Tag: armand traorè

  • La Juventus perde i pezzi, Del Piero out 15 giorni e Delneri prova il 4-3-3

    La Juventus perde i pezzi, Del Piero out 15 giorni e Delneri prova il 4-3-3

    Dopo Giorgio Chiellini, fermo quasi un mese a causa dell’ infortunio patito in nazionale anche Alex Del Piero dovrà fermarsi 15 giorni per un risentimento all’ adduttore della coscia sinistra, questo è il respondo della risonanza magnetica a cui si è sottoposto il capitano juventino questa mattina. Oltre alle due colonne, la Juventus dovrà rinunciare anche a Jorge Martinez e Traorè che insieme a De Ceglie si sono allenati a parte.

    Le continua defezioni causano una vera e propia rivoluzione nello scacchiere di Gigi Delneri che sta pensando seriamente di abbandonare il tanto amato 4-4-2 per un inedito 4-3-3, schema provato con successo nella vittoria di Cagliari, una delle poche serate liete della Juve in questo campionato.

    Quindi, nel posticipo di domenica sera, il nuovo bomber bianconero Alessandro Matri, potrebbe essere supportato da Pepe e Krasic con un centrocampo a tre, con Felipe Melo punto di riferimento centrale, Aquilani mezzo-destro e Marchisio mezzo-sinistro. In difesa Sorensen a destra, Barzagli-Bonucci coppia centrale ed il possibile rientro di Grosso sulla sinistra.

  • Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Andrea Agnelli ha preso la situazione di petto e dopo aver esternato la sua delusione alla stampa due giorni fa ieri ha tenuto per l’intera giornata squadra e staff tecnico a rapporto, predicando concentrazione e unità d’intenti.

    Piena fiducia nel progetto iniziato in estate e nella triade formata da Del Neri, Marotta e Paratici ma da adesso si è tutti sotto osservazione e da qui al termine della stagione ognuno dovrà dimostrare di esser da JUve per guadagnarsi la riconferma.

    Il presidente ha convinto Nedved a rimettere la tuta e seguire da vicino la squadra aiutando Del Neri a spronare la squadra dal punto di vista caratteriale. L’ex tecnico doriano intanto sembra esser pronto a rivoluzionare la squadra in vista del Bologna, giocare con il doppio attaccante implica i cross dalle fasce e per questo potrebbero tornare titolari Motta e Traorè in difesa con il ritorno di Chiellini al centro.

    A centrocampo potrebbe rifiatare Aquilani con l’inserimento di Martinez e lo spostamento di Marchisio in regia.

  • Juve, a Poznan con il baby Camilleri

    Juve, a Poznan con il baby Camilleri

    La Juventus è volata nella gelida Poznan con la voglia di ottenere i tre punti fondamentali per continuare ad alimentare il sogno europeo, per Del Neri però, è ormai consuetudine dover fare i conti con la panchina cortissima per via dei tanti infortuni dovendo far ricorso sempre al settore giovanile.

    Son ben otto i convocati dalla Primavera della Vecchia Signora e domani sera visto la penuria di terzini potrebbe far il suo debutto il giovane Vincenzo Camilleri prelevato in estate dalla Reggina e con una stagione al Chelsea. Il difensore centrale al pari di Sorensen, non inserito nelle liste di Europa League, vanta una buona fama e fa ben sperare per il futuro.

    Camilleri è in ballottaggio con Pepe per occupare l’out destro di difesa mentre sul lato opposto toccherà, finalmente, a Traorè mettersi in mostra e dimostrare di poter far parte del progetto bianconero. A metà campo scontata la presenza di Marchisio, out domenica per squalifica, mentre potrebbero ritrovare spazio Lanzafame e Sissoko. In avanti la coppia Iaquinta Del Piero.

    LA CLASSIFICA E IL CALENDARIO DEL GIRONE DELLA JUVENTUS

  • Juve e Roma non si fanno male. Totti risponde a Iaquinta

    Juve e Roma non si fanno male. Totti risponde a Iaquinta

    Finisce 1-1 all’Olimpico l’anticipo serale tra Juventus e Roma in uno dei tre big match che offre in questo weekend la scoppiettante 12esima giornata di Serie A. Bianconeri e giallorossi, che domani assisteranno comodamente in poltrona al derby della Madonnina tra Inter e Milan, si dividono la posta in palio rimandando al prossimo impegno l’appuntamento con la vittoria. Forse non era questa la serata adatta per pensare ad un’eventuale aggancio al vertice della classifica, considerato che entrambe le squadre godono di una buona salute, ma ci si aspettava, sia da una parte che dall’altra, un pizzico di incisività in più per tentare il colpaccio. Le reti, tutte nel primo tempo, portano le firme di Iaquinta e Totti.

    Era la partita dei due ex Del Neri e Ranieri, quest’ultimo più avvelenato nei confronti della Vecchia Signora per l’esonero subito a sole due giornate dalla fine del campionato stagione 2008-2009. Ma era soprattutto la partita che vedeva lo scontro tra le due bandiere, nonchè capitani, dei rispettivi club, Totti e Del Piero. Confronto mancato perchè Del Neri preferisce Iaquinta a Pinturicchio che parte inizialmente dalla panchina mentre il Pupone va ad affiancare regolarmente in attacco Menez e Vucinic.
    La Juve, alle prese con l’infermeria piena ma che piano piano va svuotandosi (recuperati Amauri e Traorè), si presenta nuovamente con Grosso sulla corsia sinistra di difesa e con Sorensen nel’inedita posizione di terzino destro, buona nonostante tutto la prova del giovane centrale difensivo.

    La Juve parte forte e già dopo una manciata di minuti ha l’occasione per passare in vantaggio: Quagliarella lancia Iaquinta che a tu per tu con Julio Sergio si allarga troppo sparando addosso al portiere giallorosso. La Roma si riorganizza e risponde con una conclusione a giro di Menez che Storari manda in angolo. La squadra di Ranieri conduce la gara e palleggia bene a centrocampo mentre la Juve assume lo stesso atteggiamento attendista sfoggiato contro il Milan lasciando l’iniziativa all’avversario per poi colpirlo in contropiede, sistema con il quale Del Neri stese all’Olimpico i giallorossi per 2-1 nella passata stagione quando guidava la Samp e che in quella occasione costò lo scudetto alla Roma.
    Al 24′ altra occasione gol per i bianconeri: su un cross di Aquilani, romano doc che stasera affrontava i suoi ex compagni, prima Quagliarella non riesce a dare il giusto impatto con la sfera e poi Iaquinta manca incredibilmente l’appuntamento con il gol da due passi con la palla che gli sfila davanti. La Juve riparte velocissima in contropiede e alla mezz’ora su un altro traversone, questa volta di Pepe, è Julio Sergio a togliere letteralmente la sfera dalla testa di Iaquinta che altrimenti sarebbe andato a colpo sicuro. E’ il preludio al gol che arriva 5 minuti più tardi con una deliziosa giocata di Aquilani, sempre più indispensabile per il centrocampo juventino, che prima beffa con tunnel Greco e poi con un cross ben calibrato pesca alla perfezione Iaquinta che in girata volante trafigge Julio Sergio.
    La Roma però non subisce il colpo e continua a spingere soprattutto con Menez, il migliore dei suoi stasera. Il pari giunge nell’unico minuto di recupero del primo tempo decretato da Rizzoli per un fallo di mani di Pepe in area di rigore su una punizione calciata da Totti; è lo stesso capitano poi che va a trasformare il penalty procurato tra le proteste, inutili, dei bianconeri. Pochi secondi prima la Roma aveva reclamato un altro rigore per atterramento di Chiellini ai danni di Mexes, rigore che sembra starci.

    Nel secondo tempo, che vede l’esordio di Traorè subentrato all’acciaccato Grosso, i capitolini mostrano una maggiore grinta agonistica e aumentano la loro aggressività nell’aggredire il portare di palla bianconero, risultato che produce l’effetto sperato, quello di continuare a non far giocare la Juve così Del Neri corre ai ripari inserendo Del Piero a 35 minuti dal termine al posto di Iaquinta. La sfida a distanza con Totti dura però poco più di un quarto d’ora perchè Ranieri decide di richiamare il capitano giallorosso in panchina per giocarsi la carta Borriello aumentando il peso offensivo in un attacco che stasera è stato poco incisivo negli ultimi 20 metri.
    Le occasioni più ghiotte però capitano ancora alla Juve prima con Aquilani che, ben servito dal “rimorchio” di Felipe Melo, vede Burdisso immolarsi sulla traiettoria altrimenti piazzata nell’angolino basso e poi con Quagliarella che sforna una delle sue pregevoli conclusioni balistiche dalla lunga distanza ma che trova pronto Julio Sergio. Non succede più nulla, gli ospiti tengono saldamente in mano il pallino del gioco ma non producono pericoli verso la porta difesa da Storari.

    In classifica la Juve agguanta l’Inter a quota 20 mentre la Roma segue ad una sola lunghezza ma domani il derby di Milano e la sfida importante tra Lazio e Napoli può rimescolare le carte.

    Il tabellino
    JUVENTUS – ROMA 1-1
    35′ Iaquinta (J), 49′ pt rig Totti (R)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso (46′ Traoré); Pepe, Felipe Melo, Aquilani, Marchisio (76′ Amauri); Quagliarella, Iaquinta (54′ Del Piero).
    Panchina: Costantino, Salihamidzic, Sissoko, Lanzafame.
    Allenatore: Del Neri.
    ROMA (4-4-2): Julio Sergio; Cassetti (46′ Rosi), Méxes, N. Burdisso, Riise; Greco (75′ Brighi), De Rossi, Simplicio, Menez; Totti (68′ Borriello), Vucinic.
    A disposizione: Lobont, Perrotta, Baptista, Adriano.
    Allenatore: Ranieri.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Menez (R), Pepe (J), Greco (R), Burdisso (R)

    LE PAGELLE

  • Tra la Juve e Borriello spunta la Roma. Intanto Traorè è ufficiale

    Tra la Juve e Borriello spunta la Roma. Intanto Traorè è ufficiale

    Improvvisa frenata nella trattativa che dovrebbe portare Marco Borriello dal Milan alla Juventus. Con le due società che hanno già raggiunto un accordo di massima sulla base di un prestito con diritto di riscatto per la prossima stagione fissato a 13 milioni, ancora non è stata trovata l’intesa tra bianconeri e giocatore che non è sembrato convinto della proposta di contratto offerta da Marotta (secondo indiscrezioni dell’ultim’ora pare che Borriello abbia chiesto 4 milioni di ingaggio a stagione).

    E la Roma ha approfittato della situazione inserendosi nella trattativa: l’infortunio e la scarsa condizione fisica di Adriano hanno spinto il ds giallorosso Pradè, su espressa richiesta del tecnico Ranieri, di tentare di portare nella capitale un bomber affidabile che garantisca un discreto bottino di reti. Domani, in ogni caso per le ultime 20 ore di mercato, sapremo l’epilogo della trattativa. Una cosa è certa: il futuro di Borriello non sarà più rossonero perchè il Milan attende di incastrare gli ultimi tasselli per Robinho.

    Intanto la Juventus, che ha ceduto oggi Camoranesi allo Stoccarda, ha perfezionato l’acquisto di Armand Traorè, il 21 enne terzino dell’Arsenal, con la formula del prestito oneroso a 500 mila euro con diritto di riscatto. Il francese, reduce da un’annata difficile e desideroso di riscattarsi, si giocherà il posto da titolare con De Ceglie.

  • Juve: Bridge o Traorè per la fascia sinistra

    Juve: Bridge o Traorè per la fascia sinistra

    La Juventus in questo momento è di scena al San Nicola di Bari per la prima giornata di campionato ma dall’Inghilterra continua a rimbalzare voci di possibili trattative di mercato atte a completare l’organico a disposizione di Del Neri.

    Per Marotta e Paratici le ultime 24 ore di calciomercato saranno decisive per la ricerca di un terzino sinistro e forse di un centrale di difesa. L’alternativa a De Ceglie con ogni probabilità parlerà inglese e uscirà dal ballottaggio tra il giovane Armand Traorè chiuso all’Arsenal dalla presenza di Clichy e Gibbs e il trentenne del Manchester City Wayne Bridge.

    Stando alle indiscrezioni raccolte dai tabloid la Vecchia Signora avrebbe proposto ai Citizens uno scambio alla pari con Mauro German Camoranesi e nelle prossime ore potrebbe esserci la fumata bianca.

    Per Traorè l’opzione è quella cara a Marotta, vale a dire il prestito con diritto di riscatto fissato nella prossima stagione. Sul ventenne c’era il forte interesse del Benfica ma tra le due società non si è trovato l’accordo.