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  • Atalanta Napoli 1-1 vendetta Denis, beffa Cavani

    Atalanta Napoli 1-1 vendetta Denis, beffa Cavani

    Partita maschia e ricca di emozioni Atalanta Napoli ha confermato che forse in casa partenopea hanno sottovalutato la forza del Tanque German Denis ma anche di Cigarini che ieri in mediana ha mostrato oltre alle solite qualità grinta e carattere. Atalanta Napoli doveva esser considerata una partita d’alta classifica perchè i bergamaschi conti alla mano senza il fardello della penalizzazione sarebbero nelle posizioni altissime di classifica mentre i partenopei seppur attardati sono oramai una certezza del calcio italiano e una bella realtà anche in Europa.

    Cavani beffa l'Atalanta | ©Getty Images

    Atalanta Napoli la partita

    Colantuono e Mazzarri confermano le indiscrezioni della vigilia, i padroni di casa scendono in campo con il più solido 4-4-1-1 con Padoin preferito a Bonaventura per limitare le sgroppate di Zuniga sull’out destro mentre in avanti Moralez fa da collante tra il centrocampo e Denis. Gli azzurri presentano una formazione quasi inedita con Fernandez in difesa, centrocampo composto da Dzemaili e Gargano e Pandev al posto del diffidato Lavezzi. Nel primo tempo si fanno preferire i ragazzi di Mazzarri bravi a spingere sugli esterni e muover la palla velocemente evitando il pressing dei bergamaschi. Zuniga muove il primo pericolo per Consigli mentre l’Atalanta fatica a farsi vedere dalle parti di De Sanctis, la partita scivola via con qualche fallaccio di troppo e la sensazione che il meglio deve ancora venire. Nella ripresa l’Atalanta si trasforma e il Napoli non riesce più a reagire Carmona impegna De Sanctis, Denis prende la traversa prima di portare in vantaggio i suoi confermandosi tra i bomber più prolifici di serie A. MAzzarri cambia un evanescente Pandev con Lavezzi e poi butta dentro Santana e Maggio, la partita però scivola via e l’ATalanta si salva seppur a fatica. Nel recupero però arriva la beffa con Cavani che ci mette la zampata vincente su un tiro di Santana.

    Si e no di Atalanta Napoli

    E’ decisamente positiva la stagione del bergamaschi competitivi in ogni partita e con un Denis devastante, ad esser pignoli è mancato il coraggio per chiudere il match sfruttando gli spazi che il Napoli lasciava in contropiede. I partenopei dimostrano ancora una volta di aver un’altra faccia in campionato rispetto alla Champions League, non convincono le seconde linee con Pandev abulico e distratto cosi come Fideleff. Vedendo la qualità del gioco di Cigarini e Denis forse il Napoli poteva crederci un pò di più.

  • Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Bella e spietata l’Atalanta di Colantuono è come un killer a sangue freddo, si presenta due volte pericolosamente nell’area offensiva del Siena e colpisce in entrambi i casi. È sempre Denis a risultare decisivo nel corso della partita, prima procurandosi e realizzando il rigore, poi nella ripresa schiacciando e insaccando di testa il gol del momentaneo 2-1. Il Siena dimostra di essere un avversario duro, soprattutto galvanizzato dal tifo di casa, giocando un calcio veloce e di qualità. Il problema però è nella fase di finalizzazione, con diverse occasioni sprecate dagli attaccanti. Ovviamente decisivo nel corso della partita è stato soprattutto il portiere dell’Atalanta Consigli in grado di compiere interventi da numero uno.

    German Denis | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PAGELLE SIENA

    Rossettini 5 partita di grande lavoro per lui. Chiude quando può sulle offensive di uno scatenato Moralez e un pericolosissimo Denis. Si perde l’argentino sull’azione del rigore. Ancora colpevole sul secondo gol, quando si fa anticipare dall’argentino in complicità con Vitiello. Nonostante il gol sfiorato in avvio la sua prestazione non è assolutamente positiva, anzi, macchiata nel finale con un brutto fallo a centrocampo su azione di ripartenza dell’Atalanta, guadagnandosi un giallo facilmente evitabile.

    D’Agostino 6.5 ci mette l’anima e lotta su molti palloni. Batte tutti i corner servendo palloni perfetti sui quali i compagni arrivano ma si vedono negare il gol solo da interventi miracolosi di Consigli. Appena può si prende la rivincita insaccando il rigore del 1-1 con un tiro di potenza imprendibile per il portiere atalantino.

    Mannini 6 Corre come un treno sulla sua fascia cercando di allargare il gioco e colpire sugli esterni, servendo palloni e rasoiate continue per i compagni di reparto avanzato. Sostituito da un evanescente Gonzalez nel finale, lascia il campo per fare spazio a una formazione più offensiva.

    Larrondo 6 Cerca di domare tutti i palloni alti e nei primissimi minuti si vede negare il gol dal primo intervento decisivo di Consigli. Corre molto spostandosi sull’esterno, ma non riesce mai a far male alla difesa atalantina. Di buono c’è che si procura il rigore dell’1-1 poi trasformato da D’Agostino.

    PAGELLE ATALANTA

    Consigli 7.5 Man of the match assoluto. Decisivo in almeno 4 chiare occasioni da gol tiene in piedi da solo un risultato che senza di lui sarebbe stato sicuramente diverso. Si presenta nei primi minuti con un intervento in tuffo a negare il gol a Larrondo. Non bastasse si ripete con Rossettini pochi minuti dopo. Poi è il turno di Destro praticamente ipnotizzato davanti a lui. Unico neo nel finale sul gol del pareggio non riesce ad allontanare il pallone messo in rete in seguito da Gazzi.

    Manfredini 6 Croce e Delizia. Entra al posto di un ottimo Capelli che fin ad allora aveva fatto il suo mestiere a dovere e nemmeno il tempo di ambientarsi che atterra in piena area Larrondo concedendo il rigore al Siena. Nel secondo tempo si fa perdonare chiudendo lo specchio della porta in un paio di occasioni con interventi da grande difensore.

    Denis 8 Voto tondo tondo con nove gol stagionali e primato solitario raggiunto nella speciale classifica dei marcatori in Serie A. Splendido il taglio in area e il modo con cui salta Pegolo prima di essere atterrato per conquistare il penalty. Freddo e cinico dagli undici metri, si presenta nella ripresa saltando imperioso tra due difensori del Siena e insaccando alle spalle di Pegolo un gol bellissimo. Qualcuno a Udine starà rosicando.

    Moralez 6.5 Non devastante come al solito El Frasquito, oggi mette su i panni dell’assist man servendo una verticalizzazione perfetta al compagno di reparto Denis, sulla cui azione ci sarà il calcio di rigore del primo vantaggio atalantino.

  • Il Siena fa 2-2 con l’Atalanta. Gol e spettacolo al Franchi

    Il Siena fa 2-2 con l’Atalanta. Gol e spettacolo al Franchi

    Partita scoppiettante e bellissima dal punto di vista dello spettacolo quella tra Siena e Atalanta. Le due squadre si affrontano a viso aperto per tutta la partita, realizzando due gol per parte. Orobici due volte in vantaggio e due volte recuperati, mentre i toscani possono recriminare per una partita dove sono state sprecate molte occasioni trovando un super Consigli che ha negato più volte il gol con parate miracolose.

    Siena – Atalanta | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Le squadre scendono in campo con alcune novità nell’undici titolare, il Siena deve rinunciare a Brkcic tra i pali (out per un problema di pubalgia) sostituito da Pegolo, e la sorpresa è l’utilizzo di Larrondo ad affiancare Destro nel reparto offensivo mentre nulla cambia per l’undici di Colantuono che conferma le scelte affidandosi alla coppia Moralez- Denis per scardinare la difesa del Siena.

    PRIMO TEMPO – Partono subito con un ritmo abbastanza elevato entrambe le squadre, il Siena forte del fattore campo spinge a testa bassa rendendosi pericolosa sin dai primissimi minuti. Al 13’ cambia il copione della partita con Moralez che verticalizza per Denis, l’argentino entra in area con un movimento da punta pura, riceve il pallone scarta Pegolo e viene atterrato dal portiere del Siena. Doveri non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Poche le proteste del Siena per un rigore abbastanza netto, Denis dagli undici metri è spietato superando Pegolo con un destro all’angolo basso ed è sempre più capocannoniere.

    Partita giocata a viso aperto, il Siena prova con una certa intensità a trovare il gol del pari, mentre l’Atalanta si chiude e sfrutta le ripartenze con le velocità di Bonaventura e Moralez in azioni di contropiede pericolosissime. Cambio a pochi minuti dalla chiusura del primo tempo nelle file dei nerazzurri con Manfredini che sostituisce l’infortunato Capelli. È proprio il neo entrato a trattenere Larrondo in area, con Doveri che da posizione ravvicinata assegna tra le proteste degli orobici il calcio di rigore per il Siena al 44′: Gennaro D’Agostino si assume la responsabilità di calciare e trasformare il rigore con un tiro imprendibile per Consigli. Bianconeri che trovano il pari e primo tempo che si conclude sul punteggio di 1-1.

    SECONDO TEMPO –  Le due squadre ripartono nella ripresa con gli stessi uomini che hanno lasciato il campo nel primo tempo. Occasionissima per il Siena nei primi minuti, con Larrondo che serve Destro lanciato a rete praticamente da solo. Il numero 22 bianconero calcia di destro ma si fa ipnotizzare da Consigli che rimane in piedi fino all’ultimo istante e compie l’ennesimo miracolo della partita tenendo il risultato sul pari.
    La partita si innervosisce improvvisamente, prima con un brutto faccia a faccia tra Destro e Lucchini e in seguito un nervosissimo Larrondo si scaglia contro Raimondi, sarà necessario l’intervento dei compagni di squadra per sedare gli animi.
    Punge nel momento decisivo l’Atalanta con il giocatore del momento German El Tanke Denis  che servito da uno splendido cross di Raimondi stacca di testa tra Rossettini e Vitiello e insacca il pallone alle spalle di un incolpevole Pegolo. Atalanta in vantaggio 2-1 al 53′, nel momento migliore del Siena a dimostrazione di quanto il calcio a volte possa essere davvero uno sport imprevedibile.

    Con il passare dei minuti si spegne la forza agonistica del Siena che accusa in maniera evidente il colpo dello svantaggio. Sannino si gioca il tutto per tutto schierando 4 punte inserendo anche Gonzalez al posto di Mannini, con una formazione a trazione anteriore. Il forcing finale dei toscani porta il all’87 in un’azione di mischia a seguito di un calcio d’angolo: Alessandro Gazzi sottoporta sfrutta il rimpallo del tiro di Reginaldo mettendo il pallone alle spalle di Consigli. Dopo 4 minuti di recupero Doveri manda tutti negli spogliatoi per un risultato che tutto sommato può star bene a entrambe le squadre.

  • Siena Atalanta probabili formazioni: Calaiò out, ci pensa Destro.

    Siena Atalanta probabili formazioni: Calaiò out, ci pensa Destro.

    Torna il campionato di Serie A dopo due lunghe settimane di stop per gli impegni delle Nazionali proponendo dopo un week end col botto (Napoli-Lazio tra tutte) , la sfida tra Siena Atalanta, un match tra due squadre che sono partite fortissimo sorprendendo qualsiasi pronostico. Sannino e Colantuono sono riusciti infatti a far esprimere alle loro squadre un buon calcio riuscendo a portare in cascina quei punti salvezza assolutamente necessari ad entrambe le compagini. Si può parlare di vera e propria impresa per Colantunono guardando come in pochissime giornate sia riuscito ad annullare la pesante penalizzazione di 6 punti e rilanciare la “Dea” così in alto in classifica. Un’ulteriore curiosità è vedere nelle fila di entrambe le squadre la coppia del gol Destro-Gabbiadini, lanciatissimi nell’Under 21 di Ferrara.

    Mattia Destro | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    SIENA- Il tecnico dei toscani Giuseppe Sannino nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita ha analizzato il momento che sta vivendo la sua squadra e mettendo in guardia i suoi giocatori sulle numerose insidie nella sfida contro l’Atalanta: Abbiamo lavorato bene, ma ci aspetta una sfida molto impegnativa e dovremo giocare al meglio altrimenti rischiamo di andare in difficoltà”. Capitolo infortuni che sicuramente avrà un certo peso sull’andamento della partita, poiché proprio Sannino dovrà fare a meno oltre a Vergassola e Grossi alle prese con i recuperi dagli infortuni muscolari, anche del bomber Emanuele Calaiò (5 gol in 9 partite) assente dell’ultima’ora, anche lui alle prese con una lesione muscolare. L’undici che scenderà in campo quindi dovrebbe vedere Brkcic tra i pali, linea a quattro per il reparto arretrato con Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso. Centrocampo che vedrà sicuramente D’agostino e Gazzi agire centralmente supportati sulle corsie laterali da Brienza e Mannini. Coppia d’attacco inedita con Gonzalez e Destro, dove il giovanissimo attaccante ex Genoa e Inter avrà la possibilità di bissare l’ottima prestazione ottenuta con l’Under 21 contro la Turchia di dieci giorni fa, realizzando una pesante doppietta.

    ATALANTA– La squadra rivelazione del campionato è sempre di più l’Atalanta, considerando come senza i 6 punti di penalizzazione sarebbe a quota 18, staccata un solo punto dalla Juventus (da considerare una partita in meno per i bianconeri) al quinto posto in classifica. Colantuono ricevuti i complimenti della tifoseria e di un tifoso speciale come Zampagna, che in una recente intervista a Sky Sport 24 gli ha assegnato moltissimi meriti di quest’impresa, vuole confermare quanto di buono già fatto, riuscendo a mettere in difficoltà la squadra toscana guidata da Sannino. Gli orobici però, devono fare i conti con la lista degli indisponibili e degli squalificati: fuori Masiello e Cigarini, entrambi fermati dal giudice sportivo e ancora ai box per infortuni vari Bellini e Brighi. Le buone notizie arrivano dalla stella della squadra German Denis, che dopo essere tornato dagli impegni con la propria nazionale è tornato ad allenarsi con i suoi compagni di squadra. Novità nell’undici titolare, dove viste le assenze verrà probabilmente dirottato Raimondi sulla fascia in zona difensiva con Lucchini e Capelli al centro e Peluso sull’altra corsia. Da segnalare un possibile ballottaggio tra Manfredini che si candida per un posto da titolare nel ruolo di Capelli. Centrocampo con Carmona affiancato da Padoin, con Schelotto e Bonaventura a garantire tanta corsa sulle fasce. Coppia d’attacco inamovibile con il bomber Denis, (a quota 7 gol secondo solo a Di Natale) e la rivelazione del nostro campionato Maxi Moralez.

    Siena Atalanta Probabili formazioni

    Siena (4-4-2) Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Gonzalez, Destro A disp.: Pegolo, Belmonte, Contini, Angelo, Bolzoni, Reginaldo, Larrondo. Allenatore: Sannino

    Atalanta(4-4-1-1) Consigli; Raimondi, Capelli, Lucchini, Peluso; Schelotto, Carmona, Padoin, Bonaventura; Moralez; Denis A disp.: Frezzolini, Ferri, Minotti, Manfredini, Marilungo, Gabbiadini, Tiribocchi. Allenatore: Colantuono

  • Gabbiadini ma se fosse Gabbiadinho…

    Gabbiadini ma se fosse Gabbiadinho…

    Ciro Ferrara con la Nazionale Under 21 sta dando l’opportunità a molti giovani di mettersi in luce conquistando consensi e opportunità di mercato, facendo però ricredere anche le società che non hanno puntato su di loro. I bomber come Mattia Destro e Manolo Gabbiadini  hanno trascinato l’Under ma è tutto il movimento che chiede adesso rispetto ed attenzione.

    Manolo Gabbiadini | ©Dino Panato/Getty Images

    In questi giorni, complice anche la sosta per le Nazionali, sono tornati ad impazzare i tormentoni del calciomercato. Che qualcosa bolla in pentola è evidente e i ripetuti viaggi di Milan, Inter e Juventus in Sud America dimostrano come le società siano attive. Nel campionato italiano come accade oramai da troppi anni si predilige la pista straniera e sopratutto il fascino del calcio brasiliano.

    La caccia al talento giovane, sconosciuto e dal sangue carioca piace alle società ma anche ai tifosi che grazie ad un nome ad effetto rinnovano abbonamenti e acquistano nuovi gadget aumentando gli introiti del marketing societario. Spesso però dal Brasile arrivano cantonate incredibili con giovani promesse che si perdono nel nostro campionato togliendo però spazio ed opportunità a chi italiano lo è ed ha dimostrato di aver tutte le carte in regola per esserne protagonista.

    Forse per i gol segnati con gli azzurri o forse per riempire le pagine dei giornali il nome di Manolo Gabbiadini è stato in questi ultimi giorni accostato a Juventus, Inter e Napoli. Forse un po’ tardivamente rispetto alle reali qualità del ragazzo ma comunque giusto in tempo per evitare qualche altro grande errore.

    Gabbiadini dopo aver impressionato al Torneo di Viareggio nel 2010 ha conquistato prima la serie A con l’Atalanta confermando le sue grandi qualità nella scorsa stagione con la maglia del Cittadella. L’attaccante, forte fisicamente e con un cambio di passo del miglior Pato anche se lui dice di ispirarsi ad Ibrahimovic. Sinistro naturale il bomber scuola Atalanta ha un innato fiuto per il gol che lo ha portato a realizzare ben 10 reti in 13 presenze con la maglia azzurra dell’Under 21.

    Gabbiadini guida con Destro (l’Inter avrebbe fatto meglio a puntare su di lui piuttosto che sui vari Coutinho, Alvarez o Castaignos) la truppa dei tanti piccoli bomber che stanno riportando in auge l’azzurro ma sicuramente avrebbero avuto più appeal per i nostri club se avessero avuto radici carioca. Se Gabbiadini si trasformasse in “Gabbiadinho” le sue chance aumenterebbero….

    La scheda
    Nome: Manolo Gabbiadini
    Data di nascita: 26 novembre 1991
    Luogo di nascita: Calcinate (BG)
    Nazionalità: italiana
    Altezza: 186 cm
    Ruolo: attaccante
    Piede sinistro
    Club di appartenenza: Atalanta

    Il primo gol di Gabbiadini in serie B (video Youtube minuto 2:35)
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  • Denis, il riscatto del Tanque. Marino vince l’ennesima scommessa

    Denis, il riscatto del Tanque. Marino vince l’ennesima scommessa

    Lo chiamano el Tanque, il carroarmato e, finora, German Denis ha dimostrato di meritare quest’ appellativo, mettendo in mostra tutta la sua potenza, devastante e determinante, che ha reso l’avvio del campionato dell’Atalanta molto superiore alle attese. Nell’ultima uscita dell’Atalanta, German Denis ha lasciato la sua firma sulla vittoria da tre punti contro il Cagliari, ed il suo “talent scout”, Pierpaolo Marino – questa mattina a margine della riunione di Lega -non ha lesinato elogi nei suoi confronti, sottolineando la sua importanza negli equilibri della squadra nerazzurra, soprattutto per merito del mister Colantuono, che lo ha valorizzato più di chiunque altro.

    German Denis | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Un lungo cammino quello di Denis nel nostro campionato che, ora, sembra esser giunto al suo massimo splendore: dopo l’avventura in maglia Azzurra, con il Napoli, dove approdò nel 2008 dall’Independiente – e dove non trovò spazio a sufficienza a causa dell’eccesiva concorrenza in attacco – il passaggio all’Udinese nel 2010 doveva essere l’occasione per mettersi in luce con maggior continuità. In Friuli, Denis lo scorso anno ha disputato un buon campionato, ma – anche in bianconero – il suo prinicipale avversario è stato la concorrenza interna, con Di Natale e Sanchez titolari inamovibili. All’inizio di questa stagione, dopo aver esordito nello sfortunato preliminare di Champions contro l’Arsenal, El Tanque lascia, così, il Friuli, per approdare in prestito all’Atalanta, fortemente voluto proprio da Pierpaolo Marino: il dirigente partenopeo non si sbagliava. In nerazzurro, finora, Denis ha realizzato sette gol in undici gare, divenendo un punto fermo ed inamovibile dell’undici di Colantuono, mettendosi in luce ed ottenendo la definitiva consacrazione, finalmente da protagonista e, finalmente, senza dover sgomitare con i compagni di reparto, dando libero sfogo alla sua vena realizzativa, così come aveva mostrato soltanto ai tempi dell’Independiente, quando arrivò a realizzare ben 27 reti in 36 partite. A tal proposito, il suo ex compagno di squadra al Napoli, El Pocho Lavezzi, rivela di avergli inviato un sms nei giorni scorsi per complimentarsi per il suo straripante avvio di campionato: “Mamma mia quanto sei forte”. Un complimento che El Tanque avrà, di certo, molto gradito, così come quelli di Pierpaolo Marino che, oltre a non nascondere la sua ammirazione per German, ora, ha un obiettivo ben preciso: riscattare Denis dal prestito con l’Udinese, sfruttando il diritto di riscatto già fissato. Perchè, per Marino, il suo pupillo Denis non è un giocatore qualunque, “German è German, di astuzia e di potenza, lui è sempre lì e non tradisce”.

  • Atalanta-Inter, le pagelle. Moralez stellare, Milito bocciato

    Atalanta-Inter, le pagelle. Moralez stellare, Milito bocciato

    Inter spuntata sarebbe il titolo perfetto, perché davanti davvero è una fatica enorme riuscire a segnare. Se contro il Chievo il gol era arrivato su calcio d’angolo e grazie alla zuccata di Thiago Motta, stasera contro una buona Atalanta corta e veloce nelle ripartenze, si è palesata in maniera evidente l’assenza di Milito nonostante abbia giocato. L’argentino non è più lo stesso giocatore di due stagioni fa e l’ingresso di Pazzini nel finale non è servito a smuovere un attacco fin troppo sterile. Manovra lenta e fin troppo prevedibile per i nerazzurri che senza gli inserimenti dei centrocampisti non hanno creato quasi nulla. Classifica alla mano, con 8 punti, parlare ancora di scudetto potrebbe sembrare ridicolo. La strada si fa sempre più in salita , considerando come già sabato la sfida con la Juve potrebbe rappresentare uno spartiacque della stagione nerazzurra. Diverso il discorso per l’Atalanta che ha meritato il pareggio e ha sfiorato l’impresa, non riuscita, solo grazie al miracolo di Castellazzi sul rigore calciato da Denis.

    Maxi Moralez |©Valerio Pennicino/Getty Images
    Pagelle Atalanta Maxi Moralez 7 Piccola peste! Devastante con le sue accelerazioni fa girare la testa a tutta la difesa interista, facendo sbandare prima Lucio, poi Chivu diventando una vera e propria spina del fianco per la retroguardia nerazzurra. Suo l’assist vincente per il gol di Denis. Acquistato dal Velez Sarsfeld era il compagno di squadra di Alvarez. La domanda è lecita ma gli osservatori dell’Inter dov’erano? Denis 6 Nonostante realizzi la rete che riporta i suoi sul punteggio di 1 a 1, non brilla particolarmente. La rete del pareggio è in complicità con Chivu che in maniera decisamente assurda dimentica la marcatura e lo lascia libero di staccare in piena area. Il ‘Tanke’ colpisce di testa e beffa Julio Cesar infilando la palla nell’angolo basso. Nel finale ha l’occasione di portare i suoi in vantaggio, assumendosi la responsabilità di calciare il rigore conquistato da Marilungo, ma non ha la giusta freddezza e calciando centrale si fa murare il tiro da Castellazzi. Cigarini 6 Torna a brillare dopo le non felici esperienze con il Napoli e con il Siviglia nel centrocampo dell’Atalanta, prendendo le chiavi del gioco e dettando i tempi di inserimento di tutti i suoi compagni di reparto. Geometra a tutti gli effetti! Schelotto 6,5 Tanta corsa e tanta sostanza in mezzo al campo, tirando fuori una prestazione da leone facendo a sportellate per 90 minuti contro un velocissimo Nagatomo. Si conferma un giocatore in fase di miglioramento dopo l’esperienza a Cesena. Pagelle Inter Castellazzi 7 Entra per sostituire l’infortunato Julio Cesar e diventa il migliore in campo dei suoi risultando più che decisivo sul risultato finale. Prima toglie un pericolosissimo pallone sotto il sette da un tiro di Bonaventura, poi nel finale dopo l’ennesimo rigore assegnato contro l’Inter riesce a negare il gol a Denis deviando il pallone con il piede mentre si tuffa dal lato opposto. Chivu 5 Dopo l’ottima prestazione contro il Chievo torna a far parlare (male stavolta) di sé per la pessima prestazione. Completamente fuori tempo sull’azione del gol di Denis si dimentica la marcatura sull’argentino lasciandolo libero di punire Julio Cesar. Nel finale cercando di fermare Marilungo in un contatto molto dubbio butta giù in area l’attaccante atalantino, concedendo il penalty ai bergamaschi. Sneijder 6 Non riesce a entrare perfettamente in partita come dovrebbe, ma quando può è l’unico a movimentare la manovra offensiva nerazzurra, ed è proprio dai suoi piedi che nasce il gol del vantaggio interista. Ringrazia Cigarini e torna a fare il suo mestiere da trequartista. Per la sua sostituzione nel secondo tempo chiedere a Ranieri. Milito 5 Il principe si è trasformato in un ranocchio seguendo in maniera opposta la favola. Involuzione totale per il bomber argentino che viene servito poco e male, non riuscendo mai a trovare un guizzo vincente  e risultando un oggetto non identificato nell’attacco nerazzurro. Nel finale, gli capita una palla gol clamorosa che colpisce di petto invece che di testa, facendo schizzare il pallone sopra la traversa. Il posto da titolare contro la Juventus sembra essere più lontano.

  • Inter un pari thrilling, Atalanta ancora bestia nera

    Inter un pari thrilling, Atalanta ancora bestia nera

    Passo indietro per l’Inter di Ranieri che mostra evidenti limiti in zona offensiva e torna a prendere gol, evidenziando nuovamente le insicurezze difensive scacciate contro il Chievo e il Lille. L’immagine della partita è la faccia sconsolata di Milito che passa tutto il primo tempo senza toccare un pallone patendo la solitudine in attacco. Nel secondo tempo c’è stata poca reazione e i cambi di Sneijder e Zarate migliori in campo fino a quel momento sono davvero una scelta strana da parte di Ranieri. 8 punti in classifica sono davvero un brutto segnale, soprattutto in vista della sfida di sabato contro la Juventus.
    Denis spreca il rigore della vittoria | ©Getty Images

    La sintesi della partita nel dettaglio:

    Tutti rispettati i pronostici relativi alle formazioni, con Ranieri che si affida ad un turn over nella sua forma più leggera scegliendo gli stessi giocatori della sfida contro il Chievo per la linea difensiva e cambiando qualcosina in mediana dove Stankovic supera Obi nelle gerarchie, con Thiago Motta a riposo. Avanti spazio a Milito come annunciato, in coppia con Zarate, mentre Pazzini parte dalla panchina. Nessuna sorpresa nemmeno per Colantuono che schiera l’undici previsto in partenza affidandosi alle giocate del duo argentino Moralez-Denis.

    PRIMO TEMPO- Novità nello schieramento nerazzurro di Ranieri con Cambiasso che si schiera sul centrosinistra e Stankovic che prende il suo posto davanti alla difesa. Buona partenza dell’Atalanta nei primissimi minuti sfruttando le accelerazioni sull’asse destro di Schelotto e Moralez riuscendo a mettere in difficoltà la difesa interista. Troppo compassata la manovra dell’Inter che avanza utilizzando un lungo possesso palla che permette agli uomini di Colantuono di riorganizzare la linea difensiva e rendere inefficaci le avanzate di Milito e soci. Continua il buon momento dell’Atalanta che si affaccia con pericolosità nei pressi dell’area nerazzurra con una buona trama di gioco, mentre l’Inter continua ad essere molto timida. È proprio nel momento peggiore che l’Inter passa in vantaggio con un pizzico di fortuna su una conclusione dal limite dell’area di Sneijder. L’olandese al minuto 32’ calcia e trova la deviazione decisiva di Cigarini che mette fuori tempo Consigli, la palla colpisce il palo e supera la linea della porta. Arriva la doccia fredda per l’Inter al 45’ sul finale del primo tempo con un colpo di testa di Denis che lasciato troppo libero di Chivu piazza il pallone nell’angolo basso anticipando Julio Cesar e portando la partita sul 1 a 1. Squadre a riposo sul pari.

    SECONDO TEMPO- Novità tra i pali per l’Inter con Julio Cesar che avverte un problema muscolare all’adduttore sinistro e viene quindi sostituito da Castellazzi. Bello spunto di Zarate al 15’ su un’azione personale quando dopo una serie di dribbling trova il pertugio per far partire un bel tiro sul quale Consigli arriva deviando la palla in calcio d’angolo. Semina il panico Maxi Moralez al 17’ fintando di tirare manda fuori tempo Lucio, mettendo a meno di un metro dalla porta un tiro cross sul quale non arriva nessuno per il tap-in vincente. Quantomeno strani i cambi di Ranieri che scegli di sostituire Sneijder con Pazzini e Zarate con Obi. Cambiasso avanza e il nigeriano prende il suo posto, lasciando l’argentino libero da marcature cercando con maggiore intensità gli inserimenti. Occasionissima per Milito al 32’ su una bellissima azione sull’asse Stankovic Maicon, con il brasiliano che serve un cross perfetto per l’argentino che invece di schiacciare di testa essendo troppo avanti con il corpo colpisce di petto e manda la palla alta sopra la traversa. Succede l’imprevedibile al 44’ quando c’è un dubbio contatto tra Marilungo e Chivu in area nerazzurra, con l’arbitro che assegna il quinto rigore stagionale contro l’Inter. Denis dal dischetto calcia centrale e Castellazzi con il piede riesce a parargli il tiro mantenendo la rete inviolata. Nessuna reazione dell’Inter, passano i 4 minuti di recupero e Valeri manda tutti negli spogliatoi con il risultato di 1 a 1 che assolutamente non fa sorridere l’Inter.

  • Atalanta-Inter, probabili formazioni. Milito in cerca di riscatto

    Atalanta-Inter, probabili formazioni. Milito in cerca di riscatto

    Nemmeno tre giorni dopo la partita con il Chievo l’Inter guidata da Ranieri si rituffa nella scalata alla parte alta della classifica nella sfida in trasferta contro l’Atalanta. La squadra guidata da Colantuono artefice di una partenza più che straordinaria, senza i 6 punti di penalizzazione sarebbe seconda alle spalle dell’Udinese, a testimoniare l’ottimo stato di forma della squadra bergamasca.

    Diego Milito | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images
    Attenzione alle molte insidie che potrebbe rappresentare questa trasferta per gli uomini di Ranieri, che nonostante siano apparsi in condizione fisica e mentale migliore rispetto alle ultime uscite, troveranno un’Atalanta in grande forma con un Maxi Moralez (compagno di squadra di Alvarez ai tempi del Velez Sarfield) scatenato e pronto a dimostrare il suo valore proprio contro i nerazzurri. Guardando al recente passato il campo di Bergamo parla assolutamente a favore dell’Atalanta, dove l’Inter non riesce a vincere dall’annata 2008 (gol di un giovanissimo Balotelli) con l’allora tecnico Roberto Mancini, ricordando la sconfitta subita da Mourinho nella sua prima stagione e il pareggio con recupero di Tiribocchi nella stagione successiva. Trasferta che rappresenta una vera e propria prova del nove per capire se l’Inter possa avere una voce in capitolo prima della sfida con gli eterni rivali della Juventus in programma nel prossimo turno di campionato. ATALANTA – L’Atalanta scenderà in campo per fare risultato senza risparmiarsi cercando le conferme che l’hanno portata ad ottenere questo pirotecnico inizio di campionato.  Il tecnico degli orobici dovrà fare a meno di Thomas Manfredini e Ferreira Pinto, proponendo un modulo che ha portato i nerazzurri ad annullare la pesante penalizzazione (-6punti) e lanciarla subito forte in classifica: il 4-4-1-1. Non ci dovrebbero essere novità per quanto riguarda la probabile formazione da mandare in campo, con Consigli tra i pali, linea a quattro in difesa con Capelli e Lucchini centrali e Masiello e Peluso ad agire sulle corsie laterali. Centrocampo a quattro con Cigarini e Padoin a dettare i tempi e Bonaventura e Schelotto sulle fasce per impensierire la difesa nerazzurra. Ad agire da seconda punta c’è il giocatore del momento Maxi Moralez, già idolo dei tifosi con le sue ultime prestazioni, alle spalle della punta ex Udinese e Napoli German Denis, in vena di gol pesanti. INTER – Ranieri alle prese con la lunghissima lista degli infortunati e indisponibili (Ranocchia, Samuel, Forlan e Coutinho per citarne alcuni) dovrà per causa di forza maggiore far rifiatare alcuni giocatori in vista della prossima sfida casalinga contro la Juventus. Logico pensare che sia arrivato il momento del turnover, nella sua formula ‘light’. Spazio dunque a quei giocatori meno utilizzati, nella speranza che sappiano trasformare il malumore o il malcontento della panchina nella giusta forza agonistica di rivalsa. Il bomber argentino Diego Milito dopo le ultime esclusioni e i malumori per la panchina, ha proprio contro i bergamaschi l’occasione di tornare ad essere considerato come una prima scelta e guadagnarsi un posto da titolare contro i bianconeri. Discorso opposto per chi ha giocato tanto e dovrebbe tirare un po’ il fiato accomodandosi in panchina, come Cambiasso utilizzato praticamente senza sosta e che oggi probabilmente lascerà spazio al giovane Obi. Nel dettaglio la formazione dovrebbe vedere tra i pali Julio Cesar supportato dalla nuova coppia di centrali ormai rodata Lucio e Chivu, con Maicon in splendida forma sulla destra e Nagatomo a sinistra. Centrocampo con Obi, Stankovic al posto di Thiago Motta, Zanetti e nel ruolo di trequartista l’insostituibile Sneijder. Attacco con Milito lanciatissimo da titolare in coppia con Zarate. Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Masiello, Lucchini, Capelli, Peluso, Schelotto, Cigarini, Padoin, Bonaventura, Moralez, Denis. A disp.: Frezzolini, Bellini, Carmona, Brighi, Marilungo, Tiribocchi, Gabbiadini. All.: Colantuono Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo, Javier Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Sneijder, Zarate, Milito. A disp.: Castellazzi, Cordoba, Jonathan, Obi, Thiago Motta, Alvarez, Pazzini. All.: Ranieri

  • Inter contro l’Atalanta esame verità. Ranieri rilancia Milito

    Inter contro l’Atalanta esame verità. Ranieri rilancia Milito

    Due vittorie consecutive senza subire una rete sono un buon punto di ripartenza per l’Inter e per Ranieri ma per capire se il peggio è passato bisogna aspettare test ancora più probanti e la ricerca della continuità. Indubbiamente i ritorni di Thiago Motta e Sneijder hanno dato qualità al centrocampo, cosi come un Chivu dinamico e tonico ha rivitalizzato il blocco difensivo nerazzurro, di contro però la manovra appare sempre compassata e le scelte di Ranieri durante la partita sono sempre conservative con la squadra che finisce imbottita di incontristi e difensori intenta solo a difendersi.

    Claudio Ranieri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    E’ inutile fare gli schizzinosi, vincere era fondamentale e seppur la gestione non è stata limpidissima per il momento non fa nulla già domani sera però Sneijder e compagni avranno di fronte un avversario in salute pronto a vender cara la pelle e accentuare le difficoltà di manovra nerazzurre. L’Atalanta di Colantuno senza la penalizzazione adesso guarderebbe quasi tutti dall’alto posizionandosi solo alle spalle della capolista Udinese. L’undici bergamasco esprime un buon calcio, veloce e fatto di pressing e ripartenze. Proprio questo sistema di gioco potrebbe segnare un campanello d’allarme per l’Inter che avrà poco tempo per seguire i dettami del tecnico e dovrà ancora una volta basarsi sulle vena ispiratrice di Sneijder, le sgroppate di un ritrovato Maicon e alla vena realizzativa degli attaccanti. Prorpio in attacco iniziano ad esser i primi mugugni, Ranieri infatti ha praticamente stravolto le gerarchie di Gasperini seguendo i consigli di Moratti, Pazzini non si discute poi il resto è da vedere. Milito ha vissuto la partita contro il Chievo interamente dalla panchina e le solite indiscrezioni lo vogliono indispettito al momento dell’avvicendamento di Pazzini con Castaignos. Ranieri ha subito cercato di stemperare le polemiche annunciando la sua presenza dal primo minuto domani sera ma adesso l’argentino dovrà dimostrare di meritare un posto da titolare.