronaldo sul portiere. Dopo 20 minuti di pressione i Colchoneros tengono palla cercando di addormentare i ritmi. Al 27° gran cross di Bernardeschi che trova la testa di CR7 che stacca su Juanfran e segna. I bianconeri aggressivi insistono e l’Atletico va in sofferenza. Al 32° punizione insidiosa di Bernardeschi che esce non di molto. La Juve si rivede al 42° col colpo di testa di Ronaldo, su bel cross di Spinazzola, finito sul fondo. Al 44° gran colpo di testa di Chiellini ma Oblak alza in corner. Sul finire di tempo grossa chance per Morata che di testa non trova la porta. Si va al riposo con la Juventus avanti per 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni per ambo le squadre. Come nel primo tempo, e come logico, è nuovamente la Juve a partire forte. Al 48° Cancelo piazza un gran cross, Cristiano Ronaldo vola a colpire di testa, Oblak fa il miracolo ma la Goal Line Technology conferma la rete, raddoppio bianconero. E’ un assedio Juve alla ricerca del terzo gol, la difesa di Simeone fatica ma si salva. La gara si mantiene equilibrata, non si segnalano grandi occasioni per nessuna delle due compagini. Al 82° grandissima occasione per Kean che entra solo in area e cerca il diagonale, fuori di poco. Al 85° Bernardeschi in azione personale si procura un calcio di rigore, dal dischetto CR7 è infallibile. La Juve resiste e compie l’impresa, Cristiano Ronaldo porta i suoi ai quarti di Champions League.

     

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 3-0 (27°, 49°, 86° rig. Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola (67° Dybala); Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Cristiano Ronaldo, Mandzukic (80° Kean).

    Allenatore: Allegri.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Arias (77° Arias), Gimenez, Godin, Juanfran; Koke, Saul, Rodrigo, Lemar (57° Correa); Griezmann, Morata.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Bernardeschi (J), Juanfran (A), Gimenez (A), Vitolo (A)

     

    Nell’altra gara di serata il Manchester City ha demolito lo Schalke per 7-0 con la doppietta di Aguero ed i gol di Sterling, Sané, Bernardo Silva, Foden e Gabriel Jesus.

  • La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    Una Juve brutta e a tratti impalpabile, esce sconfitta nettamente per 2-0 al Wanda Metropolitano contro l’Atletico del Cholo Simeone. 

    Un successo meritato quello dell’Atletico e maturato con i gol, su azione di calcio piazzato, di Gimenez e Godin.

    Dopo un primo tempo giocato alla pari con pochi guizzi, con il VAR che aveva tolto un rigore ai padroni di casa, per fallo fuori area, si è vista una ripresa dove gli uomini del Cholo hanno mostrato più voglia, più grinta ed hanno costruito diverse grandi occasioni prima di trovare le due reti.

    La Juve di Allegri invece non si è praticamente mai vista, possesso palla sterile e solo qualche tentativo di giocata di un volenteroso Ronaldo. 

    Veniamo al racconto della sfida del Wanda Metropolitano.

    Parte subito forte l’Atletico Madrid che si chiude bene e riparte veloce. La Juventus sembra in difficoltà nel girare palla anche per merito della pressione dei Colchoneros. Al 9° missile su punizione di CR7, Oblak attento alza in corner. E’ una partita su buoni ritmi, al colpo di testa alto di Bonucci risponde Thomas col tiro da fuori bloccato da Szczesny. L’Atletico comincia a premere e la Juve a tratti va in difficoltà ma tiene. Al 27° spavento per i bianconeri, contatto lieve tra Diego Costa e De Sciglio, l’attaccante cade in area e l’arbitro fischia rigore, il VAR però fa correggere la decisione, punizione dal limite. Dopo un lungo controllo del gioco dei padroni di casa si rivedono i bianconeri con un tiro di Dybala troppo debole per impensierire Oblak. Un primo tempo molto intenso si chiude però sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Sembra partire meglio la Juventus ma al 50° gran ripartenza di Diego Costa che poi dentro l’area, disturbato da Bonucci, calcia clamorosamente fuori. Altra super occasione per l’Atletico, Griezmann entra in area e con un pallonetto prova a scavalcare Szczesny, il polacco la tocca quanto basta per farla finire sulla traversa. Spaventata la squadra di Allegri prova ad abbassare i ritmi cercando di gestire la palla. Al 70° gran cross di Griezmann per Morata che di testa da due passi segna. C’è però una spinta dell’attaccante su Chiellini, l’arbitro va a visionarla al VAR e annulla. Al 78° su corner si scatena una mischia, la palla rimane in area e Gimenez in scivolata segna il vantaggio. La reazione della Juventus è praticamente nulla, anzi sono i Colchoneros a rendersi insidiosi ed al 83° da un altro calcio piazzato sbuca Godin che da posizione angolata infila in rete. Al 89° grande chance per Bernardeschi che calcia di prima su assist di Ronaldo ma arriva una gran parata di Oblak. Finisce così è gioia per il Cholo Simeone, è disastro per Allegri che all’Allianz Stadium dovrà studiare qualcosa per inventarsi l’impresa.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-0 (78° Gimenez, 83° Godin)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Filipe Luis; Koke (67° Correa), Thomas (61° Lemar), Rodrigo, Saul; Griezmann, Diego Costa (58° Morata).

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (73° Emre Can), Matuidi (85° Matuidi); Dybala (80° Bernardeschi); Cristiano Ronaldo, Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Diego Costa (A), Thomas (A), Alex Sandro (J), Griezmann (A).

     

    Nell’altra gara di serata un Manchester City pazzo passa in vantaggio in casa dello Schalke, subisce due rigori e va al riposo sotto per 2-1, ad inizio ripresa rimane in 10 per il rosso ad Otamendi ma nel finale con Sane e Sterling segna i due gol che valgono il successo per 3-2.

     

  • Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    I sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno lasciato un sapore totalmente opposto per le due italiane impegnate.

    La Juventus, prima nel proprio girone, ha pescato dall’urna probabilmente la più insidiosa delle possibili avversarie, ovvero l’Atletico Madrid di Diego Simeone.

    La Roma, seconda nel proprio girone, invece può sorridere in quanto ha evitato corazzate del calibro di Manchester City, Barcellona e Psg ed ha trovato quella che per tutti fosse considerata la meno forte delle teste di serie, il Porto.

     

    Veniamo ora ad analizzare le due avversarie selezionate dai Sorteggi Champions per la Juve e Roma.

    Sarà quindi l’Atletico Madrid la prima avversaria della Juventus di Cristiano Ronaldo nella fase ad eliminazione della Champions League.

    Una compagine insidiosa quella del Cholo che è sempre stata etichettata come “squadra che fa giocare male gli avversari” ma che oltre alla compattezza difensiva può contare sulle stelle nel reparto offensivo: Antoine Griezmann e Diego Costa.

    Nella fase a gironi di questa Champions i Colchoneros sono arrivati secondi nel proprio girone alle spalle del Borussia Dortmund con 13 punti frutto di 4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta, con 9 gol fatti e 6 subiti (4 dei quali nella trasferta persa 4-0 a Dortmund).

    L’andata si giocherà al Wanda Metropolitano il 20 febbraio, ritorno all’Allianz Stadium il 12 marzo.

     

    Sorride la Roma alla quale i sorteggi Champions hanno assegnato il Porto, squadra che, sulla carta, pareva essere la meno forte tra le prime.

    La compagine di Sérgio Conceição però non è assolutamente da sottovalutare in quanto ha vinto il proprio girone, davanti a Schalke, Galatasaray e Lokomotiv Mosca, conquistando 5 successi ed un solo pareggio, con 15 gol fatti e 6 subiti.

    Tra i Dragões spiccano l’eterno Iker Casillas tra i pali, il duo messicano Herrera-Corona, il talentuoso Brahimi e il bomber Moussa Marega.

    Il Porto poi non lascia buoni ricordi nella mente dei giallorossi, furono proprio i portoghesi ad eliminare la Roma nel preliminare di Champions League 2016/17.

    L’andata si giocherà all’Olimpico il 12 febbraio, il ritorno al Estadio do Dragao il 6 marzo.

     

    Il riepilogo dei sorteggi Champions per gli ottavi di finale

    Schalke – Manchester City

    Atletico Madrid – JUVENTUS

    Manchester United – Psg

    Tottenham – Borussia Dortmund

    Lione – Barcellona

    ROMA – Porto

    Ajax – Real Madrid

    Liverpool – Bayern Monaco

     

     

  • Griezmann trascina l’Atletico al trionfo in Europa League

    Griezmann trascina l’Atletico al trionfo in Europa League

    Era il protagonista più atteso e non ha certo tradito le attese, Antoine Griezmann francese dell’Atletico Madrid ha trovato la doppiette che ha permesso ai Colchoneros di sconfiggere l’Olympique Marsiglia ed alzare al cielo di Lione l’Europa League.

    E’ stata una gara che ha visto partire meglio i francesi di Rudy Garcia poi il pasticcio tra Mandanda e Anguissa al 21° ha lanciato Griezmann verso la porta ed ha sostanzialmente, insieme all’infortunio alla mezz’ora di Payet, indirizzato la sfida verso gli uomini di Simeone.

    Ad inizio ripresa sempre lui, sempre Griezmann, ha completato l’opera con la doppietta che ha quasi definitivamente steso i francesi.

    Nel finale gloria anche per il capitano Gabi autore del definitivo 3-0.

    L’Atletico Madrid conquista la terza Europa League della propria storia mentre per la Francia arriva l’ennesima delusione in una finale europea per club.

    Veniamo al racconto della gara.

    La prima chance della gara, al 4° minuto, capita sui piedi di Germain che, ben imbeccato da Payet, entra calcia da dentro l’area ma la palla finisce sopra la traversa della porta di Oblak. Passano solo due minuti ed è ancora l’Olympique a provarci con il tiro di Rami che però non trova lo specchio. La partita si mantiene equilibrata con l’Atletico che non riesce a creare gioco. Il calcio però spesso è fatto di episodi ed al 21° Anguissa perde malamente la palla sul passaggio di Mandanda, Griezmann riceve il passaggio di Gabi, si presenta davanti al portiere e lo batte con grande facilità per il vantaggio Colchoneros. Al 31° altra brutta notizia per Rudy Garcia, il tecnico francese è costretto a togliere l’infortunato Payet, al suo posto dentro Lopez. La reazione dei francesi al doppio colpo, gol più uscita del capitano Payet, non si vede ed al riposo si va con l’Atletico avanti 1-0.

    Si riparte con una novità, nell’Atletico fuori l’ammonito Vrsaljiko, dentro Juanfran. Al 49° sale nuovamente sul palcoscenico della gara Griezmann, l’attaccante francese dei colchoneros riceve palla da Koke, controlla in area e batte Mandanda in uscita. Come successo nel primo tempo, anche in questo caso non si vede la reazione dell’OM, anzi sono Godin con il colpo di testa e Koke con il tiro da fuori, a sfiorare il gol del 3-0. Al 80° lampo dell’Olympique: colpo di testa di Mitroglou con il pallone che sbatte sul palo interno e rientra in campo. Al 89° arriva anche il gol del 3-0 che viene firmato da Gabi con un preciso diagonale dentro l’area. Finisce così, è trionfo per l’Atletico di Simeone che mette in bacheca così la terza Europa League della propria storia.

     

    OLYMPIQUE MARSIGLIA – ATLETICO MADRID 0-3 (21°, 49° Griezmann, 89° Gabi)

    Olympique Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; Sarr, Rami, Luiz Gustavo, Amavi; Anguissa, Sanson; Thauvin, Payet (31° Lopez), Ocampos (55° Njie); Germain (74° Mitroglou).

    Allenatore: Garcia.

    AtleticoMadrid (4-4-2): Oblak; Vrsaljko (46° Juanfran), Gimenez, Godin, Hernandez; Correa (88° Thomas), Saul, Gabi, Koke; Griezmann (90° Torres), Diego Costa.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Vrsaljiko (A), Amavi (O), Luiz Gustavo (O), Hernandez (A), Njie (O)

  • Juve e Roma rimandate all’ultima giornata

    Juve e Roma rimandate all’ultima giornata

    Juve e Roma non riescono ad ottenere il pass per gli ottavi di Champions League e dovranno conquistarselo nell’ultimo turno.

    I bianconeri, in casa non vanno oltre allo 0-0 contro il Barcellona e dovranno respingere l’assalto dello Sporting Lisbona, vincente 3-1 contro l’Olympiacos, e se non vorranno fare calcoli, dovranno andando a vincere in casa dei greci.

    La Roma cade 2-0 al Wanda Metropolitano dinanzi ad una prodezza di Griezmann ed ad un gol di Gameiro. L’Atletico Madrid rimane comunque a due lunghezze dalla Roma che battendo all’Olimpico il Qarabag, sconfitto in casa oggi per 4-0 dal Chelsea, si garantirebbe gli ottavi di Champions senza attendere regali dai Blues.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium.

    Parte subito forte la Juve con Douglas Costa pronto alla conclusione dopo solo 2 minuti, blocca ter Stegen. Il Barcellona pian piano prende campo e inizia con il suo consueto palleggio a chiudere indietro i bianconeri. Un paio di distrazioni difensive da ambo i lati regalano potenziali chance che però non vengono sfruttate. Al 23° brivido per la difesa bianconera, la punizione di Rakitic colpisce il palo. Il Barça mantiene il possesso del pallone con il suo classico stile, la Juve risponde con qualche lancio o anche con una conclusione di Cuadrado, palla alta e il risultato non si sblocca. Al 44° grande occasione per Dybala che dopo aver superato alcuni difensori è andato al tiro da posizione defilata, pallone fuori. La risposta del Barcellona arriva nel recupero ma, dopo una bella azione, la conclusione di Suarez finisce sul fondo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Meglio il Barcellona che prova a rendersi insidioso con una punizione di Suarez, deviata, fuori non di molto. Al 56° Valverde decide di giocarsi la carta Messi. I bianconeri provano a crescere e vanno alla conclusione con Dybala ed Higuain ma il pallone non entra. Al 64° Messi ha la grossa chance su calcio di punizione ma la palla è alta. Al 69° spavento per la Juventus, Digne entra in area e mette in mezzo ma la difesa si salva. La partita si mantiene in equilibrio, il Barcellona si fa preferire per il controllo della palla ma di occasioni non se ne vedono. Al 92° grande occasione per Dybala ma ter Stegen si supera e salva in corner, è l’ultima occasione, finisce 0-0, la Juve dovrà conquistare la qualificazione all’ultima giornata.

     

    JUVENTUS – BARCELLONA 0-0

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Rugani, Benatia, Alex Sandro; Pjanic (66° Bentancur), Khedira; Cuadrado (71° Marchisio), Dybala, Douglas Costa (85° Matuidi); Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Semedo, Umtiti, Piqué, Digne; Rakitic, Bisquets, Iniesta (82° Jordi Alba); Deulofeu (56° Messi), Paulinho, Suarez.

    Allenatore: Valverde.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Pjanic (J), Paulinho (B), Alex Sandro (J), Digne (B), Piqué (B)

     

    Ora passiamo alla sfida dei giallorossi a Madrid.

    Ci si aspetta una partenza aggressiva dell’Atletico invece la prima potenziale occasione ce l’ha Pellegrini, su buona giocata di Perotti, ma la difesa di casa salva. La risposta dei colchoneros arriva al 10° con un insidioso tiro cross su cui non arriva Torres per poco. La Roma comunque dimostra buona personalità anche al Wanda Metropolitano ed Alisson non è costretto a grandi interventi. Al 41° l’Atletico trova il gol del vantaggio con Augusto Fernandez ma il giocatore si era aggiustato la palla con la mano, rete annullata. Non accade altro, la prima frazione si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo parte con gli stessi 22 in campo. L’Atletico Madrid, come logico che sia, prova ad essere più aggressivo ma la difesa giallorossa tiene. E’ comunque una bella Roma con un Perotti in vena di grandi giocate. Al 64° gran conclusione di Nainggolan ma per sua sfortuna la palla colpisce il palo. Al 69° i padroni di casa passano in vantaggio, straordinario cross dal fondo di Correa e gran rovesciata di Griezmann. Passano due minuti e l’Atletico Madrid avrebbe la palla per il raddoppio ma Alisson salva. Al 83° la situazione per gli uomini di Di Francesco si complica, Bruno Peres già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Passano 3 minuti e l’Atletico raddoppia con Gameiro che finalizza una bella azione corale per il gol del 2-0. La rete di Gameiro sostanzialmente chiude la gara, finisce 2-0, la Roma dovrà conquistarsi la qualificazione in casa con il Qarabag.

     

    ATLETICO MADRID – ROMA 2-0 (69° Griezmann, 86° Gameiro)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Thomas, Giménez, Lucas, Filipe Luis; Augusto (58° Correa), Saúl, Koke (63° Gabi), Carrasco (67° Gaimero); Griezmann, Torres.

    Allenatore: Simeone.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, Gonalons (78° El Shaarawy), Pellegrini (62° Strootman); Gerson (70° Defrel), Dzeko, Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Manolas (R), Filipe Luis (A)

    Espulso: Bruno Peres (R)

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata nel gruppo A successi pesanti per Cska, 2-0 contro il Benfica, e per il Basilea, 1-0 contro il Manchester United. Ora in classifica lo United guida con 12 punti davanti a Basilea e Cska a 9, l’ultimo turno deciderà tutto. Nel gruppo B il Psg va sotto per 1-0 in casa con il Celtic ma poi s’impone per 7-1, vince anche il Bayern Monaco, 2-1 in casa dell’Anderlecht. Tedeschi e francesi sono qualificati agli ottavi per decidere le posizioni servirà lo scontro diretto dell’ultimo turno, il Bayern per prendersi il primo posto però deve ribaltare un pesante 0-3 subito a Parigi.

  • Sorteggi Champions, Monaco ultimo ostacolo per la Juve verso Cardiff

    Sorteggi Champions, Monaco ultimo ostacolo per la Juve verso Cardiff

    Si sono appena conclusi i sorteggi champions per le semifinali, l’urna di Nyon ha dato la sua sentenza, ci sarà il derby di Madrid tra Real ed Atletico e di conseguenza per la Juventus l’ultimo ostacolo prima della finale di Cardiff sarà rappresentato dal Monaco.

    Quella tra i bianconeri e i calciatori del Principato sarà anche la sfida tra la miglior difesa della competizione contro un attacco frizzante e capace di segnare parecchi gol.

    Essendo una sfida valevole come semifinale di Champions certamente non sarà una gara facile ma nel lotto delle tre possibili avversarie i francesi paiono quelli, sulla carta, più abbordabili. Altro vantaggio per la Juventus sarà quello di poter disputare la gara di ritorno allo Juventus Stadium.

    Ovviamente guai a sottovalutare il Monaco, il buon esito dei sorteggi champions è stato evidente ma la squadra di Jardim può essere insidiosa specialmente nella propria fase offensiva grazie all’eterno Bomber Radamel Falcao, che sembra tornato ai livelli di qualche anno fa, e al talento del giovanissimo fenomeno Kylian Mbappé. La difesa però, nella quale militano l’italiano Andrea Raggi e l’ex Torino Kamil Glik, non è certo il punto di forza del Monaco, nelle dieci partite giocate sino ad ora di fronte infatti al super attacco da 21 gol fatti c’è il preoccupante dato di 16 reti subite.

    I precedenti sorridono ai bianconeri, nei due confronti, relativi alla semifinale della Champions League 1997/98 e ai quarti del 2014/15, è stata sempre la Juve a passare il turno, con un bilancio di 2 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Nella sfida di due anni fa la Juventus riuscì a passare il turno senza subire reti.

    Venendo all’altra semifinale uscita dai sorteggi Champions, Real-Atletico ormai ha il sapore del classico, negli ultimi tre anni Merengues e Colchoneros si sono sempre scontrati nella massima competizione europea, e a sorridere è sempre stato il Real: nella Coppa dei Campioni 58/59 di fronte ad una vittoria a testa furono i blancos a passare il turno vincendo lo spareggio, nelle edizioni 2013/14 e 2015/16 il derby valse come finale e il Real si impose nella prima ai supplementari e nella seconda ai rigori. All’Atletico andò male anche nei quarti della Champions League 2014/15 0-0 al Vicente Calderon e sconfitta per 1-0 al Santiago Bernabeu.

     

    SORTEGGI CHAMPIONS DATE DELLE SEMIFINALI

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID and. martedì 2/5 – rit mercoledì 10/5

    MONACO – JUVENTUS and mercoledì 3/5 – rit. martedì 9/5 

     

    Oltre ai sorteggi Champions sono stati effettuati anche quelli per le semifinali di Europa League. 

    Le semifinali di Europa League | © Uefa.com

    Il Lione, che ha eliminato la Roma negli ottavi di finale, affronterà l’Ajax mentre saranno gli spagnoli del Celta Vigo gli avversari del Manchester United di Josè Mourinho che però dovrà molto probabilmente fare a meno di Zlatan Ibrahimovic infortunatosi al ginocchio nel ritorno dei quarti contro l’Anderlecht.

  • Gioia Blanca, il Real Madrid conquista la Champions

    Gioia Blanca, il Real Madrid conquista la Champions

    Il Real Madrid alza al cielo di San Siro la Champions League 2015/16, la Undecima nella storia dei Blancos. 

    La storia si ripete e l’Atletico di Diego Simeone non riesce a vendicarsi del k.o. subito a Lisbona nel 2014 e forse stasera fa ancora più male. Se due anni fa infatti i Colchoneros avevano subito la beffa del pareggio nel recupero, crollando poi nei supplementari contro un Real che comunque aveva fatto a tratti la gara, in questa finale l’Atletico è andato sotto, ha fallito un rigore, ha rimontato un avversario non certo irresistibile ma poi si è arreso ai calci di rigore con il legno colpito da Juanfran che ha consegnato sui piedi di un acciaccato Cristiano Ronaldo il match point ed ovviamente Cr7 non ha fallito.

    Zinedine Zidane entra così nel ristretto cerchio di quei tecnici capaci di aver vinto la Champions sia da calciatore che da allenatore.

    Veniamo al racconto della gara.

    Nessuna sorpresa per Zidane che schiera i suoi con il 4-3-3 con Ramos-Pepe coppia centrale, con Casemiro a centrocampo insieme a Kroos e Modric e con la classica BBC, Bale, Benzema e Cr7, in attacco. Simeone sciogli gli ultimi ballottagi dando una maglia da titolare a Savic e Augusto Fernandez. In avanti la coppia d’oro Griezmann-Torres.

    La partenza del Real è ottima e dopo una parata di Oblak su Benzema al 5°, i Blancos passano con il tocco sottoporta, in posizione dubbia, di Sergio Ramos, ancora lui, al quarto d’ora. La reazione dei colchoneros è blanda e gli uomini di Zidane controllano la prima frazione di gioco.

    Nella ripresa Simeone inserisce Ferreira Carrasco per un Fernandez decisamente negativo. Passano solo due minuti e Pepe commette un fallo ingenuo su Torres, Clattenburg fischia il rigore ma Griezmann centra la traversa. L’Atletico Madrid però ha tutt’un altro spirito e si getta alla ricerca del pareggio, rischia tantissimo specialmente al 78°, con un salvataggio sulla linea, ma poi al 79° trova il pari con Carrasco bravo a trovare il tap-in vincente. Si va ai supplementari.

    Cr7 non sta bene ma il Real non ha più cambi, l’Atletico ha più freschezza ma il risultato non cambia e così per decidere il vincitore servono i calci di rigore.

    Dal dischetto i primi 4 rigoristi per squadra sono perfetti, poi tocca a Juanfran che colpisce il palo. Il rigore decisivo è sui piedi di Cristiano Ronaldo, il portoghese riscatta l’opaca serata andando a gonfiare la rete alle spalle di Oblak, regalando la gioia a tutti i tifosi del Real Madrid. 

     

    REAL MADRID – ATLÉTICO MADRID 6-5 d.c.r. (1-1 d.t.s 15° Ramos (R), 78° Carrasco (A))

    Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal (52° Danilo), Pepe, Ramos, Marcelo; Kroos (72° Isco), Casemiro, Modrić; Bale, Benzema (77° Lucas Vazquez), Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godín, Savic, Filipe Luís (109° Lucas Hernández); Saúl Ñíguez, Gabi, Augusto Fernández (46° Carrasco), Koke (116° Partey); Griezmann, Torres.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Clattenburg (Inghilterra)

    Ammoniti: Carvajal (R), Navas (R), Casemiro (R), Ramos (R), Danilo (R), Pepe (R), Torres (A), Gabi (A).

    Sequenza rigori: Lucas Vazquez (R) GOL, Griezmann (A) GOL, Marcelo (R) GOL, Gabi (A) GOL, Bale (R) GOL, Saúl Ñíguez (A) GOL, Ramos (R) GOL, Juanfran (A) PALO, Ronaldo (R) GOL.

  • Finale Champions League: a Milano il derby di Madrid

    Finale Champions League: a Milano il derby di Madrid

    Ci risiamo, la Finale Champions League 2015/16 che si disputerà sabato 28 maggio allo stadio San Siro di Milano, sarà nuovamente il derby di Madrid, come già accaduto 2 anni fa, tra il Real Madrid di Zinedine Zidane e l’Atletico Madrid del Cholo Simeone.

    Una finale che va contro i pronostici d’inizio anno, che vedevano Bayern Monaco e Barcellona tra le super favorite.

    Due squadre che arrivano a giocarsi la Finale Champions con cammini diversi, l’Atletico con il suo classico modo di giocare, ha saputo far fuori le sopracitate grandi Barça e Bayern, battendole entrambe al Vicente Calderon rispettivamente nei quarti ed in semifinale. Il Real invece ha sofferto nei quarti con il Wolfsburg, rischiando una clamorosa eliminazione, e non ha incantato contro il Manchester City, spuntandola alla fine grazie ad un gol di Bale, con deviazione di Fernando, nel ritorno al Santiago Bernabeu, dopo lo zero a zero in Inghilterra.

    A San Siro quindi la Finale Champions vedrà protagonisti i Colchoneros guidati dal tecnico Diego Simeone, che tornerà nello stadio che lo ha amato ai tempi dell’Inter, fautore del Cholismo, un tipo di calcio fatto di difesa rocciosa e ripartenze, che non delizia i palati fini del bel gioco ma che, come accaduto già due stagioni fa, ha saputo essere redditizio e fonte di gioie. Un gioco fatto di grinta, forza, corsa e quella voglia di non mollare mai, specchio del proprio allenatore, che anche in questa Champions ha permesso all’Atletico di annullare il gap tecnico con i giganti Barcellona e Bayern.

    Le Merengues invece arrivano a Milano con un debuttante in panchina, quello Zinedine Zidane, del quale molti hanno criticato la scelta per la poca esperienza, che ha preso in mano la guida del Real dopo l’esonero di Benitez e se pur con qualche fatica, sempre senza incantare, ha eliminato Roma, Wolfsburg e Manchester City.

    Nella Finale Champions di Milano quindi molto probabilmente assisteremo ad una sfida accesa tra l’estro dell’attacco del Real con Cristiano Ronaldo e Bale pronti a cercare di perforare la muraglia difensiva dell’Atletico. Dovranno fare attenzione anche i blancos perchè Griezmann è parso in gran spolvero e le sue letali ripartenze, dopo aver fatto male a Barcellona e Bayern potrebbero mettere in crisi i difensori di Zidane.

    C’è anche un curioso dato statistico, per la terza volta ci sarà una possibile rivincita a distanza di due anni, era successo tra Milan e Liverpool con i rossoneri che avevano vendicato il ko di Istanbul 2005, sconfiggendo i Reds ad Atene 2007. Era andata male invece al Manchester Utd che dopo la sconfitta di Roma con il Barcellona nel 2009, aveva nuovamente lasciato il trofeo ai Blaugrana nella notte di Wembley del 2011. A Lisbona 2014 Simeone aveva assaggiato il dolce sapore della vittoria sino al 93° quando arrivò il pareggio di Ramos e il successivo trionfo del Real nei supplementari.

    A Milano la Finale Champions sarà quindi la rivincita con successivo trionfo del Cholismo oppure Zidane dopo aver alzato la coppa dalle grandi orecchie da calciatore metterà nel proprio palmares un successo pesantissimo dopo pochi mesi di carriera da allenatore? Lo scopriremo in una magica notte italiana di maggio che già si preannuncia caldissima.