Carlos Checa si è aggiudicato la seconda manche del Gran Premio d’Olanda sul circuito di Assen. Lo spagnolo della Ducati ha battuto nel finale il campione del mondo in carica Max Biaggi, secondo al traguardo, conquistando la sua quarta vittoria stagionale in sei gare totali, la nona della sua carriera nelle derivate di serie.
Al terzo posto il vincitore di gara 1 Johnatan Rea. Il britannico della Honda è rimasto attaccato ai tubi di scarico dei primi due fino agli ultimi giri, poi ha ceduto di schianto anche a causa della gomma posteriore, portata ormai al limite.
La gara si è accesa nei giri finali della gara, quando i contendenti alla vittoria erano ben quattro. Il gruppetto di testa comprendeva, oltre ai primi tre, anche Marco Melandri, che dopo un’ottimo recupero deve abbandonare la gara a sei giri dal termine a causa di una caduta. Magro bottino per il ravennate all’università del motomondiale: soltanto un quarto posto e un ritiro per lui.
Ai piedi del podio Leon Camier, con l’altra Aprilia ufficiale, e Leon Haslam con la Bmw. Completano la top-ten Laverty, Fabrizio, Haga, Smrz e Guintoli, tutti vicinissimi, a meno di due secondi dal quarto posto. Staccatissimi tutti gli altri.
Con questa vittoria Carlos Checa sale a quota 132 punti in classifica, seguito da Biaggi a 89 e Rea a 85. Melandri resta più attardato a quora 79.
Il primo round del Gran Premio d’Olanda, terzo appuntamento del Mondiale 2011 Superbike, va al nordirlandese della Honda Jonathan Rea che sul circuito di Assen si afferma per la prima volta in stagione conquistando la quarta vittoria in carriera e interrompendo il dominio di Carlos Checa. Rea ha preceduto sul traguardo Max Biaggi, autore di una grande gara, e lo spagnolo della Ducati, che nei due Gran Premi già disputati aveva messo a segno 3 vittorie su 4 gare, che vanno a completare il podio di Gara 1.
Grande equlibrio nelle prime battute di gara con il gruppetto composto da Biaggi, Checa, Rea, Laverty, Sykes e Corser che va subito in fuga, i piloti danno spettacolo in pista regalando al pubblico sorpassi e controsorpassi. Poi a metà gara Rea decide di scappare e porta con sè il campione del mondo in carica dell’Aprilia e Checa, quest’ultimo però perderà leggermente contatto e si troverà negli ultimi giti tagliato fuori dalla vittoria finale. Nel frattempo il pilota della Sykes, ottimo fino a metà gara, è costretto ad arrendersi a causa dell’usura della gomma morbida montata sulla sua Kawasaki giungendo 14esimo al traguardo. Melandri invece, partito male, riesce a guadagnare posizioni su posizioni transitando quarto sotto la bandiera a scacchi. Ottima anche la gara di Fabrizio che piazza la Suzuki al quinto posto.
Tra meno di un’ora, alle 15:30, il via a Gara 2 sulla pista, quella di Assen, considerata, almeno un tempo prima di essere modificata, l’Università del motociclismo.
Ad Assen nell’accademia del motociclismo la superpole va al dominatore di questa prima parte di stagione, Carlos Checa che ha staccato il miglior giro in 1:35.292. Per il centauro della Ducati quella conquistata nel pomeriggio sul circuito olandese è la quinta superpole in carriera e la terza stagionale dopo Phillip Island e Donington. In pratica lo spagnolo ha fatto il pieno in queste prime tre uscite stagionali dimostrando, nonostante guidi una Ducati privata, che la Rossa di Borgo Panigale è sempre il top nel Mondiale delle derivate di serie.
Lo spagnolo precede, con distacchi ridotti dell’ordine dei due decimi, gli strepitosi Jakub Smrz in sella ad un’altra Ducati, quella del team Effenbert, ed Eugene Laverty con la Yamaha ufficiale. A completare la prima fila l’inossidabile Noriyuki Haga con l’Aprilia privata del team Pata staccato di oltre 6 decimi.
In ombra invece Jonathan Rea, Max Biaggi e Marco Melandri: il pilota della Honda è quinto, il campione del mondo in carica si becca un secondo da Checa e partirà dalla sesta posizione in griglia e il ravennate della Yamaha, rimasto vittima di una caduta nella sessione decisiva, deve accontentarsi dell’ottavo tempo.
Deludono le Bmw di Troy Corser e Leon Haslam, rispettivamente decimo e 12esimo.
Domani appuntamento per Gara 1 del Gran Premio d’Olanda alle 12:00 e per Gara 2 alle 15:30.
Jonathan Rea domina nel Gran Premio d’Olanda vincendo sia Gara 1 che Gara 2 sul tracciato di Assen, l’università del motociclismo, quarto appuntamento del Mondiale Superbike 2010.
Il pilota britannico della Honda, che aveva conquistato la superpole sabato, sale sul gradino più alto in entrambe le manche dando una dimostrazione di forza incredibile e conseguenti segnali di ripresa della casa giapponese.
Si rivede tra i piloti di testa Toseland con la moto campione del mondo: il centauro inglese si piazza secondo (in Gara 1) e terzo (in Gara 2) confermando la crescita della Yamaha dopo un avvio di stagione disastroso. Chi invece continua a steccare è la Ducati ufficiale con Haga e Fabrizio deludenti. A Borgo Panigale c’è qualcosa che non va e, se non si trova rimedio alla situazione, si rischia di dover navigare a centro classifica per l’intera stagione.
Prossimo impegno il 9 maggio a Monza per il Gran Premio d’Italia.
Il pilota della Honda ufficiale Jonathan Rea ha conquistato la superpole del Gp d’Olanda ad Assen, l’università del motociclismo (almeno un tempo quando il tracciato ancora non era stato modificato). Il centauro britannico ha girato in 1’34”944 precedendo di pochi centesimi il ceco Smrz su una Ducati non ufficiale; terzo tempo per Corser e a chiudere la prima fila il leader della classifica piloti Haslam con la sua Suzuki.
Continua il momento no per le Ducati ufficiali: Fabrizio ha staccato l’ottavo tempo, l’ultimo della sessione definitiva per assegnare la superpole mentre Haga è rimasto fuori chiudendo con il 15esimo tempo. Stessa sorte per il pilota Aprilia Max Biaggi che domani partirà dall’11esima posizione. Non vanno meglio le Yamaha, nona e decima rispettivamente con Crutchlow e Toseland.
Domani Gara 1 a partire dalle 12:00 mentre Gara 2 è in programma alle 15:30.
Nel tempio del motociclismo di Assen Valentino Rossi ha fatto 100: il ragazzo di Tavullia è sempre piu una legenda scrivendo di domenica in domenica nuove pagine della storia del motociclismo, 100 vittorie e adesso il record di Agostini a 122 inizia a tremare. Week end perfetto per Vale e la Yamaha dopo la straordinaria pole di ieri oggi la gara perfetta fuga solitaria e bagarre lasciata agli altri piloti. Tra i normali quello ultimo ad arrendersi è Jorge Lorenzo che limita i danni arrivando secondo, lo spagnolo ha dovuto far i conti con una brutta partenza che lo ha costretto a rincorrere sin dall’inizio. Terza la Ducati di Stoner, l’australiano cerca di andar in fuga nei primi giri ma la pressione di Rossi lo fa desistere alla lotta anche per le precarie condizioni fisiche. Cadono le Honda di Dovizioso e Pedrosa.