Tag: atalanta

  • Intercettazione Doni Fratus, l’Atalanta adesso rischia grosso

    Intercettazione Doni Fratus, l’Atalanta adesso rischia grosso

    E’ un vero e proprio terremoto. I 17 arresti compiuti dalla procura di Cremona due giorni fa hanno allargato lo scandalo sul calcioscommesse e sul grandissimo giro di combine che gravitavano intorno al nostro calcio. Il terzo capitolo dell’inchiesta Last Bet non sono aggrava la posizione di Beppe Signori e Cristiano Doni ma fa entrare in causa altri personaggi più o meno conosciuti nel mondo del calcio ma che rivestivano un ruolo centrale nell’organizzazione con sede centrale a Singapore ma con varie cellule in Italia e nell’est Europeo.

    Cristiano Doni nonostante la condanna a tre anni e sei mesi era, fino a qualche giorno fa, ritenuto innocente dall’Atalanta e difeso senza mezzi termini dai suoi tifosi. Il capitano per molti era stato inserito erroneamente in questo scandalo o come in molti pensavano “ad hoc” per non far perder d’interesse l’inchiesta. L’arresto dell’altro giorno con tentativo di fuga (video) annesso ha però iniziato a far incrinare il rapporto tra Cristiano Doni e i tifosi della Dea che adesso vogliono iniziare a vederci chiaro.

    Cristiano Doni Atalanta| ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Il ruolo del centrocampista dalle indagini è centrale nella combine di tre partite della scorsa stagione, quella che per l’Atalanta segnò il ritorno in serie A, ma adesso è anche accusato di tentativo di manomissione del castello accusatorio attraverso una tangente data a Sartori e al tentativo di corrompere il contenuto di un I Phone agli atti nel processo. Doni pagò le spese legali del processo sportivo a Sartori comprandone il silenzio davanti al procuratore Palazzi e quest’oggi salta fuori una intercettazione dell’ex preparatore del Ravenna in macchina con la ragazza “Se ci va di mezzo l’Atalanta dobbiamo espatriare, cambiare nazione” dice Sartori di un colloquio con Cristiano Doni.

    L’Atalanta intanto inizia a prender le distanze dal proprio capitano e prima Pierpaolo Marino e adesso il presidente Percassi invitano i tifosi a legarsi alla squadra “dimenticando” Doni “Il presidente Antonio Percassi-recita il comunicato – invita la propria tifoseria a stringersi intorno alla squadra, ai suoi ragazzi e ai colori nerazzurri in questo momento così difficile, nella consapevolezza che l’Atalanta sarà in grado di superare questa ulteriore prova con quella dignità e onorabilità che hanno sempre contraddistinto la sua lunga e gloriosa storia”.

    La posizione dell’Atalanta si aggrava però per la presenza di una intercettazione tra Cristiano Doni (dalla scheda rumena) e un’utenza appartenente alla MDF Italia, società presieduta da Isidoro Fratus, consigliere d’amministrazione del club orobico. Per gli inquirenti questa sarebbe la conferma della consapevolezza della società bergamasca agli illeciti di Cristiano Doni.

    Leggi anche:
    Napoli Sampdoria, il 4-0 frutto di combine? (video)
    Luigi Sartor, dall’autogol all’esordio allo scandalo scommesse

  • La parabola di Luigi Sartor, dall’autogol all’esordio allo scandalo scommesse

    La parabola di Luigi Sartor, dall’autogol all’esordio allo scandalo scommesse

    Non una carriera da idolo come Beppe Signori o Cristiano Doni ma comunque dignitosa quella di Luigi Sartor altro volto noto dello scandalo calcioscommesse e arrestato ieri nel secondo troncone dell’inchiesta “Last Bet”. Cresciuto nelle giovanili del Padova ha fatto l’esordio nel grande calcio con la Juventus macchiando il suo esordio, nel lontano 1992, dell’autogol che costò la sconfitta alla Vecchia Signora contro la Fiorentina. La sua carriera poi è passata per le maglie della Reggiana e Vicenza in B (un fallaccio di Marco Materazzi ne mise a rischio la carriera) per poi tornare in serie A con le maglie dell’Inter con la quale arrivò vicino alla vittoria dello scudetto e vinse una Coppa Uefa, e poi quelle di Roma, Parma e Genoa per finire alla Ternana. Luigi Sartor vanta anche un europeo Under 21 e una presenza nella Nazionale Maggiore. Sostanzialmente una carriera importante con in dosso le maglie più importanti del calcio italiano e che adesso vive forse il momento più brutto e delicato della sua vita.

    Luigi Sartor era il contabile delle scommesse clandestine, il tramite tra la malavita asiatica e il gruppo capitanato da Beppe Signori, la cui posizione adesso è ancora più centrale e complicata. Fu proprio l’ex difensore di Inter e Roma a far da tramite tra il malavitoso singaporiano Kheng Hock Ph e Beppe Signori organizzandone e gestendo l’incontro lo scorso 27 febbraio.

    Luigi Sartor ai tempi della Roma | © Grazia Neri/Getty Images
    Dalle intercettazioni gli inquirenti pare siano riusciti a tracciare il reale profilo di Luigi Sartor nell’organizzazione, tramite verso Singapore ma allo stesso tempo impaurito dalle possibili ritorsioni degli asiatici quando i risultati non combaciavano con le “previsioni” confidandosi al telefono “Onestamente mi stanno veramente facendo un po’ di paura”. Un’altra intercettazione pubblicata poi quest’oggi dal Corriere della Sera riferisce un colloquio tra Luigi Sartor e la madre

    Sartor: Ho fatto chiamare dal mio avvocato in Procura per sapere se volevano sentirmi perché c’è questo qui che non conosco che ha fatto il mio nome, dice che ero il contabile… Ho chiamato e loro m’han detto per me lui può mettere le tende qua, noi non abbiamo intenzione di ascoltarlo, però sai han fatto il mio nome, secondo me stanno facendo delle indagini… Se fanno delle indagini per sapere se mi sentivo con Beppe sono morto! Perché io e Beppe ci sentivamo un giorno sì e un giorno no
    Madre: Sentirsi con un amico non sarà mica un crimine direi!
    Sartor: Io ero stato in Oriente, tu lo sai e quindi questo discorso che parlano… delle scommesse in Oriente è una cosa che si lega piuttosto bene… la mia paura più grande non è tanto quello che tu puoi aver fatto, è che ti vogliono tirare dentro un circuito.

    Leggi anche:
    Il video dell’arresto di Cristiano Doni
    Last Bet, 17 nuovi arresti in manette Doni e Luigi Sartor
    Napoli Sampdoria, Brescia Lecce e Brescia Bari, il video delle partite coinvolte

  • Video arresto di Cristiano Doni. Il gip “agiva per l’Atalanta”

    Video arresto di Cristiano Doni. Il gip “agiva per l’Atalanta”

    Bergamo è scossa e non riesce ancora a credere alle nuove indiscrezioni che saltano fuori dallo scandalo calcioscommesse e coinvolgono ancora una volta Cristiano Doni. Il capitano della Dea arrestato per aver cercato di manomettere le prove a suo carico, ieri, ha cercato di sottrarsi all’arresto cercando di eludere l’arrivo delle forza dell’ordine fuggendo attraverso il garage. Il gruppo degli arrestati di cui fanno parte altre 17 persone tra cui gli ex calciatori: Gervasoni (Piacenza), Carobbio (Spezia), Zamperini e Sartor facevano parte di una rete con il vertice a Singapore e con affiliati in tutta Europa che nonostante lo scandalo di questa estate cercava di manipolare l’esito delle partite.

    Cristiano Doni arrestato nell'inchiesta Last Bet | ©Claudio Villa/Getty Images
    Ad incastrare Cristiano Doni, accusato di aver manipolato tre partite dell’Atalanta della scorsa stagione, ci sono una intercettazioni con il socio ed ex preparatore del Ravenna Nicola Santoni. Il centrocampista si rivolge al telefono camuffando la voce da un telefono non riconducibile a lui presentandosi con un apparente codice “Fantozzi è lei” e invitando Santoni a camuffare la voce “fai il falsetto” parlano della possibilità di entrare da remoto nel telefono sequestrato dalla polizia manomettendone il contenuto. Per gli inquirenti questo è un chiaro tentativo di manomettere le prove così come i soldi “passati” da Cristiano Doni al Santoni per pagarsi le spese legali nel processo civile in modo da convincerlo a non spifferare i tentativi di illecito. L’atalantino oltretutto era in possesso di una scheda estera intestata ad un rumeno che entrava in funzione solo nelle ore antecedenti e successive a quelle delle partite incriminate.

    La posizione dell’Atalanta al momento non risulta aggravata rispetto alla sentenza estiva ma il gip di Cremona Salvini si dice sicuro del coinvolgimento diretto del club “anche per conto di imprecisati dirigenti della squadra, che aspirava alla promozione in serie A”. Intervenuto dopo il nuovo terremoto Pierpaolo Marino ha raccontato di una Atalanta scossa dall’arresto di Cristiano Doni ma allo stesso tempo capace di reagire sul campo “Sono stato nello spogliatoio con il presidente e la squadra era scossa, ma questi giocatori hanno dimostrato di avere gli attributi per difendere la città di Bergamo e l’Atalanta. Non e’ stata una bella giornata per l’Atalanta. Ma il campionato continua e noi dobbiamo combattere, sicuri dell’onorabilità della scorsa stagione, in cui abbiamo vinto il campionato con ampio margine. Siamo fiduciosi nella magistratura ordinaria”. – il dg poi spiega i possibili nuovi coinvolgimenti del club “è già stata penalizzata per le partite in questione, e ha preferito non commentare i particolari dell’arresto di Doni, assicurando di non avere notizie al di là di quello che ha letto sui mezzi di informazione”.

    Il video dell’arresto di Cristiano Doni
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”115624″]

    Leggi anche:
    Napoli Sampdoria e due partite del Brescia. Anche la serie A coinvolta, video
    Calcioscommesse 17 nuovi arresti. In manette Cristiano Doni e Luigi Sartor

  • Jovetic salva la Fiorentina ma non evita la contestazione

    Jovetic salva la Fiorentina ma non evita la contestazione

    Troppo poco il pari ottenuto ieri sera nell’anticipo di Serie A con l’Atalanta, dopo aver rischiato addirittura la sconfitta, alla Fiorentina per evitare la contestazione. I tifosi viola infatti, dopo aver “firmato la tregua” con il cambio di panchina da Mihajlovic a Delio Rossi invocato a gran voce, hanno manifestato tutto il loro malumore per la situazione attuale della Viola che non gode di una buona classifica.

    Fiorentina – Atalanta | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il 2-2 finale serve di più agli orobici che ai padroni di casa, entrambe le squadre sono appaiate a quota 17 punti ma vivono situazioni differenti con l’Atalanta che anche ieri sera ha dimostrato ancora una volta di essere una delle squadra più in forma del campionato e il rammarico di Colantuono a fine gare per i due punti “persi” la dice lunga sulla “fame” di risultato del club bergamasco, mentre Delio Rossi, 1 vittoria, 2 pareggi e altrettante sconfitte da quando ha preso il timone di comando, deve fare i conti con i limiti caratteriali della squadra che anche ieri non è riuscita a tenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti facendosi rimontare il vantaggio di Gilardino nell’arco di 5 minuti e salvata proprio allo scadere da Jovetic.

    Succede tutto negli ultimi dieci minuti di gioco: la Fiorentina in vantaggio fino all’80’ grazie alla zampata di Gilardino all’ottavo che torna a segnare realizzando il suo secondo gol stagionale anticipando i difensori avversari su un cross dalla sinistra di Vargas, va in tilt quando Masiello con un tiro sporco da fuori area pareggia i conti beffando il colpevole Boruc e mette il muso avanti con il capocannoniere della Serie A Denis che firma il suo 11esimo centro stagionale. Ci pensa poi Jovetic a ristabilire l’equilibrio ma l’azione del gol è viziata da un rimpallo di mano galeotto di De Silvestri che serve l’attaccante montenegrino liberissimo di spingere la sfera in rete che però non ha evitato la contestazione dei tifosi che hanno paura di vedere lo spettro della retrocessione.

    IL VIDEO DI FIORENTINA – ATALANTA 2-2

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”115334″]

  • Fiorentina – Atalanta, probabili formazioni. Jovetic si, Cerci no

    Fiorentina – Atalanta, probabili formazioni. Jovetic si, Cerci no

    La Fiorentina di mister Delio Rossi ospiterà questa sera al Franchi l’Atalanta ormai definita dei miracoli. La squadra di Colantuono ha stupito tutti in questo girone d’andata recuperando la penalizzazione inflitta a causa dello scandalo estivo sul calcio scommesse e questa sera tenterà il colpaccio nei confronti di una Fiorentina, che a sua volta ha una necessità estrema di trovare i tre punti, soprattutto davanti i suoi tifosi.

    Il recuperato Jovetic ©Claudio Villa/Getty Images

    La notizia più gradita per i tifosi viola è il recupero definitivo del giocatore sicuramente più importante e cioè quel Stefan Jovetic che ha completamente risolto i problemi all’anca destra che lo avevano costretto al forfait nella disfatta di San Siro contro l’Inter, la scorsa settimana.

    Ancora panchina per Alessio Cerci che non riesce a ritrovare lo smalto di inizio stagione, l’ex primavera della Roma, sicuramente in rotta con Sinisa Mihajlovic non sembra trovare il giusto feeling nemmeno con Delio Rossi che lo esclude per l’ennesima partita. Montolivo è ancora fuori ed a centrocampo si apre un ottima occasione per il giovane Salifu, mentre al centro della difesa il giovane Nastasic sembra favorito su Natali con De Silvestri a sostituire l’infortunato Cassani.

    Colantuono deve fare a meno di Simone Tiribocchi, il “Tir” non ha recuperato dell’infortunio patito in settimana, davanti sarà il solito German Denis a supportare come al solito tutto il peso dell’attacco bergamasco con Maxi Moralez a supporto che cercherà di impensierire la non sempre attentissima difesa viola. Per il resto solita difesa e solito centrocampo per i nerazzurri che sicuramente venderanno cara la pelle in un match aperto a qualsiasi risultato.

    Le formazioni

    Fiorentina (4-4-2): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Nastasic, Pasqual; Behrami, Salifu, Lazzari, Vargas; Gilardino, Jovetic
    A disp.: Neto, Romulo, Natali, Kharja, Cerci, Ljajic, Santiago Silva. All.: Rossi

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; A. Masiello, Lucchini, Manfredini, Bellini; Schelotto, Cigarini, Carmona, Padoin; Moralez; Denis
    A disp.: Frezzolini, Ferri, Peluso, Bonaventura, Ferreira Pinto, Marilungo, Gabbiadini. All.: Colantuono

  • Serie A, Udinese notte da capolista. Rocchi rovina Bologna Milan

    Serie A, Udinese notte da capolista. Rocchi rovina Bologna Milan

    Emozioni a raffica, tanti gol e qualche errore arbitrale di troppo la 15 giornata della serie A ha decisamente rispettato le attese e in attesa del Monday Night in programma domani Roma Juventus. Il risultato clamoroso è quello del Dall’Ara dove un ottimo Bologna è riuscito a fermare la corsa del Milan. Un 2-2 spettacolare che però mette sulla graticola Rocchi per i tantissimi errori nelle azioni cruciali dell’incontro. Continua a volare l’Udinese di capitan Di Natale autore del decimo gol stagione che vale il momentaneo primato in classifica.

    Bologna blocca il Milan | © Mario Carlini/Getty Images

    Il Parma prende un buon punto sul campo del Cagliari, pari anche tra Atalanta e Catania. Siciliani in vantaggio con una bella testata di Legrottaglie e pari del ripescato Tiribocchi. DI seguito risultati, marcatori e classifiche del 15 turno di serie A.

    Serie A, 15° giornata
    Atalanta-Catania 1-1

    19’Legrottaglie (C), 28′ Tiribocchi (A)
    Bologna-Milan 2-2
    12′ Di Vaio (B), 17′ Seedorf (M), 25′ Ibrahimovic (rig, M),28’Diamanti (B)
    Cagliari-Parma 0-0
    Udinese-Chievo 2-1

    68′ Di Natale (U), 79′ Basta (U), 83′ Paloschi (C)
    Lecce-Lazio 2-3
    13′ Di Michele rig. (Le), 29′ e 87′ Klose (La), 48′ Cana (La), 59′ Ferrario (Le),
    Siena-Genoa 0-2
    57′ M. Rossi (G), 90′ Palacio (G)
    Inter-Fiorentina 2-0
    41′ Pazzini (I), 49′ Nagatomo (I)
    Palermo-Cesena 0-1
    63′ Mutu (C)
    Domenica, ore 20.45
    Novara-Napoli

    Lunedì, ore 20 e 45
    Roma-Juventus

    Classifica: Udinese 30, Juventus 29, Milan 28, Lazio 28, Napoli 20, Palermo 20, Genoa 18, Cagliari 18, Catania 18, Roma 17, Inter 17, Parma 17, Chievo 16, Atalanta* 16, Fiorentina 16, Bologna 15, Siena 14, Cesena 12, Novara 10, Lecce 8.
    (*Atalanta 6 punti di penalizzazione).

  • Napoli, blitz Gabbiadini. De Laurentiis beffa le big

    Napoli, blitz Gabbiadini. De Laurentiis beffa le big

    La forza del Napoli negli ultimi anni è stata quella di riuscire a centrare sempre gli obiettivi prefissati in sede di calciomercato. La pianificazione infatti di società e allenatore è servita di anno in anno a rinforzare la rosa nei reparti più scoperti aumentandone la competitività e il suo valore complessivo. Se arrivare ai vertici è difficile confermarsi lo è ancora di più e per questo motivo il lavoro di Riccardo Bigon e del presidente De Laurentiis diventa ancora più difficile ed importante.

    Anche il Napoli su Manolo Gabbiadini | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Guardando l’undici titolare partenopeo obiettivamente è difficile migliorarlo se non puntando a qualche top player fuori dal budget e sopratutto dalla politica dei partenopei. Il Napoli però può migliorarsi investendo sui giovani dal sicuro avvenire portandoli gradualmente alle condizione di poter esser utili alla causa e porsi quindi come alternative ai big come Lavezzi, Hamsik e Cavani. Se Lorenzo Insigne sta entusiasmando in serie B con la maglia del Pescara è forse merito di Zeman ma le qualità del ragazzo sono ormai sotto gli occhi di tutti e il ragazzo potenzialmente può portare quel brio e quella vivacità che serve per candidarsi ad esser un vice Lavezzi già nella prossima stagione. Nelle perenne ricerca di un vice Cavani nelle ultime ore è iniziata a balenare una succulenta strategia che potrebbe portare a Napoli Manolo Gabbiadini, attaccante principe dell’Under 21 di Ciro Ferrara e fiore all’occhiello del vivaio dell’Atalanta.

    La storia di Gabbiadini è particolare. Il bomber dimostra in ogni occasione di aver un rapporto privilegiato con il gol tanto da aver fatto scomodare gli emissari del Manchester United per venire a vederlo ma complice il modulo di Colantuono e l’esplosione di German Denis fatica a trovare spazio nella nostra serie A. Il Napoli per sbaragliare la concorrenza che vede in lizza anche Milan, Juventus, Inter e Roma pare abbia proposto all’Atalanta la cessione a titolo definitivo di Cigarini, adesso in comproprietà, più altri 10 milioni di euro. Ovviamente il presidente Percassi gongola ma sicuramente non sarà indifferente all’offerta partenopea anche perchè Cigarini è oramai diventato un punto fermo dell’undici di Colantuono oltre a esser un pupillo di Pierpaolo Marino.

    Leggi anche:
    Gabbiadini ma se fosse Gabbiadinho
    Napoli Lecce 4-2, le pagelle
    Villareal Napoli De Laurentiis vede i fantasmi

  • Chievo Atalanta, le pagelle. Sorrentino e Consigli sugli scudi

    Chievo Atalanta, le pagelle. Sorrentino e Consigli sugli scudi

    Un pareggio complessivamente giusto quello di Chievo Atalanta al Bentegodi di Verona, con i padroni di casa che, però, ha mostrato qualche occasione in più dell’Atalanta, ma che smuove la classifica per entrambe le squadre, a metà della graduatoria, rispettivamente salite a 16 e 15 punti. (risultati e classifica)

    Un pareggio a reti inviolate, frutto di qualche ottimo intervento dei due portieri Consigli e Sorrentino, ed anche dell’imprecisione di Sergio Pellissier, vivace e nel vivo del gioco, ma che ha avuto qualche buona occasione per sbloccare la gara e non è riuscito a concretizzare. Per l’Atalanta di Colantuono, invece, dopo Siena e Napoli, arriva il terzo pareggio consecutivo.

    Le pagelle Chievo Atalanta

    Pellissier e Lucchini, in Chievo Atalanta | © Dino Panato/Getty Images

    Sorrentino: 6.5 Due buoni interventi, in particolare quello su Denis, che aveva provato una bicicletta, simile a quella vincente contro il Lecce.

    Frey 6.5 Attento e preciso in copertura, buona gara

    Andreolli e Cesar 6 Sufficiente la fase difensiva del Chievo, merito anche dell’attenzione dei due centrali clivensi che conducono una gara concentrata

    Drame 6 Anche per lui una gara precisa, senza soffrire eccessivamente e senza sbavature

    Luciano 5.5 Avrebbe la possibilità di rendersi pericoloso in alcune occasioni, ma sembra arrivare con qualche secondo di ritardo, poco attento

    Bradley 6 Gara di intensità e grinta a centrocampo, reparto dove il Chievo sembra dominare rispetto all’Atalanta

    Vacek 6 Anche per lui una buona gara, poi viene sostituito al 66′ da Hetemaj

    Sammarco 6 Nel ruolo di trequartista non esalta, lasciando gli attaccanti al proprio destino, costringendoli a costruire da soli le occasioni più importanti, sostituito da Paloschi all’ 82′

    Pellissier 6.5 Buona gara, vivace e pungente, con buone occasioni potenzialmente pericolose per sbloccare il risultato, sventate dall’ imprecisione oppure da Consigli

    Moscardelli 5.5 Al contrario del compagno di reparto Pellissier, non entra molto nel vivo del match, e viene sostituito da Thereau al 66′.

    Consigli 6.5 Decisivo nel salvare il risultato su Pellissier, per il resto sempre attento e concentrato, oltre che reattivo

    Masiello 5.5 Non sempre preciso e brillante, qualche disattenzione evitabile

    Lucchini 6 Buona gara per lui, che oltre ai compiti difensivi prova qualche inserimento in avanti, che in alcune occasioni si rivelano preziosi per dare superiorità all’Atalanta in avanti

    Manfredini 6 Buona gara, di attenzione e concentrazione

    Peluso s.v. Scelto da Colantuono come titolare in extremis, dopo pochissimi minuti si fa male, lasciando il posto a Bellini 6, che gioca comunque una gara sufficientemente attenta

    Bonaventura 5 Non nella migliore giornata, fuori dal vivo del gioco, prova qualche conclusione dalla distanza, ma senza eccessive velleità di rendersi pericoloso, viene per questo sostituito al 62′ da Gabbiadini

    Cigarini 5.5 Anche per lui, giornata molto grigia, come il cielo di Verona sopra il Bentegodi

    Carmona 5.5 Un tiro non molto insidioso e poco altro, si sente molto la mancanza di Schelotto

    Padoin 5.5 Anche per lui, non la miglior giornata, sottotono e distante dal vivo del gioco

    Maxi Moralez 5 Lontano dalle sue gare migliori, molto opaco, e sostituito da Ferreira Pinto al 72′, senza che, però, la sostituzione dia gli esiti sperati da Colantuono

    Denis 6 El Tanque non segna, ed è già una notizia, ma ci prova con una bicicletta più spettacolare nell’esecuzione che nell’insidia, ma Sorrentino blocca. Per il resto, è il più pericoloso dei nerazzurri, ma non incide sul risultato

  • Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Allo Stadio Bentegodi di Verona si affrontano Chievo ed Atalanta, due squadre che – nei match precedenti – hanno mostrato buon gioco e organizzazione, nonostante siano reduci da due delusioni nell’ultimo turno di campionato, rispettivamente contro il Milan per gli uomini di Mimmo Di Carlo, e contro il Napoli per gli uomini di Stefano Colantuono.

    Chievo – Atalanta | © Dino Panato/Getty Images

    Nei confronti precedenti le statistiche sono a favore del Chievo, mai sconfitto al Bentegodi dai nerazzurri bergamaschi, in nove sfide disputate fra serie A e serie B, con quattro vittorie e cinque pareggi.

    La gara nel primo tempo non decolla in termini di emozioni, anche se i padroni di casa sembrano prendere in mano le redini del gioco, soprattutto dopo i primi minuti di gara, sfruttando le ripartenze veloci, ma peccando di precisione al momento dell’ ultimo passaggio, una sola grande occasione per il Chievo, al 20′, con Moscardelli che tenta la conclusione deviata in extremis dalla difesa Atalantina.

    L’Atalanta di Colantuono nella prima parte della prima frazione di gioco è partita bene, poi, però, nonostante non abbia mai rischiato molto, è parsa accontentarsi di subire le iniziative dei gialloblu padroni di casa, con una buona iniziativa al 41′ da parte di Denis per Cigarini, sventata, però, in uscita da un attentissimo Sorrentino.

    Il secondo tempo ricomincia con un’altra occasione per Pellissier al 50′, che però non trova la porta. Un minuto dopo, al 51′, è l’undici di Colontauono, con Denis, a rendersi pericolosissima, ma Sorrentino si fa trovare pronto ed è decisivo nel salvare il risultato.

    Al 67′, ancora Chievo con Pellissier che di testa sfiora la traversa della porta di Consigli, una grande occasione sfumata, mentre al 73′ è Consigli a salvare il risultato, sempre su Pellissier che colpisce di testa. Al 76′, ancora Chievo in avanti con Thereau dalla distanza, ma il pallone termina alto sopra la traversa.

    Dopo i brividi nella parte centrale del secondo tempo, però, la gara si affievolisce gradatamente nel ritmo e nelle occasioni, con le due squadre che non si fanno male a vicenda, concludendo la gara con un pareggio a reti inviolate.

    Un punto per entrambe, che come si suol dire “muove la classifica”: il Chievo sale a quota 16, mentre l’Atalanta si porta a quota 15 punti in classifica. Ai punti, per quanto mostrato in campo, meglio il Chievo dell’Atalanta, ma il confronto fra i due tecnici era destinato a non sovvertire l’equilibrio delle precedenti gare, in cui vi era stata una vittoria per Colantuono, una vittoria per Di Carlo ed un pareggio. Con lo 0 a 0 di oggi, la parità continua.

    Maratori, risultati e classifica 14esima giornata

  • Chievo Atalanta ultime e probabili formazioni

    Chievo Atalanta ultime e probabili formazioni

    Alle ore 15, lo Stadio Bentegodi di Verona, si troveranno di fronte Chievo ed Atalanta, due squadre che cercano il riscatto dopo le delusioni subite nello scorso turno di campionato, contro due “grandi”, come Milan e Napoli.

    Il Chievo di Mimmo Di Carlo è uscito tutt’altro che indenne da San Siro, dove i rossoneri hanno stravinto per 4 a 0, mentre l’Atalanta, fra le mura amiche dello stadio Atleti Azzurri d’Italia, aveva subito nell’anticipo di sabato scorso il pareggio in extremis da parte del Napoli, con Edinson Cavani in veste di giustiziere.

    A tal proposito, il tecnico dei nerazzurri bergamaschi, Colantuono, cerca di scuotere l’ambiente, invocando il necessario entusiasmo al fine di risollevare il morale della sua squadra che, finora, in campionato si è comportata molto bene, anche se il tecnico è consapevole delle difficoltà che i suoi potranno trovare in trasferta a Verona.

    Come sempre, l’Atalanta si affiderà al suo bomber argentino, Denis, schierandosi con un modulo 4-4-1-1, con Consigli in porta, Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso in difesa, Bonaventura, Carmona, Cigarini, Padoin a centrocampo, Moralez e Denis in avanti.

    I padroni di casa del Chievo, si schiereranno, invece, con un modulo 4-3-1-2, con in porta Sorrentino, in difesa Frey, Cesar, Acerbi, Jokic; Luciano, Bradley, Vacek, Sammarco a centrocampo; Thereau, Pellissier in attacco.

    Chievo Atalanta probabili formazioni
    Chievo (4-3-1-2):
    Sorrentino; Frey, Cesar, Andreolli, Jokic; Luciano, Bradley, Hetemaj; Sammarco; Thereau, Pellissier
    A disp.: Puggioni, Dramè, Acerbi, Morero, Vacek, Moscardelli, Paloschi. All.: Di Carlo
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Sardo, Cruzado, Rigoni, Mandelli

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso; Padoin, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis
    A disp.: Frezzolini, Raimondi, Minotti, Brighi, Marilungo, Tiribocchi, Gabbiadini. All.: Colantuono
    Squalificati: Schelotto (1), Doni (febbraio 2015)
    Indisponibili: Capelli