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  • Coppa Italia: il Napoli supera l’Atalanta e avanza

    Coppa Italia: il Napoli supera l’Atalanta e avanza

    Diciamo subito che il risultato finale (3-1) non rende giustizia alla buona prova offerta dall’Atalanta in un campo difficile come quello di Napoli. Decisivo l’episodio che si verifica in occasione del 2-1 realizzato da Lorenzo Insigne, quando De Marco ed i suoi assistenti non fischiano il fuorigioco evidente a Higuain, la palla era indirizzata a lui. Tanta contestazione sulla quale ne farà poi le spese Yepes espulso per somma di ammonizioni. Ma andiamo con ordine.

    Dopo i primi minuti di studio, la prima frazione si accende all’improvviso. Al 14° l’Atalanta passa in vantaggio. Benalouane esce palla al piede dalla propria zona di competenza e con un lancio lunghissimo pesca Livaja sulla sinistra, l’attaccante croato vede in mezzo e serve a De Luca una palla impossibile da sbagliare e il piccolo fantasista nerazzurro segna. La gioia bergamasca però si smorza dopo un solo minuto. Réveillère da sinistra effettua un cross pennellato per Callejón che si coordina magistralmente e dal vertice destro dell’area piccola colpendo di mezzo collo esterno al volo batte Polito sul palo opposto.

    Esultanza della squadra, dopo la rete bellissima di Callejòn | © Giuseppe Bellini / Getty Images
    Esultanza della squadra, dopo la rete bellissima di Callejòn | © Giuseppe Bellini / Getty Images

    Un’occasione per parte prima di terminare il primo tempo è il resto che questa prima frazione regala, l’Atalanta potrebbe passare in vantaggio grazie a Britos che per anticipare De Luca ancora un po’ e combina un pasticcio, mentre il Napoli sfiora il vantaggio in pieno recupero, con Yepes che si immola evitando che Zapata colpisca a botta sicura dopo il preciso assist di Maggio.

    Nella ripresa l’Atalanta controlla il match o almeno prova a farlo e ci riesce fino a quando Benitez mette dentro Hamsik per uno spento Pandev. La mossa del tecnico non pare dare i frutti sperati perché il Napoli sfiora il gol solo su palle inattive. Insigne al 64° colpisce l’incrocio dei pali a Polito battuto con una punizione incredibile da una ventina di metri. Al 73° ecco il fattaccio che cambia la gara irrimediabilmente spezzando un bell’equilibrio. Réveillère mette in area per Higuain in evidente posizione irregolare. La palla però rimbalza sulla schiena di Del Grosso fermo a chiedere il fuorigioco e carambola verso Insigne che, solo soletto in area essendosi la difesa bergamasca fermata, mette in rete facilmente. Atalanta inviperita con De Marco. Ne fa le spese Yepes, che viene espulso per proteste.

    La partita si chiude definitivamente all’ 80°, con Callejón che sigla il punto del 3-1 con un piatto al volo su assist di Inler, stesso schema del lancio su Higuain di sette minuti prima ma con esito vincente stavolta poiché Del Grosso è in palese ritardo e fuori posizione.

    Napoli – Atalanta 3 – 1 (1 – 1) 14° De Luca (A), 15° Callejón (N), 72° Insigne (N), 80° Callejón (N)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael 6; Maggio 6, Albiol 5,5, Britos 5,5, Réveillère 7; Inler 6,5, Radošević 5,5; Callejón 8 (84° Bariti sv), Pandev 6 (59° Hamšík 6), Insigne 6,5; Zapata 5,5 (71° Higuain 6).

    All. Benitez 6,5

    Atalanta (4-4-2): Polito 6; Nica 6, Yepes 5,5, Benalouane 6,5, Del Grosso 4; Giorgi 6,5 (84° Cigarini sv), Baselli 6 (73° Stendardo sv), Cazzola 6, Kone 5,5; De Luca 7 (62° Marilungo 6), Livaja 6,5.

    All. Colantuono 6

    Arbitro: Andrea De Marco (sezione di Chiavari) 5
    Ammoniti: Benalouane (A), Cazzola (A), Albiol (N), Livaja (A) Espulsi: Yepes (A) per proteste

  • Calciomercato Napoli, su Jorginho e Capoue ma occhio a Inler e Hamsik

    Calciomercato Napoli, su Jorginho e Capoue ma occhio a Inler e Hamsik

    Si battono strade inglesi per il Napoli in questi giorni, passando per Verona. Da tempo il club del patron Aurelio De Laurentiis ha in piedi una trattativa con il club gialloblù per Jorginho, centrocampista 22enne di origine brasiliana naturalizzato italiano che si è messo in gran luce durante questa prima parte della Serie A.

    Previsto un incontro a Milano tra il D. S. Bigon e il D. G. scaligero Sogliano per ultimare i dettagli e tra gli addetti ai lavori si respira aria di grande ottimismo. Il Napoli questa volta si è mosso per tempo e anche le parole di Benitez sull’argomento fanno pensare ad una breve conclusione dell’affare:

    Jorginho? Lo guardiamo, come ho già detto, così come osserviamo altri giocatori. Con Bigon si sta lavorando al massimo, e lo dimostra il mercato che abbiamo fatto quest’anno. La rosa ora è giovane, ma ha anche più esperienza internazionale. Non facciamo nomi ma qualcosa faremo. E’ importante lavorare anche per il prossimo anno. Stiamo tutti lavorando sul mercato ma, come ho detto, a gennaio non è mai facile. Se troviamo giovani italiani di livello è meglio, perché non hanno bisogno di adattarsi. Ma non è facile. Dobbiamo essere attenti a questo mercato, ma anche a quello internazionale. Perché ci sono giocatori che magari hanno voglia di venire a Napoli per vincere”.

    Il fronte sul quale sta lavorando l’entourage azzurro è doppio ovvero una cessione immediata o un prestito con diritto di riscatto basato su 8 milioni di Euro, cifra sulla quale i due club concordano.

    Jorginho e Gokhan Inler | © Dino Panato / Getty Images
    Jorginho e Gokhan Inler | © Dino Panato / Getty Images

    In Italia il Napoli è interessato anche ad un altro gioiellino, proveniente da Bergamo. Forte è infatti la volontà di portare a Castel Volturno Daniele Baselli, centrocampista offensivo di soli 21 anni dell’Atalanta che ha ben figurato nelle sue 11 presenze in Serie A.

    Bigon successivamente volerà a Londra, sponda Tottenham per cominciare la trattativa relativa ad Etienne Capoue,  versatile centrocampista che i londinesi hanno acquistato quest’estate dal Tolosa pagandolo 11 milioni di Euro. Il Napoli parte da una cifra che verrà certamente rifiutata, 8 milioni ma poi proverà a salire, inoltre sul giocatore è piombato anche il Liverpool. Si potrebbe chiudere a 9 milioni con il pagamento di altri due a giugno.

    Oltre a tutto questo il D. S. partenopeo dovrà fare i conti con due interessamenti in uscita. Uno forte e l’altro certamente da valutare e tenere sotto controllo.

    Gokhan Inler sembra essere un obbiettivo proprio del Liverpool che avrebbe pronta un’offerta per la società azzurra e il viaggio di Bigon nel Regno Unito potrebbe fare da spartiacque sulla vicenda. Il Napoli deve fare i conti attualmente con l’infortunio accorso a Valon Behrami, quindi il reparto è già in emergenza, tuttavia con l’arrivo di Capoue appunto qualcosa si potrebbe muovere altrimenti è difficile pensare che entro fine mese i partenopei possano privarsi di Inler.

    Un’altro rumors molto accattivante riguarda Marek Hamsik, il centrocampista slovacco è molto piaciuto a Moyes, tecnico del Manchester United durante il suo tour in Italia per vedere la Serie A e secondo SoccerLens.com è pronta un’offerta pari a 35 milioni di sterline (poco più di 40 milioni di Euro). Non è chiaro però se l’interesse è rivolto a questa finestra di mercato o per quella di giugno.

  • Serie A, decima giornata sempre nel segno della lupa

    Serie A, decima giornata sempre nel segno della lupa

    Che questo turno infrasettimanale di Serie A potesse essere emozionante lo si immaginava, bastava vedere i due big match in programma, il mostruoso Fiorentina-Napoli e lo scontro tra le deluse, per ora della stagione, Milan-Lazio.
    Una bella Atalanta ferma sul pari un’ Inter sciupona. E’ stato l’anticipo di questa decima giornata di Serie A, giocato martedì ed ha visto la squadra di Colantuono proporre un buon calcio al cospetto di un’ Inter capace di portarsi in vantaggio sfruttando un contropiede con Alvarez, sempre più pedina fondamentale dello scacchiere di Mazzarri. Il vantaggio meneghino però dura solo 9′, quando Denis su cross pennellato di Moralez insacca di testa alle spalle di Handanovic. Accade tutto nel primo tempo e nella ripresa i nerazzurri milanesi avrebbero un paio di occasioni per tornare a condurre la gara ma sprecano, l’Atalanta dal canto suo non si è mai chiusa facendo le barricate ed ha ribattuto colpo su colpo.

    Atalanta-Inter | © Olivier Morin / Getty Images
    Atalanta-Inter | © Olivier Morin / Getty Images

    La Juventus travolge il Catania. Inizia male la signora, quindici minuti di appannamento che potevano costarle caro, in un paio di occasioni infatti i siciliani si trovano pericolosamente dalle parti di Buffon senza però pungere. Vidal segna con un tiro dal limite deviato che mette fuori causa Andujar al 26° e da quel momento la gara prende l’inerzia scontata. I bianconeri iniziano a macinare gioco e vanno all’intervallo con il doppio vantaggio siglato da Pirlo su calcio di punizione. La ripresa ripresenta lo stesso copione e la Juventus realizza altre due reti una con Tevez al 66° e un’altra con Bonucci su assist di Giovinco, subentrato al posto dello stesso argentino.

    Carlos Tevez realizza il terzo goal | © Valerio Pennicino / Getty Images
    Carlos Tevez realizza il terzo goal | © Valerio Pennicino / Getty Images

    Genoa, tre punti importanti tra le mura amiche. Il Grifone trova tre punti fondamentali per continuare a crescere nell’atmosfera più congeniale, quella dell’autostima. Uno stupendo goal di Gilardino, da ariete vero, su un cross perfetto di Biondini piazza il colpo del ko per i liguri. Ad inizio gara il Genoa si prende anche il lusso di sbagliare un calcio di rigore proprio con l’autore del goal partita. Un match equilibrato con un leggero predominio territoriale a favore degli ospiti come nel numero di occasioni, una vittoria classica da Genoa insomma, costruita più sul cuore che sulla manovra di gioco.

    Il Bologna passeggia a Cagliari. Vittoria netta, che dona morale e rimette in pista gli emiliani, orfani di Diamanti, grazie ad una prestazione maiuscola di Kone. Infatti c’è lo zampino del gocatore greco in tutte e tre le realizzazioni bolognesi. Assist per Garics e per Pazienza intervallate proprio da una sua zampata vincente. Uno 0-3 ottenuto in casa di una diretta concorrente tra le più in forma, tutto questo è di buon auspicio per la cavalcata salvezza.

    L’Udinese sbanca Reggio Emilia. Sassuolo – Udinese hanno dato vita ad un discreto match dove a tratti si è visto un buon calcio, ma sono stati messi in evidenza ancora i limiti della compagine di Guidolin e la crescita in prospettiva dei giovani neroverdi di Di Francesco. Parte subito bene l’Udinese che con Di Natale realizza il vantaggio su calcio di rigore ma che poi dopo neanche 5′ si fa raggiungere da una stupenda giocata di Zaza. Ad inizio ripresa ci pensa Muriel a rimettere davanti gli ospiti. Poi tanta corsa e possesso palla per l’Udinese ma la maggior parte delle occasioni sono per i neroverdi ma il risultato non cambia.

    Fuochi d’artificio a Livorno. Partita incredibile tra Livorno e Torino dove ad inizio gara pronti via e nemmeno in 10′ gli ospiti sono in vantaggio per due reti. Prima Immobile e poi Glik, entrambi su assist di Cerci,timbrano la porta toscana con una difesa a dir poco imbarazzante, sembra la disfatta e la fine per Nicola che è gia da qualche settimana sulla graticola ed invece il Livorno inizia a macinare gioco e alla fine del primo tempo perviene addirittura al pareggio. Paulinho e Greco regalano un temporaneo ed inaspettato sollievo al presidente Spinelli in tribuna visibilmente scosso dall’uno-due granata iniziale. Nella ripresa la squadra di Nicola illude il “Picchi” passando in vantaggio con un bolide da lontanissimo di Emerson che beffa Padelli fuori dai pali e all’87° è Cerci (migliore in campo) che su calcio di rigore rimette la gara su un binario positivo per Ventura.

    La matricola Hellas schiaccia la Sampdoria. Friendly match sugli spalti per il gemellaggio storico tra le tifoserie ma le due squadre hanno dato vita ad una gara vera. La rivelazione del momento Hellas Verona prende altri tre punti su una diretta concorrente e stacca il giro di boa in chiave salvezza contro una Sampdoria molle che si sveglia solo nel finale. Le reti arrivano nella ripresa ma fino al 2-0 i gialloblù mettono sotto gli avversari, al 57° segna Juanito Gomez su assist di un ritrovato Toni e al 78° è lo stesso ex attaccante di Fiorentina e Juventus che realizza il doppio vantaggio. Troppo tardi la sveglia blucerchiata.

    Kaka illude il Milan e Ciani sveglia la Lazio. Intensa gara al “G. Meazza” di Milano tra rossoneri e capitolini dove si è capito molto di quanto queste due squadre possano dire in questa stagione. Il Milan ritrova un uomo simbolo che può far rialzare la testa al diavolo, stupenda rete del momentaneo 1-0 con una bomba a girare di dall’angolo sinistro dell’area di rigore che va ad insaccarsi sotto l’incorcio dei pali opposti. tanta euforia rossonera ma smorzata dal cuore della Lazio che è plasmata dal tecnico Petkovic con questa peculiarità Il pareggio lo realizza il gigante Ciani, solissimo in area,  schiacciando di testa in rete un cross di Candreva (migliore in campo).

    Kaka | © Giuseppe Cacace / Getty Images
    Kaka | © Giuseppe Cacace / Getty Images

    Fiorentina – Napoli spettacolo e…..polemiche. E’ stata una partita che ha mantenuto tutte le aspettative. Ritmo vertiginoso, numeri di classe, bel gioco da entrambe le parti e goal. Il Napoli passa in vantaggio con una combinazione stupenda tra Higuain, delizioso cross di esterno destro, e Callejon che al volo di destro batte l’incolpevole Neto. I viola non ci stanno e come un rullo compressore iniziano ad attaccare a testa bassa arrivand al pareggio con Rossi su calcio di rigore. Palla al centro e Cuadrado in contropiede colpisce il palo. Passano 5 minuti e il Napoli costruisce l’azione che sarà poi determinante alla fine, ancora Higuain regala un assist per Mertens che entra in area e di sinistro insacca rasoterra sul secondo palo. Questo è solo il primo tempo, nella ripresa il ritmo inevitabilmente cala ma la Fiorentina prova in tutti i modi a recuperare, sul finale viene espulso Cuadrado che in area di rigore salta un avversario, salta anche Inler che lo stende platealmente. L’arbitro non vede il contatto palese ed ammonisce per la seconda volta il colombiano per simulazione mandando su tutte le furie educate Della Valle.

    Penalty realizzato da G. Rossi | © Alberto Pizzoli / Getty Images
    Penalty realizzato da G. Rossi | © Alberto Pizzoli / Getty Images

    Roma a due facce. Il posticipo di questa decima giornata Roma – Chievo portava a confrontarsi la testa e la coda della Serie A. Una Roma quasi irriconoscibile nella prima frazione che s’infrange sul muro eretto dagli uomini di Sannino. Poca fantasia, sempre una trama scontata da parte giallorossa ed un Chievo che nelle ripartenze metteva in timido affanno il reparto arretrato giallorosso, tanta pressione ma troppo nervosismo. Nella seconda frazione il cannovaccio non cambia, tanta pressing convulso della Roma ma poco costrutto. Garcia fa entrare Florenzi al posto di Marquinho e Balzaretti al posto di Dodo per cercare di far allargare di più il gioco sulle fasce poco sfruttate fino a questo punto. La mossa tattica regala i suoi frutti perché è proprio Florenzi al 67° a mettere un pallone morbido in area che Borriello in tuffo devia di testa in rete.

    Marco Borriello esulta dopo il goal | © Paolo Bruno / Getty Images
    Marco Borriello esulta dopo il goal | © Paolo Bruno / Getty Images

    Il resto della gara è controllo del match da parte della Roma che continua in testa alla classifica di Serie A macinando record incredibili e tenendo lontane le inseguitrici.

    CLASSIFICA

    30 punti: Roma; 25 punti: Napoli e Juventus; 19 punti: Inter e Verona; 18 punti: Fiorentina; 15 punti: Lazio; 13 punti: Udinese e Atalanta; 12 punti: Milan e Parma; 11 punti: Torino e Genoa; 10 punti: Cagliari; 9 punti: Livorno, Bologna e Sampdoria; 6 punti: Catania e Sassuolo; 4 punti: Chievo.

  • Final Eight: Lazio campione! Atalanta, Milan e Chievo ko

    Final Eight: Lazio campione! Atalanta, Milan e Chievo ko

    La Final Eight si è avviata verso la sua conclusione in un modo, se vogliamo, del tutto inaspettato alla vigilia. Le squadre favorite alla vittoria finale sono infatti state eliminate a sorpresa da alcune outsiders molto interessanti. Nel dettaglio, ci riferiamo alle semifinali e ai due match andati in scena qualche giorno fa. Nel primo, la Lazio ha battuto il Chievo per 3-1 senza troppo dannarsi l’anima grazie alle reti di Antis, Vikatic e Cataldi: applausi comunque ai clevensi, arrivati fin qui sconfiggendo la Juventus ai quarti. Nell’altra semifinale il Milan di Dolcetti è stato elimanto dall’Atalanta per 1-0 : rossoneri che sono apparsi poco lucidi al contrario dei bergamaschi molto più concreti nelle loro azioni. La finale, dunque è stata proprio Lazio-Atalanta.

    SCONFITTA AMARA – Per il Milan si tratta di una sconfitta molto amara soprattutto perchè nell’ambiente rossonero c’era tanta fiducia dopo la vittoria ottenuta contro il Catania. L’impegno e lo spirito di sacrificio non sono bastati ai ragazzi di Dolcetti che devono issare bandiera bianca di fronte ad un’Atalanta meglio organizzata. Il match winner è stato Cais, andato in gol al 40′ del primo tempo approfittando di un errore in disimmpegno di Cristante.

     

    Lazio Campione Final Eight
    Lazio Campione Final Eight

    TABELLINO LAZIO-CHIEVO 3-1

    LAZIO (4-3-3): Strakosha, Pollace, Vilkaitis, Serpieri, Filippini, Antic, Falasca (95’ De Francesco), Crecco (68’ Vivacqua), Keita, Cataldi, Tounkara. Allenatore: Bollini.

    CHIEVO (4-3-3): Provedel, Maccarone, Coulibaly, Manfrin, Costa (73’ Marchionni), Franchini (60’ Ekuban), Djiby, Toskic, Sowe, Cisotti (53’ Da Silva), Alimi. Allenatore: D’Anna.

    RETI: 17′ Antic (L), 59’ Vilkaitis (L), 91’ Cataldi (L), 100’ Marchionni (C)
    AMMONITO: Vilkaitis (L)

    TABELLINO ATALANTA-MILAN 1-0

    Atalanta (5-3-2): Zanotti; Conti, Caldara, Redolfi, Milesi, Nava; Gagliardini, Palma, Olausson (dal 67′ Grassi); Cais (dal 55′ Mangni), Varano (dal 73′ Tonsi). All. Bonacina

    Milan (4-3-3): Narduzzo ; Ferretti (dal 77′ Benedicic), Pacifico, Speranza, Pinato; Pedone (dal 46′ Henty), Cristante, Lora; De Feo (dal 58′ Boateng), Petagna, Ganz All. Dolcetti

    RETI: Cais (A)
    AMMONITI: Lora, Cristante, Ganz (M), Caldara, Gagliardini (A)
    ESPULSO: Speranza (M)

    LAZIO TRAVOLGENTE – La tanto attesa finalissima è stata una partita quasi del tutto a senso unico. I capitolini hanno sconfitto l’Atalanta per 3-0 grazie alla doppietta di Cataldi – grandissima la prova di questo ragazzo premiato fra l’altro come miglior calciatore della fase finale – e alla rete di Tounkara. I bergamaschi, sotto di un gol all’intervallo, sarebbero potuti rientrare in gara con Cois ma il bomber nerazzurro non ha saputo sfruttare al meglio una clamorosa palla gol. Ecco quindi che la Lazio è venuta fuori e ha meritatamente vinto lo scudetto dei giovani. Successo che mancava dal lontano 2001.

    TABELLINO LAZIO-ATALANTA 3-0

    LAZIO (4-3-3): Strakosha; Pollace, Vikaitis, Serpieri, Filippini; Cataldi, Falasca, Antic (39’pt De Francesco); Vivacqua (18’st Ilari), Keita, Tounkara. All.: Bollini.

    ATALANTA (3-5-2): Zanotti; Caldara, Milesi, Redolfi; Conti, Gagliardini, Palma, Olausson (12’st Mangni ), Nava; Verano , Cais . All.: Bonacina.

    Marcatori: 6’pt e 14’st Cataldi, 29’st Tounkara

    ammoniti: Zanotti, Palma (A) e Strakosha, Pollace, Tounkara (L)

  • Atalanta-Fiorentina Final Eight Campionato Primavera

    Atalanta-Fiorentina Final Eight Campionato Primavera

    Effettuato il sorteggio per la fase finale del Campionato Primavera. L’Atalanta, testa di serie con Lazio, Juventus e Catania, giocherà contro Fiorentina, dando vita ad un remake del bellissimo quarto di finale del 2011 dove fu la Fiorentina ad imporsi ai calci di rigore. Sicuramente un sorteggio poco fortunato per i giovani orobici di mister Bonacina, che dopo una stagione praticamente perfetta culminata con il primo posto nel girone B davanti a Milan ed Inter, saranno costretti ad affrontare già nei quarti di finale una delle pretendenti alla vittoria finale.

    ATALANTA-FIORENTINA FINAL EIGHT: I viola si presentano alle finali dopo essere arrivati secondi nel loro raggruppamento alle spalle della Juventus con 56 punti. In totale, hanno vinto 18 partite con 2 pareggi e 6 sconfitte. Se da un lato è stato ottimo il rendimento in casa, dall’altro i ragazzi di mister Semplici hanno mostrato una preoccupante fragilità cadendo per ben 5 volte in trasferta. I 59 gol all’attivo ed il primo attacco nel girone A testimoniano l’efficacia della fase offensiva della Fiorentina. Ma attenzione, non saranno della gara contro l’Atalanta 2 pedine molto importanti per l’attacco come Gondo, che ha rimediato una squalifica di 2 giornate nell’ultima di campionato, e Zohore, che sarà impegnato con la propria nazionale. Una notizia positiva arriva dal promettente Bernardeschi, capitano e capocannoniere dei viola, sulla via del recupero dopo il problema al ginocchio.

    campionato primavera
    campionato primavera

    Se la Fiorentina può vantare il miglior attacco, l’Atalanta ha dimostrato durante tutto il campionato una grande solidità in tutti i reparti. 59 punti, ottenuti grazie a 18 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Secondo miglior attacco del girone B, dietro soltanto al Milan, e migliore difesa con appena 20 gol subiti. Mister Bonacina ha avuto il grande merito di creare un gruppo compatto capace di mantenere costante il rendimento durante tutta la stagione e di primeggiare in un girone composto da Milan, Inter ed il sorprendente Chievo.

    Tanti i giovani talenti da seguire in questo match. Nell’Atalanta segnaliamo il forte difensore Milesi e la punta di diamante Davide Cais. Nelle file della Fiorentina, oltre il già citato Federico Bernardeschi, che si è già distinto nella nazionale under 18 di Chicco Evani, una menzione va anche al miglior portiere del Campionato Primavera 2012/2013 Luca Lezzerini.

    L’Atalanta, da molti indicata come la favorita per la conquista del campionato, dovrà vedersela contro una squadra imprevedibile capace di grandi fiammate, ma anche di preoccupanti black-out durante i 90 minuti. Mi aspetto grande equilibrio tra le due squadre, ma dovendo indicare chi andrà in semifinale, premio la costanza e la solidità dei bergamaschi.

    L’appuntamento è per domenica 2 giugno alle 17 a Città di Castello. La squadra che saprà imporsi andrà ad incontrare la vincente di Milan-Catania.

  • Moratti deferito dalla Disciplinare per accuse arbitrali

    Moratti deferito dalla Disciplinare per accuse arbitrali

    Il presidente dell‘Inter Massimo Moratti aveva alluso alla malafede arbitrale nel post partita della gara di domenica scorsa tra Inter ed Atalanta, persa per 3-4 a San Siro dagli uomini di mister Stramaccioni, quando era apparso fortemente irritato per il rigore concesso ai bergamaschi dall’arbitro Gervasoni, reo di aver visto qualcosa di “inesistente” e di essersi preso “una responsabilità incredibile nell’assegnare un rigore all’Atalanta che non esisteva proprio” che, poi, ha avuto un peso rilevante nel determinare il risultato del campo, ossia la sconfitta maturata dall’Inter. La Commissione Disciplinare della Federcalcio ha provveduto, così, a deferirlo per “giudizi lesivi” sugli arbitri, oltre che a deferire l’Inter per responsabilità diretta. Le accuse di Moratti, dunque, non sono passate inosservate, considerando il provvedimento della Commissione Disciplinare che va a “colpire” proprio le parole orientate a dipingere la malafede arbitrale: “non credo più nella buona fede degli arbitri perchè il rigore era inesistente e ha cambiato faccia alla partita” ed, ancora, rifiutandosi di commentare la gara aveva focalizzato l’attenzione esclusivamente sul discorso-rigori, sottolineando che: “da 21 giornate di campionato che non ci danno un rigore ed è statisticamente impossibile che in tutto questo tempo non ci sia stato un episodio da rigore per noi”.

    Moratti deferito | © Claudio Villa Getty Images
    Moratti deferito | © Claudio Villa
    Getty Images

    Pertanto, la Commissione Disciplinare ed il procuratore Stafano Palazzi hanno comunicato, come era prevedibile, di aver deferito il presidente nerazzurro per aver espresso, mediante dichiarazioni pubblicate su organi di informazione,“giudizi e rilievi lesivi della buona fede e dell’imparzialità degli ufficiali di gara e, conseguentemente, della regolarità del campionato” ed, inoltre, anche la credibilità dell’istituzione Federale. La reazione del presidente Moratti alla notizia del deferimento subito non è stata affatto sorpresa e le sue parole hanno rispecchiato proprio tale stato d’animo: “il deferimento era ovvio e conseguente”.

    Si attendono ulteriori sviluppi ma, dopo il deferimento, sussiste il rischio di eventuali inibizioni o squalifiche a tempo che potrebbero compromettere l’esercizio di alcune funzioni.

  • Campionato Primavera 2013 verso la Final Eight

    Campionato Primavera 2013 verso la Final Eight

    Il Campionato Primavera sta per emettere i suoi primi verdetti. Mancano infatti soltanto due partite alla fine della Fase a Gironi e nelle posizioni di vertice è tempo di far conti per tentare di qualificarsi alla Final Eight nella migliore posizione possibile o per tentare una disperata rimonta. La formula ormai consolidata prevede la qualificazione diretta delle prime due di ogni girone (le prime più la migliore seconda saranno teste di serie nel sorteggio della Final Eight) mentre costringerà ad un doppio turno Play-Off alla terze, quarte e alle due migliori quinte classificate. Analizziamo adesso la situazione nei tre gironi che quest’anno hanno decisamente sconvolto le attese della vigilia costringendo le favorite a rincorrere per raggiungere l’agognato traguardo.

    La Juventus già alle Fase Finali

    Grazie alla roboante vittoria sul campo dell’Empoli nel recupero di ieri pomeriggio la Juventus ha strappato un posto per la Final Eight portandosi a più 4 dalla Fiorentina, seconda, e a +7 dal Torino che sabato prossimo tenterà nello scontro diretto con i viola l’ultimo disperato tentativo per la qualificazione diretta. Per il quarto posto il Genoa ha adesso ufficialmente due punti di vantaggio sull’Empoli che però potrà contare nello scontro diretto tra le mura amiche nell’ultima giornata per operare il sorpasso in classifica.

    Classifica girone A: Juventus 57, Fiorentina 53, Torino 50, Genoa 40, Empoli 38, Parma 32, Novara 31, Spezia 31, Pro Vercelli 30, Sampdoria 27, Siena 24, Livorno 24, Cagliari 23, Grosseto 12

    Super Atalanta, Ganz regala il sorpasso al Milan sull’Inter

    Simone Andrea Ganz | ©Getty Images
    Simone Andrea Ganz | ©Getty Images
    L’Atalanta è stata la lepre del girone B del Campionato Primavera costringendo alle più quotate squadre di Milano a rincorrere e giocare solo per la seconda piazza. I rossoneri proprio sabato scorso grazie ad un rete del capitano e figlio d’arte Simonandrea Ganz hanno superato l’Inter sul campo e in classifica conquistando al momento la seconda posizione in classifica, posizione valida per l’accesso diretto alla FInal Eight. Al Chievo basta un punto per ipotecare la quarta posizione mentre il Varese dovrà fare più punti possibili per garantirsi l’accesso come una delle migliori quinte.

    Classifica girone B: Atalanta 58, Milan 52, Inter 51, Chievo 45, Varese 39, Bologna 36, Cesena 36, Padova 26, Udinese 25, Sassuolo* 25, Brescia* 21, Cittadella 20, Modena 18, Verona 16

    Sorpresa Catania, la Roma costretta a rincorrere

    Nel girone meridionale del Campionato Primavera ci sono due notizie fondamentali. La prima è la posizione della Roma costretta a un misero quinto posto dopo anni di dominio assoluto, l’altra è la straordinaria stagione del Catania che si attesta in prima posizione al pari della Lazio. In terza posizione il Palermo spera in un passo falso delle due battistrada per conquistare l’accesso diretto mentre il Napoli seppur ancora matematicamente in corsa è oramai proiettata verso il turno aggiuntivo di play-off.

    Classifica girone C: Catania 53, Lazio 53, Palermo 51, Napoli 48, Roma 43, Ascoli 33, Reggina 31,
    Juve Stabia 30, Vicenza 29, Pescara 26, Bari 25, Crotone 23, Ternana 9, Lanciano 8

  • Pronostici Serie A 31 giornata

    Pronostici Serie A 31 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, pronostici serie A per la 31esima giornata che si preannuncia molto spettacolare con tanti match interessanti ed incerti. Ovviamente ci si attende tanto dalle sfide del Franchi fra Fiorentina e Milan e dal derby di Roma di lunedì sera. Risultato scontato sembra essere solo quello fra Juventus e Pescara mentre risultano essere aperte a qualsiasi risultato tutti gli altri match con un occhio di riguardo al Napoli ed una possibile sorpresa che potrebbe uscire dal match di San Siro fra Inter e Atalanta.

    Pronostici Serie A ©Julian Herbert/Getty Images
    Pronostici Serie A ©Julian Herbert/Getty Images

    Pronostici Serie A giornata 31 guida alla “bolletta”

    Juventus-Pescara sabato ore 18:00
    Prevediamo un match decisamente a senso unico con i padroni di casa bianconeri decisi più che mai a raccogliere tre punti facili in ottica scudetto. Previsione 1 e Over 2,5

    Bologna-Torino sabato ore 20:45                           
    Si giocherà molto verosimilmente a viso aperto fra due compagini che rischiano poco in ottica salvezza. Previsione “Goal”.

    Fiorentina-Milan  domenica ore 12:30
    Spareggio Champions fra due compagini che giocheranno una partita votata all’attacco. Previsione “Goal” e Over 2,5”.

    Catania-Cagliari domenica ore 15:00
    Padroni di casa decisi a non abbandonare la lotta per una qualificazione in Europa League che affronteranno un Cagliari in forma ma tranquilla in ottica salvezza. Previsione “1”.

    Sampdoria-Palermo  ore 15:00
    Rosanero alla continua ricerca dei tre punti per una salvezza difficile ma non impossibile con una Sampdoria forse stanca dal recupero di mercoledì scorso. Previsione “X2”

    Siena-Parma ore 15:00
    Padroni di casa che devono vincere per allontanare lo spettro retrocessione. Previsione “1”

    Udinese-Chievo sabato  ore 15:00
    Prevediamo una partita a viso aperto fra due squadre molto tranquille e quindi la previsione è di un “Goal”

    Inter-Atalanta  domenica ore 20:45
    Partita che potrebbe regalare tanti gol a dispetto dell’emergenza in attacco dei padroni di casa. Previsione “Over 2,5”

    Napoli-Genoa domenica ore 20:45
    Partita chiave per i partenopei che devono sfruttare il turno casalingo. Previsione “1” ma anche “Segna squadra ospite”

    Roma-Lazio lunedì ore 20:45
    Derby capitolino sempre ricco di gol ed emozioni, la previsione è “Over 2,5”

  • L’Atalanta piange Ivan Ruggeri, presidente per 14 anni

    L’Atalanta piange Ivan Ruggeri, presidente per 14 anni

    Viveva in stato vegetativo dal 2008 quando venne colpito improvvisamente da un’emorragia cerebrale e si è spento alle 3.30 di questa notte Ivan Ruggeri, 68 enne ex presidente dell’Atalanta per quattordici anni, un uomo che ha vissuto – come lui stesso amava ricordare – per due punti cardinali, la famiglia e lo sport e che, prima della tragica sorte che lo colpì cinque anni fa, non si fermava mai, sempre in cerca di nuove avventure, di nuove sfide, da vero sportivo. Iniziò la sua vita sportiva a quindici anni in sella alla bicicletta, suo grande amore, fianco a fianco con l’amico Felice Gimondi: da ciclista dilettante ottenne anche un quarto posto al Giro delle Asturie ma non riuscì mai a passare al professionismo a causa di problemi familiari che lo costrinsero ben presto a diventare grande e rimboccarsi le maniche: divenne così rappresentante porta a porta di mobili e bottoni e, poi, iniziò la sua scalata al mondo imprenditoriale, costruendo la sua fortuna con la plastica. Le circostanze storiche premiarono la sua intuizione di poter sfruttare il materiale di scarto per riutilizzarlo e, complice la crisi petrolifera di metà anni settanta, in poco tempo Ivan Ruggeri costruì una posizione più che solida anche se non smise mai di lavorare duramente, sempre pronto a migliorarsi.

    Ivan Ruggeri è scomparso | © ANDREAS SOLARO/Getty Images
    Ivan Ruggeri è scomparso | © ANDREAS SOLARO/Getty Images

    Ma la passione per lo sport rimaneva sempre latente, pronta a far capolino ogni volta che si presentava l’occasione di salire in sella a una bici, oppure di intraprendere una nuova avventura: divenne, così, dirigente del Celana basket e poi vicepresidente del Binova, prima di approdare per la prima volta nell’orbita dell’Atalanta, quando acquistò il 19 per cento delle azioni ed entrò nella società nerazzurra nel ruolo di  consigliere, al fianco della famiglia Bortolotti. Ci fu, poi, una breve interruzione della sua parentesi atalantina a causa di alcuni dissapori con l’ex calciatore nerazzurro Percassi, divenuto in seguito imprenditore, ma poi rientrò dalla porta principale diventando il diciottesimo presidente della storia Atalantina nel 1994. La squadra era allora in condizioni molto precarie sia dal punto di vista sportivo che economico, ma la gestione del presidente Ruggeri fu tanto oculata quanto lungimirante, perfetta per valorizzare quel patrimonio tanto ricco rappresentato dal vivaio bergamasco: nacque, così, la squadra che lanciò e consacrò Pippo Inzaghi prima che passasse alla Juventus, ma anche la squadra che nei primi anni duemila lanciò Cristiano Doni fino a condurlo in Nazionale maggiore, che mise in piedi la squadra dei baby sorprendenti di Vavassori, che proseguì sulla strada giusta con Del Neri e Colantuono.

    Una provinciale con un’anima virtuosa e una saggia gestione orientata al lungo periodo, a dispetto dei rapporti burrascosi con le frange estreme del tifo ultras che, spesso, hanno fronteggiato duramente il presidente Ivan Ruggeri, al punto che lui stesso sottolineò, in uno sfogo amaro dopo i violenti scontri di Atalanta-Milan del 2007, di non voler più “certa gente allo stadio”. Il presidente Ivan Ruggeri non fu amato dagli ultras e, probabilmente, la stessa città bergamasca non è mai riuscita a trasmettergli e riconoscergli i suoi meriti, al punto che lui stesso affermò: “Bergamo non mi ha mai amato, forse quando non ci sarò più la gente capirà quanto bene ho fatto all’Atalanta”. 

    Da oggi, Bergamo ha perso un uomo importante di cui, certamente, sentirà la mancanza: i funerali di Ivan Ruggeri si svolgeranno lunedì alle 15 a Telgate.

  • Europa League, il Fenerbahce e le italiane

    Europa League, il Fenerbahce e le italiane

    Non sono stati molti in verità i confronti tra le squadre italiane ed il Fenerbahce, compagine turca fondata nel 1907 nella zona asiatica di Istanbul e pertanto acerrima rivale del Galatasaray, squadra invece nata nel 1905 nella parte europea. Del resto il Fenerbahce nella sua militanza europea non ha goduto proprio di molte fortune. Il suo unico successo peraltro si registrò nel 1967 nella defunta Coppa dei Balcani.

    I turchi incrociarono le ambizioni europee di una squadra italiana per la prima volta nella Coppa Uefa del 1984/85 e la Fiorentina del doutor Socrates estromise il Fener nel primo turno della competizione. I gigliati vinsero ad Istanbul con gol di Pecci e quindi replicarono a Firenze con i gol di Passarella e Paolino Pulici. Sulla panchina della squadra del Bosforo c’era il santone jugoslavo Veselinovic. Un nuovo doppio confronto si registrò poi ancora in Coppa UEFA nel 1990/91. Questa volta fu l’Atalanta di Pierluigi Frosio a sbarrare la strada ai turchi all’altezza del secondo turno. Il Fenerbahce schierava il tedesco Harald Schumacher tra i pali e beneficiava dell’apporto di Guus Hiddink in panchina. Ma la qualificazione orobica non fu mai messa a repentaglio. Vittoria atalantina ad Istanbul propiziata da Bonacina e quindi perentorio 4-1 a Bergamo, grazie ai gol di Evair, Perrone, Nicolini e Bonacina, a cui replicò il solo Ismail. Schumacher aveva perso lo smalto dei tempi migliori, smarrito peraltro nel suo libro autobiografico in cui denunciava il doping ed altro nel calcio tedesco e per questo esiliato al di là dei confini germanici.

    Fenerbahce | © AFP / Getty Images
    Fenerbahce | © AFP / Getty Images

    Nel 1996/97, invece, il Fenerbahce affidato alle cure del brasiliano Sebastiao Lazaroni provò ad impensierire la fortissima Juventus di Lippi in Champions League. Ma i turchi persero in casa, gol di Boksic, e a Torino, reti di Padovano ed Amoruso. Il Fenerbahce poi ottenne finalmente un successo contro una squadra italiana il 17 settembre del 2007 ed in Champions League. Al Sukru Saracoglu, infatti, il Fener, passato sotto la guida tecnica di Zico, si impose per 1-0 al cospetto dell’Inter, grazie ad un bellissimo gol del carioca Deivid in mezza rovesciata. Del resto i gialloblu beneficiavano anche dell’apporto dell’ex con il dente avvelenato Roberto Carlos. L’Inter poi vinse a Milano per 3-0, ma entrambe passarono al turno successivo.