Tag: Asafa Powell

  • Doping, Asafa Powell e Tyson Gay positivi

    Doping, Asafa Powell e Tyson Gay positivi

    Atletica leggera mondiale nella bufera dopo la notizia della positività ad un controllo antidoping di due atleti cardini di tutto il panorama mondiale. Sotto choc è l’intera Giamaica, dominatrice degli ultimi anni nel settore della velocità, con la positività riscontrata in ben cinque suoi atleti fra cui l’ex primatista mondiale dei 100m Asafa Powell. Se la Giamaica piange certamente non ride la sua acerrima rivale, gli Stati Uniti d’America devono infatti far fronte alla positività del suo velocista più rappresentativo, Tyson Gay che è anche il secondo uomo più veloce di sempre dopo Usain Bolt. Lo scandalo è arrivato puntualmente prima di una manifestazine importante e significativa come i Campionati Mondiali che si terrano a Mosca nel mese di agosto e dove sia Powell che Gay devono dire addio.

    Tyson Gay, positivo ad un controllo antidoping © Christian Petersen/Getty Images
    Tyson Gay, positivo ad un controllo antidoping © Christian Petersen/Getty Images

    Tutti i protagonisti si sono dichiarati assolutamente innocenti e fuori da qualsiasi giro di doping denunciando un ipotetico sabotaggio in cui la IAFF (la Federazione Mondiale) deve fare assolutamente chiarezza. Oltre ad Asafa Powell la Giamaica vede positivi anche altri atleti di grido come Nesta Carter, oro nella staffetta 4X100 ai giochi olimpici di Pechino e Sherone Simpson, anche lei oro nella 4×100 donne ai giochi di Atene 2004. La positività di questi 5 atleti è stata poi confermata dal direttore dell’agenzia nazionale antidoping (Jadco) Herb Elliott, che ha aggiunto di essere in attesa del risultato delle controanalisi.

    Deluso, sorpreso ed amareggiato anche Tyson Gay che viene pizzicato positivo ad un controllo a sorpresa ma che ancora non si conosce la sostanza incriminata. Gay ha subito dichiarato di essere stato sempre dentro le regole dello sport e di essere fidato di qualcuno poco onesto. Adesso dobbiamo attendere le controananlisi prima di emettere le classiche sentenze che comunque non devono risparmiare nessuno qualora la positività dovesse essere confermata in nome di una disciplina cardine e più rappresentativa di tutto lo sport mondiale.

  • Usain Bolt vince anche alla Diamond League

    Usain Bolt vince anche alla Diamond League

    Dopo aver vinto al Golden Gala di Roma una settimana fa Usain Bolt torna a vincere i 100 metri e questa volta lo fa nel meeting di Oslo, quinta tappa della Diamond League. Qui l’alieno giamaicano supera nuovamente Asafa Powell con un 9’’79 rispetto al secondo tempo del connazionale di 9’’85; terzo posto per l’altro giamaicano Lerone Clarke che raggiunge il traguardo in 10’’10. In questa quinta tappa della Diamond League è presente anche l’unico italiano Fabio Cerruti che si piazza al settimo posto con un 10’’52.

    Parte sicuramente meglio Asafa Powell che sembra volersi rifare dalla gara disputatasi a Roma mentre come sempre il pluricampione Usain Bolt non parte benissimo: fino alla linea dei 70 metri Powell è davanti ma poi crolla sul finale quando il giovane Bolt lo supera tagliando il traguardo per primo.

    Il campione, presa velocità nel conquistare questo traguardo, superato quest’ultimo non riesce a fermarsi prontamente e finisce col travolgere la bella signorina che aspettava il velocissimo Bolt con fiori e bandiera diretti al vincitore. I riflessi però come ben conosciamo non mancano al pluricampione che, con la stessa velocità con cui travolge la bella, riesce a prenderla al volo prima che arrivi a toccare terra.

    Bolt vince al Diamond Leauge AFP PHOTO / DANIEL SANNUM LAUTEN/ Getty

    Ad Oslo inoltre viene stabilito il primato mondiale stagione per Javier Culson nei 400 metri dove il portoricano taglia il traguardo in 47’’92 superando Jehue Gordon, Justin Gaymon e David Greene, ex campione del mondo. Altro record stagione nel giavellotto dove il ceco Vitezslav Vesely si aggiudica la miglior prestazione con un lancio pari a 88,11 metri, superando di due metri il proprio miglior risultato.

    Importanti traguardi anche per il keniano Kiprop che ha conquistato la vittoria del 1609 metri con un 3’49’’22 e per la keniana Chemos che ha migliorato il proprio record nel 3000 siepi abbassando il proprio tempo a 9’07’’14. Nei 5000m Dejen Gebremeskel riesce a scendere sotto i 13’ correndo in 12’58’’ nella gara dove Tariku Bekele ha preceduto il fratello Kenesisa in quarta posizione.

    Il video della prestazione di Usain Bolt al Diamond League

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  • Diamond League, fulmine Powell. Bene Rudisha e Tamgho

    Diamond League, fulmine Powell. Bene Rudisha e Tamgho

    A Losanna il giamaicano Asafa Powell manda un segnale forte all’amico – rivale Usain Bolt per i 100 m mondiali. Con l’americano Tyson Gay che ha alzato bandiera bianca grazie all’infortunio occorsogli negli ultimi Trials, Powell è l’unico che può impensierire Bolt per la conquista della medaglia d’oro. Il 9”78 di Losanna ne è la dimostrazione, una gara che ha visto al secondo posto il connazionale Michael Frater (9”88) e Christophe Lemaitre al terzo, che con 9”95, eguaglia il personale nonostante una partenza disastrosa.

    ©Getty Images

    Asafa Powell
    Nelle altre gare da segnalare le ottime prestazioni di David Rudisha che si impone negli 800 con una facilità disarmante. Il keniano, rientrato la scorsa settimana a Nancy dopo il problema all’anca che l’ha tenuto fermo oltre due mesi, ha preso il largo ai 400 salvo perdere lucidità nel rettilineo e finire un po’ in affanno ma nettamente primo in 1’44”15. La gara del triplo maschile è fantastica con l’iridato Phillips Idowu che inaugura la pedana con 17.26 con quasi tre metri di vento a favore; Teddy Tamgho, campione mondiale indoor, infila due nulli poi al terzo tentativo spara un 17.91 che migliora il primato 2011, già suo. Serata da dimenticare per Giuseppe Gibilisco, che nell’asta fallisce per tre volte la misura d’ingresso a 5.43; il francese Renaud Lavillenie, entrato in gara a 5.63, compie un percorso netto fino a 5.83, la misura che gli consente di vincere. Male Blanka Vlasic, che dopo il 2.00 di venerdì nella sua Spalato palesa grandi problemi di rincorsa sbagliando due volte a 1.90 e tre a 1.95; vince la russa Anna Chicherova, l’unica a superare 1.95. Il campione olimpico, mondiale ed europeo Andreas Thorkildsen torna in gara nel giavellotto dopo un mese e mezzo di stop e fa subito capire chi è il più forte: il norvegese scaglia l’attrezzo a 88.19, a soli tre centimetri dal miglior lancio dell’anno del lettone Vadims Vasilevskis, oggi solo settimo. Nella serata di Losanna c’è gloria anche per la cubana Yarelis Barrios (64.29 nel disco) e per gli statunitensi Brittney Reese nel lungo (6.85 nel lungo) e Christian Cantwell nel peso (21.83). Il cubano Dayron Robles vince i 110 hs in 13”12 ma resta lontano dalla condizione migliore. Fa meglio al femminile l’australiana Sally Pearson, che con 12”47 centra la miglior prestazione del 2011. Nei 400 l’atleta del Botswana Amantle Montsho vince in 50”23, con Sanya Richards-Ross seconda e in crescita rispetto alle ultime deludenti prestazioni. Gli Stati Uniti continuano a crescere nel mezzofondo: Morgan Uceny si impone i 1500 in 4’05”52 mentre Caster Semenya, che ha poca esperienza sulla distanza, trotterella e chiude all’ultimo posto. Bene il campione d’Europa David Greene nei 400 hs (48”41) e l’ucraina Mariya Ryemyen nei 200 (22”85). Cinquemila metri al keniano Vincent Chepkok in 12’59”13, davanti al campione del mondo di cross Imane Merga.

  • Golden Gala 2011, da Howe a Bolt a Roma vince lo sport

    Golden Gala 2011, da Howe a Bolt a Roma vince lo sport

    Vittoria dell’atletica e vittoria dello Sport ieri sera all’Olimpico di Roma, con il Golden Gala 2011. Clima di spettacolo e festa, con uno stadio quasi pieno che fa registrare 47.742 presenze, record assoluto per la manifestazione giunta alla sua 31esima edizione. Il bello di una manifestazione di atletica del genere è respirabile già nell’aria fuori dallo stadio, dove si nota subito la differenza da una partita di calcio.

    Differenze evidente in curva Nord: spalti pieni di bambini e famiglie riunite per l’evento; solo applausi e incitamento, niente fischi o buu razzisti. Il pubblico si unisce agli atleti per dare loro carica, a prescindere dalla nazionalità. Scrosci di applausi infatti per il francese Lavilliene che nel salto con l’asta arriva a 5.82 m e si aggiudica la vittoria e misura dell’anno. Tanto incitamento anche per Blanka Vlasic, primatista assoluta nel salto in alto, che si prende tutti gli applausi della Curva Sud, bissando il successo del 2010 con la msura di 1,95m.

    Le sorprese più belle arrivano per l’Italia dai 200 m preparati da Andrew Howe, che fa esplodere con un boato di applausi l’Olimpico quando taglia il traguardo in prima posizione con un tempo di 20.31! Gloria anche per la staffetta azzurra 4×100 con il secondo posto, dietro solo al Canada.

    Per la serie il bello deve ancora venire, lo spettacolo inizia quando scende sulla pista rossa il fulmine umano, l’uomo più veloce del mondo: Usain Bolt. Show man, istrionico, personaggio unico, fa davvero impazzire la folla con i suoi siparietti divertenti. I bambini acclamano il suo nome come fosse una rockstar, e lo stadio è in pieno delirio per lui. Soffre qualcosina nella partenza, ma riesce comunque ancora una volta a dimostrare al suo rivale Asafa Powell che è ancora lui il più veloce del mondo! Nel finale regala ancora qualche siparietto al pubblico con le note di Simply the Best come sottofondo musicale.

    La vittoria dell’atletica e la vittoria dello sport, non mi stanco di ripeterlo.

    Guarda la gallery

    Di seguito il video dei 100 metri vinti da Usain Bolt

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  • Golden Gala, Bolt e Howe i re di Roma. Bene Felix e Idowu

    Golden Gala, Bolt e Howe i re di Roma. Bene Felix e Idowu

    Si attendevano i fuochi d’artificio da parte di Usain Bolt alla sua prima stagionale sui 100 m, fuochi che non ci sono stati, il giamaicano vince ma non stravince battendo Powell e Lemaitre con un facile, per lui, 9”91.

    Bolt è partito molto lento, quasi da sembrare incollata ai blocchi poi ha fatto più fatica del solito nella fase lanciata riuscendo a scavalcare Powell (9″93) solo nei metri finali. Terzo posto in 10″ netti per Christophe Lemaitre, l’uomo bianco più veloce del mondo. Partenza molto lenta per Bolt che ha dovuto sudare le classiche sette camicie per riprendere il connazionale, sicuramente il fuoriclasse era molto nervoso e tutto l’attenzione ed il glamour che ruota attorno alla sua persona non lo hanno certamente aiutato in questi giorni romani.

    Se un po’ di delusione è arrivata dai 100 m, i 200 sono stati sensazionali perché a fare impazzire gli oltre 47 mila dell’olimpico è stato Andrew Howe che ha vinto nettamente la gara in 20”31 faticando in curva ma lanciandosi splendidamente sul rettilineo finale.

    Nelle altre gare, la minuta statunitense Allyson Felix vince i 400 metri in 49″81, primo under 50″ dell’anno. Dietro di lei l’atleta del Botswana Amantle Montsho (50″47) e la statunitense Francena McCorory (50″70). Solo quinta Sanya Richards, che nel 2010 ha gareggiato pochissimo complice un fastidioso infortunio a un quadricipite. La giamaicana naturalizzata Usa è apparsa in evidente ritardo di condizione anche se con 50″98 ha comunque centrato il suo miglior crono del 2011. Ultimo posto per una deludente Libania Grenot (53″50), arrivata alle spalle anche dell’altra azzurra Marta Milani (52″75), prossima al passaggio agli 800 metri. La Felix non è riuscita a ripetersi 45 minuti dopo, quando ha preso parte anche alla prova sui 200, vinti dalla statunitense Bianca Knight in 22″64. Alle sue spalle Kerron Stewart e Debbie Ferguson-McKenzie, con la Felix quarta e la Richards quinta. Nella staffetta sul giro, il quartetto azzurro ha chiuso al secondo posto in 38″89 alle spalle dei canadesi (38″65). Nei 400 l’atleta delle Bahamas Brown vince in 45″16 davanti al giamaicano Gonzales e al belga Borlee; settimo posto per l’azzurro Marco Vistalli in 46″02.

    Con due identici salti a 6.94, misura che vale il primato mondiale stagionale, la statunitense Britney Reese ha vinto il lungo. Vittoria Usa anche nel peso con Dylan Armstrong (21.60) mentre nel disco femminile si è imposta la giovane croata Sandra Perkovic (65.56). Giavellotto alla russa Mariya Abakumova con 65.40. Il britannico Phillips Idowu vince il triplo portando a 17.59 il miglior salto del 2011; alle sue spalle lo svedese Christian Olsson (17.29) e il cubano Alexis Copello (17.14). Quinti posto per Fabrizio Schembri (17.08) e sesto per Fabrizio Donato (16.77).

    Negli 800 uomini lo statunitense Khadevis Robinson ha regolato la pattuglia degli atleti africani con 1’45″09. Dominio africano nei 3000 siepi donne con l’ottimo 9’12″89 della keniana Milcah Chemos Cheiwa, miglior tempo dell’anno, che le ha permesso di battere l’etiope Sofia Assefa e la tunisina Habiba Ghribi. Miglior crono 2011 anche nei 5000 con l’etiope Imane Merga, che si è imposto in 12’54″21; straordinaria la prova del keniano Isaiah Koech, che a 17 anni ha chiuso al secondo posto in 12’54″59. Nei 1500 donne vittoria per Yusuf Jamal (Bahrein) in 4’01″60.

    Foto: Ansa

  • Golden Gala, Bolt: Roma la mia vita e forza Manchester United

    Golden Gala, Bolt: Roma la mia vita e forza Manchester United

    Grande spettacolo di Usain Bolt nella conferenza stampa di presentazione del prossimo Golden Gala di Roma, tappa della Diamond League di Atletica con il giamaicano campione olimpico e mondiale assoluto protagonista.

    I’uomo più veloce del mondo non ha parlato solo di atletica dove si è dichiarato molto contento di fare il proprio esordio a Roma dove affronterà l’amico Asafa Powell ed il francese LeMaitre, grande appassionato di calcio Bolt ha pronosticato la vittoria della sua squadra del cuore, il Manchester United per 2-1 sul Barcellona nella finale Champions di sabato e si è anche un po’ stizzito per la somiglianza che molti giornalisti gli hanno fatto notare nel look, con Mario Balotelli giocatore dell’odiato, per lui, Manchester City.

    La tappa romana sarà occasione dell’esordio stagionale per molti atleti anche a causa dell’anticipo della data di oltre un mese rispetto alle precedenti edizioni. Si partirà con il disco donne, dove ci sarà la cubana Barrios e la giovane croata Perkovic, poi il peso uomini che per il secondo anno consecutivo vedrà in gara i migliori al mondo tra cui Hoffa, Cantwell e Majewski. Nell’asta uomini atteso il campione europeo Renaud Lavillenie, che vanta un personale all’aperto di 6.02m, in gara anche Giuseppe Gibilisco che esordirà dopo un piccolo infortunio patito nelle ultime settimane.
    Nei 3000 siepi femminili si rincorrerà la migliore prestazione mondiale dell’anno con la russa Samitova che sfiderà le atlete africane, pesante defezione nel salto in alto dove non ci sarà Antonietta Di Martino, fari puntati su Blanka Vlasic. Nel giro di un ora doppia sfida al femminle tra Allyson Felix e Sanya Richards chiamate a corre prima i 400m e poi i 200m, con la presenza nei 400 m della Milani e di Lebania Grenot.

    Molta curiosità desterà anche Andrew Howe che correrà i 200 m con Crawford l’avversario più temibile.

  • Atletica, Diamond League Stoccolma: Grande Gay, Bolt sconfitto

    Atletica, Diamond League Stoccolma: Grande Gay, Bolt sconfitto

    Si conclude dopo due lunghi anni, l’imbattibilità di Usain Bolt nei 100m. Il campione olimpico e mondiale è stato sconfitto dall’americano Tyson Gay con un fantastico 9″84.

    Il giamaicano si ferma a 9″97 mentre era assente per un infortunio alla schiena l’altro gamaicano Asafa Powell. Questa volta Gay è riuscito a partire veramente alla grande, mentre Bolt è apparso poco reattivo allo sparo e non ha saputo distendersi ai 70 metri.

    Sono partito davvero male – ha raccontato il 23enne giamaicano – non sentivo spinta nelle gambe. Non posso vincere sempre: ho detto che avrei potuto essere battuto e adesso è successo. Ora devo riconcentrarmi e lavorare molto sulla forza e sui 10 metri iniziali”.
    Adesso la rivincita sarà con ogni probabilità non troppo lontano; infatti il 27 Agosto è prevista l’ultima tappa della Diamond League a Bruxelles in Belgio, dove ritroverà sia Gay che Powell.

    Inoltre successo nel peso maschile per lo statunitense Christian Cantwell con il nuovo record del meeting (22,09 metri), nei 400 metri femminili alla russa Tatyana Firova (50,46) e negli 800 maschili al polacco Marcin Lewandowski (1’45″06). Stabilendo il nuovo record del meeting, Bershawn Jackson ha vinto la gara dei 400 ostacoli maschili. L’americano si e’ imposto in 47″65, precedendo il portoricano Javier Culson (48″50) ed il connazionale Angelo Taylor (49″57). Nel lungo femminile, successo della russa Darya Klishina (6,78 metri), nel peso femminile la spunta la tedesca Silke Spiegelburg (4,61). Spettacolo nell’alto femminile, con la croata Blanka Vlasic che vince saltando la misura di 2,02 metri, due centimetri in piu’ dell’americana Chaunte Howard-Lowe. Nel giavellotto maschile, affermazione con 82,29 del norvegese Andreas Thorkildsen.

  • Diamond League: Bolt imbattibile a Parigi. Bene Oliver e la staffetta azzurra.

    Vi era molta attesa a Parigi, stadio Saint Denis, teatro nel 2003 della favola mondiale di Giuseppe Gibilisco, per il primo incontro-scontro dei due amici-rivali Asafa Powell ed Usain Bolt. Beh se l’ attesa era tanta, la gara non lo è stato altrettanto con Bolt che si è rivelato assolutamente inavvicinabile dagli altri essere umani. il tre volte campione olimpico e mondiale ha vinto, pur non essendo al meglio in 9”84 relegando il buon Asafa in seconda posizione a 7/100.

    La sorpresa è arrivata nella gara dei 110hs uomini dove, l’ americano Oliver è andato vicinissimo a strappare il record del mondo al cubano Robles. Oliver, autore di una partenza così così, non appena messosi in moto è risultanto devastante chiudendo in 12″89 (+0.5 m/s), diventando così il terzo di sempre, a 2/100 dal record del cubano Dayron Robles e a uno dal cinese Liu Xiang. Il meeting ha regalato anche altre prestazioni di livello con lo statunitense Jeremy Wariner nei 400 (44″49), del keniano Brimin Kipruto nei 3000 siepi (8’00″90), della russa Anna Alminova nei 1500 (un sontuoso 3’57″65) e della keniana Vivian Cheruiyot nei 5000 (14’27″41). Bene anche il francese Renaud Lavillenie nell’asta (vittoria a 5.91 e tre tentativi falliti a 6.07) e la Vlasic che con 2.02m, nell’ alto ha la meglio nei confronti dell’ americana Howard che si ferma due centimetri più giù.

    In casa italiana, segnali positivi, in ottica europei di Barcellona da parte della staffetta 4X100 composta da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Giovanni Tomasicchio, seconda in 37″75, a 5/100 dalla Gran Bretagna e con la Francia fuori dopo 80 metri (infortunio di Pognon). Mentre non buone le prove offerte dagli altri azzurri presenti nella capitale francese con Giuseppe Gibilisco (5.40 nell’asta), Fabrizio Donato (16.74 nel triplo) ed Elisa Cusma (ritirata nei 1500).

  • Atletica, Diamond League: Powell stratosferico ad Oslo. Bene Rudisha e la Vlasic

    Grande prova del giamaicano che se non fosse stato per il vento a 2,1 metri al secondo, (il limite è a 2), avrebbe abbassato a 9″72 il primato stagionale dei 100 metri. Invece, quel 0,1 metri al secondo in più, ha cancellato la prestazione super del giamaicano, che resta primatista stagionale ma con un 9″83 corso il 27 maggio scorso a Ostrava. Peccato per l’ infortunio di Usain Bolt ma per ora, anche grazie alla latitanza dell’ americano Tyson Gay, il re della velocità è lui. Dietro Powell, che avrebbe corso il suo nuovo primato personale, si piazzano Richard Thompson di Trinidad (9″91) e Churandy Martina, sprinter delle Antille Olandesi sceso a 9″92.

    Superba gara degli 800 con il keniano David Rudisha che vince in 1’42″04, nuovo miglior tempo del 2010, una sfida stellare con il sudanese Abubaker Kaki, che si piazza secondo con un signor 1’42″23 rendendo emozionante come da tempo non accadeva la sfida sul doppio giro di pista. Il tempo fatto segnare dal keniano, è il nuovo limite dell’anno e la seconda miglior prestazione del nuovo milennio, più lenta solo dell’1’42″01 che il 21enne keniano stabilì a Rieti l’anno passato. E fa cadere un primato vecchio di quasi 31 anni, quello del meeting di Oslo che Sebastian Coe aveva fissato in 1’42″33 nell’edizione del 1979. Ma se Rudisha vola, Kaki non è da meno. L’1’42″23 con cui polverizza il record nazionale del Sudan è la decima miglior prestazione di tutti i tempi.

    Per quanto riguarda le altre gare, Lashauntea Moore mette tutte in fila nei 200 donne, abbassando il proprio personale a 22″38 che le vale la seconda miglior prestazione dell’anno a soli sei centesimi dal 22″32 corso da Veronica Campbell Brown il 17 aprile. Nell’alto femminile la croata Blanka Vlasic sale per la prima volta in stagione sopra quota due metri: si prende la vittoria con 2.01, stessa misura della statunitense Chaunte Howard-Lowe, primatista mondiale stagionale, che però ottiene la misura al secondo tentativo e non al primo come l’avversaria. Nei 3000 siepi donne mondiale stagionale della keniana Milcha Chemos Cheywa, scesa fino a 9’12″66. Primato del 2010 anche del keniano Asbel Kiprop nel miglio (3’49″56).

    La statunitense LoLo Jones si prende i 100 ostacoli in 12″66, sua miglior prestazione dell’anno. Nell’asta maschile delude l’australiano Steven Hooker, leader stagionale che ha sbagliato tre volte a 5.40. La vittoria è andata al francese Renaud Lavillene, unico a superare quota 5.80 che vale la seconda miglior performance della stagione. Peso uomini allo statunitense Christian Cantwell (21.31), disco donne alla tedesca Nadine Muller (63.93), lungo donne alla russa Olga Kucherenko (6.91). I 400 donne vanno a Amantle Montsho (50″34), i 400 ostacoli uomini allo statunitense Kerron Clement (48″12). Nei 5000 uomini primato personale dell’etiope Imane Merga, vincitore in 12’53″81. Nel giavelloto si impone l’eroe di casa Andreas Thorkildsen, arrivato fino a 86 metri.

  • Diamond League, Doha: Asafa Powell sugli scudi, Vlasic così così

    Inizia nel migliore dei modi la stagione 2010 per Asafa Powell  in questa tappa inaugurale della Diamond League. Lo sprinter giamaicano, ha corso in 9″75 in batteria, grazie anche al vento alle spalle e cessando di spingere a una decina di metri dal traguardo. In finale, lo sprinter giamaicano, sorpreso dallo starter, che ha sparato in modo frettoloso, ha faticato a mettersi in moto correttamente,  forzandone tutta l’azione che inevitabilmente ne ha risentito e chiudendo comunque con un buon 9″81 con un vento favorevole di 2.3. Gara di alto livello con al secondo posto l’ altro giamaicano in 9″89, terzo lo statunitense Padgett con 9″92, quindi ancora due giamaicani Frater (9″94) e Clarke (9″98).

    Gara normale per la Vlasic che nell’ alto s’ impone con 1.98m davanti alla statunitense Howard. Inizio di stagione difficile per la bella croata eternamente in lotta per la conquista del record del mondo a 2.10m della bulgara Kostadinova.

    Nelle altre gare, spicca la bella prova del nuovo re degli 800m uomini, il keniano Rudisha,  figlio d’ arte che ha controllato la gara dal primo metro all’ultimo precedendo il compagno Kiprop, e chiudendo in un fantastico 1’43”. Faticato è stato anche il successo della Felix nei 400, 50″31. Mentre nei 5000 ottima gara nel caldo di Kipchoge con 12’51″21.

    Discreta prova degli italiani presenti in Quatar. Da segnalare l’ ottima batteria di Collio nei 100m, un 10”11 ventoso, purtroppo si infortuna in finale, bene anche Donati con 10”50. Erano in gara anche Il triplista Schembri, anonima gara per lui con 16.49m decisamente al di sotto delle sue potenzialità e la giavellottista Zahra Bani quinta nella sua gara con un discreto ma niente più  57.29m.