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  • La Juventus passeggia sui Campioni d’Europa

    La Juventus passeggia sui Campioni d’Europa

    La parola d’ordine era Vincere, non c’erano alternative e così è stato: la Juventus ha schiacciato i Campioni d’Europa con un secco 3-0 regalando ai tifosi accorsi per sostenere fino all’ultimo istante di gara la propria squadra, una delle più belle vittorie della stagione oltre alla speranza per l’accesso agli ottavi di Champions.

    In uno Juventus Stadium che per l’occasione ha preso le sembianze di una bolgia, come richiesto dai bianconeri in conferenza stampa, la Juventus scende in campo con la mentalità non del “dentro o fuori” ma del “dentro a tutti i costi“. Bella, compatta, intensa e concreta, questa Juve dopo soli 5′ potrebbe tranquillamente stare sul risultato di 2-0 dapprima con Lichtsteiner che su tocco morbido di Vucinic impegna Cech costringendolo a deviare sul palo, qualche minuto dopo Quagliarella si libera al cross ed è Ivanovic che riesce a salvare in corner. Capovolgimento di fronte e su palla persa da Chiellini è Oscar che si beve la difesa bianconera lanciando Hazard il quale deve arrendersi davanti a Buffon. Lo Juventus Stadium trema per qualche istante ma poi ritorna padrone della situazione e riprende la marcia dalle parti di Cech. Ci prova debolmente Quagliarella su invito di Vidal, poi tocca a  Pirlo su punizione conquistata dal cileno ma il tiro è debole e facile da parare per Cech; infine Marchisio.
    Alla mezz’ora i bianconeri sembrano perdere smalto e lo dimostrano i due errori difensivi che portano a far tremare nuovamente lo Stadium specie al 35′ quando è Bonucci a mettere una pezza bloccando la conclusione a rete di Oscar.

    Juventus - Chelsea
    Juventus – Chelsea | © Claudio Villa/Getty Images

    Minuto 38′ questa volta le urla dello Stadium sono di gioia: un tiro dalla distanza di Pirlo viene leggermente toccato da Quagliarella quel tanto che basta per battere Cech. Passa circa un minuto e la Juve potrebbe raddoppiare: Asamoah crossa dalla sinistra, Luiz devia verso la sua porta ma Cole salva sulla linea. E sul capovolgimento di fronte il Chelsea si divora l’oppurtunità dell’1-1 con Buffon che viene graziato da Mata. Squadre negli spogliatoi con i padroni di casa che mantengono il vantaggio mentre dagli spalti arriva la conferma del 2-2 dello Shakthar.

    Nella ripresa niente cambi per Conte e niente cambio nel registro, insomma si riprende da dove si era lasciato, con la Juve che continua a cercare il gol della tranquillità: ci prova con Vucinic e Vidal ed ancora con il montenegrino che lanciato da Quagliarella viene atterrato da Ivanovic ma per il fischietto turco è tutto regolare. Gli uomini di Di Matteo si affacciano dalle parti di Buffon con Hazard ma qui è bravo Chiellini a fermare il belga.
    Di Matteo decide di richiamare Azpilicueta per Moses ma la partita cambia ancora a favore della Juve: Vucinic tocca per Asamoah che confeziona un assist perfetto a Vidal che dal limite tira in porta e, complice una deviazione di Ramires, è 2-0 per i Campioni d’Italia. Al 65′ finisce la partita di un instancabile Lichtsteiner, sostituito da Caceres mentre Di Matteo si gioca la carta Torres. All’81 è Vucinic, che durante la partita ha alternato preziose giocate a confusionari momenti di gioco, a chiedere il cambio perchè stremato, al suo posto Giovinco che nel giro di pochi minuti chiude definitivamente i conti con la palla del 3-0 anticipando l’uscita di Cech con un tocco di esterno destro. Adesso si pensa al Milan per il campionato ma la testa è già alla partita con lo Shakhtar, un punto ed accesso agli ottavi.

    PAGELLE JUVENTUS-CHELSEA

    Buffon 7: compie un miracolo sul risultato ancora di 0-0 su Hazard che cambia il destino del match. Il capitano trasmette sicurezza a tutto il reparto.

    Lichtsteiner 7: dopo la partitaccia contro l’Inter era sparito dalla circolazione, torna alla grande stasera macinando chilometri sulla fascia di sua competenza. Un treno.

    Vidal 8: il migliore in campo. Il Guerriero fa tutto, il difensore, il centrocampista e anche l’attaccante. Si sacrifica, un attimo prima lo vedi sul centrodestra, un attimo dopo sul centrosinistra a recuperare palloni, offre l’assist a Giovinco e segna il gol che di fatto taglia le gambe ai campioni d’Europa in carica, il nono in stagione. Mai gol banali, sempre decisivi. E’ ovunque.

    Pirlo 6.5: il direttore d’orchestra fa il suo con Oscar che non lo molla mai. Suo il tiro che porta al vantaggio dei bianconeri grazie al tocco di Quagliarella. Alcuni passaggi sbagliati e le leggerezze commesse in mezzo al campo che potevano essere fatali.

    Vucinic 6: Ancora debilitato dal virus gastrointestinale sbaglia tanto ed è impreciso sottoporta. La sua partita alterna tochi di magia a errori madornali. Esce a 10 minuti dal termine praticamente modificando la sostituzione programmata di Giovinco per Quagliarella.

    Quagliarella 7,5: l’eroe di Londra si ripete anche a Torino sbloccando il risultato con una deviazione da opportunista di area di rigore su tiro di Pirlo. Sabato contro la Lazio gli era andata male con la stessa dinamica trovando la risposta di un super Marchetti, stasera Cech non ha potuto fare nulla. Nono centro stagionale per lui, siete ancora del parere che alla Juve serva un attaccante?

    Cech 6: incolpevole su tutti e 3 i gol subiti dalla sua squadra. Sui primi due viene tagliato fuori da due devizioni, sul terzo tenta l’uscita disperata su Giovinco che lo beffa.

    Cole 5: salvataggio sulla linea a parte il terzino è uno dei peggiori in campo. Sbaglia passaggi semplici e perde il confronto diretto con Lichtsteiner.

    Ramires 6,5: senza ombra di dubbio il migliore del Chelsea, corre come un matto e lo si vede in tutte le zone del campo. Il recupero che fa su Asamoah è uno scatto degno di Usain Bolt.

    Oscar 5,5: non riesce a ripetere la grande partita dell’andata quando fu autore di una doppietta. Soffre le marcature asfissianti che gli riservano i difensori della Juve.

    Mata 5: un ombra, non riesce mai ad incidere. Nel primo tempo ha una buona occasione ma perde il tempo favorendo il recupero di Buffon.

    Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7 (22′ st Caceres 6.5), Vidal 8, Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Asamoah 7; Vucinic 6 (37′ st Giovinco 6.5), Quagliarella 7,5 (43′ st Pogba sv). A disp.: Storari, Pepe, Isla, Matri. All.: Alessio 7.
    Chelsea (4-2-3-1): Cech 6; Azpilicueta 5 (15′ st Moses 5.5), Ivanovic 6, Cahill 5, Cole 5; David Luiz 5.5, Mikel 5.5 (25′ st Torres 5); Ramires 6,5, Oscar 5.5, Hazard 6; Mata 5. A disp.: Turnbull, Bertrand, Romeu, Marin, Sturridge. All.: Di Matteo 5.

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  • Vidal ci ricasca, espulso in Serbia-Cile tifosi furiosi

    Vidal ci ricasca, espulso in Serbia-Cile tifosi furiosi

    Mentre tutti gli juventini amano alla follia Arturo Vidal, i tifosi del Cile faticano a vedere nel centrocampista bianconero un idolo da acclamare ed elogiare: nell’amichevole di ieri tra Serbia-Cile infatti, il punto forte della Juventus, è stato espulso per la seconda volta consecutiva mentre indossava la maglia della Nazionale, a causa di un fallaccio che l’ha fatto finire nel mirino di molti dei presenti a San Gallo dove la Roja è uscita dal campo con la pesante sconfitta di 3-1 grazie alle reti di Markovic, Djordjevic e Duricic.

    La furia dei tifosi cileni è scaturita dopo che Vidal si è fatto cacciare dal campo per un fallo killer: completamente in ritardo sull’avversario il centrocampista è infatti entrato da dietro a piedi uniti sulle gambe del malcapitato giocatore serbo. La domanda che tutti si pongono è perchè con la maglia bianconera Vidal dimostri di essere un giocatore con testa, talento e cuore, mentre con la maglia del Cile scenda in campo completamente diverso, commettendo errori su errori, fregandosene delle squalifiche, dei risultati e delle figuracce che sta collezionando.

    Serbia-Cile FBL-WC2014-CHL-SRB-FRIENDLY
    Serbia-Cile © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    Domanda che nasce spontanea visti anche i precedenti episodi avvenuti: già lo scorso anno infatti la Federazione aveva punito Vidal per essersi presentato in ritardo al raduno con la Nazionale e soprattutto per aver tenuto un comportamento non consono all’ambiente. Tutti questi piccoli dettagli portano a pensare che al giovane e promettente calciatore cileno non importi poi così tanto indossare la maglia del Cile e per questo tutti i tifosi hanno chiesto che quest’ultimo non venga più convocato in vista delle prossime partite. Intanto il ct Claudio Borghi, dopo la sconfitta di ieri, ha comunicato che i vertici della Federazione gli hanno tolto l’incarico di tecnico della Nazionale viste le cinque sconfitte consecutive rimediate in questi ultimi mesi.

    IL VIDEO DEL FALLACCIO COMMESSO DA VIDAL:

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  • Una Juve Super a valanga con il Pescara. Quagliarella show

    Una Juve Super a valanga con il Pescara. Quagliarella show

    E’ tutta un’altra Juve quella vista nei match successivi al ko contro l’Inter, dopo la vittoria schiacciante in Champions League contro il Nordsjaelland i bianconeri hanno letteralmente travolto nell’anticipo serale di ieri il Pescara di Mister Stroppa con un risultato tennistico di 6-1 per gli ospiti.

    Gli uomini di Conte hanno dall’inizio dettato la loro superiorità contro un Pescara che ha cercato di reagire alla grinta e furia degli avversari ma con scarsi risultati. Protagonista assoluto della sarata allo Stadio Adriatico Fabio Quagliarella che ha siglato la sua prima tripletta oltre ad aver servito un assist a Giovinco. Di Vidal e Asamoah le altre due reti mentre il gol che aveva ridato speranze agli abruzzesi è di Cascione. Ma andiamo con ordine.

    Bianconeri che partono subito a testa bassa puntando la porta difesa dal giovane Perin, il primo a porvarci è Giovinco con due tiri dalla distanza nei primi 5 minuti di gioco che esaltano il giovane portiere. Ci provano anche Marchisio ed Asamoah ma al 9′ è Vidal che recupera palla sulla trequarti, chiude in triangolo con Giovinco e batte Perin.
    Il vantaggio galavanizza i bianconeri che a testa bassa continuano ad attaccare e a provarci per il raddoppio. Raddoppio che arriva al 22′ con Quagliarella che raccoglie un assist di Isla mettendo in rete con un destro che batte Perin. Quando i giochi sembrano ormai quasi chiusi ecco che arriva la reazione del Pescara che dapprima, al 24′, trova con Quintero il palo su calcio di punizione e al 25′ la rete che riapre la partita. Purtroppo però per gli uomini di Stroppa la Juve dell’ultima settimana è una Juve diversa da quella di avvio campionato e così è Asamoah a riportare gli abruzzesi sul pianeta terra gelando l’Adriatico con una conclusione in rovesciata su un pregevole assist di tacco di Quagliarella.

    Fabio Quagliarella
    Fabio Quagliarella tripletta in Pescara-Juventus © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Siamo alla mezz’ora e partita che sembra già destinata a concludersi sul punteggio di 3-1 per gli ospiti. In realtà la fame di gol dei Campioni d’Italia trova ancora spazio al 38′ con Giovinco che servito da Quagliarella infligge il 4-1 con uno spettacolare tiro al volo. E’ dominio Juve che prima di andare negli spogliatoi vede Marchisio salvare il risultato sulla linea di porta poi è ancora Quagliarella a siglare il 5-1 con un potente destro. Curiosità tutti i gol della Juve sono entrati nello stesso angolo basso alla destra di Perin.

    Nella ripresa si assiste ai cambi di Alessio che richiama Isla per Padoin, Chiellini per Marrone e Quagliarella per Bendtner, prima però l’attaccante partenopeo decide di firmare la partita con la sua prima tripletta che arriva con uno spettaolare tiro in rovesciata da calcio d’angolo. E’ risultato finale di 6-1, un risultato che ridona fiducia e fissa a 31 il punteggio in classifica in attesa dei risultati che arriveranno oggi dagli altri campi. Sabato prossimo arriva la Lazio e la Juve dovrà fare a meno del suo regista Pirlo che, diffidato, ha rimediato un giallo un po’ severo.

    PAGELLE PESCARA-JUVENTUS

    Perin 5: una giornata nera per il giovane portiere di proprietà del Genoa che oggi compie 20 anni. Raccoglie la sfera in fondo al sacco della sua porta per ben 6 volte ma di colpe ne ha ben poche a differenza della difesa che avrebbe dovuto proteggerlo. Un compleanno amaro.

    Cascione 6.5: pericolo costante nell’area bianconera, è suo il gol che riaccende solo per qualche minuto le speranze del Pescara. Prestazione più che positiva, l’ultimo ad arrendersi.

    Quintero 6: il 19enne erede di Verratti ha i piedi buoni e lo dimostra su qualche calcio piazzato prendendo anche il palo. Tra qualche anno lo vedremo giocare in un grande club.

    Asamoah 7: un gol in rovesciata in un momento della partita favorevole al Pescara. In crescita dopo le ultime opache prestazioni.

    Quagliarella 9: è decisamente lui l’uomo partita. Firma 3 gol che gli valgono la prima tripletta in carriera e regala due assist deliziosi per Giovinco e Asamoah. Incontenibile. Con un Quagliarella così nulla è impossibile in Champions.

    Giovinco 7.5: un gol e un assist ma il bottino personale poteva essere più rotondo. La Formica Atomica fa un gran movimento lì davanti e non si risparmia mai. Dopo essersi sbloccato in Champions mercoledì arriva un’altra ottima prestazione. Ora deve dimostrare di saper convincere anche contro le big.

    PESCARA (3-5-2): Perin 5; Cosic 4.5, Capuano 4.5 (46′ Caprari 5), Bocchetti 4.5; Zanon 4.5, Nielsen 5, Cascione 6.5, Quintero 6, Modesto 4; Abbruscato 4 (64′ Vukusic 5), Jonathas 4.5 (54′ Weiss 5).
    Allenatore: Stroppa 4.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5 (65′ Marrone 6); Isla 6.5 (59′ Padoin 6), Vidal 7, Pirlo 7, Marchisio 7, Asamoah 7; Quagliarella 9 (68′ Bendtner 6), Giovinco 7.5.
    Allenatore: Alessio 7.

    VIDEO PESCARA-JUVENTUS 1-6

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  • E’ tornata la vecchia Juve. Adesso tocca battere il Chelsea

    E’ tornata la vecchia Juve. Adesso tocca battere il Chelsea

    Il riscatto serviva e il riscatto è arrivato. La Juventus si impone allo Juventus Stadium con un secco 4-0 ai danni del Nordsjaelland, una vittoria che serve a dare la carica ed entusiasmo all’ambiente bianconero dopo la brutta prestazione di sabato contro l’Inter, entusiasmo che però viene smorzato dalla notizia al 94′ della vittoria del Chelsea sul Shakhtar Donetsk.

    Una Juve alla vecchia maniera, aggressiva, feroce, concentrata è quella che ha praticamente annullato gli avversari nei primi 5 minuti di gara, quando Marchisio, servito da un Isla devastante preferito a Lichtsteiner per occupare la fascia destra, si inserisce centralmente spianando la strada alla goleada bianconera. E’ sempre il principino che va vicinissimo al raddoppio ma questa volta Hansen non si fa sorprendere e si fa trovare pronto sul tiro di destro del centrocampista respingendo su Giovinco che dal limite dell’area spara alto sopra la traversa.

    Passano pochi minuti e arriva il raddoppio su rapina di Vidal che sfrutta una leggerezza difensiva dei danesi per poi battere Hansen da posizione defilata. La Juventus dilaga complice anche l’atteggiamento del Nordsjaelland in versione completamente rivisitata rispetto alla gara in Danimarca. I Danesi tutti chiusi nella loro metà campo nulla possono di fronte la fame di vittoria degli uomini di Conte. Prova ad andare a segno Isla, Matri deve arrendersi alla traversa ed infine arriva il colpo della sicurezza con Giovinco che sugli sviluppi di un contropiede scodella un gioello di destro dal limite, siglando la sua prima rete in Champions League. Si chiude sul punteggio di 3-0 il primo tempo.

    Claudio Marchisio
    Claudio Marchisio apre le marcature in Juventus-Nordjaelland © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nel secondo tempo la Juventus, forte del risultato gia acquisito, rallenta la pressione sugli avversari e si concentra soprattutto nel tentativo di mandare in rete Matri il quale anche nel secondo tempo ha potuto godere della fiducia di Mister Conte che decide di prelevare Giovinco per l’inserimento di Quagliarella. Ed è proprio l’attaccante partenopeo che lancia Matri in un “a tu per tu” con Hansen salvo poi facendosi recuperare da Okore, sciupando tutto. Chi invece trova la reta, la quarta e conclusiva, è proprio Quagliarella, di testa, su sponda proprio di Matri. Finisce così, con un perentorio 4-0 con un Nordsjaelland che in 93′ ha fatto visita solo una volta dalle parti di Buffon.

    Il ko con l’Inter ormai è un ricordo così come da domani lo sarà la prima vittoria in Champions perchè il pensiero è già al 20 Novembre quando lo Juventus Stadium accoglierà il Chelsea con un solo imperativo: Vincere!

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-NORDSJAELLAND

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6 (24′ st Lucio 6); Isla 7, Vidal 7 (8′ st Pogba 6), Pirlo 7, Marchisio 7.5, Asamoah 6.5; Matri 5.5, Giovinco 6.5 (15′ st Quagliarella 6.5).
    Allenatore: Alessio 6.5.
    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): Hansen 7; Parkhurst 5, Okore 5.5, Runje 5, Mtiliga 5; Adu 5 (1′ st S. Christensen 6), Stokholm 5; Lorentzen 5.5, Laudrup 5 (1′ st A. Christiansen 5.5), John 5; Beckmann 5.5 (27′ st Nordstrand sv).
    Allenatore: Hjulmand 5.

    VIDEO JUVENTUS-NORDSJAELLAND 4-0

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  • La caduta degli invincibili, Juventus-Inter 1-3

    La caduta degli invincibili, Juventus-Inter 1-3

    Si interrompe alla 50esima partita dopo 49 risultati utili consecutivi l’imbattibilità in campionato della Juventus targata Antonio Conte (in realtà un risultato utile appartiene alla gestione Del Neri) che torna a conoscere il significato della parola sconfitta a distanza di 6 mesi dall’ultimo ko (finale di Coppa Italia contro il Napoli). Carnefice della Vecchia Signora è l’Inter di Andrea Stramaccioni, presentatosi a Torino con il tridente Milito, Cassano, Palacio, che firma l’impresa violando per la prima volta lo Juventus Stadium superando con pieno merito i campioni d’Italia per 3-1. Un risultato storico ottenuto in rimonta e giunto dopo alcune decisioni arbitrali a favore dei padroni di casa che rischiavano di condizionare l’esito dell’incontro e avvelenare ulteriormente, più di quanto non lo sia già, l’eterna sfida tra bianconeri e nerazzurri. Una vittoria che vale doppio tenendo in considerazione la classifica che ora vede l’Inter ad un solo punto di distanza dalla Juventus. La parola scudetto sulla sponda nerazzurra di Milano non è più utopia.

    Pronti via la Juve si porta in vantaggio dopo appena 18 secondi dal fischio d’inizio con Vidal ma l’azione, ben costruita, è viziata dalla posizione di fuorigioco di Asamoah il quale poi serve al centro dell’area il cileno che non deve far altro che appoggiare in rete. L’avvio schock manderebbe in confusione chiunque e infatti per un buon quarto d’ora un’Inter frastornata è stata preda della Juventus rischiando di subire il colpo del ko con Marchisio, fermato dal miracolo Handanovic. Dopo la sfuriata iniziale, la Juve perde tonicità e, complice la giornata no dei suoi attaccanti Vucinic e Giovinco e l’elevata percentuale di imprecisione nei passaggi, concede campo all’Inter che non riesce però a rendersi pericolosa se non con un una conclusione a giro dal limite dell’area di Cassano che da l’illusione del gol. Veementi poi sono state le proteste di Stramaccioni quando al 35′ il direttore di gara Tagliavento grazia Lichtsteiner, già ammonito, per un fallo stupido quanto inutile per la zona del campo in cui è stato commesso (il primo giallo, comunque, era stato concesso troppo generosamente). A “punire” il terzino svizzero ci ha pensato Alessio che lo ha sostituito con Caceres per non correre il rischio di trovarsi a giocare in inferiorità numerica contro un’Inter che nel secondo tempo si rivelerà in una condizione fisica migliore rispetto all’avversario. Prima della fine del primo tempo, che si chiude con il risultato di 1-0, è Vidal ad avere sui piedi la palla del raddoppio ma il cileno prima trova la grande risposta di Handanovic e poi sulla respinta da posizione defilata non inquadra lo specchio della porta.

    Milito e Barzagli in Juve-Inter | © AFP/Getty Images

    Nella ripresa il vice di Conte lascia negli spogliatoi un acciaccato Vucinic toccato duro nel primo tempo inserendo il danese Bendtner che combinerà poco, o nulla, nei 45 minuti in cui doveva dimostrare di potersi meritare un posto da titolare. La maggiore freschezza fisica dell’Inter è evidente e al 60′ la pressione nerazzurra da i suoi frutti: sugli sviluppi di uno schema di un calcio di punizione dal limite Milito casca a terra in area dopo una leggera e ingenua trattenuta di Marchisio. Tagliavento, su segnalazione del giudice di porta Orsato, concede il rigore che lo stesso attaccante argentino trasforma. Ribaltato il fattore psicologico, Stramaccioni azzecca i cambi irrobustendo il centrocampo con l’ingresso di Guarin al posto di uno spento Cassano ridisegnando l’Inter secondo un 3-5-2 speculare a quello della Juventus. Mossa che si rivelerà vincente perchè è proprio da una iniziativa del centrocampista colombiano che l’Inter si porta in vantaggio: Vidal nel cerchio di centrocampo regala la sfera al neo entrato che brucia in progressione Chiellini e scaglia un violento destro sul quale Buffon si oppone, il portiere però respinge sull’accorrente Milito che insacca alle sue spalle. La Juve cerca di riprendersi e va vicinissima al pari con due conclusioni dalla distanza di Pirlo e del neo entrato Quagliarella che baciano il palo alla sinistra di Handanovic prima di crollare e subire la terza rete che porta la firma di Palacio tenuto in gioco da Asamoah, il quale non sale tempestivamente con il resto della linea difensiva, che chiude definitivamente il match.

    PAGELLE JUVENTUS-INTER

    Marchisio 5,5: Spento e reduce ancora da qualche acciacco il centrocampisca ha sui piedi l’opportunità di chiudere la partita già nei primi 15′ quando per ben due volte si presenta solo davanti Handanovic. Commette l’ingenuità sulla trattenuta a Milito che porta al rigore dell’1-1.

    Giovinco 5: Viene rimandato all’ennesimo esame di maturità, parte bene provandoci ma i risultati non sono soddisfacenti per le qualità della Formica Atomica.

    Asamoah 5,5: Parte devastante servendo, in netta posizione di fuorigioco, l’assist per Vidal dopo appena 18″ che porta al vantaggio bianconero. Sulla sinistra è buon duello con capitan Zanetti che, piano piano, riesce a prendere le sue misure. Sul finale si addormenta tenendo in gioco Palacio per la reta dell’ 1-3 finale.

    Inter

    Juan Jesus 6: Una delle scoperte più belle di questa Inter, corre, lotta, chiude. Difficile passare dalle sue parti.

    Cambiasso 6,5: Padrone del centrocampo non perde un pallone. Quando la squadra è in difficoltà si presenta per ben due volte al tiro.

    Milito 7,5: Signori il Principe è tornato. Autore di 2 reti, uno siu rigore che si era precedentemente procurato, uno siu respinta di Buffon. E pensare che lo davano per giocatore sulla via del tramonto….

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6.5; Barzagli 5.5, Bonucci 5.5, Chiellini 5; Lichtsteiner 4.5 (38′ Caceres 5.5, 78′ Quagliarella 6), Vidal 5, Pirlo 6, Marchisio 5.5, Asamoah 5.5; Vucinic 5 (46′ Bendtner 5), Giovinco 5.
    Allenatore: Alessio 5.

    INTER (3-5-2): Handanovic 7; Juan Jesus 6, Ranocchia 5.5, Samuel 6.5; Zanetti 6.5, Cambiasso 6.5, Gargano 5.5, Nagatomo 7; Cassano 5 (69′ Guarin 7), Milito 7.5 (80′ Mudingayi sv), Palacio 6.5.
    Allenatore: Stramaccioni 8.

    VIDEO HIGHLIGHTS JUVENTUS-INTER 1-3

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  • Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Ancora qualche ora di attesa e poi lo Juventus Stadium sarà teatro non solo del derby d’Italia numero 186 in campionato ma anche del match tra le attuali prime della classe della Serie A, ovvero Juventus e Inter. Una gara che da sempre, ma soprattutto dal 2006, ha un sapore particolare non solo per le tifoserie ma anche per le rispettive dirigenze dei due club che oggi più che mai, dopo lo scoppio di Calciopoli, si trovano una di fronte all’altra in una sfida che sa di scudetto.

    L’Inter infatti, dopo l’ottava vittoria consecutiva e la sesta in campionato, è stata etichettata, approfittando anche della flessione del Napoli, come la vera anti-Juve, unica attualmente a tenere il passo della squadra campione d’Italia che in campionato quest’anno si è dimostrata un rullo compressore, associazione motivata dalle 9 vittorie ottenute (e 1 pari) nelle 10 partite disputate che hanno permesso ai bianconeri di stabilire un record, quello della migliore partenza di sempre in assoluto nei campionati a girone unico a 20 squadre (dalla stagione ’94-’95). Ancora lontano invece quello della più lunga striscia di imbattibilità detenuto dal Milan che dal 1991 al 1993 riuscì a infilare 58 risultati utili consecutivi senza mai perdere in campionato, la Juve è a 49. Stramaccioni in conferenza stampa non si è nascosto affermando di non voler firmare per il pari consapevole di avere a propria disposizione i mezzi per interrompere la lunga imbattibilità dell’arci-rivale e di violare per la prima volta lo “Stadium”. Conferenza stampa disertata invece dalla Juventus, così come successo prima del Bologna nel turno infrasettimanale, per evitare di alimentare polemiche dopo la contestatissima direzione di gara di Catania in vista della partitissima di stasera.

    Juventus-Inter
    Juventus-Inter

    Centrocampo stellare dei bianconeri contro il tridente esplosivo dei nerazzurri. Saranno questi due settori le chiavi di volta del match. La Juve deve la sua forza principalmente ai suoi interpreti di centrocampo con il direttore d’orchestra Pirlo a dettare i tempi di gioco e la qualità e quantità di Marchisio e Vidal in mezzo al campo che fanno invidia ai più grandi club di tutta Europa; l’Inter ha in Milito un terminale offensivo letale e quasi senza eguali in Europa, Cassano sta dando spettacolo trascinando la squadra nerazzurra con i suoi gol e i suoi assist e Palacio non sta facendo rimpiangere affatto Sneijder. Il giovane tecnico nerazzurro però potrebbe non puntare sul suo tridente ben collaudato preferendo inserire un centrocampista in più, Guarin, al posto di Cassano rendendo la mediana più muscolare con Zanetti, Gargano e Cambiasso e Nagatomo largo a sinistra. Confermata la difesa a 3 con Ranocchia, Samuel e Juan Jesus. In porta il “para-rigori” Handanovic.

    In casa Juventus Antonio Conte non ha dubbi e conferma il 3-5-2. Rientrano, dopo il turnover contro il Bologna, Lichtsteiner, Chiellini, Vidal, che era squalificato, Marchisio, Asamoah, Giovinco e Vucinic. Linea difensiva quindi con Chiellini, Barzagli e Bonucci davanti a Buffon, sugli esterni il terzino svizzero e il centrocampista ghanese con Pirlo, Vidal e Marchisio, al rientro dall’infortunio alla cavaglia in mediana; le chiavi dell’attacco saranno affidate a Giovinco e Vucinic.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-INTER

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Lucio, Isla, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Matri, Bendtner, Quagliarella. All.: Alessio

    Inter (3-4-3): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Samuel; Zanetti, Cambiasso, Gargano, Nagatomo; Cassano, Milito, Palacio. A disp.: Castellacci, Belec, Pereira, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Guarin, Mudingayi, Duncan, Livaja. All.: Stramaccioni

  • La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    Fantastica iniziativa quella della Juventus che per l’occasione decide di vestirsi in maschera cogliendo al balzo l’arrivo di Halloween e ripetendo quanto fatto lo scorso anno quasi fosse diventato un atto scaramantico: sul sito ufficiale della squadra è apparsa nella giornata di lunedì una fotogallery chiamata “Happy Halloween II” che racchiude i giocatori in versione horror: il titolo non poteva essere più azzeccato e, per farsi ancora più nemici il tutto è racchiuso nella scritta “Una Juventus mostruosa… Continuiamo a far paura!”.

    Si parte con in copertina proprio il meno atteso: un Antonio Conte vestito da “Conte Dracula”, con tanto di canini affilati e mantello. Si passa poi ad Andrea Pirlo quasi irriconoscibile nelle vesta di Joker; Gianluigi Buffon è uno dei più azzeccati nei panni di Freddy Krueger con cappello in testa, guanto di rasoi in una mano e pallone ben saldo nell’altra. Nicklas Bendtner per l’occasione diventa Frankenstein mentre Arturo Vidal è imprigionato in una barella in versione Hannibal Lecter. Kwadwo Asamoah ricopre il ruolo di Blade, Claudio Marchisio quello di Jonathan Kramer, pazzoide protagonista di Saw, Leonardo Bonucci quello di Jason e Paul Pogba quello del mito di guerre stellari Darth Maul. Si arriva poi a Lucio, inserito nella gallery horror come Terminator, Stephan Lichtsteiner ne “La Mummia”, Sebastian Giovinco nei panni di Hellraiser ed infine Mirko Vucinic perfettamente inserito nel corpo di Benjamin Barker, diabolico parrucchiere di Fleet Street.

    Un modo simpatico per far capire che in ogni caso la squadra che comanda in questo campionato è ancora quella di Torino, nonostante tutto e tutti e soprattutto per scacciare ogni tipo di polemica che in questi giorni si era alzata nei confronti della Juventus. Tutto pronto dunque in casa bianconera che proprio questa sera, affronterà il Bologna per la decima giornata di andata della nuova stagione sperando che l’aver riproposto la gallery horror possa portargli fortuna anche sul campo.

    LA GALLERY COMPLETA:

  • Maggiani e Rizzoli aiutano la Juve, furia Catania

    Maggiani e Rizzoli aiutano la Juve, furia Catania

    Vittoria e bufera per i bianconeri. La Juventus conquista tre importantissimi punti a Catania tra mille polemiche a causa di un gol clamorosamente annullato ai padroni di casa dall’arbitro Andrea Gervasoni che vede, insieme ai suoi assistenti, un fuorigioco inesistente di Gonzalo Bergessio. Si giocava il minuto numero 26 e la partita avrebbe cambiato completamente faccia. Aggiungiamoci poi che il gol juventino viene viziato da un fuorigioco iniziale di Bendtner ed ecco completato il quadro della partita che ha scatenato l’ira del pubblico catanese e soprattutto del presidente della società siciliana che ai microfoni di Sky Sport lancia pesanti accuse. Catania-Juventus, vince il guardalinee Maggiani.

    LA PARTITA – A dirla tutta, la Juventus ha ampiamente meritato la vittoria sul campo. Tante le occasioni create dalla squadra di Antonio Conte (che come al solito assiste alla partita da uno degli Sky Box del Massimino), con il portiere catanese Andujar che compie almeno tre miracoli, su Bendter, Vucinic e Vidal. Peccato (per il club bianconero) che questi tre punti siano arrivati dopo due decisioni errate del guardalinee Maggiani che nel primo tempo (come detto sopra), su indicazione dell’arbitro di porta Rizzoli, ha indotto il direttore di gara Gervasoni ad annullare un gol regolarissimo di Bergessio tenuto abbondantemente in gioco da Asamoah al momento del doppio tocco di Spolli e Lodi su un cross dalla sinistra. Nel secondo tempo, arriva la seconda svista del guardalinee che non vede una posizione di fuorigioco di Bendtner, servito da Pirlo, che tira a rete. Pallone respinto da Andujar e facile il tap in di Vidal. 0-1 e gestione assoluta della partita, grazie anche alla doppia ammonizione (stavolta giustissima) di Marchese che al 67′ lascia la propria squadra in dieci uomini.

    Gonzalo Bergessio
    Bergessio in contrasto aereo con Barzagli © Marcello Paternostro/Getty Images

    PULVIRENTI – Parole di fuoco del presidente del Catania che accusa la panchina juventina di aver obbligato arbitro e assistenti ad annullare il gol. Il dito è puntato soprattutto su Pepe e Giaccherini colpevoli, secondo Pulvirenti, di aver pressato oltre modo Maggiani. Tutto questo avviene nel dopo gara ai microfoni di Sky Sport.

    PAGELLE CATANIA-JUVENTUS

    Andujar 7: il portiere catanese compie una serie di miracoli prodigiosi e salva più volte il risultato.
    Bergessio 6.5: da tutto contro la forte difesa bianconera. Realizza anche il gol del vantaggio ma viene inspiegabilmente annullato.
    Lodi 6: meno presente del solito nel gioco catanese. Inganna tutti con il suo tocco in area juventina che porta all’annullamento del gol del vantaggio di Bergessio.
    Vidal 6.5: in leggera ripresa rispetto alle ultime uscite. Realizza il gol vittoria con un tap in semplice semplice. Viene ammonito nella ripresa, diffidato salterà la prossima gara.
    Pirlo 6.5: solita classe. Organizza al meglio il centrocampo juventino. L’unico giocatore indispensabile di questa Juventus.
    Pogba 6.5: il francesino sostituisce al meglio Marchisio. Grande personalità e fisicità in mezzo al campo. L’impressione è che la società bianconera possa aver compiuto un ottimo affare con il suo acquisto a parametro zero.
    Bendtner 6: discreta prestazione alla prima da titolare per il danese. Manca di velocità, ma è bravissimo a far salire la squadra nei momenti di difficoltà. Sicuramente non potrà essere l’attaccante da doppia cifra cercato durante il mercato estivo.

    TABELLINO CATANIA-JUVENTUS 0-1
    Catania (3-5-2): Andujar; Rolin, Legrottaglie, Spolli; Izco, Lodi, Almiron (78′ Biagianti), Barrientos (69′ Castro), Marchese; Gomez (81′ Morimoto), Bergessio.
    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (89′ Caceres), Vidal, Pirlo, Pogba (92′ Padoin), Asamoah; Vucinic (78′ Giovinco), Bendtner.
    Marcatori: 57′ Vidal.

    Azioni salienti Catania-Juventus
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  • Napoli accusa Vidal “Rosso sospetto per tornare prima a Torino”

    Napoli accusa Vidal “Rosso sospetto per tornare prima a Torino”

    Mancano ancora 7 giorni a Juventus-Napoli ma la partita tra le prime della classe è già iniziata da un pezzo fuori dal campo. La sosta per le nazionali si sta rivelando davvero lunga per non generare quell’attesa spasmodica per una partita molto sentita da ambedue le parti. Le polemiche, iniziate da un presunto favoritismo di Prandelli nei confronti dei calciatori bianconeri dell’Italia, sembrano non volersi placare e fanno da apripista a quel che sarà tra una settimana nella tana della Juventus. L’ultima polemica in ordine cronologico è rappresentata dall’espulsione rimediata ieri da Vidal in Ecuador-Cile 3-1, espulsione che consentirà al numero 22 bianconero di tornare in Italia con qualche giorno di anticipo. Il centrocampista cileno è stato espulso per aver rifilato una gomitata all’avversario quando mancavano 4 minuti al termine e i suoi erano già in inferiorità numerica e in svantaggio per 2-1.

    Vidal
    Vidal già proiettato su Juve-Napoli © Lintao Zhang/Getty Images

    A Napoli l’espulsione del cileno Vidal viene vista da molti come volontaria per tornare in Italia prima del previsto in vista dell’imminente big match. Un proverbio dice “a pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina” ed in effetti l’espulsione di Vidal sembra più di una coincidenza se si pensa che la partita era già compromessa e che il cileno ha colpito l’avversario volontariamente ma soprattutto non per reazione ad un fallo ricevuto. Detto questo, di sicuro c’è che Vidal non potrà giocare la prossima partita con la maglia del Cile, tra l’altro contro l’Argentina di Messi. Una bella notizia per Antonio Conte che avrà a disposizione prima del previsto un importante elemento dell’undici bianconero come Vidal.

    Se la Juve sorride con il rientro anticipato di Vidal, anche il Napoli può consolarsi con quello di Pandev. L’ex attaccante di Lazio e Inter infatti è atteso a Napoli nelle prossime ore dato che per squalifica non potrà prendere parte alla prossima partita della sua Macedonia nelle qualificazioni ai mondiali del 2014. Pandev, già diffidato, ha rimediato ieri in Macedonia-Croazia un’ammonizione che gli permetterà di tornare con largo anticipo a Napoli agli ordini di Walter Mazzarri. Il centravanti macedone, promosso titolare quest’anno dopo la cessione di Lavezzi, rappresenta una pedina importante per il Napoli che tra una settimana andrà a caccia di gloria in quel di Torino.

    Video espulsione Vidal in Ecuador-Cile 3-1 

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  • Arturo Vidal giura amore eterno alla Juve

    Arturo Vidal giura amore eterno alla Juve

    Gran momento per la Juve, gran momento per Arturo Vidal. Il 25enne centrocampista cileno, arrivato a Torino nel Luglio 2011, è uno dei pilastri dell’undici bianconero guidato da Antonio Conte. I 10,5 milioni di euro con i quali la Juve lo ha strappato al Bayer Leverkusen si sono rivelati un investimento importante che ha garantito ai bianconeri un centrocampo extra lusso, in cui figurano altri interpreti illustri come Pirlo e Marchisio.

    Il nazionale cileno, in un’intervista per la Fifa, ha parlato della sua avventura in bianconero e dei prossimi obiettivi da raggiungere: “Quando si è in un club come la Juve si deve sempre competere per vincere. Con i rinforzi arrivati in estate la Juve è migliorata ulteriormente rispetto all’anno scorso: penso che possiamo conservare il titolo e fare un buon cammino in Champions League. Le esperienze in Germania e in Italia mi hanno aiutato ad accettare le critiche più serenamente e mi hanno fatto crescere. Il mio forte temperamento mi ha aiutato a sfondare in Bundesliga e in serie A, se non hai qualcosa di speciale non riesci a fare carriera fuori dal Cile”.

    Vidal
    Arturo Vidal giura amore alla Juve © ADRIAN DENNIS/AFP/GettyImages

    Arturo Vidal, semplicemente Re Artù per i tifosi della vecchia signora, sta vivendo il momento migliore della sua carriera. La prima stagione bianconera è stata trionfale grazie anche al suo apporto, in particolare 7 centri in 33 presenze nell’ultimo campionato vinto da imbattuti. Grande quantità in mezzo al campo, tantissimi palloni recuperati, tanta corsa e ottimi inserimenti d’attacco, Vidal ha tutte le stimmate del top player. Il suo futuro a Torino non è in discussione, nonostante le richieste non manchino vedi Bayern Monaco: “Esperienze in Liga e Premier League? Non ci ho mai pensato, io sto bene alla Juve e se dovessi restarci per tutta la carriera sarei felice. Una dichiarazione d’amore vera e propria che non può che rendere felici tutti i tifosi bianconeri.