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  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 29 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 29 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, consigli fantacalcio per la 29esima giornata di Serie A che si preannuncia ancora una volta molto incerta per la lotta al tanto agoniato terzo posto valevole per i Preliminari di Champions League. Milan e Napoli saranno impegnati in casa rispettivamente contro Palermo ed Atalanta con l’imperativo della vittoria a tutti i costi. L’Inter andrà a Genova con la delusione dell’eliminazione in Europa e con i supplementari nelle gambe mentre la Fiorentina avrà di fronte un Genoa sempre temibile in trasferta. Impegno in trasferta anche per La Lazio mentre per la salvezza il match clou è sicuramente Siena-Cagliari.

    Edinson Cavani ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images
    Edinson Cavani ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Consigli Fantacalcio giornata 29 guida alla formazione

    Catania-Udinese sabato ore 18:00
    Match che pronostichiamo ricco di bonus anche se i bianconeri devono fare  a meno di Totò Di Natale. Nel Catania è ancora out Bergessio ma recupera Barrientos che dobbiamo inserire insieme a Lodi, Castro e Gomez oltre a Marchese. Nell’Udinese spazio a Muriel e Maicosuel.

    Bologna-Juventus sabato ore 20:45                      
    Bianconeri che pescano dall’urna di Nyon il Bayern Monaco ma che non pensano assolutamente a rilassarsi in Campionato. Fuori Caceres dentro Lichsteiner, Peluso, con il ballottaggio fra Vidal e Pogba ma consigliamo comunque di inserirli entrambi. Nel Bologna spazio ai soliti noti con il dubbio Gilardino che dovrebbe comunque recuperare dal fastidio muscolare accusato contro l’Inter.

    Siena-Cagliari  domenica ore 12:30
    Match verità per la permanenza in Serie A di ambedue le compagini in campo, nel Siena inseriamo Emeghara, Rosina e Sestu mentre nel Cagliari Sau è fuori e quindi dentro Cossu, Ibarbo e Pinilla.

    Fiorentina-Genoa domenica ore 15:00
    Partita verità anche per la compagine guidata da Vincenzo Montella, assolutamente da inserire tutti i giocatori viola presenti nelle vostre rose mentre nel Genoa diamo fiducia solo a Bertolacci e Antonelli.

    Milan-Palermo ore 15:00
    Ultima spiaggia decisamente proibitiva per i rosanero per la permanenza in serie A, prevediamo tanti bonus e quindi spazio ai rispettivi reparti offensivi con un occhio di riguardo in difesa per De Sciglio e Santiago Garcia

    Napoli-Atalanta ore 15:00
    Padroni di casa partenopei che devono invertire il trend decisamente negativo delle ultime partite, puntiamo ancora su Cavani, Hamsik, Maggio e Pandev ma non dimentichiamoci di Denis e Bonaventura.

    Pescara-Chievo  ore 15:00
    Prevediamo una partita a viso aperto dato che gli abruzzesi devono tentare il tutto per tutto per una difficile speranza salvezza. Weiss e fuori ma inseriamo D’Agostino, Sculli e Quintero mentre nel Chievo spazio a Thereau e Paloschi

    Roma-Parma  ore 20:45
    Partita difficile per i giallorossi che hanno incassato in settimana il no dello sceicco. Dentro, Florenzi, Lamela e Totti oltre a Torosidis mentre nel Parma spazio al redivivo Amauri oltre a Marchionni e Sansone.

    Sampdoria-Inter lunedì ore 20:45
    Partita verità per i nerazzurri che si presentano a Marassi dopo la quasi impresa in Europa League fallita contro il Tottenham. Lasciamo a casa le rispettive difese ed inseriamo i reparti offensivi delle due squadre con Icardi, Obian, Palacio e Guarin su tutti.

    Torino-Lazio ore 20:45
    Importantissima sfida all’Olimpico di Torino per la compagine biancoceleste reduce dalla bella qualificazione in Europa League. Spazio a Floccari, Lulic ed Ederson con Kozak pronto a subentrare dalla panchina. Nel Toro spazio a Cerci, Birsa e Barreto.

  • L’Harlem Shake contagia anche la Juventus

    L’Harlem Shake contagia anche la Juventus

    Chi non hai ma sentito parlare, almeno una volta nell’ultimo mese dell’Harlem Shake? Se abitate in un’isola deserta, forse, potremmo credervi ma presto anche gli ultimi posti incontaminati del globo potrebbero essere presi d’assalto da questo nuovo fenomeno virale partito dal web. Ma andiamo con ordine e quindi spieghiamo ai pochi “sfigati” che ignorano ancora il fenomeno le origini di questo tormentone.

    “Harlem Shake” è stata pubblicata da DJ Baueer nel 2012 ma solo con il nuovo anno la hit ha preso piede in tutte le radio, discoteche  e, soprattutto, su YouTube dove il lyric video caricato dalla Mad Decent ha registrato in pochi mesi milioni di visualizzazioni. Ma il vero tormentone è la mania che sta spopolando ovvero quella di caricare sul Tubo i video che riprendono un gruppo di persone che si cimenta a ballare al ritmo dell’Harlem Shake. Tra i contagiati illustri ci sono, in Formula 1, i meccanici della scuderia Sauber, autori di una simpatica performance. I calciatori del Manchester City e persino LeBron James e l’intera squadra del Miami Heat hanno ceduto al fascino della danza e si sono cimentati in questo ballo creando un video dal risultato eccellente.

    Harlem Shake Juventus
    Harlem Shake Juventus

    Ultimo contagio registrato è quello al Media Center di Vinovo durante la conferenza stampa della Juventus. Mentre Leonardo Bonucci, Paul Pogba, Arturo Vidal e Fabio Quagliarella erano impegnati in una conferenza stampa ecco che nella sala i quattro bianconeri vengono interrotti da una zebra con tanto di stereo a spalla. Da qui parte il divertimento scatenato: Pogba per l’occasione si traveste da Zorro, Bonucci da scalmanato scout, Quagliarella nei panni del personaggio dei cartoon Jhonny Bravo mentre il trono di re spetta tutto a Vidal. Nel bel mezzo del caos Shakerano irrompe davanti le telecamere un’inedita versione di Matri.
    I video dell’Harlem Shake bianconero sono stati prontamente postati su Twitter dal giocatore più “social” della formazione Campione d’Italia, Leonardo Bonucci, che ha commentato il video con un “grosse risate“.

    Harlem Shake Juventus

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    Harlem Shake Juventus Backstage

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  • Juventus, con il Siena 5 diffidati

    Juventus, con il Siena 5 diffidati

    La riscossa della Juventus dopo la sconfitta contro la Roma di sabato scorso passa dalla gara interna contro il Siena di domenica pomeriggio alle 15, quando la Signora si troverà di fronte l’ex squadra guidata da Antonio Conte, in quello che sarà il match “preparatorio” all’attesissimo scontro-diretto contro il Napoli di Venerdì 1 Marzo al San Paolo. Tuttavia, ovviamente è bene non sottovalutare l’impegno contro i toscani che, a dispetto di una situazione di classifica non rosea, sembrano in netta ripresa anche alla luce della vittoria di campionato maturata lunedì scorso contro la Lazio. In particolare, poi, sulla Juventus di Conte che ha l’obbligo di ottenere una vittoria, sia per ripartire dopo la botta d’arresto e sia per presentarsi allo scontro diretto del San Paolo con un margine di vantaggio sull’inseguitrice, graverà l’incognita dei numerosi diffidati in squadra, che potrebbero in qualche modo condizionare le scelte di mister Conte in termini di formazione.

    Juventus, con il Siena 5 diffidati | © Gabriele Maltinti/ Getty Images Sport
    Juventus, con il Siena 5 diffidati | © Gabriele Maltinti/
    Getty Images Sport

    I cinque calciatori a rischio ammonizione e squalifica sono, infatti, nomi di primissimo livello nella compagine juventina, “spalmati” in tutti i reparti. In difesa sono a rischio squalifica Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini che ha appena recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto fermo per circa un mese e mezzo e che lo ha costretto a saltare diverse partite delicate in cui la Juventus ha mostrato di patire notevolmente la sua assenza.

    Il rientrante Giorgio Chiellini ieri ha dichiarato di essere a disposizione del mister e di sperare in un suo ritorno in campo “il prima possibile” e, dunque, potrebbe essere convocato contro il Siena ed eventualmente entrare a gara in corso per ritrovare il contatto con il terreno di gioco, nella speranza che il suo rientro non coincida con la “beffa” di un ulteriore stop deciso dal giudice sportivo; ma appare più probabile che prevalga la scelta della prudenza e che, dunque, possa rientrare, da titolare, direttamente nel big match contro il Napoli, quando la sua esperienza potrebbe essere un plusvalore importante per la Juventus. Tra gli altri diffidati, anche Paolo De Ceglie ma nel suo caso non esiste rischio-squalifica perchè sarà assente per infortunio.

    A centrocampo, invece, i diffidati saranno Arturo Vidal e Andrea Pirlo ed, anche in tal caso, si tratta di nomi pesanti e importanti: se nel caso di Andrea Pirlo mister Conte potrebbe decidere di schierarlo comunque con il Siena, sperando nella “buona sorte” e cercando di impartirgli qualche indicazione in senso “cautelativo”, per Arturo Vidal il discorso potrebbe essere differente anche alla luce del temperamento caldo del cileno. Pertanto, mister Conte potrebbe decidere di non rischiarlo e sostituirlo con Paul Pogba nel match di domenica pomeriggio contro il Siena, anche per dargli un turno di riposo conseguente all’opaca e stanca prestazione contro la Roma.

    In attacco, il diffidato è invece Alessandro Matri, il più in forma del reparto offensivo bianconero: nel suo caso, Antonio Conte potrebbe decidere di non rischiarlo preferendo schierare Sebastian Giovinco che scalpita per ritrovare il posto da titolare al fianco di Mirko Vucinic, dopo che lo stesso Matri – a suon di gol – sembra averlo scavalcato nelle preferenze del tecnico salentino. 

  • Bilancio Juventus, Marotta 208 mln tra top e flop

    Bilancio Juventus, Marotta 208 mln tra top e flop

    Nel giorno “31”, di Gennaio ovviamente, ci si attendeva il colpo ad effetto da parte di Beppe Marotta, per portare alla Juventus quel rinforzo offensivo che appariva assolutamente indispensabile. Invece, gli affari last minute non sono andati in porto: niente Lisandro Lopez, niente Icardi, niente Belfodil. Il rinforzo d’attacco della Signora dal mercato di riparazione resterà soltanto Nicolas Anelka, oggetto misterioso dopo l’esperienza cinese che non consente, ad oggi, di prevedere quale possa essere la sua condizione fisica e la sua capacità di incidere nella gare di campionato e di Champions League. Ma, se questa campagna di Gennaio è stata all’insegna del dogma del low-cost, considerando che l’approdo di Anelka costerà seicentomila euro, la figura del re indiscusso del mercato juventino, l’amministratore delegato Beppe Marotta, è stata accostata in questi giorni a cifre ben più consistenti da parte dell’inchiesta di Tuttosport, al fine di tracciare una sorta di consuntivo delle campagne di mercato da lui condotte nelle sei campagne di mercato in bianconero ed evidenziare i “top” ed i “flop” sia in termini di rendimento in campo dei calciatori che in termini di costi non rispondenti al rapporto “qualità-prezzo”.

    Marotta, 208 milioni spesi in 3 anni | © Valerio Pennicino/Getty images
    Marotta, 208 milioni spesi in 3 anni | © Valerio Pennicino/Getty images

    Ovviamente, in cima alla lista delle intuizioni geniali di Marotta non può che esservi Andrea Pirlo, giunto in bianconero a parametro zero nell’Estate 2011 dopo essere stato “scaricato” dal Milan e che, poi, ha dimostrato anche alla Juventus tutto il suo immenso valore e la sua classe cristallina, in barba ai 33 anni d’età. Così come il fatto di aver strappato, per appena 1 milione di euro, nell’estate 2012 Paul Pogba al Manchester United, talento cristallino classe 1993 che, dopo i diversi exploit e i due gol contro il Parma, sir Alex Ferguson sta ancora rimpiangendo. Così come  è impossibile non sottolineare in maniera positiva l’acquisto del pilastro difensivo Andrea Barzagli, nel Gennaio 2011, per soli 0,3 milioni di euro, oppure l’acquisto di Vidal per 10,5 milioni, un prezzo del cartellino che, dopo le sue ottime stagioni in bianconero, si è oggi almeno triplicato, o ancora quello di Mirko Vucinic per 15 milioni di euro.

    D’altro canto, a fronte di queste brillanti operazioni, c’è stata anche qualche pesante defaillance, come l’acquisto di Martinez dal Catania per 12 milioni di euro nell’estate 2010, o di Krasic per 15 milioni di euro, considerando che l’ala bionda doveva diventare “l’erede di Nedved” ma che è stato ceduto la scorsa estate per 7 milioni di euro, oppure ancora nell’estate 2011 del giovane olandese Elia per ben 9 milioni di euro anche se, nonostante fosse considerato un “talento” non è mai riuscito a integrarsi con il gioco di Antonio Conte e, dunque, è stato poi ceduto per 5,5 milioni di euro. Tra gli altri colpi che lasciano un po’ di perplessità perlomeno nel rapporto tra rendimento in campo e prezzo del cartellino bisogna annoverare anche quello di Padoin, acquistato per 5 milioni di euro ma che viene considerato una riserva, almeno sulla carta, o l’operazione Giovinco condotta con il Parma che, indipendentemente dal giudizio non pienamente positivo che la critica attribuisce al suo rendimento, è apparsa comunque poco lungimirante considerando che  è stato dapprima ceduto in comproprietà nell’estate 2011 per 3 milioni di euro e, poi, riscattato l’anno seguente per ben 11 milioni di euro.

    Il totale della “spesa” nei sei anni della gestione Marotta, dunque, ammonta a 208 milioni di euro in tre anni: una cifra importante, soprattutto spulciando la lista completa dei vari giocatori transitati nelle diverse stagioni, che – con le dovute eccezioni prima illustrate – complessivamente evidenzia un livello medio-basso.

    Sintesi delle operazioni di mercato di Marotta alla Juventus | immagini dal web
    Sintesi delle operazioni di mercato di Marotta alla Juventus | immagini dal web
  • Lazio-Juventus 2-1, Floccari regala la finale

    Lazio-Juventus 2-1, Floccari regala la finale

    Alla fine, in finale di Coppa Italia ci va la Lazio, che attende di conoscere quale sarà la sua avversaria il prossimo 26 Maggio, proprio allo Stadio Olimpico: Inter o Roma. Lazio-Juventus, semifinale di ritorno, è stato un match intenso e combattuto, caratterizzato da una Juventus che, nei primi minuti parte forte con la consapevolezza di essere chiamata a segnare almeno due gol per potersi qualificare con certezza: così, nei primi minuti di gioco, Vucinic si invola in area di rigore, Marchetti va in uscita bassa e lo falcia ma l’arbitro Banti non fischia il penalty anche se le proteste appaiono molto più pacate rispetto a Juventus-Genoa. La Juventus fa la partita, ma con Giovinco davanti non riesce a sfruttare qualche rara buona idea, ed il centrocampo non è all’altezza degli standard bianconeri, considerando che Marchisio, Pirlo, Pogba sono in panchina. Marrone cerca di fare il vice-Pirlo e non sfigura neppure ma, ovviamente, il paragone non può reggere.

    Il primo tempo di Lazio-Juventus si chiude sullo 0-0, che già qualificherebbe i laziali, ma alla prima vera occasione da gol biancoceleste Gonzalez va in gol, con un ottimo colpo di testa a cogliere l’invito perfetto di Ledesma, bruciando sul tempo Peluso, ancora una volta troppo leggero in marcatura: 1-0. La gara si incanala, così, su binari differenti, con la Juventus costretta ancor di più a cercare il gol per poter acciuffare i supplementari, e la Lazio che decide di chiudersi per bloccare gli spazi agli attacchi bianconeri, cercando di sfruttare la velocità del neo entrato Lulic in ripartenza (al posto di Hernanes coinvolto in uno scontro di gioco fortuito che lo ha costretto a uscire dal campo sanguinante, ndr), e di Floccari entrato al posto di uno sfiancato Klose. Conte decide di inserire Pirlo e Marchisio a centrocampo al posto di Padoin e Marrone, e Quagliarella come terza punta per rafforzare il reparto offensivo, ma il gol del provvisorio pareggio scaturisce al 91′ su errore difensivo di Radu, che spalanca la porta a Vidal che colpisce da pochi passi: 1-1.

    Ma, con ben 5 dei sei minuti di recupero concessi ancora da giocare, tutto può ancora succedere ed è così che la difesa juventina cade nuovamente nella “trappola” laziale, proprio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con la difesa schierata: Vidal non tiene bene la marcatura di Floccari, e l’attaccante biancoceleste realizza il 2-1, festeggiando sotto la curva Nord il gol-qualificazione. Quando tutto sembrava ormai perduto, però, la Juventus ha l’occasione di ribaltare clamorosamente il discorso-finale, con la possibilità di segnare il clamoroso 2-2 con un’azione in velocità di Giovinco che tira di destro a mezz’altezza, ma Marchetti è attentissimo a parare, e poi Marchisio che avrebbe la porta spalancata per ribadire in rete ma, clamorosamente, calcia la palla a lato.

    Lazio-Juventus 2-1, Floccari al 93' regala la finale | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images
    Lazio-Juventus 2-1, Floccari al 93′ regala la finale | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

    Così, non c’è più tempo: dopo sette minuti di recupero, Banti fischia la fine di Lazio-Juentus,  con i biancocelesti e Petkovic che festeggiano sotto la Nord la qualificazione alla finale, con tanto di inno cantato dall’intero Olimpico, e riproposizione dell’ormai celebre volo dell’aquila. Per la Juventus, invece, tanto rammarico per gli errori di misura sottoporta e per la non capacità di incidere concretamente in attacco: d’altronde, non è una novità.

    Pagelle Lazio-Juventus:

    Marchetti 7 Contro la Juventus, si sa, si esalta: lo ha dimostrato più volte, ed oggi ne dà l’ennesima conferma con la parata su Giovinco nel finale che salva la qualificazione della Lazio

    Gonzalez 7 Gol dell’1-0 a parte, una partita di grande abnegazione, sostanza e vivacità

    Vidal 6.5 Grintoso, tenace e determinato, segna il gol-illusione del pareggio, poi sbaglia sulla marcatura di Floccari

    Giovinco 5 Non è in palla, protesta troppo spesso con l’arbitro e finisce anche ammonito per simulazione. Potrebbe rifarsi nel finale, ma Marchetti gli chiude la porta

    Marchisio 5 Entra per venti minuti a causa delle imperfette condizioni fisiche (postumi influenzali) ma pesa su di lui come un macigno l’errore più clamoroso sotto porta, ed il rimpianto qualificazione che ne consegue

    Tabellino Lazio-Juventus:

    Lazio (3-5-1-1): Marchetti 7; Biava 6, Dias 6, Ciani 6; Konko 6.5, Gonazalez 7 (41’ st Cana), Ledesma 6.5, Hernanes 6 (18’ st Lulic), Radu 5.5; Mauri 6.5; Klose 5 (25’ st Floccari 7).

    Juventus (3-5-2): Storari 5.5; Barzagli 6, Bonucci 6, Peluso 5; Isla 5, Vidal 6.5, Marrone 6 (23’ st Pirlo), Giaccherini 6 (31’ st Quagliarella), Padoin 5.5 (25’ st Marchisio 5); Vucinic 6, Giovinco 5.

    Marcatori di Lazio-Juventus 2-1: Gonzales 8’ st, Vidal 47’ st, 48’ Floccari

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  • Chiellini: “Torno tra un mese”. Vidal e Pirlo non si allenano

    Chiellini: “Torno tra un mese”. Vidal e Pirlo non si allenano

    La sua assenza non è di certo un elemento che passa inosservato nella Juventus di Antonio Conte, in particolar modo considerando che nello sfortunato scorcio di 2013 la squadra bianconera ha collezionato soltanto un punto in due partite di campionato, e che i gol incassati sono state delle “falle” difensive proprio nella zona che sarebbe competenza dell’infortunato Giorgio Chiellini. Per questo, dunque, sembra comprensibile che la squadra sia in trepidante attesa del suo rientro anche se i tempi non saranno troppo brevi ed è stato lo stesso Chiellini a rivelare il suo “quadro clinico” intervenendo ad una giornata dedicata alla prevenzione sul cancro dal titolo: “Non fare autogol: gioca d’attacco contro il cancro” promossa dall’associazione Italiana Oncologia Medica. Chiellini ha così colto l’occasione per rispondere alle domande dei ragazzi dell’Istituto Beccaria di Torino, abbozzando anche una previsione sui tempi di recupero: “Ne avrò ancora per un mesetto”. 

    Di certo la notizia non è delle più positive considerando che tra meno di un mese la Juventus dovrà scendere in campo per disputare il match di andata degli ottavi di Champions League contro il Celtic e che, se le previsioni di Chiellini saranno confermate, il difensore toscano dovrà saltare il delicato impegno europeo a causa della lesione di secondo grado al polpaccio destro procurata nell’allenamento del 19 Dicembre scorso. Il suo obiettivo “realistico” è di rientrare nel big match del prossimo 1 Marzo, contro il Napoli al San Paolo che precederà la gara di ritorno degli ottavi di Champions del 6 Marzo allo Juventus Stadium.

    Chiellini torna tra un mese ma carica la Juventus | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Chiellini torna tra un mese ma carica la Juventus | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Come detto, però, la sua assenza è un aspetto molto importante da considerare negli equilibri della retroguardia bianconera, considerando che Peluso e Caceres non hanno saputo offrire le garanzie necessarie nei match contro Sampdoria e Parma, anche se secondo Chiellini le cause della mini-crisi bianconera sono da imputarsi anche ad una componente di sfortuna che, nel mese di Gennaio, pare essere una sorta di “costante” per la squadra di Conte, considerando che anche lo scorso anno la Juventus aveva perso qualche punto importante nello stesso periodo dell’anno: “Il singolo non può cambiare gli equilibri di una squadra, siamo stati sfortunati in alcuni episodi e abbiamo perso qualche punto importante, proprio come era successo l’anno scorso in questo stesso periodo”.

    Nonostante questo, però, Giorgio Chiellini rimane ottimista e fiducioso sulle potenzialità della squadra e sulla capacità dei compagni di risollevare il proprio rendimento, già nel prossimo match di campionato in programma nell’anticipo di sabato sera contro l’Udinese allo Stadium che si preannuncia verrà disputata sotto una copiosa nevicata.

    Tuttavia, le notizie che giungono dallo spogliatoio bianconero non sono ottimali per quanto riguarda gli uomini “abili e arruolabili”: se per Mirko Vucinic ci potrebbe essere (finalmente) un posto da titolare al fianco di Giovinco in attacco, ci potrebbero essere problemi di formazione a centrocampo a causa delle non perfette condizioni di Andrea Pirlo e Arturo Vidal, che nella seduta di oggi non si sono allenati rispettivamente a causa di in problema al muscolo soleo del polpaccio destro e di un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra.

    La ripartenza della Juventus formato 2013, dunque, non si preannuncia delle più semplici.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 17 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 17 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, 17esima giornata di serie A che vedrà il match più interessante all’Olimpico di Roma con la Lazio che cercherà di fermare un Inter decisamente galvanizzata dalla vittoria contro il Napoli della scorsa giornata.

    Consigli Fantacalcio giornata 15 guida alla formazione
    La giornata vedrà inoltre la capolista Juventus impegnata in casa contro l’Atalanta come in casa sono impegnate sia il Milan che il Napoli rispettivamente contro Pescara e Bologna. Impegno invece non semplice per la Roma che andrà a Verona a trovare un Chievo in palla nelle ultime uscite.

    Udinese-Palermo sabato ore 18:00
    Friulani che devono sfruttare l’occasione di incontrare una compagine come quella rosanera che in trasferta non da decisamente il meglio di sé. Basta, Di Natale, Allan ed Armero in campo con quest’ultimo in odore di primo gol stagionale. Fra gli ospiti non rinunciamo a capitan Miccoli ma teniamo a riposo tutti gli altri.

    Lazio-Inter sabato ore 20:45
    Match clou di giornata, fra i biancocelesti tutto il peso dell’attacco su Miro Klose che deve essere inserito al pari di Hernanes e Lulic. Nell’Inter non rinunciamo alla solidità di Cambiasso ed alla vena ritrovata del principe Milito, ci aspettiamo gol e quindi teniamo a riposo le rispettive difese.

    Fiorentina-Siena  domenica ore 12:45
    Prevediamo una vittoria dei viola su un Siena che potrebbe risentire delle ultime cattive prestazioni, ci potrebbe essere il rientro di Jovetic, spazio anche a Toni, Pasqual e a Gonzalo Rodriguez. Fra gli uomini di Serse Cosmi puntiamo solo su Rosina.

    Genoa-Torino domenica ore 15:00
    Prevediamo tanti gol fra due squadre che nelle ultime apparizioni hanno concesso molto, padroni di casa che devono riprendersi, diamo spazio ai rispettivi attacchi mentre fra le difese inseriamo Marco Rossi e Darmian.

    Juventus-Atalanta ore 15:00
    Non ce ne vogliamo i tifosi atalantini ma prevediamo una vittoria facile della Vecchia Signora, fuori Vidal e Bendtner mandiamo dentro Pogba e Vucinic oltre ad Asamoah che potrebbe segnare. Fra gli ospiti dovremmo tenere tutti a riposo ma se proprio non si può, inseriamo Bonaventura, Peluso e Denis.

    Stefan Jovetic
    Stefan Jovetic al rientro dopo un lungo stop ©Marco Luzzani/Getty Images

    Milan-Pescara ore 15:00
    Rossoneri in striscia positiva ed il Pescara non sembrerebbe la compagine giusta per interrompere l’ottimo momento di El Sharaawy e compagni. Faraone insostituibile inseriamo anche De Sciglio e Boateng mentre nel Pescara diamo spazio solo a Weiss.

    Chievo-Roma domenica ore 15:00
    Roma chiamata ad un impegno non facile contro un Chievo che in casa sa reggere molto bene alle pressioni di squadre decisamente più forti. De Rossi e Pjanic dovrebbero dare forfait e Lamela non è ancora al 100%, inseriamo comunque tutto il reparto offensivo giallorosso e fra i padroni di casa spazio comunque a Thereau e Paloschi.

    Catania-Sampdoria domenica ore 15:00
    Partita che si preannuncia molto spettacolare, teniamo a riposo la difesa blucerchiata dato il potenziale offensivo rappresentato da Gomez, Bergessio e Barrientos che devono essere schierati oltre a Lodi e Marchese. Nella Doria diamo spazio a Obiang e Poli.

    Parma-Cagliari domenica ore 15:00
    La formazione di mister Donadoni troverà al Tardini un Cagliari non in forma e la cura Pulga – Lopez sembra aver finito gli effetti positivi delle scorse giornate. Dentro Biabiany,Gobbi, Sansone ed Amauri. Nel Cagliari Pinilla è fuori ma diamo spazio ad Avelar, Cossu e Sau.

    Napoli-Bologna domenica ore 20:45
    Ci aspettiamo una vittoria partenopea, diamo spazio a tutti i giocatori del Napoli presenti nelle vostre rose mentre nel Bologna diamo fiducia solamente a Diamanti, Morleo e Gilardino se proprio non possiamo fare  a meno.

  • Juventus ai quarti grazie al suo 12, Vidal e Bendtner out

    Juventus ai quarti grazie al suo 12, Vidal e Bendtner out

    A leggere la data di ieri, 12-12-12, era scontato che nella gara di Coppa Italia tra Juventus e Cagliari valida per gli ottavi di finale l’uomo decisivo potesse essere proprio il numero 12. Un numero insolito per un attaccante, tradizionalmente attribuito al secondo portiere della squadra, ma che nel caso della Juventus appare sulla maglia di Sebastian Giovinco. E’ stata proprio sua la firma sulla vittoria per 1-0 che significa qualificazione della Juventus ai quarti di finale della competizione nazionale, nel giorno del sold out per il ritorno di Antonio Conte sulla panchina di casa, celebrando al meglio il “bentornato” al mister salentino, suo grandissimo estimatore che lo ha messo al centro del progetto Juventus nonostante la diffidenza di molti.

    Giovinco – Sebastian Giovinco ha, così, deciso di ripagarlo con una grande prestazione, oltre al fondamentale gol, entrando in tutte le azioni bianconere da protagonista, andando a cercare la rete con una determinazione che, finora, aveva mostrato in maniera “centellinata”. La Formica Atomica aveva già messo o zampino nella rete realizzata nella trasferta Ucraina a Donetsk contro lo Shakhtar di Lucescu, procurando l’autogol decisivo per la vittoria e la qualificazione al primo posto del girone E, ma in quel caso il suo nome non figurava sul tabellino dei marcatori; questa volta, in barba a chi sosteneva che i suoi gol vengono realizzati soltanto quando la squadra è già in vantaggio, la rete di Giovinco è stata decisiva.

    Juventus ai quarti di Coppa Italia grazie a Giovinco
    Juventus ai quarti di Coppa Italia grazie a Giovinco | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Infortuni Vidal e Bendtner – Purtroppo per Conte, però, oltre alle buone notizie della gelida serata di Coppa Italia, giungono cattive “nuove” dall’infermeria, che riguardano in particolare Bendtner e Arturo Vidal. L’attaccante danese, infatti, è uscito anzitempo dal campo nella gara di ieri in cui il mister lo aveva lanciato titolare in cui, fino all’infortunio, non aveva affatto sfigurato. Il gigante danese, però, è stato costretto a uscire verso la fine del primo tempo a causa di un sospetto stiramento alla coscia che dovrebbe comportare uno stop non troppo breve, almeno due mesi.

    Nel caso di Arturo Vidal, invece, l’entità è più lieve e si tratta di un riacutizzarsi del problema al ginocchio che lo aveva costretto al cambio nella gara di campionato di domenica scorsa a Palermo e, dunque, il cileno dovrebbe saltare la prossima gara con l’Atalanta  per precauzione per rientrare, poi, nell’ultimo turno di campionato prima della sosta natalizia. L’intento è quello di non affrettare i tempi del suo recupero considerando che, se non fosse stato per l’indisponibilità “last minute” di Emanuele Giaccherini –  a causa di un problema allo stomaco avvertito nel pre-partita – nella gara di ieri sarebbe dovuto rimanere a riposo.

    Gioia Antonio Conte – Nonostante l’apprensione per i due stop, al fischio finale la gioia di mister Conte non ha esitato a mostrarsi, andando a salutare il pubblico che, proprio nel giorno del 12, è stato realmente il dodicesimo uomo in campo, sfidando la freddissima notte torinese pur di tributare un abbraccio ideale al mister salentino: per questo, Antonio Conte si è emozionato – come lui stesso ha poi ammesso – “perchè fa sempre piacere avere queste testimonianze di affetto dai nostri tifosi”. 

  • Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Qualificazione e primo posto. Una Juve pressoché perfetta sbanca Donetsk e chiude in testa il proprio girone mantenendo l’imbattibilità nella competizione, cosa riuscita in questo primo turno solo a Malaga, Schalke e Borussia Dortmund. E pensare che dopo i tre pareggi del girone di andata, specie quello di Copenaghen contro il Nordsjaelland, il profumo di Europa League era fortissimo. Come fortissimo era l’odore di biscotto contro gli ucraini. Nulla di tutto ciò invece ed una Juve accorta in difesa e rapida nell’offendere piazza il colpaccio contro una squadra che vinceva da sedici turni consecutivi a casa rendendo cosi nulla la goleada del Chelsea nell’altro match.

    Un successo meritato come detto, giunto su un autogol viziato da un fuorigioco di Lichtsteiner, ma se di errori arbitrali bisogna parlare sono stati diversi gli episodi andati contro la Juve, in particolare un calcio di rigore non assegnato dall’arbitro per un fallo di mano di Fernandinho. Alessio e Conte non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. In difesa torna Chiellini, in avanti c’è Giovinco accanto a Vucinic. Comincia meglio la squadra di Lucescu che seppur qualificata mira a chiudere al primo posto il girone. La Juve soffre nei primissimi minuti ma poi con grande personalità esce allo scoperto e comincia a macinare gioco. Di occasioni da rete, specie nei primi 45’ se ne vedono pochi. I bianconeri reclamano, a ragione, un rigore per un fallo di mano di Fernandinho su punizione di Pirlo ma l’arbitro lascia correre. L’asse Vucinic-Giovinco intanto funziona e anche bene, e da una loro combinazione nasce la palla gol più ghiotta del primo tempo ma la Formica Atomica dal limite e con lo specchio della porta completamente libero, se si eccettua il portiere Pyatov, apre troppo il tiro spedendo a lato. Intanto Chiellini fa tremare tutti richiamando l’attenzione della panchina per un fastidio al polpaccio: Caceres si alza per riscaldarsi ma la cosa, dopo l’intervallo, rientrerà.

    La ripresa comincia esattamente come era iniziato il primo tempo, ovvero con uno Shakhtar subito pimpante che si fa vivo con un tiro di Alex Teixeira a seguito di una respinta corta di Buffon. Palla fuori. Più ghiotta la chance capitata a Pirlo che dal limite dell’area colpisce il palo. Ma la Juve è viva e poco dopo trova anche il gol: Lichtsteiner riceve palla sulla destra e mette in mezzo un pallone che Kucher devia verso la propria porta nel tentativo di fermare Giovinco. Gli ucraini voglio il pari ma cosi facendo lasciano praterie ai bianconeri. Vucinic supera anche il portiere avversario ma sbaglia tutto. I padroni di casa di occasioni non ne creato se si eccettua un auto palo colpito da Asamoah. La Juve fa festa: quegli ottavi che sembravano una chimera ora sono realtà.

    La Juventus festeggia gli ottavi
    La Juventus festeggia gli ottavi © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Juventus:
    Fernandinho 6,5: Tra i brasiliani forse è quello che ha di meno la testa alle vacanze ma rischia tanto nel primo tempo quando colpisce la palla con le mani nella propria area.
    Willian 6: Più volte cerca di accelerare ma la retroguardia bianconera, stavolta, lo controlla abbastanza bene.
    Eduardo 5: Prova abulica la sua, tanto che raccatta anche un’ammonizione inutile.
    Chiellini 7: Prestazione maiuscola per lui che soffre anche un po’ di un risentimento al polpaccio ma porta la gara al termine. Peccato per quella ammonizione presa nel finale che non gli consentirà di giocare l’andata degli ottavi poiché diffidato.
    Pogba 6: Alterna cose buone ad errori che specie in quel punto del campo non si dovrebbero fare. Ma la gara gli è servita per fare esperienza.
    Giovinco 7: E’ una delle cause principali dell’autogol che ha portato i bianconeri al successo. Sempre pimpante nel primo tempo ha avuto una chance non sfruttata a dovere. Ma la sua prova va ben oltre la sufficienza.

    Il tabellino di Shakhtar Donetsk-Juventus
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 6,5, Kucher 5,5, Rakytskyy 6, Rat 6; Fernandinho 6,5, Stepanenko 5,5; Alex Teixeira 5 (20′ st Ilsinho 6), Mkhitaryan 5,5, Willian 6; Eduardo 5 (1′ st Devic 6). In panchina: Kanibolotsky, Kryvtsov, Kobin, Gai, Douglas Costa. Allenatore: Lucescu 5,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7, Vidal 6,5, Pirlo 6, Pogba 6, Asamoah 6; Giovinco 7 (47′ st Giaccherini sv), Vucinic 6,5 (43′ st Matri sv). In panchina: Storari, Caceres, Padoin, Marrone, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7

    Le immagini video di Shakhtar Donetsk-Juventus
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  • Milan-Juventus ai raggi x, decisivo il centrocampo?

    Milan-Juventus ai raggi x, decisivo il centrocampo?

    Stasera si gioca Milan-Juventus, big-match della 14 giornata di Serie A. Per l’occasione abbiamo deciso di proporvi le due squadre sotto la nostra lente d’ingrandimento. Dal reparto difensivo a quello d’attacco, senza trascurare il centrocampo. Nomi, statistiche, curiosità, precedenti, tutto ciò che c’è da sapere su Milan-Juventus. Dove si deciderà la partita? Chi ha le migliori chances di aggiudicarsi la palma di migliore in campo? E’ davvero una partita sulla carta già scritta? Analizziamo tutto, ma proprio tutto, sulla sfida odierna. Prima del fischio d’inizio resta comunque una sola certezza: chiunque uscirà dal campo con i tre punti in mano avrà compiuto un’impresa. Bisogna però capire se sarà l’ennesima (sponda Juve) o la prima (vedi Milan). Tuffiamoci insieme nel mare di Milan-Juventus.

    LA DIFESA– Il primo round se lo aggiudica la formazione bianconera. Tra Buffon (8) e Abbiati (6) non c’è davvero storia. Sempre regolare il primo, mentre il rossonero è costante nella sua imprevedibilità (dalla Russia al San Paolo, tanto per citare un esempio). Passando alla difesa, è vero che nella Juve mancherà Chiellini, ma il reparto bianconero ha comunque dimostrato di cavarsela egregiamente anche senza il livornese (sopratutto se a sostituirlo è Caceres, in gol a San Siro nella semifinale d’andata di Coppa Italia lo scorso anno), potendo contare su una certezza come Barzagli (8). Di contro la retroguardia del Milan quest’anno ha fatto acqua da tutte le parti (in tredici partite 18 gol subiti, di cui sette in casa), offrendo in più di un’occasione il fianco alla critica. Che Mexes (6) risulti ancora una volta decisivo come in Champions stentiamo a crederlo.

    Milan-Juventus
    Arturo Vidal, sarà lui a decidere Milan-Juventus? | ©Claudio Villa/Getty Images

    IL CENTROCAMPO – E qui il divario si trasforma in abisso. Il reparto nevralgico della Juventus è tra i migliori in Europa per corsa, qualità e aggressività. Uno dei suoi degni rappresentanti è Pirlo (8) che solo due anni fa viveva il “clasico” italiano nella Milano rossonera. Ora invece è il regista di un’orchestra perfetta, con Vidal (9) massimo interprete della filosofia bianconera. Se la Juve prenderà in mano la partita, e di questo siamo più che certi, il centrocampo di Conte distruggerà quello di casa, con il solo Montolivo (7) degno di nota. Se poi aggiungiamo all’analisi anche gli esterni, sulla fascia sinistra la sfida tra Asamoah (8) e De Sciglio (7) sarà con ogni probabilità vinta dal ghanese, con la diretta conseguenza di mancanza di cross per l’ariete Pazzini.

    L’ATTACCO – L’unico reparto dove regna l’equilibrio. Due top-player la faranno da padrone. Da una parte El Shaarawy (9), il capocannoniere del campionato, dall’altra Vucinic (8), l’unico attaccante di vera caratura internazionale della truppa di Conte. Tutto il resto è noia, come direbbe il mio amico Califano. Se Giovinco (6,5) si è reso suo malgrado protagonista di prove opache quando l’avversario era di un certo calibro (sopratutto in Nazionale), non va meglio in casa Milan, dove si continua a sperare nella rinascita di Boateng (5) e nei gol di Pazzini (6).

    MILAN                                       JUVENTUS    
    Abbiati 6                                    Buffon 8
    De Sciglio 7                              Bonucci 7
    Mexes 6                                     Barzagli 8
    Yepes 6,5                                 Caceres 6,5
    Constant 6                                Isla 6
    Montolivo 7                                Asamoah 8
    De Jong 5,5                              Pirlo 8
    Nocerino 5,5                             Vidal 9
    Boateng 5                                  Marchisio 7,5
    Pazzini 6                                    Giovinco 6,5
    El Shaarawy 9                          Vucinic 8

    TOT:  69,5                                  82,5

    Federico Pisanu