Tag: atalanta

  • Esordio amaro per Gasperini, Atalanta-Palermo 1-0

    Esordio amaro per Gasperini, Atalanta-Palermo 1-0

    La scossa del nuovo tecnico Gian Piero Gasperini sembra non essere arrivata al Palermo che, nella partita di oggi contro l’Atalanta, è caduto allo stadio bergamasco con un 1-0 finale: i rosanero scendono infatti in campo decisamente spaesati causa il cambio di schema tattico che il “Gasp” ha voluto imporre su di loro. Nonostante i giocatori non siano adatti al 3-4-3, il tecnico del club siciliano decide di scendere in campo spostando di ruolo alcuni calciatori e soprattutto lasciando Miccoli in panchina, preferendogli Hernandez, il quale non riesce a dare il massimo meritandosi la nomina di peggiore in campo.

    Dall’altra parte Colantuono schiera il solito 4-4-1-1 ma durante il primo tempo i neroazzurri sono nettamente sottotono e a spiccare è invece il Palermo che al 40′ di gioco mette in rete la palla grazie al tiro del difensore Munoz: purtroppo però la bandierina si alza per fuorigioco e quindi è tutto da rifare. Nella ripresa i ruoli si invertono: il Palermo non riesce a sfoderare il buon gioco del primo tempo mentre l’Atalanta dimostra di voler bissare la vittoria conquistata a San Siro contro il Milan. Colantuono azzecca la mossa vincente inserendo De Luca, il quale da quel tocco in più ai locali facendo letteralmente impazzire i palermitani.

    Cristian Raimondi © Tullio M. Puglia/Getty Images

    La Dea comincia infatti a macinare gioco pericoloso e, complice anche la buona prestazione di Consigli tra i pali, riesce a mettere in difficoltà i rosanero: nonostante tutto però per il goal dell’Atalanta i tifosi devono aspettare l’87’ di gioco quando Cigarini calcia perfettamente il pallone, andando a servire Raimondi che insacca la rete avversaria superando Ujkani.

    Atalanta-Palermo 1-0
    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Ferri, Lucchini (28′ st Stendardo), Manfredini, Brivio; Raimondi, Cigarini, Cazzola, Bonaventura (15′ st De Luca); Moralez (38′ st Troisi); Denis. A disp.: Frezzolini, Polito, Matheu, Scozzarella, Palma, Parra. All.: Colantuono
    Palermo (3-5-2): Ujkani; Munoz, Von Bergen, Garcia; Morganella (45′ st Dybala), Giorgi (32′ st Pisano), Rios, Barreto, Donati; Ilicic (18′ st Miccoli), Hernandez. A disp.: Benussi, Dybala, Labrin, Milanovic, Cetto, Viola, Kurtic, Bricchetto, Budan. All.: Gasperini
    Arbitro: Giacomelli

    Marcatori: 43′ st Raimondi (A)
    Ammoniti: Lucchini, Manfredini, Cigarini, Troisi (A), Ilicic, Giorgi, Donati (P)

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS DI ATALANTA-PALERMO

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  • Atalanta-Palermo, esordio di Gasperini alla guida dei rosanero

    Atalanta-Palermo, esordio di Gasperini alla guida dei rosanero

    Alle ore 15.00 scenderanno in campo le formazioni di Atalanta-Palermo, due squadre che fino ad ora hanno messo a segno un percorso completamente diverso: da una parte ci sono infatti i locali neroazzurri che arrivano dall’ottima prova contro il Milan dove sono riusciti a strappare tre punti importanti superando la squadra di Allegri con un 1-0 finale, dall’altra c’è invece l’esordio di Gasperini, nuovo allenatore dei rosanero, il quale ha preso il posto di Sannino, esonerato dopo le due pesanti sconfitte rispettivamente con Napoli e Lazio ed il pareggio con il Cagliari.

    Proprio per questo per il match c’è grande attesa: di certo l’Atalanta vorrà riconfermarsi ed asfalatare i palermitani che si trovano invece sotto pressione e di fronte alla prova del nove. Da tempo è ben noto a tutti che il modulo preferito da Gasperini è il 3-4-3, schema tattico che difficilmente si adatta però agli attuali giocatori di punta del Palermo: non bastasse il club siciliano ha dovuto fare i conti con la mancata partecipazione all’allenamento di rifinitura di Andrea Mantovani, il quale si è preparato a parte visto il piccolo infortunio al ginocchio subito durante i giorni scorsi. A quanto pare inoltre Gasperini ha deciso di far partire dalla panchina Hernandez e Budan, preferendo Ilici e Bertolo, i quali andranno a formare il 3-4-2-1 con cui il tecnico cercherà di dare una svolta al club rosanero.

    Gian Piero Gasperini © Dino Panato/Getty Images

    Situazione diversa per l’Atalanta di Colantuono, la quale dall’avvio del campionato ha totalizzato la sconfitta contro la Lazio, il pareggio con il Cagliari e la recente vittoria con il Milan: per il match contro il Palermo però i neroazzurri dovranno fare a meno di Peluso, di Schelotto, di Carmona e di Biondini. Per queste assenze il tecnico del club bergamasco ha deciso di inserire Brivio, inserendo poi Cazzola ed affidandosi all’ormai conosciuto 4-4-1-1: durante la conferenza stampa tenutasi in vista della delicata partita Colantuono ha dichiarato quanto segue, parlando anche del doppio esonero che subì nel 2007 e nel 2008 proprio quando era seduto nella panchina rosanero alla guida del Palermo.

    “Noi allenatori in Italia veniamo esonerati facilmente non ci dobbiamo stupire. Il Palermo? Non voglio parlarne, è una bella città e sono stato bene. Non mi ha fatto piacere essere esonerato da sesto in classifica”.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA-PALERMO

    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli, Bellini, Lucchini, Manfredini, Brivio, Raimondi, Cigarini, Cazzola, Bonaventura, Morales, Denis. In panchina: Frezzolini, Polito, Matheu, Scozzarella, Ferri, Parra, Troisi, Stendardo e De Luca. All. Colantuono
    PALERMO (3-4-2-1): Ujkani, Munoz, Von Bergen, Garcia, Piano, Barreto, Donati, Mantovani, Ilici, Bertolo, Miccoli. In panchina: Benussi, Dybala, Labrin, Milanovic, Morganella, Rios, Viola, Kurtic, Hernandez, Budan e Giorgi. All. Gasperini

  • Milan-Atalanta 0-1, Allegri ora rischia. Decide Cigarini

    Milan-Atalanta 0-1, Allegri ora rischia. Decide Cigarini

    Il Milan incappa nella seconda sconfitta casalinga consecutiva dopo le prime tre giornate di campionato. A San Siro l’Atalanta strappa una storica vittoria per 1-0 grazie alla rete di Cigarini nella ripresa. Tifo rossonero spaccato, con gli applausi nel finale di partita a testimoniare ciò che pensano i pochi supporter del Diavolo presenti ieri sera (circa 34 mila, di cui 23 mila abbonati): i giocatori hanno poche colpe. Quando Boban, che di Milan se ne intende, sostiene come la rosa di quest’anno sia la più mediocre dell’era Berlusconi, forse non si discosta molto dalla realtà. Quello di ieri sera era il primo esame di Allegri, atteso da altre 6 partite nelle prossime due settimane e mezzo. La sensazione è che abbia ancora poche carte da giocarsi.

    La partita Confermate le indiscrezioni della vigilia che volevano El Shaarawy al fianco di Pazzini dal primo minuto. Dall’altra parte Colantuono si presenta a San Siro con un coperto 4-4-1-1, rivelatosi al termine della partita letale per la difesa rossonera. L’intero match sembra una replica della prima giornata di campionato. Un Milan irriconoscibile nel primo tempo, mentalmente assente, privo di qualsiasi idea che abbia come affinità il gioco del calcio. Ciò che cambia è l’avversario, che a differenza della Sampdoria non rinuncia ad attaccare, sfruttando a dovere le ripartenze con il funambolo Moralez e un brillante Denis. In una di queste la squadra di Colantuono sfiora il vantaggio già nel corso del primo tempo, ma il palo dice no al Tanque. Gli errori in difesa iniziano a diventare macroscopici per i padroni di casa, dove Acerbi e Antonini interpretano il ruolo di protagonisti in negativo della serata (si aggiungerà poi anche Abate nel secondo tempo). La ripresa conosce le scelte piuttosto discutibili di Allegri. Prima fa entrare uno spento Nocerino per Ambrosini, poi arriva il turno di Bojan che sostituisce un propositivo El Shaarawy e infine arriva la perla del cambio Emanuelson-Constant. In tutto questo si rimane ancorati al 4-3-1-2 di partenza, senza neanche provare a rendere più offensiva una squadra che si trova in svantaggio, per lo più di fronte al proprio pubblico. Il triplice fischio del direttore di gara sancisce il peggior avvio casalingo del Milan in campionato degli ultimi 82 anni.

    Le pagelle di Milan-Atalanta

    Luca Cigarini esulta dopo il gol vittoria a San Siro | ©OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Acerbi 5: nell’ordine delle idee di Galliani l’ex Chievo dovrebbe andare a rimpiazzare Nesta. Purtroppo del difensore romano Acerbi non ha nulla, ma proprio nulla.
    De Jong 6: insieme al Faraone è l’unico a salvarsi nella disfatta contro l’Atalanta. Onnipresente a centrocampo, spazia da sinistra a destra in cerca di palloni. A calcio però si gioca in 11.
    Boateng 5,5: la partenza del ghanese non è malvagia. Dimostra però di essere ancora lontano dal top della forma, spegnendosi del tutto nella ripresa.
    Pazzini 5: alzi la mano chi l’ha visto. Per tutta una serie di fattori i palloni toccati dall’ariete rossonero sono nulli. Colpa dei compagni, ma anche del suo immobilismo.
    Consigli 5,5: per fortuna che i tre punti sono arrivati, altrimenti la critica non lo avrebbe risparmiato dopo le parate a dir poco insicure offerte durante la partita.
    Cigarini 6,5: metronomo del centrocampo nerazzurro, da solo mostra più tecnica di Ambrosini-De Jong-Emanuelson messi insieme. E’ lui il match winner della serata.
    Denis 6,5: è bastato El Tanque per mettere in bambola la difesa del Milan. L’ex attaccante di Napoli e Udinese sfiora il gol nel primo tempo colpendo il palo alla destra di Abbiati.

    Il tabellino di Milan-Atalanta
    Milan: Abbiati 6, Abata 5, Bonera 5,5,  Acerbi 5, Antonini 5, De Jong 6, Ambrosini 5,5 (55′ Nocerino 5), Emanuelson 5,5 (79′ Constant s.v.), Boateng 5,5, El Shaarawy 6 (70′ Bojan 5), Pazzini 5. Allenatore: Allegri 5
    Atalanta: Consigli 5,5, Bellini 6, Lucchini 6, Manfredini 6, Brivio 6, (72′ Ferri 6), Raimondi 6, Cigarini 6,5 (80′ Cazzola s.v.), Biondini 6, Bonaventura 6 (77′ De Luca s.v.), Moralez 6,5, Denis 6,5. Allenatore: Colantuono 6,5

    Gli highlights di Milan-Atalanta
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  • Milan con Pazzini sfida l’Atalanta e il tabù San Siro

    Milan con Pazzini sfida l’Atalanta e il tabù San Siro

    Torna la Serie A con i due anticipi del sabato. A San Siro i riflettori saranno puntati su Milan-Atalanta, match valido per la terza giornata di campionato. Per i rossoneri non sarà un impegno facile, sebbene i bergamaschi rappresentino un avversario storicamente agevole, con il Diavolo imbattuto negli ultimi nove incontri disputati contro la squadra nerazzurra. I rossoneri, reduci dall’importante successo esterno al Dall’Ara, vogliono essere i primi a sfatare il tabù San Siro, che da quando ha cambiato manto erboso non ha ancora assistito ad una vittoria delle due squadre di casa. Da valutare anche la situazione di Allegri, apparso come sempre rilassato e sorridente nella conferenza alla vigilia della partita, ma sul quale pende una spada di Damocle non indifferente. Il rumore dei “nemici” diventa ogni giorno più assordante per il livornese, con una fila dietro la panchina rossonera che continua a infoltirsi. L’ultimo in ordine di tempo ad aggiungersi allo speciale casting è stato Ruud Gullit, che è arrivato dopo le new entry Inzaghi e Tassotti (sebbene quest’ultimo non possa definirsi proprio un nome nuovo, leggi post Ancelotti). Ogni gara sarà un esame diverso per Allegri. Stanotte il primo.

    Carta EmanuelsonCome anticipato nella giornata di ieri, Giampaolo Pazzini figura regolarmente nell’undici titolare di oggi. A far coppia con l’ex Inter sarà con ogni probabilità il Faraone, che ha vinto il secondo ballottaggio consecutivo con lo spagnolo Bojan. Su El Shaarawy la pressione rimane comunque elevata, nonostante ci piaccia ricordare come il talentuoso calciatore milanista abbia soltanto 19 anni (che in Italia significa essere ancora bebè). El verrà schierato sul lato sinistro dell’attacco, dove ha dimostrato di saper  offrire prestazioni qualitativamente superiori. Alle spalle delle due punte agirà Boateng, pienamente recuperato dopo l’intervento alla mano subito la settimana scorsa. A centrocampo invece Allegri si gioca la carta Emanuelson, alla sua prima presenza da titolare in questa stagione. L’olandese ricoprirà il ruolo di mezzala sinistra, posizione nella quale l’ex lanciere si è disimpegnato in maniera brillante durante il finale di campionato conclusosi quattro mesi fa. La diga difronte alla difesa sarà costruita da Ambrosini. Il capitano, tornato a completa disposizione dopo la buona prova di Bologna, dovrà quindi essere il collante tra difesa e centrocampo, con compiti che saranno per lui prettamente difensivi, dovendo saper tamponare gli spazi lasciati indifesi da Emanuelson quando quest’ultimo si sgancerà verso la trequarti avversaria. Parte dal primo minuto anche De Jong, impegnato sul centrodestra. In difesa recupera Abate, che si riprende così la maglia da titolare ai danni del giovane De Sciglio. Invariate le restanti pedine del reparto arretrato tutto italiano, con Abbiati tra i pali, Antonini a sinistra e la coppia centrale costituita da Acerbi e Bonera.

    Allegri cerca i tre punti contro l’Atalanta | ©AFP PHOTO / FABRICE COFFRINI

    Chiave di lettura L’undici titolare del Milan lascia adito a diverse speculazioni tattiche. Nella specifica realtà sarà un 4-3-1-2, ma gli interpreti scelti da Massimiliano Allegri possono adattarsi anche ad un più difensivo/offensivo 4-4-2, con Emanuelson e Boateng sulle fasce e la diga di centrocampo costituita da Ambrosini e De Jong. C’è poi anche una remota ipotesi di 4-2-3-1, con Ambrosini e De Jong in mediana, Emanuelson ed El Shaarawy esterni offensivi, Boateng trequartista e Pazzini unica punta.

    Milan-Atalanta le probabili formazioni
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Acerbi, Antonini, Ambrosini, De Jong, Emanuelson, Boateng, El Shaarawy, Pazzini.
    A disposizione: Amelia, Zapata, Yepes, De Sciglio, Mesbah, Flamini, Nocerino, Constant, Traorè, Valoti, Bojan, Niang. Allenatore: Allegri.
    Atalanta (4-4-2): Consigli, Bellini, Lucchini, Manfredini, Brivio, Raimondi, Cigarini, Biondini, Bonaventura, Maxi Moralez, Denis.
    A disposizione: Frezzolini, Polito, Stendardo, Matheu, Ferri, Cazzola, Scozzarella, Triosi, Parra, De Luca. Allenatore: Colantuono

  • Ezequiel Schelotto incidente in auto. Per fortuna solo tanta paura

    Ezequiel Schelotto incidente in auto. Per fortuna solo tanta paura

    Grande spavento per l’atalantino Ezequiel Schelotto, protagonista di un incidente automobilistico nella serata di Venerdì, intorno alle ore 21,30, quando era in libera uscita e, dunque, non doveva sottostare agli obblighi imposti dal ritiro pre-gara, poichè non era stato convocato dal tecnico atalantino Stefano Colantuonoper la partita di questa sera contro il Milan a San Siro a causa di un acciacco muscolare.

    Secondo quanto riportato dal quotidiano bergamasco “l’Eco di Bergamo“, l’esterno dell’Atalanta e della Nazionale Azzurra stava viaggiando da solo alla guida della sua Bmw X1dal centro della città di Bergamo in direzione dell’autostrada A4, quando è avvenuto l’impatto presso lo svincolo autostradale di Colognola, fra Brescia e Padova.

    Ezequiel Schelotto, protagonista di un incidente stradale | © Claudio Villa/Getty Images

    Con tutta probabilità è stata l’alta velocità con cui ha affrontato il rondò autostradale a fargli perdere il controllo del veicolo ed a causare lo scontro della sua vettura contro il guard-rail prima che venisse sbalzata sull’altro lato della carreggiata, senza coinvolgere, fortunatamente, altri veicoli.

    Un urto non di lieve entità che ha distrutto completamente la parte anteriore del suo veicolo, determinando anche l’apertura dei due airbag anteriori a causa del forte impatto che, stando alla dinamica, avrebbe potuto determinare conseguenze ben peggiori oltre allo spavento. Fortunatamente, invece, il ventitreenne calciatore italo argentino è stato prontamente trasportato da un’ambulanza del 118 accorsa sul posto presso le Cliniche Gavazzeni di Bergamo per essere sottoposto agli accertamenti del caso, che hanno evidenziato soltanto qualche leggera ferita ed escoriazione, oltre che un leggero problema al collo, che ha indotto i medici ad applicargli un piccolo collarino prima di dimetterlo nella tarda nottata di ieri.

    Inoltre, per approfondire le cause dell’incidente, Ezequiel Matias Schelotto è stato sottoposto al test alcolemico dell’etilometro, anche se, al momento, non si conoscono ancora i risultati emersi in merito.

  • Prima giornata serie A, vincono Inter e Napoli. Solo un pari per la Roma

    Prima giornata serie A, vincono Inter e Napoli. Solo un pari per la Roma

    Nella serata di ieri (26 agosto ndr) si è conclusa la prima giornata del campionato di serie A. Inizia male il Milan senza Ibra e Thiago Silva che perde in casa contro la neo promossa Sampdoria. Importanti vittorie fuori casa di Inter e Napoli che battono rispettivamente Pescara e Palermo con lo stesso risultato (0-3) e che permette loro di dare un piccolo segnale alla Juventus (vittoriosa sabato notte contro il Parma). Passo falso per la nuova Roma di Zeman che viene fermata sul 2-2 dal Catania all’Olimpico ma che regala grande spettacolo al pubblico presente allo stadio. L’altra squadra capitolina, la Lazio, espugna l’Atleti Azzurri d’Italia grazie ad un gol del brasiliano Hernanes. Vittorie importanti in casa anche per Genoa e Chievo Verona, entrambe per 2-0 contro Cagliari e Bologna. Completa la prima giornata serie A lo 0-0 tra Siena e Torino.

    ATALANTA-LAZIO 0-1: Ai biancocelesti basta un gol di Hernanes al quarto d’ora del primo tempo per portare a casa i primi tre punti della stagione. Una Lazio ancora in fase di rodaggio che subisce i bergamaschi solo nei primi minuti, salvata da un Marchetti in splendida forma. Per Petkovic dopo un brutto precampionato arrivano i primi segnali positivi in attesa di rinforzi da questi ultimi giorni di mercato. Migliore in campo: Mauri.

    Esultanza Hernanes © Marco Luzzani/Getty Images

    CHIEVO VERONA – BOLOGNA 2-0: Il solito Chievo tutto cuore e concretezza si presenta ai nastri di partenza di questa stagione. I gol arrivano soltanto nella ripresa con il bomber Pellissier e il centrocampista Cruzado (autore dell’assist per il primo gol). Poche occasioni da rete, sfruttate al massimo per i clivensi che davanti si ritrovano un Bologna orfano di Di Vaio (diventato “canadese” durante il mercato estivo) e con il caso Ramirez pronto ad esplodere. Veronesi già in forma campionato, bolognesi da rivedere, soprattutto in attacco. Migliore in campo: Cruzado.

    GENOA – CAGLIARI 2-0: Vittoria importantissima per i liguri che arrivano da una stagione che li ha visti rischiare la retrocessione. I padroni di casa prima si complicano la vita da soli sbagliando un rigore, poi vengono favoriti da due svarioni difensivi di Astori che regala le due reti ai genoani. Un super Frey nega prima a Pinilla e successivamente a Rossettini la gioia del gol. Migliore in campo: Frey.

    SIENA – TORINO 0-0: L’unica partita a reti bianche della giornata tra due squadre che sono ancora in fase di costruzione e che negli ultimi giorni di mercato completeranno le rispettive rose. Partita noiosa che vede solo un’occasione per parte. Il Toro si rende pericoloso nel primo tempo con un tiro a giro di Bianchi che fa fare bella figura a Pegolo, con la risposta senese nei piedi di D’Agostino che colpisce la traversa su punizione. Migliore in campo: Pegolo

    RISULTATI E MARCATORI PRIMA GIORNATA SERIE A

    FIORENTINA-UDINESE 2-1 (giocata sabato)
    28′ Maicosuel (U), 67′ e 91′ Jovetic (F)
    JUVENTUS-PARMA 2-0 (giocata sabato)
    54′ Lichtsteiner (J), 58′ Pirlo (J)

    MILAN-SAMPDORIA 0-1 
    58′ Costa (S)
    ATALANTA-LAZIO 0-1
    17′ Hernanes (L)
    CHIEVO VERONA-BOLOGNA 2-0
    65′ Pellissier (C), 78′ Cruzado (C)
    GENOA-CAGLIARI 2-0
    50′ Merkel (G), 85′ Immobile (G)
    PALERMO-NAPOLI 0-3
    48′ Hamsik (N), 79′ Maggio (N), 88′ Cavani (N)
    PESCARA-INTER 0-3
    17′ Sneijder (I), 19′ Milito (I), 81′ Coutinho (I)
    ROMA-CATANIA 2-2
    29′ Marchese (C), 59′ Osvaldo (R), 69′ Gomez (C), 91′ Lopez (R)
    SIENA-TORINO 0-0

    CLASSIFICA
    Napoli 3, Inter 3, Juventus 3, Fiorentina 3, Lazio 3, Chievo 3, Genoa 3; Sampdoria 2 (-3); Roma 1, Catania 1; Milan 0, Bologna 0, Cagliari 0, Palermo 0, Pescara 0, Udinese 0, Parma 0, Torino 0 (-1), Atalanta -2 (-2), Siena -5 (-6).

    I gol della prima giornata
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  • Facundo Parra, il nuovo bomber dell’Atalanta arriva in mongolfiera

    Facundo Parra, il nuovo bomber dell’Atalanta arriva in mongolfiera

    Nel 2011 Antonio Percassi era arrivato alla festa della Dea alla guida di un carroarmato, quest’anno invece il presidente si è “limitato” ad una mongolfiera che ha sorvolato i 15 mila tifosi accorsi nella serata di ieri: con se il numero uno dell’Atalanta ha portato però un regalo agli atalantini; a bordo della mongolfiera infatti c’era Facundo Parra, il nuovo acquisto della squadra bergamasca che è stato accolto magnificamente da tutti i presenti.

    Un’emozione indimenticabile per il ventisettenne argentino che è approdato all’Orio Center proprio nell’ultima delle cinque giornate di Festa della Dea dove si sono riuniti più di 100 mila tifosi. L’ex attaccante dell’Independiente vestirà nella prossima stagione la maglia neroazzurra dopo essere stato contattato da più club, anche inglesi e spagnoli.

    Facundo Parra cominciò la propria carriera calcistica nel 2004 dove indossò la maglia del Chacarita Juniors, società argentina con sede a Villa Maipú, per ben tre stagioni, collezionando 91 presenze ed andando a segno 21 volte. Nel 2007 decise di spostarsi nel Larissa FC in quanto il club aveva richiesto il giocatore più volte: così Parra si trasferì in Grecia dove disputò due stagioni non al massimo livello andando a segno solamente 9 volte in 46 partite giocate.

    Facundo Parra © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images

    Nel 2009, dopo il flop nel campionato greco tornò al Chacarita totalizzando in un solo anno 35 presenze ed insaccando la rete ben 14 volte. Ritornato ad essere il “Facu” di sempre, comincia ad attirare l’attenzione di molti club ma alla fine opta per l’Independiente che lo acquista dopo un’annata spettacolare: nel giro di due stagioni il campione argentino si guadagna 52 presenze andando a segno 38 volte.

    Ora Parra ha deciso di provare una nuova avventura, arrivando a vestire la maglia dell’Atalanta dove è stato presentato ufficialmente nella serata di ieri e dove Percassi gli ha già fatto intendere che si aspetta molto da lui:

    Tu sai che tifoseria hai qui di fronte, questi sono micidiali – gli ha spiegato davanti alla folla Percassiricordati che qui devi tirar fuori tutto quello che hai e al meglio“.

    Il giocatore, visibilmente emozionato, ha dichiarato di essere contento di vestire la maglia neroazzurra e che darà il meglio di se stesso usando soprattutto il cuore quando scenderà in campo.

  • La Juventus punta Gabbiadini per sbloccare Ramirez

    La Juventus punta Gabbiadini per sbloccare Ramirez

    La Juventus continua il suo mercato alla ricerca di giovani che possano rappresentare il futuro della squadra. Dopo aver perso Verratti, in procinto di firmare con il Psg, la società bianconera ha deciso di accelerare i tempi per l’acquisto in comproprietà di Manolo Gabbiadini dall’Atalanta. Il giovane attaccante è sempre seguito con interesse dal Borussia Dortmund.

    LA TRATTATIVA – Ieri Marotta e Marino, rispettivamente direttore sportivo e direttore generale di Juve e Atalanta, si sono incontrati per trovare un’accordo in tempi rapidi. La Dea ha posto come base di trattativa l’inserimento di James Troisi, centrocampista australiano classe ’88 di proprietà del Kayserispor Kulubu. La società bianconera deve ancora ufficializzare l’acquisto del giocatore e questo mette in stand-by l’operazione Gabbiadini. I nerazzurri proveranno ad inserire nell’affare anche un giovane del vivaio juventino, interessa Stefano Beltrame, anche lui centrocampista, inseguito da parecchie società nella serie cadetta italiana.

    Gaston Ramirez © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    BOLOGNA – Indirettamente interessata alla situazione è la società emiliana, che sarebbe pronta ad accogliere in prestito l’attaccante dell’Atalanta. Gabbiadini, verrebbe inserito nella trattativa che porterebbe Ramirez a Torino. C’è già un accordo di massima tra le due dirigenze che attendono di sbloccare la situazione Gabbiadini per poter mettere tutto nero su bianco. L’uruguaiano è stato richiesto espressamente dall’allenatore bianconero, Antonio Conte, che stravede per il trequartista rossoblu. La Juventus deve prestare attenzione al Napoli, sempre vigile sul giocatore del Bologna.

    Gabbiadini, in rossoblu, potrebbe ritrovarsi un suo ex compagno all’Atalanta, il centrocampista Simone Padoin, acquistato appena sei mesi fa dal club juventino e già messo alla porta da Antonio Conte. Anche Marco Motta, ultimi sei mesi in prestito a Catania, è pronto a sbarcare in terra emiliana.

    FELIPE MELO – Intanto la società di corso Galileo Ferraris continua a tagliare gli esuberi ed è pronta a cedere il mediano brasiliano, Felipe Melo, in Russia. E’ reale l’interesse dello Spartak Mosca per l’ex giocatore di Armenia e Fiorentina. L’offerta è di 10 milioni di euro, cifra che soddisferebbe Marotta e che porterebbe soldi freschi da investire nel mercato.

  • Calcioscommesse, annullata penalità al Pescara. Sconti per Novara e Reggina

    Calcioscommesse, annullata penalità al Pescara. Sconti per Novara e Reggina

    Tanti sconti da parte della Corte di giustizia federale in merito alla vicenda Calcioscommesse. Gioisce il Pescara, che dopo aver raggiunto la Serie A a distanza di diversi anni non dovrà partire con il segno meno in classifica come precedentemente previsto. Annullati i due punti di penalizzazione previsti dalle sentenze di primo grado emesse dalla Commissione Disciplinare Nazionale e dunque solo una multa di 30 mila euro per gli abruzzesi. Piccolo sconto in Serie B anche per Novara e Reggina: i due club erano stati penalizzati di 4 punti, ora abbassati a 3.

    Se la cava anche l’Albinoleffe, che dal -15 passa al -9, mentre un piccolo passo in avanti in Lega Pro lo fa anche il Monza, da -5 a -4. Sconti anche fra i tesserati, con Franco De Falco che passa da 3 anni e 9 mesi a 1 anno e 30 mila euro di ammenda e Gianluca Nicco che da 3 anni passa a 1 anch’esso con un’ammenda di 30 mila euro. Nulla da fare invece per Siena, Spezia, Empoli, Sampdoria e Padova, oltre a tutti gli altri tesserati, che si sono visti respingere i vari ricorsi presentati.

    Esultanza Pescara © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Inammissibili invece quelli di Nocerina, Vicenza e Barletta mentre sono stati giudicati in parte inammissibili e in parte respinti quelli di Cesena e Gubbio. Al procedimento in questione, le cui udienze si sono tenute tra lunedì e martedì scorsi, hanno preso parte solo 10 dei 14 club coinvolte, con la sole eccezioni di Avesa, squadra dilettantistica che ha rinunciato al ricorso, Ancora, Piacenza e Ravenna ormai fallite. Per quanto riguarda i tesserati hanno presentato ricorso in 30 su 33, con le eccezioni relative a Cossato, Paoloni e Santoruvo condannati in primo grado. Nel complesso i ricorsi presentati sono stati 47, visto che diverse parti terze e associazioni di consumatori e tifosi hanno deciso di dichiararsi parti lese.

    Sconti che dunque potrebbero indurre molto presto ad altre confessioni: staremo a vedere nei prossimi giorni se vi saranno ulteriori novità in tal senso.

  • Juve, è fatta per Gabbiadini. Brivio libera Peluso

    Juve, è fatta per Gabbiadini. Brivio libera Peluso

    Gabbiadini Juve, ci siamo. Non è una novità che i bianconeri siano interessati al 20enne attaccante della nazionale under21 ma nelle ultime ore Beppe Marotta sta stringendo i tempi per chiudere la trattativa con l’Atalanta anche perchè non dimentichiamo che sul giocatore vi è il forte pressing del Borussia Dortmund campione di Germania. L’intenzione della Juve è quella di acquisire la metà del cartellino di Gabbiadini per 2,5 milioni di euro più la comproprietà di James Troisi. L’Atalanta è pronta ad accettare tale offerta per Gabbiadini, che andrà comunque in prestito al Bologna per maturare definitivamente. Dopo aver perso Marco Verratti, che è ad un passo dal Paris Saint-Germain, la società campione d’Italia non ha nessuna intenzione di farsi sfuggire uno degli attaccanti under20 più promettenti del calcio italiano.

    Manolo Gabbiadini © Dino Panato/Getty Images

    Non solo il giovane Manolo è protagonista delle trattative Juve Atalanta. L’asse Bergamo-Torino sembra essere molto caldo visto che l’Atalanta ha ufficializzato poche ore fa l’acquisto di Davide Brivio dal Lecce, retrocesso in Serie B durante l’ultima stagione sportiva. L’ex terzino sinistro del Lecce va a completare il reparto difensivo della Dea, reparto che adesso potrebbe fare a meno di Federico Peluso, attualmente a Bergamo ma ricercato e stimato da Antonio Conte. Il calciatore atalantino è reduce da 3 stagioni a Bergamo dove ha totalizzato 97 presenze e 3 gol in Serie A. La Juventus è sulle sue tracce da mesi ed è facile ricondurre questo interesse al fatto che proprio l’attuale allenatore bianconero abbia allenato Peluso nella sua esperienza sulla panchina bergamasca datata stagione 2009/2010.

    Adesso che la squadra di Stefano Colantuono ha sistemato la fascia sinistra di difesa con l’acquisto di Davide Brivio è facile intuire che Beppe Marotta, dg bianconero, affondi il colpo con l’Atalanta per assicurarsi le prestazioni di Peluso. Tante manovre in casa Juve, vera regina del mercato italiano. La società di Andrea Agnelli nonostante siamo ai primi di Luglio ha già eseguito numerosi colpi di mercato tra cui dobbiamo elogiare alcuni colpi importanti in prospettiva futura vedi il portiere Nicola Leali (definito da molti addetti ai lavori come il nuovo Buffon), il difensore Alberto Masi preso dalla Pro Vercelli, il centrocampista Pogba strappato al Manchester United e per ultimo l’imminente arrivo di Gabbiadini. In attesa del top player i tifosi bianconeri possono dormire sogni tranquilli.