Tag: arsene wenger

  • Champions League: Vito Mannone al debutto nell’Arsenal di Wenger

    L’Arsenal questa sera al debutto in Champions League sarà un pò italiana, sembra infatti che Arsene Wenger sia intenzionato a schierare il giovane portiere Vito Mannone a difesa dei pali dei Gunners vista l’assenza per infortunio del titolare Almunia e del suo vice Fabianski.

    Mannone(88) è cresciuto nel florido vivavio dell’Atalanta per poi trasfersi Oltremanica acquistato dall’Arsenal per 350000 sterline nel 2005, nel 2006 la società londinese lo ha spedito in prestito al Barnsley ma l’esperienza, complice un infortunio al ginocchio, non è esaltante. Nel 2007 il ritorno alla base e, con la benedizione di Arsène Wenger, anche il prolungamento del contratto. Una scelta saggia perché nello scorso maggio per Vito è arrivato anche l’esordio in Premier League nella gara vinta dai Gunners contro lo Stoke City per 4-1. Ora l’esordio in Champions League, per Mannone un’altra grande occasione da sfruttare.

  • Premier League: Manchester City-Arsenal 4-2 [highlights]

    Troppo forte questo City anche per l’Arsenal di Wenger, il team di Hughes viaggia a vele spiegate con quattro vittorie in altrettante partite e si dimostra l’avversaria piu ostica per il Chelsea di Ancelotti ancora a punteggio pieno. La campagna acquisti dimostra di esser stata azzeccata e pur senza l’infortunato Tevez il City riesce a rifilare 4 reti al malcapitato Arsenal. Adebayor ancora a segno per la quarta rete consecutiva.

  • Embargo dal mercato, lotta ai simulatori e incubo hooligans. Ma il calcio inglese non era un modello da seguire?

    Embargo dal mercato, lotta ai simulatori e incubo hooligans. Ma il calcio inglese non era un modello da seguire?

    premier-leagueForse un pò troppo spesso si tende ad enfatizzare qualcosa più del dovuto per poi dover tornare indietro e rivalutare sotto un’ ottica diversa. Negli anni del dopo Calciopoli nello stivale italico si è iniziato a dibattere sui mali che attanagliano il nostro calcio, dalla mancanza di sportività agli scontri negli stadi, dalla lealtà sportiva alla capacità delle società di fare marketing con il proprio brand. L’analisi conclusiva di molti di questi dibattiti finiva con il porre come standard da seguire il modello inglese,  enfatizzando il lavoro fatto per abbattere il problema hooligans:  gli stadi a misura di tifoso e  il coraggio di lanciare alla ribalta mondiale giocatori ancora giovanissimi.

    Questa è la favola che ci siam raccontati negli ultimi anni, demonizzandoci per la crisi del nostro calcio e sperando in paperon de paperoni arabi che  venissero a salvarci.

    Negli ultimi mesi però giungono tanti episodi  a farci riflettere ulteriormente sulla vicenda; l’ultimo scandalo in ordine di tempo, ma forse quello che darà una mazzata al calcio inglese, è l’embargo imposto dalla Fifa al Chelsea per aver tesserato irregolarmente il giovane francese del Lens Kakuta. La Fifa dovrà decretare anche il futuro delle due squadre di Manchester: lo United rischia di dover rinunciare, per un’ intera stagione, al calciomercato a causa del tesseramento irregolare del francese Pogba del Le Havre. Il club francese si giustifica sostenendo di aver in mano un precontratto firmato dal giovane prima del passaggio alla corte di Ferguson; il City è accusato dal Rennes per aver scippato dal suo vivaio Jeremy Helan. A metter nei guai il club del tecnico Hughes sarebbe una postilla del contratto che il giovane avrebbe firmato con i francesi il quale prevedeva l’impossibilità per Helan di lasciare il club qualora avesse giocato nelle giovanili della nazionale francese (cosa poi avvenuta).

    Come se non bastasse è in corso un acceso scontro mediatico tra Arsenal e gli altri club in seguito alla squalifica comminata ad Eduardo reo di aver simulato e indotto l’arbitro ad assegnare il rigore nell’ultimo turno preliminare per l’accesso alla Champions. Wenger lamenta che sia stato  usato un peso diverso rispetto ad altri eventi dubbi  succedutisi in Premier, in particolar modo,  puntando il dito su Rooney accusato di esser un simulatore; menzioniamo anche i duri e premeditati scontri tra West Ham e Millwall che fanno ritornare Oltremanica l’incubo hooligans.
    Non è, dunque, un ottimo periodo per la Premier League, ne è la dimostrazione il fatto che anche gli sponsor fuggono; dopo 4 anni infatti la tedesca E-ON ha comunicato che non rinnoverà, a partire dalla prossima stagione, l’accordo per la sponsorizzazione con la Football Association. Un colpo da 10 milioni di sterline per la Premier a cui vanno aggiunti quelli della pay tv irlandese Setanta Sport, anch’essa fuori dal campionato della regina nella prossima stagione.

    Dopo quattro anni di partnership commerciale, la tedesca E.ON. (una delle maggiori società europee ed è anche il maggior investitore al mondo nel campo energetico) ha comunicato ufficialmente ieri sera che non rinnoverà l’accordo con la Football Association per la stagione 2010/11

  • Wenger: “Adebayor può andare via”

    Wenger: “Adebayor può andare via”

    Secondo quanto riporta il quotidiano britannico “Sun”, le strade dell’Arsenal e del suo attaccante Emmanuel Adebayor potrebbero dividersi molto presto.
    Infatti lo confida il manager dei gunners Arsene Wenger al giornale: “Se non vuole rimanere andrà via anche se Emmanuel Adebayorpenso che sarà ancora all’Arsenal nella prossima stagione“.
    Wenger quindi non si opporrebbe alla sua cessione; i grandi club europei fanno la fila per potersi assicurare le prestazioni dell’attaccante togolese, Milan e Chelsea su tutte.
    Il costo del suo cartellino si aggira intorno ai 25 milioni di euro, non un prezzo eccessivo considerato che è uno degli attaccanti più forti che ci sono in circolazione e la sua giovane età (25 anni).
    Il manager dell’Arsenal avrebbe già individuato il suo sostituto in Marouane Chamakh, l’attaccante marocchino del Bordeaux in cui vi milita dal 2002.

  • Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Il Manchester United è la prima finalista della Champions League edizione 2008/2009 battendo all’”Emirates Stadium” di Londra l’Arsenal per 3-1 con la doppietta di Cristiano Ronaldo e la rete di Park.
    Il tecnico dei “Gunners” Arsene Wenger vuole ribaltare lo 0-1 subito a Manchester e schiera i suoi secondo un 4-3-2-1 Cristiano Ronaldocon Adebayor punta centrale e supportato da Van Persie e Walcott che dovrebbe portare più vivacità in attacco; Ferguson risponde con uno schema molto simile: Rooney in attacco con Ronaldo e Park a giostrare alle sue spalle.
    Pronti via e il Manchester passa subito in vantaggio all’8′ sfruttando la prima occasione da gol della serata: cross basso dalla sinistra del fuoriclasse portoghese, svarione di Gibbs che regala la palla a Park che tutto solo contro Almunia deposita la palla in rete. Passano solo 3 minuti e i “Red Devils” raddoppiano grazie ad una violenta punizione dalla distanza calciata da Ronaldo con il portiere londinese non esente da colpe. Arsenal ko e Manchester che si limita a controllare la gara forte anche del risultato dell’”Old Trafford”.
    Nella ripresa si aspetta la reazione della squadra di casa che tarda ad arrivare, infatti al 61′ Ronaldo firma la sua personale doppietta: contropiede strepitoso della squadra ospite con il portoghese abile a recuperare palla nella propria metà campo e servire Park, quest’ultimo gira su Rooney che a sua volta la da nuovamente al Pallone d’Oro 2008 che trafigge Almunia per la seconda volta portando la sua squadra sul 3-0.
    Qui si ha la reazione d’orgoglio dell’Arsenal che arrivano al gol della bandiera al 75′ grazie ad un rigore trasformato da Van Persie e procurato da Fabregas atterrato in area da Fletcher che viene espulso perchè ultimo uomo.
    Non succede più niente e triplice fischio di Rosetti che manda il Manchester verso la finale (la seconda consecutiva) del 27 maggio a Roma, che ora attende la partita di domani sera per sapere chi tra Chelsea e Barcellona cercherà di contendergli il titolo.

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  • Magia di Adebayor: Villareal-Arsenal 1-1

    Magia di Adebayor: Villareal-Arsenal 1-1

    Al “Madrigal” finisce 1-1 la sfida tra Villareal e Arsenal e quindi si deciderà tutto tra 7 giorni in terra inglese.
    Gli spagnoli passano in vantaggio con Marcos Senna che lascia partire un missile da 25 metri che s’insacca all’incrocio Emmanuel Adebayordei pali, il pareggio definitivo è firmato Emmanuel Adebayor con una reta a dir poco spettacolare: lancio lungo di Fabregas, il togolese stoppa di petto e in rovesciata trafigge Lopez.
    Il Villareal gioca un primo tempo migliore degli avversari passando la palla  più rapidamente e con maggiore precisione, tenendo bene il centrocampo.
    L’Arsenal si riprende nel secondo tempo e, dopo il gol di Adebayor, prende il comando del gioco sfiorando più volte il colpaccio con Nasri e Walcott, ma alla fine e un 1-1 che accontenta entrambe le squadre.

    Tabellino

    VILLARREAL (4-4-2): Diego Lopez, Angel Lopez, Diego Godin, Gonzalo Rodriguez, Capdevila, Cani (dal 1’ s.t. Mati Fernandez), Senna, Eguren, Ariel Ibagaza (dal 33’ s.t. Guille Franco), Joseba Llorente (dal 25’ s.t.Pires), Rossi.
    A disposizione: Viera, Nihat Kahveci, Javi Venta, Fuentes.
    All.: Pellegrini
    ARSENAL (4-2-3-1): Almunia (dal 28’ p.t. Fabianski), Sagna, Touré, Gallas (dal 43’ p.t. Djourou), Clichy, Song, Denilson, Walcott (dal 33’ s.t.) Eboué, Fabregas, Nasri, Adebayor.
    A disposizione: Vela, Silvestre, Bendtner, Gibbs.
    All.: Wenger
    Marcatori: 10′ Senna, 66′ Adebayor
    Arbitro: Ovrebo (Norvegia)
    Note: Spettatori 25.000. Ammoniti: Song, Adebayor per gioco scorretto, Fabregas per c.n.r., Nasri per proteste. Angoli: 8-10. Recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t.

  • Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Sarà l’erede di Sir Alex Ferguson nel 2010

    BRITAIN SOCCER CHAMPIONS LEAGUEIn questi mesi in Italia di Mourinho  siamo riusciti a deliniare un profilo di Mourinho e in base a questo è facile intuire il perchè lo Special numero uno resti un altro anno in nerarazzurro. Orgoglioso, difficilmente attaccabile sulle sue scelte ed organizzazione di gioco, terribilmente mediatico e senza peli sulla lingua. E’ per tutto questo e per il suo ricco ingaggio che le società appetibili si contano sulle dita di una mano. Esclusa la pista italiana, panchine papabili potrebbero essere quelle delle spagnole Barcellona e Real Madrid e quelle inglesi del suo vecchio amore il Chelsea e quella dei petroldollari del Manchester City. Gli azulgrana con Pep Guardiola hanno trovato gioco, spettacolo e sopratutto i risultati: Eto’o, Messi e finalmente Henry si trovano a meraviglia e deliziano l’esigente pubblico spagnolo. Al Madrid la confusione regna sovrana, molto probabilmente Perez in estate tornerà ad esser il presidente e per questo attorno alle merengues si è innestato un gigantesco vortice di nomi, a turno Ancelotti, Wenger, Benitez e Mourinho sembrano i papabili per seder sulla calda panchina madrilena. Ma sicuramente Benitez e Wenger resteranno saldamente sulle panchine di Liverpool e Arsenal, Ancelotti sembra aver ritrovato l’entusismo nel progetto Milan, per questo sembrerebbe che l’unico disponibile potrebbe esser Mourinho, ma ci sono molte perplessità nei tifosi madrileni, come è ben noto per gli spagnoli non è importante vincere ma vincere e dar spettacolo, è per questo che venne dato il ben servito in passato a Capello e Del Bosque. Sulla robustezza e compattezza delle squadre di Mourinho nessuno può mette dubbi, sulla parte spattacolare qualche obiezione potrebbe sorgere. Il portoghese infatti attua un gioco maschio, basato piu sul fisico che sulla gestione della palla, è per questo che Juande Ramos sembra piu gradito a Madrid. Sfogliando la rosa sembra non esserci altra destinazione per lo Special One, ma è notizia di pochi giorni fa: Ferguson dopo decenni di Red Evil’ andrà in pensione e sostituire sir Alex sarà difficile per qualsiasi allenatore, non per Mourinho, acclamato dai tifosi dello United nel ritorno di Champions, che ha la personalità giusta per sfidare l’ingombrante confronto con il vincente Ferguson.