Tag: arsene wenger

  • Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Si è giocata la prima parte della ventiquattresima di campionato in Inghilterra. Oggi pomeriggio la capolista City, affiancata la settimana scorsa dai cugini dello United, era impegnata in casa contro il Fulham, orfano di bomber Zamora, passato al QPR nella finestra di mercato invernale.

    La squadra di Mancini vince agevolmente per 3-0, riprendendo la marcia dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro l’Everton. I Citizens sbloccano il risultato con Sergio Aguero su calcio di rigore appena dopo 10 minuti, Johnson è bravo a procurarsi il penalty e l’argentino non sbaglia con un preciso interno destro. Il raddoppio arriva al 30′ ancora grazie all’esterno Johnson che dal fondo riesce a crossare e Baird nel tentativo di liberare l’area la mette alle spalle del proprio portiere. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e la ripresa si apre sotto una bufera di neve, la partita rallenta un po’ e il City amministra il vantaggio fino ad arrotondare definitavemente il conto sul 3-0 con Dzeko servito da El Kun Aguero dopo una brillante azione personale. Il City sale a 57 punti in classifica, più 3 sul Manchester United impegnato sul campo del Chelsea per il big match di giornata.

    L’Arsenal di Arsene Wenger torna a vincere dopo un periodo non molto ricco dal punto di vista dei risultati, e torna a farlo facendo le cose in grande segnando 7 reti al Blackburn. Dopo soli 2 minuti bomber Van Persie sblocca il risultato su assist di Theo Walcott, l’Arsenal controlla la partita ma subisce il pareggio del Blackburn al 32′, con una prodezza su calcio di punizione di Pedersen. Ma la reazione dei Gunners è immediata e in due minuti segnano due reti, ancora con Van Persie su ennesimo assist stagionale di Walcott e poi con il giovanissimo Chamberlain che aggira il portiere e deposita la palla in rete. Inizia il secondo tempo e l’Arsenal è a raffica, Arteta segna il 4-1 dal limite dopo una corta respinta della difesa del Blackburn, poi è Chamberlain a segnare la sua prima doppietta in Premier League, ancora grazie a Walcott che porta a spasso la difesa del Blackburn e poi serve il compagno, il 6-1 è ad opera di Van Persie per la sua Hat Trick e il 7-1 è della leggenda Thierry Henry che segna comodamente di piatto destro da pochi passi. I Gunners con questa vittoria si portano a quota 40 a 2 punti dalla zona Champions.

    Gli altri match di giornata vedono ancora il Sunderland che continua a sognare dopo l’arrivo in panchina di O’Neill, vincendo 1-0 in trasferta sul campo dello Stoke City con rete di Mc Clean. Il QPR rinforzato dagli arrivi di Zamora, Cissè e Taiwo cade nuovamente in casa, stavolta contro il Wolverhampton, diretta avversaria per la salvezza. I Rangers erano anche passati in vantaggio con la prima rete di Zamora con la nuova maglia, ma successivamente Cissè si fa cacciare dall’arbitro per una reazione dopo un fallo subito, e i Wolves prima pareggiano con Jarvis e poi firmano il sorpasso con Doyle. L’Everton dopo la vittoria di prestigio contro il Manchester City, si ferma e pareggia 1-1 sul campo del Wigan, acciuffando il pareggio con Anichebe all’83’,  il Wigan era passato in vantaggio grazie ad un autogol di Phil Neville. Le ultime due partite erano scontri salvezza, con il Norwich che batte il Bolton e si mette per ora al sicuro in classifica, e lo Swansea espugna per 2-1 il campo del WBA.

  • FA Cup, Arsenal – Leeds 1-0. Decide Henry

    FA Cup, Arsenal – Leeds 1-0. Decide Henry

    Serata dalle emozioni forti all’Emirates Stadium nel terzo turno di FA Cup fra Arsenal e Leeds, nel nord-est di Londra si rivede Thierry Henry, arrivato in prestito per due mesi dai New York Red Bulls. Durante la settimana Henry, dopo essere stato due mesi fermo dalle competizioni, ha dimostrato a Arsene Wenger di essere pronto, almeno per la panchina.

    Thierry Henry | © Clive Mason/Getty Images

    La partita è stata a senso unico con un monologo dei Gunners. Nel primo tempo soprattutto gli uomini di Wenger hanno cercato con insistenza la rete senza la dovuta fortuna, provandoci prima con Arshavin, che ben servito da Chamakh da buona posizione spara la palla in curva. Dopo poco è il turno di Vermaelen che sugli sviluppi di una punizione ben calciata dal piede vellutato di Arteta va a colpire di testa andando vicinissimo alla rete. A metà primo tempo è il turno del cervello del centrocampo dei Gunners, Ramsey, che va vicino al gol in due occasioni, prima con una bella percussione solitaria palla al piede partendo da centrocampo e calciando poco alto di sinistro dal limite dell’area, e poco dopo in mischia in area un difensore del Leeds è bravo a immolarsi sulla conclusione del centrocampista gallese. L’ultima occasione del primo tempo per l’Arsenal è una conclusione dal limite dell’area di Arteta, che di sinistro con un tiro secco va a lambire il palo alla sinistra del portiere.

    Nella ripresa le occasioni da rete sono più rare rispetto al primo tempo, con una conclusione di Chamberlain dal limite con il destro ben contenuta dall’estremo difensore del Leeds. Al 67′ succede quello che tutto lo stadio sta aspettando, Wenger chiama fuori Chamakh per inserire nella mischia Thierry Henry. Il campione francese dopo la standing ovation regalata dall’Emirates Stadium, impiega solo undici minuti a segnare su assist di Song e a far esplodere i tifosi che non l’hanno mai dimenticato. Gol numero 227 con la maglia dei Gunners, con un sapore tutto speciale, e con la consapevolezza che ora l’Arsenal ha un’arma in più e che l’amore fra l’attaccante e il club non è mai finito. Il talismano di Wenger è tornato alla base, anche se solo per due mesi.

  • Henry torna all’Arsenal

    Henry torna all’Arsenal

    Torna a “casa”, seppur per poco, Thierry Henry. L’attaccante francese 34enne, che ha scritto ampie pagine della storia dell’Arsenal che proprio con lui ha vissuto il periodo d’oro, giocherà con i Gunners per i prossimi due mesi. Ad annunciarlo è stato il manager del club londinese Arsene Wenger nella conferenza stampa alla vigilia del derby contro il Queens Park Rangers, gara valida per la 19esima giornata di Premier League:

    Per due mesi sarà sicuramente con noi, anche se mancano ancora i dettagli riguardanti la sua assicurazione“.

    Thierry Henry | © Stephen Dunn/Getty Images

    L’ex nazionale francese di proprietà dei New York Red Bulls si stava allenando già da alcune settimane con il suo vecchio club per tenersi in forma poichè il campionato di calcio statunitense, la Major League Soccer, comincia a marzo e finisce a novembre.
    La necessitàdell’Arsenal era quella di reperire un rinforzo in attacco a costo zero senza un esborso importante vista l’assenza, per il mese di gennaio e i primi giorni di febbraio, di Gervinho e Marouane Chamakh impegnati con le loro rispettive nazionali, la Costa d’Avorio e il Marocco, in Coppa d’Africa. Niente di meglio del “vecchio” capitano Titì,  soprannome di Henry, come spiega Wenger:

    Thierry ha un talento eccezionale ed è una persona molto intelligente conosce il club e può aiutare i compagni, dentro e fuori dal campo“.

    Otto lunghe stagioni all’Arsenal, 226 reti in 369 presenze che lo hanno consacrato come il miglior marcatore della storia dei Gunners (due volte Scarpa d’Oro e 4 volte miglior marcatore del campionato inglese) divenendo così l’idolo dei “Gooners”, Henry ha contribuito a portare in bacheca 2 Premier League, 3 FA Cup, 2 Community Shield e a sfiorare nella stagione 2005-2006 la vittoria della Champions League quando il sogno di Titì e compagni andò ad infrangersi contro il Barcellona nella finale disputata allo Stade de France che riuscì a capovolgere il risultato nell’ultimo quarto d’ora di gioco rendendo inutile il vantaggio iniziale londinese di Campbell.
    Un’ultima stagione a Londra prima di trasferirsi proprio ai catalani nel 2007-2008 dove vinse tutto quello che c’era da vincere con il Barça prima di provare la nuova avventura negli States nelle fila dei New York Red Bulls dove vi si è traferito nell’estate del 2010.

    Ora la seconda avventura in maglia biancorossa, anche se solo per due mesi Henry cercherà di dare il suo apporto alla causa e far risalire la squadra in classifica (attualmente quinta in Premier League) in un campionato iniziato malissimo ma che Wenger, grazie alla sua esperienza, ha saputo raddrizzare prima che prendesse una brutta piega. L’attaccante potrà giocare in Champions League, un avversario in più per il Milan che negli ottavi di finale si scontrerà proprio contro i londinesi.

  • Milan Arsenal: Van Persie, Theo Walcott e Ramsey i gioielli di Wenger

    Milan Arsenal: Van Persie, Theo Walcott e Ramsey i gioielli di Wenger

    Saranno i Gunners gli avversari del Milan agli ottavi di finale di Champions. L’Arsenal dopo un inizio di stagione fallimentate in Premier Leaugue, toccando il fondo contro il Manchester united all’Old Trafford perdendo per 8-2, negli ultimi due mesi e mezzo si è rimesso in carreggiata vincendo sette delle ultime otto partite in campionato, soprattutto grazie alla strepitosa vena realizzativa di Van Persie, capocannoniere del campionato. In Champions League ha avuto un andamento regolare, vincendo il girone con una giornata di anticipo mettendosi alle spalle il Marsglia e il Borussia Dortmund.

    Aaron Ramsey faro dell'Arsenal ©Getty Images
    La squadra di Wenger ora ha ritrovato un’identità, dopo aver sofferto tantissimo le partenze di Fabregas tornato alla casa madre Barcelona e Nasri al Manchester City. Il punto di forza in assoluto dei Gunners è capitan Van Persie, che sta segnando ogni volta che scende in campo, ora che ha raggiunto la sua maturità calcistica è uno dei centravanti più forti in circolazione. In mezzo al campo il Milan dovrà essere bravo a bloccare il cervello della squadra Ramsey, da cui partono tutte le trame di gioco, e sulla destra Theo Walcottè un pericolo costante e Allegri dovrà trovare un modo di fermarlo, in un punto del campo dove il Milan soffre sempre un po’.

    Il punto debole dell’Arsenal è sicuramente la giovane età e l’esuberanza dei giovani, visto che spesso nell’undici iniziale ci sono giocatori appena ventenni. Il Milan potrà sicuramente giocare su questo, avendo in rosa pedine che a livello di personalità non hanno niente da temere, come i vari Ibrahimovich e Seedorf. I rossoneri sono sicuramente favoriti, e dovranno cercare di non prender reti in casa nella partita di andata, cercando di sfruttare anche la vulnerabilità difensiva dell’Arsenal, che il gol lo prende quasi sempre. Sicuramente Allegri vorrà riscattare l’eliminazione agli ottavi dello scorso anno proprio contro un’inglese, il Tottenham che con un gol di Crouch a San Siro conquistò la qualificazione.

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  • Crolla l’Arsenal, Ancelotti sostiuirà Wenger?

    Crolla l’Arsenal, Ancelotti sostiuirà Wenger?

    Ancora una sconfitta dell’Arsenal in Premier League e i contorni di una crisi continuano ad allargarsi tanto che prende sempre più quota la possibilità di esonero per Arsene Wenger.

    Il tecnico francese sulla panchina dei Gunners dal lontano 1996 paga sicuramente la necessità del club di vender i suoi pezzi migliori ma anche forse un rapporto logoro e una crisi di gioco e risultati. La capacità dell’Arsenal in questi anni è stata sempre quella di rimpiazzare le pesanti partenze con giocatori giovani ma di grande prospettiva, basti pensare all’addio di Vieira sostituito allora da uno sconosciuto Fabregas o l’avvicendamento di Henry con Van Persie.

    La panchina dei Gunners traballa e al posto di Wenger potrebbe sedersi Carlo Ancelotti rimasto a spasso dopo il divorzio dai Blue ma speranzoso di una nuova poltrona in Premier League. La partita di ieri è lo specchio di un periodo per l’Arsenal sconfitta dal pericolante Blackburn Rovers denotando una scarsa attenzione in difesa a contraltare di un attacco sempre prolifico e spettacolare.

  • Finisce il sogno per l’Udinese, l’Arsenal vince 2-1 ed è in Champions

    Finisce il sogno per l’Udinese, l’Arsenal vince 2-1 ed è in Champions

    Niente Champions League per la compagine bianconera guidata da Francesco Guidolin che si deve arrendere all’Arsenal di Arsene Wenger che espugna il Friuli, grazie ai gol di Van Persie e Walcott nella ripresa in risposta al provvisorio vantaggio di Totò Di natale sul finire del primo tempo. Il primo tempo vede due squadre affrontarsi a viso aperto e di conseguenza diventa una prima frazione di gioco meravigliosa con azioni da una parte e dall’altra e con occasioni clamorose per ambedue le compagini in campo.

    ©Jamie McDonald/Getty Images
    È un Arsenal migliore rispetto alla gara d’andata e si vede subito dal calcio d’inizio con Gervinho che, dopo 36”, fa impazzire Ekstrand sulla fascia mettendo una palla deliziosa con Handanovic che fa capire subito che sarà l’assoluto protagonista della prima frazione.  La velocità di Walcott e Gervinho mettono in difficoltà i difensori friulani ma dall’altra parte Armero ed Isla non sono da meno ed è proprio il cileno al 23’, che mette una palla sontuosa in mezzo per Di Natale sfortunato a colpire il palo interno con Szczesny battuto. L’Arsenal risponde e la risposta è di quelle pericolosissime con Gervinho, migliore in campo dei Gunners, che serve una palla d’oro sul dischetto per Walcott con Handanovic che compie un intervento da extraterrestre. La squadra di Arsene Wenger è temibile in attacco ma in difesa è vulnerabile e lo dimostra al 39’ con Pinzi che pesca Di Natale solo in mezzo all’area e con l’attaccante napoletano che beffa Szczesny con un pallonetto di testa, non sicuramente la sua specialità. Il primo tempo si chiude quindi 1-0 per la squadra di Guidolin che non dimostra assolutamente di essere inferiore all’Arsenal. La ripresa si apre con la novità di Rosicky al posto di Frimpong ma la vera novità e che l’Arsenal diventa padrona del campo, l’udinese nei primi dieci minuti della ripresa non riesce mai a superare il centrocampo e la conseguenza naturale è il gol del pareggio che arriva grazie ad una nuova discesa di Gervinho sulla fascia che brucia Benatia mettendo in mezzo un assist al bacio per Van Persie che insacca facile facile. La squadra di Giudolin ha l’occasione di rientrare in partita al 59’ quando su azione da calcio d’angolo, Vermaelen tocca la palla con la mano in area che sancisce il calcio di rigore, ma Di Natale si fa ipnotizzare da Szczesny che compie una super parata mettendo in angolo. La partita diventa molto nervosa, sette cartellini gialli tutti nel secondo tempo e con L’Udinese che, demoralizzata e sicuramente più stanca dell’Arsenal, alza bandiera bianca al 69’ con il 2-1 firmato da Theo Walcott, imprendibile sulla fascia sinistra. Al 90’ è ancora bravo Handanovic che salva due volte sui sinistri di Van Persie e di Armand Traorè. Tanto di cappello all’Udinese che ha affrontato a viso aperto un’Arsenal sicuramente non devastante ma molto più abituata a giocare partite di questo livello.

  • Champions League, l’Arsenal vince 1-0 ma che bella Udinese

    Champions League, l’Arsenal vince 1-0 ma che bella Udinese

    Vittoria per l’Arsenal di Arsene Wenger nella gara d’andata del turno preliminare di Champions, decide Walcott dopo appena 4’ ma la squadra di Francesco Guidolin esce a testa alta meritando ampiamente il pareggio che purtroppo non arriva. Tante assenze in casa Arsenal, squalificato Van Persie è out anche Wilshere con Wenger a guidare la squadra dalla tribuna causa squalifica subita la scorsa edizione nella partita contro il Barcellona. Guidolin schiera i nuovi Ekstrand e Neuton sulle fasce con Badu a guidare il centrocampo bianconero.

    ©IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Theo Walcott

    Partenza ad handicap per la squadra di Francesco Guidolin, al 4’ Ramsey da destra mette un gran cross per Walcott che insacca sul primo palo. Passano altri 4’ e su azione da calcio d’angolo è Jervinho che cicca da due passi davanti ad Handanovic che avrebbe potuto solamente raccogliere il pallone da dentro la rete. Passato lo shock, reagisce l’Udinese ed è Armero che ha l’occasione più grande, al 26’ il colombiano galoppa per 50 metri per poi sparare addosso a Szczezny. Al 37’ è Totò Di natale che conclude sbilanciato di sinistro toccando la parte esterna del palo con la palla che finisce sul fondo campo. La prima frazione finisce con i Gunners in vantaggio ma con la squadra del patron Pozzo assolutamente viva e dentro il match. La ripresa si apre con Djorou al posto dell’ammonito Gibbs ma è ancora l’udinese la squadra più pericolosa in campo con Di natale che, al 4’ è servito splendidamente davanti a Szczezny ma si fa inpotizzare dall’estremo difensore dei Gunners con la palla che finisce in calcio d’angolo. Ancora Udinese ed ancora con Totò Di natale che su calcio di punizione impegna severamente Szczezny con l’Arsenal che dimostra di temere la squadra friulana. Wenger fiuta il pericolo e risistema la squadra inserendo il ghanese Frimpong per Rosicky, il pressing dei gunners si fa èiù incisivo con il risultato naturale che è l’Arsenal a rendersi pericolosa con jervinho che al 90’ serve Walcott davanti ad Handanovic che risponde alla grande mantenendo intatte le speranze dei bianconeri per la gara di ritorno. Tutto aperto per il ritorno in terra friulana con l’Arsenal che recupererà alcuni preziosi elementi ma con l’udinese che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per superare il turno.

  • Champions League, Arsenal – Udinese. Probabili formazioni

    Champions League, Arsenal – Udinese. Probabili formazioni

    Sfida affascinante per la banda di mister Guidolin al cospetto dell’Arsenal di Arsene Wenger all’Emirates Stadium per l’accesso ai gironi di Champions League.

    Entrambe le squadre sono uscite un po’ ridimensionate dal calciomercato con la squadra del Patron Pozzo che ha ceduto al Barcellona il gioiello Alexis Sanchez e sempre lo squadrone blaugrana che ha fatto ritornare a casa il figliol prodigo Cesc Fabregas ex capitano dei Gunners.

    ©Shaun Botterill/Getty Images

    Inoltre Nasri è pronto per firmare per il City di Roberto Mancini, Van Persie è squalificato, Diaby è infortunato,Wilshere non è al meglio e neppure Rosicky sta benissimo insomma, un occasione da non perdere per l’Udinese, per  riuscire ad entrare nella storia del calcio che conta.

    Probabili formazioni: ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Koscielny, Vermaelen, Gibbs; Song, Wilshere; Walcott, Rosicky, Gervinho; Chamakh. Panchina: Fabianski, Jenkinson, Ramsey, Djorou, Arshavin, Bendtner, Chamberlain. Allenatore: Arsene Wenger. UDINESE (4-1-4-1): Handanovic; Basta, Benatia, Danilo, Neuton; Doubai; Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Di Natale. Panchina: Belardi, Ekstrand, Pasquale, Badu, Abdi, Fabbrini, Denis. Allenatore: Francesco Guidolin. Arbitro: Blom (OLA).

  • Tra l’Inter e Tevez si inserisce Wenger

    Tra l’Inter e Tevez si inserisce Wenger

    Una provocazione? Forse. Arsene Wenger si è ormai convinto di perdere Nasri e Fabregas, lo spagnolo è atteso lunedi a Barcellona per un ritorno in grande stile, il francese fa gola al Manchester City, disposto a svenarsi, nonostante un contratto in scadenza tra un anno pur di accontentare Mancini.

    © Juan Mabromata/Getty Images
    Nasri andrà al City ma Wenger da grande stratega di mercato prova a fare resistenza e perchè no riuscire a strappare qualche milioni di euro in più agli sceicchi. Oggi inizia la Premier ma almeno fino alla fine d’agosto sarà il calciomercato il vero protagonista in Europa con le big pronte ad infiammarsi e a darsi battaglia per stravolgere le gerarchie sulla griglia di partenza. La strategia dell’Arsenal è oramai chiara e per certi versi esaltante ma poco redditizia in termini di trofei. I Gunners fanno scuola nella costruzione della cantera con Wenger pronto a svenarsi per un probabile talento ma piuttosto restio ad acquistare un campione affermato. Questa volta però potrebbe esserci una eccezione, il tecnico francese pare abbia proposto ai Citizens uno scambio tra Nasri e Tevez facendo dell’argentino la punta di diamante di un gran numero di piccoli talentini. Al momento la trattativa è improbabile sia per il diverso contratto dei diretti interessati che per la presunta volontà di Tevez di lasciare l’Inghilterra, ma come sappiamo nel calciomercato è tutto possibile.

  • Rivoluzione Arsenal: via Wenger, c’è Ancelotti?

    Rivoluzione Arsenal: via Wenger, c’è Ancelotti?

    Al momento sembra più un ipotesi fantasiosa che realtà ma nel calcio non bisogna dare mai nulla per scontato: Carlo Ancelotti potrebbe essere il nuovo tecnico dell’Arsenal se il proprietario dei Gunners, Stan Kroenke, dovesse decidere di interrompere il rapporto con lo storico manager francese Arsene Wenger.
    Wenger, che siede sulla panchina dei londinesi da 15 anni, sarebbe ad un passo dal chiudere la sua era a Londra pagando a caro prezzo le ultime prestazioni della squadra e soprattuto un’altra annata senza trofei quando solo fino a pochi mesi fa l’Arsenal poteva combattere ancora su tutti i fronti.

    Ancelotti, ad un passo dal divorzio con il Chelsea, cambierebbe in questo modo squadra ma non città spostandosi praticamente nel quartiere nord della capitale inglese. Ricordiamo che al momento sono solo rumors anche perchè la voglia di Carletto di allenare la Roma è ancora forte ma i matrimoni, come si sa, si fanno in due e se la nuova proprietà americana ancora non ha sciolto le riserve in questo senso, l’allenatore del Chelsea prenderebbe in serie considerazione l’ipotesi di allenare i rivali cittadini biancorossi.

    Arsene Wenger è un’icona dell’Arsenal: in 15 stagioni disputate ad Highbury, prima, e all’Emirates Stadium, poi, ha conquistato 3 Premier League, 4 FA Cup (Coppe d’Inghilterra) e 4 Charity Shield (Spercoppa inglese) andando vicino anche alla conquista della Champions League nella stagione 2005-2006 quando il trofeo sfumò per la rimonta del Barcellona negli ultimi minuti della finalissima disputata al Parco dei Principi di Parigi. Se dovesse chiudere realmente la sua lunga e grande avventura all’Arsenal, tutti i più grandi club europei gli farebbero la corte.